Il Brasile supera con facilità l’Irlanda del Trap mettendo in mostra un Robinho in forma mondiale e un Kaka sulla via del definitivo recupero. Se le stelle iniziano a girare i verdeoro possono davvero esser la protagonista numero principale del prossimo mondiale forti di una difesa ermetica, guidata alla perfezione dal trio italiano Lucio, Juan e Julio Cesar e del reparto di destra stratosferico dove Maicon e Dani Alves possono esser devastanti.
Nel Brasile che inizia a convincere mancano però i pezzi pregiati dell’organico rossonero, Ronaldinho tornato con Leonardo ad altissimi livelli e Pato il cui peso specifico nell’economia dei rossoneri inizia ad esser davvero importante. Il ct Dunga sembra aver chiuso definitivamente le porte ai due e le sue parole sembrano al termine della partita contro l’Irlanda non lasciano ben sperare : “Ognuno ha avuto la possibilità di mostrare cosa aveva da dare, ho dato a tutti i giocatori cinque o sei opportunità per giocare – ha detto, dopo il 2-0 sull’Irlanda – Adesso spetta a me decidere chi andrà in Sudafrica”.
Il ct brasiliano parla delle caratteristiche che vuole nei giocatori per essere convocati: “Quello che importa è l’impegno e ciò che si mostra in campo. Il primo criterio per andare ai mondiali è questo, poi vengono l’entusiasmo, la passione per la Selecao, l’emozione di vestire la maglia verdeoro”.