Autore: Ippolito Gioia

  • Tour de France, caos e cadute. Vince Marcel Kittel

    Tour de France, caos e cadute. Vince Marcel Kittel

    Incredibile prima tappa al Tour de France del centenario, l’arrivo in Corsica a Bastia viene vinto dal tedesco Marcel Kittel in volata dopo il panico generale causato dal bus dell’Orica GreenEdge che è rimasto incastrato sulla linea del traguardo e rimosso pochi minuti prima dell’arrivo dei corridori. Veramente una scena imbarazzante e paradossale per la macchina organizzativa praticamente perfetta del Tour che vede iniziare non in maniera esaltante l’edizione numero 100 che si spera possa essere la prima senza il coinvolgimento del doping. Marcel Kittel conquista anche la prima maglia gialla approfittando della maxi caduta in cui sono rimasti coinvolti i velocisti favoriti alla vigilia con Cavendish e Sagan su tutti.

    Il tedesco Marcel Kittel, prima maglia gialla al Tour numero 100 © JEFF PACHOUD/AFP/Getty Images
    Il tedesco Marcel Kittel, prima maglia gialla al Tour numero 100 © JEFF PACHOUD/AFP/Getty Images

    Per il resto invece solita routine per una tappa del Tour de France con le immancabili cadute che hanno fatte delle vittime illustri già dalla prima tappa. Il caos causato dal bus ha prodotto oltre al panico generale anche la rottura del fotofinish dell’arrivo costringendo la giuria ad assegnare gli stessi tempi a tutti i corridori compresi quelli coinvolti nelle cadute. Quindi nella sfortuna niente di compromesso per lo spagnolo Alberto Contador con il capitano della Saxo Bank rimasto coinvolto nella caduta ai meno 20 km assieme a Hesjedal, Van Garderen ed il nostro Moreno Moser oltre che Cavendish, Gilbert, Sagan e Greipel.

    Si rimane in Corsica con la seconda tappa che partirà da Bastia ed arriverà ad Ajaccio, tappa adatta ancora alle ruote veloci ma con quattro salite in programma ma con il Col de Vizzanova, salita di seconda categoria, troppo lontana dal traguardo per impedire a Cavendish e soci di lottare per il successo di tappa.

    Ordine d’arrivo

    1

    Marcel Kittel

    GER

    ARG

         4 56’52”

    2

    Alexsander Kristoff

    NOR

    KAT

             0”

    3

    Danny Van Poppel

    NED

    VCD

             0”

    4

    David Millar

    GBR

    GRS

             0”

    5

    Matteo Trentin

    ITA

    OPQ

             0”

    6

    Samuel Dumoulin

    FRA

    ALM

             0”

    7

    Gregory Henderson

    AUS

    LTB

             0”

    8

    Jurgen Roelandts

    FRA

    LTB

             0”

    9

    Joaquin Josè Rojas

    SPA

    MOV

             0”

    10

    Kris Boeckmans

    BEL

    VCD

             0”

    Classifica  Generale

    1

    Marcel Kittel

    GER

    ARG

         4 56’52”

    2

    Alexsander Kristoff

    NOR

    KAT

             0”

    3

    Danny Van Poppel

    NED

    VCD

             0”

    4

    David Millar

    GBR

    GRS

             0”

    5

    Matteo Trentin

    ITA

    OPQ

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    6

    Samuel Dumoulin

    FRA

    ALM

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    7

    Gregory Henderson

    AUS

    LTB

             0”

    8

    Jurgen Roelandts

    FRA

    LTB

             0”

    9

    Joaquin Josè Rojas

    SPA

    MOV

             0”

    10

    Kris Boeckmans

    BEL

    VCD

             0”

  • Inter, Moratti cede e Thohir vuole Nainggolan

    Inter, Moratti cede e Thohir vuole Nainggolan

    Alla fine anche i più romantici devono necessariamente cedere alle ragioni del vil denaro, Massimo Moratti ha sciolto le ultime riserve sulla cessione della tanto amata Inter al magnate indonesiano Erick Thohir che entra di prepotenza con una quota al 40% sin da subito mantenendo Moratti e soci al comando per i prossimi tre anni per poi completare l’acquisto e prendere possesso al 100% della società nerazzurra. Non un entrata dalla porta secondaria, come molti vogliono far credere, ma una svolta epocale per il calcio italiano con il magnate indonesiano pronto a dettare le regole sin da subito con il primo acquisto rappresentato dal belga, ma di chiare origini indonesiane, Radja Nainggolan.

