Autore: Ippolito Gioia

  • Indian Wells, Nadal vacilla ma non cade. Fantastico Federer

    Indian Wells, Nadal vacilla ma non cade. Fantastico Federer

    Ennesima sfida in semifinale al Masters 1000 di Indian Wells fra Roger Federer e Rafa Nadal grazie alle vittorie contro i due argentini, Juan Martin Del Potro e David Nalbandian, nei quarti di finale.

    Vittoria mai messa in discussione per un Roger Federer in versione deluxe mentre molto più sofferta, e per certi versi più bella, quella dello spagnolo contro un redivivo Nalbandian che lo ha messo in seria difficoltà per tutta la durata del match.

    Il commento del quarto di finale fra Federer e Del Potro si esaurisce nei primi due game del primo set: Federer viene portato ai vantaggi, serve una prima dubbia, con Del Potro che chiama il “falco”. Purtroppo il Falco non riesce a spiccare il volo impedendo a Del Potro di verificare se la prima di Federer fosse dentro o fuori con l’arbitro che non fa certamente una bella figura, lavandosi letteralmente le mani. Del Potro è su tutte le furie, manda fuori di due metri la successiva risposta e perde il proprio turno di servizio. Nei successivi turni l’argentino non concederà più un quindici ma ormai la frittata è fatta perché, al Federer di oggi, strappare il servizio è impresa al limite dell’impossibile. Partenza ad handicap per Del Potro anche nel secondo parziale con l’argentino che cede nel primo game il servizio, spalancando le porte della semifinale a Federer che, con la bellezza di 13 Ace, non concede nessuna occasione di rientrare nel match al suo avversario e chiudendo alla fine in due set con il punteggio di 6-3 6-2.

    Rafael Nadal ©ROBYN BECK/AFP/Getty Images

    L’altro quarto di finale, che sembrava essere una formalità per Nadal, si rivela invece un match bellissimo e di altissima qualità grazie soprattutto ad un David Nalbandian che gioca sui suoi livelli di 5-6 anni fa, quando fu capace di disputare una finale di Wimbledon e di sfiorare anche un open degli Stati Uniti. Nalbandian è perfetto nel primo set, disegna il campo che è un meraviglia con Nadal costretto ad arrancare da fondo campo. Il primo parziale si chiude 6-4 per l’argentino ed anche il secondo vede il numero 74 del mondo (classifica assolutamente bugiarda), comandare il match. Nadal commette tanti errori di rovescio ma è il suo dritto che lo toglie, per l’ennesima volta, da una sconfitta assolutamente imprevista. Infatti, sul 5 pari 15-30, un bolide di Nadal bacia la riga con lo spagnolo che riprende per i capelli non game compromesso e con Nalbandian che concede la prima palla break, che è anche un set point nel succesivo turno di battuta, mandando il match al terzo. Nel set decisivo Nadal vola 5-2, si fa recuperare uno dei due break, ma Nalbandian finisce la benzina alzando bandiera bianca definitivamente.

    Oggi, pioggia permettendo, le due semifinali con il numero uno Djokovic a cercare di parare le bordate al servizio di John Isner ed il “clasico” con lo svizzero che sembra favorito rispetto ad un Nadal comunque sempre pericoloso.

    Fra le donne la finale sarà tra la numero uno al mondo, Viktoria Azarenka e la russa Maria Sharapova, numero due del seeding, sicuramente le due giocatrici più in forma del circuito. La numero uno del mondo ha vinto per 6-4 6-3 sulla tedesca Angelique Kerber, mentre Maria Sharapova si è avvantaggiata dal ritiro di Ana Ivanovic che ha issato bandiera bianca per un problema all’anca dopo aver perso il primo set per 6-4 e vinto il primo game del secondo set.

  • Indian Wells, Djokovic in semifinale. Avanti Sharapova e Ivanovic

    Indian Wells, Djokovic in semifinale. Avanti Sharapova e Ivanovic

    Con la vittoria in due set (6-3 6-4) sullo spagnolo Almagro, il numero del mondo Novak Djokovic conquista la semifinale del Masters 1000 di Indian Wells. A sfidare il serbo ci sarà l’americano John Isner che ha battuto 6-3 1-6 7-5 il francese Gilles Simon.

