Autore: Ippolito Gioia

  • Catania-Juventus 1-1, le pagelle. Elia esordio shock, treno Gomez

    Catania-Juventus 1-1, le pagelle. Elia esordio shock, treno Gomez

    Un punto ampiamente meritato da Vincenzo Montella che imbriglia, soprattutto nel primo tempo, una Juventus troppo confusionaria che ha pagato, forse, la presunzione di Conte a voler rivoluzionare un modulo che fino ad oggi aveva reso benissimo.

    Eljero Elia ©Maurizio Lagana/Getty Images
    Juventus Conte 5 inspiegabile la scelta dell’allenatore bianconero che schiera un inedito 4-2-3-1 non facendo rifiatare uno tra tra Pirlo e Marchisio, lasciando Matri isolato con Quagliarella e Del Piero scalpitanti e condizionando anche, la disastrosa prestazione di Elia. Elia 4,5 svagato, disattento, assolutamente fuori partita per tutto il primo tempo. Lascia sempre Grosso alla merce di Gomez non riuscendo mai a saltare, ma nemmeno a puntare l’uomo, per tutti i deludenti suoi 45’, forse non era proprio il suo ruolo ma dall’olandese i tifosi bianconeri si aspettano decisamente qualcosa di più. Grosso 4.5 passo indietro per l’eroe di Berlino, che viene preso di mira per tutta la partita da una straripante Gomez. Krasic 7 nel primo tempo la sua prestazione è vicina a quella di Elia, ma è bastato il gol a sboccarlo ed a farlo ritornare quello dell’anno scorso con contropiedi fulminei ed una doppietta sfiorata a metà ripresa Catania Montella 7 l’ex allenatore della Roma azzecca la scelta di Bergessio a scapito di Maxi Lopez, imbriglia benissimo Pirlo e legge bene la differenza di Gomez su un Grosso imbarazzante. Gomez 7 non solo l’assist che regala il vantaggio catanese, ma è tutta la prestazione che convince del “Papu” immarcabile ed irrefrenabile per tutti i 90’. Bergessio 6,5 ripaga benissimo la fiducia riposta in lui da Montella rispondendo presente sull’invito di Gomez ed impegnando severamente Chiellini fino alla sua uscita, occolta dal difensore bianconero con profondo sollievo. Le pagelle CATANIA (4-3-2-1): Andujar 5; Alvarez 6 (28’ Marchese 5,5), Spolli 6, Bellusci 5,5, Capuano 6; Almiron 6,5 (64’ Ledesma 6), Lodi 6, Delvecchio 6; Gomez 7, Catellani 6,5; Bergessio 6,5 (77’ Suazo 5). A disposizione: Kosicky, Marchese, Ledesma, Ricchiuti, Sciacca, Maxi Lopez, Lanzafame. Allenatore: Montella JUVENTUS (4-2-4): Buffon 6,5; Lichtsteiner 5,5, Barzagli 6, Chiellini 5, Grosso 4,5; Pirlo 5,5, Marchisio 5,5 (81’Quagliarella s.v.) ; Elia 4,5 ( 46’ Pepe 6,5 ), Vidal 5,5; Krasic 7 Matri 6 (63’ Del Piero 6 ). A disposizione: Storari, De Ceglie, Bonucci, Vidal, Pepe, Krasic, Toni, Del Piero. Allenatore: Conte.

  • Cavendish sprint mondiale, Italia bocciata in blocco

    Cavendish sprint mondiale, Italia bocciata in blocco

    Il pronostico è stato rispettato, Mark Cavendish è il nuovo campione del mondo grazie ad uno sprint regale sul rettilineo di Copenaghen, con l’australiano Matthew Goss argento ed il tedesco Andrew greipel che chiude il podio con un bronzo insperato. Vittoria giusta ed ampiamente meritata per il velocista più forte al mondo aiutato da una squadra completamente a sua disposizione con gregari di lusso che rispondevano al nome di David Millar, Christopher Froome e Bradley Wiggins.

