Autore: Ippolito Gioia

  • Fiorentina Siena 2-1, il derby si tinge di viola

    Fiorentina Siena 2-1, il derby si tinge di viola

    La Fiorentina si aggiudica il derby toscano grazie ai gol di Jovetic e Natali che regalano a Delio Rossi una vittoria importantissima per il prosieguo del Campionato viola. Brutta prestazione della squadra di mister Sannino che non è riuscita ad esprimersi come al solito rendendosi pericolosa in pochissime occasioni.

    Delio Rossi schiera un 3-5-2  con il nuovo acquisto Amauri subito titolare ed il montenegrino Jovetic a supporto dell’italo – brasiliano. Sannino scioglie il nodo del modulo e punta sulla linea difensiva a tre. I bianconeri, mai capaci di strappare tre punti in trasferta, si affidano alla coppia Calaiò-Destro per tentare il colpaccio.

    Pronti via e Fiorentina in vantaggio grazie al suo uomo più talentuoso e pericoloso, Stefan Jovetic, che su azione da rimessa laterale si libera dal limite dell’area calciando un destro preciso che si infila alle spalle dell’incolpevole Pegolo. La Fiorentina è in palla e Jo Jo delizia la curva fiesole con tocchi sontuosi che consentono ad Amauri di rendersi pericoloso in almeno due occasioni. Anche Lazzari si rende pericoloso verso la fine del primo tempo sfiorando di testa il raddoppio per la squadra viola. Il Siena non è mai pericoloso nei primi 45’ che si chiudono con la Fiorentina in vantaggio per 1-0.

    Stevan Jovetic | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Il secondo tempo si apre con le novità Brienza e Bolzoni per la squadra bianconera in cambio dell’infortunato Terzi e dell’impalpabile D’Agostino. Proprio Brienza è l’uomo più pericoloso con l’ex giocatore della Reggina che cade in area toccato da Gamberini con Bergonzi che non vede il contatto ed estrae il cartellino giallo per simulazione all’attaccante bianconero. La Fiorentina controlla bene il match e raddoppia su azione di calcio d’angolo di Montolivo che scodella una palla deliziosa al centro dell’area con il gol viola da prima attribuito ad Amauri ma poi assegnato definitivamente a Cesare Natali. Pegolo nega la gioia all’ex Juve in altre due occasioni ma la prestazione di Amauri è decisamente ottima considerando il periodo lungo di inattività forzata dell’italo – brasiliano. sul finire del match, ci pensa Nastasic a creare un po’ di pathos, colpendo ingenuamente la palla con la mano e consentendo a Calaiò di realizzare il gol del 2-1 che chiude definitivamente il match.

  • Europei pattinaggio, Carolina Kostner perfetta. Plushenko è sempre il re

    Europei pattinaggio, Carolina Kostner perfetta. Plushenko è sempre il re

    La regina d’Europa è ancora lei: Carolina Kostner delizia il pubblico di Sheffield conquistando il suo quarto titolo continentale dopo Varsavia 2007, Zagabria 2008 e Tallinn 2010.
    Praticamente perfetta la gara della 24enne gardenie che dopo il corto, domina anche il libero e alle più immediate inseguitrici, la finlandese Kiira Korpi e la georgiana Elene Gedevanishvili rifila un abisso, 15 e 16 punti. Con 120.13 e un totale di 183.55 sfiora addirittura i propri primati. Per la Korpi 166.94, per la Gedevanishvili 165.93. Per la Kostner è il settimo podio su dieci partecipazioni agli Europei, ai quattro ori vanno aggiunte infatti, anche le medaglie d’argento nel 2009 e 2011 e il bronzo nel 2006.

