Tutto questo è potuto accadere in primo luogo grazie alla compattezza del gruppo, giocatori e tecnico hanno fatto quadrato e hanno saputo mettere da parte le difficoltà economiche concentrandosi solamente sul calcio giocato attirando l’interesse degli imprenditori che hanno preso a cuore le sorti del club.
Conquistata oramai la salvezza il Bologna, nonostante sia stato penalizzato di 3 punti per inadempienze Co.Vi.Soc. , si trova ai margini della zona Europa League, un obiettivo impensabile soltanto fino a pochi mesi fa frutto del duro lavoro svolto da mister Alberto Malesani e da una rosa di giocatori che hanno dimostrato di tenere alla maglia prima che al portafogli, a partire da capitan Marco Di Vaio che, nonostante le sue 35 primavere a luglio, sta trascinando la squadra a suon di gol. L’attaccante ha già segnato 18 reti in campionato, bottino che è destinato ad aumentare ulteriormente visto lo splendido periodo di forma che caratterizza lui e i compagni.
In particolare la vittoria di prestigio a Torino, cosa che non succedeva da 31 anni, contro una deleritta Juventus, ha portato l’entusiasmo a mille nella città emiliana.
E proprio i due condottieri sono al centro di trattative di rinnovo: per Di Vaio è già tutto programmato, chiuderà la carriera a Bologna, come da lui stesso dichiarato giorni fa, dopo aver rifiutato offerte importanti anche di grossi club a gennaio. Ma al cuor non si comanda e l’attaccante nei prossimi giorni prolungherà il suo contratto per altre due stagioni a quasi un milione di euro a stagione. Poi, una volta che deciderà di appendere gli scarpini al chiodo, per lui è già pronta una scrivania da dirigente a Casteldebole. Un pò più intricato il discorso per il tecnico: a Malesani è stato proposto il rinnovo per un altro anno, lui ha richiesto un biennale perchè a Bologna si trova bene e perchè desidera una continuità di progetto insieme al ds Carmine Longo, al quale è stato proposto pure il prolungamento. Le parti restano comunque vicine e si rincontreranno nelle prossime settimane ma tutto fa supporre che la fumata nel cielo sia di colore bianco. E a Bologna tutti lo auspicano.