Autore: Ippolito Gioia

  • Cavendish concede il bis, Navardauskas sempre leader

    Cavendish concede il bis, Navardauskas sempre leader

    Secondo sigillo del campione del Mondo Mark Cavendish al Giro 2012, il britannico del team Sky vince la volata di Fano precedendo l’australiano Matthew Goss e l’azzurro Daniele Bennati.

    Successo tutto dedicato alla piccola Delilah, primogenita del campione del mondo che festeggia nel migliore dei modi il nono sigillo nella corsa rosa.

    Come da copione, l’inizio di una tappa pianeggiante è sempre molto movimentato, si cerca la fuga buona e la trovano in quattro: Alessandro De Marchi (Androni), Pier Paolo De Negri (Farnese Vini), Olivier Kaisen e Brian Bulgac (Lotto-Belisol), con quest’ultimo che per buona parte della tappa è anche maglia rosa virtuale della corsa. Il Gran premio di montagna di Gabicce Monte di quarta categoria è lo spartiacque dell’avventura dei quattro, si rialzano in tre con il solo De Marchi a continuare l’azione che purtroppo per il bravo corridore dell’Androni, si spegne ai meno 20 km dall’arrivo.

    Il finale di tappa presenta molti saliscendi con alcuni papabili per la vittoria finale, costretti ad alzare bandiera bianca come il norvegese Thor Hushovd e l’americano Tyler Farrar. Taylor Phinney continua il suo momento nero cadendo ancora una volta a causa di una ingenuità dell’argentino Haedo nelle retrovie del gruppo che costringe l’ex maglia rosa a tagliare il traguardo con 12” da Mark Cavendish. Il team Sky prende le redini del comando ai meno 5 km dall’ arrivo con Geraint Thomas a pilotare Cavendish con il campione del Mondo che parte ai meno 150m, vincendo una volata senza storia da assoluto dominatore.

    Mark Cavendish ©LUK BENIES/AFP/GettyImages

    Le dichiarazioni di Cavendish all’arrivo “Sono molto felice di aver vinto qui a Fano. E’ la prima volta che mia figlia mi vede correre. E’ stata una giornata incredibile. E’ la seconda vittoria in questo Giro, purtroppo non sono riuscito a vincere anche la terza, ma va bene lo stesso. Mi sento sempre meglio… Delilah? E’ vestita di rosa perché siamo al Giro d’Italia… Sono fiero di lei perché ha potuto vivere il podio grazie a questo successo”

    La maglia rosa viene conservata dal lituano del team Garmin Ramunas Navardauskas che cercherà nella sesta tappa di difenderla con i denti dagli attacchi dei big nel primo assaggio di montagna in questa edizione della corsa rosa.  Si partirà da Urbino e si arriverà a Porto Sant’Elpidio per un totale di 210 km, da Cingoli (km 95) all’arrivo non c’è praticamente pianura: ci sono le salite di Passo della Cappella (km 4,5 al 7% medio, ma punte al 16%) e gli strappi di Montelupone (non dal versante durissimo della Tirreno-Adriatico), Morrovalle e Montegranaro. Uno dei favoriti sarà Damiano Cunego che su queste pendenze si è sempre trovato a suo agio con Michele Scarponi pronto a seguirlo a ruota.

    Ordine d’ Arrivo.