    Carolina non sbaglia praticamente nulla con i salti, che sembravano essere diventati il suo tallone d’Achille, eseguiti in maniera pulita, con cinque tripli e tre combinazioni di classe. Sulle note di Wolgang Amedeus Mozart che l’accompagnano creando un’atmosfera perfetta, Carolina conclude il lungo senza nessuna sbavatura non rischiando nulla dimostrando di essere finalmente maturata anche dal punto di vista psicologico. Queste le dichiarazioni della Kostner: “E pensare – sorride – che, dopo un’attesa durata tutta la giornata, mi sono sentita le gambe di legno: più dell’oro, che metto sullo stesso piano dei primi tre, conta l’insieme. Il quadro completo. La gioia che provo quando pattino. Sono arrivata qui da favorita ed è un ruolo che non mi piace, però ho affrontato bene la situazione e riconquistare il titolo, dopo averlo perso lo scorso anno a Berna, mi regala una soddisfazione doppia. E ho rischiato pure di non arrivare: avevo perso l’autobus“. L’Italia tutta spera, che con questo successo, la bella Carolina possa ripensarci sulla decisione di ritirarsi a fine stagione dopo i mondiali di Nizza.

    Gli uomini hanno avuto un unico re, il più forte ed il più discusso di tutti, quel Evgeni Plushenko che per la settima volta è sul gradino più alto del podio continentale fornendo una prestazione strepitosa sotto l’aspetto tecnico e coreografico che ha avuto, come conseguenza naturale, una standing ovation dell’intera Motorpoint Arena. Il campione di San Pietroburgo, alla prima gara dopo l’Olimpiade di Vancouver a seguito dalla squalifica inflittagli dalla federazione mondiale (aveva disertato i Mondiali di Torino 2010 per partecipare a uno show), ha dominato la scena totalizzando 261,23 punti. Alle spalle di Evgeni il connazionale, anch’esso allenato da Alexei Mishin, Artur Gachinski (246,27). Medaglia di bronzo al francese Florent Amodio (234,18). Plushenko ha già comunicato che prenderà parte a tutta la prossima stagione con le gare internazionali (Grand Prix, Europei e Mondiali ) per poi prendere parte alle Olimpiadi di Sochi 2014. Bella rimonta per l’italiano Samuel Contesti che ha concluso al settimo posto (212,32). Sedicesimo Paolo Bacchini (170,11).

    Ottima è la prova della squadra italiana, che nel complesso, raccoglie risultati importanti. Dopo i quarti posti di Stefania Berton-Ondrej otarek nelle coppie di artistico e di Anna Cappellini-Luca Lanotte nella danza, arrivano la settima piazza di Samuel Contesti e l’ottava di Valentina Marchei nell’individuale (con Paolo Bacchini diciassettesimo e Francesca Rio ventitreesima).

  • Fiorentina  Siena, le probabili formazioni. È l’ora di Amauri

    Fiorentina Siena, le probabili formazioni. È l’ora di Amauri

    L’anticipo dell’ora di pranzo della prima giornata di ritorno della serie A propone il derby toscano tra la Fiorentina, sempre a caccia di un’identità ormai smarrita da tempo ed il Siena di mister Sannino che sin qui ha proposto davvero un bel calcio. I viola tenteranno per l’ennesima volta di dare un senso a questo Campionato sino ad ora molto avaro di emozioni ma si troveranno di fronte un Siena molto tosto e che ha dato del filo da torcere a molte squadre, ultima in ordine di tempo, il Napoli di Walter Mazzarri
    È inutile negare che la novità più attesa in casa viola è rappresentata dal nuovo acquisto Amauri, l’italo – brasiliano avrà subito l’occasione di dimostrare il suo valore dato che Delio Rossi ha confermato la sua presenza sin dal primo minuto.

    Notizia molto positiva, sempre in casa viola, è il recupero completo di Stefan Jovetic

    Stevan Jovetic | © Gabriele Maltinti/Getty Images
    che affiancherà Amauri nell’attacco gigliato con Vargas e Lazzari sulle fasce mentre sono ancora da valutare le condizioni di Pasqual rientrato acciaccato dalla trasferta sarda. Non convocato ed ormai fuori dai piani di Delio Rossi, Alessio Cerci che in settimana saprà la sua destinazione con la pista Genoa e lo scambio con Kevin Constant, la situazione più probabile.

    Mister Sannino avrà a disposizione la rosa praticamente al completo con l’unica assenza rappresentata dal portiere titolare Brkic che continua la riabilitazione dopo l’operazione a fine dicembre della parete addominale, il suo sostituto sarà Pegolo reduce da ottima prestazioni e soprattutto dal rigore parato ad Edinson Cavani la scorsa settimana. In attacco Emanuele Calaiò tenterà di dare un dispiacere alla curva fiesole supportato da Mattia Destro, il giovane talento ex Inter richiesto da mezza serie A mentre Brienza dovrebbe accomodarsi inizialmente in panchina.

