Autore: Ippolito Gioia

  • Giro di Padania, tra gli schiaffi e gli insulti vince Viviani. Video

    Giro di Padania, tra gli schiaffi e gli insulti vince Viviani. Video

    Continua fra le polemiche generali, il giro di Padania con la seconda tappa coronata dalla protesta attuata da alcuni insorti con il tricolore che hanno insultato pesantemente i corridori prendendoli addirittura a schiaffi.

    Elia Viviani ©Doug Pensinger/Getty Images
    Sul rettifilo di Vigevano, che ha ospitato il traguardo della seconda tappa del Giro di Padania, a vincere è stato Elia Viviani (Liquigas), che ha preceduto sul traguardo Sacha Modolo e Daniel Oss. Il veronese, campione europeo in carica su pista, conquista così anche la leadership nella classifica generale, a pari tempo con Sacha Modolo. Domani, schiaffi ed insulti permettendo, la terza frazione, la Lonate Pozzolo-Salsomaggiore Terme di 198 km. [jwplayer config=”120s” mediaid=”95195″]

  • Vuelta, vince Froome ma Cobo tiene la “rossa”

    Vuelta, vince Froome ma Cobo tiene la “rossa”

    Oramai è una lotta a due per questa Vuelta, Christopher Froome e Juan Josè Cobo si contenderanno la corsa a tappe spagnola con il capitano del team sky, Bradley Wiggins, che ha alzato definitivamente bandiera bianca per la vittoria finale. Ultimo arrivo in salita con le terribili pendenze di Peña Cabarga che però non ha sancito definitivamente il vincitore della maglia rossa in quanto sia Froome che Cobo si sono resi protagonisti di un ultimo km veramente al cardiopalma.

    %copy;JAIME REINA/AFP/Getty Images
    Un duello in cui in palio c’era tutto, dalla prestigiosa vittoria di tappa alla classifica generale. Dopo lo sforzo di Menchov, messosi completamente a disposizione di Cobo per riprendere Daniel Martin e Marzio Bruseghin, ecco l’allungo di Van Den Broeck con Cobo in prima persona a rintuzzare l’attacco. Si staccano tutti, da Joaquim Rodriguez a Vincenzo Nibali con Froome l’unico a resistere. Alla fine è proprio il britannico a tagliare il traguardo a braccia alzate conquistando la prima vittoria prestigiosa della sua carriera, due anni dopo l’ultima ottenuta in una corsa sudafricana, lui che è keniano di nascita e britannico per passaporto. Ma ha molti motivi per essere soddisfatto anche Cobo. Lo spagnolo compreso l’abbuono cede nei confronti di Froome soli 9? e ne mantiene altri 13? di margine. Quando mancano quattro tappe al termine (compresa la passerella finale di Madrid) e senza più arrivi in salita, il favorito rimane Cobo, ma Froome non si arrenderà facilmente e, come ha già fatto in questa tappa, darà battaglia anche negli sprint intermedi con abbuoni che probabilmente risulteranno decisivi per la vittoria finale. Ordine d’ arrivo

    1 Christopher Froome Gbr
    2 Juan Josè Cobo Spa  
    3 Bauke Mollema Ned  
    4 Daniel Martin Irl  
    5 Igor Anton Ita  
    6 Mikel Nieve Spa  
    7 Marzio Bruseghin Ita  
    8 Jurgen Van Den Broeck Bel  
    9 Denis Menchov Rus  
    10 Benat Intxausti Spa  

    Classifica Generale

    1 Juan Josè Cobo
    2 Christopher Froome 13”  
    3 Bradley Wiggins 1’41”  
    4 Bauke Mollema 2’05”  
    5 Denis Menchov 3’48”  
    6 Maxime Monfort 4’13”  
    7 Vincenzo Nibali 4’31”  
    8 Jurgen Van Den Broeck 4’45”  
    9 Daniel Moreno 5’20”  
    10 Mikel Nieve 5’33”  
  • US Open, Tanta Williams, delusione Schiavone. Wozniacki ok

    US Open, Tanta Williams, delusione Schiavone. Wozniacki ok

    Finisce l’avventura di Francesca Schiavone agli Us Open grazie alla sconfitta patita dalla milanese dalla russa, non certamente irresistibile, Pavlyuchenkova. Continua spedito invece, il cammino di Serena Williams e di Caroline Wozniacki.

