Rafa Benitez è ad un bivio, lo si era capito da tempo, più precisamente da quest’estate, quando mentre la squadra era alle prese con il lavoro di preparazione per il campionato attualmente in corso e lui era in Inghilterra, ad occuparsi di faccende private, si diceva. Poi diventato un supplemento di vacanza, come se il Mondiale in Brasile lo avesse giocato pure lui.
Le domande si rincorrevano e così, come sempre, pacate rimbalzavano le sue risposte. La sensazione era già allora che le strade tra il tecnico spagnolo ed il Napoli fossero in un certo senso unite solo dal reciproco rispetto ma a fare da garante alla tranquilla e competitiva stagione azzurra c’erano le parole del patron partenopeo Aurelio De Laurentiis che definiva il tecnico come la miglior garanzia che il Napoli potesse avere.
Non è un caso che l’allenatore pronunci le parole proprio in questo periodo, e attraverso una testata internazionale come France Football, che ha una cassa di risonanza addirittura mondiale e non è un caso nemmeno che vengano usati termini fino a qualche mese fa estremamente tabù.
Rafa Benitez si sta vendendo al miglior offerente, o meglio attraverso una grandissima vetrina ha esposto la sua immagine mettendo una didascalia forte:
“Ora sono a Napoli, ma non so cosa potrà accadere poi”.
Frase sibillina, che ai più attenti può quasi sembrare un invito al presidente De Laurentiis ad accelerare in vista del rinnovo di contratto, anche se i più informati sanno che al patron piace discutere di tali questioni a bocce ferme, o meglio a stagione conclusa quando si possono trarre bilanci definitivi. Già questo contrasta con la mentalità del tecnico, abituato a fare progetti e programmare il proprio futuro.
Ma non finisce qui, nell’intervista Benitez lascia anche qualche indizio sul possibile finale della storia:
“Ho allenato in Spagna, Inghilterra e Italia. Non avrei problemi a provare un nuovo campionato, se ci fosse l’offerta giusta al momento giusto e con la squadra giusta”.
Qui l’analisi e il peso delle parole prendono anche un carattere temporale. Benitez parla benissimo l’italiano ed è quasi impossibile che si lasci fraintendere, quindi quando dice “ho allenato” dobbiamo interpretarlo come quello che è, o meglio quello che è stato. Secondo fattore, ma non meno importante, è quello relativo al suo rilasciarsi ad un’eventuale offerta da parte di un altro club.
Escludendo i tre campionati nominati e considerando al livello di questi gli altri papabili vengono in mente solo un paio di probabili destinazioni, la Germania e la Francia. Poi c’è da considerare l’ingaggio del tecnico iberico, che non è mai stato elevatissimo ma che comunque è di rilievo, e allora ecco che si snocciolano alcune possibili destinazioni nei due paesi.
Il Paris Saint Germain potrebbe avere le carte in regola per l’offerta giusta e la squadra giusta e tra l’altro Blanc sembra ormai essere delegittimato, altra piazza interessante potrebbe essere il Borussia Dortmund dove Klopp ha diverse richieste e da voci teutoniche pare non sia più in idilliaci rapporti con la dirigenza. Infine c’è il Bayern Monaco dove non ha un grandissimo appeal e Guardiola ha detto a più riprese di voler rispettare il contratto in essere fino alla scadenza.
A Napoli Benitez ha portato una cultura calcistica più internazionale così come una caratura della società più europea, tuttavia lascia molto pensare il peso delle sue parole, soprattutto la frase “ho allenato”, che sembra quasi una resa al fatto che le strade tra lui ed il Napoli si siano divise irrimediabilmente. Inoltre conoscendo proprio il suo modus operandi fatto di programmazione e di progetti futuri è molto probabile che lui abbia già in mano un accordo con qualche club ed abbia deciso di usare queste parole proprio per preparare la piazza al suo divorzio.
Se tutto questo fosse confermato poi dai fatti e se anche i giocatori o la società fosse già informata delle scelte, in tal senso, di Benitez ecco come si potrebbe spiegare l’andamento altalenante della squadra partenopea che, con altra verve, avrebbe già preso e superato una Roma al secondo posto che sta passeggiando claudicante in campionato. Il tutto alla vigilia della partita di Europa League contro la Dinamo Mosca, un passaggio discretamente agevole per provare a conquistare un trofeo che farebbe impazzire Napoli.