Autore: Ippolito Gioia

  • Fiorentina – Atalanta, probabili formazioni. Jovetic si, Cerci no

    Fiorentina – Atalanta, probabili formazioni. Jovetic si, Cerci no

    La Fiorentina di mister Delio Rossi ospiterà questa sera al Franchi l’Atalanta ormai definita dei miracoli. La squadra di Colantuono ha stupito tutti in questo girone d’andata recuperando la penalizzazione inflitta a causa dello scandalo estivo sul calcio scommesse e questa sera tenterà il colpaccio nei confronti di una Fiorentina, che a sua volta ha una necessità estrema di trovare i tre punti, soprattutto davanti i suoi tifosi.

    Il recuperato Jovetic ©Claudio Villa/Getty Images

    La notizia più gradita per i tifosi viola è il recupero definitivo del giocatore sicuramente più importante e cioè quel Stefan Jovetic che ha completamente risolto i problemi all’anca destra che lo avevano costretto al forfait nella disfatta di San Siro contro l’Inter, la scorsa settimana.

    Ancora panchina per Alessio Cerci che non riesce a ritrovare lo smalto di inizio stagione, l’ex primavera della Roma, sicuramente in rotta con Sinisa Mihajlovic non sembra trovare il giusto feeling nemmeno con Delio Rossi che lo esclude per l’ennesima partita. Montolivo è ancora fuori ed a centrocampo si apre un ottima occasione per il giovane Salifu, mentre al centro della difesa il giovane Nastasic sembra favorito su Natali con De Silvestri a sostituire l’infortunato Cassani.

    Colantuono deve fare a meno di Simone Tiribocchi, il “Tir” non ha recuperato dell’infortunio patito in settimana, davanti sarà il solito German Denis a supportare come al solito tutto il peso dell’attacco bergamasco con Maxi Moralez a supporto che cercherà di impensierire la non sempre attentissima difesa viola. Per il resto solita difesa e solito centrocampo per i nerazzurri che sicuramente venderanno cara la pelle in un match aperto a qualsiasi risultato.

    Le formazioni

    Fiorentina (4-4-2): Boruc; De Silvestri, Gamberini, Nastasic, Pasqual; Behrami, Salifu, Lazzari, Vargas; Gilardino, Jovetic
    A disp.: Neto, Romulo, Natali, Kharja, Cerci, Ljajic, Santiago Silva. All.: Rossi

    Atalanta (4-4-1-1): Consigli; A. Masiello, Lucchini, Manfredini, Bellini; Schelotto, Cigarini, Carmona, Padoin; Moralez; Denis
    A disp.: Frezzolini, Ferri, Peluso, Bonaventura, Ferreira Pinto, Marilungo, Gabbiadini. All.: Colantuono

  • Calciopoli non si dimentica, il tavolo c’e’ ma manca la pace

    Calciopoli non si dimentica, il tavolo c’e’ ma manca la pace

    Nemmeno il clima natalizio ha portato al rasserenamento degli animi dei protagonisti del c.d. “tavolo della pace” che si è tenuto in giornata a Roma, presso la sede del CONI.

    L’incontro è durato 4 ore e 36 minuti, un tempo lunghissimo che faceva già presagire un esito negativo della vicenda ed infatti, all’uscita dell’incontro, nessuno si è fermato a parlare con i giornalisti presenti. Calciopoli è una ferita ancora aperta e tutt’altro dimenticata da due dei protagonisti più importanti del tavolo e cioè Andrea Agnelli ed ovviamente Massimo Moratti.

    Massimo Moratti presente al Tavolo della Pace | ©Paolo Bruno/Getty Image

    Il tentativo del Presidente del Coni Gianni Petrucci non è quindi riuscito, ma d’altronde era facile prevedere un finale simile considerate le premesse della vigilia. Cercare di eliminare i veleni presenti nel calcio italiano con un tavolo era impresa assai ardua, quasi velleitaria dopo il terremoto del 2006. Massimo Moratti ed Andrea Agnelli si son parlati con la consueta calma e chiarezza ma nessuno dei due ha fatto un passo indietro con la Juve che è rimasta decisamente ferma sulle sue posizioni anche per quanto riguarda la richiesta di maxi risarcimento di 443 milioni di euro fatta alla Federcalcio.