    Solita partenza della milanese che stenta sin da subito al servizio, colpa anche del forte vento, non riuscendo mai a prendere il largo nonostante dall’altra parte vi siano le stesse difficoltà in battuta, a dimostrazione che nei primi dieci game ci sono stati ben sei break.

    Comunque la leonessa riesce, con esperienza ed un pizzico di fortuna, a conquistare il primo parziale per 7-5 ma nei successivi due set, l’azzurra non approfitta assolutamente dell’inadeguatezza assoluta della russa sotto rete (imbarazzanti alcune sue voilèè) e della difficoltà dimostrata negli spostamenti laterali. Conclusione, una sconfitta bruciante soprattutto per il modo con cui la Schiavone ha perso i due successivi parziali (6-4 6-3), concedendosi in molti tratti del match al gioco potente della russa e non approfittando dell’esperienza maggiore a giocare certi match ad alto livello rispetto alla sua avversaria che nei quarti avrà vita, sicuramente più difficile, contro l’americana Serena Williams.

    Inarrestabile la minore delle sorelle Williams, prossima avversaria della Pavlyuchenkova nei quarti, che si sbarazza in due set ( 6-3 6-4) della bella Ana Ivanovic che ha giocato comunque un buon match ma che ha potuto ben poco contro una Williams devastante in tutte le zone del campo. Molto più sofferta la vittoria di Caroline Wozniacki che ha impiegato 3 ore e 2 minuti per battere la russa Svetlana Kuznetsova (punteggio finale 6-7 7-5 6-1) in un match terminato molto duro ma che sicuramente può dare molto fiducia alla numero uno mondiale. Nei quarti la Wozniacki è attesa dalla tedesca Andrea Petkovic che ha superato per 6-1 6-4 la spagnola Carla Suarez Navarro.

    Oggi grande attesa per i quarti della parte bassa del tabellone con la nostra Flavia Pennetta, opposta alla sorpresa Kerber e Vera Zvonareva contro l’australiana Samantha Stosur Stosur.

  • US Open, Federer ne fa 30. Convince Djokovic, out Fish

    US Open, Federer ne fa 30. Convince Djokovic, out Fish

    Roger Federer e Novak Djokovic approdano ai quarti di finale battendo rispettivamente l’argentino Monaco e l’ucraino Dolgopolov.

    ©EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images
    Lo svizzero, che ha lasciato appena tre game all’argentino Monaco (6-0, 6-1 6-2), con questa vittoria conquista i quarti di finale di uno slam per la 30esima volta consecutiva, un record fantastico per un giocatore d’altri tempi. Poco da commentare nel match dello svizzero, che è superiore almeno due categorie rispetto all’argentino che aveva già fatto tanto a conquistare gli ottavi di finale in uno slam, dalla superficie non certo adatta alle sue caratteristiche da puro terraiolo. Molto più combattuto il match, almeno nel primo set, tra Djokovic e Dolgopolov con l’ucraino che ha esibito un tennis spettacolare al limite dell’incredibile in alcune situazioni dimostrando che, se dovesse trovare un coach che riuscisse a disciplinarlo dal punto di vista tattico e soprattutto mentale, potrebbe far sudare le classiche sette camicie a molti numeri uno in futuro. Vittoria in tre set 7-6 6-4 6-2 con Nole che ha rischiato solo nel primo parziale dovendo recuperare un break all’ucraino e conquistando un tie break finito con il punteggio di 16-14 dopo ben sei set point. Gli altri due set sono vissuti sul grande vantaggio accumulato dal serbo ad inizio parziali, vantaggio amministrato con autorità per tutta la durata del match. Per Nole l’avversario ai quarti sarà il connazionale Janko Tipsarevic che ottiene finalmente il primo lasciapassare per i quarti di finale grazie al successo in quattro set (7-5 6-7 7-5 6-2) sullo spagnolo Juan Carlos Ferrero, finalista qui nel 2003, mentre per Federer ancora Tsonga che ha avuto la meglio, nella classica maratona in 5 set, contro l’americano Mardy Fish, 6-4 6-7 3-6 6-4 6-2 lo score in un match dominato dai servizi e dove il francese si è dimostrato più pronto nei punti più importanti conquistando l’accesso ai quarti superando un giocatore che si era distinto alla grande nei tornei americani sul cemento pre Us Open. Oggi in campo Rafa Nadal opposto al lussemburghese Gilles Muller che trova, nei campi americani, linfa vitale per una carriera ormai al capolinea. Interessanti anche i match fra Andy Murray e la nuova stella americana Donald Young e Gilles Simon contro il bombardiere John Isner.

