Autore: Ippolito Gioia

  • Cesena – Palermo, torna Miccoli. Iaquinta in panca

    Cesena – Palermo, torna Miccoli. Iaquinta in panca

    Al “Dino Manuzzi” di Cesena i bianconeri di Beretta ospiteranno il Palermo di mister Bortolo Mutti in un match che riscuote interesse esclusivamente per la salvezza matematica ancora da raggiungere per gli ospiti.

    Infatti la serie A è stata abbondantemente abbandonata dai padroni di casa nelle scorse giornate, con le ultime sei partite, che devono essere utilizzate per onorare al meglio un Campionato partito sotto ben altre aspettative e finito nel peggiore dei modi.

    Beretta recupera un paio di pezzi importanti per l’undici iniziale, Adrian Mutu, sicuramente la delusione più grande in casa bianconera, affiancherà Malonga con Vincenzo Iaquinta che partirà inizialmente dalla panchina. Recupero importante anche in mediana con il rientro di Parolo che formerà, insieme a Guana e Colucci, il trio a copertura del trequartista Santana mentre in difesa Gianluca Comotto, recupera il suo posto nella fascia sinistra.

    Fabrizio Miccoli ©Tullio M. Puglia/Getty Images

    Il Palermo deve fare a meno dello squalificato Josip Ilicic, ma viste le ultime prestazioni dello sloveno, l’assenza non è di quelle sicuramente più importanti. Fabrizio Miccoli, dopo la panchina a Verona contro il Chievo, riprende le redini dell’attacco rosanero con l’uruguaiano Abel Hernandez a supporto, Vazquez dovrebbe prendere il posto di Ilicic sulla destra offensiva, mentre in difesa ci sono da registrare una buona ed una cattiva notizia: in settimana forfait di Federico Balzaretti a causa di un risentimento muscolare, ma è importantissimo il recupero di Matias Silvestre al centro della difesa che sarà affiancato da Munoz con Mantovani spostato a sinistra.

    Le probabili Formazioni di Cesena  Palermo

    Cesena (4-3-1-2): Antonioli; Comotto, Moras, Von Bergen, Lauro; Guana, Colucci, Parolo;Santana; Mutu, Malonga. Panchina: Ravaglia, Ceccarelli, Rodriguez, Djokovic, Arrigoni, Delnero, Iaquinta. Allenatore: Beretta.

    Palermo (4-4-2): Viviano; Mantovani, Munoz, Silvestre, Pisano; Vazquez, Donati, Dellarocca, Bertolo; Miccoli, Hernandez. Panchina: Tzorvas, Bacinovic, Milanovic, Acquah, Zahavi, Budan. Allenatore: Bortolo Mutti.

  • Montecarlo, avanti Djokovic e Nadal, Berdych sorprende Murray

    Montecarlo, avanti Djokovic e Nadal, Berdych sorprende Murray

    La finale che gli organizzatori del Masters monegasco sognano dall’inizio del torneo si sta lentamente materializzando con il numero uno del mondo, Novak Djokovic ed il numero due Rafael Nadal, che approdano facilmente in semifinale a scapito dell’olandese Robin Haase e dello svizzero Stanislav Wawrinka.

    Unica sorpresa della giornata, ma mica tanto poi, è rappresentata dalla sconfitta dello scozzese Andy Murray per mano del ceco Thomas Berdych, una dimostrazione forse, che la cura di Ivan Lendl non sta sicuramente dando i frutti sperati che lo scozzese pensava di raggiungere in questo 2012 in cui Murray sta tentando di effettuare il definitivo salto di qualità.

