Autore: Ippolito Gioia

  • America’s Cup, inizia l’avventura della nuova Luna Rossa

    America’s Cup, inizia l’avventura della nuova Luna Rossa

    Parte dalla Sicilia, e precisamente da Mondello, la speranza italiana per la conquista della Coppa America numero 34 che aprirà le contese a San Francisco, nel settembre del 2013.

    Quarta sfida quella lanciata dal patron Patrizio Bertelli, dopo la vittoria della Vuitton (‘ 99-2000), una semifinale (2003) e una finale (2007) il leader maxismo del marchio Prada, vuole assolutamente tentare di vincere la competizione sportiva più antica del mondo con i sui 160 anni di storia.

    È cambiato moltissimo dall’ultima partecipazione del team italiano griffato Prada, spazio adesso ai nuovi catamarani che risultano essere un vero e proprio pugno in un occhio, rispetto alle splendide imbarcazioni che hanno appassionato il grande pubblico italiano nelle precedenti edizioni. Grandi cambiamenti anche nel team che avrà un budget vicino ai 40 milioni di euro e che vedrà, nel ruolo di skipper, Max Sirena,  il tattico sarà Francesco Bruni, timonieri Campbell e Draper e navigatore Plazzi. Questa la formazione completa: Max Sirena (skipper); Francesco Bruni (tattico); Paul Campbell-James (timoniere), David Carr (grinder); Chris Draper (timoniere); Pierluigi De Felice (trimmer); Ben Durbham (trimmer); Steve Erikson (coordinatore); Monique Galassi (assistente esecutiva); Nick Hutton (prodiere); Emanuele Marino (grinder); Marco Mercuriali (advisor); Manuel Modena (trimmer); Umberto Panerai (preparatore atletico); Alister Richardson (regolatore dell’ala). Il colore della nuova Luna Rossa non è stato ancora deciso, ma si pensa ad una tonalità vicina all’azzurro metallizzato una decisione che verrà presa dal figlio di Patrizio Bertelli, con quest’ultimo che ha solamente manifestato la volontà di non vederla nera.

    Patrizio Bertelli ©Michael Steele/Getty Images

    Parole che non lasciano spazio a nessuna particolare interpretazione quelle di Patrizio Bertelli che ne ha per tutti: «Siamo partiti in ritardo, ma è chiaro che partecipiamo per vincere. Puntiamo alla finale Vuitton nel 2013 e a conquistare la 35esima Coppa. E se me la prendo, la porto in Sicilia» Per Paul Cayard, rivale di Artemis: «Io non ho problemi con lui, l’ ho già battuto. Vogliamo la Vuitton: il signor Cayard si può accomodare…». E per Larry Ellison, patron di Oracle: «Se cambia ancora le regole in corsa, ritiro Luna Rossa: a San Francisco si corre con gli Ac72 o niente».

    Le America’s Cup World Series si terrano a Napoli, dall’11 al 15 aprile; a Venezia, 12-20 maggio; a Newport, 23 giugno-1 luglio; a San Francisco, 18-26 agosto e 29 settembre-7 ottobre 2012. Nel 2013 si regaterà a Venezia, 13-21 aprile, e ancora a Napoli, dall’11 al 19 maggio. La Louis Vuitton, il duello fra gli sfidanti, è programmata a San Francisco, dal 13 luglio al 1° settembre 2013. Il vincitore del trofeo affronterà Oracle racing, sempre a San Francisco, dal 7 al 22 settembre 2013.

    Il programma della World Series America’s Cup Napoli

  • Augusta Masters, solido Lee Westwood. Grande Francesco Molinari

    Augusta Masters, solido Lee Westwood. Grande Francesco Molinari

    Si è concluso il primo giro all’Augusta Masters, primo major stagionale con l’inglese Lee Westwood al comando ed un ottimo Francesco Molinari al quarto posto a due soli colpi dal leader britannico.

    Gran bel giro quello effettuato dal più piccolo dei fratelli Molinari con quella regolarità che è da sempre la sua arma migliore. Meno esaltante è stata invece la prestazione di Edoardo che ha concluso il primo giro in 64° posizione con 3 colpi sopra il par.