    Un tentativo non riuscito“, è questo il commento tanto semplice quanto scontato del numero uno dello sport italiano Gianni Petrucci che si sforza di respingere parole come fallimento o sconfitta, perché comunque “si è discusso, anche se nella fattispecie gli interessi sono divergenti“. Pensare che la Juventus dopo la battaglia legale intrapresa a suon di ricorsi per riavere i due scudetti e l’Inter che si considera la società vittima del sistema moggiano potessero fare un passo indietro grazie solamente alla mediazione del Coni e con la presenza di illustri esponenti dei club più importanti d’Italia era, ribadiamo, pensiero utopistico ed al limite dell’impossibile.

    Certo, resta da capire l’utilità della presenza di alcuni club nel tavolo e la loro effettiva posizione con il Milan e la Fiorentina benché colpite diciamo di striscio dallo scandalo, convinte comunque anche loro di aver subito un torto nel 2006, il Napoli del presidente De Laurentiis estraneo ai fatti e con la Lazio del presidente Claudio Lotito colpita anch’essa da calciopoli ma inspiegabilmente assente al tavolo romano.

    Il parere di chi vi scrive è volto verso un indirizzo prettamente politico dell’incontro che aveva come unico scopo quello di pesare la forza economica e politica delle società presenti e con l’ennesima presa in giro di un governo sportivo italiano nuovamente dimostratosi assolutamente incapace a gestire uno degli scandali, se non lo scandalo, più grande della storia del calcio italiano.

  • L’ira di Federica Pellegrini: “Bonifacenti mi ha deluso”

    L’ira di Federica Pellegrini: “Bonifacenti mi ha deluso”

    Dopo la piccola debacle agli ultimi europei di corta in Polonia, dove Federica Pellegrini non è riuscita a salire sul podio nei 400m stile libero, ecco lo sfogo gridato ai quattro venti della nuotatrice veronese contro il suo ex allenatore, Federico Bonifacenti.

    Dalla morte di Alberto Castagnetti la fede nazionale non riesce proprio a trovare sintonia con i suoi allenatori, situazione molto preoccupante in vista di Londra 2012.

    La voglia di tornare in Italia e soprattutto nella sua Verona ha portato mesi fa alla rottura del rapporto con l’allenatore francese Philippe Lucas che, anche grazie ai modi un po’ rudi, era riuscito a portare la Pellegrini al doppio titolo mondiale a Shanghai. Il rapporto con nuovo tecnico, Federico Bonifacenti non era certo nato nei migliori auspici con il tecnico azzurro intenzionato ad utilizzare un differente metodo di lavoro rispetto a quello di Lucas.

    Federica Pellegrini ©PETER PARKS/AFP/Getty Images

    Ma dopo la delusione polacca ecco lo sfogo della Pellegrini che dopo aver interrotto il rapporto con Bonifacenti, prima degli europei, esprime tutta la sua rabbia e delusione dal suo blog: “”La mia, passatemi il termine, “incazzatura”, parte dal fatto che io avevo chiesto 3 cose al mio allenatore a settembre e soltanto 3 cose di numero – spiega la veneta – odio essere presa in giro perché io sono sempre sincera anche a costo di litigare e discutere”. La Pellegrini spiega che, alla presenza di sua madre e di Emiliano Brembilla, aveva chiesto tre cose a Bonifacenti: “Non nuotare più da sola. Avevo bisogno solo di più compagnia per affrontare almeno gli allenamenti più difficili e invece alla fine eravamo sempre e solo 3 gatti e vi posso assicurare che Federico era perfettamente al corrente dei miei attacchi di colite e nervoso perchè non ce la facevo più a nuotare da sola. Mantenere un buon lavoro a delfino durante gli allenamenti: perchè Philippe me lo faceva fare molto e ho visto che mi aiutava molto nella mia forza della bracciata e anche nella sensibilità e alla fine io il delfino da settembre in allenamento non l’ho mai fatto. Inoltre avevo chiesto di aumentare i lavori di velocità, intesa come aumento della velocità di base e di resistenza alla velocità. Queste erano richieste molto semplici e sulle quali Federico fu subito d’accordo. E soprattutto erano richieste fatte da una che qualcosa nel nuoto ha fatto e vuole continuare a fare. Come fanno tutti i professionisti indico dei punti di riferimento al mio nuovo allenatore per indirizzarlo sulla strada che può portare sia me che lui alla serenità sia di risultato che di rapporto. Ovviamente nessuna di queste 3 cose è stata fatta e quindi per una volta nella mia vita non mi sento di prendermi la responsabilità di questi 4 minuti agli europei. Mi dispiace ma per una volta no grazie!!! E basta dire cavolate! Da una persona che si ritiene così matura poi…”