    Erick Thohir, prossimo patron dell'Inter | © Getty Images
    Erick Thohir, prossimo patron dell’Inter | © Getty Images

    Migliore spot per Thohir non ci può essere per lanciare un chiaro messaggio ai tanti tifosi nerazzurri spaesati ed imbarazzati e costretti ad ingoiare bocconi amari dopo l’era del Triplete targata Mourinho. Moratti si vede costretto a cedere il suo giocattolo più prezioso che ha causa di gestioni scellerate è molto vicino alla bancarotta. Ben venga quindi il magnate indonesiano a salvare una delle squadre più rappresentative del calcio italiano e famosa in tutto il Mondo.

    Oltre a Nainggolan, richiesta esplicita di Erick Thohir, Marca Branca sta cercando di salvare la sua scrivania dopo due stagioni di calciomercato a dir poco imbarazzanti con acquisti fuori da ogni logica sia sportiva che economica. Certo non si è partiti bene con la svendita dei due talenti dell’Under21 Caldirola e Donati finiti in Germania rispettivamente al Werder Brema ed al Bayer Leverkusen per pochi spiccioli, chiaro segnale che senza il magnate indonesiano a rimpinguare       le casse nerazzurre, Walter Mazzarri si sarebbe trovato ad essere letteralmente passato dalle stelle partenopee alle stalle nerazzurre. I due gioielli Duncan e Bardi dovrebbero essere ceduti in prestito al Livorno per un anno d’apprendistato in Serie A mentre per Isla e Kolarov si attende l’arrivo del cash dall’Indonesia per poter ripartire alla conquista di una credibilità sportiva ed economica che ad oggi appare sin troppo lontana.

  • Boston Celtics senza Garnett, Pierce e Terry

    Boston Celtics senza Garnett, Pierce e Terry

    E’ ufficilamente terminata l’era dei big Three a Boston, dopo la dipartita della passata stagione di Ray Allen finito con un anello a Miami, i Boston Celtics hanno deciso di lasciar andare anche “The Captain and the Truth” Paul Pierce e “The Revoluton” Kevin Garnett con i due senatori finiti alla corte del miliardario russo Mikhail Prokhorov ai Brooklyn Nets assieme al “Jet” Jason Terry con la franchigia di New York decisa più che mai a puntare al titolo già dalla prossima stagione con l’eccentrico russo disposto a pagare una luxury tax (la tassa applicata dal Nba per chi sfora il tetto d’ingaggi) di 80 milioni oltre che un monte salari superiore ai 100 per inseguire l’anelloche oggi più che mai è saldamente nel dito del padrone della lega americana Lebron James. Ai Celtics che ripartiranno da Rajon Rondo sono finiti nella maxi trade Gerald Wallace, il contratto in scadenza di Kris Humphries, Reggie Evans, Keith Bogans e Kris Joseph. Più le scelte al primo giro dei Nets nel forte draft 2014, nel 2016 e nel 2018 inoltre nel 2017 Boston potrà ottenere la scelta di Brooklyn se più alta della propria.

    Pierce e Garnett salutano i Celtics ed approdano ai Nets ©Jim Rogash/Getty Images
    Pierce e Garnett salutano i Celtics ed approdano ai Nets ©Jim Rogash/Getty Images

    Tutto ruotava nella decisione di Kevin Garnett che aveva nel suo contratto ai Celtics la possibilità di rifiutare qualsiasi trade che lo riguardasse ma la garanzia dei 12 milioni del suo contratto che finiranno nelle sue tasche hanno convinto l’ex numero 5 del Boston Garden al trasferimento al Barclays Center di Brooklyn. Stessa sorte anche per Paul Pierce che percepirà ai Nets 15 milioni di dollari formando con Brooke Lopez, Deron Williams ed appunto Jason Terry e Kevin Garnett, una squadra ricca d’esperienza e talento che dovrebbe mettere sin da subito in difficoltà Lebron James e soci.

    Intanto nella notte di ieri si è chiuso il Draft 2013, l’ultimo della trentennale carriera del Commissioner David Stern, la prima scelta dei Cleveland Cavaliers è andata con qualche sorpresa sul canadese di UNLV Anthony Bennett mentre Nerlens Noel, da tutti accreditato come la prima scelta assoluta finisce invece alla sesta chiamata venendo selezionato dai Pelicans ma indossando il cappellino di New Orleans per pochi minuti, visto che la franchigia della Louisiana lo spedisce subito a Philadelphia, insieme a una prima scelta al prossimo draft, ricevendo in cambio Jrue Holiday e il 42° pick, Pierre Jackson di Baylor.

