Questa sera al Barbera, si chiude la nona giornata di Serie A con il posticipo fra Palermo e Lecce. I rosanero sono a caccia di una vittoria scaccia crisi ma non è da meno il Lecce che si vuole subito riprendere dalla clamorosa rimonta subita dal Milan domenica scorsa. Mangia è deciso a prendersi la massima posta in palio, e per fare ciò è deciso a rispolverare uno dei suoi giocatori più deludenti in questo inizio di stagione.
Autore: Ippolito Gioia
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Palermo-Lecce, probabili formazioni. Ilicic per il riscatto
Infatti lo sloveno Ilicic non sta sicuramente giocando a quei livelli che gli permisero di essere considerato, lo scorso anno, uno dei migliori acquisti dell’era Zamparini. Grande attesa c’e’ anche intorno a Fabrizio Miccoli, il salentino incontra il “suo” Lecce in una partita sempre dalle forti emozioni personali. Di Francesco dal canto suo, si presenterà in Sicilia per giocarsela riproponendo il modulo con il rombo a centrocampo e con l’unico dubbio rappresentato dal partner di Corvia, Pasquato o Cuadrado? Favorito sembra essere il giovane ex Juve. Palermo: (4-3-1-2) Tzorvas, Pisano, Silvestre, Cetto, Balzaretti, Migliaccio, Bacinovic, Barreto, Ilicic, Miccoli, Abel Hernandez. A disp. Benussi, Mantovani, Aguirregaray, Acquah, Bertolo, Zahavi, Pinilla. Lecce (4-3-1-2): Benassi, Oddo, Carrozzieri, Tomovic, Mesbah, Piatti, Obodo, Giacomazzi, Bertolacci, Corvia, Pasquato . A disp. Gabrieli, esposito, Giandonato, Oliveira, Muriel, Grossmuller, Cuadrado.Josip Ilicic & copy;Tullio M. Puglia/Getty Images -
Wta Championship, abbandono Sharapova. Wozniacki, ko e numero 1
Ad Istanbul in Turchia, è in corso di svolgimento il masters finale che alla sua seconda giornata, deve registrare il forfait di Maria Sharapova con la francese Bartoli che le subentrerà in tabellone. La bella siberiana, dopo aver perso contro la cinese Na Li (7-6 6-4) decide di abbandonare il torneo chiudendo nel peggiori dei modi questo 2011, fatto di molti bassi e pochissimi alti.
Il match contro la cinese è il solito fornito dalla russa in questa stagione, sprazzi di grande tennis e momenti di assoluto black out, ne è la dimostrazione il tie break del primo parziale dove la siberiana, avanti 4-0, si fa recuperare da un parziale di sette punti che consentono alla cinese di conquistare il primo set e di mettere una seria ipoteca sul match. Infatti Maria risente della rimonta subito commettendo molti errori che la fanno andare sotto 5-2, qui la cinese si blocca facendo rientrare di nuovo la russa sul 5-4 che però non basta per allungare la partita al terzo set. Dell’abbandono della Sharapova approfitta la danese Caroline Wozniacki che ha la sicurezza matematica di chiudere al numero 1 la stagione nonostante il ko subito dalla russa Vera Zvonareva (6-2 4-6 6-3), in un match dove la danese ha dimostrato di essere la numero uno al mondo in un contesto di mediocrità generale che affligge il tennis in gonnella da ormai troppo tempo. Dopo la vittoria contro la Sharapova, l’australiana Samantha Stosur si è arresa con un doppio 6-2 alla bielorussa Azarenka che ha dominato in poco più di un ora in tutte le zone del campo, non lasciando la minima chance di rientro alla vincitrice dell’ultimo Us open. Questa la situazione dei due gironi: nel gruppo bianco Azarenka, Li e Stosur una vittoria a testa (Li e Azarenka sono imbattute), nel gruppo rosso Kvitova (unica imbattuta), Zvonareva e Wozniacki una vittoria a testa, Radwanska ferma a zero.Maria Sharapova ©Matthew Stockman/Getty Images -
Udinese-Novara 3-0, le pagelle. Di Natale stratosferico
Bella vittoria per la compagine guidata da Francesco Guidolin che conquista il primato in classifica grazie ad una doppietta del suo uomo simbolo e capitano Totò Di Natale e dal gol un po’ fortunoso, ma molto importante, di Maurizio Domizzi. Battuta d’arresto per il Novara che ha tenuto bene sino al vantaggio dei bianconeri per poi sprofondare sotto i colpi di Natale e compagni. Udinese Di Natale 7,5 ogni anno si dice che non potrà fare meglio dell’anno precedente, l’età avanza ma come il buon vino, il grande Totò diventa sempre più importante e decisivo.