    Le formazioni

    Fiorentina: Boruc, Gamberini, Natali, Nastasic, Cassani, Behrami, Montolivo, Salifu, Pasqual, Amauri, Jovetic.
    Panchina: Neto, Camporese, De Silvestri, Vargas, Romulo, Lazzari, Ljajic .

    Siena: Pegolo, Rossettini, Terzi, Contini, Vitiello, Vergassola, D’Agostino, Gazzi, Del Grosso, Calaiò, Destro.
    Panchina: Farelli, Pesoli, Angelo, Bolzoni, Reginaldo, Brienza, Gonzalez.

  • Australian Open, Azarenka buona la prima. Sharapova impotente

    Australian Open, Azarenka buona la prima. Sharapova impotente

    Viktoria Azarenka conquista per la prima volta in carriera l’Open d’Australia giocando una finale semplicemente perfetta contro la russa Maria Sharapova distrutta in due set 6-3 6-0.

    Doppia gioia per la bielorussa che, vincendo l’Australian Open, spodesta la danese Caroline Wozniacki dalla prima posizione del ranking Wta e per come ha giocato la finale, è una posizione ampiamente meritata.

    Come nella finale del Masters 2011 contro Petra Kvitova (0-5), Viktoria parte male concedendo subito il servizio alla russa ma riesce a scrollarsi subito di dosso la pressione della prima finale slam in carriera, recuperando il break di svantaggio grazie soprattutto alla risposta di rovescio che le ha consentito di mettere in grande difficoltà la belga Kim Clijsters in semifinale. La Sharapova gioca sempre piatto mentre la bielorussa si muove meglio in campo e riesce ad essere più reattiva nei movimenti laterali, la reattiva le consente di mettere subito la palla dall’altra parte del campo e questa situazione mette molto in difficoltà la russa che è costretta a cedere di nuovo il servizio sul 4-3 Azarenka con quest’ultima che chiude, ed anche abbastanza agevolmente il primo parziale, con il punteggio di 6 giochi a tre.

    Nel secondo set è la Sharapova a partire male, la russa cede subito il servizio andando sotto 2-0. L’Azarenka non mostra minimamente alcun segnale di flessione con la Sharapova che non riesce più a capire come riuscire a fare il punto alla bielorussa. Altro break Azarenka e Sharapova che va sotto 4-0 con la bielorussa che ha in pugno il match. Maria Sharapova non c’e’ più in campo, concede l’ennesimo break alla bielorussa che conquista l’ottavo game consecutivo dal 3 pari del primo set e chiude con autorità al primo match point procuratosi rifilando un cappotto nel secondo set duro da digerire per la bella siberiana.

    Archiviata la finale donne, grande attesa domani per la finale uomini che vedrà di fronte lo spagnolo Rafael Nadal che cercherà di interrompere il trend negativo nelle finali giocate contro il numero uno al mondo Novak Djokovic.

  • Australian Open, il “clasico” va a Nadal. Azarenka Sharapova è la finale donne

    Australian Open, il “clasico” va a Nadal. Azarenka Sharapova è la finale donne

    Rafael Nadal è il primo finalista dell’Australian Open 2012 grazie alla vittoria in quattro set sull’eterno rivale – amico Roger Federer. Tra le donne la finale vedrà di fronte la bielorussa Viktoria Azarenka e la russa Maria Sharapova.

    Molto affascinante la finale donne che oltre a sancire la vincitrice del torneo determinerà anche la nuova numero uno del ranking Wta.

    Ma torniamo agli uomini con lo spagnolo di Manacord che regala un altro scherzetto a re Roger mandandolo a casa dopo l’ennesimo match giocato ad altissimo livello. Come spesso gli accade, Federer gioca un grande primo set, lo svizzero è ben centrato sulla palla e riesce a mettere in difficoltà Nadal proprio sulla sua diagonale migliore e cioè quella del suo dritto mancino. Lo spagnolo riesce, dal canto suo, a rimanere in scia grazie ad una percentuale di prime palle altissima che finisce per portare il primo set al Tie break. Federer va avanti un mini break (2-1), lo spagnolo sbaglia un dritto a campo aperto, 4-1 Federer. Lo svizzero regala un punto a Nadal chiamando un falco, poi sale 6-3 con una demi-volèe di rovescio da fantascienza. Federer sbaglia di rovescio il primo set point, poi Nadal cancella anche il secondo set point con il dritto anomalo.