    Bella vittoria del ceco che poteva vincere anche in due set, infatti Murray ha dovuto annullare ben sette palle break nel primo set prima di riuscire a vincere il parziale al tie break annullando anche due set point. Ma invece che crollare, come gli succede spesso, Berdych reagisce alla grande dominando il match sino alla fine con lo scozzese che sparisce letteralmente dal campo. Successo in tre set (6-7 6-2 6-3) per Thomas Berdych che troverà in semifinale Novak Djokovic in un match tutto sommato aperto considerando le condizioni psicologiche in cui si trova il numero uno del mondo dopo la morte dell’amato nonno Vladimir nella giornata di mercoledì.  Nole gioca un match altalenante anche con l’olandese Robin Haase, vera sorpresa del torneo: partito con il solito break di svantaggio, Djokovicprima sale 4-1 e poi si fa riprendere sul 4 pari. Tuttavia l’olandese non può nulla contro la solidità da fondo campo del serbo che riesce a costruirsi il break decisivo per la vittoria del primo set per poi dilagare nel secondo, finendo per chiudere con il punteggio di 6-4 6-2 in poco più di un ora di gioco.

    Rafael Nadal ©SEBASTIEN NOGIER/AFP/Getty Images

    Semifinale anche per il padrone del Principato da ben sette anni, Rafa Nadal  che ha sì lottato contro lo svizzero Stanislav Wawrinka ,ma che ha dimostrato di avere sempre il match in mano nonostante i tentativi dello svizzero di metterlo in difficoltà con il suo rovescio ad una mano da vero manuale del tennis. Vittoria per 7-5 6-4 in un’ora e 47 di gioco per il mancino di Manacord che troverà in semifinale il 27enne francese Gilles Simon che ha vinto il derby transalpino contro Jo Wilfried Tsonga in due set, 7-5 6-4 in un match in cui Tsonga non ha mostrato il suo solito livello al servizio e soffrendo troppo da fondo campo il ritmo di Simon che potrebbe mettere in difficoltà, anche un Nadal non al 100% visto sul centrale monegasco in questi giorni.

    Domani spazio alle semifinali con Djokovic – Berdych e Nadal – Simon, due match che potrebbero riservare delle insidie per ambedue i big del circuito: Djokovic, dopo la prova solidissima contro Seppi ,non potrà non risentire delle emozioni – purtroppo negative – provate in questi giorni e per giunta avrà davanti un avversario che sembra davvero in forma in questo momento mentre Nadal, dal canto suo, non ha dimostrato la solita sicurezza sul rosso monegasco risentendo sicuramente dello stop forzato per l’infortunio al ginocchio sinistro. Possibili sorprese quindi all’orizzonte, anche se tutti vorremmo vedere una finale regale degna del Principato monegasco.

    Risultati Quarti di Finale Masters Series Montecarlo

    Djokovic (Srb) – Haase (Ola) 6-4 6-2

    Nadal (Spa) – Wawrinka (Sui) 7-5 6-4

    Berdych (Cze) – Murray (Gbr) 6-7 6-2 6-3

    Simon (Fra) – Tsonga (Fra) 7-5 6-4

  • Masters Montecarlo Djokovic con il cuore, rullo Nadal

    Masters Montecarlo Djokovic con il cuore, rullo Nadal

    Giornata tutta dedicata agli ottavi di finale al Masters di Montecarlo con il momento più bello, e per certi versi più significativo, rappresentato dalla vittoria di Novak Djokovic a poche ore dalla morte dell’amato nonno Vladimir.

    Molto legato alla figura di nonno Vladimir, il numero uno del mondo non ha rinunciato a scendere in campo onorando al meglio la sua memoria con la vittoria sofferta in tre set, 2-6 6-1 6-4,  contro l’ucraino Alexsandr Dolgopolov. Tutto molto più semplice per Rafael Nadal che ha spazzato via il kazako Kukushkin in un ora di gioco con il punteggio di 6-1 6-1.

    Come normale che sia l’inizio del match del serbo è molto difficile anche a causa della solita brillantezza del gioco dell’ucraino che lascia poco spazio alle iniziative di Djokovic che finisce per perdere la prima frazione con il punteggio di 6-2. Il serbo tuttavia riesce a reagire nella seconda frazione di gioco che viene dominata con il punteggio di 6-1. Il terzo e decisivo set diviene molto equilibrato sino al nono game quando Dolgopolov alza bandiera bianca sulle continue accelerazioni di Djokovic.

