Bin Hammam vs Blatter: sfida per il potere Fifa

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Il termine ultimo per presentare le candidature alla presidenza Fifa è scaduto Venerdì primo Aprile e le uniche due nomination sono state quelle del presidente uscente, lo svizzero Joseph Blatter, 75 anni, in carica dal 1998, e di Bin Hammam, 61 anni, presidente al terzo mandato della confederazione asiatica, oltre che multi milionaro del Qatar.

Gli altri due candidati,  il giornalista americano Grant Wahl e l’ex capitano del Cile Elias Figueroa, si sono tirati fuori dalla corsa nella giornata di giovedì poichè non hanno trovato l’appoggio di una confederazione, requisito necessario per presentare la propria candidatura. Così, la Fifa con un comunicato ha annunciato lo “scontro a due”, dopo aver “effettuato un accurato processo di verifica”.

Sarà un testa a testa infuocato, con l’asiatico che ha dimostrato di non voler adoperare l’arma della diplomazia, criticando aspramente e pubblicamete l’operato di Sepp Blatter, in particolare in riferimento alla sua arcaica “linea conservatrice”, che ostacola il naturale inserimento dell’innovazione tecnologica nel calcio, in un anacronistica difesa della superiorità dell’uomo nei confronti della macchina. “Blatter non è oramai in posizione di difendere il buon nome della Fifa. Al contrario, quanto più parla della Fifa, più persone passano all’opposizione – dice il qatariota – non vedo niente in un futuro con lui come non vedo nulla nella gestione che si sta andando a concludere. La Fifa non è stata ancora in grado di accettare una proposta tecnologica per la linea di porta, ad esempio: c’è poca creatività in lui”.

D’altronde, se Blatter dovesse essere rieletto, il prossimo 1 Giugno durante il 61° Congresso della Fifa, si tratterebbe del suo quarto mandato consecutivo. La sua gestione, però, oltre alle critiche dell’avversario Bin Hammam, suscita ed ha suscitato il malcontento di molti addetti ai lavori ed appassionati – su tutti, agli scorsi Mondiali di Sud Africa le proteste dell’Inghilterra di Capello per il gol annullato ingiustamente a Lampard contro la Germania, anche se il pallone aveva varcato interamente la linea di porta – anche perchè l’immagine e l’operato dello svizzero non sono mai state percepite come all’insegna della totale trasparenza ma, piuttosto, orientate a preservare e rafforzare sempre più il suo potere per renderlo incontrastato.

Appare, infatti, insolito che le prime dichiarazioni di apertura all’introduzione del supporto tecnologico siano giunte soltanto a soli tre mesi dalle elezioni, dopo che – per anni – si era espresso con categorici diktat di segno opposto:  “Penso che nel 2012 avremo un sistema capace di rilevare se la palla ha varcato la linea o meno e, una volta pronto, lo introdurremo ai Mondiali del 2014, per evitare quella che gli inglesi hanno definito un’ingiustizia evidente, c’era da riaprire il dibattito e lo abbiamo fatto”.

Dal canto suo, anche l’avversario Bin Hammam ha dimostrato di possedere un solido network di relazioni su cui contare all’interno della Fifa, ed un influente potere su cui far leva per sperare nell’elezione. La sua posizione, infatti, è stata assolutamente decisiva nella decisione di assegnare al Qatar l’organizzazione di Mondiali del 2022, sbaragliando un’agguerrita concorrenza (anche degli Usa), e facendo sì che il Qatar divenisse il più piccolo Paese del Mondo (circa 11.500 kmq per 1.750.000 abitanti) ad ospitare le fasi finali della Coppa del Mondo, con la conseguente costruzione di almeno dodici impianti.

Blatter rappresenta la riconferma del “vecchio”, dello strapotere Europeo sulle dinamiche del potere calcistico; Bin Hammam, invece, è il “nuovo” che avanza, espressione della la volontà dei Paesi emergenti di assumere un ruolo più centrale nei giochi di potere, non accettando supinamente il monopolio Europeo.

Lo svizzero, però, qualora venisse rieletto, ha annunciato che si tratterà del suo ultimo mandato, designando già il suo erede, Europeo naturalmente, il fidato Presidente dell’Uefa Michelle Platini:  “Platini desidera candidarsi alla presidenza della Fifa nel 2015 . Sente di avere la capacità per fare un passo avanti”.

Nel frattempo, bisognerà attendere il primo Giugno per conoscere l’esito delle elezioni 2011.

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