Autore: Ippolito Gioia

  • Italia da sballo, Stati Uniti ko 3-1. Super Mastrangelo

    Italia da sballo, Stati Uniti ko 3-1. Super Mastrangelo

    Prosegue alla grande il cammino della nazionale azzurra guidata da Mario Berruto, dopo la sofferta vittoria con il Brasile e la facile affermazione contro la Cina, arriva il terzo successo consecutivo contro i campioni olimpici americani sconfitti 3-1.

    Non solo cuore e grinta per Mastrangeloe compagni, ma anche tanta lucidità e precisione in attacco che fanno ben sperare per le prossime partite.

    Gigi Mastrangelo ©Maurizio Lagana/Getty Images

    Formazione tipo quella messa in campo dal C.T. Mauro Berruto con Travica-Lasko, Mastrangelo-Fei, Zaytsev-Savani e Giovi libero ad iniziare un primo set dove gli americani partono subito forte. I campioni olimpici sono dotati di ottimi fondamentali, ma è nel servizio che sfoderano tutta la loro forza con Anderson e Stanley sugli scudi. L’Italia è costretta sempre a rincorrere nel set ma riesce, con sudore e fatica,ad agguantare gli americani fino al 20 pari. Praticamente ricomincia un altro set, con ambedue le squadre a lottare punto a punto, con gli americani che collezionano addirittura sette palle set prima di abdicare su uno storico punteggio di 41-39 a forti tinte azzurre.

    Dopo una simile battaglia ci si poteva attendere un calo fisiologico per i ragazzi italiani, ma è qui che sorprende in maniera molto positiva la nazionale azzurra che parte fortissimo costringendo gli americani a giocare sempre con la testa sott’acqua. Mastrangelo è superlativo a muro, Stanley non passa praticamente mai e l’Italia si porta avanti per 2-0.

    Nel terzo set c’e’ un sussulto a stelle e strisce, l’equilibrio viene rotto sul 21-22 quando prima Priddy e poi il solito Stanley, chiudono la terza frazione a loro favore portando il match al quarto set. L’inizio del quarto parziale non è buono per i colori azzurri, gli Stati Uniti vanno avanti 8-4 ma non riescono mai a prendere il definitivo margine per chiudere il set con la naturale conseguenza di essere prima raggiunti sul 14-14, grazie a due attacchi micidiali di Lasko e poi definitivamente abbattuti con Mastrangelo che prima si procura il match point con un muro sontuoso e poi chiude da perfetto capitano la pratica in maniera trionfale.

    In classifica l’Italia è adesso al terzo posto dopo Russia e Brasile, adesso la compagine azzurra  si trasferirà a Hamamatsu sede da domenica a martedì della terza fase di questa Coppa del Mondo che la vedrà opposta a  Cuba, Serbia e Argentina.

  • Tsonga in semifinale, Nadal fuori. Oggi avanti Djokovic o Berdych?

    Tsonga in semifinale, Nadal fuori. Oggi avanti Djokovic o Berdych?

    Jo Wilfried Tsonga si prende un altro illustre scalpo illustre in questo 2011 sensazionale per il tennista francese. Dopo aver eliminato Federer da Wimbledon, il bombardiere transalpino manda a casa Rafa Nadal battendolo in tre set (7-6 4-6 6-3) nel match decisivo per l’approdo in semifinale.

    Torna quindi in Spagna Nadal, che potrà così concentrarsi in pieno per la finale di Davis che si disputerà proprio in terra iberica.

    Gioia immensa per Tsonga ©GLYN KIRK/AFP/Getty Images

    Comunque non è stato un Nadal giù di tono quello visto contro Tsonga, l’ex numero uno ha giocato bene per quasi tutta la durata del match ma quello che risalta di più agli occhi è la mancanza di rapidità dei suoi fantastici piedi che non gli permettono di spostarsi con continuità, sulla sua diagonale di gioco preferita. Ecco quindi che il match per Tsonga diventa molto semplice, tirare a tutta con il servizio e cercare di comandare sin da subito con il dritto, combinazione questa, che ha portato un sacco di punti al francese compreso il mini break decisivo che ha chiuso il primo set a suo favore.