    Forti quindi le dichiarazioni della veronese che forse sta correndo il rischio di perdere la c.d. bussola in vista dell’appuntamento olimpico londinese. Le continue voci sul gossip, la fine della sua storia con Luca Marin e la contemporanea relazione con Filippo Magnini non stanno rendendo certamente serena una campionessa che ha denotato in passato qualche problema dal punto di vista psicologico. Adesso il prossimo appuntamento sono gli assoluti di Roma nel week end dove Federica cercherà di ritrovare quella serenità incredibilmente smarrita nell’ultimo periodo.

  • Novara Napoli 1-1, le pagelle. Lavezzi imprendibile

    Novara Napoli 1-1, le pagelle. Lavezzi imprendibile

    La canzoncina della Champions non c’e’ ed il Napoli perde il fluido magico pareggiando una partita che rischiava anche di perdere contro un ottimo Novara che ha saputo fronteggiare il Napoligrazie ad un ottima organizzazione di gioco che ha imbrigliato per bene la squadra partenopea. (Novara Napoli, il commento)

    Lavezzi ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Pagelle Novara Napoli

    Radovanovic 7 il serbo gioca un grande partita, blocca ottimamente Hamsik a centrocampo ed ha il merito di sbloccare il match complice anche un barriera napoletana molto ballerina

    Rubino 6,5 è incredibile come si possa arrivare ad alti livelli a 32 anni con l’attaccante, record man del Novara (unico giocatore ad aver segnato in tutte le categorie professionistiche con la stessa squadra), a mettere in difficoltà Cannavaro e compagni per tutti i 90’ sfiorando il gol in tre occasioni.

    Gemiti 6,5 una furia sulla fascia sinistra, grandi inserimenti ed ottimi cross che non vengono sfruttati da Rubino per pochi centimetri

    Napoli

    Lavezzi 7 il Pocho è il vero trascinatore del Napoli, l’argentino non sbaglia una partita, sempre pungente in attacco, propizia il pareggio e sfiora in molte occasioni il gol

    Dzemaili 6,5  Il goleador che non t’aspetti, incredibile come il centrocampista ex Parma avesse segnato fino alla scorsa settimana un gol in serie A ed in sette giorni realizza due importantissimi gol per sé e per la sua squadra

    Cavani – Hamsik 5 i due tenori non copiano l’ottima prestazione di Lavezzi con l’uruguaiano mai pericoloso fino alla sostituzione e forse troppo stanco, soprattutto nel finale. Lo slovacco gioca per tutti i 90’ in un ruolo sicuramente non suo, si sfianca non riuscendo ad essere lucido sotto porta “ciccando” clamorosamente sull’azione del pareggio partenopeo

    Novara (5-3-2): Ujkani 5,5; Morganella 6,5, Dellafiore 6, Centurioni 5,5, Ludi 6 (54’ Labrin 5,5), Gemiti 6,5; Marianini 6, Radovanovic 7 (78’ Porcari s.v.), M.Rigoni 6; Mazzarani 6, Rubino 6,5. A disp.: Fontana, Labrin, Porcari, Pesce, Jeda, Morimoto, Granoche. All.: Tesser