    Nel torneo femminile la semifinale della parte bassa del tabellone sarà una sfida fra bellissime con la russa Maria Sharapova a sfidare la serba Ana Ivanovic.

    Molto più solida la prestazione di Djokovic nei quarti di finale rispetto ai precedenti incontri, Almagro è rimasto imbrigliato nella fitta rete del serbo fatta di scambi continui e profondi in mezzo al campo che hanno tappato le ali allo spagnolo, forte nei colpi d’incontro negli angoli del campo. Almagro non è riuscito quasi mai a sfondare il serbo con il suo dritto, Djokovic ha controllato bene il ritmo della partita, chiudendo i due parziali in maniera perentoria e non destando quasi mai la sensazione di perdere il controllo del match. Nell’altro quarto di finale, sfida molto più incerta con Isner che ha saputo avere la meglio nei confronti di Simon che non ha approfittato di un vantaggio di 3-1 nel primo set, perso per 6-3, per poi alzare bandiera bianca nel terzo parziale con l’americano che ha sfruttato il servizio nei momenti decisivi del match.

    Novak Djokovic ©Matthew Stockman/Getty Images

    Nel tabellone femminile bella vittoria di una ritrovata Ana Ivanovic che conquista la semifinale a scapito della francese Marion Bartoli, superata per 6-3 6-4 in 77 minuti di gioco ed aiutata anche, da qualche problema fisico della transalpina. L’ultimo quarto di finale che presentava il derby russo fra la Sharapova e la Kirilenko, ha visto prevalere la Maria siberiana in un match combattutissimo  e chiuso dopo più di tre ore di gioco con il punteggio di 3-6 7-5 6-2 con la Kirilenko che non ha saputo approfittare dell’opportunità di chiudere il match, nel corso del secondo set.

    Anche oggi grandissimi match con i due quarti maschili della parte bassa fra Federer-Del Potro e Nadal-Nalbandian, mentre le donne avranno le semifinali con la numero uno Azarenka opposta alla sorpresa del torneo, la tedesca Kerber e la Sharapova contro la Ivanovic.

  • Sci, riscatto Innerhofer, Feuz cade e consegna la coppa ad Hirscher?

    Sci, riscatto Innerhofer, Feuz cade e consegna la coppa ad Hirscher?

    Christof Innerhofer riscatta parzialmente una stagione fatta di cadute, infortuni e cocenti delusioni, conquistando l’ultimo supergigante della stagione alle finali di Coppa del Mondo in corso di svolgimento a Schladming, in Austria.

    Bella anche la prestazione di Matteo Marsaglia che chiude al quarto posto con il rammarico di aver perso la sua prima vittoria in Coppa del Mondo, nel tratto finale del tracciato dove ha concesso quasi mezzo secondo al suo amico e compagno di squadra Innerhofer.

    Ottima prova quella del campione del mondo in carica che si è dimostrato presente soprattutto con la testa, cosa assolutamente non facile dopo una stagione da dimenticare, e per giunta, nell’ultima gara stagionale. Innerhofer precede di soli due centesimi il francese Pinturault e di sei, l’austriaco Marcel Hirscher con quest’ultimo che ha decisamente la Coppa generale in mano a causa della caduta di Beat Feuz che ha costretto lo svizzero a non prendere punti in una gara in cui doveva assolutamente aumentare il suo margine in vista delle discipline tecniche in cui l’austriaco si fa decisamente preferire. Adesso il vantaggio di Feuz è di soli 75 punti, 1330 contro i 1255 di Hirscher e con il gigante in programma sabato e lo slalom speciale di domenica, solo l’austriaco può perdere la coppa di cristallo. La coppa di specialità è andata al norvegese Axel Lund Svindal che con questa vittoria, aggiunta al successo di ieri in discesa, raddrizza una stagione fatta di pochi alti e moltissimi bassi.