  • Vuelta, sull’Angliru colpaccio Cobo, tappa e maglia rossa

    Vuelta, sull’Angliru colpaccio Cobo, tappa e maglia rossa

    Lo spagnolo della Geox, Juan Josè Cobo realizza una grande impresa sul terribile Angliru conquistando il prestigioso arrivo in salita e la maglia rossa di leader della classifica generale. Si sapeva che il banco sarebbe saltato sulle pendenze proibitive della salita spagnola (23%) paragonata alle salite tricolori dello Zoncolan e del Mortirolo ma non tutti avrebbero pronosticato la vittoria di questo 30enne spagnolo che fino a questa Vuelta, non aveva mai gareggiato su questi livelli.

    ©JAIME REINA/AFP/Getty Images
    Ai piedi dell’Angliru i tanti tifosi italiani speravano in una giornata positiva di Vincenzo Nibali con lo squalo dello stretto che aveva messo i suoi uomini davanti al gruppo per dettare il ritmo ma quando, ai meno 8 km il gioco si è fatto duro con l’attacco di Cobo ed il forcing di Froome e Wiggins, Nibali è letteralmente crollato non riuscendo a rispondere agli attacchi dei britannici del team sky denotando una inadeguatezza sulle aspre pendenze dell’Angliru. Davanti è sempre Froome a dettare il ritmo, ma questa volta, a risentire della forte andatura del britannico del team sky è proprio il suo capitano, Bradley Wiggins che va in difficoltà per la prima volta in questa Vuelta perdendo la maglia rossa all’arrivo. La maglia rossa è ora sulle spalle di Cobo con Nibali che esce definitivamente dalla classifica generale tagliando il traguardo con 2’37” di ritardo da Cobo, sprofondando in classifica generale. L’italiano non è stato il solo a cedere sulle pendenze dell’Angliru, Joaquim Rodriguez, Monfort, Mollema e Lagutin sono arrivati con 1’35? di ritardo, Daniel Martin a 1’41?, Van den Broeck a 2’17?, Fuglsang a 2’43?; mentre Kessiakoff sesto alla partenza è uscito di classifica arrivando con più di 20? di ritardo. Oggi secondo giorno di riposo, si riprende martedì con l’arrivo ad Haro che dovrebbe essere terreno per velocisti. Ordine d’ arrivo

    1 Juan Josè Cobo Spa
    2 Wouter Pouls Ned
    3 Denis Menchov Rus
    4 Christopher Froome Gbr
    5 Bradley Wiggins Gbr
    6 Igor Anton Spa
    7 Joaquim Rodriguez Spa
    8 Maxime Monfort Bel
    9 Bauke Mollema Ned
    10 Sergey Lagutin Uzb

    Classifica Generale

    1 Juan Josè Cobo
    2 Christopher Froome 20”
    3 Bradley Wiggins 46”
    4 Bauke Mollema 1’36”
    5 Maxime Monfort 2’37”
    6 Denis Menchov 3’01”
    7 Jakob Fuglsang 3’06”
    8 Vincenzo Nibali 3’27”
    9 Jurgen Van Den Broeck 3’58”
    10 Wouter Poels 4’13”
  • US Open, Quarti di finale per la Pennetta che sfiora il dramma

    US Open, Quarti di finale per la Pennetta che sfiora il dramma

    Flavia Pennetta raggiunge per la terza volta in carriera i quarti dello slam americano  superando, come da pronostico, la cinese Peng in un match che, in alcuni tratti, ha rischiato di procurare dei risvolti drammatici per la brindisina. Flavia è scesa in campo non curante assolutamente della grande occasione che il destino le ha offerto in questo Us Open, lei ci ha messo del suo superando alla grande Maria Sharapova e partendo con il piede giusto anche contro la Peng, brekkandola già nel terzo game e mantenendo il vantaggio per tutta la durata della prima frazione, chiusa con il punteggio di 6-4.

