Ennesima giornata di interrogatori a Cremona e nuovi ed inquietanti particolari escono fuori che contribuiscono ad ingarbugliare ulteriormente la situazione coinvolgendo chi fino a poche ore fa sembrava esser parte lesa. Se come un fulmine a ciel sereno questa mattina anche il Torino è entrato a far parte del lungo elenco di intercettazione, le dichiarazioni del legale di Quadrini, Massimo Ciardullo gettano una nuova ombra sulla Figc. Secondo l’avvocato infatti la Federazione sapeva già da tempo dello scandalo scommesse per via di una denuncia presentata proprio da lui su richiesta del suo assistito “L’8 maggio scorso denunciai del tentativo di estorsione a danno di Quadrini depositando l’atto alla Procura della Figc. Spiegai che si era in presenza di un fatto gravissimo e che esisteva una banda che era dedita alle scommesse. A nostro parere la Figc sarebbe potuta intervenire subito, prima che questo scandalo fosse scoperchiato dall’attività della magistratura ordinaria”. Ma se la Figc sapeva perchè ha aspettato che lo scandalo scoppiasse attraverso le indagini della giustizia ordinaria? Quadrini ha comunque smentito ogni coinvolgimento e chiamato a parlare sulla partita tra Sassuolo e Siena ha ribadito che l’incontro è stato regolare. Quadrini invece ricevette il 29 aprile ricevette un tentativo di estorsione, un tale Massimo (ndr Erodiani) chiedeva al giocatore 36mila euro per aver perso a causa sua una scommessa. Proprio questo episodio fu denunciato alla Procura della Repubblica e alla Figc.