Autore: Ippolito Gioia

  • Siena – Palermo, Destro a sostituire Calaiò. Miccoli c’e’

    Siena – Palermo, Destro a sostituire Calaiò. Miccoli c’e’

    Siena Palermo sarà una delle partite pomeridiane di questa 25esima giornata di Serie A con il Palermo di Bortolo Mutti  che tenterà,  all’ A.Franchi di Siena, di sfatare il tabù trasferta vera e propria malattia dei rosanero che si trasformano in senso negativo quando sono lontani dalle mura amiche del Barbera.

    Giuseppe Sannino non sarà certo un padrone di casa molto accondiscendente verso le pretese siciliane, il mister bianconero dovrà cercare di invertire l’ultimo trend negativo della sua squadra che è reduce da ben due sconfitte consecutive contro Catania e Lecce.

    Numerose sono però le assenze fra i padroni di casa che devono rinunciare oltre al portiere Brkic, assente di lungo corso, anche alla sapiente regia di Gaetano D’Agostino ed alla pericolosità in attacco di Emanuele Calaiò che dovrà scontare un turno di squalifica. Spazio quindi al giovane talento Mattia Destro con Brienza e Reginaldo a completare il trio d’attacco bianconero. La difesa non certo imprenscindibile contro il Lecce dovrà fare a meno delle spinte sulla fascia del brasiliano Angelo con Vitiello suo probabile sostituto.

    Fabrizio Miccoli ©Tullio M. Puglia/Getty Images

    Nel Palermo, mister Bortolo Mutti non cambia assolutamente nulla della squadra che ha distrutto la Lazio nell’ultimo turno di Campionato, quindi spazio al duo d’attacco composto da Fabrizio Miccoli e Igor Budan con lo sloveno Josip Ilicic ad illuminare nella trequarti mentre l’uruguaiano Hernandez dovrà ancora vedere la partita dalla tribuna. In difesa confermato Mantovani mentre a centrocampo altra partita da titolari inamovibili per Massimo Donati ed Edgar Barreto veri e propri artefici della goleada inflitta alla Lazio la scorsa settimana.

    Le Probabili Formazioni Siena Palermo

    Siena (4-4-2): Pegolo; Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso; Giorgi, Vergassola, Gazzi, Brienza; Reginaldo, Destro
    A disp.: Farelli, Pesoli, Belmonte, Parravicini, Grossi, Bogdani, Gonzalez. All.: Sannino

    Palermo (4-3-1-2): Viviano; Pisano, Silvestre, Mantovani, Balzaretti; Migliaccio, Donati, Barreto; Ilicic; Budan, Miccoli
    A disp.: Tzorvas, Muñoz, Aguirregaray, Della Rocca, Bertolo, Vazquez, Zahavi. All.: Mutti

  • Sei Nazioni 2012 Irlanda Italia 42-10

    Sei Nazioni 2012 Irlanda Italia 42-10

    Dura lezione subita dalla nazionale azzurra all’Avivia Stadium di Dublino contro un’Irlanda decisamente di un’altra categoria con gli azzurri che tengono bene il campo solo nel primo temo per poi crollare nettamente nella ripresa.

    Brunel schiera una prima linea inedita in azzurro, ma collaudata al Benetton Treviso: Rizzo-Ghiraldini-Cittadini. In più Botes, disastroso ai calci con l’Inghilterra, parte titolare all’apertura con Burton in panchina. Nell’Irlanda, rispetto alla sfida di Dunedin per il Mondiale ci sono solo due uomini nuovi nel XV irlandese: Trimble e Sexton invece di O’Driscoll e O’Gara.