    ©Nick Laham/Getty Images
    Festival del break nel secondo set, quattro consecutivi, con la cinese che arriva a servire per il set sul 5-3. Ma la Pennetta, come contro la Sharapova, dimostra di giocare un grande tennis quando è sotto nel punteggio recuperando la cinese fino ad andare a servire per il match sul 6-5. Qui si sfiora il dramma per l’azzurra che, avanti 30-0, si ferma a fondo campo per un paio di conati di vomito, subisce un warning dall’arbitro di sedia assolutamente inspiegabile visto il momento e la condizione climatica, si fa raggiungere sul 30 pari, manca un match point con un rovescio lunga linea fuori di pochissimi ed alla fine subisce il break. Il tie break ha dei risvolti incredibili con la cinese che schizza avanti 5-0 con la Pennetta che arranca nel campo al limite del crollo fisico. Si arriva sul 6-2 Peng e da questo momento Flavia compie l’ennesima impresa annullando 4 set point e vincendo il tie break 8-6 con un parziale devastante di 6 punti a zero. La grande occasione di scrivere la storia per la Pennetta, si presenterà ai quarti di finale dove l’azzurra affronterà la tedesca Angelique Kerber, numero 92 del mondo, che ha battuto per 6-4 6-3 la rumena Monica Niculescu. Negli altri match, avanti Samantha Stosur che ha impiegato 2 ore e 37 minuti per domare Maria Kirilenko, bene anche Vera Zvonareva che ha avuto la meglio della testa di serie n.22 Sabine Lisicki per 6-2 6-3.

  • US Open, Nadal crolla, ma dopo la vittoria. Facile Murray

    US Open, Nadal crolla, ma dopo la vittoria. Facile Murray

    Rafael Nadal ed Andy Murray raggiungono Federer e Djokovic agli ottavi di finale dell’Us Open, ma mentre per lo scozzese, il match di terzo turno è stato un vero e proprio allenamento, qualche difficoltà in più per lo spagnolo, anche dopo la partita. Infatti il mancino di Manacord, dopo aver superato in tre set l’argentino David Nalbandian 7-6 6-1 7-5 in 2 ore e 39 minuti, presentatosi nella classica conferenza stampa del dopo partita, ha avuto un attacco di crampi alle gambe causato molto probabilmente dalla mancanza di zuccheri e dalla disidratazione maturata durante la partita, giocata in condizioni climatiche molto difficili, con caldo ed umidità al limite della sopportazione umana.

    ©STAN HONDA/AFP/Getty Images
    Nadal è praticamente svenuto, rendendo necessario l’intervento immediato del dottore e del suo fisioterapista di fiducia che hanno permesso il recupero del campione spagnolo dopo un po’ di minuti di apprensione generale. Negli ottavi Nadal avrà il lussemburghese Gilles Muller che ha battuto in tre set (6-1 6-4 6-4) il russo Igor Kunitsyn. Muller ha superato una volta Nadal a Wimbledon nel 2005 e qui a Flushing Meadows, sempre in quello stesso anno, fu in grado di eliminare Andy Roddick al primo turno. Tutto facile per Andy Murray che ha annientato lo spagnolo Feliciano Lopez per 6-1 6-4 6-2. Ora lo attende lo statunitense Donald Young che ha sbrigato la pratica in tre set contro l’argentino Juan Ignacio Chela (7-5 6-4 6-3). Avanti anche David Ferrer, quinta testa di serie del torneo, che ha battuto in tre set (6-1 6-2 7-6) il tedesco Florian Mayer. Lo spagnolo affronterà il redivivo Andy Roddick (21 ace) che ha battuto il francese Julien Benneteau 6-1 6-4 7-6 (7). Fuori, in un match molto bello, il vincitore del 2009, Del Potro che ancora non è in grado di reggere una partita ad alto livello dal punto di vista fisico, perdendo in quattro set 4-6 7-6 6-2 7-6 da un buonissimo Simon soprattutto in difesa costringendo Del Potro a giocare molte più palle ed a commettere tanti errori gratutiti (alla fine più di 70).