    Rafael Nadal ©GOH CHAI HIN/AFP/Getty Images
    Sul 6-5 Federer serve una seconda, Nadal manda fuori un rovescio che regala il set allo svizzero. La grande capacità di Nadal è di non scoraggiarsi per la sconfitta patita ed anzi, lo spagnolo alza notevolmente il suo livello di gioco e complice anche la confusione tattica e mentale che colpisce lo svizzero, il secondo set vola via con il punteggio di 6-2 per il numero 2 al mondo.

    Federer rischia il tracollo anche ad inizio terso set (sotto 1-0 e 0-40), ma riesce a trovare delle buone prime palle che consentono di fermare un’emorragia di punti a favore di Nadal. L’equilibrio dura fino al 3 pari quando Federer, con molta fatica, riesce a strappare il servizio al suo avversario con Nadal che dimostra di essere un vero e proprio cavallo di razza controbrekkando subito lo svizzero e portando il match il set ad un nuovo Tie break. Federer gioca uno dei Tie break più brutti della sua carriera, va sotto 6-1, tenta una rimonta fino al 5-6 ma viene infilzato da un ennesimo vincente di Nadal che si aggiudica così il terzo set. Nadal non prende il largo nel quarto anzi, Federer ha molte occasioni per aggiudicarsi il set: sul 4-3 ha l’occasione per fare il break che però non concretizza e sul 4 pari perde la battuta dopo aver sprecato l’occasione per salire 5-4. Nadal non si fa pregare e chiude set ed incontro nel successivo turno di battuta dopo due match point ed altrettante palle break annullate. Nadal domenica giocherà la sua 15ª finale in uno slam, la seconda a Melbourne, contro il vincitore del match tra Djokovic e Murray.

    Ricche di tensioni e con qualche errore di troppo anche le semifinali donne che hanno visto abdicare la detentrice del titolo, la belga Kim Clijsters (suo ultimo Australian Open in carriera), che si è dovuta arrendere alla bielorussa Azarenka in tre set 6-4 1-6 6-3 in 2 ore e 12 minuti con la bielorussa in lacrime e finalmente vittoriosa in un match importante. L’altra finalista sarà la russa Maria Sharapova che ha estromesso la mancina ceca Petra Kvitova (6-2 3-6 6-4) in un match dove la tensione è stata la vera e propria protagonista in campo con le due giocatrici a commettere errori a valanga. Alla fine la spunta la bella Maria che si vendica anche della sconfitta patita a Wimbledon nel 2011, proprio dalla Kvitova.

  • Australian Open, Errani stop ma è finale nel doppio.  I Fab Four tutti in semifinale

    Australian Open, Errani stop ma è finale nel doppio. I Fab Four tutti in semifinale

    Sara Errani esce dagli Australian Open sconfitta dalla numero 2 al mondo, e molto probabilmente futura numero 1, la ceca Petra Kvitova con un duplice 6-4.

    Sconfitta con onore per Sara Errani che ha fatto tutto il possibile per contrastare il potente gioco della vincitrice di Wimbledon 2011.
    Sara ha lottato con ogni mezzo ed ha avuto anche la chance di portare il match al terzo set, dato che l’azzurra, si è trovata anche a condurre per 4-1 nel secondo parziale, prima di subire il prepotente ritorno della Kvitova.

