Autore: Ippolito Gioia

  • Tris di Mark Cavendish. Adesso tocca ai big sulle Alpi

    Tris di Mark Cavendish. Adesso tocca ai big sulle Alpi

    Il campione del Mondo Mark Cavendish conquista il terzo successo personale in questa edizione della corsa rosa grazie alla solita volata imperiale e praticamente senza rivali.

    Vittoria assolutamente senza alcuna discussione per il britannico che ha sfruttato al meglio il lavoro del team GreenEdge per Matthew Goss infilandosi nello spazio giusto ai meno 100m dal traguardo.

    C’e’ poco da raccontare in questa tredicesima tappa, 121 km da tra Savona e Cervere vero e proprio preludio alle montagne che inizieranno sabato. Francesco Failli (Farnese) e Martijn Keizer (Vacansoleil) si staccano dal gruppo dopo pochi minuti ma questa volta non c’e’ assolutamente spazio per una fuga con i team di Cavendish e Goss a chiudere tutti i possibili attacchi.

    Proprio il team del Campione del Mondo, che aveva sempre preso le redini del comando in prossimità del traguardo, non riesce a costruire il solito treno, ne approfitta il team GreenEdge che piazza praticamente tutti i suoi effettivi davanti per facilitare al massimo la vittoria di Matthew Goss. Ma Cavendish dimostra che in questo tipo di volata non ha alcun rivale: negli ultimi 500 metri il britannico s’infila nel posto giusto schizzando come un proiettile sul traguardo con Alexander Kristoff (secondo) e Mark Renshaw(terzo) a guardare impotenti. Tris servito al traguardo e Maglia Rossa sempre più salda, con la speranza adesso di reggere sulle salite per poter raggiungere Milano.

    Mark Cavendish ©LUK BENIES/AFP/GettyImages

    Le dichiarazioni di Cavendish: I miei compagni oggi hanno fatto un lavoro straordinario. Possiamo imparare molto da come abbiamo lavorato oggi. La GreenEdge ha fatto un lavoro magnifico ma io sono stato fortunato che Goss ha chiuso Renshaw ma così facendo ha lasciato libera la strada davanti a me. Ho sempre creduto che se uno pensa solo a battere un’altra squadra, non vincerò mai nulla. Fino a che sono in una squadra io credo in questa e nel lavoro. E fino ad ora i risultati mi danno ragione. Sono venuto a questo Giro determinato al 100% per arrivare fino a Milano. Il mio obiettivo era di vincere la Maglia Rossa di leader della classifica a punti. A causa delle caduta questo obiettivo ha rischiato di “volare dalla finestra”. Ora ho recuperato e sto meglio ogni giorno per cui ho fiducia nel riuscire a conquistare la Maglia Rossa a Milano”.

    Il fine settimana rosa consentirà di disegnare forse in maniera definitiva la classifica generale con due tapponi alpini: si parte sabato con la CherascoCervinia, km 206, primo arrivo in salita alpino e primo grande scontro fra i pretendenti alla vittoria finale. Due Gpm: il Col de Joux (quota 1640), 22 km, dislivello 1253 metri, pendenza media 5,6% e punte del 12%; Cervinia (quota 2001), 27 km, dislivello 1475 metri, pendenza media 5,5% e punte del 12%. Non ci sono abbuoni e si spera nel bel tempo anche se si prevede addirittura del nevischio.

    Ordine d’ Arrivo.

    1 Mark CAVENDISH  GBR TEAM SKY

    3.02’07”

    2 Alezsander KRISTOFF  NOR KATUSHA TEAM

    +0

    3 Mark RENSHAW  AUS RABOBANK

    +0

    4 Sasha MODOLO  ITA COLNAGO

    +0

    5 Elia FAVILLI  ITA FARNAESE VINI

    +0

    Classifica Generale

    1 Joaquim RODRIGUEZ OLIVER  SPA KATUSHA TEAM

    26.16’53”

    2 Ryder HESJEDAL  CAN GARMIN – CANNONDALE

    +17

    3 Sandy CASAR  FRA FDJ

    +26

    4 Paolo TIRALONGO  ITA ASTANA PRO TEAM

    +32

    5 Ivan SANTAROMITA  ITA BMC

    +49

    6 Roman KREUZIGER  CZE ASTANA PRO TEAM

    +52

    7 Beat INTXAUSTI  SPA MOVISTAR

    +52

    8 Ivan BASSO  ITA LIQUIGAS

    +57

    9 Damiano CARUSO  ITA LIQUIGAS

    +1:02

    10 Dario CATALDO  ITA OMEGA PHARMA

    +1:03

  • Seppi e Pennetta orgoglio azzurro. Murray ko

    Seppi e Pennetta orgoglio azzurro. Murray ko

    Giornata trionfale al Foro Italico di Roma con le vittorie sia di Flavia Pennetta che di uno stoico Andreas Seppi. A fatica avanzano Federer e Djokovic, tutto facile per Nadal mentre saluta Roma lo scozzese Andy Murray.

    Una vera e propria impresa quella raggiunta dall’altoatesino sul campo “Nicola Pietrangeli” a scapito dello svizzero Stanislav Wawrinka che non ha saputo sfruttare la bellezza di sei match point.