    Novak Djokovic ©VALERY HACHE/AFP/Getty Images

    Nei quarti Nole troverà la sorpresa del torneo, l’olandese Haase che ha avuto la meglio nei confronti del brasiliano Bellucci per 6-2 6-3 mentre per Nadal ci sarà lo svizzero Stanislav Wawrinka, che ha battuto lo spagnolo Nicolas Almagro con un doppio 6-3. La Francia riesce a portare nei quarti sia Tsonga (7-6 6-2 su Fernando Verdasco) che Simon (6-0 4-6 6-1 sul serbo Tipsarevic), i due transalpini si sfideranno per un posto in semifinale con l’ultimo quarto che vedrà opposti lo scozzese Andy Murray, che ha approfittato del ritiro del francese Bennetau fermato come Juan Monaco nei giorni scorsi, a causa di una brutta distorsione alla caviglia destra ed il ceco Thomas Berdych che ha superato lo scoglio nipponico rappresentato da Kei Nishikori (2-6 6-2 6-4) che non ha saputo approfittare di molte occasione per raggiungere la sua prima semifinale in un 1000.

    Questi quindi gli accoppiamenti dei quarti di finale: Djokovic – Haase; Nadal – Wawrinka; Murray – Berdych; Tsonga – Simon.

    I risultati degli Ottavi di Finale

    Berdych (Cze) – Kei Nishikori (Jpn)  2-6 6-2 6-4

    Murray (Gbr) – Bennetau (Fra) 5-5 rit.
    Haase (Ola) – Bellucci (Bra) 6-2 6-3
    Tsonga (Fra) – Verdasco (Spa) 7-6 6-2
    Nadal (Spa) – Kukushkin (Kaz) 6-1 6-1
    Djokovic (Ser) – Dolgopolov (Ukr) 2-6 6-1 6-4
    Simon (Fra) – Tipsarevic (Srb) 6-0 4-6 6-1
    Wawrinka (Sui) – Almagro (Spa) 6-3 6-3

  • Ciclismo, finisce una farsa. Riccardo Riccò squalificato 12 anni

    Ciclismo, finisce una farsa. Riccardo Riccò squalificato 12 anni

    La parola fine per la carriera di Riccardo Riccò è stata sancita questa mattina a Roma dal Tribunale Nazionale Antidoping che ha inflitto all’ex corridore modenese ben 12 anni di squalifica.

    Accolta in pieno quindi la richiesta dell’accusa della Procura Antidoping del Coni avanzata il 12 ottobre scorso che comunque in molti avevano abbastanza criticato, vedendo nella radiazione la richiesta di sanzione più giusta da infliggere a Riccò.

    Era il 6 febbraio 2011 e Riccò viene portato d’urgenza al Pronto Soccorso dell’ospedale di Pavulla, ai medici che lo soccorsero, stando al referto, Riccò disse di essersi fatto “una autotrasfusione con il sangue che conservava in frigo da 25 giorni”. A confermarlo ci furono le dichiarazioni di otto testimoni, tra cui il personale del 118 e i dottori del pronto soccorso Giuseppe Barozzi e Paolo Maffei. L’infermiere che gli praticò la prima flebo notò inoltre un ematoma sul braccio, tipico di una puntura da ago. La difesa del corridore invece avanzava l’ipotesi di un’infezione sanguigna causata da una flebo infetta, sostenendo che Riccò in quel periodo stesse facendo una cura di ferro. Spiegazione non fornita ai medici di Pavullo né a quelli di Baggiovara, che lo tennero in cura per 12 giorni, ma tirata fuori solo otto mesi dopo. La superperizia ordinata dal giudice Francesco Plotino a tre esperti invece confermò che le condizioni di Riccòfossero riconducibili a una trasfusione di sangue mal conservato.

