Bomber:è colui che ha l’istinto innato per far gol.
Ivan Parlongo
Inzaghi, Di Vaio e Rocchi a suon di gol tengono in corsa le loro squadre
Questa defizione calza a pennello a superPippo Inzaghi, è lui che nei momenti importanti timbra sempre il cartellino. Chiudete per un attimo gli occhi e immaginate gli ultimi dieci anni del Milan, chi vi viene in mente? Quella faccia isterica, di pura adrenalina del bomber rossonero dopo aver fatto un gol. E ancora una volta ieri, in un momento importantissimo per il Milan, paragonabile alla finale di Atene o alla coppa del Mondo per club, Pippo è li pronto a metter in rete tre palloni decisivi che lo lanciano a soli due centri dai trecento gol in carriera.“Sono felice, quando posso giocare una sola partita a settimana è un’altra storia: lo spirito è quello di una volta, le gambe ancora girano e questa gente mi esalta,mi mancano 2 gol ai 300 tra i professionisti. Non sono tutto questi numeri, perchè le vittorie col Milan mi hanno dato molto di più, ma ricordo come ieri il primo centro al Leffe.” La giornata di ieri ha offerto prestazioni e conferme di due giocatori che hanno sempre avuto un ottimo rapporto con il gol.Nel Bologna Marco Di Vaio è rinato a dimostrazione che a volte l’ambiente giusto nella “periferia calcistica” vale di piu di un posto fra tante star. “Sono contento soprattutto perché sono gol importanti per la squadra, gol che portano punti. La mia fortuna è che qua la squadra gioca per me: da unica punta sento la fiducia della squadra e mi sento protagonista anche toccando pochi palloni nel corso della partita. In un’altra squadra non sarei l’unico terminale, ci sarebbe una situazione diversa: anche per questo sono contento e felice di dove sono.” E’ al 19° gol stagionale e sempre piu capocannoniere, se continua cosi si riapriranno anche le porte della Nazionale, perchè Lippi sicuramente non farà a meno di lui.
E’ Tommaso Rocchi il terzo bomber della nostra classifica, il capitano della Lazio è stato il giustiziere del Napoli ieri, è stato sempre un pò sottovalutato ma lui il gol ce l’ha nel DNA, basta farlo giocare e lui ti risolve i problemi.“Un giocatore quando va in panchina non è mai contento, ma deve dare sempre il massimo quando è chiamato in causa dall’allenatore. Io ci sono riuscito e sono contento per me e per i compagni. Abbiamo vinto una gara importante su un campo difficile. Se giocassi di più farei anche più reti, ma quest’anno per vari motivi ho giocato solo la metà delle partite. Il nostro obiettivo è la qualificazione in Uefa, noi ci crediamo. Ora abbiamo ottenuto una serie di vittorie che ci danno fiducia e convinzione”.Rocchi ha fatto tanta gavetta ed ha fatto strada a suon di gol adesso è arrivata l’ora di una grande sfida, è pronto per una big, consapevole di non poter giocare tutte le partite ma sicuro che quando verrà chiamato in causa lui risponderà come solo un vero bomber sa fare: con il gol.