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 5,5; Campagnaro 6, Cannavaro 5,5, Aronica 5,5 (75’ Zuniga s.v.); Maggio 6, Hamsik 5, Dzemaili 6,5, Dossena 5,5 (80’ Inler s.v.); Pandev 5,5, Lavezzi 7; Cavani 5 (67’ Mascara 5,5).
    A disp.: Rosati, Fernandez, Fideleff, Zuniga, Gargano, Inler, Mascara. All.:Mazzarri

    Novara Napoli video highlights
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  • Il Novara ferma il Napoli, a Radovanovic risponde Dzemaili

    Il Novara ferma il Napoli, a Radovanovic risponde Dzemaili

    Finisce 1-1 sul sintetico del Piola di Novara fra la squadra di casa ed il Napoli di Walter Mazzarri che riesce a riacciuffare la partita grazie al pareggio di Dzemaili dopo il vantaggio iniziale di Radovanovic.

    Come ampiamente previsto alla vigilia, Walter Mazzarri non fa uso del Turn over e schiera un Napoli a trazione anteriore con il trio davanti formato da PandevLavezziCavani e con Hamsik arretrato a centrocampo a causa dell’assenza di Inler. Il Novara di Attilio Tesser è più guardingo con l’unica punta Rubino supportata da Mazzarani e Rigoni.

    Blerim Dzemaili ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Il primo pericolo per il Novara è rappresentato da un azione in solitaria di Lavezzi che al 10’ riesce a seminare il panico nella difesa piemontese, l’argentino serve Maggio che a sua volta non riesce a servire Cavani in ottima posizione. Hamsik diventa il regista della squadra ed un suo filtrante viene letto in maniera fantastica da Ujkani che anticipa alla grande Cavani pronto a battere in rete. Comunque il Novara è messo bene in campo con Rubino che riesce a collegare bene i due reparti, ma l’azione più gotta è di nuovo targata Napoli con Maggio, che servito splendidamente da Dossena, spedisce di testa a lato di poco. Il primo tempo si chiude a reti bianche con la formula ultra offensiva studiata da Mazzarri che non sembra dare ottimo frutti grazie anche ad una buona organizzazione di gioco fornita dai padroni di casa.

    La ripresa vede un Novara molto più in partita della squadra partenopea, i padroni di casa si rendono molto pericolosi prima con Mazzarani e poi con Rubino ma è Radovanovic che sblocca il risultato grazie ad un bolide su calcio piazzato che trafigge De Sanctis. Mazzarri toglie un opaco Cavani per Mascara ma è Lavezzi la vera anima del Napoli, il Pocho è imprendibile e da una sua ennesima incursione sulla fascia serve una palla d’oro ad Hamsik che liscia incredibilmente servendo involontariamente Dzemaili che realizza il suo secondo gol consecutivo dopo quello segnato al Lecce la scorsa settimana. Il Napoli tenta di vincere la partita nei minuti finali non riuscendo però nell’impresa che avrebbe avuto il sapore di una vera e propria beffa per un ottimo Novara.

    Finisce dunque 1-1 con il Napoli che vede allontanarsi sia la zona Champions che la lotta scudetto ma da ora fino a febbraio può finalmente concentrarsi solo sul Campionato.

  • Novara Napoli, le formazioni. I quattro tenori in campo?

    Novara Napoli, le formazioni. I quattro tenori in campo?

    Appuntamento al Silvio Piola per il Napoli di Walter Mazzarri opposto nel posticipo di domenica sera al Novara di mister Attilio Tesser.

    La sbornia della notte fantastica in Champions contro il Villareal è uno dei pericoli che Mazzarri dovrà affrontare questa sera. Il tecnico livornese ha fatto intendere che non vuole più lasciare punti per strada, a maggior ragione vista la Juventusdi questi tempi.

    Goran Pandev, possibile titolare a Novara ©Giuseppe Bellini/Getty Images

    Proprio per questa ragione non ci sarà un turn over ampissimo per il Napoli che, con ogni probabilità, vedrà in campo Goran Pandev che potrebbe giocare addirittura insieme a Lavezzi e Cavani. Dossena prenderà la corsia di sinistra mentre Marek Hamsik potrebbe scalare in mediana viste le non perfette condizioni fisiche dello svizzero Inler, influenzato ma comunque convocato per la gara.