    1 Mark CAVENDISH  Gbr TEAM SKY

    4:43:15

    2 Matthew HARLEY GOSS  Aus GREENEDGE CYCLING TEAM

    +0

    3 Daniele BENNATI  Ita RADIO SHACK NISSAN

    +0

    4 Robert HUNTER  Rsa GARMIN – BARRACUDA

    +0

    5 Sasha MODOLO  Ita COLNAGO

    +0

    Classifica Generale

    1 Ramunas NAVARDAUSKAS  Ltu GARMIN – BARRACUDA

    14:45:13

    2 Robert HUNTER  Rsa GARMIN – BARRACUDA

    +5

    3 Ryder HESJEDAL  Can GARMIN – BARRACUDA

    +11

    4 Matthew HARLEY GOSS  Aus GREENEDGE CYCLING TEAM

    +13

    5 Mark CAVENDISH  Gbr TEAM SKY

    +14

    6 Geraint THOMAS  Gbr TEAM SKY

    +16

    7 Manuele BOARO  Ita SAXO BANK

    +19

    8 Christian VANDELVELDE  Usa GARMIN – BARRACUDA

    +26

    9 Joaquim RODRIGUEZ OLIVER  Spa KATUSHA TEAM

    +30

    10 Alexsander KRISTOFF  Nor KATUSHA TEAM

    +30

  • Phinney in lacrime. Navardauskas nuovo leader

    Phinney in lacrime. Navardauskas nuovo leader

    La quarta tappa del Giro d’Italia 2012, una cronometro a squadre di 33 km sulle splendide strade di Verona è stata vinta dal team americano Garmin-Barracuda con il lituano Navardauskas, nuovo leader della classifica generale.

    Sono stati invece 33 km d’agonia per Taylor Phinney che ha stretto i denti, ed anche qualcosa di più, per poter finire una tappa in cui l’americano non è riuscito a dare il suo contributo fantastico a cronometro a causa del bruttissimo taglio alla caviglia procuratosi nella caduta di Hornens.

    La sorpresa della crono è stato il team Katusha che, grazie al secondo posto dietro soli 5”, ha consentito al suo capitano “Purito” Rodriguez, di guadagnare secondi preziosi sui diretti pretendenti alla vittoria finale. Il podio viene completato dall’Astana di Roman Kreuziger a 22” mentre Ivan Basso ha complessivamente perso 17” da Rodriguez ed il duo Lampre composto da Scarponi e Cunego, tutto sommato si è difeso concedendo 29” allo scalatore spagnolo.

    La maglia rosa viene per la prima volta nella centenaria storia della corsa rosa, indossata da un corridore lituano, Ramunas Navardauskas che a 24 anni corona uno dei sogni più importanti della sua giovane carriera. Dicevamo di Phinney, beh, l’americano è stato veramente stoico con tre punti di sutura, una caviglia gonfia come un cocomero ed anche una caduta sull’erba insieme a tre compagni di squadra è riuscito a non farsi staccare completando la crono insieme a tutti i suoi compagni del team BMC, team che, grazie all’apporto che poteva dare Phinney se fosse stato nelle condizioni migliori, poteva sicuramente lottare per la vittoria di tappa.

    Ramunas Navardauskas ©Luk Beines/AFP/GettyImages

    Le parole del lituano dopo la conquista della maglia rosa: “Incredibile. Poche settimane fa (alla TirrenoAdriatico, ndr) ero su un letto con una clavicola rotta. Oggi sono in maglia rosa, al Giro, per il quale sono stato selezionato proprio per le mie attitudini alla cronometro a squadre. Volevo puntate a questa tappa e dare il meglio”.

    La quinta tappa, da Modena a Fano di 209 km sarà ancora una lotta all’insegna della velocità per onorare al meglio la partenza, che avverrà dal museo “Enzo Ferrari” di Modena.

    Ordine d’ Arrivo.

    1 GARMIN-BARRACUDA Usa

    37:04

    2 TEAM KATUSHA Rus

    +5

    3 TEAM ASTANA Kaz

    +22

    4 TEAM SAXO BANK Den

    +22

    5 OMEGA PHARMA QUICK STEP Bel

    +24

    Classifica Generale

    1 Ramunas NAVARDAUSKAS Ltu

    10.01:53

    2 Tyler FARRAR Usa

    +10

    3 Robert HUNTER Rsa

    +10

    4 Ryder HESJEDAL Can

    +11

    5 Taylor PHINNEY Usa

    +13

    6 Manuele BOARO Ita

    +19

    7 Thomas GERAINT Aus

    +21

    8 Sebastien ROSSELER Fra

    +25

    9 Christian VANDEVELDE Usa

    +26

    10 Joaquim RODRIGUEZ Spa

    +30

  • Avanti Seppi, Djokovic a fatica. Azarenka e Masha ok

    Avanti Seppi, Djokovic a fatica. Azarenka e Masha ok

    Continua il buon momento di forma di Andreas Seppi che al Masters Series di Madrid quarto Masters 1000 stagionale dotato di un montepremi di 3.706.000 euro in corso sui campi in terra blu della Caja Mágica di Madrid, supera il primo turno a scapito del francese Michael Llodra. Viene invece eliminato il ligure Fabio Fognini da un altro francese, Gilles Simon, che gli aveva anche tolto la gioia del primo titolo in carriera a Budapest la scorsa settimana.