    Prima giornata all’insegna del forte golfista inglese Lee Westwood quindi, che comanda la classifica a -5 con un colpo di vantaggio sul sudafricano Louis Oosthuizen e sullo svedese Peter Hanson. Francesco Molinari è al quarto posto in compagnia di veri e propri calibri da novanta come Bubba Watson, Ben Crane, Miguel Angel Jimenez, Jason Dufner e Paul Lawrie. Così così il primo giro del nordirlandese Rory McIlroy che ha chiuso in 14° posizione con un colpo sotto il par grazie al birdie alla buca 18 che ha rimesso un po’ le cose a posto, dopo un inizio scellerato con un doppio bogey alla buca 1. C’era molta attesa per la perfomance dell’americano Tyger Woods che purtroppo ha rovinato un buon giro, perdendo 2 colpi nelle ultime due buche: è 29° in pari col par del campo. Primo giro assolutamente da dimenticare per Phil Mickelson, che ha mostrato grandi difficoltà soprattutto con il drive: malgrado il birdie alla 18, l’americano è 55° con +2. Partenza lenta ed anche con giallo, per il numero del mondo Luke Donald, 64° con +3, posizione che divide appunto, con Edoardo Molinari. L’inglese ha infatti rischiato la squalifica per un errore nella trasmissione del suo cartellino via fax. Alla giuria risultava un altro punteggio, ma poi il problema è stato chiarito e Donaldha potuto evitare l’estromissione forzata dal torneo, anche se il +3 gli toglie probabilmente qualsiasi velleità di vittoria finale.

    Lee Westwood ©Andrew Redington/Getty Images

    Queste le parole di Chicco Molinari alla conclusione del primo giro:“Ho giocato bene e ho fatto un buon punteggio, esattamente ciò che ci voleva in questo primo giro. Ora si tratta di continuare su questo livello. Siamo tutti in gruppo e può succedere di tutto”.

    Classifica dopo il 1° Giro    

    1 Lee Westwood Eng                                                                                                                                        -5
    2 Louis Oosthouizen Rsu  -4
    2 Peter Hanson Swe  -4
    4 Ben Crane Usa  -3
    4 Jason Dufner Usa  -3
    4 Bubba Watson Usa  -3
    4 Francesco Molinari Ita  -3
    4 Paul Lawrie Sco  -3
    4 M. A. Jimenez Spa  -3
    5 Zach Johnson Usa  -2
  • Bologna Palermo 1-3, prima gioia esterna per i rosanero

    Bologna Palermo 1-3, prima gioia esterna per i rosanero

    Bologna Palermo 1-3, prima vittoria esterna per il Palermo di Bortolo Mutti che al Dall’Ara supera un Bologna svagato e sprecone per tre reti a uno in rimonta dopo il vantaggio iniziale rossoblù con i gol firmati tutti nella ripresa.

    Bortolo Mutti deve rinunciare sia a Balzaretti che a Fabrizio Miccoli, due assenze pesantissime, soprattutto quella del capitano salentino costretto a stare vicino alla moglie per un problema familiare. Stefano Pioli sceglie alla fine di affidarsi a capitan Di Vaio davanti, con il duo Ramirez – Diamanti a supporto.

    I primi 45’ sono soporiferi con le due squadre che sembrano non volersi fare del male reciproco e con il gioco che si sviluppa, in maniera sterile, a centrocampo. L’unica emozione del primo tempo è rappresentata da un incursione di Josip Ilicic che spara un sinistro a giro di poco alto a Gillet battuto. Il Bologna si dimostra una squadra con un organizzazione di gioco migliore ma la sua fantasia, rappresentata da Ramirez e Diamantiviene tenuta a bada dal pressing asfissiante dei rosanero che riescono a chiudere il primo tempo a reti bianche.