    È una vittoria per Seppi di cuore e tenacia, caratteristiche non sempre presenti nella carriera dell’azzurro ma uscite al momento giusto e soprattutto nel posto giusto con il tifo italiano a riempire lo scenario sempre splendido del Foro Italico. Andreas ha rischiato di vincere il primo set (avanti 5-3) ma ha abdicato al tie break con Wawrinka che ha saputo sfruttare le occasioni avute sul suo colpo migliore, il rovescio. Il secondo set vede invece lo svizzero ad un passo dalla vittoria, ma qui inizia il capolavoro di Seppi che annulla il primo match point, prima di conquistare un tie break vitale per la prosecuzione del match. Il terzo set è al cardiopalma, soprattutto il tie break finale con Seppi che parte a razzo sul 3-0, Wawrinka non ci sta e piazza un parziale di sei punti consecutivi che mandano lo svizzero ad un passo dai quarti di finale. Seppi non commette l’errore di strafare e lascia il pallino del gioco allo svizzero che inizia una serie impressionanti di errori che consentono all’azzurro di conquistare un match, a quel punto, sicuramente insperato.

    Per Seppi adesso ci sarà l’onore del centrale contro sua maestà Roger Federer che ha sofferto più del previsto contro lo spagnolo Juan Carlos Ferrero (6-2 5-7 6-1 lo score). Quarti raggiunti anche per un nervosissimo Djokovic che ha saputo domare (dopo aver distrutto una racchetta nel corso del primo set perso), l’argentino Juan Monaco vincendo in rimonta al terzo set (4-6 6-2-6-3) e Rafa Nadal che ha giocato il suo solito match d’allenamento contro il connazionale Marcel Granollers (6-1 6-1), giustiziere di Fabio Fognini. A capitolare è invece lo scozzese Murray che si è fatto sorprendere dal tennis vintage, ma comunque efficace, del francese Richard Gasquet che a Roma sa sempre trovare gli stimoli giusti. Vittoria importantissima per un  ormai solido Tomas Berdych su Nicolas Almagro (7-6 6-3) che dimostra continuità di risultati dopo la bella prestazione offerta a Madrid mentre – a sorpresa – è Tsonga che esce vittorioso, ed abbastanza nettamente, nel match contro l’argentino Juan Martin Del Potro(6-4 6-1).

    Flavia Pennetta ©Julian Finney/Getty Images

    Fra le donne avanza la nostra Flavia Pennetta che sinceramente ha lottato pochissimo contro la ceca Petra Cetkovska, demolita con un laconico 6-0 6-1. Adesso per Flavia ci sarà Serena Williams (6-3 6-1 alla spagnola Medina-Garrigues), un ostacolo sicuramente durissimo ma non impossibile per la Williams vista sui campi romani. Avanza ai quarti anche una convincente Venus Williams che ha saputo contenere le offensive di Samantha Stosur, Venus che troverà ai quarti la russa Maria Sharapova che ha battuta l’altra super bella del circuito, la serba Ana Ivanovic.

    Risultati ottavi uomini
    Berdych (R.Cec) b. Almagro (Spa) 7-6(3) 6-3
    Djokovic (Srb) b. Monaco (Arg) 4-6 6-2 6-3
    Ferrer (Spa) b. Simon (Fra) 6-0 7-6(5)
    Gasquet (Fra) b. Murray (Gbr) 6-7(1) 6-3 6-2
    Nadal (Spa) b. Granollers (Spa) 6-1 6-1
    Seppi (Ita) b. Wawrinka (Svi) 6-7 (1) 7-6 (6) 7-6 (6)
    Tsonga (Fra) b. Del Potro (Arg) 6-4 6-1
    Federer (Svi) b. Ferrero (Spa) 6-2 5-7 6-1

    Risultati  ottavi donne:
    Cibulkova (Svk) b. Azarenka (Bie) forfeit
    Kerber (Ger) b. Görges (Ger) 6-4 6-1
    Kvitova (Cze) b. Cirstea (Rom) 6-2 5-7 6-2
    S.Williams (Usa) b. Garrigues (Spa) 6-3 6-1
    V.Williams (Usa) b. Stosur (Aus) 6-4 6-3
    Pennetta (Ita) b. Cetkovska (R.Cec) 6-0 6-1
    Na Li (Cina) b. Scheepers (S.Af) 7-6 (3) 6-2
    Sharapova (Rus) b. Ivanovic (Ser) 7-6 (4) 6-3

  • Lars Bak corona la lunga fuga. Rodriguez rischio rosa

    Lars Bak corona la lunga fuga. Rodriguez rischio rosa

    Dopo tanti tentativi finalmente la fuga è arrivata in porto con il danese Lars Bak del team Lotto Belinsol a vincere in solitario la dodicesima tappa del Giro con arrivo a Sestri Levante.

    Classica tappa di trasferimento al Giro 2012 che tuttavia ha regalato comunque delle emozioni con Joaquim Rodriguez che ha rischiato a lungo di perdere il primato della classifica generale.

    Infatti  fra i Sette battistrada in fuga dal km. 53: Lars Bak (Lotto), Sandy Casar (FDJ), Ivan Santaromita (Bmc), Jan Bakelants (RadioShack), Amets Txurruka (Euskaltel), Andrey Amador Bikkazakova (Movistar) e Michal Golas (Omega) con  Jackson Rodriguez (Androni) e Martijn Keizer (Vacansoleil) che si sono aggiunti ai fuggitivi, c’e’ il francese Sandy Casar che grazie agli abbuoni sui gran premi di montagna ed al secondo posto all’arrivo, è stato a lungo maglia rosa virtuale.