    ©JONATHAN NACKSTRAND/AFP/Getty Images
    Infatti la Gran Bretagna è stata praticamente perfetta, ricordando in molti tratti, la nazionale azzurra di Zolder del mondiale di Cipollini.  Era necessaria una fuga da lontano che anestetizzasse la corsa per molti km, ed infatti la fuga arriva composta da: Pablo Lastras (Spa), Christian Poos (Lus), Anthony Roux (Fra), Maxim Iglinskiy (Kaz), Oleg Chuzhda (Ucr), Robert Kiserlovski (Cro), Tanel Kangert (Est), Paolini (Ita), Offredo (Fra), Clarke,(Aus) Van Summeren e Kaisen (Bel). Proprio Paolini è l’unica della squadra azzurra a salvarsi, mai in vista gli italiani con l’apoteosi dell’assenza rappresentata nello sprint finale con Bennati che rimane chiuso, chiudendo alla fine 14° (peggior risultato di un azzurro dal 1983). Lo sprint ci regala un Cavendish favoloso che non risente minimamente della leggera pendenza dell’arrivo vincendo nettamente e coronando il suo sogno più grande. La spedizione azzurra in questi mondiali è salvata dallo splendido bis regalatoci da Giorgia Bronzini con molte situazioni su cui riflettere, come la continua assenza di cronomen, in tutte le categorie ed una mancanza di un corridore per le classiche di livello mondiale. Ordine d’ arrivo

    1 Mark Cavendish Gbr
    2 Matthew Goss Aus  
    3 Andrew Greipel Ger  
  • Andujar “grazia” la Juve, pari al Massimino. Video

    Andujar “grazia” la Juve, pari al Massimino. Video

    Un altro pareggio per la compagine di Antonio Conte che raddrizza una partita iniziata malissimo dalla Juventus e rimediata nel secondo tempo, grazie al gol di Krasic su gentile concessione di Andujar. Conte presenta una Juventus inedita al Massimino, con il trio rappresentato da Vidal-Elia-Krasic dietro l’unica punta, Alessandro Matri mentre Montella lascia fuori Maxi Lopez a vantaggio di Bergessio.

    Krasic torna al gol al Massiminino ©Maurizio Lagana/Getty Images
    L’inizio non è assolutamente incoraggiante per l’undici di Antonio Conte, Pirlo viene costantemente aggredito e sbaglia molti palloni, dietro ci si affida ai lanci lunghi di Chiellini che sono naturalmente imprecisi, facendo correre a vuoto in molte occasioni sia Krasic che un evanescente Elia. Il Catania invece è messo benissimo in campo con Gomez spina nel fianco della difesa bianconera con Grosso messo in moltissime occasioni in difficoltà estrema e mai aiutato da Elia sulla fascia sinistra. Conseguenza naturale, il gol del Catania, con Gomez che si fa beffe sia di grosso che di Elia mettendo una palla stupenda al centro con Bergessio che anticipa un disattento Chiellini . la Juventus si affida troppo ai lanci lunghi per un isolatissimo Matri con l’unico pericolo per Andujar rappresentato da un tiro da fuori area di Claudio Marchisio veramente poca roba per un primo tempo molto deludente dei bianconeri. Conte si rimedia nel secondo tempo alla rivoluzione, comunque inspiegabile attuata ad inizio partita, togliendo Elia (olandese fuori dagli schemi voluti dal suo allenatore) per Pepe, capace di unire bene le due fasi di attacco e di difesa. La Juve è più compatta con proprio Pepe che mette una palla invitante per Krasic, il serbo tira da fuori area ed Andujar si dimostra imbarazzante facendosi piegare la mano da una conclusione assolutamente alla sua portata. Il pareggio rinfranca i bianconeri e soprattutto Krasic che si rende protagonista dieci minuti dopo il pari, di una discesa straripante conclusa però nel peggiore dei modi con tiro fiacchissimo che Andujar non può fare meno, questa volta, di parare. Esce Matri per Del Piero ed il capitano juventino regala una palla d’oro a Vidal che dal dischetto sbaglia un rigore in movimento, è l’ultimo sussulto bianconero prima dei dieci minuti finali, tutti targati Catania con Suazo e Catellani che si mangiano due gol praticamente fatti e con Gigi Buffon, a rimediare ad un pasticcio di un Giorgio Chiellini ancora una volta insufficiente. Finisce 1-1 con Antonio Conte che si può consolare, ancora una volta, di un buon secondo tempo della sua squadra ma che deve ragionevolmente recitare un mea culpa per la rivoluzione tattica attuata ad inizio partita, rivoluzione, forse un po’ eccessiva. [jwplayer config=”60s” mediaid=”97797″]

  • Ciclismo, mondiali: Bronzini fantastico bis, ed ora tutti con Bennati

    Ciclismo, mondiali: Bronzini fantastico bis, ed ora tutti con Bennati

    Fantastica doppietta di Giorgia Bronzini che a Copenaghen conquista il suo secondo titolo mondiale dopo quello di Melbourne di dodici mesi fa. Una vittoria di tutta la squadra azzurra che è stata compatta intorno al suo capitano che non ha deluso nel momento fatidico della volata precedendo l’olandese Marianne Vos e la tedesca Ina Teutenberg.