  • US Open, cuore e grinta Schiavone. Impressionante Williams

    US Open, cuore e grinta Schiavone. Impressionante Williams

    Francesca Schiavone raggiunge negli ottavi di finale Flavia Pennetta, grazie alla soffertissima vittoria ottenuta contro la sudafricana Chanelle Scheepers in poco più di 3 ore di gioco. La milanese non è al meglio delle sue condizioni fisiche e lo si è visto nel match contro la n.81 al mondo che non aveva nessuna possibilità tecnico – tattica per battere la milanese alla vigilia del match, ma che ha approfittato sia dei molti errori dell’azzurra e sia, ovviamente, di una sua giornata particolarmente felice.

    ©Matthew Stockman/Getty Images
    Vittoria in tre set, 5-7 7-6 6-3 con un match point annullato dalla Schiavo nel secondo set sul 5-4 40-30 per la sudafricana, secondo set che ha visto la milanese sempre a rincorre grazie ai molti problemi nel proprio turno di battuta. Ma come ci ha piacevolmente abituati, non si batte la Schiavone tanto facilmente e, riuscita ad agguantare di nuovo la partita grazie alla vittoria del secondo set al tie break, la leonessa ha preso subito il comando del gioco nel terzo parziale facendo capire alla sudafricana che la favola, per lei, era praticamente finita. Si ferma al terzo turno, purtroppo l’avventura della tarantina Roberta Vinci agli Us Open, sconfitta per 6-4 6-0 dalla tedesca Andrea Petkovic, una delle giocatrici più potenti del circuito che non ha risentito minimamente delle continue variazioni di gioco dell’azzurra. Un rullo compressore èl’americana Serena Williams che ha avuto, contro la bielorussa Azarenka, il primo test veramente probante in questo slam. 6-1 7-6 la vittoria per la Williams che è ingiocabile nel primo parziale con la bielorussa, numero 4 al mondo, completamente in balia dell’americana. Più combattuto il secondo set con la Williams che non sfrutta 3 match point consecutivi sul 5-3 a suo a favore, match point annullati molto bene dall’azarenka che prende coraggio riuscendo a trascinare l’americana sino al tie break. ma la Williams è solida sia mentalmente che fisicamente vincendo 7-5 il tie break e chiudendo il match con 39 colpi vincenti, una dimostrazione di assoluta superiorità. Vanno avanti la numero 1 del mondo Caroline Wozniacki (6-2 6-4 alla statunitense Vania King), la spagnola Carla Suarez Navarro (6-0 6-4 alla qualificata e connazionale Silvia Soler Espinosa) e la russa Anastasia Pavlyuchenkova (6-4 6-4 alla favorita Jankovic). La Pavlyuchenkova sarà la prossima avversaria della Schiavone nella rivincita dello stesso ottavo di finale giocato qui lo scorso anno (6-3 6-0 Schiavone) e del quarto giocato quest’anno al Roland Garros (1-6 7-5 7-5 sempre per l’azzurra).

  • US Open, Federer e Djokovic ok, ma quanti ritiri!

    US Open, Federer e Djokovic ok, ma quanti ritiri!

    Un Roger Federer a mezzo servizio ha la meglio nei confronti di Marin Cilic nel terzo turno dell’open americano ed è il primo dei fantastici quattro a raggiungere gli ottavi di finale. Federer controlla il primo set ma come al solito, si distrae, e concede il secondo subendo un break proprio nel decimo gioco che regala la frazione al croato. In apertura di terzo set Federer va ancora avanti un break, ma sul 2-1 è lui a salvare la palla che manderebbe Cilic avanti 3-1.

