Joseph Blatter designa Michel Platini come suo successore, indirettamente, affermando tramite France Football di non ricandidarsi più alla presidenza della Fifa nelle prossime elezioni del 2015. Un’investitura quasi ufficiale, sottolineando come Platini sia ormai “pronto” per divenire il numero uno del calcio mondiale, anche se l’ex campione della Juventus pare ancora titubante sull’eventualità di accettare o meno un incarico tanto prestigioso quanto di responsabilità, che seguirebbe la sua Presidenza dell’Uefa. Quel che è certo secondo il presidente elvetico è che Platini sarebbe un buon presidente, anche se differente da lui, “perchè ognuno è diverso in ciò che fa“.
Oltre al futuro, però, ancora lontano, il Presidente Blatter 76enne pare ancora assolutamente concentrato sui temi di stretta attualità, legati in particolare alle innovazioni da apportare nel mondo del calcio, considerando un orizzonte temporale non troppo lungo, e fissando l’obiettivo al Mondiale Brasilano 2014, al quale “se Dio lo vorrà, arriverò ancora da Presidente Fifa“: in tale occasione, infatti, potrebbe essere direttamente sperimentata l’introduzione di nuove tecnologie che siano in grado di assicurare tre aspetti prioritari, ossia l’immediatezza, la precisione e la semplicità. Tali innovazioni, su cui sono già stati condotti i test necessari, sarebbero di due tipologie differenti e saranno presentate all’International Board nel mese di marzo e, in tale circostanza, si lavorerà perchè tale istanza possa accettare l’introduzione delle nuove tecnologie in questione, anche alla luce del fatto che la Scozia e l’Inghilterra hanno comunicato di essere disponibili ad introdurle fin da subito.
Probabilmente, però, non si tratterà di introdurre un microchip nel pallone, come si riteneva in passato, perchè – secondo quanto ha dichiarato Joseph Blatter – il microchip appare come una tecnologia troppo complicata, anche se comunque “sicurissima“.
Infine, Blatter ritiene essenziale delimitare il perimetro di azione dell’introduzione dell’innovazione al solo problema dei gol fantasma, per evitare che il calcio venga denaturato dalla sua essenza più profonda, ossia la spontaneità, fermo restando che si vuol evitare che episodi clamorosi (come il gol annullato nello scorso mondiale a Lampard nella partita fra Inghilterra e Germania, poi persa dagli inglese, ndr) possano intaccarne ancora la credibilità.