    Christof Innerhofer ©SAMUEL KUBANI/AFP/Getty Images

    Nel supergigante femminile a sorridere è la tedesca Viktoria Rebensburg che si dimostra brava anche nella velocità dopo essere stata l’assoluta dominatrice del gigante di tutta la stagione. Seconda la statunitense Mancuso, con la Rolland, che bissa il podio di ieri in discesa con un terzo posto assolutamente meritato. Dopo la vittoria di ieri in discesa, Linsdey Vonn si consola del modesto, per lei, sesto posto con la coppa di specialità che si aggiunge, oltre alla Coppa generale, a quella di discesa e supercombinata.

  • Indian Wells, che fatica Djokovic e Federer. Super Azarenka

    Indian Wells, che fatica Djokovic e Federer. Super Azarenka

    Novak Djokovic e Roger Federer superano gli ottavi di finale del Masters 1000 di Indian Wells con qualche difficoltà, viste le vittorie in tre set dei due fuoriclasse rispettivamente contro, l’argentino Andujar ed il brasiliano Bellucci.

    Continua invece senza nessun problema, la marcia della numero uno bielorussa Viktoria Azarenka che con una facilità disarmante strapazza la polacca Radwanska, conquistando la vittoria numero 21 e mantenendo l’imbattibilità in questo 2012.

    Sembrava tutto assolutamente facile per il serbo contro un giocatore come Andujar, che notoriamente riesce a dare il meglio di sé sulla terra rossa ed infatti il numero uno inizia in maniera fantastica collezionando la bellezza di sette game consecutivi. Qui, forse un calo di concentrazione del serbo e la reazione dell’argentino, fanno sì che il match diventi decisamente più bello ed equilibrato con Andujar che riesce a portare Djokovic addirittura al terzo set grazie alla vittoria del tie break del secondo. Un dato però dimostra la differenza fra i due giocatori, l’argentino conquista 8 palle break senza mai sfruttarne nessuna, mentre Djokovic ne conquista 5 trasformandole tutte con l’ultima che gli consente di volare nel terzo parziale sul 6-2 finale. Anche Roger Federer non è riuscito a vincere in maniera facile contro il brasiliano Bellucci, lo svizzero gioca male il primo set commettendo tanti errori al servizio e finendo per perdere il parziale per 6-3. Il brasiliano è in partita ma, come contro Raonic, Federer riesce mantenere la calma trovando di volta in volta continuità al servizio e con qualche errore in meno, riesce a mettere le cose a posto, conquistando secondo e terzo set con il punteggio di 6-3 6-4.

    Roger Federer ©Harry How/Getty Images

    Tutto facile invece per Nadal che si è sbarazzato del talentuoso ma discontinuo ucraino Dolgopolov in due set (6-3 6-2) in un match in cui ancora una volta l’ucraino non si è dimostrato all’altezza di giocare alla pari con uno dei giocatori più forti al mondo. Nadal incontrerà nei quarti l’argentino David Nalbandian che ha superato in un match molto gradevole il francese Tsonga (3-6 7-5 6-3 lo score), mentre Djokovic se la vedrà con lo spagnolo Nicolas Almagro che a sorpresa ha strapazzato uno spento Tomas Berdych (6-4 6-0) e con Federer che avrà sicuramente il quarto di finale più ostico dato che avrà davanti l’argentino Juan Martin Del Potro che ha superato per 7-6 6-7 6-2 l’uzbeco Denis Istomin. L’ultimo quarto di finale sarà tra il francese Simon che ha avuto la meglio nei confronti del giovane e promettente americano Ryan Harrison (7-6 5-7 6-1) ed il bombardiere a stelle e strisce John Isner che ha superato per 6-4 7-5 il qualificato australiano Matthew Edben che chiude il torneo di Indian Wells, rappresentando la sorpresa più lieta.