    Riccardo Riccò ©VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images

    Si certo, 12 anni allontanano per sempre l’ex cobra dalle strade come atleta ma forse una radiazione poteva allontanarlo anche da qualsiasi coinvolgimento futuro che Riccò potrebbe avere ancora nel mondo del ciclismo. Riccardo Riccò all’apice della sua carriera era da molto additato come l’erede di Marco Pantani, la sua andatura con le mani basse in salita ha fatto trepidare di gioia molti tifosi (compreso chi vi scrive), purtroppo dei poveri illusi che hanno creduto ad una farsa sin dalle sue prime pedalate. Già pescato positivo al CERA durante il Tour del 2008, Riccardo Riccò si era rimesso in gioco promettendo di aver fatto tesoro dei suoi errori, diciamo di gioventù ma quando lo scorso 6 febbraio 2011, il modenese fu ricoverato d’urgenza ed in condizioni gravissime all’ospedale di Pavullo tutti avevano sospettato ma nessuno avrebbe mai pensato che si potesse giocare così tanto con la propria vita

  • Freccia Vallone, stoccata vincente di Rodriguez. Terzo Gilbert

    Freccia Vallone, stoccata vincente di Rodriguez. Terzo Gilbert

    Lo spagnolo della Katusha Joaquim Rodriguez conquista l’edizione numero 77 della Freccia Vallone con un azione stratosferica sul durissimo Muro di Huy. Secondo lo svizzero Michael Albasini mentre, il campione belga e vincitore della passata edizione Philippe Gilbert, chiude al terzo posto.

    Voluta e meritata la vittoria di “El Purito” Rodriguez che viene magistralmente guidato da tutta la sua squadra fino ai 300 metri finale dove lo spagnolo ha piazzato l’allungo decisivo staccando di ruota tutti i suoi avversari.

    Molto più spettacolare questa nuova Freccia Vallone, il cambiamento del tracciato ha reso la corsa molto più interessante ma è sempre il muro di Huy a decretare il vincitore. Tantissimi attacchi nei 194 km del tracciato, ci provavano, tra gli altri, anche Kyrienka e Vicioso e poi il campione italiano Giovanni Visconti assieme all’olandese Slagter e alla coppia Nordaugh-Hesjedal. Proprio l’ultima coppia viene ripresa ai meno 800m dal traguardo con la Katusha che ha chiuso il buco per il proprio capitano Joaquim Rodriguez. Il campione spagnolo, soprannominato “El Purito” (piccolo sigaro) è il primo a partire ed il suo attacco è quello decisivo, Philippe Gilbert tenta di attaccarsi allo spagnolo ma gli sforzi del campione belga sono vani come inutile è anche la resistenza di Vincenzo Nibaliche comunque è autore di una buona prestazione chiudendo alla fine nei dieci.

    "El Purito" Rodriguez ©Bryn Lennon/Getty Images

    Il trittico delle Ardenne si chiuderà domenica prossima con la Liegi – Bastogne – Liegi, una delle corse monumento di tutto il panorama ciclistico mondiale. Si spera in una buona prestazione degli italiani che in questa compagna del nord non hanno sicuramente sfigurato ma una vittoria a Liegi darebbe tutto un altro spessore a questo inizio di stagione. Vincenzo Nibali e Giovanni Visconti saranno le punte azzurre senza dimenticare il vincitore dell’ultima Amstel Gold Race, Enrico Gasparotto mentre fra gli stranieri occhio ad un ritrovato Philippe Gilbert e a allo spagnolo Alejandro Valverde che in questa Freccia Vallone non si è mai visto, ma mai fidarsi del capitano della Movistar che a Liegi è sempre stato protagonista.

    Ordine d’arrivo   

    1 Joaquim Rodriguez Spa
    2 Michael Albasini Sui
    3 Philippe Gilbert Bel
    4 Jelle Vanender Bel
    5 Robert Kyserlovsky Cro
    6 D. Martin Irl
    7 Bouke Mollema Ola
    8 Vincenzo Nibali Ita
    9 Diego Ulissi Ita
    10 J. Van Den Broeck Bel
  • Montecarlo, Italiani fuori. Bene Djokovic e Nadal, out Ferrer

    Montecarlo, Italiani fuori. Bene Djokovic e Nadal, out Ferrer

    Un classico fumo negli occhi la buona prestazione dei tennisti italiani a Montecarlo, i “fuoriclasse” azzurri sono tutti usciti nel secondo turno con i rimpianti più grandi rappresentati dalle sconfitte di Filippo Volandri e Fabio Fognini.