    Il secondo set è ancora all’insegna dell’equilibrio ma Tsonga sembra un po’ distratto, soprattutto nei suoi turni di battuta, arrivano le prime palle break per lo spagnolo che coincidono con tre set point consecutivi sul 5-4 a suo favore. Tsonga è bravo ad annullarli, ma si perde ai vantaggi commettendo il terzo doppio fallo in un game disastroso che regala il secondo parziale a Nadal. Più il match si allunga e più dovrebbe essere favorito lo spagnolo, ma quello visto a Londra purtroppo è la fotocopia di Nadal che si deve arrendere a Tsonga lottando pochissimo nel terzo set e chiuso 6-3 a favore del francese.

    Nell’altro match di giornata vittoria per Roger Federer contro lo statunitense Mardy Fish già fuori dal torneo che determina così il passaggio del turno dello svizzero come primo e di Tsonga come secondo nel girone A.

    Oggi mano alla calcolatrice, dato che nel girone B regna l’incertezza con lo spagnolo Ferrer già qualificato per la semifinale che si vedrà di fronte un agguerrito Berdych deciso a non sprecare l’ennesima occasione della sua carriera, ovviamente, Novak Djokovic permettendo che se si dovesse sbarazzare in due set del connazionale Tipsarevic, metterebbe in seria difficoltà il ceco.

     

  • Sindrome di Londra per Djokovic. Ferrer in semifinale, Berdyck spera

    Sindrome di Londra per Djokovic. Ferrer in semifinale, Berdyck spera

    Inattesa battuta d’arresto per il numero uno Novak Djokovic che perde, ed anche in maniera netta nel secondo impegno del Masters finale di Londra, contro David Ferrer rischiando adesso anche l’uscita prematura dal torneo.

    Con la vittoria in due set, 6-3 6-1, Ferrer è già in semifinale mentre Nole dovrà battere il connazionale Tipsarevicper avere la sicurezza del passaggio del turno.

    Un deluso Djokovic ©Julian Finney/Getty Images

    Irriconoscibile il serbo nel match contro Ferrer, c’e’ la solita partenza blanda e svogliata ma questa volta non c’e’ il solito rientro con Ferrer che non ha concesso nemmeno un occasione per riaprire una partita a senso unico soprattutto nel secondo set. Non ha campato scuse per la sconfitta Nole che ha confessato di non sentire tanto dolore ma protestando, ed anche in maniera molto aspra, per la lunghezza troppo eccessiva della stagione tennistica che ha portato i big, Federer a parte, completamente a pezzi in questo Masters finale.

    La sconfitta di Djokovic riapre le porte delle semifinali anche per il ceco Tomas Berdyck che non ha avuto vita facile contro Tipsarevic dimostratosi, quest’ultimo, giocatore molto ostico in tutte le superfici. Vittoria in tre set per il ceco che parte malissimo nel primo set, perso per 6-2, ma riuscendo a mettere a posto gioco e servizio nel secondo, vinto per 6-3, allungando la partita al terzo. Il terzo parziale si decide al Tie Break e dopo aver annullato anche un match point al serbo, Berdick chiude approfittando di uno scivolone di Tipsarevic che produce la conquista del punto decisivo da parte del ceco e forse una distorsione alla caviglia per il serbo.

    Oggi si chiude il Girone A con la sfida ininfluente per il torneo fra Federer e Fish con lo svizzero già qualificato e lo statunitense già eliminato ed il match fra Nadal e Tsonga che si giocheranno un posto per la semifinale.

  • Atp Londra show di Federer, umiliato Nadal. Ritiro per Andy Murray

    Atp Londra show di Federer, umiliato Nadal. Ritiro per Andy Murray

    Un sublime Roger Federer distrugge in poco più di un ora di gioco lo spagnolo Rafa Nadal, vittoria in due set 6-3 6-0 per lo svizzero che si candida a favorito numero uno dell’Atp di Londra.