Armero 6,5 si rivede a tratti la furia della scorsa stagione, propizia il vantaggio dei bianconeri grazie ad un’azione caparbia ed alla complicità di Dellafiore. Novara Dellafiore 5 grave errore del difensore ex Toro che spiana la strada ad un Udinese, fino a quel momento, imbrigliata molto bene. Pesce 5 l’attaccante del Novara non sfrutta al meglio la possibilità concessa dal primo minuto, combinando pochissimo fino alla naturale sostituzione nel secondo tempo. Le pagelle Udinese (3-4-2-1): Handanovic 6; Benatia 6,5, Danilo 6, Domizzi 6,5 (42′ st Neuton sv); Ferronetti 6 (32′ st Ekstrand sv), Isla 6, Asamoah 6, Badu 6,5, Armero 6,5; Torje 5,5 (29′ st Floro Flores 6); Di Natale 7,5. A disp.: Padelli, Battocchio, Doubai, Fabbrini. Novara (4-3-2-1): Fontana 5,5; Dellafiore 5, Paci 6, Centurioni 5,5, Garcia 5,5; Radovanovic 5,5, Porcari 5,5, Rigoni 6 (18′ st Gemiti 6); Pesce 5 (6′ st Meggiorini 6), Pinardi 5,5; Morimoto 5,5 (15′ st Granoche 6). A disp.: Coser, Morganella, Marianini, Mazzarani. Marcatori: 33′ e 4′ st Di Natale, 39′ Domizzi Ammoniti: Asamoah (U), Morimoto e Porcari (N)Totò Di Natale | © Dino Panato/Getty Images -
E’ super Udinese al Friuli, travolto il Novara 3-0. Super Di Natale
L’Udinese fa le cose sul serio e dopo la bella vittoria in Europa League contro l’Atletico Madrid, conferma l’ottimo momento di forma superando nettamente il Novara con una doppietta di Totò Di Natale e gol di Maurizio Domizzi, raggiungendo il primato in classifica. Guidolin schiera un 3-5-1-1, modulo che funziona alla grande per i friuliani con davanti all’imbattutto Handanovic, il trio difensivo composto da Benatia, Danilo e Domizzi a formare il reparto difensivo meno battuto di tutta la serie A. Per il Novara è piena emergenza, Fontana in porta al posto dell’infortunato Ujkani, davanti la fantasia di Pinardi e poi Pesce a servizio di Morimoto punta unica.