    Sofferenza azzurra a Dublino ©Jamie McDonald/Getty Images

    L’inizio azzurro è molto incoraggiante, calcio piazzato di Boates che finisce fuori, ma la prima linea azzurra è ben presente in campo e Boates non fallisce il secondo calcio portando l’Italia avanti 3-0. La reazione irlandese c’e’ ma è il solito errore azzurro che complica i piani a Brunel: Zanni compie l’errore di fare un velo evitabilissimo concedendo il piazzato del 3 pari a Sexton. I verdi raggiunto il pari non indietreggiano e con una lunga azione , fatta di una serie di pick and go consente a Earls di andare in meta con Sexton che trasforma per il 10-3 a favore dei padroni di casa. Boates dimostra di dare qualcosa in più nel gioco azzurro con il numero 10 azzurro che è sfortunato in occasione di un calcio piazzato che colpisce il palo, ma è lo stesso Boates che dopo un’azione azzurra asfissiante compie una finta sontuosa servendo a Parisse una palla d’oro che il capitano azzurro affonda in mezzo ai pali irlandesi. La forza di una grande squadra è quella di saper cambiare passo nei momenti difficili è l’Irlanda dimostra di esserlo alla grande chiudendo gli azzurri nella propria trequarti per i quattro minuti finali del primo tempo segnando la seconda meta con Bowe che approfitta del ritardo di Masi in chiusura. Sexton trasforma e l’Irlanda chiude la prima frazione di gioco avanti 17-10.

    Il secondo tempo si apre ancora con un occasione per Boates di segnare su calcio piazzato, ma il numero 10 azzurro sbaglia ancora a differenza del suo collega Sexton che, 5’ dopo, segna i primi punti irlandesi nel secondo tempo con una precisione chirurgica in mezzo ai pali. A differenza di Boates l’irlandese Sexton è infallibile sui calci piazzati e quando, a 20’ dalla fine, l’Irlanda cambia il ritmo è notte fonda per l’Italia che subisce un’altra meta che porta il punteggio sul 30-10 con la solita trasformazione di Sexton. Esce Boates per Burton ma la musica non cambia con gli irlandesi che vincono tutte le collisioni conquistando definitivamente la metà campo azzurra fino alla fine del match. La conquista del territorio azzurro ed un po’ di falli evitabili sono la causa del crollo azzurro nel secondo tempo che regala la vittoria ai verdi d’Irlanda che chiudono con il punteggio di 42-10 grazie anche alle mete messe a segno da Tom Court a 3’ dal termine e da Andrew Trimble all’80’.

    Passo indietro della nazionale azzurra dopo le buone prestazioni fornite contro Francia e soprattutto contro l’Inghilterra la scorsa settimana. Ancora irrisolto il problema del calciatore con ancora troppi errori commessi da Boates e con il rientro di Mirko Bergamasco contro il Galles, forse l’unica speranza azzurra per evitare il cucchiaio di legno.

  • Sci Alpino, indomito Didier Cuche. Beat Feuz non recupera

    Sci Alpino, indomito Didier Cuche. Beat Feuz non recupera

    Il circo bianco è di scena in questo fine settimana a Crans Montana, in Svizzera e proprio uno svizzero vince il supergigante in programma oggi. Tutti attendevano Beat Feuz sulle nevi di casa ed invece ad imporsi è sempre il solito leone Didier Cuche che, a dispetto dei suoi 37 anni, continua a dominare nelle prove veloci.

    Pochi punti recuperati da Beat Feuz nei confronti dell’austriaco Marcel Hirscherin Coppa del Mondo, occasione persa per lo svizzero dato che la prova veloce è sicuramente adatta alle sue caratteristiche rispetto a quelle dell’austriaco, vero e proprio dominatore sia in Slalom che in Gigante.

    Il podio di Crans Montana ©FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images

    La vittoria Cuche la costruisce nella seconda parte di gara dove disegna da vero artista delle linee sulla molle neve svizzera impensabili per chiunque altro. Il secondo posto è andato all’ottimo canadese Jan Hudec che si è visto precedere per soli 16 centesimi mentre a completare il podio c’e’ un redivivo Benjamin Raich, staccato di 81 centesimi.

    In casa Italia bella prova di Innerhofer che conclude al sesto posto mentre da dimenticare le discese di Werner Hell e Giovanni Borsotti, ambedue fuori dai trenta. Peccato per Peter Fill autore di un grosso errore sull’ultimo salto che ne ha compromesso la gara conclusa alla fine al 16° posto, mentre Marsaglia e Casse si piazzano rispettivamente in 22esima e 25esima posizione.