    Abel Hernandez ©Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Di tutt’altro tenore agonistico ed emozionale risulta essere la ripresa che viene accesa dopo pochi minuti da un occasionissima di Marco Di Vaio che viene anticipato all’ultimo momento da Viviano miracoloso che evita così, il vantaggio dei padroni di casa. Un vantaggio che è comunque è nell’aria e viene firmato, dopo pochi minuti dalla sua entrata in campo, dal danese Rosensen che lascia partire un destro al fulmicotone che batte un Viviano impotente. Il gol sveglia improvvisamente la partita con il Palermo che reagisce in maniera assolutamente inaspettata costringendo i rossoblù a difendersi tutti nella propria meta campo. Una punizione velenosa di Donati viene solamente sfiorata da Budan con Gillet che può solo raccogliere la palla in fondo alla rete per il pareggio momentaneo dei rosanero. Ilicic sfodera tutta la sua classe ed Hernandez non fa rimpiangere l’assenza di Miccoli, l’uruguaiano servito da Donati porta avanti gli ospiti e sul finire di gara, nonostante la superiorità numerica causata dall’espulsione di Mantovani, è Morleo che toglie ad Ilicic la gioia del gol, firmando l’autorete che chiude la partita sul 3-1 finale.

    Bologna Palermo 1-3, Tabellino e Pagelle

    BOLOGNA:  Gillet 6,5; Sorensen 6,5, Portanova 5,5, Cherubin 5; Pulzetti 5,5 (37’st Gimenez 6), Taider 5,5, Krhin 5,5 (45’pt Kone 5), Morleo 5; Diamanti 5,5, Ramirez 5; Di Vaio 5,5 (28’st Acquafresca 5). (Agliardi, Crespo, Loria, Rubin). All.: Pioli

    PALERMO:  Viviano 7; Labrin 6, Munoz 6,5, Mantovani 5,5; Pisano s.v. (23’pt Milanovic 6,5), Migliaccio 5,5 (16’st Budan 6,5), Donati 7, Barreto 6, Aguirregaray 6 (1’st Della Rocca 6,5); Ilicic 7; Hernandez 7. (Tzorvas, Acquah, Vazquez, Zahavi). All.: Mutti

    Ammoniti: Barreto (P), Donati (P), Labrin (P), Hernandez (P), Taider (B)

    Video Bologna Palermo 1-3 hihglights Youtube
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  • Giro delle Fiandre, Tom Boonen concede il tris. Pozzato secondo

    Giro delle Fiandre, Tom Boonen concede il tris. Pozzato secondo

    Il belga dellOmega-Quick Step Tom Boonen vince per la terza volta in carriera una delle corse monumento di tutto il panorama ciclistico mondiale e cioè il Giro delle Fiandre che vede grandi protagonisti anche i corridori italiani, con Filippo Pozzato secondo e Alessandro Ballan terzo.

    l’ex campione del Mondo, dopo aver vinto il GP di Harelbeke (considerato da molti il piccolo Giro delle Fiandre), e la Gand – Wevelgem la scorsa settimana, si dimostra il corridore più in forma del momento rintuzzando alla grande i ripetuti attacchi dei due ciclisti italiani. Peccato per l’altro favorito di giornata, lo svizzero Fabian Cancellara, rimasto coinvolto in una caduta a 68 km dall’arrivo e costretto al ritiro.

    La corsa si sviluppa in maniera abbastanza tranquilla fino ai meno 35km dall’arrivo quando sul Paterberg si avvantaggiano Paolini, Boonen, Pozzato, Ballan, con lo slovacco della Liquigas, Peter Sagan, che rimane indietro insieme al norvegese Edvald Boasson Hagen a causa di una caduta. Il team Sky riesce a riportare Boasson Hagen nel gruppo principale, ma il norvegese deve alzare bandiera bianca sul Quaremont, il penultimo muro di giornata, dove a fare la differenza è Alessandro Ballan che riesce a staccare il gruppo con i soli Pozzato e Boonen a rimanere sulle sue ruote. A 13 km dall’arrivo ecco l’ultimo muro rappresentato dal Paterberg, una salita di 400m già affrontata nel corso delle gara con una pendenza massima del 20%, Pozzato tenta l’allungo Ballan resiste ma anche Boonen riesce a tenere mettendo le basi per la vittoria finale. Infatti il gruppo dietro non riesce più a recuperare i tre fuggitivi, Ballan tenta di sorprendere Boonen all’ultimo km, ma il belga controlla da padrone la situazione alzando le braccia al cielo in una volata senza storia. Pozzato si piazza al secondo posto con forse qualche rimpianto di non aver deciso di attaccare in contropiede dopo l’allungo di Ballan all’ultimo km e credendo di battere Boonenin volata.