L’Udinese non inizia molto bene il match, la squadra di Guidolin fatica molto ad esprimere il solito gioco fluido anche grazie ad una compattezza del Novara al limite della perfezione e che sfrutta alla grande le ripartenze del giapponese Morimoto. La perfezione però non è di questo mondo e lo dimostra Dellafiore che si fa completamente raggirare da Armero che serve al centro un palla che Di natale spinge in rete in maniera molto fortunata. La fortuna aiuta gli audaci e su calcio d’angolo, un tuffo di Domizzi di testa produce una parabola beffarda per Fontana che vede per la seconda volta trafitta la propria porta. La ripresa vede un Udinese più prudente in campo, ma per il Novara non c’e’ nemmeno il tempo per tentare una rimonta in quanto, sempre e solo Totò Di Natale, decide di chiudere il match con una magistrale punizione che si infila all’incrocio dell’impotente Fontana. Al 62’ Di Natale sfiora la tripletta non riuscendo a portarsi il pallone a casa e dall’altra parte Handanovic continua la sua imbattibilità chiudendo la porta a Meggiorini, un intervento che sancisce la fine di una partita senza storia che regala la vetta della classifica ad una bella Udinese che dimostra come si possa giocare bene, ed impegnarsi al meglio, sia in Europa che in Italia.L'abbraccio friuliano ©Dino Panato/Getty Images -
Rugby, All Blacks sul tetto del mondo, Francia ko 8-7
Finalmente giustizia è fatta, la Nuova Zelanda è campione del mondo dopo la vittoria in finale sulla Francia per 8-7 all’Eden Park esattamente 24 anni dopo l’altro successo iridato.
Sono passati ben 24 anni dall’ultimo titolo per i neri, era il 1987 e come allora, le stesse formazioni si sono giocate il titolo mondiale nello stesso stadio.
- L’Kapa o’ Pango dei neozelandesi viene sfidata dai francesi che si posizionano a mo di freccia facendo capire di non temere assolutamente la danza neozelandese portatrice di sfida e terrore. Il primo calcio conquistato dai padroni di casa è però sbagliato dal suo uomo simbolo in questi mondiali, quel Piri Weepu vero trascinatore degli All Blacks in questa competizione iridata. La partita è intensa e molto spettacolare con placcaggi durissimi e la meta arriva al 15’, touche a 10 metri dalla linea di meta francese, palla al pilone Woodcock che entra in area e realizza il primo vantaggio della partita con Weepu che non completa la trasformazione. Al 21’ grave defezione per i transalpini, Parra è costretto ad uscire fra le lacrime sostituito definitivamente da Trinh-Duc, ma Weepu non ammazza la partita sbagliando il suo terzo calcio consecutivo con la prima frazione che si chiude sul 5-0.
Nella ripresa la Francia dimostra che l’intervallo è servito, con Yachvili che non riesce, però, a centrare i pali da 22 metri. La Nuova Zelanda reagisce e con Donald realizza su calcio di punizione i tre punti che portano gli All Blacks sul punteggio di 8-0. I padroni di casa si fermano qui, forse bloccati da una possibile storica vittoria, concedono sempre più campo ai francesi che realizza la meta al 7’ con Dusautoir che entra in mezzo ai pali direttamente in met, Trinh-Duc trasforma e si va sul 8-7. La Nuova Zelanda è in difficoltà estrema ma la Francia non realizza i calci di punizione a suo favore, risultano decisivi gli errori di Trinh-Duc con i padroni di casa che, con grandissima fatica, completano un’impresa iniziata un mese fa e conclusa in maniera trionfale con un intera nazione in festa.
Il Tabellino
NUOVA ZELANDA-FRANCIA 8-7 —
MARCATORI: Woodcock m. al 15′ p.t.: Donald c.p. al 5′ s.t., Dusautoir (F) m. al 7′ s.t. tr. Trinh-Duc.
Nuova Zelanda: Dagg; Jane, Smith, Nonu, Kahui; Cruden (dal 33′ p.t. Donald), Weepu (dal 9′ s.t. Ellis); Read, McCaw (cap.), Kaino; Whitelock (dal 9′ s.t. A. Williams), Thorn; O. Franks, Mealamu (dal 9′ s.t. Hore), Woodcock. A disposizione: B. Franks, S.B. Williams, Thomson. All. Henry.