    Nel torneo femminile sembra invece che ci sia un’unica padrona e cioè la bielorussa Azarenka, che in poco più di un ora, supera la polacca Radwanska che da lunedì salirà alla posizione numero 4 del ranking Wta. Impressionante la bielorussa che ha infilato ben 11 game consecutivi, prima di concedere alla polacca di chiudere almeno con dignità con un 6-0 6-2 che lascia decisamente pochi commenti. Vika affronterà in semifinale la tedesca Angelique Kerber che ha battuto per 6-4 6-2 la cinese Na Li. Oggi ultimi due quarti femminili: Marion Bartoli contro Ana Ivanovic e Maria Sharapova contro Maria Kirilenko.

  • Indian Wells, l’esperienza aiuta Roger Federer, facile Nadal. Vinci fuori

    Indian Wells, l’esperienza aiuta Roger Federer, facile Nadal. Vinci fuori

    Roger Federer approda agli ottavi di finale del Masters 1000 di Indian Wells, con qualche patema d’animo, vista la vittoria raggiunta in tre set con il giovane rampante canadese Milos Raonic. Tutto molto semplice invece per Rafael Nadal, che si è sbarazzato facilmente del connazionale Granollers.

    Per quanto riguarda i colori azzurri, saluta la California l’ultima italiana in gara, la tarantina Roberta Vinci, che ha perso abbastanza nettamente dalla russa, numero due del mondo, Maria Sharapova.

    Si sapeva che il match dello svizzero non fosse semplice, ma il giovane canadese ha decisamente messo in serie difficoltà Roger Federer con un primo set giocato ad altissimo livello e vinto al tie break. perso il primo parziale, Federer non si assolutamente scomposto non abbassando mai il suo livello, a differenza di Raonic che, lentamente ma inesorabilmente, iniziava ad andare fuori giri. Facile quindi la conclusione del match per lo svizzero che concede nei successivi due set, la miseria di sei game all’avversario chiudendo alla fine con il punteggio di 6-7 6-4 6-2. Per il numero due del mondo Nadal invece un bel turno di allenamento con il connazionale Grannolers, strapazzato in due set (6-1 6-4), anche se lo spagnolo ha dichiarato di essersi sentito un po’ affaticato nel corso del secondo set.

    Roger Federer ©Harry How/Getty Images

    Negli altri incontri solida vittoria di Juan Martin Del Potro sullo spagnolo Verdasco (6-2 7-6 lo score), prestazione molto convincente anche del connazionale Nalbandian sul serbo Tipsarevic (6-3 3-6 6-3) mentre più complicata del previsto la vittoria di Tsonga su Radek Stepanek (6-7 6-3 6-2) con la sorpresa del terzo turno rappresentata dalla sconfitta (6-4 6-3 il punteggio finale) del numero 5 del mondo, David Ferrer, per mano dell’uzbeco Istomin in giornata di grazia.

    Questi gli ottavi che si disputeranno tutti nella giornata di oggi: Djokovic-Andujar, Berdych-Almagro, Harrison-Simon, Isner-Ebden, Del Potro-Istomin, Federer-Bellucci, Tsonga-Nalbandian, e Nadal-Dolgopolov.

    Tra le donne esce l’unica azzurra presente ancora nel deserto californiano, Roberta Vinci, che non ha opposto granché resistenza alla russa Maria Sharapova, vincitrice in due set 6-2 6-1. la partenza della Vinci non era stata per nulla male con l’azzurra che nei primi tre game era avanti 2-1, poi il buio, con la Sharapova che infila 10 game consecutivi, buttando la tarantina fuori dal match. La bella siberiana nei quarti affronterà Maria Kirilenko, che ha vinto il derby russo battendo per 6-1 5-7 6-2 la connazionale Nadia Petrova, che forse ha risentito dal punto di vista fisico, la battaglia vinta contro la Stosur del turno precedente. Ancora una vittoria per la numero uno, Vika Azarenka, che si è sbarazzata della tedesca Gorges per 6-3 6-1 conquistando la vittoria numero 20 su altrettanti incontri, un dominio quello messo in atto dalla bielorussa, decisa ad emulare la striscia di Djokovic del 2011. Avanzano anche Ana Ivanovic (6-3 6-2 su Caroline Wozniacki), Marion Bartoli (6-1 6-4 alla ceca Lucie Safarova), Na Li (6-1 6-0 a Klara Zakopalova) e la tedesca Angelique Kerber (6-3 3-6 7-6 su Christina McHale). Sorprende la vittoria della serba Ana Ivanovic che è riuscita ad imporre il suo tennis nei confronti della danese Caroline Wozniacki, che da quando ha perso la poltrona di numero uno mondiale, stà giocando decisamente male.