    Infatti, se poco avevano di cui sperare Andreas Seppi e Potito Starace battuti rispettivamente da Novak Djokovic e Nicolas Almagro, sanguinosa la sconfitta di Volandri contro il russo, naturalizzato Kazako Kukushkin ed ennesima occasione sprecata anche da Fabio Fognini, contro l’olandese Robin Haase.

    Esordio assolutamente sul velluto per il numero uno del mondo serbo Novak Djokovic, sicuro ed autoritario nei confronti di Andreas Seppi che, dopo aver assistito allo show del serbo nel primo set perso per 6-1, riesce quasi a fare partita pari nel secondo, uscendo tuttavia sconfitto alla fine, con il punteggio di 6-4. Tutto sommato buona la prestazione di Potito Starace che ha costretto Nicolas Almagro al tie break nel primo set, perso dall’azzurro 7-3, ma poi e dominio dell’iberico nel secondo chiuso sul 6-1 con Starace sparito letteralmente dal campo. Amarezza per Filippo Volandri che non riesce a chiudere il primo set, dopo essere stato avanti 4-0, facendosi riagguantare al tie break dove il Kazako Kukushkin  ha saputo ridurre al minimo gli errori e finendo per vincere la prima frazione. Il secondo set vinto da Volandri per 6-2 sembrava aver rimesso in carreggiata l’azzurro, ma nel terzo Kukushkin, 24enne numero 68 del mondo ha dominato chiudendo i conti sul 6-2. Stesso rimpianto per Fabio Fognini che aveva davanti un avversario sicuramente alla sua portata rappresentato dall’olandese Robin Haase, ma il buon Fognini, dopo un buon inizio di primo set (avanti 2-0), subisce 4 game consecutivi dall’olandese finendo per perdere il set con il punteggio di 6-4. Anche nel secondo set sembra esserci la reazione dell’azzurro, ma Haasenon concede nulla al servizio, finendo per chiudere set e match ancora con il punteggio di sei giochi a quattro.

    Novak Djokovic ©Julian Finney/Getty Images

    Anche l’esordio di Nadal è positivo, il maiorchino si è sbarazzato del mancino finlandese Nieminem in un ora e 26 minuti chiudendo in due set 6-4 6-3 e denotando una buona capacità negli spostamenti laterali dimostrando di aver recuperato in pieno dall’infortunio al ginocchio sinistro patito a Miami. Rafa Nadal troverà Kukushkin agli ottavi mentre Nole Djokovic avrà di fronte l’ucraino Aleksandr Dolgopolov che ha avuto la meglio nel match più spettacolare dell’intera giornata, sull’australiano Tomic in tre set (6-2 5-7 6-1). La sorpresa della giornata è sicuramente rappresentata dalla sconfitta del finalista 2011 David Ferrer, lo spagnolo apparso molto stanco, ha ceduto in due set (6-3 6-2) al brasiliano Thomaz Bellucci. Agli ottavi anche i francesi Gilles Simon (facile 6-3 6-0 col portoghese Gil) e Julien Benneteau (6-4 6-3 a Melzer), oltre al ceco Thomas Berdych (7-6 6-1 sul croato Cilic) ed al serbo Janko Tipsarevic, che non lascia scampo allo spagnolo Albert Montanes (6-2 6-3).

    Risultati secondo Turno Masters 1000 Montecarlo

    Berdych (Cze) – Cilic (Cro) 7-6 6-1

    Dolgopolov (Ucr) – Tomic (Aus) 6-2 5-7 6-1

    Janko Tipsarevic (Srb) – Albert Montanes (Spa) 6-2 6-3

    Julien Bennetau (Fra) – Jurgen Melzer (Aus) 6-4 6-3

    Kei Nishikori (Jpn) – Paul Henry Mathieu (Fra) 6-4 6-2
    Haase (Ola) – Fognini (Ita) 6-4 6-4
    Bellucci (Bra) – Ferrer (Spa) 6-3 6-2
    Kukushkin (Kaz) – Volandri (Ita) 7-6 2-6 6-2
    Nadal (Spa) – Nieminen (Fin) 6-4 6-3
    Djokovic (Ser) – Seppi (Ita) 6-1 6-4
    Simon (Fra) – Gil (Por) 6-3 6-0
    Almagro (Spa) – Starace (Ita) 7-6 6-1

  • Giro d’Italia 2012, addio maglia verde, c’è l’azzurro

    Giro d’Italia 2012, addio maglia verde, c’è l’azzurro

    Sono state presentate oggi le nuove maglie del Giro d’Italia edizione 2012 che partirà con un cronoprologo da Herning, in Danimarca il 5 maggio.