    Bene l’altoatesino che riesce finalmente a dare un po’ di continuità dopo la splendida vittoria a Belgrado della scorsa settimana, il suo secondo titolo in carriera e primo sulla terra rossa.

    Andreas Seppi gioca un match solido contro un avversario che lo aveva fino ad oggi sempre battuto. La terra blu di Madrid è molto più veloce di quella di Montecarlo e questa velocità invece di favorire il gioco del francese, abituato alle discese a rete, consente a Seppi di trovare sin da subito un buon time sulla palla. Vittoria in due set, 7-5 6-4 per Seppi che al secondo turno troverà l’ucraino Alexsander Dolgopolov. Molta sfortuna per Fabio Fognini che stava conducendo alla grande un match contro un avversario di tutto rispetto come Gilles Simon, numero 12 del ranking mondiale. Fognini vince al tie break un combattutissimo primo set e riesce anche a portarsi avanti 3-1 nel secondo, ma dopo il break a caviglia di Fognini gioca un brutto scherzo all’azzurro che non abbandona l’incontro ma che non riesce più ad esprimere il livello di gioco dei game precedenti. Simon conquista 5 game consecutivi e nel terzo parziale non c’e’ proprio partita con Fogniniche alza bandiera bianca al primo break subito con il francese che chiude sul 6-7 6-3 6-3.

    Andreas Seppi ©VALERY HACHE/AFP/Getty Images

    Negli altri incontri facili vittorie per Juan Martin Del Potro (6-4 6-2 su Florian Mayer), Thomas Berdych (6-4 6-3 su Kevin Anderson) e Milos Raonic (6-4 6-4 su David Nalbandian). Vincono anche Verdasco, Wawrinka e Monfils mentre molto più difficile del previsto il primo match di Novak Djokovic sulla terra blu di Madrid. Il serbo dopo aver vinto facilmente il primo set (6-2) contro lo spagnolo Gimeno-Traver, concede il secondo parziale con il medesimo punteggio. Il terzo set rimane in equilibrio sino al 3-2 Djokovic, quando il serbo decide di aumentare da fondo campo conquistando il break decisivo per la vittoria del match.

    Fra le donne la numero uno al mondo Victoria Azarenka, batte all’esordio la ceca Andrea Hlavácková col punteggio 6-3 7-6 (2). La bielorussa ha dimostrato ancora un pò di ritardo di condizione rispetto allo splendido tennis mostrato in Australia e America, ma il livello medio del tennis femminile consente alla numero uno di avanzare senza particolari patemi d’animo. Al terzo turno anche la russa Maria Sharapova, seconda testa di serie, che elimina l’altra ceca Klara Zakopalova 6-4 6-3 in un match in cui la bella Maria ha saputo contenere al minimo i soliti doppi falli alzando il ritmo partita nei momenti giusti. un’altra bella approda al terzo turno ed è la serba Ana Ivanovic che sembra aver ritrovato le sensazione di alcuni anni fa che le permisero di vincere il Roland Garros eliminando una ormai irriconoscibile Nadia Petrova per 7-5 6-1.

  • Cadono Phinney e Cavendish, gioia per Matthew Goss

    Cadono Phinney e Cavendish, gioia per Matthew Goss

    L’australiano del team GreenEdge Matthew Goss si aggiudica in volata la terza tappa del Giro d’Italia, secondo l’argentino Josè Haedo con l’americano Tyler Farrar a completare il podio. Capitombolo spaventoso per il campione del Mondo e maglia rossa del Giro Mark Cavendish a 50m dal traguardo, in una caduta in cui è stata coinvolta anche la maglia rosa.

    Nel giorno del ricordo per il corridore belga Wouter Weylandt, scomparso a causa di una rovinosa caduta in discesa proprio nella terza tappa del Giro 2011, un’altro spaventoso capitombolo ha coinvolto la carovana sul rettilineo finale di Hornens. Mark Cavendish fortunatamente è riuscito a tagliare il traguardo sulle proprie gambe a differenza della maglia rosa Taylor Phinney che è stato costretto a salire in ambulanza a causa di un bruttissimo taglio alla caviglia destra.