    Questi i quarti di finale femminili: Azarenka-Radwanska  e Na Li-Kerber che si disputeranno oggi, mentre Domani sarà il turno di Ivanovic-Bartoli e Sharapova-Kirilenko.

  • Tirreno – Adriatico, vittoria finale di Vincenzo Nibali. A Cancellara la crono

    Tirreno – Adriatico, vittoria finale di Vincenzo Nibali. A Cancellara la crono

    Vincenzo Nibali vince la 47° edizione della Tirreno – Adriatico grazie all’ottima prestazione nella cronometro finale con arrivo a S. Benedetto del Tronto, vinta dal “Treno di Berna”, Fabian Cancellara.

    La corsa denominata “dei due mari” non poteva non essere vinta dallo “squalo dello stretto”, il soprannome di Vincenzo Nibali che ha addentato come un vero e proprio squalo sia le insidiose curve presenti sul tracciato della cronometro finale che l’americano Chris Horner.

    Non era partita alla grande questa Tirreno – Adriatico per il capitano della Liquigas – Cannondale che aveva perso troppo tempo nella cronosquadre d’apertura, ma dalla tappa di Chieti in poi, lo squalo ha attuato la sua fantastica rimonta sull’americano Horner. Il Nibali visto a Prato di Tivo e quello di oggi a cronometro può tranquillamente essere ritenuto alla pari sia del migliore  Cadel Evans che di Andy Schlecke quindi che sia l’anno giusto per poter vincere qualcosa di veramente importante?

    Vincenzo Nibali ©JAIME REINA/AFP/Getty Images

    Nella cronometro finale lo svizzero Fabian Cancellara ha preceduti tutti con una media stratosferica (superiore ai 52 km orari), ottimo secondo posto per Daniele Bennati con l’australiano Cameron Meyer a chiudere il podio. Maglia azzurra della classifica generale quindi a Vincenzo Nibali che si aggiudica anche quella rossa della classifica a punti, la maglia bianca del miglior giovane va all’olandese Wouter Pouls, mentre quella verde del miglior scalatore va all’italiano Stefano Pirazzi.

    Bellissima vittoria per Vincenzo Nibali che aggiunge la Tirreno – Adriatico alle tappe vinte al Giro d’Italia ed alla Vuelta del 2010. Il programma del forte messinese al momento non è chiaro, sicuramente il prossimo obiettivo sarà correre una Milano – San Remo a tutta e magari piazzare la stoccata vincente sul Poggio per poi aiutare Peter Sagan, qualora venisse ripreso. La Liquigas lo vorrebbe alla partenza del Tour per lasciare la corsa rosa ad Ivan Basso ed infatti, la condizione fantastica di Nibali, non sembrerebbe quella giusta per arrivare in forma nella corsa rosa e quindi, anche con i miglioramenti evidenti visti a cronometro, si può legittimamente sperare di trovare un erede del grande Marco Pantani, nell’albo d’oro della Grande Boucle

    Classifica Finale

    1 NIBALI Vincenzo  ITA LIQUIGAS – CANNONDALE

    29.38’08”