Francia: Medard; Clerc (dal 5′ s.t. Traille), Rougerie, Mermoz, Palisson; Parra (12′-17′ p.t. e dal 21′ p.t. Trinh-Duc), Yachvili (dal 35′ s.t. Doussain); Harinordoquy, Bonnaire, Dusautoir (cap.); Nallet, Papé (dal 28′ s.t. Pierre); Mas, Servat (dal 24′ s.t. Szarzewski), Poux (dal 24′ s.t. Barcella). A disposizione: Ouedraogo, . All. Lievremont -
Fiorentina-Catania 2-2, le pagelle. Furia Jovetic
Pareggio al Franchi di Firenze tra Fiorentina e Catania, non basta un sontuoso Jovetic (doppietta) alla Fiorentina che si faraggiungere due volte, prima da del vecchio e poi dal redivivo Maxi Lopez.
Fiorentina Jovetic 7,5 il montenegrino è imprendibile per tutta la partita, due gol ed altri due sfiorati. Un fuoriclasse forse non sfruttato a pieno da Sinisa Mihajlovic. Mihajlovic 4 l’allenatore serbo non riesce mai a far cambire il ritmo alla squadra, troppo dipendente dalle giocate di Cerci e Jovetic. Forse ultima panchina a Firenze? Catania Delvecchio 7 grande partita dell’ex giocatore della Sampdoria che segna a fine primo tempo e sfiora anche la doppietta nella ripresa. Montella 7 ottimo punto conquistato dall’aereoplanino dopo la vittoria sull’Inter ed una mentalità offensiva dimostrata anche in trasferta. Le pagelle Fiorentina: Boruc 5,5 ; De Silvestri 5, Gamberini 6, Natali 6, Pasqual 6,5; Behrami 5,5, Montolivo 5, G. Munari 6 ( 61’Vargas 6); Cerci 6 (73’ Romulo 6), Santiago Silva 5,5 (84’ Gilardino s.v.), Jovetic 7,5. A disp.: Neto, Nastasic, Romulo, Kharja, Lazzari, Vargas, Gilardino. All.: Mihajlovic Catania: Andujar 5,5; Bellusci 5, Legrottaglie 5,5, Bellusci 5, Spolli 5,5; Marchese 6 (73’ Lanzafame 6), Almiron 5,5 (80’ Barrientos 6,5), Lodi 6; Delvecchio 7, Maxi Lopez 6, Catellani 5 (65’ Bergessio 6,5). A disp.: Campagnolo, Paglialunga, Sciacca, Ricchiuti, Lanzafame, Barrientos, Bergessio. All.: GiampaoloStefan Jovetic | © Gabriele Maltinti/Getty Images -
Fischi per Mihajlovic, Fiorentina – Catania 2-2. Doppietta Jovetic
Finisce 2-2 il primo anticipo della settima giornata di serie A con la Fiorentina che non va oltre un pareggio contro un ottimo Catania. Al Franchi di Firenze subito una sorpresa nelle formazioni, Montella è costretto a rinunciare al Papu Gomez con Maxi Lopez titolare al posto di Bergessio. Mihajlovic non rischia Gilardino dal primo minuto riproponendo lo stesso tridente visto a Cesena la scorsa settimana.
