La resurrezione di Adriano al Flamengo ha riportato i bianconeri alla vittoria del titolo dopo 17 anni ritrovando l’entusiasmo e i gol che gli hanno regalato anche il titolo di miglior cannoniere con 19 reti. L’ex attaccante interista fuggito dall’Inter dove si sentiva solo e depresso in mezzo alla sia gente si è ritrovato tanto da poter esser ancora determinante.
La partita decisiva contro il Gremio non è stata semplice ma erano importanti solo i tre punti che sono arrivati grazie alle reti di David e Ronaldo Angelim mandando in estasi gli 80 mila del Maracana.
Adriano a partita conclusa è scoppiato in lacrime consapevole di esser tornato determinante e sopratutto di aver ritrovato se stesso tanto da poter ambire ad una convocazione di Dunga per il prossimo mondiale e per il futuro è possibile il ritorno in Italia, come conferma lo stesso brasiliano anche altre destinazioni sono possibili.
“Ho molte proposte, non sto qui a smentirlo perché poi tanto lo scoprirebbero tutti – ammette l’ex interista -. Ciò che conta oggi è la mia felicità, quello che farò sarà molto meditato e spero alla fine di restare. Ma se non fosse così, lascerò qui il mio affetto e il mio cuore”. “Parlerò con la mia famiglia e i miei amici, per me – insiste Adriano – la felicità viene prima dei soldi. E io in questo momento sono felice perché ho avuto ciò che volevo. Ancora non riesco a credere a ciò che sta succedendo: il primo campionato brasiliano, ancor più con il Flamengo, che è casa mia. Sono rientrato in Brasile e stavo molto male, ero triste. Dopo 40 giorni ho ricominciato a sorridere. Alcuni non credevano più in me, ma questo trionfo è molto importante, per me e per la mia famiglia, che ha sofferto con me”