  • Wimbledon, Italia da record con Vinci e Seppi

    Wimbledon, Italia da record con Vinci e Seppi

    Edizioni 2013 dei Championship di Wimbledon assolutamente da ricordare, infatti oltre alle tantissime sorprese con eliminazioni inaspettate, ecco che la piccola Italia del tennis piazza il record sull’erba londinese con ben cinque giocatori azzurri qualificati al terzo turno. Dopo le vittorie ieri di Karin Knapp, Flavia Pennetta e Camila Giorgi, si sono aggiunte oggi quelle dell’altoatesino Andreas Seppi e della tarantina Roberta Vinci. Dopo la mattanza di campioni di ieri, oggi giornata tranquilla con le vittorie di Serena Williams, Na Li, A. Radwanska e Samantha Stosur in campo femminile e Juan Martin Del Potro e Tomas Berdych in quello maschile con in campo al momento il serbo Novak Djokovic, unico match a giocarsi sul centrale al coperto dopo l’interruzione per pioggia su tutti gli altri campi.

    Andreas Seppi © Julian Finney/Getty Images
    Andreas Seppi © Julian Finney/Getty Images

    Tanta sofferenza per Roberta Vinci che, dopo aver passeggiato nel primo set, si complica decisamente la vita nel corso del match rischiando anche l’eliminazione contro la non eccelsa slovacca Cepelova, numero 62 al Mondo. Vittoria in tre set con il punteggio di 6-1 4-6 9-7 in poco più di due ore di gioco per la Vinci che al terzo turno troverà Dominika Cibulkova che ha lasciato appena un game alla spagnola Maria Teresa Torro Flor. Per la Vinci è la quinta presenza al terzo turno di Wimbledon in 8 partecipazioni: in precedenza le era riuscito nel 2005, 2009, 2011 e lo scorso anno quando arrivò fino agli ottavi di finale.

    Tanta fortuna invece per l’altoatesino Andreas Seppi che aveva davanti un avversario ostico sui campi in erba come il francese Michael Llodra, Seppi conquista un combattuto primo set con il punteggio di 7-5 e poi vede il suo avversario stringergli la mano a causa di un fastidio alla coscia che gli ha impedito il prosieguo del match. Seppi è atteso da Kei Nishikori che ha battuto Leonardo Mayer per 7-6 6-4 6-2. E’ la terza volta che Seppi arriva al terzo turno di Wimbledon (in 9 partecipazioni) dopo l’accoppiata 2008 (battuto da Safin in quattro set) e 2009 (superato da Andreev al tie break del quarto set).

  • Wimbledon, il mercoledì nero dei campioni

    Wimbledon, il mercoledì nero dei campioni

    Altro che mercoledì da leoni, quella appena trascorsa è stata una vera e propria ecatombe di big che escono dal torneo di Wimbledon a  causa di prestazioni inguardabili e dai tanti, troppi infortuni. La prima campionessa ad alzare bandiera bianca era stata la bielorussa Viktoria Azarenka che nel primo match sul centrale non è scesa neppure in campo lasciando via libera alla nostra Flavia Pennetta e poi ci ha pensato Maria Sharapova, campionessa sull’erba londinese nel 2004, ad abbandonare lo slam a causa di una prestazione davvero imbarazzante contro la portoghese De Brito. Anche in campo maschile non sono mancate le sorprese, e che sorprese con l’uscita di scena del campione uscente Roger Federer per mano dell’ucraino Sergiy Stakhovsky e del due volte semifinalista a Londra Jo Wilfried Tsonga che si è arreso ad un dolore atroce al ginocchio sinistro.

    Federer abbandona mestamente Wimbledon ©CARL COURT/AFP/Getty Images
    Federer abbandona mestamente Wimbledon ©CARL COURT/AFP/Getty Images

    Veramente una giornata inaspettata che deve però far riflettere il tennis mondiale che deve vedere tanti suoi rappresentati abbandonare per infortuni causati dai tanti tornei e dal ritmo stagionale davvero insostenibile. Escono per infortunio anche Steve Darcis, giustiziere di Nadal al primo turno e Marin Cilic rispettivamente per un dolore alla spalla destra e per un riacutizzarsi di u vecchio infortunio al ginocchio sinistro. L’unico che ha rispettato il pronostico è lo scozzese Andy Murray che si è sbarazzato in tre set del cinese di Taipei Yen-Hsun Lu per 6-3 6-3 7-5.