    Boonen con Pozzato e Ballan ©DIRK WAEM/AFP/Getty Images

    Per Tom Boonen è il terzo Giro delle Fiandre in carriera, il belga è l’assoluto dominatore di questo inizio di stagione con la piacevole sorpresa rappresentata dall’ormai sicura competitività ritrovata dal ciclismo italiano nelle classiche con le belle prestazioni di Pozzato e Ballan oggi e di Vincenzo Nibali alla Milano – Sanremo.

    Ordine d’arrivo   

    1 Tom Boonen Bel
    2 Filippo Pozzato Ita
    3 Alessandro Ballan Ita
    4 Greg Van Avermaet Bel
    5 Peter Sagan Svk
    6 Niki Terpstra Ola
    7 Luca Paolini Ita
    8 Thomas Voeckler Fra
    9 Matti Breschel Den
    10 Sylvain Chavanel Fra
  • Miami, Murray ko, Novak Djokovic da trenta e lode

    Miami, Murray ko, Novak Djokovic da trenta e lode

    Novak Djokovic si aggiudica il secondo Masters Series stagionale di Key Biscayne superando lo scozzese Andy Murray in due set (6-1 7-6) e conquistando il trentesimo titolo in carriera.

    Seconda vittoria consecutiva in Florida per Nole che si vendica della sconfitta patita, sempre a Miami, da Murray nel 2009.

    Il match inizia sotto il solito sole di Miami che mette subito a dura prova la tenuta fisica dei due giocatori, i primi game dell’incontro sono molto combattuti con la prima svolta che avviene nel corso del quarto game. Djokovic conduce 2-1 con Murray avanti 40-0 nel suo turno di servizio, lo scozzese non riesce a sfruttare le tre opportunità per chiuder eil game facendosi recuperare e brekkare dal serbo. Avanti 3-1 Djokovic deve a sua volta fronteggiare una palla break che potrebbe riportare lo scozzese nel set, ma il numero uno tiene saldi i nervi mantenendo il servizio e chiudendo il primo parziale con un facile, ma inatteso, 6-1.

    La differenza con cui Novak Djokovic riesce a tenere a bada tutti i suoi avversari è la risposta al servizio, con questo fondamentale il serbo è implacabile mettendo sempre in difficoltà Murray che non ha quasi mai la possibilità di mantenere con comodità un proprio turno di battuta. Il serbo manca tre palle break nelle fasi iniziali del secondo set, poi sul 4-3 per Murray commette un doppio fallo che consente allo scozzese di giocarsi una doppia occasione salire 5-3 e servizio. Murray però sbaglia due rovesci consecutivi e Nole, con due botte di servizio, acciuffa il rivale sul 4 pari. Si arriva al tie break con Nole che non sfrutta un iniziale vantaggio di 2-0, facendosi rimontare da Murrayche a sua volta con un sanguinoso doppio fallo, riconcede il mini break al serbo che risulterà fatale per la vittoria finale.

    Novak Djokovic ©Matthew Stockman/Getty Images

    Il numero uno del mondo con questa vittoria sale a quota trenta titolo in carriera a soli 25 anni che compirà il prossimo 22 maggio, Murray deve incassare l’ennesima delusione in una finale importante ma comunque può ritenersi soddisfatto del torneo disputato dopo la delusione cocente patita ad Indian Wells. Purtroppo Sara Errani e Roberta Vinci si sono dovute arrendere nella finale del doppio al duo russo Kirilenko – Petrova, che hanno avuto la meglio al super tie break, (7-6(0) 4-6 10-4 lo score) in un match all’insegna dell’equilibrio che comunque non toglie nulle alle due azzurre, dimostratesi in questo 2012, come una delle coppie più forti e affidabili di tutto il circuito.