Non c’e’ un clima sicuramente felice per il buon Sinisa al Franchi, con il pubblico che invoca a gran voce il nome di Delio Rossi ma l’undici viola parte molto bene con Cerci e Jovetic su tutti che iniziano sin da subito a mettere pressione sulla difesa catanese.Ed è proprio il montenegrino che sblocca il risultato al 20’, con un potente destro condito da numerose proteste dei giocatori del Catania per un presunto fallo a centrocampo non sanzionato da Giannoccaro. Il Catania si deve esporre e subisce le ripartenze viola, prima con Jovetic che innesca Pasqual, triangolo chiuso con il tiro a botta sicura del montenegrino, stoppato da Marchese. Ancora Fiorentina con Cerci che serve sempre Jovetic che spara sulle braccia di Andujar. Al 41’ primo sussulto del Catania con Catellani che spreca un perfetto cross di Izco spedendo fuori incredibilmente a due passi da Boruc, ma è il preludio al gol che arriva due minuti dopo con Delvecchio, che insacca, su azione da calcio d’angolo al secondo tentativo dopo un primo colpo di testa respinto. Finisce 1-1 il primo tempo dominato dalla Fiorentina fino 5’ minuti dalla fine, risultati fatali ma con la protesta su un fallo di mano di Lodi in area, proteste del tutto legittime. Il secondo tempo si apre sulla falsa riga del primo con la Fiorentina, decisa a comandare di nuovo il gioco. È sempre Jovetic il più pericoloso e non può essere che il montenegrino a riportare la Fiorentina in vantaggio al 17’ con uno splendido tiro dal limite. Al 24’ Delvecchio tenta il bis ancora su calcio d’angolo ma questa volta Vargas respinge sulla linea, Montella fa entrare Bergessio ed è proprio l’argentino che al 31’ con un gran controllo ed un tiro velenosissimo con Gamberini a salvare la porta viola. Al 36’ Jovetic sfiora la tripletta personale con un colpo di testa su punizione di Vargas, ma invece è il Catania che raggiunge il pareggio con Maxi Lopez dopo il salvataggio di Pasqual su tiro di Barrientos che valeva il gol. Mihajlovic è un a furia per il pareggio catanese e viene espulso, Gilardino non riesce a riportare la Fiorentina in vantaggio che chiude la partita con un pareggio facendo esplodere il Franchi con una bordata di fischi a fine partita, fischi indirizzati tutti per l’allenatore serbo, reo di far subire sempre la rimonta alla squadra viola. Pareggio al Franche di Firenze tra Fiorentina e Catania, non basta un sontuoso Jovetic (doppietta) alla Fiorentina che si faraggiungere due volte, prima da del vecchio e poi dal redivivo Maxi Lopez.Sinisa Mihajlovic ©Gabriele Maltinti/Getty Images -
Cesena-Fiorentina 0-0, le pagelle. Follia Mutu
Un pareggio a reti bianche al Manuzzi di Cesena con la squadra di casa che avrebbe meritato qualcosa in più visto le due traverse e la follia del suo giocatore simbolo, Adrian Mutu, espulso per fallo di reazione su Cassani.
Cesena Mutu 4,5 fino alla follia su Cassani la sua partita era stata ottima, belle incursioni diventando l’uomo più pericoloso della sua squadra, tutto però vanificato inspiegabilmente da un cartellino rosso sicuramente evitabilissimo. Von Bergen 7 perfetta la partita del difensore bianconero, fermato alla grande Santiago Silva ed ottime chiusure anche su Cerci. Fiorentina Jovetic 6,5 il montenegrino è l’unico della Fiorentina a dare un po’ di vivacità soprattutto nel secondo tempo in cui è andato molte volte al tiro, senza però ottenere, i frutti sperati Cerci 5,5 prima partita sotto tono per l’ex giocatore della Roma, mai veramente pericoloso sulla fascia con alcuni sprazzi nel secondo tempo ben controllati dalla difesa bianconera. Santiago Silva 5,5 il “tanque” non sfrutta la sua prima da titolare, si muove molte su tutto il fronte offensivo ma non riesce mai a tirare per tutta la durata dei 90’. Cesena: Antonioli 6,5; Ceccarelli 6,5 (90’ Ricci s.v.), Von Bergen 7, Rodriguez 6,5, Lauro 6; Candreva 6, Guana 6,5, Parolo 6; Eder 6, Mutu 4,5, Ghezzal 6 (85’ Livaja s.v.). All.: Giampaolo Fiorentina: Boruc 6,5; Cassani 6, Gamberini 6, Natali 6, Pasqual 6; Behrami 6, Montolivo 6 (73’ Ljajic 5), Lazzari 5,5 (66’ Munari 5,5); Cerci 5,5, Santiago Silva 5,5, Jovetic 6,5. All.: MihajlovicSinisa Mihajlovic | © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images -
Un pari indolore, Cesena-Fiorentina 0-0. Mutu espulso
Finisce 0-0 il lunch match fra Cesena e Fiorentina con la squadra guidata da Giampaolo che si è lasciata preferire fino alla folle espulsione di Adrian Mutu e con la Fiorentina troppo sterile in attacco e assolutamente noiosa in molti tratti della partita.