    ©Julian Finney/Getty Images
    Lo svizzero fatica a trovare il ritmo, alterna discese a rete a prolungati scambi dal fondo. Scampato il pericolo, Federer prosegue a testa bassa e sul 4 pari Cilic commette un doppio fallo che manda Federer a servire per il set. Nel quarto Federer allunga subito sul 2-1, sul 3-2 annulla una palla del contro break e poi chiude per 6-2. Ora per lo svizzero c’e’ l’argentino Juan Monaco che ha avuto la meglio nei confronti del tedesco Tommy Haas. Avanza anche il numero uno Djokovic, che si allena contro il russo Davidenko, superato in tre set (6-3 6-4 6-2) con questa diventano 60 le vittorie stagionali di Nole, a fronte di due sole sconfitte, una delle quali per ritiro. Davydenko riesce solo in parte a impensierire il serbo, che aveva concesso solo tre game nei primi due incontri: il russo, semifinalista del 2006 e 2007, si arrende e apre la strada del quarto turno a Djokovic che affronterà l’ucraino Alexandr Dolgopolov. Superano il turno anche il francese Tsonga a scapito dello spagnolo Verdasco, 6-3 7-5 6-4, in due ore di gioco e l’americano Fish 6-4 7-6 7-6 sul sudafricano Anderson. L’open americano è l’ultimo slam della stagione e sul cemento, con condizione climatiche molte volte al limite dell’impossibile, gli infortuni sono all’ordine del giorno. Sono già 14 dall’inizio del torneo  ed a beneficiarne ieri, sono stati il serbo Janko Tipsarevic e lo spagnolo Juan Carlos Ferrero. Tipsarevic ha avuto via libera dalla spalla di Tomas Berdych che ha ceduto sul 6-4 5-0, spalla che ne ha compromesso anche il torneo di Cincinnati, due settimane. Ferrero invece dal connazionale Marcel Granollers che si è fermato sul 6-1 4-3 per un problema ai muscoli addominali.

  • Vuelta, impresa Taaramae. Nibali in crisi, tiene Wiggins

    Vuelta, impresa Taaramae. Nibali in crisi, tiene Wiggins

    L’estone della Codifis Rein Taarame corona una fuga da lontano conquistando la 14esima tappa della Vuelta che ha visto, purtroppo per i colori azzurri, il ritiro di Michele Scarponi e la crisi di Vincenzo Nibali. Pronti via e parte la fuga di giornata con Bellotti, Bonnafond, Mondory, Benitez Roman, Kroon, Bagot, Taaramae, Isasi Flores, Azanza Soto, De la Fuente, Howard, Kuschynski, Vorganov, Righi, Sanchez Gil, Jorgensen e Vanmarcke. Tanti corridori che diminuiscono via via che passano le montagne. A 36 km dal traguardo rimangono Taaramae e De la Fuente con lo spagnolo che rinuncia alla vittoria di tappa aspettando da dietro l’arrivo di Cobo per aiutarlo in ottica classifica generale.

    ©PASCAL PAVANI/AFP/Getty Images
    Nel gruppo maglia rossa maiuscola di nuovo la prova do Froome che scorta alla grande Wiggins conducendo un forcing imperioso non appena si accorge della crisi di Nibali ai meno 3 km dell’arrivo, i più duri della salita finale. Concedono secondi, oltre allo squalo anche il danese Fugsland e lo svedese Kessiakoff in una Vuelta sempre più incerta. Taaramae vince in solitario con Cobo secondo ed il fido De La Fuente a completare il podio di una giornata amarissima per gli italiani con Michele Scarponi ritirato e Vincenzo Nibali letteralmente crollato negli ultimi chilometri dell’ascesa finale, concludendo 27° a 2’06” dal vincitore. Ora il siciliano è precipitato al 7° posto della classifica generale a 1’25” dal leader Bradley Wiggins (Sky). Domani nuovo tappone con arrivo il salita sullo spauracchio Angliru. La Vuelta non è affatto chiusa, Wiggings è arrivato stremato all’arrivo e non si esclude uno sua crisi domani sulle terribili pendenze dell’Angliru, definito il Mortirolo di Spagna. Ordine d’ arrivo

    1 Rein Taaramae Est
    2 Juan Josè Cobo Spa  
    3 David De La Fuente Spa  
    4 Wouter Pouls Ned  
    5 Bradley Wiggins Gbr  
    6 Christopher Froome Gbr  
    7 Bouke Mollema Ned  
    8 Denis Menchov Rus  
    9 Miguel Nieve Spa  
    10 Jurgen Van Den Broeck Bel  

    Classifica Generale

    1 Bradley Wiggins
    2 Christopher Froome 7”  
    3 Bauke Mollema 36”  
    4 Juan Josè Cobo 55”  
    5 Jakob Fuglsang 58”  
    6 Fredrik Kessiakoff 1’23”  
    7 Vincenzo Nibali 1’25”  
    8 Maxime Monfort 1’37”  
    9 Jurgen Van Den Broeck 2’16”  
    10 Daniel Moreno 2’24”