    Dal gruppo si muovono sia Paolo Tiralongo che Damiano Cunego con la Liquigas prontissima a ricucire il gruppo salvando di fatto la maglia rosa di Rodriguez. Davanti, dopo l’ultimo gran premio di montagna, è Golas che rischia il collo in discesa per tentare di sorprendere i compagni di fuga ma Bak, che ha dalla sua un ottima dote di passista, riesce a staccare tutti nell’ultimo chilometro presentandosi da solo sul traguardo ligure della corsa rosa.

    Lars Bak ©LUK BENIES/AFP/GettyImages

    La classifica generale rimane invariata con le uniche novità rappresentate dagli inserimenti del francese Sandy Casar al terzo posto dopo i tanti secondi guadagnati durante la fuga di giornata e quello di Ivan Santaromita al quinto posto.

    Le dichiarazioni del danese Bak: “Non sono stanco, ho vinto e quindi sono felice. Ho aspettato fino all’ultimo chilometro visto che nelle volate non sono veloce. Ho dovuto fare qualcosa all’ultimo, credo che Casar avrebbe vinto se fossimo arrivati tutti assieme e quindi dovevo provarci. Ho avuto fortuna a trovarmi solo negli ultimi 500 metri“.

    Il venerdì rosa presenterà la tappa più facile di tutto il Giro d’Italia, si parte da Savona e si arriva a Cervere per un totale di 121 km che serviranno soprattutto per scaldare i motori in vista delle montagne di sabato  a Cervinia dove finalmente potremmo iniziare a vedere chi veramente potrà lottare per la vittoria e chi dovrà abbandonare qualsiasi speranza di colore rosa.

    Classifica Generale

    1 Joaquim RODRIGUEZ OLIVER  SPA KATUSHA TEAM

    26.16’53”

    2 Ryder HESJEDAL  CAN GARMIN – CANNONDALE

    +17

    3 Sandy CASAR  FRA FDJ

    +26

    4 Paolo TIRALONGO  ITA ASTANA PRO TEAM

    +32

    5 Ivan SANTAROMITA  ITA BMC

    +49

    6 Roman KREUZIGER  CZE ASTANA PRO TEAM

    +52

    7 Beat INTXAUSTI  SPA MOVISTAR

    +52

    8 Ivan BASSO  ITA LIQUIGAS

    +57

    9 Damiano CARUSO  ITA LIQUIGAS

    +1:02

    10 Dario CATALDO  ITA OMEGA PHARMA

    +1:03

  • Rimonta Seppi, Pennetta ok. Fognini, Errani e Lorenzi ko

    Rimonta Seppi, Pennetta ok. Fognini, Errani e Lorenzi ko

    Giornata tricolore al Foro Italico con gli azzurri protagonisti nel bene e nel male. Fra i big tutto ok con le vittorie Federer e Nadal mentre, dopo la vittoria, si ritira Victoria Azarenka.

    Mantengono alto il tricolore a Roma sia Andreas Seppi che Flavia Pennetta mentre sono costretti a salutare la capitale un sempre più deludente Fabio Fognini, Paolo Lorenzi e Sara Errani.

    Ma veniamo alle vittorie con l’altoatesino che è autore di una bella rimonta nei confronti dell’americano John Isner. Seppi parte male, Isner è perfetto nella combinazione servizio – dritto con la naturale conquista del primo parziale per sei giochi a due. Il pubblico romano non fa certo mancare il sostegno a Seppi che, grazie anche ad un fisiologico calo di Isner al servizio, riesce a portare il secondo set al tie break: Seppi parte male ma riesce a reagire conquistando un parziale decisivo per la vittoria finale. Nel terzo set tutto fila liscio fino al 5 pari con l’americano che perde il turno di battuta grazie alla voglia di Seppi di non mollare mai ed a qualche errore di troppo che consentono una vittoria insperata per con il 7-5 finale. L’altra soddisfazione è rappresentata dalla solida e convincente vittoria di una ritrovata Flavia Pennetta sulla giovane e promettente americana Sloane Stephens domata dalla brindisina con un perentorio 6-2 6-3. Adesso per Flavia ci sarà a sorpresa la ceca Petra Cetkovska, vittoriosa sulla testa di serie numero 3 Agnieszka Radwanska per 6-4 4-6 6-1.

    Ma veniamo anche alle note dolenti con la più importante rappresentata dalla sanguinosa sconfitta di Fabio Fognini. Il ligure aveva davanti l’unico spagnolo che predilige il veloce, il n.26 del mondo Marcel Granollers che comunque ha la stessa prerogativa dei suoi connazionali a non lasciare mai un quindici. Fognini perde il primo set 6-3 e poi nel secondo comanda la situazione sino al 3-1. Dopo è uno show dello spagnolo che si limita a remare da fondo campo aspettando gli errori dell’azzurro che alla fine risulteranno veramente troppi (38) per questi livelli di gioco. Niente da dire invece sulle sconfitte previste sia di Paolo Lorenzi che di Sara Errani che hanno trovato semplicemente degli avversari più forti sia dal punto di vista fisico che sul piano tecnico rappresentati dal francese Richard Gasquet e dall’australiana Samantha Stosur.