    Per quanto riguarda la classifica generale con l’infortunio del croato Ivica Kostelic, operato al menisco ed ormai fuori per tutto il finale di stagione, gli unici due in lotta per la coppa di cristallo sono proprio Hirscher e Feuz con l’austriaco, a questo punto, vero favorito per la vittoria finale.

    Classifica Superg

    1 Didier Cuche
    2 Jan Hudec
    3  Benjamin Raich
    4 S. Zurbriggen
    5 Hannes Reichelt
    6 C. Innerhofer
    7 J. Punchner
    8 R. Baumann
    9 A.L. Svindal
    10 Klauss Kroell

    Classifica Generale

    1 M. Hirscher    Aus  1055
    2 Kostelic         Cro  1043
    3 Beat Feuz      Sui   1014
    4 A.L. Svindal   Nor   785
    5 D. Cuche       Sui   761
  • Rugby, ancora novità in casa Italia. Fuori Mauro Bergamasco

    Rugby, ancora novità in casa Italia. Fuori Mauro Bergamasco

    L’appuntamento è di quello importanti, Aviva Stadium di Dublino dove la nazionale azzurra guidata da Jacques Brunel, tenterà di superare i verdi irlandesi nel terzo incontro del Sei Nazioni in programma sabato alle ore 14:30.

    L’impresa sarà molto dura ma non impossibile anche se l’Italia dovrà fare a meno per tutto il prosieguo del torneo di Mauro Bergamasco. Infatti, per il flanker azzurro, ci saranno quattro settimane di squalifica inflittagli dalla Commissione della Celtic League per un placcaggio pericoloso durante il match fra gli Aironi e gli Ospreys.

    Per quanto riguarda il XV che affronterà i padroni di casa irlandesi, il C.T. azzurro Brunel ha in mente ancora delle novità con il lancio dal primo minuto all’apertura di Tobias Botes, sempre subentrato a partita in corso sia contro l’Inghilterra che contro la Francia a Parigi, ma in questa occasione preferito a Kris Burton. Sempre fra i trequarti, torna titolare (lo era stato contro la Francia) Alberto Sgarbi, con Gonzalo Canale dirottato nuovamente in panchina. L’altro cambio è in prima linea, con Michele Rizzo (al terzo cap in azzurro, l’ultimo 3 anni e mezzo fa) al posto di Andrea Lo Cicero, che non andrà nemmeno in panchina, ma viaggerà con la squadra a Dublino come ventitreesimo convocato (il ventiquattresimo sarà l’ala Giulio Toniolatti).

    Mauro Bergamasco ©Claudio Villa/Getty Images

    La scelta di Botes appare molto chiara nell’economia del gioco azzurro, il giocatore di Treviso dovrà cercare di giocare molto vicino alla linea del vantaggio, situazione questa, che dovrebbe permettere agli azzurri di alleggerire la pressione irlandese nei momenti di difficoltà insieme alla nuova prima linea azzurra che con l’ingresso di Rizzo sarà composta da tutti giocatori della Benetton Treviso. Le notizie provenienti da casa Bergamasco non sono però tutte negative, infatti il minore dei fratelli, Mirko, fuori da un po’ di tempo per un infortunio alla spalla, dovrebbe tornare in azzurro in occasione della partita contro il Galles.

  • Boxe, Chisora che genio! Botte da Klitschko e rissa con Haye

    Boxe, Chisora che genio! Botte da Klitschko e rissa con Haye

    Che la Boxe non fosse uno sport per signorine dai cuor leggeri è cosa abbastanza risaputa, ma questo fantastico sport non a caso viene soprannominato “La Nobile Arte” anche perché tutto deve iniziare e finire dentro il ring. Beh, questo non è sicuramente successo nell’ultimo mondiale dei pesi massimi Wbc tenutosi in Germania tra il campione ucraino e detentore del titolo, Vitali Klitschko e lo sfidante, l’inglese Dereck Chisora.