    Terza tappa che parte ed arriva ad Hornens in un tracciato poco impegnativo ed adatto esclusivamente ad una volata finale. La corsa vive sulla fuga di sei corridori: Miguel Mínguez (Euskaltel-Euskadi), Alfredo Balloni (Farnese Vini), Ramunas Navardauskas (Garmin-Barracuda), Reto Hollenstein (NetApp), Mads Christensen (Saxo Bank) e Martijn Keizer (Vacansoleil-DCM). Di questi è il lituano Navardauskas il posizionato meglio in classifica a 18” dalla maglia rosa Phinney. I fuggitivi vengono però ripresi ai meno 30 km dall’arrivo con le squadre dei velocisti pronte a darsi battaglia e con il team GreenEdge, che prende le redini del gruppo per poter consentire a Matthew Goss di poter impostare la volata nel miglior modo possibile. Cavendish inizia la volata partendo un po’ dietro e, quando ai meno 100m dall’arrivo la rimonta del britannico sembra essere cosa fatta, ecco la follia di Roberto Ferrari che scarta improvvisamente a destra dalla sua linea di volata tranciando completamente il Campione del Mondo che finisce rovinosamente a terra. Spaventosa la dinamica del replay che dimostra come Cavendish sia veramente fatto di gomma a differenza di Phinneyche sin da subito si dimostra dolorante a terra ad una caviglia. Dopo l’arrivo il ciclista italiano viene relegato dalla Giuria in ultima posizione a causa della manovra pirata che poteva eliminare dalla corsa rosa due sicuri protagonisti.

    Matthew Goss ©Morne de Klerk/Getty Images

    Fortunatamente la paura per la maglia rosa dura solo pochi minuti, l’americano entrato in ambulanza, ha riportato un brutto taglio sulla caviglia destra che tuttavia non pregiudicherà il prosieguo della corsa rosa. queste le sue parole dopo lo spavento: “All’inizio ero preoccupato, ma sull’ambulanza mi hanno applicato del ghiaccio nella caviglia destra e la situazione è migliorata, tant’é che sono riuscito a presentarmi alla premiazione. Ora sono tranquillo“.

    Domani giorno di riposo per la carovana che potrà così fare il rientro in Italia dopo il trittico di tappe danesi. La quarta tappa partirà mercoledì da Verona per un emozionantissima cronometro a squadre di 33 km che sicuramente rivoluzionerà la classifica generale. Il primo dei 22 team scatterà alle 15.25; 3’ di intervallo tra ciascuna squadra, il tempo verrà preso sul quinto corridore classificato.

    Ordine d’ Arrivo.

    1 Matthew GOSS Aus

    4.20:53

    2 Josè HAEDO Arg

    +0

    3 Tyler FARRAR Usa

    +0

    4 Arnaud DEMARE Fra

    +0

    5 Mark RENSHAW Aus

    +0

    Classifica Generale

    1 Taylor PHINNEY Usa

    9.24:31

    2 Geraint THOMAS Aus

    +9

    3 Alex RASMUSSEN Den

    +13

    4 Manuele BOARO Ita

    +15

    5 Ramunas NAVARDAUSKAS Ltu

    +18

    6 Gustav LARSSON Swe

    +22

    7 Brett LANCASTER Aus

    +23

    8 Matthew GOSS Aus

    +23

    9 Marco PINOTTI Ita

    +26

    10 Jesse SERGENT Nzl

    +27

  • Francesco Molinari fa suo l’Open de Espana. Manassero 7°

    Francesco Molinari fa suo l’Open de Espana. Manassero 7°

    Francesco Molinari si aggiudica l’Open De Espana, torneo valido per l’European Tour grazie ad un sensazionale ultimo giro che consente al “Chicco” nazionale di conquistare il terzo torneo in carriera.

    Grande la prova di Francesco che aggiunge il torneo spagnolo all’Open italiano vinto nel 2006, al WGC HSBC Champions nel 2010 ed alla prestigiosissima World Cup vinta assieme al fratello Edoardo nel 2009.

    Un ultimo giro da favola quello compiuto da Molinari al Real Club de Golf de Sevilla, una chiusura in 65 colpi, ben sette sotto il par che non ha lasciato nessuna speranza ai padroni di casa Pablo Larrazabal e Alejandro Cañizares oltre che al danese Soren Kjeldsen, tutti a tre colpi dall’azzurro.