    Flavia Pennetta ©ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    Tutto secondo pronostico per i big con Nadal e Federer ad avere la meglio rispettivamente di Florian Mayer, Carlos Berlocq . Con i big approdano agli ottavi anche Del Potro (6-4 6-2 a Youzhny), Berdych (6-4 6-1 a Kubot) e Monaco (6-4 6-2 a Stepanek), prossimo avversario di Djokovic. Fra le donne come detto, esce di scena la numero 3 Radwanska e subito dopo la segue l’ex numero 1 Carolin Wozniacki, costretta al ritiro per problemi respiratori sul 6-4 4-0 a favore della spagnola Medina Garrigues. Serena Williams è costretta al terzo set con la russa Nadia Petrova (4-6 6-2 6-3), mentre va in affanno sono nel primo set la sorella Venus Williams che batte la russa Makarova per 7-6(7) 6-1. Ma la sorpresa più grande della giornata è l’abbandono della numero uno Victoria Azarenka che, dopo aver lasciato soli tre game all’israeliana Peer, annuncia il ritiro per un problema alla spalla destra.

    Risultati Uomini

    Nadal (Spa) b. Mayer (Ger) 6-1 7-5
    Wawrinka (Svi) b. Tipsarevic (Ser) 6-3 6-1
    Monaco (Arg) b. Stepanek (Cze) 6-4 6-2
    Del Potro (Arg) b. Youzhny (Rus) 6-4 6-2
    Federer (Svi) b. Berlocq (Arg) 6-3 6-4
    Simon (Fra) b. García-López (Spa) 6-4 2-6 6-4
    Gasquet (Fra) b. Lorenzi (Ita) 6-3 6-2
    Berdych (Cze) b. Kubot (Pol) 6-4 6-1
    Almagro (Spa) b. Querrey (Usa) 7-5 6-2
    Granollers (Spa) b. Fognini (Ita) 6-3 6-4
    Seppi (Ita) b. Isner (Usa) 2-6 7-6(5) 7-5

    Risultati Donne

    Cetkovska (R.Cec) b. Radwanska (Pol) 6-4 4-6 6-1
    Pennetta (Ita) b. Stephens (Usa) 6-2 6-3
    Na Li (Cin) b. Benesova (R.Cec) 6-1 7-5
    Kerber (Ger) b. King (Usa) 6-3 6-2
    Stosur (Aus) b. Errani (Ita) 6-3 7-5
    Medina Garrigues (Spa) b. Wozniacki (Dan) 6-4 4-0 rit.
    Goerges (GER) b. Bartoli (Fra) 6-3 6-1
    Cirstea (Rom) b. Arvidsson (Sve) 6-3 6-1
    Cibulkova (Svk) b. Knapp (Ita) 6-3 4-6 6-1
    Scheepers (S.Af) b. Erakovic (N.Zel) 5-7 6-1 6-2
    S. Williams (Usa) b. Petrova (Rus) 4-6 6-2 6-3
    Ivanovic (Srb) b. Soler Espinosa (Spa) 6-2, 6-1
    V Williams (Usa) b. Makarova (Rus) 7-6(7) 6-1
    Azarenka (Bie) b. Peer (Isr) 6-1 6-2

  • Ferrari sfreccia a Montecatini. Rodriguez in rosa

    Ferrari sfreccia a Montecatini. Rodriguez in rosa

    Una Ferrari che batte tutti in velocità a Montecatini? Ebbene si ma non è la tanto amata rossa di Maranello bensì il giovane ciclista dell’Androni Giocattoli Roberto Ferrari che fa sua l’undicesima tappa del Giro 2012, grazie ad una volata perfetta e senza polemiche.

    Infatti proprio il ciclista italiano era stato protagonista della rovinosa caduta di Mark Cavendish nel corso della settima tappa a causa di un repentino cambio di traiettoria che aveva letteralmente tranciato il campione del Mondo lanciato a tutta velocità.

    La tappa ha vissuto per gran parte della sua giornata, sulla fuga iniziale di cinque corridori: Saez de Aarraegui, Delage, Kaisen, Boaro e Denif. Il gruppo lascia fare inzialemente non lasciando mai ampio spaio ai fuggitivi e riprendendo l’ultimo attaccante, l’italiano Boaro, ai meno tredici dal traguardo. La tappa è adatta alle ruote veloci, ma sulla salita di Vico, il campione italiano Giovanni Visconti tenta di sorprendere i team dei velocisti con una bella azione e coinvolgendo fra gli altri, Vicioso, Gatto e Tiralongo con inoltre due big della generale come Michele Scarponi e Roman Kreuziger. L’attacco è interessante ma la presenza del duo Scarponi – Kreuziger non lascia spazio agli attaccanti che vengono ripresi ai meno 3 km.

    Parte una volata lunga  con davanti, quando al traguardo manca un’unica curva, quella più pericolosa ai 350 metri dall’arrivo, c’è ovviamente il treno della Sky, ma Thomas nel momento decisivo della corsa imposta male la curva e costringe Cavendish a tirare il freno. Modolo scivola e causa una mini-caduta di gruppo, mentre il campione del mondo è scavalcato da Roberto Ferrari, che ne ha di più e va a vincere con autorità. Secondo è Chicchi e terzo è Vaitkus, lituano della GreenEdge. Cavendish, che tira il freno, rallenta tantissimo e quando riparte ha un rapporto troppo duro, si deve accontentare della quarta piazza, mentre quinto è Manuel Belletti, sfortunato perché frenato dalla caduta di Modolo.