  • Miami, titolo ad Agnieszka Radwanska, sfatato il tabù Sharapova

    Miami, titolo ad Agnieszka Radwanska, sfatato il tabù Sharapova

    Agnieszka Radwanska conquista per la prima volta in carriera il torneo di Key Biscayne superando in una finale molto combattuto ed equilibrata, la russa Maria Sharapova.

    La polacca, numero 4 del mondo, riesce a sfatare il tabù rappresentato dalla bella siberiana che fino ad oggi aveva avuto la supremazia negli scontri diretti per ben sette volte su otto incontri.

    Vittoria in due set, 7-5 6-4 per la polacca che sin dai primi quindici ha mandato un chiaro segnale alla russa di non voler assolutamente cedere il campo ai continui affondi della Sharapova. Il primo set viaggia sul filo dell’equilibrio che viene rotto sul 5 pari grazie al pressing da fondo campo imposto dalla polacca che sfinisce la Sharapova sicuramente non abituato a fare da tergi cristallo per tutto il campo. Nel secondo set Masha appare più solida al servizio, ma la Radwanska continua nel suo schema di gioco mantenendosi a contatto nel punteggio. Sul 3 pari la polacca annulla una delicata palla break, poi quando la Sharapova va a servire per rimanere nel match, la siberiana commette un paio di errori gratuiti consentendo alla polacca di alzare il trofeo al cielo. Nono titolo in carriera per Agnieszka Radwanska, sicuramente il più importante con la polacca che si candida seriamente alla posizione numero due del mondo ed antagonista principale della bielorussa Victoria Azarenka.

    Agnieszka Radwanska ©Michael Regan/Getty Images

    Grande attesa per la finale maschile che vedrà opposti il numero uno Novak Djokovic, che ha superato l’argentino Juan Monaco e lo scozzese Andy Murray che ha approfittato del ritiro di Rafa Nadal in semifinale a causa dei soliti problemi che stanno attanagliando il mancino di Manacord al ginocchio sinistro. Domenica tennistica interessante anche per i colori azzurri con la finale del doppio femminile che vedrà protagoniste le nostre Sara Errani e Roberta Vinci opposte alla russe Maria Kirilenko e Nadia Petrova. Il pronostico è molto aperto con le azzurre che non partono sicuramente battute dopo le vittorie ottenute in questo 2012 ad Acapulco e Monterrey ed alla storica finale agli ultimi Australian Open.

  • Carolina Kostner sul tetto del mondo. Video

    Carolina Kostner sul tetto del mondo. Video

    Sublime, fantastica Carolina Kostner che è la nuova campionessa del mondo ai mondiali di pattinaggio di figura a Nizza. L’azzurra compie l’impresa realizzando il grande slam in questo 2012 con la vittoria del Gran Prix e dei Campionati Europei. Prima volta nella storia che l’Italia conquista un oro mondiale nella danza con l’unico titolo iridato che fino ad oggi era stato conquistato solo dalla coppia Fusar Poli – Margaglio nel 2001. Prestazione al limite della perfezione per la fuoriclasse azzurra che compie la rimonta con un libero sontuoso dopo che aveva completato il corto al terzo posto.

    La tenuta psicologica era il tallone d’Achille della pattinatrice azzurra che in molte occasioni aveva sprecato la possibilità di medaglie sul più bello. Ma in questa stagione Carolina Kostner è un robot, sicura dei propri fantastici mezzi delizia il pubblico francese con un esercizio libero impeccabile che le consente di sbriciolare il record italiano con 189,94 punti, mettendosi alle spalle anche la russa Alena Leonova, prima dopo il corto, argento con 184,28 con il bronzo per la giapponese Akiko Suzuki (180,68). La serata da incorniciare per il pattinaggio azzurro viene impreziosita anche dall’ottimo ottavo posto finale di Valentina Marcheiche completa la sua gara iridata con il punteggio di 150,10.