    In casa Novara anche Tesser non avrà la rosa al completo: oltre allo squalificato Meggiorini dovrà fare a meno degli infortunati Lisuzzo, Morimoto e Paci. Per questo il tecnico probabilmente schiererà un modulo più coperto. Per il 5-3-2 davanti ad Ujkani linea difensiva con Dellafiore, Ludi e Centurioni al centro, Morganella a destra e Gemiti a sinistra. A centrocampo Radovanovic, Marianini e Rigoni. In attacco Mazzarani a supporto di Rubino.

    Partita importantissima per ambedue le compagini in campo, il Novara deve assolutamente cercare di uscire dal Silvio Piola con la vittoria, considerata la classifica che inizia ad essere davvero preoccupante. Il Napoli deve cercare di dare continuità di risultati, dopo la qualificazione in Champions ed approfittare del passo falso del Milan a Bologna e dell’insidiosa trasferta di Roma per la Juventus.

    Probabili formazioni Novara Napoli

    Novara (5-3-2): Ujkani; Morganella, Dellafiore, Centurioni, Ludi, Gemiti; Marianini, Radovanovic, M.Rigoni; Mazzarani, Rubino. A disp.: Fontana, Coubronne, Pinardi, Porcari, Pesce, Giorgi, Granoche. All.: Tesser

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Hamsik, Dzemaili, Dossena; Pandev, Lavezzi; Cavani.
    A disp.: Rosati, Fernandez, Fideleff, Zuniga, Gargano, Inler, Mascara. All.:Mazzarri

  • Villareal Napoli 0-2, le pagelle. Super Campagnaro, Lavezzi leader

    Villareal Napoli 0-2, le pagelle. Super Campagnaro, Lavezzi leader

    Sentire il Madrigal intonare ‘O surdato ‘nnamurato è forse la cosa più significativa per capire la portata dell’impresa dei partenopea. Villareal Napoli ha sancito l’ingresso nella storia della competizione più prestigiosa ed ambita della società del presidente De Laurentiis. Bellissima vittoria della squadra partenopea che vince anche al Madrigal per 2-0 spedendo in Europa League il Manchester City d Roberto Mancini. Di fronte a partite come queste è difficile analizzare la prestazione dei singoli non venendo condizionati dal tenore dell’impresa. Ad esempio la partita di Inler è fortemente condizionata dal gol vittoria, senza del quale la sua prestazione è sembrata al di sotto dei suoi standard. O viceversa la prestazione di Aronica deve esser rivalutata alla luce di quel tentativo di gomitata che va ad inficiare una partita giocata con grande lucidità e personalità. Proviamo dunque ad analizzare le Villareal Napoli attraverso le pagelle.

    Villareal Napoli, euforia partenopea ©JOSE JORDAN/Getty Images

    Napoli
    De Sancits: 7 Non è stato sollecitato con tanta continuità ma si è sempre fatto trovare pronto e la parata del finale è degna dell’Uomo Ragno.
    Campagnaro 7,5 grandissima prestazione del difensore partenopeo che non consente in almeno tre occasioni il contropiede al Villareal che poteva compromettere seriamente la qualificazione.
    Cannavaro: 6,5 Capitano di un’impresa guida la difesa con tanta personalità.
    Aronica: 6 Rovina una prestazione sontuosa con una gomitata nel finale rischiando di innescare una rissa e compromette il futuro del Napoli nella competizione.
    Inler 7 il giocatore più pagato del mercato estivo regala il passaggio del turno alla squadra partenopea con un tiro stupendo da fuori area.
    Gargano: 7 Autentico motorino di centrocampo è il primo a lanciare il pressing sugli avversari. Sradica il pallone dai piedi degli avversari con irruenza e personalità.
    Zuniga: 6 Preferito a Dossena ha un ghiotta occasione in avvio. Tanta corsa ma poca lucidità
    Hamsik: 6 segna il gol della tranquillità ma da lui ci si aspetta più personalità in partite come questa.
    Lavezzi 8 vero trascinatore del Napoli, mai domo e sempre pericoloso in tutte le zone del campo. Il Pocho si dimostra maturato in tutto e per tutto meritandosi in pieno il palcoscenico internazionale.
    Cavani 5 Unica nota negativa della serata con il Matador poco lucido sotto porta che forse ha risentito un po’ troppo dell’importanza della partita.
    Maggio 7 una freccia imprendibile per tutti i novanta minuti, sfiora il gol in ben due occasioni facendo cambiare ritmo al Napoli ad ogni sua accelerazione.