    La carovana Rosa ©LUK BENIES/AFP/GettyImages

    Le dichiarazioni di Ferrari: “E’ il giorno più bello della mia vita, vincere una tappa al Giro d’Italia per un corridore italiano è qualcosa di straordinario. Dopo le polemiche con Cavendish questa vittoria era proprio quello che ci voleva. L’ho battuto? Vero, mi fa piacere, non so quanto faccia piacere a lui”.

    E quelle di Ivan Basso dopo debacle di Schleck: “E’ stata una tappa difficile, così come tutte affrontate fin qui del resto. Si è mosso qualcuno nel finale, ma alla fine è arrivata la volata, con caduta. Purtroppo. Frank Schleck in ritardo? E’ un grande campione, non va sottovalutato. Io credo che i big siano ancora tutti in lotta. Quando io protagonista? Come prima cosa credo sia necessario non perdere secondi, poi penseremo a guadagnarne“.

    Resta tutto invariato nella generale con lo spagnolo Joaquim Rodriguez a comandare con Hesjedal e Tiralongo a pochi secondi, con la sorpresa negativa rappresentata dalla crisi avuta dal lussemburghese Frank Schleck sulla salita di Vico che lo ha costretto a perdere 42” forse fatali per le speranze di una vittoria finale del Giro.

    Classifica Generale

    1 Joaquim RODRIGUEZ OLIVER  SPA KATUSHA TEAM

    26.16’53”

    2 Ryder HESJEDAL  CAN GARMIN – CANNONDALE

    +17

    3 Paolo TIRALONGO  ITA ASTANA PRO TEAM

    +32

    4 Roman KREUZIGER  CZE ASTANA PRO TEAM

    +52

    5 Benat INTXAUSTI  SPA MOVISTAR

    +52

    6 Ivan BASSO  ITA LIQUIGAS

    +57

    7 Damiano CARUSO  ITA LIQUIGAS

    +1:02

    8 Dario CATALDO  ITA OMEGA PHARMA

    +1:03

    9 Eros CAPECCHI  ITA LIQUIGAS

    +1:09

    10 Rigoberto URAN URAN  COL TEAM SKY

    +1:10

  • Assisi benedice Rodriguez, tappa e maglia rosa per “Purito”

    Assisi benedice Rodriguez, tappa e maglia rosa per “Purito”

    Era il favorito numero uno della decima tappa ed ha confermato le aspettative lo spagnolo del team Katusha Joaquim Rodriguez che, sul traguardo di Assisi, vince una tappa dai contenuti artistici meravigliosi conquistando anche la maglia rosa.

    Finale mozzafiato sul pavè del centro storico di Assisi con “Purito” che precede il polacco Huzarsky e con il campione italiano Giovanni Visconti, a chiudere il podio.

    Dopo pochi km dalla partenza di Civitavecchia inizia la classica fuga di giornata con cinque iniziali protagonisti: Bonnafond, Minguez, Failli, Brandle e Keizer), che diventano poi sei nel finale quando agli attaccanti si aggiunge anche Clement (Rabobank). Il gruppo lascia fare tenendo a “bagno maria” i coraggiosi attaccanti, che non guadagneranno mai più di cinque minuti (vantaggio massimo di 4’50”) e venendo definitivamente ripresi, a 7 km dall’arrivo.

    L’arrivo è molto spettacolare con gli ultimi 4 km veramente duri con il “Muro” di S.Damiano che presenta una pendenza media dell’11%  con punte sino al 15%. L’attacco decisivo di Joaquim Rodriguez non avviene però sul Muro ma sul pavè finale del centro storico, il primo ad attaccare è Paolo Tiralongo che però non riesce a tenere duro come fece a Porto S.Elpidio, piantandosi praticamente subito. Dietro è bagarre con Vicioso che apre la strada al suo compagno e capitano della Katusha Rodriguez, lo scatto di “Purito” è impressionante non lasciando alcuna speranza di vittoria a un comunque buono Giovanni Viscontiche per la prima volta in questo Giro si è fatto notare davanti al gruppo.

    "Purito" Rodriguez ©LUK BENIES/AFP/GettyImages

    Le dichiarazioni di Rodriguez: “Devo dire grazie alla mia squadra, siamo stati gli unici a voler fare la corsa fin dai primi km. Fondamentale è stato avere un direttore sportivo italiano che mi ha spiegato bene il finale, e meno male che lo ha fatto perché altrimenti ci avrei provato da più lontano e forse non sarei arrivato. Ora serve tenere, soprattutto nell’ultima settimana, non sarà facile“.

    Con la vittoria e l’abbuono conquistato, Joaquim Rodriguez è la nuova maglia rosa del Giro con il canadese della Garmin Ryder Hesjedal, relegato in seconda posizione a 17” dallo spagnolo. Tra i big della classifica, poche le variazioni: il migliore è  Roman Kreuziger, quarto a 32” dalla maglia rosa. Poi Ivan Basso, sesto a 57, Michele Scarponi, 11esimo a 1’11”, e Domenico Pozzovivo, 12esimo a 1’12”. Più indietro Frank Schleck, che oggi perde pochi secondi e ora è 13esimo a 1’15” con Damiano Cunego  15esimo, a 1’37” da Rodriguez.