    È l’attrice Giorgia Wurth (Ex, Box office, Femmine contro Maschi, Maschi contro Femmine), la madrina della presentazione delle nuove casacche della corsa rosa, in una serata di gala al Just Cavalli Cafè di Milano alla presenza di Mario Cipollini, Filippo Pozzato, dei grandi nomi di Rcs Sport, della Gazzetta dello Sport e di alcuni grandi sponsor. Nuove casacche che hanno lasciata qualche perplessità ai tifosi più nostalgici.

    Infatti il simbolo del miglior scalatore non sarà più rappresentato dal colore verde, ma sarà l’azzurro a tingere il simbolo del corridore più forte in salita della corsa rosa. Resta ovviamente il rosa per il primato nella classifica generale mentre, come un anno fa, la maglia bianca premierà il miglior giovane (nato dopo il primo gennaio 1987) e quella rossa la classifica a punti.

    Le perplessità sono quindi molte fra i tanti tifosi, infatti se si poteva capire il cambio dalla fantastica (per chi vi scrive) maglia ciclamino con quella rossa per simboleggiare i 150 anni d’unità italiana, abbinandola appunto con il verde della classifica di miglior scalatore ed il bianco di miglior giovane formando di fatto la bandiera italiana, non si comprende perché sostituire adesso la maglia verde con l’azzurra che fino all’anno scorso rappresentava il primato nell’intergiro. Inoltre sia la maglia rossa che quella azzurra risultano essere poco distinguibili all’interno del gruppo, a differenza del colore ciclamino e del verde, due colori che vengono utilizzati pochissimo dalle squadre. Da questo punto di vista, e meno male solo per questo, il tradizionalismo francese del Tour de France ha tanto da insegnare agli organizzatori della corsa rosa, infatti cosa sarebbe il primato di miglior scalatore in Francia senza la fantastica, pittoresca ed originalissima “maglia a Pois”?

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  • Montecarlo, Italia bene così. Ok Murray e Tsonga

    Montecarlo, Italia bene così. Ok Murray e Tsonga

    Montecarlo vuol dire terra rossa, e con l’amata superficie, arrivano anche i primi buoni risultati per il tennis italiano con le vittorie al primo turno del Masters monegasco. Buone le prove di Fognini, Seppi e Starace, a Volandri il derby azzurro contro l’esordiente Giannessi con l’unica nota negativa, rappresentata dalla sconfitta subita da Simone Bolelli per mano del croato Marin Cilic.

    Fra i big l’unico a scendere in campo a Montecarlo è lo scozzese, testa di serie numero 3, Andy Murray che si è sbarazzato facilmente del serbo Troicki con il numero uno Djokovic ed il numero due Nadal, in campo domani. Se il serbo sembra aver recuperato in pieno dalle fatiche sul cemento americano, preoccupano ancora le condizioni fisiche del maiorchino (che non perde da ben sette anni a Montecarlo) che ancora non si sente sicuro a causa dell’infortunio al ginocchio sinistro patito a Miami

    Andy Murray è apparso in buone condizioni nel suo primo match stagionale sul rosso: vinto con un cappotto il primo set, si è limitato a controllare la partita nel secondo parziale con il serbo Troicki spettatore non pagante per tutta la durata del match. Avanza al secondo turno anche il portoghese Gil, che lascia 4 games, 6-1 6-3, al russo Youzhny, e vince ancora una volta in 3 set, e ancora dopo aver perso il primo, lo spagnolo Verdasco: 3-6 6-3 6-1 al croato Dodig. Avversario di Verdasco sarà il francese Tsonga, che ha avuto la meglio sul tedesco Kohlschreiberper 6-2 6-4.