    Villareal

    Nilmar 5 pessima prestazione dell’attaccante brasiliano, non vede quasi mai la palla e benchè meno la porta.

    Angel 5 Lavezzi lo fa letteralmente impazzire per tutti i 90′, rischia l’espulsione per ben due volte venendo graziato dall’arbitro

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 7; Campagnaro 7,5, Cannavaro 6,5, Aronica 6; Maggio 7, Gargano 7, Inler 7, Zuniga 6 ( 90’ Grava s.v.); Hamsik 6 (79’ Dzemaili s.v.), Lavezzi 7; Cavani 5 (83’ Pandev s.v.). A disp.: Rosati, Fernandez, Dossena, Dzemaili, Santana, Mascara, Pandev. All. Mazzarri

    VILLARREAL (4-4-2): Lopez 5,5; Angel 5, Zapata 5,5 (77’ Gonzalo 5,5), Musacchio 5,5, Oriol 6; Bruno 6, Senna 6 (73’ Joselu s.v.) , De Guzman 5,5, Perez 6; Ruben 5,5, Nilmar 5 (64’ Camunas 5,5). A disposizione: Cesar, Zapata, Ángel, Senna, Marcos Gullón, Joselu. All. Garrido

    Video highlights con telecronaca di Auriemma Villareal Napoli
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  • Adelante Napoli, continua il sogno Champions. Decidono Inler e Hamsik

    Adelante Napoli, continua il sogno Champions. Decidono Inler e Hamsik

    Missione compiuta, il Napoli conquista gli ottavi di finale di Champions League grazie alla vittoria sul Villareal per 2-0 in una partita a dire il vero orribile e decisa da un tiro di Inler da fuori area e da Marek Hamsik nella ripresa.

    Vana alla fine la vittoria del City di Roberto Mancini sulle riserve del Bayern Monaco per 2-0, City che si dovrà consolare con l’Europa League insieme al Machester United altra eliminata di lusso.

    La gioia di inler e compagni ©JOSE JORDAN/AFP/Getty Images

    La prima frazione di gioco e letteralmente soporifera con l’unica emozione per il Napoli dopo appena 4’ con Zuniga che solo davanti a Lopez appoggia lentamente la palla al portiere del Villareal. Mazzarri non riesce a scuotere i suoi con il Villareal che gioco ai suoi ritmi senza rischiare praticamente nulla per tutto il primo tempo che si conclude a reti bianche. Brutto Napoli che sicuramente sente l’immensa pressione una qualificazione non del tutto scontata.

    La ripresa si apre con il Napoli subito pericoloso con Cavani ma è De Sanctis che respinge un forte tiro di De Guzman che poteva causare serissimi problemi alla compagine napoletana. Mazzarri le prove tutte ed alla fine riesce a scuotere i suoi grazie proprio alla sua espulsione, l’allenatore livornese sposta di peso un giocatore del Villareal mentre quest’ultimo si accingeva a battere una rimessa laterale guadagnandosi meritatamente gli spogliatoi in anticipo. Passano 5 minuti ed Inler si inventa un gol sontuoso trafiggendo Diego Lopez con una rosaiata da fuori area imprendibile. Sbloccata la partita il Napoli diventa padrone del campo con il Villareal che non riesce a produrre più nulla e che prende anche il secondo gol grazie a Marek Hamsik che appoggia in rete su azione da calcio d’angolo.

    Finisce quindi 2-0 una partita storica per il Napoli che ha strameritato il passaggio del turno in un girone di ferro con Bayern Monaco e Manchester City e dove ha perso solamente dalla squadra tedesca all’Allienz Arena.