    2 HORNER Chris  USA RADIOSHAK NISSAN TREK

    +14

    3 KREUZIGER Roman  CZE ASTANA PRO TEAM

    +26

    4 NOCENTINI Rinaldo  ITA AG2R LA MONDIALE

    +53

    5 HOOGERLAND Johnny  USA VACANSOLEIL – DCM PRO C.TEAM

    +1.00

    6 RODRIGUEZ Joaquin  SPA KATUSHA TEAM

    +1.16

  • Masters 1000 Indian Wells, Novak Djokovic sul velluto. Sorpresa Ebden

    Masters 1000 Indian Wells, Novak Djokovic sul velluto. Sorpresa Ebden

    Il numero uno del mondo, Novak Djokovic, supera facilmente in due set (6-2 6-3), il sudafricano Kevin Anderson in un match in cui il serbo non ha mai concesso una minima occasione al suo modesto avversario.

    La sorpresa più gradita del torneo californiano è rappresentata dalla vittoria del qualificato australiano, Matt Ebden, che ha eliminato in due set (6-3 6-4), l’americano Mardy Fish con gli Stati Uniti, che salutano anche Andy Roddick, battuto dal ceco Thomas Berdych.

    Novak Djokovic è apparso subito in palla sul cemento californiano, Anderson non ha potuto veramente nulla nei confronti del numero uno del mondo che ha giocato al 50% delle proprie possibilità, ma che ha mostrato una seconda di servizio veramente solida, con cui ha potuto facilmente gestire il match. Se gli Stati Uniti piangono per le eliminazioni di Fish e Roddick, sicuramente saranno contenti per la vittoria di John Isner che ha superato con un duplice 7-5, l’argentino Juan Monaco in un match cui, come al solito, Isner ha fatto la differenza al servizio non tanto nel numero degli Ace (10 alla fine), ma nella velocità a tenere il proprio turno di battuta al contrario di Monaco, che ha dovuto sempre arrivare ai vantaggi nel suo servizio. Bella vittoria anche di Gilles Simon sullo svizzero Wawrinkache si è dovuto arrendere, con un duplice 6-4, al gioco veloce ed aggressivo del francese da fondo campo.

    Novak Djokovic ©Jeff Gross/Getty Images

    Oggi verrano disputati i match del terzo turno della parte bassa del tabellone con, sul centrale Del Potro-Verdasco, Nadal-Granollers e Federer-Raonic, sul campo numero 2 Tsonga-Stepanek, Baghdatis-Dolgopolov e Nalbandian-Tipsarevic, sul campo 3 Davydenko-Bellucci e Ferrer-Istomin. Match molto facile per lo spagnolo Nadal che sicuramente avrà pochi problemi contro il connazionale Granollers mentre sarà un ottimo banco di prova, il match che vedrà opposto Roger Federer all’astro nascente e bombardiere canadese, Milos Raonic.

  • Masters 1000 Indian Wells, indomita Roberta Vinci, Schiavone ko

    Masters 1000 Indian Wells, indomita Roberta Vinci, Schiavone ko

    Roberta Vinci approda agli ottavi di finale del ricco torneo californiano grazie ad un splendida vittoria di carattere e tenacia che le ha visto superare la numero 17 del ranking Wta, la slovacca Dominika Cibulkova, in tre set 6-7 6-0 6-4.

    Dopo Andreas Seppi anche Francesca Schiavone si è dovuta arrendere al virus intestinale che ha costretto molti giocatori al ritiro. La milanese ha resistito solo un set contro la ceca Lucia Safarova ma dopo nemmeno mezz’ora di gioco e sotto per 6-2, l’azzurra ha alzato bandiera bianca non potendo nulla contro la nausea ed il vomito che l’avevano sensibilmente debilitata nel corso della notte.

    Ma veniamo al bel match della tarantina che, dopo aver perso un combattutissimo primo set, chiuso dalla Cibulkova al tie break, riesce a piazzare un parziale di sette game a zero che le consentono di giocarsi tutto al terzo. Qui la slovacca ha un moto d’orgoglio riuscendo anche a brekkare l’azzurra per ben due volte, portandosi avanti sul 4-2. Ma la Vinci è molto brava a non arrendersi lottando su ogni palla e mostrando una tenacia da vera top ten che le consente, prima di raggiungere l’avversaria sul 4 pari, per poi superarla per il 6-4 finale. Adesso per Roberta Vinci ci sarà l’ostacolo durissimo rappresentato da Maria Sharapova, seconda teste di serie del torneo, che ha superato la rumena Simona Halep per 6-3 6-4.

