Si conclude nel migliore dei modi il 2011 della Roma che tre giorni dopo l’impresa del “San Paolo” sbanca anche il “Dall’Ara”. Una gara sempre in mano alla squadra di Luis Enrique che finalmente sembra essere uscita fuori da un tunnel che l’aveva portata a stazionare nelle zone anonime della classifica. Ancora una volta si è vista una squadra cinica e concreta che ha lasciato da parte lo spettacolo e che ha portato a casa tre punti importanti.
Bologna Roma, la partita. Pioli scioglie solo all’ultimo le riserve sulle due maglie difensive: giocano Crespo e Raggi con Antonsson che parte dalla panchina. Ce la fa Ramirez: solo panchina dunque per Mudingayi. Dall’altro lato Luis Enrique sceglie Taddei come esterno basso di sinistra al posto di Josè Angel: la scelta si rivelerà azzeccata. Pjanic rileva Greco e in avanti ecco il trio Totti-Lamela-Osvaldo. Ed è proprio il capitano a creare il primo sussulto della gara dopo appena 6’. Prove del gol che arriva puntuale al minuto 17: una punizione di Totti è respinta di testa da Perez, sulla palla si avventa Taddei che calcia di destro al volo verso la porta di Gillet il quale può solo sfiorare ma non evitare che la palla si insacchi. Alla mezz’ora Simplicio sfiora il 2-0 che però arriverà al 40’: assist di Lamela per l’attaccante Azzurro che da dentro l’area non lascia scampo all’estremo difensore rossoblù.
Ad inizio ripresa Pioli getta subito nella mischia Mudingayi e Gimenez per Casarini e Ramirez. Ma la musica non cambia. E’ la Roma a macinare gioco e creare occasioni con il trio delle meraviglie Totti-Lamela-Osvaldo, ma Gillet si oppone sempre. L’unico brivido di marca emiliana si registra al 23’ con un bel sinistro di Diamanti sul quale il portiere romanista Stekeleburg si oppone. Finale in discesa per i giallorossi a causa del rosso per proteste di Portanova. Il risultato sino alla fine non cambia: e la Roma continua la propria scalata. Bologna che invece deve rivedere molto dietro ma anche in proiezione offensiva: poche infatti i tiri pericolosi verso la porta avversaria. Per battere il Catania, alla ripresa del campionato, ci vorrà ben altro.