Borussia Dortmund e Ajax, quando le idee superano i milioni

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Jurgen Klopp saluta Mourinho al Bernabeu | ©JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images

La Champions League è imprevedibile. Quasi sempre arrivano in fondo le squadre che giocano un calcio propositivo e moderno. Quasi sempre, perché l’imprevedibilità permane. L’Europa però consegna alla storia grandi squadre, altrettante storie. Spesso i protagonisti non sono i soldi, ma le idee. E se il Barcellona raggruppava sia il denaro che le idee, in questo momento Borussia Dortmund e Ajax si candidano a maestre di un calcio che non è mai scomparso. Se l’Olanda è il Paese di Cruyff, dove tutto è nato (vedi Michels), era meno prevedibile che la Germania diventasse la patria di un giocattolo spettacolare, tale Borussia Dortmund. Fatalità ha voluto che entrambe fossero inserite nel Girone dei ricchi, con Real e City a fare gli onori della casa.

JURGEN KLOPP– Dal suo arrivo (estate 2008), il tecnico 45 enne ha stravolto le gerarchie della Bundesliga, insidiandosi nel trono da sempre occupato dal Bayern. Due scudetti consecutivi (2011, 2012) e un successo in Coppa di Germania (2012) devastante proprio contro i bavaresi finalisti di Champions. Nonostante gli avversari abbiano speso nel recente passato una valanga di euro, è stato il Borussia a stravincere il confronto con Ribery e compagni. Il modulo è il 4-2-3-1. Gli interpreti, da centrocampo in su, tanto strepitosi quanto giovani. Fra tutti spicca la classe immensa di Mario Gotze, nuova stella della Nazionale tedesca dove ha la concreta possibilità di giocarsi il posto con il madrileno Ozil. Gotze è arrivato a Dortmund nel 2001, all’età di nove anni. Costo zero. C’è poi il bomber polacco Lewandowski, che in due anni ha segnato in Bundesliga 30 gol (22 la scorsa stagione, terzo miglior marcatore dietro Huntelaar e Gomez). Su di lui ha posato gli occhi la Juve, ma il futuro del polacco sembra essere in Premier (City o United). Adesso la sua valutazione si aggira intorno ai 25 milioni di euro. Nel 2010 arrivò in Germania per meno di cinque. Come non citare poi Marco Reus, il baby fuoriclasse tedesco ex Monchengladbach. Non tutti sanno che Reus fino all’età di 17 anni faceva parte delle giovanili del Dortmund, salvo spiccare il volo altrove. Riacquistato dal Borussia per 17 milioni, Reus nel giro di pochi anni arriverà a costare 40-50 milioni di euro. Su di lui c’è già il Real Madrid di Mourinho. Non dimentichiamo infine la cessione del giapponese Kagawa al Manchester United per 16 milioni di euro, una delle stelle più floride del Borussia fino a qualche mese fa. Sembrerà incredibile, ma Kagawa venne acquistato dal Dortmund nell’estate del 2010 staccando un assegno irrisorio di 350 mila euro al Cerezo Osaka.

Ajax Amsterdam v Real Madrid - UEFA Champions League
Frank de Boer, la mente del nuovo Ajax | ©Dean/Getty Images

FRANK DE BOER – Da sempre espressione del calcio totale, l’Ajax di Frank De Boer è tornato ad essere un club che incute paura e rispetto difronte ai petroldollari dal profumo orientale. I lancieri hanno di fatto estromesso il Manchester City di Mancini, conquistando quattro punti nel doppio scontro diretto con gli inglesi e mettendo una seria ipoteca sulla qualificazione all’Europa League. Nulla però va lasciato al caso e siamo sicuri che i ragazzi terribili di Frank De Boer vogliano stupire anche al Bernabeu. Di sicuro c’è che il gioco espresso dall’Ajax sia uno dei migliori che l’Europa possa vantare. E nessuno dei suoi interpreti supera i 23 anni d’età. Si va da Siem De Jong, capocannoniere della squadra in campionato e “giustiziere” di Mancity, per passare attraverso gli occhi africani di Sana e Serero, fino ad arrivare a Christian Eriksen, uno dei talenti più forti dell’universo Ajax. Senza scordarci di Viktor Fischer, proprio ieri sera all’esordio in Champions League. Classe ’94, anche lui danese come Eriksen, è da più parti considerato il futuro crack del calcio olandese. Per costruire l’orchestra di Amsterdam la dirigenza dei lancieri ha forse speso l’ingaggio annuale che il Psg paga a Ibrahimovic. E stiamo anche esagerando. Quando le idee superano i milioni.

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