    Roberta Vinci ©Matthew Stockman/Getty Images

    Il match fra la russa Nadia Petrova e l’australiana Samantha Stosur si conclude di nuovo in una maratona con la Petrova che, dopo aver vinto facile il primo set, perde il secondo al tie break per poi vendicarsi, sempre al tie break nel terzo in un match durato più di due ore e mezza. Negli altri match Marion Bartoli, lascia appena due game alla sudafricana Chanelle Scheepers, Ana Ivanovic supera 6-7 6-3 6-2 la kazaka Ksenia Pervak, Maria Kirilenko con il punteggio di 6-2 4-6 6-4 ha la meglio nei confronti della spagnola Lourdes Dominguez Lino e l’ex numero uno Caroline Wozniacki, soffre per tre set prima di venire a capo della svedese Sofia Arvisson (3-6 7-5 6-2). Questo il programma degli ottavi di finale: Azarenka-Goerges, Sharapova-Vinci e nel serale Ivanovic-Wozniacki. Sul campo numero 2 Radwanska-Hampton e Safarova-Bartoli, sul campo 3 McHale-Kerber, Zakopalova-Li e Petrova-Kirilenko.

  • Mondiali Indoor, Antonietta Di Martino salva l’Italia. Bentornata Isinbayeva

    Mondiali Indoor, Antonietta Di Martino salva l’Italia. Bentornata Isinbayeva

    Con le finali di ieri si sono chiusi i Mondiali Indoor di atletica leggera ad Istanbul, in Turchia. Vera regina e protagonista della rassegna iridata, la zarina russa Isinbayeva che ha conquistato l’ennesimo oro iridato, grande anche l’argento di Antonietta Di Martino, unica medaglia azzurra.

    L’amore trovato ha fatto davvero bene alla bella Yelena che si è presentata all’appuntamento turco tranquilla e rilassata come non la si vedeva da tempo immemore. la russa ha letteralmente dominato la gara dell’asta, vinta con la misura di 4.80 e con due soli tentativi in tutto.

    Gli Stati Uniti hanno fatto la voce grossa con 17 medaglie di cui 9 d’oro, si è rivisto Justin Gatlin, dopo la squalifica per doping, vincere i 60m piani con il 38enne Lagat a fare la voce grossa sui 3000m e la lunghista Brittney Reese che vince la sua gara con una misura di 7.23m alla portata veramente di poche avversarie. La Giamaica non ha presentato i suoi calibri da 90 in Turchia ma è riuscita comunque a piazzare l’acuto con Veronica Campbell nei 60m donne. Debacle della Russia che, se non fosse stato per il titolo della Isinbayeva, avrebbe chiuso il mondiale con zero titoli, non proprio una situazione da andare fieri considerato il bacino d’utenza e le ingenti risorse economiche a sua disposizione. Il  fondo ed il mezzofondo sono stati terra di conquista per Kenia ed Etiopia con le belle vittorie della Chelimo negli 800m e della Obiri sui 3000m e con la risposta etiope, rappresentata dall’oro di Aman negli 800m uomini. Il marocchino Iguider ha fatto suoi i 1500m con la medaglia d’oro più vecchia assegnata alla cubana – naturalizzata britannica – Aldamache con i suoi 40 anni, ha avuto la meglio delle sue ben più giovani avversarie.