    Queste le parole di Francesco Molinari dopo la vittoria: “Vincere ha sempre un sapore speciale, ma farlo qui in Spagna a un anno di distanza dalla scomparsa di Severiano Ballesteros rende questo successo ancora più emozionante. Sono rimasto concentrato colpo su colpo riuscendo a imbucare putt decisivi per l’allungo in graduatoria. Oggi, indubbiamente, le condizioni del percorso erano migliori rispetto alle precedenti giornate e ciò mi ha permesso l’ottimo score. Ho guardato il leaderboard per la prima volta alla buca 12, poi ho continuato a giocare con la convinzione che con un paio di birdie avrei messo al sicuro il primo posto. E sono arrivati subito dopo”.

    Ottima anche la prova di Matteo Manassero che chiude il torneo spagnolo in settima posizione (286 – 70 70 76 70, -2 lo score finale di Matteo) con una condotta di gara lineare e solida a differenza purtroppo di Edoardo Molinariche, dopo un inizio di torneo confortante, è sprofondato in 51esima posizione con 296 colpi 74 74 78 70,  ed un +8 finale.

    Francesco "Chicco" Molinari ©Stuart Franklin/Getty Images

    Adesso il prossimo appuntamento per Francesco Molinari sarà in America e precisamente in Florida al The Players Championship, ricco e prestigioso torneo dal percorso molto adatto alle sue caratteristiche.

    Classifica Finale   

    1 Francesco Molinari Ita
    2 Pablo Larranzabal Spa
    2 Alejandro Canizares Spa
    2 Soren Kjeldsen Den
    3 Jorge Campillo Spa
    3 Thorbjorn Olesen Den
    7 Markus Brier Aus
    7 Matteo Manassero Ita
    7 Nicolas Colsaerts Bel
    7 Graeme Storme Eng
  • Quasi Champions, Udinese Genoa 2-0

    Quasi Champions, Udinese Genoa 2-0

    Udinese Genoa finisce 2-0, decidono Di Natale (splendida punizione) e Floro Flores, in una partita a senso unico grazie anche alla doppia espulsione per Kukca e Rodrigo Palacio nel primo tempo che hanno ridotto i rossoblù in nove uomini per quasi tutto il match.

    Vittoria importantissima per i friulani che, grazie alla sconfitta del Napoli a Bologna, mettono una serie ipoteca per la qualificazione ai preliminari di Champions League.

    Le formazioni della vigilia vengono ampiamente confermate con Francesco Guidolin che si affida al suo capitano Totò Di Natale  e Gigi De Canio che lascia Alberto Gilardino per l’ennesima volta a scaldare la panchina. Il Genoa ha necessariamente bisogno di un punto per salvarsi e la partita vive sull’equilibrio a centrocampo e senza particolari emozioni. La svolta arriva alla mezz’ora di gioco con Kukca che pensa bene di racimolare due cartellini gialli in appena 5 minuti l’uno dall’altro lasciando i rossoblù in dieci. Sulla punizione consequenziale all’espulsione, pennellata di Totò Di Natale che beffa un Frey non proprio esente da colpe. Passano 10’ e Tagliavento butta fuori per rosso diretto un incredulo Rodrigo Palacio, reo per l’arbitro, di averlo preso in giro per un fallo non sanzionato. Le immagini invece rivelano che Palacio aveva inveito verso un suo compagno che non aveva effettuato la rimessa laterale in maniera perfetta. La partita praticamente si chiude qui, con il Genoa che non riuscirà mai a rendersi pericoloso dalle parti di Samir Handanovic.

    Totò Di Natale ©Marco Luzzani/Getty Images

    La ripresa si apre con i padroni di casa vogliosi di realizzare subito il gol della sicurezza, ma Tagliavento non è di questo avviso annullando un gol regolarissimo di Pazienza segnalando una irregolarità assolutamente inesistente. Appena 10′ minuto dopo è Moretti che di schiena salva una rete praticamente già fatta di Totò Di Natale che aveva pregustato la gioia dell’ennesima doppietta stagionale, ma al 21’ ecco che arriva però il gol della tranquillità per i bianconeri, grazie a Floro Flores che ribadisce in rete di testa un cross preciso di Basta. La partita finisce con almeno 15’ ancora da giocare con il Genoa che si limita a non prendere un imbarcata di gol e l’Udinese a non umiliare ulteriormente gli avversari.

