E’ tecnicamente riuscito l’intervento di Niklas Bendtner finalizzato al reinserimento del tendine del muscolo adduttore della coscia sinistra, infortunatosi nel corso della partita contro il Cagliari di Coppa Italia disputata mercoledì scorso a Torino. L’intervento in questione è stato eseguito nella serata di lunedì a Londra dal professor Schilders, consulente della società che detiene il cartellino dell’attaccante danese, l’Arsenal, di comune accordo con lo staff medico della Juventus e, a partire dai prossimi giorni, verrà definita la prognosi e l’iter riabilitativo da intraprendere per il completo recupero: i tempi, come preannunciato già da una prima diagnosi fatta a caldo, non saranno brevi e si renderanno necessari almeno due mesi e mezzo di stop che potrebbero protrarsi anche a tre.
Tempi non brevi ed in linea con le previsioni, che potrebbero spingere la Juventus ad andare sul mercato di riparazione a Gennaio per sostituire l’ex Arsenal Bendtner che, anche se impiegato in maniera centellinata in questa stagione, rappresentava comunque una carta importante ed un’alternativa da tenere in considerazione per far fronte agli impegni nelle tre competizioni in cui la Juventus di Antonio Conte è attualmente in corsa, ossia la Coppa Italia – dove ha conquistato proprio contro il Cagliari la qualificazione ai quarti di finale – la Champions League, dove da Febbraio disputerà gli ottavi, e in campionato.
Numericamente, dunque, il parco attaccanti della Signora è ristretto a quattro elementi, i due titolari designati Mirko Vucinic e Sebastian Giovinco, e le due “riserve” Fabio Quagliarella ed Alessandro Matri anche se, come lo stesso Conte sottolinea spesso, non esistono gerarchie formali nella sua idea di squadra. Ma, se Quagliarella si è rivelato una pedina utile e capace di dare un grande apporto realizzativo soprattutto nel periodo di minor forma di Giovinco e Vucinic, il Matri di questa stagione non ha saputo incidere in zona realizzativa e, dunque, per rafforzare il reparto la Juventus potrebbe percorrere due strade alternative: richiamare alla base Manolo Gabbiadini del Bologna, oppure tentare l’assalto al sogno Didier Drogba.