    Bruttissimo stop per Nadal soprattutto dal punto di vista psicologico dato che è del tutto evidente che, se non riesce ad essere al massimo della condizione fisica, non può opporre la minima resistenza al fuoriclasse di Basilea.

    Roger Federer ©GLYN KIRK/AFP/Getty Images

    Comunque ieri nel marasma della serata di Champions League vi confesso che mi son goduto un ora di spettacolo entusiasmante da parte di re Roger, la fortuna di poter veder giocare un fuoriclasse di livello assoluto e per giunta nelle migliori condizioni psico – fisiche è davvero immensa. C’e’ poco, anzi pochissimo da commentare dal punto di vista tecnico nel match, un equilibrio del primo set durato solamente fino al 2 pari quando Federer decide di cambiare marcia sfidando Nadal proprio nel suo terreno, gli scambi da fondo campo. Conquistata la prima frazione, il resto dell’incontro è una severa lezione per Rafa che non riesce a tenere nemmeno un turno di battuta nel secondo set, alzando definitivamente bandiera bianca.

    Altra resa agli Atp, ma questa dal punto di vista fisico, è stata quella dello scozzese Andy Murray che si è ritirato definitivamente dal torneo a causa del riacutizzarsi di un problema all’inguine subito dopo il Masters di Bercy nel match d’apertura contro David Ferrer. Queste le parole di Murray: “E’ meglio che mi fermi, piuttosto che giocare, anche perché tra sei settimane siamo già in Australia e non voglio correre rischi. Mentalmente, poi, non sarei stato nelle migliori condizioni per giocare”. Murray viene sostituito dal serbo Tipsarevic che oggi affronterà il ceco Tomas Berdick.

    Nell’altro match di giornata vittoria per Jo-Wilfried Tsonga che elimina dal torneo, salvo miracoli, lo statunitense Mardy Fish che ha combattuto ad armi pari nel primo set, ceduto al Tie Break, prima di concedersi alle bordate di dritto del francese nel secondo parziale, perso per sei giochi a uno.

    Oggi match decisivi fra Berdick e Tipsarevic mentre Novak Djokovic, già qualificato, affronterà lo spagnolo David Ferrer.

  • Atp Finals, cade Murray e soffre Djokovic. Oggi Federer – Nadal

    Atp Finals, cade Murray e soffre Djokovic. Oggi Federer – Nadal

    Dopo le vittorie sofferte nella prima giornata di Federer contro Tsonga e di Nadal contro Mardy Fish, a cadere ieri sotto i colpi di un redivivo David Ferrer è lo scozzese Andy Murray mentre Nole Djokovic vince una vera e propria battaglia contro il ceco Tomas Berdick.

    Brutta ed inattesa sconfitta dello scozzese che era dato in grande forma ma contro Ferrer l’insidia è sempre dietro l’angolo.

    La grinta di Djokovic ©LEON NEAL/AFP/Getty Images

    Tuttavia lo scozzese sin da subito non è sembrato tonico e brillante negli spostamenti laterali, suoi veri punti di forza. Ma dopo la sconfitta nel primo set ecco la richiesta da parte di Murray dell’intervento medico per un problema all’inguine. Lo scozzese stringe i denti ma viene perde anche il secondo set e conseguentemente compromette in maniera forse definitiva l’avventura in questo Masters finale.

    Queste le parole di Murray a fine partita: “L’infortunio me lo sono procurato in allenamento dopo il torneo di Bercy, adesso ho due giorni per cercare di recuperare, ma deciderò se giocare la prossima partita solo qualche ora prima”. Qualora Murray non dovesse farcela sarà il serbo Tipsarevic a prendere il suo posto.