    Non si è fatto mancare veramente niente l’inglese che nel corso di tutto il fine settimana ha collezionato un ceffone a Klitschko prima del match, la sconfitta sul ring e poi una rissa con David Haye in conferenza stampa. Chisora aveva perso ai punti, ed anche abbastanza nettamente, il mondiale dei massimi Wbc con Klitschko che ha conservato il titolo dominando la sfida cominciata venerdì con le schermaglie nella sessione dedicata al peso: Chisora aveva avuto la brillante idea di rifilare uno schiaffone al campione ucraino, rimediando una multa di 50mila dollari. Per chiudere in bellezza il fine settimana, l’inglese ha concluso la trasferta tedesca con una rissa in conferenza stampa. Tra i giornalisti è spuntato David Haye, ex pugile inglese. Sono volate parole grosse prima dello scontro fisico. Chisora, che ha minacciato ripetutamente Haye, stamattina ha dovuto anche rispondere alle domande della polizia all’aeroporto di Monaco.

    Klitschko e Chisora | © CHRISTOF STACHE/AFP/Getty Images

    Queste le parole non tanto gentili rivolte da Chisora a David Haye: “David, ti sparo. Dico sul serio, ti sparerò“. Le parole del pugile 28enne hanno spinto la polizia tedesca a prendere provvedimenti. “Chisora sarà interrogato“, ha confermato un portavoce delle forze dell’ordine all’agenzia Dpa. A causa dello spettacolo ignobile offerto dai due pugili inglesi, la federpugilato tedesca (Bdb) valuterà, nei prossimi giorni, l’ipotesi di bandire i due pugili dal territorio tedesco impedendogli, conseguentemente, di poter in futuro incontrare i guantoni dei fratelli ucraini che come è noto, combattono esclusivamente nel territorio teutonico.

    Il video dello schiaffo di Chisora a Klitschko

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    L’ultimo round del match

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    Le minacce di Chisora ad Haye e la rissa

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  • Tennis, sorridono Azarenka e Federer. Peccato Volandri

    Tennis, sorridono Azarenka e Federer. Peccato Volandri

    Il fine settimana tennistico ha visto due conferme ed una liete notizia, le due conferme sono rappresentate dai successi di Viktoria Azarenka a Doha e di Roger Federer a Rotterdam, mentre la buona notizia è la rinascita di Filippo Volandri che a San Paolo, in Brasile, è andato ad un passo dal titolo.

    Peccato per il 30enne livornese che ha disputato una settimana ad alto livello sul rosso brasiliano, vittorie molto importanti e sofferte su Nalbandian e Bellucci e match giocato alla pari in finale contro il numero 11 del mondo, lo spagnolo Almagro.

    Il trionfo di Federer a Rotterdam © Dean Mouhtaropoulos/Getty Images

    Volandri è partito molto bene in finale dove riesce a portarsi in un amen sul 3-0, poi il buio con Almagro che capisce che non può giocare quattro metri fuori dal campo contro l’azzurro ed inizia a farsi più propositivo anche con inedite discese a rete. Lo spagnolo infila sei game di fila e la vittoria del primo set è cosa fatta, ma Volandri non si arrende e, come contro Nalbandian e Bellucci, riesce a portare Almagro al terzo e decisivo set. Nel terzo l’italiano regge alla grande fino al 4 pari, poi quando si trova a servire per rimanere nel match (5-4 Almagro), ha ancora la forza per annullare un match point con uno spettacolare rovescio incrociato, ma non il secondo quando sbaglia forzando un dritto anomalo lungolinea. Ottimo comunque il segnale lanciato da Volandri che con la finale raggiunta a San Paolo (la nona), raggiunge al quarto posto Andrea Gaudenzi, anche lui finalista in 9 tornei Atp: davanti a loro solo Adriano Panatta (26 finali), Corrado Barazzutti (13) e Paolo Bertolucci (11) nella classifica All time in casa Italia.