    Sara Errani

    Comunque la Errani non abbandona Melbourne anzi, la tennista azzurra si può certamente consolare con la finale nel doppio raggiunta insieme alla compagna  Roberta Vinci a scapito delle campionesse di Parigi le ceche Radecka-Hlavackova. Per le azzurre in finale ci saranno le russe Vera Zvonareva e Svetlana Kuznestova in un match sicuramente non dal pronostico chiuso. Per quanto riguarda la Kvitova, In semifinale la tennista ceca troverà Maria Sharapova, che ha superato la connazionale Ekaterina Makarova per 6-2 6-3.
    Proprio la bella siberiana nell’ultimo quarto di finale femminile ha facilmente battuto per 6-2 6-3 la connazionale, numero 56 del ranking Wta. Match in discesa per l’ex numero 1 del mondo che dopo aver mancato quattro palle break nel primo turno di battuta della rivale, vola avanti 4-1 sfruttando al meglio le sue potenti leve. E in 42 minuti conquista la prima frazione per 6-2. All’inizio del secondo set la Makarova prova ad allungare, va avanti un break (2-1), poi la Sharapova si scatena di nuovo, recupera lo svantaggio salendo fino al 5-2, per poi chiudere sul 6-3 finale. Per la 24enne siberiana quella di domani contro la ceca Petra Kvitova sarà la quinta semifinale all’Open d’Australia dopo quelle giocate di fila dal 2005 al 2008. L’altra semifinale vedrà opposte la detentrice del titolo, la belga Kim Cljisters, che ha fatto fuori nei quarti la danese Wozniacki e la bielorussa Viktoria Azarenka.

    Nel tabellone maschile, dopo le vittorie di ieri di Federer e Nadal, anche Andy Murray approda in semifinale grazie alla facile affermazione in tre set (6-3 6-3 6-1) contro il giapponese Nishikori. Lo scozzese ha avuto qualche problema solamente nella prima frazione dove è stato costretto ad annullare ben 5 palle break prima di allungare nel parziale, vinto il primo set Murray si rilassa e riesce a giocare più sciolto strapazzando Nishikori nel secondo e nel terzo set. Adesso Murray incontrerà il numero uno mondiale, il serbo Nole Djokovic che nonostante dei problemi fisici ha superato in tre set, 6-4 7-6 6-1, lo spagnolo David Ferrer mentre l’altra semifinale sarà, ovviamente, tra Roger Federer e Rafael Nadal.

  • Bologna Parma 0-0, vincono le difese. Derby noioso

    Bologna Parma 0-0, vincono le difese. Derby noioso

    Scialbo e brutto pareggio a reti bianche nel derby romagnolo fra Bologna e Parma con le due squadre a conquistare il classico punticino salvezza che fa sempre bene.

    Sebastian Giovinco | © Getty Images

    Pochissime occasioni da gol in tutti i 90’ con le due difese superiori per distacco ai rispettivi attacchi e con il pressing asfissiante che ha ridotto di molto le capacità inventive di ramirez da una parte e di Giovinco dall’altra.
    Donadoni a sorpresa Valdes  con Giovinco a supporto dell’unica punta Sergio Floccari, mentre Stefano Pioli dà fiducia a Robert Acquafresca dopo il gol contro il Napoli.

    Inizio molto controllato nei primi minuti, controllo che si protrarrà per tutti i 90’. Il più propositivo fra i 22 in campo è l’uruguaiano Gaston Ramirez che viene controllato con le buone e soprattutto con le cattive maniere dalla difesa gialloblù. Giovinco non riesce mai a trovare lo spunto decisivo per pungere e quando non gira la formica atomica è notte fonda per il Parma. I rossoblù invece, pur giocando in casa non sbilanciano mai lasciando quasi sempre Di Vaio ed Acquafresca alla mercé di Paletta e compagni. Si chiude quindi una prima frazione di gioca soporifera con nessun occasione degna di nota.

    Il secondo tempo si apre con la sostituzione di Morrone con Musacci con l’ex giocatore del Livorno che corre subito a casa per un problema familiare molto serio con il figlio piccoletto, colto da un problema respiratorio, poi fortunatamente risolto nel migliore dei modi. Vengono ammonito sia Giovinco che Ramirez ed al 62’ esce uno spento Valdes per far posto a Biabiaby. Ma nemmeno l’ex giocatore dell’Inter riesce a cambiare il trend della gara con l’unica occasione per il Parma rappresentata dalla carambola da calcio d’angolo con miracolo di Gillet in due tempi su tiro, assolutamente involontario di Zaccardo.

    Finisce quindi 0-0 una bruttissima partita con tanti errori e pochissime emozioni con le due difese praticamente perfette che non hanno mai lasciato spazio a vere occasioni da gol.