    ©JONATHAN NACKSTRAND/AFP/Getty Images
    Un podio regale per l’azzurra che ha dimostrato freddezza e tempismo al limite della perfezione in una volata insidiosa con gli ultimi 300m in leggera salita. Ancora una volta, la fuoriclasse olandese Vos sbaglia i tempi della volata conquistando per la quinta volta consecutiva la medaglia d’argento, sicuramente un record e per la quarta volta dietro un’ azzurra. Queste le parole della neo campionessa mondiale: “Devo ringraziare tutte le mie compagne per quello che hanno fatto in corsa e per la fiducia, per me troppo importante, non riesco a spiegare come con tutte le emozioni che avevo dentro sia riuscita a fare uno sprint regale. E’ stato ancora meglio di Geelong, non abbiamo sbagliato nulla e tutto è andato secondo il piano, anche l’attacco di Monia e Noemi Cantele, che ho chiesto io perché vedevo il gruppo allungato. Ci tenevo a riportare questa maglia in Italia e solo correndo come un blocco unico poteva riuscirci questo capolavoro”. Curiosamente l’Italia conquista il titolo in questa rassegna iridata, propria nella gara in cui non si è mai fatta vedere a differenza delle precedenti corse, juniores donne e uomini ed under 23 uomini, in cui è stata sempre protagonista ma delusa e avvilita sul traguardo, che sia questa la tattica giusta per Paolo Bettini e Daniele Bennati? Ordine d’arrivo

    1 Giorgia Bronzini Ita
    2 Marianne Vos Ned  
    3 Ina Ioko Teutenberg Ger  
    4 Nikole Cooke Gbr  
    5 Julia Mortisova Rus  
  • Coppa Davis, sorteggio sfortunato, l’Italia pesca la Repubblica Ceca

    Coppa Davis, sorteggio sfortunato, l’Italia pesca la Repubblica Ceca

    È stato sorteggiato il primo turno degli ottavi del World Group di coppa Davis che vede, dopo undici anni, presente nuovamente la nazionale italiana guidata da Corrado Barazzutti. Non è andata bene per i colori azzurri che hanno estratto dal cilindro, la Repubblica Ceca di Thomas Berdick e Radek Stepanek da affrontare, per giunta, in trasferta.

    ©MARIO LAPORTA/AFP/Getty Images
    Proprio la condizione di dover giocare fuori dal confine italico, e dall’amata terra rossa, complica di molto i piani del C.T. Barazzutti conscio che a Praga si giocherà sul veloce dove Stepanek ma soprattutto Berdick, numero nove al mondo, si esprimono al meglio. “I cechi saranno favoriti, ma l’Italia è una buona squadra, difficile per tutti”, queste le parole di Barazzutti che ovviamente confida nel fatto che il primo turno di disputerà a febbraio,  nel weekend dal 10 al 12, subito dopo gli Open australiani dove, molti big del tennis e si spera anche Berdick, possano andare il più avanti possibile rinunciando o non essere comunque al meglio, proprio per il turno di Davis. Questo il tabellone completo: Spagna-Kazakistan; Austria-Russia; Canada-Francia; Svizzera-Usa; Repubblica Ceca-ITALIA; Serbia-Svezia; Giappone-Croazia; Germania-Argentina. Sorteggio molto favorevole per la Spagna di Nadal contro un Kazakistan assolutamento non avversario di livello, mentre molto belli saranno i match fra la Svizzera di Federer e gli Stati Uniti di Roddick e Fish e la Germania in casa contro l’Argentina di Juan Martin Del Potro.

  • Mondiali Ciclismo, la crono va a Tony Martin. 3° Cancellara, male Italia

    Mondiali Ciclismo, la crono va a Tony Martin. 3° Cancellara, male Italia

    Il tedesco Tony Martin è il nuovo campione mondiale a cronometro, battuti a Copenaghen, l’australiano Bradley Wigging e lo svizzero Cancellara, vero sconfitto della corsa contro il tempo. A dire la verità la vittoria di Martin non è assolutamente una sorpresa considerato che il tedesco ha ben figurato in tutte le crono disputate quest’anno ed anzi, poteva considerarsi il vero favorito alla vigilia visto che ha sconfitto per ben due volte Cancellara in questa stagione.