    L’arrivo dell’undicesima tappa sarà a Montecatini Terme, il percorso di gara non presenta particolari insidie fatta eccezione per la sua lunghezza con i suoi 255 Km. Sarà quindi molto probabilmente un affare per le ruote veloci con il campione del Mondo Mark Cavendish, favorito numero uno a meno di altre rovinose cadute.

    Classifica Generale

    1 Joaquim RODRIGUEZ OLIVER  SPA KATUSHA TEAM

    26.16’53”

    2 Ryder HESJEDAL  CAN GARMIN – CANNONDALE

    +17

    3 Paolo TIRALONGO  ITA ASTANA PRO TEAM

    +32

    4 Roman KREUZIGER  CZE ASTANA PRO TEAM

    +52

    5 Benat INTXAUSTI  SPA MOVISTAR

    +52

    6 Ivan BASSO  ITA LIQUIGAS

    +57

    7 Damiano CARUSO  ITA LIQUIGAS

    +1:02

    8 Dario CATALDO  ITA OMEGA PHARMA

    +1:03

    9 Eros CAPECCHI  ITA LIQUIGAS

    +1:09

    10 Rigoberto URAN URAN  COL TEAM SKY

    +1:10

  • Caos Fiorentina: no di Oriali, Ranieri già contestato e addio Jovetic?

    Caos Fiorentina: no di Oriali, Ranieri già contestato e addio Jovetic?

    È finito uno dei campionati più disastrosi della storia della Fiorentina ma i problemi per la squadra viola non sono certo terminati con una ricostruzione completa di tutto l’organigramma gigliato difficile da realizzare dopo aver rischiato addirittura la retrocessione in serie B.

    Via da tempo il direttore sportivo Pantaleo Corvino, esonerato Delio Rossi dopo l’incredibile rissa con Adem Ljajic e per l’ultimo la perdita a parametro zero del capitano Riccardo Montolivo costringono i Della Valle ad una pronta e repentina rifondazione.

    Ma dalle ceneri la viola non si sta dimostrando certamente una Fenice e la sua rinascita rischia di essere definitivamente bocciata con le ultime evoluzioni. È infatti arrivato il rifiuto netto di Lele Oriali a ricoprire la carica di Direttore Sportivo lasciata vuota in maniera non troppo elegante da Pantaleo Corvino, l’ex Ds dell’Inter e campione del Mondo del 1982 ha seccamente bocciato il progetto presentato dai Della Valle una situazione questa, decisamente imbarazzante per la dirigenza viola. L’altra grana è rappresentata dalla contestazione già iniziata dalla tifoseria viola sul possibile approdo in panchina di Claudio Ranieri dopo il sì confermato dall’allenatore romano ad un suo ritorno dopo oltre 20 anni dalla sua ultima esperienza al Franchi.

    Stefan Jovetic ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    Ultima mazzata, ma non per importanza è il mal di pancia che Stefan Jovetic ha iniziato ad avere dopo la conclusione di una stagione per lui molto positiva, ma preoccupante per un futuro da capitano e trascinatore in una squadra da un progetto assolutamente lontano da diventare realtà. Tante squadre sono alla finestra per cercare di strappare il talento montenegrino, con il Napoli di Aurelio De Laurentiis che vorrebbe colmare la lacuna delle possibile partenza del Pocho Lavezzi  e trattenere così sia Cavani che Mazzarri ed anche la Juventus, che vorrebbe affidare a Jo Jo, la gloriosa maglia numero 10 che capitan Del Piero indosserà per l’ultima volta nella finale di Coppa Italia, proprio contro il Napoli di domenica prossima.

  • Crisi Schiavone. Fognini, Seppi e Lorenzi ok

    Crisi Schiavone. Fognini, Seppi e Lorenzi ok

    Prima giornata all’insegna del forte vento agli Internazionali d’Italia, match di primo turno sia in campo maschile che in quello femminile con alti e bassi dei giocatori azzurri.

    Purtroppo la delusione è ancora una volta rappresentata da Francesca Schiavone che subisce l’ennesima eliminazione al primo turno di questo disastroso 2012 per la milanese.

    Forse un tunnel senza via d’uscita quello imboccato dalla leonessa che viene eliminata ancora una volta da un avversaria sicuramente alla sua portata. La russa Ekaterina Makarova, numero 39 Wta, un quarto di finale agli Australian Open e un quarto turno a Miami non è sicuramente uno spauracchio tale per il livello di gioco che Francesca ha saputo raggiungere in questi anni, ma proprio il gioco e soprattutto l’attitudine psicologica ad iniziare i match, sono i punti dolenti della leonessa in questa stagione. Primo set iniziato subito male dall’azzurra che cede subito il servizio con un doppio fallo sul 30 pari senza riuscire mai a creare qualche problema alla russa che invece, dal canto suo, piazza continui colpi vincenti da dentro il campo. Il secondo set vede una Schiavonepiù combattiva, la milanese si procura una palla break sul 3 pari ma non riesce a piazzare l’allungo decisivo per mandare la partita al terzo cedendo invece due volte il servizio per un 6-3 6-4 finale che lascia tanto amaro in bocca.