    Yelena Isinbayeva ©ADRIAN DENNIS/AFP/Getty Images

    Purtroppo da un po’ di tempo, si scrive Atletica Italiana e si legge solo Antonietta Di Martino in un panorama italiano che comunque ha dato qualche segnale confortante in Turchia. Che dire della Di martino, ennesima gara di coraggio e tenacia con qualche rimpianto visto che saltando i 2m si sarebbe conquistato l’oro. Ennesimo infortunio per il triplista Fabrizio Donato che ha dovuto dare forfait nel corso del terzo salto della finale del triplo, chiudendo la gara con un quarto posto pieno di rimpianti ma che comunque dimostra che il 35enne delle fiamme gialle, può ancora dare tanto alla causa azzurra. Nella stessa gara bella prestazione di Daniele Greco che ha chiuso al quinto posto la finale dopo una opaca qualificazione. La velocità azzurra si è comportata bene con la finale di Abate nei 60 ostacoli e le semifinali raggiunte sia da Marzia Caravelli che da Simone Collio. Questi erano i mondiali indoor, ma sicuramente a Giugno agli Europei e soprattutto a Luglio alle Olimpiadi, si dovrà fare molto di più anche se purtroppo, non sarà per niente facile.

  • Parigi – Nizza, vittoria finale al britannico Bradley Wiggins

    Parigi – Nizza, vittoria finale al britannico Bradley Wiggins

    Bradley Wiggins, britannico del team Sky, vince l’edizione numero 70 della Parigi – Nizza grazie alla vittoria nella crono dell’ultima tappa – al fotofinish – nei confronti di Lieuwe Westra, vera rivelazione della corsa a tappe francese alla soglia dei trent’anni.

    Vittoria al cardiopalma quindi per il capitano del team Sky che ha preceduto l’olandese Westra per soli 8”, chiude il podio, lo spagnolo della Movistar Alejandro Valverde, al rientro dopo le note vicissitudini legate al doping.

    Il tre volte campione olimpico su pista, vince la corsa francese 45 anni dopo il suo connazionale Tom Simpson, ed è al suo illustre predecessore, che Bradley Wiggins dedica la vittoria finale. Una vittoria che non è stata per nulla scontata grazie alla tenacia dell’olandese della Vacansoleil Westrache ha reso incerta la vittoria di Wiggins, sino agli ultimi metri della cronometro finale vinta dal britannico, per soli 2″. Tuttavia la vittoria è ampiamente meritata per il 31enne capitano del team Sky che ha indossato la maglia gialla di leader nel corso della seconda tappa, riuscendo a mantenere il primato sino alla fine.

    Bradley Wiggins ©PASCAL PAVANI/AFP/Getty Images

    Queste le dichiarazioni di Bradley Wiggins dopo la crono : “Conosco molto bene la storia del ciclismo, e so che la Parigi-Nizza è una corsa storica, anche il mio idolo Tom Simpson ha vinto qui”, ha ricordato il britannico, che quindi si iscrive di diritto alla lista dei pretendenti al Tour de France che partirà nel luglio prossimo. “Ho fatto un quarto posto al Tour nel 2009, ho vinto il Delfinato nel 2011 e ora la Parigi-Nizza: sono lì con i migliori, spero di essere tra i cinque che possono vincere il Tour“.

    Assolutamente non pervenuti per tutto l’arco della corsa a tappe, i fratelli lussemburghesi Schleck, ma si sa, per loro conta un’altra maglia gialla che dovrà essere conquistata durante il mese di luglio. In casa Italia tutto sommato buona la prestazione di Damiano Cunego che è riuscito a difendersi egregiamente in salita dando ottimi segnali per le future classiche sulle Ardenne. Sfortunato invece Ivan Basso, vittima di una caduta nel corso della seconda tappa, che ha costretto il varesino al ritiro nella tappa di Sisteron.

    Classifica Finale

    1 WIGGINS Bradley GBR
    2 WESTRA  Lieuwe NED 8”
    3 VALVERDE Alejandro SPA 1’10”
    4 SPILAK Simon SLO 1’24”
    5 VANGARDEREN Tejay USA 1’54”
    6 JEANNESSON Arnold FRA 2’13”
    7 MAXIME Monfort BEL 2’21”
    8 CHAVANEL  Sylvain FRA 2’42”
    9 KISERLOVSKI Robert POL 3’30”
    10 VICIOSO Angel SPA 3’59”