    Fabio Fognini ©VALERY HACHE/AFP/Getty Images

    Ma veniamo ai match degli azzurri che una volta tanto non hanno destato il solito imbarazzo ai tanti tifosi presenti sulle tribune del Principato. Fabio Fognini ha vinto un bel match contro il francese Llodra, 7-5 6-3 il punteggio con cui il ligure, reduce da un lungo stop per un infortunio al piede, ha avuto la meglio nei confronti del mancino transalpino che sicuramente non ha avuto la pazienza necessaria in questa superficie. Giocava da favorito, e per una volta ha mantenuto il pronostico, Andreas Seppi che ha superato abbastanza agevolmente il romeno Hanescu (6-3 6-1) regalandosi di fatto, un secondo turno regale sul centrale, contro sua maestà Nole Djokovic. Potito Starace ha approfittato del ritiro dell’argentino Berlocq nel corso del primo set mentre il derby azzurro del primo turno fra Volandri e Giannessi viene vinto dal livornese, più esperto su questi campi, con il punteggio di 7-5 6-3. Adesso il livornese aspetta il kazako Kukushkin, che contro pronostico, e in rimonta, ha battuto il tedesco Florian Mayer per 3-6 6-1 6-3 mentre Potito avrà di fronte il numero 8 del mondo, lo spagnolo Nicolas Almagro. Fortuna per Fognini che non troverà al secondo turno l’argentino Juan Monaco, uno dei giocatori più caldi del momento con la vittoria a Houston la scorsa settimana, che si è purtroppo infortunato alla caviglia nel match contro l’olandese Haase.

    I risultati (primo turno)

    Cilic (Cro) – Bolelli (Ita) 6-3 6-4
    Fognini (Ita) – Llodra (Fra) 7-5 6-3
    Bellucci (Bra) – Anderson (Rsa) 6-4 6-4
    Volandri (Ita) – Giannessi (Ita) 7-5 6-3
    Kukushkin (Kaz) – Mayer (Ger/14) 3-6 6-1 6-3
    Seppi (Ita) – Hanescu (Rom) 6-3 6-1
    Gil (Por) – Youzhny (Rus) 6-1 6-3
    Starace (Ita) – Berlocq (Arg) 4-2 rit.

    Secondo turno:
    Murray (Gbr/3) – Troicki (Srb) 6-0 6-3
    Verdasco (Spa/13) – Dodig 3-6 6-3 6-1
    Tsonga (Fra/4) – Kohlschreiber (Ger) 6-2 6-4

  • Pallavolo, le scelte di Barbolini in vista di Londra 2012

    Pallavolo, le scelte di Barbolini in vista di Londra 2012

    Con la stagione italiana chiusa alla grande con il triplete messo a segno dalle ragazze di Busto Arsizio che hanno vinto Coppa Italia, Coppa Cev e Campionato, si apre la stagione 2012 per la nazionale azzurra che avrà come impegno più importante, le olimpiadi di Londra 2012.

    Tante novità e qualche gradito ritorno fra le 25 scelte dal Commissario Tecnico azzurro Massimo Barbolini che confida molto in un mix di esperienza e freschezza atletica, per la conquista dell’alloro a cinque cerchi.

    Il percorso di Barbolini è diviso in due con le atlete più esperte che rimarranno in Italia per lavorare più intensamente dal punto di vista fisico mentre, le giocatrici più giovani, andranno a disputare il Gran Prix (8 giugno-1 luglio, con finali in Cina) e dopo la fine del torneo ci saranno le scelte definitive per Londra 2012. Si rivedono fra le selezionate dei nomi storici per la pallavolo italiana come quello di Francesca Piccinini e di Paola Cardullo, sicuramente due innesti importantissimi per Barbolini che andranno ad affiancarsi allo zoccolo duro rappresentato dalle varie Lo Bianco, Gioli, Del Core e Costagrande. Graditi ritorni sono anche quelli rappresentati da Jenny Barazza (diventata mamma da poco) e di Serena Ortolani (infortunata nell’ultima World Cup). Spazio anche alla gioventù con la classe ’92 Giulia Pisani (neo scudettata), Valentina Diouf e Letizia Camera (la più giovane del gruppo) che hanno vinto i campionati Juniores.