    Carolina Kostner ©VALERY HACHE/AFP/Getty Images

    Queste le parole di Carolina subito dopo il capolavoro mondiale: “Era il mio momento, è giusto così, non è stato facile, sembrava la stessa atmosfera che c’era alle Olimpiadi di Torino, ma lì gareggiando in casa ho subito la pressione, qui, invece, non è stato così. Grazie a tutti!“.

    La danza maschile parla canadese con il secondo titolo mondiale consecutivo conquistato da Patrick Chan, il canadese è stato pressoché perfetto nei primi due minuti del programma libero in cui ha completato in assoluta scioltezza un quadruplo toeloop, una combinazione quadruplo toeloop/triplo toeloop e il triplo axel, aggiungendo come contorno una sequenza di passi strepitosa. Doppia medaglia per il Giappone con Daisuke Takahashi (argento) e Yuzuru Hanyu (bronzo) con quest’ultimo vero e proprio astro nascente del pattinaggio mondiale con i suoi 17 anni appena compiuti. L’unico rappresentante italiano in gara, Samuel Contesti, ha chiuso egregiamente la sua gara chiudendo al decimo posto che consentirà all’Italia di schierare due atleti nella prossima rassegna iridata. Pronostico confermato per la coppia tedesca composta da Aliona Savchenko e Robin Szolkowy che, nonostante qualche errore di troppo nel programma libero, conferma la prima posizione dopo il corto e si aggiudica l’oro. L’argento è conquistato dal duo russo composto da Tatiana Volosozhar e Maxim Trankov, terzi i giapponesi Narumi Takahashi e Mervin Tran. Ottima la prova delle due coppie azzurre che hanno chiuso in undicesima posizione Berton-Hotarek e in quindicesima posizione Della Monica-Guarise, una dimostrazione ulteriore dell’ottimo momento di salute che sta vivendo tutto il movimento azzurro e che fa ben sperare per il prossimo futuro.

    Video Carolina Kostner oro Mondiali Pattinaggio 2012 (via Youtube)
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    CAROLINA KOSTNER LA FOTOGALLERY DELLA PREMIAZIONE

  • Miami, semifinale fra Rafael Nadal e Andy Murray. Azarenka e Venus ko

    Miami, semifinale fra Rafael Nadal e Andy Murray. Azarenka e Venus ko

    Rafael Nadal ed Andy Murray si sfideranno nella semifinale di Key Biscayne grazie alle sofferte vittorie sul francese Jo Wilfried Tsonga e sul serbo Janko Tipsarevic. Primo stop nel 2012 per la bielorussa Victoria Azarenka, battuta dalla francese Marion Bartoli.

    Rispettato quindi il pronostico nella parte bassa del tabellone maschile, tuttavia sia Nadal che Murray non sono proprio sembrati al massimo della forma e quindi la semifinale si preannuncia molto equilibrata ed aperta a qualsiasi risultato.

    Lo spagnolo aveva davanti un avversario molto ostico, soprattutto su una superficie dura e veloce come quella di Miami, anche se il primo set, viene condotto alla grande dal numero due dominato e vinto con il punteggio di 6-2. Nadal riesce anche ad andare a servire per il match sul 5-4 nel secondo, ma Tsonga non si arrende e, giocando tre game da numero uno, porta la partita al terzo set. Il terzo set è equilibrato con Nadal che riesce a sfruttare al massimo le opportunità concessegli dal francese che a sua volta non sfrutta le tre palle break servite dal maiorchino, finendo per soccombere alla fine con il punteggio di 6-4. Molte difficoltà anche per Andy Murray con il serbo Tipsarevic, lo scozzese vince in rimonta in tre set  4-6 6-3 6-4, in un match in cui il serbo ha giocato molto bene con Murray che ha avuto problemi di stomaco per tutto la durata dell’incontro. Tipsarevic non sfrutta il vantaggio di un set e di  un break nel secondo, facendosi riagguantare da Murrayche, una volta ripresosi dai problemi fisici, è riuscito a chiudere agevolmente il match.