    Adesso ai bianconeri basterà un punto domenica prossima a Catania per conquistare l’ennesimo traguardo impossibile alla vigilia, e cioè una qualificazione ai preliminari di Champions League. Per il Genoa l’appuntamento con la salvezza viene rimandato di una settimana, i rossoblù hanno ancora bisogno di un punto e cercheranno di conquistarlo in casa contro il Palermo mentre il Lecce sarà impegnato a Verona contro il Chievo.

    Tabellino e Pagelle Udinese Genoa 2-0

    UDINESE (3-5-2): Handanovic 6; Benatia 6, Danilo 6, Domizzi 6; Basta 7, Pereyra 6,5 (al 28′ s.t. Fernandes 6), Pinzi 6 (al 10′ p.t. Pazienza 6,5), Asamoah 6,5, Pasquale 6; Fabbrini 5,5 (al 7′ s.t. Floro Flores 6,5), Di Natale 7. (Padelli, Coda, Armero, Torje). All. Guidolin.

    GENOA (4-5-1): Frey 5,5; Mesto5,5, Granqvist 5 (al 9′ s.t. Sampirisi 5,5), Carvalho 5,5, Moretti 5; Rossi 5,5, Kucka 4, Belluschi 5 (al 31′ s.t. Birsa s.v.), Biondini 5,5 (al 39′ s.t. Alhassan s.v.), Jankovic 5; Palacio 4,5. (Lupatelli, Sculli, Jorquera, Gilardino). All. De Canio.

    Ammoniti: Kucka, Pereyra, Fabbrini. Espulsi: al 29′ p.t. Kucka, al 38′ p.t. Palacio.

  • Mark Cavendish piazza la prima, Phinney conserva la rosa

    Mark Cavendish piazza la prima, Phinney conserva la rosa

    Il campione del Mondo Mark Cavendish vince in volata la seconda tappa della corsa rosa dimostrandosi ancora una volta, il numero uno al mondo sulle ruote veloci.

    Vittoria praticamente senza storia per il britannico che ha preceduto sul traguardo ancora di Herning, un buon Matthew Goss con il francese Soupe che a sorpresa completa il podio beffando un opaco Tyler Farrar.

    La seconda tappa della Giro d’Italia edizione 2012 parte e arriva ad Herning, luogo dell’arrivo anche del cronoprologo di ieri, per un totale di 206 km assolutamente pianeggianti. Dopo 20 km di tranquilla pianura, scatta la prima fuga di giornata. Se ne vanno in tre Alfredo Balloni (Farnese-SelleItalia), Miguel Angel Rubiano Chavez (Androni-Venezuela) e Oliver Kaisen (Lotto Belisol), i tre comandano per lungo tempo la corsa con il gruppo che si limita esclusivamente a controllare. Il sogno dei tre svanisce a 50 km dal traguardo con la carovana che inizia ad aumentare l’andatura in vista della volata finale.

    Mark Cavendish ©CLAUS FISKER/AFP/GettyImages

    A 8 km dal traguardo brivido per la maglia rosa Taylor Phinney che, a causa di un salto di catena, perde quasi 40” dal gruppo. La fortuna dell’americano è che davanti ancora la bagarre non è iniziata e quindi, anche grazie ad una innata dote a cronometro, viene ricucito il distacco a tre km dall’arrivo. Davanti è battaglia vera con team Sky (Cavendish) e quello Garmin (Farrar) a comandare la situazione ma, a 100m dal traguardo, Farrar viene lasciato troppo solo al vento venendo rintuzzato prima da Cavendish e poi da tutti gli altri con il gruppo che arriva a poco a poco a causa di una brutta caduta proprio sulla curva che precedeva l’arrivo.

    Domani la tre giorni in terra danese si concluderà con la terza tappa, Horsens-Horsens, km 190, ancora una frazione adatta ai velocisti e che verrà dedicata allo sfortunatissimo corridore olandese Wouter Weylandt, il belga morto il 9 maggio 2011 nella discesa dal Passo del Bocco, e del sindaco di Horsens, Jan Trojborg, scomparso stamattina per un infarto mentre partecipava a una pedalata in attesa dell’arrivo del Giro.

    Ordine d’ Arrivo.