    Nel torneo Atp500 di Rotterdam Federer conquista il suo titolo n.71 in carriera grazie alla vittoria netta, 6-1 6-4 nei confronti dell’argentino Juan Martin Del Potro che poco ha potuto contro il numero 3 del mondo che ha praticamente dominato il primo set, mentre nel secondo parziale c’e’ stata più partita ma ancora Del Potro dimostra di non aver ancora raggiunto il livello che gli permise di imporsi agli Us Open del 2009.

    Tra le donne, la bielorussa Viktoria Azarenka onora come meglio non poteva fare il trono di numero uno al mondo demolendo in finale a Doha, l’australiana Samantha Stosur in un match che non ha mai avuto storia sin dal primo quindici. Vittoria in due comodi set per 6-1 6-2 per la bielorussa che conquista la sua vittoria consecutiva numero 17 ed il successo numero 3 su altrettanti tornei disputati (Sydney, Australian Open ed appunto Doha), confermando di essere l’assoluta dominatrice, in campo femminile, di questo inizio di stagione.

     

     

     

  • Lecce – Siena 4-1, le pagelle. Muriel e Cuadrado super

    Lecce – Siena 4-1, le pagelle. Muriel e Cuadrado super

    Il Lecce di mister Serse Cosmi conquista tre punti importantissimi in ottica salvezza grazie alla vittoria netta e convincente nei confronti di un Siena letteralmente tramortito dai due colombiani Muriel e Cuadrado, veri mattatori della partita. Brutta, e per certi versi inattesa battuta d’arresto per il Siena di Sannino che si è sciolto dopo il rigore di Di Micheledel 2-1.

    Cuadrado ©Giuseppe Bellini/Getty Images

    Lecce

    Muriel 7,5 ennesimo gioiello scoperto dall’Udinese, il colombiano fa impazzire tutta le retroguardia senese con continue discese e dribbling da paura. Realizza l’importantissimo gol del pareggio da vero opportunista e si procura il rigore del vantaggio leccese grazie ad una serpentina fantastica che ubriaca tutta la difesa bianconera.

    Cuadrado 7 diciamo la verità, difendere non è il suo forte e si vede nell’occasione del vantaggio senese dove si dimentica di mancare Del Grosso ma in attacco è una vera  e propria furia. I suoi cambi di passo spezzano in due la difesa bianconera con la ciliegina del gol del 3-1, vera e propria perla della 23esima giornata.

    Benassi 6,5 le continue voci sul suo presunto coinvolgimento nell’inchiesta sul calcio scommesse non intaccato la concentrazione del portiere giallorosso che è decisivo in almeno due occasioni dove si dimostra reattivo prima su Calaiò e poi su Brienza.

    Siena

    Rossettini – Contin 5 il duo bianconera non ci capisce nulla per quasi tutti i 90’ grazie soprattutto alle scorribande di Muriel ed alle discese di Cuadrado.

    Calaiò 5,5 questa volta l’ex giocatore del pronto non è stato cinico nelle poche occasioni avute, non molto reattivo quando si è trovato tutto solo davanti a Benussi.

    Le Pagelle

    LECCE (3-5-2): Benassi 7; Oddo 6,5, Carrozzieri 6,5, Esposito s.v. (11′ pt Di Matteo 6); Cuadrado 7, Giacomazzi 6,5, Blasi 6, Obodo 6 (14′ st Bertolacci 6), Brivio 6,5; Muriel 7,5 (46′ st Delvecchio s.v.), Di Michele 6,5. (Julio Sergio, Giandonato, Bojinov, Corvia). Allenatore: Cosmi.

    SIENA (3-4-2-1): Pegolo 5,5; Terzi 5,5, Rossettini 5, Contin 5 (25′ st Giorgi 5); Angelo 6,5, Parravicini 5,5 (7′ st Gazzi 5), Vergassola 6, Grossi 5,5; Brienza 6, Reginaldo 6 (13′ st Destro 5,5); Calaiò 5,5. (Farelli, Belmonte, D’Agostino, Mannino). All. Sannino.

