Sarà Alvaro Bautista a correre con la Honda del Team Gresini che fu di Marco Simoncelli, lo sfortunato pilota romagnolo che ha perso la vita lo scorso 23 ottobre in un tragico incidente durante il Gran Premio della Malesia. L’annuncio ufficiale è arrivato dallo stesso Fausto Gresini nel pomeriggio che ha voluto fortemente il pilota spagnolo alle sue dipendenze dopo quanto di buono fatto con la Suzuki specialmente nell’ultimo anno:
“Sono soddisfatto che nella prossima stagione Bautista guiderà una Honda RC213V con i colori del nostro team. E’ un pilota molto veloce e lo stimo per la sua simpatia e cordialità. Sono convinto che si integrerà rapidamente nel nostro gruppo ed insieme raggiungeremo traguardi importanti vivendo piacevoli emozioni“.
Che il pilota spagnolo avrebbe lasciato la Suzuki lo si era intuito ieri quando per svolgere la sessione di test a Valencia sulla moto della casa di Hamamatsu era salito in sella l’ex Ducati Randy De Puniet mentre Alvaro era presente nel paddock per definire gli ultimi dettagli con Gresini. Per lui un contratto annuale per la stagione 2012. L’accordo con Bautista chiude le porta della classe regina ad Andrea Iannone, anche lui in lizza per prendere il posto di Simoncelli, che dovrà attendere ancora un anno per il salto di categoria rimanendo anche per la prossima stagione in Moto2 con la Suter. Bautista oggi è sceso in pista a Valencia per la seconda e ultima giornata di test con la Honda chiudendo la giornata con il nono tempo ad oltre 2 secondi di distanza dal miglior tempo stabilito da Pedrosa. Finisce dopo due stagioni la sua avventura in Suzuki che aveva creduto nel pilota spagnolo facendolo esordire nella classe regina l’anno scorso affiancandolo all’esperto Loris Capirossi. Per lui due quinti posti come miglior risultato, ma tanti piazzamenti nei primi dieci, alla prima stagione in MotoGP che gli sono valsi il 13esimo posto nella classifica piloti finale. Rimasto unico portacolori della Suzuki per la decisione dei vertici della casa giapponese di schierare solo una moto nel 2011, l’ex vice campione del mondo della 250 nel 2008 ha faticato moltissimo nella prima parte del Mondiale 2011 con una GSV-R 800 in ritardo di sviluppo rispetto alle rivali. Poi il gran lavoro svolto dal pilota e le indicazioni date alla casa nipponica cresciuta in maniera esponenziale nella seconda metà di stagione hanno permesso di ottenere egregi risultati sia in qualifica che in gara, rovinati soltanto dalla sfortuna e da alcune cadute del pilota. Basti pensare che la Suzuki è passata dall’ultima posizione in griglia a lottare alla pari con le Yamaha clienti e le Ducati e, in alcune circostanze, anche con le Honda di Dovizioso e Simoncelli.
Non avrei voluto vedere altro pilota sulla moto di Marco, il rivale di sempre “lo spagnolo” quello che di riccioli al Sic ce ne ha fatti venire a bizzeffe, vederlo su quella moto mi farà ricordare ancora di più Simoncelli, e poi è forte e si merita quella moto è giusto, bravo Gresini