    Rafael Nadal ©Mike Ehrmann/Getty Images

    Il terremoto c’e’ stato invece nel torneo femminile con l’uscita a sorpresa della numero uno Azarenka, la bielorussa ha giocato il match più brutto di questo suo fantastico inizio di 2012 anche se deve essere dato del merito anche alla Bartoli che è stata perfetta, soprattutto in risposta, per tutto il match chiudendo con un doppio 6-3. Dopo l’uscita ieri di Serena Williams, anche Venus abbandona Miami per mano della polacca Agnieszka Radwanska che ha chiuso la pratica in appena 80 minuti per 6-4 6-1. Match senza storia con l’americana che ha concesso ben 11 palle break e decisamente con una marcia in mano rispetto alla numero 4 del mondo che in semifinale troverà la francese Marion Bartoli.

    Oggi si giocheranno i quarti maschili della parte alta del tabellone tra Djokovic-Ferrer e Monaco-Fish con Il numero uno del mondo,  avanti 7-5 nei precedenti, mentre è in parità 2-2, il bilancio degli scontri fra l’argentino e l’americano. Le donne giocheranno le semifinali con appunto, Radwanska – Bartoli e Sharapova – Wozniacki.

  • Ciclismo, Eddy Merckx coinvolto in uno scandalo di corruzione

    Ciclismo, Eddy Merckx coinvolto in uno scandalo di corruzione

    L’ex fuoriclasse del ciclismo mondiale, il belga Eddy Merckx, sarebbe rimasto coinvolto in uno scandalo di corruzione a causa di una fornitura di biciclette alla polizia di Anderlecht.

    A dare la notizia per primo è stato il quotidiano belga  “La Derniere Heure”, notizia che viene confermata da fonti della magistratura belga che sta indagando in un inchiesta più ampia sulla corruzione nella polizia, che avrebbe implicato numerosi alti gradi.

    Il cinque volte vincitore del Tour De France ed unanimemente riconosciuto come il ciclista più forte di tutti i tempi, sarebbe il protagonista di un caso di corruzione a causa della vendita di 48 biciclette alla polizia belga. Il “Cannibale” nel 2007, era titolare appunto di una fabbrica di biciclette la “Eddy Merckx Cycles” e secondo le rivelazioni del quotidiano belga “La Derniere Heure”, la polizia avrebbe informato Merckx delle offerte presentate dalla concorrenza in seguito ad una gara d’appalto che prevedeva appunto, la fornitura di bici, ai tutori dell’ordine belgi. Sempre secondo il quotidiano, il capo della polizia belga Philippe Boucar avrebbe ricevuto in cambio della preziosa informazione, una bici definita di “lusso” ad un prezzo stracciato.

    Eddy Merckx ©Mark Gunter/AFP/Getty Images

    Periodo quindi decisamente no per il fuoriclasse belga, pochi giorni fa infatti, era trapelata un indiscrezione circa una presunta patologia cardiaca (cardiomiopatia ipertrofica) riscontrata durante il periodo in attività agonistica, che ne metteva a serio rischio la vita, se sottoposto a seri sforzi.  “Con questa diagnosi – aveva spiegato il cardiologo Lavezzaro – molti atleti oggi non ottengono l’ idoneità. Pur in assenza di sintomi, esisteva in effetti un reale rischio di morte improvvisa”. Il medico personale di Eddy Merckx, tuttavia, non giudicò quella malformazione cardiaca così grave da impedirgli di correre, anche se alla base del suo ritiro – a 33 anni – in molti sostengono ci fosse proprio questo problema.

    Per quanto riguarda lo scandalo corruzione, Merckx doveva essere incriminato il 6 dicembre del 2011 ma la data  fu rimandata in quanto il belga, stava ricevendo la “Legion d’Onore” e cioè la massima onorificenza francese un riconoscimento questo, che sarebbe sembrato assolutamente fuori luogo vista la presunta condotta, non proprio da fuoriclasse, tenuta da Merckx nell’ambito delle sue attività imprenditoriali.