    ©Bryn Lennon/Getty Images
    Queste le parole del nuovo campione del mondo: “E’ stato il mio giorno perfetto, volevo entrare immediatamente in ritmo e con il passare dei chilometri mi sono sentito sempre più a mio agio. La Vuelta mi ha aiutato in modo determinante a preparare questo appuntamento, e non potevo chiedere di più”. La vittoria del tedesco non è mai stata in discussione, sempre primi negli intermedi chiudendo alla fine con il tempo di 53’43” con 51,813 di media, buona la prova di Wiggins dimostrando che disputare la Vuelta prima di un mondiale, garantisce una condizione super durante tutta la settimana iridata. Lontani dai primi i due italiani in gara: Adriano Malori ha chiuso al ventiquattresimo posto, a 4’46” da Martin, Marco Pinotti al ventiseiesimo con un ritardo di 4’48” a dimostrazione dell’enorme divario che al momento c’e’ fra la scuola italiana e quella di tutto il mondo nelle prove contro il tempo anche se, bisognerà dare del tempo a Malori, in considerazione del fatto che il titolo mondiale a Varese nel 2008 fra gli under 23, non è stato sicuramente frutto del caso. Ordine d’ arrivo

    1 Tony Martin Ger
    2 Bradley Wiggins Aus  
    3 Fabian Cancellara Sui  
  • Novara-Inter 3-1, le pagelle. Morimoto imprendibile, follia Lucio

    Novara-Inter 3-1, le pagelle. Morimoto imprendibile, follia Lucio

    Le pagelle di Novara – Inter 3-1, con la squadra di Gasperini che realizza una delle peggiori partenze in campionato degli ultimi 90 anni.
    Inter
    Gasperini 4
    incomprensibile la scelta iniziale di Castaignos con l’aggravante di non aver saputo rimediare in corsa una partita nata male e finita peggio.

    Milito 4,5
    il Principe non ne becca una, sbaglia continui passaggi e manda a quel paese avversari e soprattutto compagni per tutti i 90’.

    Pazzini 4,5 non smentisce il suo allenatore per non averlo mai schierato in questo campionato, combinando poco e nulla per tutta la ripresa facendosi ammonire e rischiando anche l’espulsione nel finale

    Lucio 4
    incredibile quello che combina il brasiliano per tutta la partita, discese folli oltre la metà campo lasciando sempre scoperti sia Ranocchia che Chivu.

    Novara
    Morimoto 7
    il giapponese corre dal primo all’ultimo minuto facendo impazzire l’intera difesa nerazzurra procurando sia il rigore del 2-0 che il gol del 3-1.

    Rigoni 7 grandi geometrie per l’ex primavera della Juventus che corona una prestazione favolosa con una fantastica doppietta nel finale.

    Lisuzzo – Paci 7,5 la coppia centrale è praticamente perfetta non lasciando toccare mai palla a tutti gli attaccanti nerazzurri e chiudendo splendidamente in tutte le poche occasioni pericolose subite

    NOVARA (4-3-1-2):
    Ujkani 6; Dellafiore 6,5, Lisuzzo 7,5, Paci 7,5, Gemiti 6,5; Radovanovic 6,5 (71’ Marianini 6), Porcari 6,5, Rigoni 7; Mazzarani 7 (74’ Jeda 6); Morimoto 7, Meggiorini 6,5 (69’ Giorgi 6,5). A disposizione: Fontana, Dellafiore, Ludi, Marianini, Radovanovic, Jeda, Granoche. Allenatore: Tesser

    INTER (3-4-3): Julio Cesar 5; Lucio 4, Chivu 5, Ranocchia 5; Nagatomo 5,5, Zanetti 5,5, Sneijder 5 (77’ Zarate 5), Cambiasso 5,5; Castaignos 5 (45’ Obi 5,5), Forlan 5 (45’ Pazzini 4,5), Milito 4,5. A disposizione: Castellazzi, Chivu, Jonathan, Muntari, Alvarez, Zarate, . Allenatore: Gasperini

    Novara-Inter 3-1 video highlights
    Moratti allontana Gasperini, Branca summit con i senatori