    1 Mark CAVENDISH

    4.53:26

    2 Matthew GOSS

    +0

    3 Geoffry SOUPE

    +0

    4 Tyler FARRAR

    +0

    5 Roberto FERRARI

    +0

    Classifica Generale

    1 Taylor PHINNEY

    10:26

    2 Geraint THOMAS

    +9

    3 Alex RASMUSSEN

    +13

    4 Manuele BOARO

    +15

    5 Gustav LARSSON

    +22

    6 Ramunas NAVARDAUSKAS

    +22

    7 Brett LANCASTER

    +23

    8 Marco PINOTTI

    +24

    9 Jesse SERGENT

    +26

    10 Nelson OLiveira

    +27

  • Udinese – Genoa, Gilardino nuova panchina, Fabbrini titolare

    Udinese – Genoa, Gilardino nuova panchina, Fabbrini titolare

    Udinese Genoa sarà una delle partite più interessanti della penultima giornata del campionato di Serie A. Infatti tutte e due le compagini in campo hanno ancora degli obiettivi da raggiungere, i padroni di casa un posto per la Champions ed i grifoni una salvezza che sembra annunciata.

    Infatti la sconfitta del Lecce in casa contro la Fiorentina ha di molto tranquillizzato l’ambiente rossoblù a cui basta un punto per raggiungere un traguardo che alla vigilia del Campionato non veniva assolutamente preventivato.

    Il compito dell’Udinese è invece molto difficile, i friulani devono assolutamente cercare di vincere e sperare che il Bologna crei del filo da torcere ad un Napoli che sembrerebbe essere la squadra più in forma di questo finale di stagione. Formazione tipo per mister Francesco Guidolin che potrà contare sulla difesa titolare con il rientro di Benatia dopo il turno di squalifica, su Diego Fabbrini che si è garantito un’altra opportunità da titolare dopo il gol vittoria di mercoledì e su un Totò Di Natale voglioso di chiudere alla grande l’ennesima stagione ricca di gol soprattutto in ottica Euro 2012.

    Alberto Gilardino ©Marco Luzzani/Getty Images

    Gigi De Canio, reduce dalla pesantissima vittoria contro il Cagliari di mercoledì scorso si affida ad un undici solido e compatto che possa sperare di amministrare le offensive bianconere e cercare al tempo stesso di pungere in contropiede. Ancora panchina per Alberto Gilardino con Palacio che sarà affiancato da Bosko Jankovic e Giuseppe Sculli. In difesa out Kaladze con Moretti a sostituire il georgiano e Belluschi in mediana a scapito di un Miguel Veloso apparso opaco nelle ultime giornate e nemmeno convocato.

    Le Formazioni di Udinese Genoa

    UDINESE (3-5-1-1) Handanovic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta, Pereyra, Pinzi, Asamoah, Fernandes, Armero; Fabbrini; Di Natale. A disposizione: Padelli, Coda, Pasquale, Fernandes, Pazienza, Torje, Floro Flores. All.: Guidolin.

    GENOA (4-5-1) Frey; Mesto, Granqvist, Moretti; Rossi, Kucka, Belluschi, Biondini, Jankovic, Sculli; Palacio. A disposizione: Lupatelli, Carvalho, Alhassan, Birsa, Sampirisi, Gilardino, Jorquera. All.: De Canio.

  • Tennis, a Budapest terza gemma per Sara Errani

    Tennis, a Budapest terza gemma per Sara Errani

    Continua il magico 2012 per Sara Errani che ha Budapest conquista il suo terzo torneo stagionale che si aggiunge alle vittorie di Acapulco e Barcellona sempre sulla terra rossa.

    Battuta la russa Elena Vesnina in due set 7-5 6-4, e numeri da paura per la 25enne azzurra con 15 vittorie consecutive sulla terra rossa.

    La partenza della finale per la giocatrice di Parma non è assolutamente da incorniciare, la russa Elena Vesnina è in palla e si porta subito avanti 4-1. Ma Sara non è certamente una di quelle giocatrici che si demoralizzano per una partenza falsa ed inizia quindici dopo quindici a recuperare campo e soprattutto game all’avversaria. La russa dopo il 4-1 iniziale conquista un solo game con l’azzurra che chiude 7-5 un primo set che le da grande carica anche nel secondo. Infatti la Errani non compie gli errori dell’inizio del primo set portandosi subito avanti 3-0 ed indirizzando nettamente la partita.Tuttavia la russa non alza bandiera bianca subito ed arriva anche a sfiorare la rimonta procurandosi due palle per il possibile 5 pari, ma la Erraninon trema da fondo campo annullando le palle break e riuscendo a chiudere con il 6-4 finale in un ora e 43 minuti di gioco.