    Francesca Piccinini ©Claudio Villa/Getty Images

    Questa la lista delle atlete per la stagione 2012. Alzatrici: Letizia Camera (Novara), Eleonora Lo Bianco (Galatasaray Istanbul), Giulia Rondon (Crema), Noemi Signorile (Bergamo). Opposti: Valentina Diouf (Bergamo), Serena Ortolani (Pesaro), Valentina Zago (Casalmaggiore). Centrali: Sara Anzanello (Azzerrail Baku), Valentina Arrighetti (Bergamo), Jenny Barazza (Modena), Raphaela Folie (Novara), Simona Gioli (Urengoy), Martina Guiggi (Villa Cortese), Giulia Pisani (Busto Arsizio). Schiacciatrici: Cristina Barcellini (Novara), Caterina Bosetti (Villa Cortese), Lucia Bosetti (Villa Cortese), Carolina Costagrande (Guangdog Evergrande), Antonella Del Core (Fakel Novy Urengoy), Alessia Gennari (Pavia), Gilda Lombardo (Busnago), Francesca Piccinini (Bergamo). Liberi: Paola Cardullo (Cannes), Paola Croce (Modena), Monica De Gennaro (Pesaro), Immacolata Sirressi (Urbino).

  • Amstel Gold Race, acuto di Enrico Gasparotto. Sagan terzo

    Amstel Gold Race, acuto di Enrico Gasparotto. Sagan terzo

    Il corridore italiano del team Astana, Enrico Gasparotto, si aggiudica l’edizione 2012 dell’Amstel Gold Race grazie ad uno splendido finale sulla tremenda salita del Cauberg.

    Bellissima vittoria dell’ex campione italiano che non vinceva una corsa dal 2010, al secondo posto si è piazzato il belga Jelle Vanendert mentre lo slovacco della Liquigas, Peter Sagan, deve ancora rimandare la vittoria in una classica importante accontentandosi della terza piazza.

    La classica olandese è vissuta a lungo sulla fuga di nove corridori (tra i quali l’italiano Stortoni) e sull’attacco finale dello spagnolo Oscar Freire. Il tre volte campione del modo inizia la salita decisiva del Cauberg in testa con il gruppo dei migliori a poco più di dieci secondi. È un buon Philippe Gilbert che inizia la bagarre finale con una progressione che spacca in due il gruppo, tengono sia Vanendert che Sagan con Gasparotto a ruota dello slovacco mentre, purtroppo, Damiano Cunego viene agganciato da dietro finendo a terra e salutando qualsiasi speranza di vittoria finale. Gilbert, forse partito un po’ troppo presto, si pianta ai meno 150m con Freire che viene ripreso ai meno 100m da Sagan che sembra avere lo spunto decisivo, ma lo slovacco finisce la benzina sul più bello e finisce per essere superato, oltre che da Gasparotto, anche da Vanendert.

    Enrico Gasparotto ©SEBASTIEN NOGIER/AFP/Getty Images

    Prima bella affermazione del ciclismo italiano con Enrico Gasparotto in questo 2012, un corridore che forse aveva perso un po’ la bussola dopo la vittoria del titolo tricolore, ma che ha saputo tornare alla ribalta dimostrando grande carattere e tenacia da vendere. L’Amstel Gold Race ha aperto oggi il Tritico delle Ardenne con mercoledì la Freccia Vallone e domenica la Liegi-Bastogne-Liegi.

    Ordine d’arrivo   

    1 Enrico Gasparotto Ita                 
    2 Jelle Vanendert Bel
    3 Peter Sagan Svk
    4 Oscar Freire Spa
    5 Thomas Voeckler Fra
    6 Philippe Gilbert Bel
    7 Samuel Sanchez Spa
    8 Fabian Wegmann Ger
    9 Rinaldo Nocentini Ita
    10 Bouke Mollema Ola