  • Disfatta Inter al Piola, il Novara travolge Gasperini. Video

    Disfatta Inter al Piola, il Novara travolge Gasperini. Video

    Il Novara supera un Inter imbarazzante per 3-1 dominando in lungo e in largo la squadra nerazzurra per tutta la durata dei 90’. Apre Meggiorini, doppietta di Rigoni con gol della bandiera segnato da Esteban Cambiasso. Gasperini sforna la prima sorpresa, non c’è Pazzini ma Castaignos nel tridente d’attacco nerazzurro con Milito e Forlan e completare l’attacco, l’altra novità in difesa con il recuperato Chivu a completare il trio con Lucio e Ranocchia. Tesser recupera Meggiorini in avanti ma perde Pinardi che viene sostituito da Mazzarani.

    La notte del Novara ©Sportitalia.com
    Inizio assurdo per l’Inter, fraseggio inspiegabile in difesa fra Ranocchia, Julio cesar e Chivu con quest’ultimo che fornisce un assist al bacio per Meggiorini che colpisce a botta sicura con Julio cesar che ci mette letteralmente la faccia per salvare il risultato. Dopo 5’ minuti Gasperini torna con la difesa a 4, ma Il Novara è più presente in campo e nei contrasti si dimostra più duro ed incisivo, Sneijder vaga in mezzo al campo spaesato e davanti, combina qualcosa solo Forlan con Milito e Castaignos spettatori non paganti. Gli unici pericoli per il Novara arrivano da conclusioni da lontano di Sneijder mentre la squadra di Tesser è molto più pericolosa nelle ripartenze ed in una di queste, sblocca il risultato con Meggiorini, che finalizza un ottima azione di Mazzarani, autore dell’assist decisivo. Finisce un primo tempo dominato dal Novara con un Inter irriconoscibile ed a tratti, imbarazzante per errori e svagatezza mentale. La ripresa si apre con le novità di Obi per Forlan e soprattutto Pazzini per Castaignos con Gasperini che, ancora una volta dimostra di aver sbagliato l’undici iniziale. I cambi non danno però i frutti sperati con l’Inter che non riesce proprio ad ingranare e con il Novara che punge ancora in contropiede con mazzarani che solo davanti a Julio cesar tira in bocca al portiere brasiliano salvando per il momento la squadra nerazzurra dal tracollo. Entra Zarate ed esce Sneijder con Gasperini che si dimostra anche sfortunato con ranocchia che si fa male rimanendo in campo per onor di firma. Ujkani non compie un intervento mentre dall’altra parte è Morimoto che approfitta dell’infortunio di ranocchia per anticiparlo e con il difensore della nazionale azzurra che non può far altra che atterrarlo in area procurando il rigore e la sua espulsione. Rigoni chiude un match che sembra riaprirsi al 90’ con Cambiasso che realizza su un azione causale ma che viene nuovamente chiusa da un altro gol di Rigoni che forse segna la parola fine dell’avventura di gasperini in nerazzurro. [jwplayer config=”240s” mediaid=”97145″]

  • Coppa Davis, Nadal non perdona, Djokovic si. La finale è Spagna-Argentina

    Coppa Davis, Nadal non perdona, Djokovic si. La finale è Spagna-Argentina

    La finale dell’edizione 2011 della Coppa Davis, una delle competizioni più affascinanti di tutta il panorama sportivo mondiale, sarà tra la Spagna di Rafael Nadal e l’Argentina di Juan Martin Del Potro.

    Eh si, tutti si sarebbero aspettati una finale tra la Spagna e la Serbia, ma l’Argentina espugna Belgrado grazie anche al forfait di Djokovic comunque eroico, che si ritira contro Del Potro rischiando di compromettere tutto il finale di stagione.

    Il numero 1 mondiale era stato tenuto a riposo nei primi due singolari dove la Serbia era andata sotto 2-1. Ma nel match decisivo contro Del Potro, Nole decide di stringere i denti e, contro il parere dei medici, scende i campo. Perso un primo set combattutto al tie break, anche Djokovic deve arrendersi ad un fisico messo a durissima prova in questo 2011, ritirandosi per un dolore alla schiena di cui oggi si conosceranno danni e tempi di recupero e che rischia di tenere lontano dai campi di gioco il serbo per tutto il 2011.