    Il match serale ha visto invece una splendida partita che ha visto protagonisti il numero uno al mondo Novak Djokovic ed il ceco Tomas Berdick. Nole risente dalla lunga assenza dai campi di gioco partendo sotto 4 a zero nel primo set, il serbo riesce a recuperare uno dei due break ma Berdick chiude grazie soprattutto ad un percentuale di prima palla vicina al 100&. Nole non forza i colpi che si presentano all’altezza della sua spalla infortunata, ma fortunatamente il fastidio risulta essere minimo con il serbo che si rimette in ritmo partita non concedendo nessuna chance a Berdick per la conquista del secondo set chiuso sul 6-3. Il terzo e decisivo set è bellissimo, è Berdick a fare il gioco ed è il primo a portarsi avanti di un break. ma non si è numeri uno a caso, Djokovic recupera il break e porta Berdick a giocarsi tutto al tie break.

    Nel Tie break escono i veri valori e Djokovic dimostra di essere più abituato a giocare e soprattutto vincere partite del genere andando subito avanti 5-1 e rintuzzando splendidamente un tentativo di rientro del ceco chiudendo sul 7-3 finale.

    Grande attesa oggi nel match serale che vedrà opposti gli eterni rivali Roger Federer e Rafael Nadal con lo svizzero leggermente favorito.

  • Italia dall’inferno al paradiso, Brasile ko al Tie Break

    Italia dall’inferno al paradiso, Brasile ko al Tie Break

    Si può dire che viene sfatato un tabù, infatti dopo ben 8 lunghissimi anni (World League 2003), la pallavolo Italia di Mauro Berruto batte i campioni olimpici brasiliani 3-2 in una partita non adatta ai deboli di cuore.

    Stupenda vittoria dei ragazzi azzurri che compiono un deciso passo in avanti verso la conquista della qualificazione a Londra 2012.

    La gioia di Mastrangelo ©Maurizio Lagana/Getty Images

    Il C.T. Berruto torna al sestetto riproposto nella sconfitta patita contro la Russia nel match inaugurale di questa World Cup: Fei e Mastrangelo al centro, Zaytsev-Savani schiacciatori, Travica-Lasko (palleggiatore e opposto) e Giovi libero. È Zayztev che piazza il primo allungo a favore degli azzurri con ben 3 ace consecutivi che indirizzano il primo set verso l’Italia nonostante i campi di Bernardidho in un muro verdeoro che sembra non funzionare. Sembra appunto, perché nel secondo set Giba e compagni si rimettono in sesto dal punto di vista difensivo non concedendo punti facili agli azzurri che subiscono anche numerosi ace che consentono al Brasile di riportare la situazione in parità.

    Il Brasile, galvanizzato dalla conquista del secondo parziale, mette sotto l’Italia anche nel terzo set. Travica non riesce a distribuire il gioco con la consueta maestria anche a causa dei servizi verdeoro che non consentono quasi mai una ricezione pulita a Giovi. Fei cerca di sistemare le cose con un paio di muri che però non impediscono ai verdeoro di aggiudicarsi anche la terza frazione. Di solito in partite come queste, la vittoria del terzo set indirizza in maniera decisiva il match ma fortunatamente non è questo il caso con Berruto che riesce a spronare nella maniera giusta i ragazzi azzurri che partono alla grande ma si fanno subito recuperare dai brasiliani. Il quarto set è un continuo ribaltamento di risultato con l’Italia che riesce a piazzare la zampata decisiva con Savani portandosi sul 2 pari.

    Il Tie break è emozionantissimo, prima Italia si porta avanti con Zaytzev poi viene raggiunta grazie soprattutto ad un Sidao strepitoso, vengono annullati ben 5 match point al Brasile che si arrende in maniera definitiva grazie ad un muro sontuoso di Lasko su Giba e ad un ace di Travica che chiude il match sul 22-20 Italia.

    Italia – Brasile 3-2 (25-16, 20-25, 18-25, 25-21, 22-20)

  • Italia bene contro l’Egitto, vittoria 3-0 e domani spazio al Brasile

    Italia bene contro l’Egitto, vittoria 3-0 e domani spazio al Brasile

    Dopo la pesante sconfitta all’esordio della World Cup contro la Russia per 3-1, la nazionale azzurra guidata da Mauro Berruto batte, come da pronostico, i modesti egiziani in una partita comunque non semplice ma conclusa per 3 set a zero.