    Francesca Schiavone ©Julian Finney/Getty Images

    Le gioie arrivano invece dagli uomini, infatti dopo Paolo Lorenzi che ha avuto la meglio nei confronti del russo Davidenko e Andreas Seppi che ha eliminato Denis istomin, arriva il successo netto di Fabio Fognini contro Marcos Baghdatis, un doppio 6-2 in un’ora e quindici di gioco in cui il ligure ha saputo tenere bada più il forte vento che il suo avversario. Ora Fognini aspetta il vincitore del derby spagnolo Lopez-Granollers sicuramente un secondo turno alla portata dell’azzurro mentre per Seppi ci sarà il tedesco Kohlschreiber che ha battuto l’americano Isner e per Lorenzi ci sarà il vincente fra Gasquet e Melzer.

    Negli altri match vittorie per Monfils, Verdasco che ha approfittato del ritiro dell’ucraino Dolgopolov, Nalbandian e Wawrinka. In campo femminile avanzano le tedesche Angelique Kerber sulla qualificata Rodionova (4-6 7-5 6-2) e Julia Goerges. Passa al secondo turno anche, Ana Ivanovic, perfetta nel regolare 6-4 6-3, una Svetlana Kuznetsova sempre più sul viale del tramonto.

    Oggi sarà invece il turno di Sara Errani, che debutterà contro la svizzera Timea Bacsinszky, Flavia Pennetta che spera di iniziare il torneo nel migliore dei modi contro un ostacolo comunque tosto rappresentato dalla russa Maria Kirilenko mentre fra gli uomini ci sarà il rientro dopo l’infortunio di Potito Starace contro il ceco Kubot e gli esordi di Andy Murray e Novak Djokovic rispettivamente contro il serbo Victor Troicki e l’australiano Bernard Tomic.

    Risultati Primo turno uomini

    Monfils (Fra) b. Bogomolov (Rus) 6-4 6-1
    Tomic (Aus) b. Giraldo (Col) 4-6 6-2 6-4
    Berlocq (Arg) b. Kavcic (Slo) 6-1 6-3
    Wawrinka (Svi) b. Haase (Ola) 6-1 4-6 7-5
    Verdasco (Spa) b. Dolgopolov (Ucr) 6-0 rit.
    Nalbandian(Arg) b. Ramos(Spa)6-3 6-4
    Fognini (Ita) b. Baghdatis (Cyp) 6-2 6-2

    Risultati Primo Turno donne

    Kerber (Ger) b. Rodionova (Aus) 4-6 7-5 6-2
    Peer (Isr) b. Peng (Chn) 7-6(4) 4-6 3-1 rit.
    Scheepers (Rsa) b. Gajdosova (Aus) 6-4 7-6(3)
    Benesova (Cze) b. Wickmayer (Bel) 6-4 5-7 7-6(5)
    Garrigues (Esp) b. Zheng Jie (Chn) 6-2 6-1
    King (Usa) b. Pironkova (Bul) 6-0 6-1
    Görges (Ger) b. Wozniak (Can) 6-1 6-7(1) 6-3
    McHale (Usa) b. Niculescu (Rom) 6-4 6-4
    Pavlyuchenkova (Rus) b. Pervak (Kaz) 6-2 6-4

  • Slalom di Ventoso, cade Cavendish. Hesjedal sempre in rosa

    Slalom di Ventoso, cade Cavendish. Hesjedal sempre in rosa

    Lo spagnolo del team Movistar Francisco Ventoso conquista la nona tappa della corsa rosa in uno sprint rocambolesco fatto di cadute in cui lo spagnolo è stato uno dei pochi velocisti a salvarsi.

    Finale mozzafiato a Frosinone con la caduta ai meni 300m dall’arrivo causata da Pippo Pozzato in cui a farne le spese sono stati sia il campione del Mondo Mark Cavendish che l’australiano Matthew Goss.

    Doveva essere una tappa tranquilla quella che portava i corridori da San Giorgio del Sannio a Frosinone, 166 km pianeggianti con dei saliscendi insidiosi negli ultimi 10 km. L’inizio di tappa è caratterizzato dalla fuga di tre uomini, partita già al km 2 di corsa e che vede protagonisti Pierre Cazaux, della Euskaltel Euskadi, Brian Bulgac, della Lotto Belisol, e Martijn Keizer, della Vacansolei. La fuga, tenuta sotto controllo fin dai primi km di corsa dal Team Sky, ha un vantaggio massimo di 4’11” e, dai 28 all’arrivo, vede protagonista solitario l’olandese della Vacansoleil, Keizer che viene però ripreso ai meno 17 dal traguardo.