    Un super Nadal trascina invece la Spagna in finale, nazionale iberica che a Cordoba, sull’amata terra rossa, ha avuto la meglio sulla Francia a cui non è bastato vincere il doppio, per mettere in difficoltà il mancino di Manacord che ha asfaltato prima Gasquet e poi Tsonga non risentendo almeno visivamente, delle fatiche dell’ultimo slam giocato, a differenza del numero uno serbo.

    Bene anche la nostra Italia che, dopo 11 anni, rientra nel tabellone principale di Davis grazie alla vittoria netta, 4-1, nei confronti di un Cile disastrato dal tramonto definitivo dei suoi due migliori giocatori: “mano de pedra” Gonzales ed il campione olimpico di Atene 2004, Nicolas Massu ambedue costretti al ritiro per problemi fisici. Mercoledì a Bangkok, in Thailandia (ore 18.30 locali, le 13.30 in Italia), si terrà il sorteggio del tabellone di Coppa Davis composto da 16 nazioni (le otto teste di serie, che non potranno affrontarsi al primo turno, saranno stabilite in base al nuovo ranking ITF reso noto lunedì). Al momento sono sicure di essere teste di serie Serbia, Argentina, Usa, Spagna, Francia e Repubblica Ceca.

  • Italia, un amaro argento. Serbia campione

    Italia, un amaro argento. Serbia campione

    Purtroppo non è riuscita alla giovane nazionale di pallavolo maschile, guidata da un ottimo Mauro Berruto, a bagnare l’esordio internazionale di molti giocatori, con il titolo continentale.

    È la Serbia a vincere per la prima volta nella sua giovane storia, il titolo europeo grazie alla vittoria 3-1 sui nostri azzurri con Ivan Miljkovic assoluto mattatore della finale e miglior giocatore di tutto il torneo.

    Eppure si poteva fare di più, considerato un primo set giocato dai nostri ragazzi su dei livelli altissimi, una prima frazione dominata in lungo ed in largo con Zaytsev a chiudere i conti con quattro servizi micidiali che regalano il primo parziale all’Italia con il punteggio di 25-17. Anche la Serbia ha molti nuovi innesti, ma possiede uno zoccolo duro di giocatori che fanno capire subito a Mastrangelo e compagni che la partita comincia nel secondo set. Nikola Kovacevic, Nikic e l’onnipresente Miljkovic guidano la Serbia nel secondo set, parziale in cui i nostri vanno subito dietro nel punteggio non riuscendolo mai a recuperare e consentendo alla Serbia di chiudere 25-20.

    Molte finali si giocano e si decidono nel terzo set, ed in questo parziale la giovane Italia fa vedere tutto il suo potenziale ma, al tempo stesso, tutta l’inesperienza in determinati palcoscenici. Comunque è un set tiratissimo con gli azzurri che sbagliano decisamente troppo in battuta e con gli dei della pallavolo che fanno capire come sarebbe andata di lì a poco a finire la finale: sul 23 pari la Serbia conquista il set point in maniera molto rocambolesca per poi chiudere subito dopo con il nastro che beffa gli azzurri e fa cadere a terra un servizio flot di Terzic. L’Italia ci crede ancora e nel quarto parziale si porta avanti 13-9, ma anche qui, la maggiore esperienza serba non consente agli azzurri di scapapre via e quando la rimonta viene completata con l’atmosfera incandescente grazie ad un nervosismo dei nostri ragazzi inadatto per una finale, ecco che la Serbia riesce a girare definitivamente il match verso la propria direzione con il palazzetto che diventa una bolgia infernale con tutto il tifo contro gli azzurri che impotenti cedono alla fine con il punteggio di 25-19.

    La Polonia di Anastasi ha invece conquistato la medaglia di bronzo. I campioni uscenti, sconfitti nettamente in semifinale dall’Italia, si sono imposti nella finale per il terzo posto sulla Russia per 3-1 (25-23, 18-25, 25-21, 25-19).

    Finisce quindi con un argento l’esordio di Mauro Berruto sulla panchina azzurra, adesso c’e’ la coppa del Mondo che assegnerà i pass olimpici per Londra 2012, competizione dove la nostra compagine, qualora riuscisse la qualificazione potrebbe sicuramente riscattarsi con un anno in più di esperienza e con il miglior libero (Bari) ed il miglior palleggiatore (Travica) di tutto il torneo europeo.

    Italia-Serbia 1-3 (25-17, 20-25, 23-25, 24-26)