    Una buona reazione soprattutto psicologica per Mastrangelo e compagni che hanno dimostrato di voler sudare le classiche sette camicie per raggiungere il pass olimpico per Londra.

    Gigi Mastrangelo ©Maurizio Lagana/Getty Images

    Proprio il “Mastro” si accomoda in panchina nel sestetto iniziale di Berruto con Fei e Buti a scambiarsi il ruolo di centrale. L’inizio non è certamente dei migliori con l’Egitto che riesce a controbattere punto dopo punto gli assalti azzurri, la vogli comunque è presente nei giocatori italiani che lottano su ogni pallone riuscendo a piazzare un parziale di 6-0 che garantisce la vittoria della prima frazione con il punteggio di 25-22. Il secondo ed il terzo set filano via abbastanza tranquilli per la truppa di Berrutto che riesce anche a schierare Sabbi e Bonifante, sicuramente giocatori che saranno poco utilizzati in futuro.

    Adesso c’e’ il Brasile, una partita a dir poco decisiva per il destino azzurro in questa World Cup. La nazionale verdeoro guidata da Bernardinho non perde contro l’Italia da ben 8 anni, ultimo successo World League 2003 con la speranza di non dover attendere ancora molto per una vittoria che potrebbe spianare la strada verso Londra 2012.

  • Bologna – Cesena 0-1, le pagelle. Parolo stoffa da campione

    Bologna – Cesena 0-1, le pagelle. Parolo stoffa da campione

    Il Cesena di Arrigoni sbanca il dall’Ara di Bologna conquistando tre punti preziosissimi per la salvezza grazie al solito Parolo che decide il match con un tiro da fuori area nel finale di partita.

    Marco Parolo © Mario Carlini / Iguana Pres/Getty Images

    BOLOGNA

    Ramirez 6.5 il solo a salvarsi fra i rossoblù l’uruguaiano che però non è riuscito a cambiare un attacco troppo assente.

    Di Vaio 5 un fantasma il capitano del Bologna, mai incisivo al tiro e sostituito nella ripresa

    Acquafresca 5 idem come sopra

    CESENA

    Parolo 7 l’uomo partita il centrocampista bianconero pericolosissimo per tutti i 90’ e sicuramente giocatore di altra categoria.

    Mutu 6.5 buona partita del rumeno che si riscatta dalle brutte prestazioni di inizio stagione

    Antonioli 6.5 una sicurezza il veterano portiere bianconero che salva il risultato all’ultimo minuto su tiro di Gimenez

    Bologna (4-3-1-2) Gillet 6, Raggi 6, Portanova 5,5, Antosson 5,5, Morleo 6, Perez 5,5 (55’ Pulzetti 5), Mudingay 6, Kone 6, Ramirez 6,5, Di Vaio 5 (78’ Diamanti s.v.), Acquafresca 5 (63’ Gimenez 5,5) . A disp. Agliardi, Garics, Cherubin, Pulzetti, Casarini, Vantaggiato, Gimenez.

    Cesena (4-4-2) Antonioli 6,5, Comotto 6, Lauro 5,5, Rodriguez 6,5, Von Bergen 6,5, Ceccarelli 6, Parolo 7, Martinho 6 (60’ Candreva 6), Guana 6, Mutu 6,5, Malonga 6 (78’ Bogdani s.v.). A disp. Ravaglia, Rossi Benalouane, Livaja, Arrigoni, Candreva, Bogdani

     

  • Marco Parolo gela il dall’Ara, Bologna Cesena 0-1

    Marco Parolo gela il dall’Ara, Bologna Cesena 0-1

    Il Cesena conquista tre punti vitali per la salvezza in serie A vincendo il derby contro il Bologna grazie ad un tiro imprendibile di Marco Parolo nel finale del match.