    A movimentare il finale di tappa ci pensa lo spagnolo “Purito” Rodriguez che attacca ai meno 8 dall’arrivo, l’attacco del capitano del team Katusha costringe i big a muoversi con Kreuziger, Pozzovivo e Basso nelle prime posizioni. A 2 km dall’arrivo il gruppo è compatto, davanti c’è la GreenEdge a fare il ritmo per Goss, subito dietro c’e’ anche il team Sky per Cavendish. Ai meno 300 metri dall’arrivo, il capitombolo generale che segna lo sprint: segnalata perfettamente dall’organizzazione della corsa, c’è una curva secca a sinistra, che va presa in un certo modo per evitare rischi inutili. I primi passano, poi però Pozzato sbaglia traiettoria e tampona Goss, che si ritrova per terra in un attimo. Stessa fine capita anche a Cavendish e ai fratelli Haedo. Ventoso è l’unico dei velocisti importanti che riesce ad evitare la caduta vincendo lo sprint su un bravissimo Fabio Felline (Androni-Venezuela), terzo chiude Giacomo Nizzolo, del Team RadioShack.

    Ryder Hesjedal ©Luk Beines/AFP/GettyImages

    Le dichiarazioni di Ventoso: “Con un gruppo molto numeroso io faccio fatica, ma al termine di una tappa come quella di oggi tutto cambia. Sono uscito bene dall’ultima curva e ho avuto lo spunto migliore. Visconti lo aveva previsto: mi aveva detto che oggi avrei vinto. Ringrazio ovviamente la squadra, sono molto, molto contento. I rischi alla fine? Credo che la gente non guarda bene la cartina; era segnalata benissimo

    Tutto invariato in classifica generale con il canadese del team Garmin Ryder Hesjedal (settimo al traguardo) che conserva la maglia rosa con 9” su Rodriguez e 15 su Tiralongo. Si attendono però scossoni nella decima tappa, quella che porterà la carovana da Civitavecchia ad Assisi per un totale di 186 km: arrivo in salita con gli ultimi 4 km molto impegnativi. C’è subito il Muro di San Damiano, 1500 metri all’11% con punte del 15%. E poi l’ultimo chilometro in pavé alla media dell’8,5%.

    Classifica Generale

    1 Ryder HESJEDAL  CAN GARMIN – BARRACUDA

    20:25:28

    2 Joaquim RODRIGUEZ OLIVER  SPA KATUSHA TEAM

    +9

    3 Paolo Tiralongo  ITA TEAM ASTANA

    +15

    4 Roman KREUZIGER  CZE TEAM ASTANA

    +35

    5 Benat INTXAUSTI  SPA MOVISTAR

    +40

    6 Ivan BASSO  ITA LIQUIGAS

    +40

    7 Damiano CARUSO  ITA LIQUIGAS

    +45

    8 Dario CATALDO  ITA OMEGA PHARMA

    +46

    9 Frank SCHLECK  LUX RADIOSHACK – NISSAN

    +48

    10 Eros CAPECCHI  ITA LIQUIGAS

    +52

  • Roger Federer e Serena Williams conquistano Madrid

    Roger Federer e Serena Williams conquistano Madrid

    Lo svizzero Roger Federer e l’americana Serena Williams vincono il torneo di Madrid sull’inedita ed odiata terra blu, rispettivamente contro il ceco Tomas Berdych e la numero uno in gonnella, Victoria Azarenka.

    Numeri da paura per il fuoriclasse di Basilea, 20 Masters 1000 (4 Indian Wells, 2 Miami, 4 Amburgo, 3 Madrid, 2 Open del Canada, 4 Cincinnati e 1 a Parigi Bercy) e seconda posizione mondiale conquistata proprio grazie alla vittoria sulla terra spagnola.

    Tuttavia la finale per Federer non è sicuramente iniziata nel migliore dei modi con Berdych intento a giocare un tennis di assoluto livello fatto di 14 vincenti ed una percentuale di prime palle vicina all’80% che non consentono a Federer, di evitare una sconfitta nel primo parziale (6-3) praticamente perfetto per il ceco. Ma Berdych non è il numero uno del mondo e sicuramente mai lo diventerà dato che nel secondo e nel terzo set, subisce una vera e propria metamorfosi non tanto nel gioco, ma dal punto di vista psicologico. Fatali sono al ceco un sanguinoso doppio fallo che regala allo svizzero il secondo set (7-5) e poi, dopo aver rimontato il break subito all’ottavo gioco del terzo set, pensa bene di spedire un dritto a metà rete ed uno in tribuna, regali che Federer trasforma in oro per il 7-5 finale.

    La finale del torneo femminile invece non c’e’ mai stata, una vera e propria lezione è quella inflitta da Serena Williams nei confronti di una irriconoscibile Victoria Azarenka. Il punteggio di 6-1 6-3 è lo specchio di un vero dominio da parte dell’americana capace di infilare ben 14 ace e 26 colpi vincenti con la bielorussa costretta a vagare su e giù per il campo da una Williamsche, quando gioca su questi livelli, è la vera numero uno del tennis femminile.

    Roger Federer ©Mike Hewitt/Getty Images

    Le dichiarazioni di Federer: “ho giocato bene e sono fiducioso per i prossimi tornei sulla terra, anche se sono precossupato per un dolore ad un anca che potrebbe mettere a rischio la partecipazione a Roma” e quelle di Serena: “la terra è una superficie che mi piace molto, ci sono cresciuta e mi piace molto più dell’erba. Stò cercando di essere costante nel rendimento e solida nel gioco e mi sembra di essere sulla buona strada”.

    Adesso tutti al Foro Italico, per gli Internazionali d’Italia dove si attendono i pronti riscatti sia di Rafa Nadal che di Novak Djokovic che vorranno presto dimenticare l’incubo blu di Madrid