    Sara Errani ©Mark Dadswell/Getty Images

    Bellissima prestazione per la piccola, ma solo di statura, Sara Errani che sta compiendo in questo 2012, quello di buono che ha fatto Roberta Vinci la scorsa stagione. Infatti l’albo d’oro del torneo ungherese di Budapest parla italiano con la Errani che succede proprio a Roberta Vinci. Con questo successo Sara Errani lunedì raggiungerà il suo best ranking con la posizione numero 24 e diventando la tennista italiana di riferimento sia in ottica Internazionali d’Italia che a Parigi al Roland Garros.

    Il prossimo appuntamento per le donne, come per gli uomini sarà il Masters Series di Madrid sull’inedita terra blu dove le giocatrici azzurre potranno fare bene con Francesca Schiavone desiderosa di riscattare un inizio di stagione assolutamente sotto tono.

  • Phinney prima gioia rosa, Basso e Kreuziger ok

    Phinney prima gioia rosa, Basso e Kreuziger ok

    Lo statunitense della BMC Taylor Phinney è la prima maglia rosa del Giro 2012 grazie alla vittoria del cronoprologo di Herning. Secondo il britannico del team Sky Thomas e terzo il danese Rasmussen.

    Vittoria annunciata dell’americano, pluricampione del mondo su pista e campione del Mondo under 23 nel 2010 e finalmente una gioia immensa su strada con la prima “rosa” della sua giovane carriera.

    Grazie al successo di oggi, Taylor Phinney conquistata 3 maglie: quella rosa della classifica generale, quella rossa della classifica a punti e quella bianca dei giovani. Ottimo il quarto posto del giovane Manuele Boaro che si è dichiarato soddisfatto della prestazione ed al tempo stesso rammaricato per non aver potuto dedicare la vittoria al suo team manager Riis che gli ha concesso la possibilità di disputare la corsa rosa.

    In ottica classifica generale, buona la prestazione di Ivan Basso che chiude a 39” dal vincitore mentre diciamo bene ma non benissimo la prova del duo Lampre composto da Michele Scarponi e Damiano Cunego che devono concedere più di un minuto a Phinney e secondi preziosi ai diretti rivali per la vittoria finale. Per quanto riguarda gli altri pretendenti alla maglia rosa, Frank Schleck ha viaggiato sulla falsa riga di Cunego e Scarponi perdendo 59” dalla testa mentre il ceco Roman Kreuzigerha concesso 36” ed è il corridore che meglio si è comportato fra quelli in lotta per la classifica generale.

    Taylor Phinney ©HENNING BAGGER/AFP/GettyImages

    Queste le parole della maglia rosa Phinney: “Sono felicissimo, oggi ho centrato uno dei miei obiettivi stagionali . Ci tenevo molto, tutti dicevano che ero il favorito, ma non è mai facile confermare le attese Ho dato tutto quello che avevo, prima di partire ero abbastanza rilassato perché sapevo di avere una buona gamba. Oggi è stata dura, gli ultimi chilometri sono stati un inferno, non riuscivo a pensare a nulla se non al mal di gambe. Mi sono gestito al meglio e sono felice perché ho fatto tutto quello che potevo“.

    Domani 2/a tappa, Herning-Herning di km 206: percorso pianeggiante, sulla carta tappa per velocisti e quindi occhio al duello fra Mark Cavendish e Tyler Farrar con la speranza per i colori azzurri affidata a Sasha Modolo.

    Ordine d’ Arrivo e Classifica generale.

    1 Taylor PHINNEY

    10:26

    2 Geraint THOMAS

    +9

    3 Alex RASMUSSEN

    +13

    4 Manuele BOARO

    +15

    5 Gustav LARSSON

    +22

    6 Ramunas NAVARDAUSKAS

    +22

    7 Brett LANCASTER

    +23

    8 Marco PINOTTI

    +24

    9 Jesse SERGENT

    +26

    10 Nelson OLiveira

    +27