Singolare caso accaduto ieri: protagonisti il Papa Jorge Mario Bergoglio e il Brasile. I verde-oro, andati a far visita al Pontefice a Roma, come da rito hanno donato la divisa della squadra e il pallone dei Mondiali 2014 che si disputeranno proprio in Brasile. Il giornale brasiliano O Globo apre un caso: secondo la celebre testata giornalistica carioca la presidente Dilma Rousseff avrebbe consegnato al Papa una maglia di Pelé tarocca, di quelle che si trovano ai mercatini ambulanti. E non solo: il pallone con la firma di Ronaldo, spacciato per il “Brazuca“, il pallone ufficiale del Mondiale, era anch’esso falso, anzi, era un pallone completamente diverso. Ciò non è però ancora stato confermato.
Dopo la consegna, il Pontefice ha scambiato due chiacchiere ironiche con la presidente brasiliana: “Questo vuol dire che dovrò pregare che vinca il Brasile?“. La risposta della Rousseff è stata: “Mi accontento della neutralità“. Il Papa a sua volta ha donato un medaglione artistico raffigurante “L’Angelo della Pace“. L’incontro è terminato dopo le 20. Ovviamente il Papa tiferà la sua Argentina, l’Argentina di Messi, Aguero, Higuain ma non di Carlitos Tevez, che ha chiuso con la maglia della Nazionale a seguito della lite con il CT Sabella, anche se era stato invitato da tutta la stampa argentina a convocarlo per i Mondiali. L’apache aveva parlato in proposito qualche settimana fa: “Sabella morirà con le sue idee. In ogni caso bisogna rispettare la scelta del CT e lasciarlo in pace. Non perderò sonno per la Coppa del Mondo perché mi fa male vedere la seleccion e non poter essere in campo. Sabella non mi convoca perché potrei disturbare l’armonia della squadra? Io ho un buon rapporto con tutto lo spogliatoio, non ho nessun problema con i ragazzi. So che non mi porterà in Brasile neanche se segnassi 130 gol“.