Le formazioni annunciate alla vigilia vengono rispettate con Ceccarelli a sostituire infortunato Comotto nel Cesena e con Santiago Silva in cerca del primo centro in maglia viola. I primi minuti della partita servono ad entrambe le compagini per studiarsi a vicenda ma sin da subito è il Cesena che si dimostra meglio messo in campo rispetto ad una Fiorentina molto lenta nella circolazione di palla. La prima palla gol è però della Fiorentina che, al 17’, sfiora il gol con Gamberini che incredibilmente non riesce ad insaccare a due passi dalla porta su azione da calcio d’angolo. Il Cesena reagisce subito con Guana che colpisce la traversa e due minuti dopo con ceccarelli che dal limite dell’area impegna severamente un attento Boruc. La Fiorentina ha una fiammata con Silva che mette una palla al centro per cerci in ritardo per un millesimo di secondo all’appuntamento con il gol. Finisce 0-0 la prima frazione con un ottimo cesena ben messo in campo da Giampaolo ed una Fiorentina troppo scialba. Mihajlovic tenta di svegliare i suoi nell’intervallo, ma è sempre il cesena pericoloso con la seconda traversa della partita colpita da Candreva all’11’. Il secondo tempo è molto falloso, molti cartellini gialli con il gioco troppe volte interrotto. Dal 27’ al 29’ della ripresa l’immagine della carriera di Adrian Mutu, prima sfiora il vantaggio con un azione sulla fascia e poi si fa buttare fuori per aver reagito con un pugno in pieno volto su Cassani reo di averlo trattenuto per la maglia. La follia di Mutu non viene sfruttata da Mihajlovic che pensa bene si cambiare il suo giocatore più tecnico (Montolivo) per infoltire un reparto d’attacco con Ljajic. Finisce a reti bianche con il Cesena che raccoglie un buon punto contro una Fiorentina brutta, noiosa e mal guidata dal suo allenatore, Sinisa Mihajlovic mentre continua l’avventura di Giampaolo sulla panchina bianconera.Adrian Mutu | © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images -
Cesena – Fiorentina, le probabili formazioni. Fuori Vargas, Mutu scalpita
La Fiorentina di Sinisa Mihajlovic e di Stefan Jovetic (fresco di rinnovo fino al 2016), è attesa al Manuzzi di Cesena contro la squadra di Giampaolo in forte crisi con quest’ultimo, in odor di esonero. Mihajlovic non convoca il peruviano Vargas a causa della notte brava trascorsa dal giocatore alla vigilia della partita contro la Lazio, chance importante per il “tanque” Silva in attacco con Jovetic a supporto. Nel Cesena importanti defezioni con Colucci (fermo un mese) e Martinez e Bogdani non convocati per problemi muscolari. Occhio all’ex Mutu pronta a dare un dispiacere alla sua ex squadra.
Cesena : Antonioli; Ceccarelli, Von Bergen, Rodriguez, Lauro; Candreva, Guana, Parolo; Eder, Mutu, Ghezzal. A disp.: Ravaglia, Ricci, Benalouane, Djokovic, Livaja, Malonga, Meza Colli. All.: Giampaolo Fiorentina: Boruc; Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Montolivo, Lazzari; Cerci, Santiago Silva, Jovetic. A disp.: Neto, Nastasic, De Silvestri, Kharja, Romulo, Ljajic, Munari. All.: MihajlovicAdrian Mutu ©Giuseppe Bellini/Getty Images