  • Lecce  Siena 4-1, Muriel e Cuadrado due fenomeni

    Lecce Siena 4-1, Muriel e Cuadrado due fenomeni

    Grande Lecce al “Via del Mare” con la squadra di Serse Cosmi che supera un ottimo Siena per 4-1 grazie alle prodezze di Muriel e Cuadrado. Bellissima prestazione della compagine giallorossa che ha saputo reagire alla grande al vantaggio iniziale del Siena firmato Del Grosso.

    L’inizio del match è targato Muriel che con continue scorribande mette in serie difficoltà la difesa senese. Ma è il Siena che approfitta di una discesa sulla fascia destra di Angelo che serve magistralmente Del Grosso che, approfittando della troppa libertà lasciatagli da Cuadrado, mette in gol alle spalle di Benussi. La reazione del Lecce è prontissima con il suo uomo migliore, Muriel che da fuori area impegna severamente Pegolo che è costretto a rifugiarsi in angolo. Nell’angolo successivo proprio il giovane  colombiano mette in gol approfittando di una respinta sotto misura di Pegolo, miracoloso su Di Michele. Finisce 1-1 un primo tempo molto vivace con il Lecce a farsi preferire dopo lo svantaggio senese di inizio match.

    Il Colombiano Muriel ©Giuseppe Bellini/Getty Images
    Il secondo tempo si apre con il Siena deciso a giocare con più ritmo rispetto al primo tempo ed al 55’ ci vuole un super Benussi a fermare Calaiò completamente solo in area. Cosmi si fa sentire in panchina e proprio Muriel è ancora il giocatore del Lecce che cambia completamente le sorti del match. Il colombiano se ne beve quattro in dribbling prima di essere steso in area da Gazzi con il rigore trasformato da Di Michele. Benussi è ancora bravo in uscita su Brienza, ma dopo pochi mimuti è Cuadrado che regala un autentica perla ai pochi intimi del “Via Del Mare” facendosi mezzo campo con la palla al piede prima di trafiggere Pegolo con uno scavetto da vero fuoriclasse. Il Siena è alle corde ed il colpo di grazia viene inflitto da Davide Brivio che su punizione segna il quarto gol per il Lecce che fino a questo partita aveva segnato con il contagocce.

    Grande spettacolo al “Via Del Mare” con i due colombiani, Cuadrado e Muriel che hanno spaccato letteralmente in due la partita per la gioia immensa di Serse Cosmi che risolleva le speranze salvezza per la sua squadra e con il Siena che paga, forse, le fatiche contro Napoli e Roma degli ultimi tempi.

  • Lecce Siena, Cosmi a caccia dei tre punti contro il Siena dei miracoli

    Lecce Siena, Cosmi a caccia dei tre punti contro il Siena dei miracoli

    Lecce e Siena si sfideranno nell’ormai classico appuntamento dell’ora di pranzo in una sfida molto importante per ambedue le compagini in campo con la squadra di mister Serse Cosmi a caccia della vittoria in ottica salvezza e i ragazzi di Sannino, vogliosi di continuare una striscia positiva fatta delle vittorie sul Napoli in Coppa Italia e sulla Roma nell’ultima di campionato.

    Non dovrebbe essere la classica sfida fra due squadre in lotta per non retrocedere quella di scena al “Via Del Mare”. Il Lecce non si può accontentare del punto e dal canto suo il Siena ha dimostrato, anche con le grandi, di giocare sempre per la vittoria.