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  • Villareal – Napoli, le probabili formazioni. Vamos Napoli

    Villareal – Napoli, le probabili formazioni. Vamos Napoli

    Il Napoli di Walter Mazzarri tenterà di scrivere la storia del club partenopeo questa sera al “Madrigal” contro un Villareal che giocherà la partita tentando di non chiudere il girone Champions a zero punti.

    Formazione tipo per mister Mazzarri con l’unico dubbio della vigilia Zuniga – Dossena, dipanato a favore del colombiano, davanti Hamsik agirà tra le linee per tentare di sorprendere la non attentissima difesa del “sottomarino giallo”. Il Villareal, oltre a rinunciare a Giuseppe Rossi , deve fare a meno di Cani ed anche del suo regista avanzato, Borja Valero, colpito da gastroenterite e nemmeno convocato per il match.

    Walter Mazzarri ©JOSE JORDAN/AFP/Getty Images

    Questi i due probabili schieramenti:

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler, Zuniga; Hamsik, Lavezzi; Cavani. A disp.: Rosati, Fernandez, Dossena, Dzemaili, Santana, Mascara, Pandev. All. Mazzarri

    VILLARREAL (4-4-2): Lopez; Mario Gaspar, G. Rodriguez, Musacchio, Oriol; Bruno, Marchena, De Guzman, Perez; Ruben, Nilmar. A disposizione: Cesar, Zapata, Ángel, Senna, Marcos Gullón, Joselu. All. Garrido

    ARBITRO: Svein Oddvar Moen (assistenti: Kim Thomas Haglund e Frank Andis; quarto uomo: Tommy Skjerven; assistenti arbitrali aggiunti: Ken Henry Johnsene Brage Sandmoen).

  • Sci Alpino, tripletta per Linsdey Vonn. Italia così così

    Sci Alpino, tripletta per Linsdey Vonn. Italia così così

    Un fine settimana completamente targato Stelle e strisce nella coppa del mondo di sci alpino che ha visto le donne in scena a Lake Louise e gli uomini a Baever Creek.

    Dominio di Linsdey Vonnnelle gare femminili con l’americana che straccia le avversarie conquistando le due discese ed il supergigante.

    Linsdey Vonn ©EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images

    Praticamente una macchina perfetta l’americana che sembra non risentire assolutamente delle vicissitudini sentimentali che l’hanno portata al divorzio dal suo compagno da cui però conserverà il cognome, oramai famoso in tutto il mondo. Nulla da fare per la sua eterna rivale, la tedesca Maria Riesch che non ha saputo ripetere la doppietta di un anno fa proprio sulle nevi americane alzando forse già bandiera bianca per la conquista della coppa di cristallo.

    Bene nel complesso le azzurre che si sono difese alla grande con il sesto posto di Lucia Recchia nella discesa di venerdì, il settimo della Fanchini Elena, in quella di sabato e l’ottimo sesto posto per Johanna Schnarf nell’ultimo Superg di domenica. La Coppa del mondo donne passa ora a Baever Creek dove Mercoledì prossimo le atlete recupereranno nella località del Colorado il supergigante che era in programma in Francia, in Val d’Isere, cancellato per mancanza di neve.

    Sempre a Baever Creek sono scesi in pista gli uomini con Bode Miller che si è aggiudicato la discesa di venerdì e con la sorpresa dello svizzero Sandro Villetta, vittorioso nel Superg di sabato. Ieri vittoria dell’austriaco Marcel Hirscher che ha impedito all’americano Ligety, secondo, di ripetere il successo di Solden nel gigante d’apertura. Male gli azzurri con il miglior piazzamento rappresentato da un 13° posto di Davide Simoncelli, indietro sia Blardone che Moeggl.

    Classifica Generale Donne.

    1 Linsdey Vonn     Usa 422
    2 V. Rebensburg   Ger 286  
    3 E. Goergl           Aus 243  
    4 Anna Fenniger   Aus 203  
    5 Maria Riesch      Ger 181  

    Classifica Generale Uomini.

    1 A.L. Svindal   Nor 294
    2 Didie Cuche   Sui 260  
    3 Beat Feuz      Sui 246  
    4 Bode Miller    Usa 197  
    5 Ted Ligety     Usa 189