Questo il commento del coach della Pepsi Caserta Stefano Sacripanti dopo la vittoria a Milano in gara 3:
- “È stata una partita sicuramente non bella sotto il punto di vista dello spettacolo, dato che le due squadre erano stanche dopo la “guerra” di Caserta. Era comunque una gara importante e si è sentito nelle percentuali di tiro e nella grande fisicità.
- Abbiamo giocato bene per parecchio tempo ma poi Milano si è ripresa portandosi anche sul +5. Nel terzo e quarto periodo abbiamo mosso meno la palla e ciò ha abbassato sensibilmente le percentuali. Per il resto, mi pare banale dire che il tiro di Jones è stato disegnato sulla lavagna ma il merito va tutto a lui, che nonostante abbia toccato pochissimi palloni durante la partita ha dimostrato tutto il suo talento e la sua personalità per segnare. Ora dobbiamo recuperare tutte le energie possibili per essere pronti dopodomani, soprattutto perché Milano ha più energie di noi. Voglio intanto fare i complimenti a Claude Marquis che ha giocato con grande determinazione al posto di Kavaliauskas che purtroppo non ce la faceva fisicamente a essere in campo oggi“.
Così invece Piero Bucchi, coach dlel’Armani Jeans Milano, spiega il KO dopo gara 3 con la Pepsi:
- “Nell’ultima azione dovevamo avere due piccoli, Bulleri e Finley, designati a prendere la palla. È riuscito a prenderla Finley, che ha giocato un pick and roll con Hall e, raddoppiato, ha scaricato a lui la palla. Mike era libero, purtroppo ha fatto forse un palleggio di troppo e ha sbagliato. Sono cose che succedono.
- Loro invece hanno avuto 20 secondi per costruire il tiro; coi vari cambi sui blocchi la palla è arrivata a Jones, che ha il talento per segnare questo tipo di tiri, pur con Finley attaccato a lui. Non ho voluto fare fallo perché non sono per queste cose, bisogna giocare, altre volte gli avversari hanno sbagliato ed è andata bene a noi. La chiave è stata che abbiamo tirato male, anche con tanti tiri aperti e puliti. Dite che abbiamo tirato troppo da 3, ma se diamo palla dentro, loro collassano in area, allora la ridiamo fuori, penetriamo, e loro collassano in area di nuovo, così la ridiamo fuori… alla fine dei tiri aperti sono dei buoni tiri, ma bisogna segnarli. Difensivamente non siamo andati male, hanno segnato 67 punti, è l’attacco che è mancato. Inoltre, sicuramente abbiamo pagato caro il tecnico a Monroe, che a quanto pare ha detto una parolaccia all’arbitro Facchini, perché avevamo trovato ritmo da entrambe le parti del campo e quell’episodio ce l’ha tolto. Abbiamo pagato anche la forse troppo tensione, che ora però dobbiamo cercare di metterci alle spalle per vincere gara 4 e andare a Caserta a giocarci gara 5“