  • Bologna Parma, probabili formazioni. Di Vaio vs Giovinco

    Bologna Parma, probabili formazioni. Di Vaio vs Giovinco

    L’anticipo dell’ora di pranzo è veramente succulento con il derby romagnolo fra il Bologna di mister Pioli ed il Parma del nuovo tecnico Roberto Donadoni.

    Marco Di Vaio | ©Mario Carlini/Getty Images
    Proprio l’ex C.T. della nazionale italiana sembra essere intenzionato a dare continuità all’ottima prestazione fornita una settimana fa contro il Siena, presentandosi al Dall’Ara più agguerrito che mai. Stefano Pioli, dal canto suo, cercherà di non sperperare l’ottimo trend bolognese iniziato dopo la sosta natalizia con la vittoria contro il Catania ed il pareggio del San Paolo contro la squadra di Walter Mazzarri.

    L’allenatore rossoblù dovrebbe far ritorno al 3-4-1-2 con il gioiellino Ramirez sulla trequarti a supporto del tandem composto da  Acquafresca e Di Vaio , attenzione però a Taider che potrebbe ritagliarsi uno spazio dato che è ancora fuori Diamanti per il problema ai denti riscontrato durante la sosta, ma comunque risolto. Perez e Mudingayi in mediana, sugli esterni troveranno posto Crespo e Rubin. La linea arretrata farà leva su Raggi, Portanova ed Antonsson mentre sono fuori per squalifica sia Cherubin che Morleo.

    Roberto Donadoni dovrà fare a meno del suo portiere titolare Mirante, il quale continua ad allenarsi a parte al pari di Pellè. Out anche Santacroce, che nella parte finale dell’allenamento di venerdì ha riportato un trauma distorsivo al ginocchio destro. Lo schema gialloblù sarà quindi il 3-4-2-1 con Floccari unica punta, supportato dal duo Biabiany-Giovinco che cercheranno di creare scompiglio nella difesa rossoblù. In mediana torna titolare Galloppa che ha scontato il turno di squalifica con al suo fianco capitan Morrone mentre sugli esterni agiranno Valiani e Gobbi.

    BOLOGNA PARMA PROBABILI FORMAZIONI

    Bologna (3-4-2-1): Gillet; Raggi, Portanova, Antonsson; Crespo, Perez, Mudingayi, Rubin; Ramirez, Di Vaio; Acquafresca.
    A disp.: Agliardi, Garics, Sorensen,Taider, Krhin, Diamanti, Gimenez. All.: Pioli

    Parma (3-4-3): Pavarini; Paletta, Zaccardo, Lucarelli; Valiani, Morrone, Galloppa, Gobbi; Biabiany, Giovinco, Floccari.
    A disp.: Gallinetta, Brandao, Pereira, Modesto, Musacci, Palladino, Valdes. All.: Donadoni

  • Sci, Cuche s’impone sulla “Streif”. Brignone seconda in Gigante

    Sci, Cuche s’impone sulla “Streif”. Brignone seconda in Gigante

    Federica Brignone conquista il secondo posto nel gigante inedito di Kranjska Gora con la vittoria andata alla francese Tessa Worley e la tedesca Rebensburg a completare il podio.

    Le donne dovevano gareggiare a Maribor ma, a causa della mancanza di neve, si sono spostate sulla difficilissima “Podkoren” una pista sempre ghiacciata e di solito riservata ai colleghi maschi.

    Ottima dimostrazione di continuità per Federica Brignone che si è arresa solo alla francese Tessa Worley che in 2’03″02 è stata la più veloce.  l’austriaca Goerlg, che era in testa dopo la prima manche, è caduta sul muro finale vanificando una ottima prima manche e stesso discorso per la nostra Denise Karbon che non mantiene il quarto posto conquistato nella prima manche, perdendo tutto nella seconda. In ottica classifica generale grande 4° posto finale per Linsdey Vonn che allunga ulteriormente in generale nei confronti di Riesch e compagnia bella. Fra le altre azzurre, cadono nella prima manche sia Manuela Moeggl che Sabrina Fanchini, mentre nella seconda ad uscire è Elena Curtoni con la sorella Irene che conclude la gara al 16°, mentre è fantastica Giulia Genesini che recupera dal 30° posto della prima manche con il 13° finale. Un cenno per Nadia Fanchini, al rientro dopo quasi due anni dall’ultimo grave infortunio che sfiora la qualificazione nella seconda manche lasciando intravedere segnali positivi di ripresa.