    I padroni di casa si presentano con lo schieramento tipo con Ramirez alle spalle del duo Acquafresca-Di Vaio. Arrigoni deve far fronte a molte assenze e manda titolare il francese Malonga ad affiancare Mutu in attacco.

    Marco Parolo ©Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    La prima frazione di gioco si apre all’insegna dello studio da parte delle due compagini in campo con Ramirez e Mutu, rispettivi aghi della bilancia per i rispettivi attacchi. Dopo un buon quarto d’ora dei padroni di casa, grazie soprattutto all’ottimo pressing a centrocampo, il cesena diventa padrone del campo andando vicinissimo al gol in due occasioni con marco Parolo che prima di sinistro e poi di destro spedisce fuori di pochissimi centimetri. Mutu è molto propositivo a differenza di Ramirez, abulico per tutti i primi 45’ che si chiudono a reti bianche.

    La seconda frazione si apre con la novità Pulzetti al posto di al posto dell’ammonito Perez a rischio espulsione con il Bologna che inizia subito forte con un tiro di Mudingay, fuori di poco con Antonioli comunque a proteggere sicuro la porta bianconera. Bologna molto più incisivo con Acquafresca che ha la grande occasione davanti ad Antonioli che per poco non combina una frittata facendosi quasi sfuggire un tiro non certo irresistibile dell’attaccante rossoblù. A metà ripresa escono Di Vaio e Malonga rispettivamente per Diamanti e Bogdani, ma a sbloccare il risultato non sono gli attaccanti ma un centrocampista, quel Marco Parolo del Cesena che dopo due tentativi nel primo tempo riesce ad infilare Gillet a 5’ dalla fine. Forcing del Bologna nei minuti finali con la speranza del pareggio che si spegne sulla parata di Antoioli su Gimenez che da due passi tira in faccia al portiere bianconero.

    Vittoria importantissima per il Cesena di Arrigoni che può cambiare il suo campionato da qui in vanti mentre male il Bologna con il solo Gaston Ramirez il solo a salvarsi fra le fila rossoblù.

    Il video di BOLOGNA – CESENA 0-1

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  • Italvolley. Crollo Usa World Cup azzurra

    Italvolley. Crollo Usa World Cup azzurra

    L’Italvolley di Massimo Barbolini vince la World Cup in Giappone grazie alla vittoria numero 10 su 11 incontri contro il Kenia e al contemporaneo vantaggio proprio delle nipponiche contro gli Stati Uniti.

    Infatti la sfida fra Giappone e U.S.A è ancora in corso, ma il momentaneo vantaggio di due set a zero delle nipponiche non consentono alla nazionale stelle e strisce di poter sperare ancora nella conquista del trofeo.

    La gioia azzurra ©KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images

    Anche contro la squadra più debole di tutta la competizione, le ragazze italiane hanno giocato come se dovessero vincere l’oro olimpico: 3-0 (25-6, 25-10, 25-17) ed un ultimo match che ha visto una vera e propria rivoluzione nel sestetto azzurro: Signorile in palleggio Lucia Bosetti opposta (dal secondo set poi ha lasciato il posto alla Barcellini), Folie e Anzanello centrali, Costagrande (molto ricercata dai media cinesi visto che fra meno di un mese comincerà il campionato orientale nella squadra di Lang Ping) e Caterina Bosetti martelli, Sirressi libero; con diversi ingressi di Moki De Gennaro arrivata qui all’ultimo momento per sostituire l’infortunata Ortolani. La partita ha poco da commentare, tanto è il divario sia tecnico che tattico rispetto alla nazionale africana, vera e propria cenerentola del torneo.

    Il C.T. Massimo Barbolini si è dimostrato a fine match molto contento del risultato raggiunto, infatti la tenacia e la voglia di lottare dimostrata dalle azzurre in questa World Cup rappresenta sicuramente un buon viatico verso la conquista di una medaglia a livello olimpico impresa questa, mai raggiunta in passato nella storia del Italvolley femminile.