    Riguardo alla formazione del Lecce, scontato lo schieramento con il collaudato 3-5-2. In porta, nonostante l’ottima prestazione fornita contro l’Atalanta, Julio Sergio non è stato nemmeno convocato con Benassi  a riprendersi il posto da titolare. Intanto sul portiere giallorosso è piombata la procura di Cremona che lo ha iscritto nel registro degli indagati nell’ ambito dell’inchiesta sul calcio scommesse “Last Bet”.  Nella difesa a tre dovrebbero spuntarla da sinistra a destra: Oddo, Carrozzieri e Miglionico (quest’ultimo appena guarito dall’influenza). Centrocampo con: Cuadrado, Giacomazzi, Blasi, Delvecchio, Brivio. Tandem d’attacco superleggero con Di Michele e Muriel. Mentre Bojinov potrebbe entrare a partita in corso. Sannino dovrebbe schierare il Siena col classico 4-4-2 che ha dato ottimi frutti in questa stagione. Confermato  Pegolo tra i pali con Vitiello e Rossettini, Terzi, e Del Grosso a formare la linea difensiva. Centrocampo fatto di quantità e qualità con Giorgi, Vergassola, Gazzi e Brienza, mentre davanti il solito tandem formato da Mattia Destro ed Emanuele Calaiò.

    Le Formazioni

    Lecce (3-5-2): Benassi; Oddo, Carrozzieri, Miglionico; Cuadrado, Giacomazzi, Blasi, Delvecchio, Brivio; Di Michele, Muriel
    A disp.: Petrachi, Di Matteo, Esposito, Bertolacci, Obodo, Bojinov, Corvia. All.: Cosmi

    Siena (4-4-2): Pegolo; Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso; Giorgi, Vergassola, Gazzi, Brienza; Destro, Calaiò
    A disp.: Farelli, Contini, Angelo, D’Agostino, Grossi, Reginaldo, Gonzalez. All.: Sannino

  • Napoli Chievo, Hamsik ancora in panchina. Dubbio Fernandez – Grava

    Napoli Chievo, Hamsik ancora in panchina. Dubbio Fernandez – Grava

    Il Napoli di Walter Mazzarri sarà di scena questa sera al San Paolo per chiudere, nel “Monday Night”, la 23esima giornata di serie A contro una delle squadre tabù degli ultimi anni, il Chievo di Mimmo Di Carlo.

    Cambiamenti in vista nell’undici iniziale partenopeo anche in considerazione dell’imminente ottavo di finale contro i il Chelsea non certo irresistibile degli ultimi tempi, vero spartiacque della stagione partenopea.

    Sfida da dentro o fuori per il Napoli che, se non dovesse agguantare i tre punti contro il Chievo questa sera, molto probabilmente dovrà dire addio a qualsiasi velleità di rimonta per il terzo posto, utile per la qualificazione in Champions League. Il reparto dove dovrebbero esserci le maggiori novità potrebbe essere quello difensivo dato che Mazzarri dovrà far fronte alla squalifica di capitan Cannavaro e decidere di dover concedere un turno di riposo anche a Campagnaro apparso fuori forma nelle ultime uscite; probabile lo spostamento di Aronica al centro del trio difensivo, con Britos sul centro-sinistra e il ballottaggio Grava-Fernandez per il posto sul centro-destra, con l’argentino in vantaggio. A centrocampo potrebbe tirare un po’ il fiato Gargano, con in campo la coppia della nazionale svizzera Inler-Dzemaili; sulle fasce turno di riposo anche per Maggio, con Zuniga a destra e Dossena a sinistra. Qualche dubbio in attacco, con Cavani e Lavezzi sicuri del posto e Pandev favorito su Hamsik

    Formazione tipo invece per Mimmo Di Carlo che spera di ripetere le imprese degli anni passati che hanno visto i veneti fare sempre bene al San Paolo e mettere in seria difficoltà i partenopei. Davanti a Sorrentino linea difensiva con Andreolli e Cesar al centro, Sardo a destra e Dramè a sinistra. A centrocampo Bradley al centro con Hetemaj e Rigoni interni. In attacco Thereau agirà alle spalle di Paloschi e Pellissier.

    Le probabili formazioni di Napoli-Chievo:

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Fernandez, Aronica, Britos; Zuniga, Inler, Dzemaili, Dossena; Pandev, Lavezzi; Cavani. Allenatore: Mazzarri.

    Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo, Andreolli, Cesar, Dramé; Hetemaj, Bradley, Rigoni; Théréau; Paloschi, Pellissier. Allenatore: Di Carlo.