    Gli uomini erano di scena sulla mitica “Streif” di Kitzbuehel, vera e propria casa dello svizzero Didier Cuche che conquista la sua quinta vittoria sulla mitica discesa austriaca. “Streif” molto ridimensionata in questa edizione a causa del maltempo che ha costretto gli organizzatori a far partire gli atleti molto più in basso della partenza originale, praticamente eliminando mezzo percorso. L’Austria si piazza tutta dietro a Cuche con Baumann secondo e Puchner terzo. Giornata assolutamente da dimenticare in casa Italia con il solo Innerhofer a salvarsi con un discreto 12° posto, mentre molto male, e nelle retrovie, sia Fill, Paris e Werner Hell.

    Classifica Gigante

    1    Tessa Worley
    2    Federica Brignone
    3    Viktoria Rebensburg
    4    Linsdey Vonn
    5    Tina Maze

    Classifica Discesa

    1    Didier Cuche
    2    Romed Baumann
    3    Klaus Kroell
    4    Joachim Puchner
    5    Johan Clarey

  • Australian Open, grandissima Errani. Avanzano tutti i big

    Australian Open, grandissima Errani. Avanzano tutti i big

    Sara Errani mantiene alti i colori azzurri all’Australian Open conquistando, per la prima volta in carriera, un posto negli ottavi di finale grazie alla vittoria sulla romena Cirstea in tre set 6-7 6-0 6-2.

    Bellissima affermazione della 24enne azzurra e numero 48 del mondo che dimostra di reggere bene la pressione di un match sicuramente alla sua portata ma resosi difficile dopo la sconfitta nel primo set.

    Sara Errani

    Infatti, dopo un primo set equilibrato, la Errani sciupa un set point sul 6-5 e perde anche il successivo Tie break. Ma l’azzurra dimostra carattere non pensando alle occasioni perdute ed inanellando ben 10 game consecutivi che le permettono di mettere una serie ipoteca sulla vittoria finale. Adesso per la Errani ci sarà la cinese Zheng, prima cinese a raggiungere una semifinale in uno Slam (Wimbledon 2008), attualmente 38 al mondo ma con un passato nelle 15 e fresca vincitrice ad Auckland per il ritiro della Pennetta.

    Nessuna sorpresa fra i big con Djokovic che supera nettamente 6-0 6-1 6-1 il francese Mahut, Murray che ha travolto il francese Michael Llodra 6-4 6-2 6-0, Jo-Wilfried Tsonga, testa di serie numero 6, che ha dato un triplice 6-2 a Federico Gil. In casa Francia mentre si sorride per Tsonga e Gasquet (6-3 6-3 6-1) al top ten Tipsarevic, si piange per la dolorosa sconfitta di Gael Monfils che ha dovuto cedere al 5° set (6-2 7-5 5-7 1-6 6-4) contro il kazako Mikhail Kukushkin. Domani, oltre al tanto atteso Federer-Tomic, anche Del Potro-Kohlschreiber, Berdych-Almagro e Nadal-Lopez.

    Anche nel tabellone femminile tutte le big di giornata hanno passato il turno con la numero 2 del mondo Petra Kvitova che ha approfittato del ritiro della russa Maria Kirilenko  sul punteggio di 6-0 1-0 per la ceca. Facile anche il successo di Maria Sharapova che ha lasciato tre game alla tedesca Angelique Kerber (6-1 6-2). Bene la ritrovata Ana Ivanovic che ha battuto per 6-3 6-4 la statunitense Vania King, mentre ha dovuto ricorrere al terzo set la tedesca Sabine Lisicki per arrestare la marcia di Svetlana Kuznetsova (2-6 6-4 6-2). Nella mattinata italiana facile successo per Serena Williams, che ha travolto l’ungherese Greta Arn 6-1 6-1.

    Ecco tutti gli accoppiamenti degli ottavi: Wozniacki-Jankovic, Clijsters-Li, Azarenka-Benesova, Goerges-Radwanska, Makarova-vincente tra Williams e Arn, Lisicki-Sharapova, Errani-Zheng e Ivanovic-Kvitova.