  • Miami, solidi Murray e Djokovic, Nadal così così. Serena out

    Miami, solidi Murray e Djokovic, Nadal così così. Serena out

    Conclusi tutti gli ottavi di finale maschili nel secondo Masters Series della stagione a Miami, in Florida con nessuna sorpresa per Nadal, Djokovic e Murray. Tra le donne inatteso stop di Serena Williams, battuta dall’ex numero uno del mondo Caroline Wozniacki.

    L’americano Andy Roddick esce dal torneo di Key Biscayne non ripetendo, contro l’argentino Juan Monaco, l’ottima prestazione del giorno prima che gli aveva consentito di eliminare dal torneo della Florida lo svizzero Roger Federer. Sconfitta in due set (7-5 6-0) per lo statunitense che, perso il primo set, ha alzato bandiera bianca nel secondo anche a causa di un netto calo fisico.

    Supera gli ottavi di finale, anche se con qualche patema, Rafael Nadal mentre facili gli accessi ai quarti di finale sia per il serbo Novak Djokovic che per lo scozzese Andy Murray con quest’ultimo, apparso in ottime condizioni di forma e voglioso di riscattare prontamente la cocente delusione patita ad Indian Wells. Che passa essere la volta buona per il maiorchino a Miami? Nadal non ha mai vinto il Masters di Key Biscayne anche se quello visto contro il giapponese Nishikori non sembra essere il miglior Nadal. Lo spagnolo fatica più del solito a sviluppare il suo gioco in questo 2012 ed una dimostrazione ulteriore delle difficoltà del numero due del mondo, viene data anche dal match contro il giovane giapponese che non ha sfruttato le tante occasioni gentilmente concessegli dal mancino di Manacord. Vittoria con un periodico 6-4 per Nadal in quasi tre ore di gioco, Rafanel corso del match ha anche risentito dell’ormai cronico fastidio al ginocchio destro, situazione questa assolutamente da monitorare vista l’imminente ed importantissima stagione sulla terra rossa.

    Rafael Nadal ©Mike Ehrmann/Getty Images

    Avanzano senza particolari problemi anche il numero uno Djokovic che si è sbarazzato del francese Gasquet (7-5 6-3 lo score), in un match in cui il serbo ci ha messo un po’ prima di entrare in ritmo partita con il suo pressing da fondo campo. Gasquet ha retto bene fino al 3 pari del primo set poi, perso il servizio, non ha potuto opporsi alla forza del numero uno del mondo. Bene lo scozzese Murray che conquista i quarti a scapito di un altro francese, Gilles Simon, sconfitto facilmente in due set (6-3 6-4), Murray ha comandato il match sin dai primi scambi concedendo pochissimo a Simon che era reduce anche da un problema alla schiena riscontrato nei turni precedenti. Negli altri incontri belle vittorie di  Mardy Fish (6-3 6-7 6-3 a Nicolas Almagro), David Ferrer, numero 5 del mondo, che ha rifilato un periodico 6-3 a Juan Martin Del Potro e Janko Tipsarevic che si è sbarazzato in due set di Grigor Dimitrov (7-6 6-2 lo score).

    Nel torneo femminile esce di scena Serena Williams superata con un doppio 6-4 dall’ex numero uno del mondo Caroline Wozniacki, l’americana ha patito la giornata poco felice al servizio ed un numero elevato di errori gratuiti che hanno consentito alla danese, di conquistare una semifinale insperata visto il tennis che aveva espresso la minore delle sorelle Williams nei turni precedenti. Semifinale anche per la russa Maria Sharapova che ha dominato il match contro la cinese Na Li, vinto in due set con il punteggio di 6-3 6-0.

    Questi i match di oggi con i primi due quarti di finale maschili Nadal-Tsonga e Murray-Tisparevic e gli ultimi due quarti femminili, Azarenka-Bartoli e Venus Williams-Radwanska.