    Le buone notizie arrivano in vece in casa Italia con l’approdo al terzo turno, oltre che per Flavia Pennetta, anche per Karin Knapp che ha superato la ceca Safarova in tre set e Camila Giorgi che ha avuto la meglio nei confronti della rumena Cirstea con un doppio tie break. Oggi in campo sia Andreas Seppi che Roberta Vinci oltre che al serbo Novak Djokovic che deve evitare le brutte sorprese e non emulare per una volta i suoi illustri colleghi Federer e Nadal.

  • Wimbledon, avanti Seppi e Vinci. Perfetto Djokovic

    Wimbledon, avanti Seppi e Vinci. Perfetto Djokovic

    Dopo lo choc della prima giornata con l’eliminazione dello spagnolo Rafa Nadal, tutto come da pronostico a Wimbledon con i big in campo a superare agevolmente il primo turno e con la buona notizia in casa Italia rappresentata dalle vittorie di Andreas Seppi e Roberta Vinci. L’altoatesino supera dopo la solita maratona l’uzbeko Istomin al quinto set (7-6 7-6 5-7 3-6 6-3 lo score) ripetendo praticamente in fotocopia la vittoria della passata stagione mentre tutto più semplice per la tarantina che si è sbarazzata comodamente in due set della pratica sudafricana Scheepers. Salutano i Championship purtroppo Maria Elena Camerin e Simone Bolelli mentre nessun problema per i numeri uno del Mondo Novak Djokovic e Serena Williams che hanno vinto i rispettivi match senza concedere neppure un set.

    Un raggiante Djokovic debutta bene a Wimbledon ©GLYN KIRK/AFP/Getty Images
    Un raggiante Djokovic debutta bene a Wimbledon ©GLYN KIRK/AFP/Getty Images

    Molto bene l’altoatesino che aveva davanti un avversario molto ostico sui campi in erba come l’uzbeko Istomin, classico bombardiere con il servizio. Andreas tiene bene il match senza concedere nulla sin dai primi game riuscendo a conquistare due preziosissimi tie break, Istomin non si arrende e riesce a rientrare nel match allungando la partita al quinto parziale grazie anche a qualche gentile concessione dell’azzurro. Ma fortunatamente Seppi non perde la bussola nel set decisivo dimostrando una tenuta nelle partite tre su cinque da vero top ten. Tutto facile invece per Roberta Vinci che non ha avuto nessun problema nel match vinto contro la sudafricana Scheepers, la tarantina ha condotto agevolmente la partita sin dal primo quindici chiudendo con il punteggio di 6-2 6-1.

    Tutto liscio per i padroni del tennis mondiale con Serena Williams che liquida in due set (6-1 6-3) la lussemburghese Minella e Novak Djokovic che ha liquidato in tre set il tedesco Florian Mayer. Belle vittorie anche per l’argentino Del Potro, il giapponese Nishikori ed il tedesco Tommy Hass mentre in campo femminile proseguono l’avventura londinese sia l’australiana Stosur che la cinese Na Li con la sorpresa in negativo rappresentata dalla sconfitta della bella russa Maria Kirilenko per mano della britannica Robson.

  • Juventus, finalmente Carlitos Tevez

    Juventus, finalmente Carlitos Tevez

    Il Calciomercato italiano dopo tante parole inizia a prendere colpo, infatti proprio in queste ore la Juventus sta per chiudere il primo grande colpo del calciomercato 2013 con l’acquisizione dell’attaccante argentino Carlitos Tevez dal Manchester City. L’amministratore Delegato della Juventus Beppe Marotta è volato in Inghilterra per chiudere l’affare dopo aver appreso la disponibilità del Manchester City alla conclusione positiva dell’accordo. Infatti il Manchester City vorrebbe cedere “l’apache” per una cifra intorno ai 15 milioni mentre la società di Corso Galileo Ferraris è disponibile ad offrirne 12 forte della scadenza del contratto di Tevez nel 2014. E’ molto probabile quindi che si riesca a trovare l’accordo definitivo per l’acquisto del tanto agoniato Top Player nelle prossime ore per una cifra di 13 milioni con Tevez che guadagnerà per i prossimi 3 anni 5 milioni di euro.

    Tevez, sempre più vicino alla Juventus ©LINDSEY PARNABY/AFP/Getty Images
    Tevez, sempre più vicino alla Juventus ©LINDSEY PARNABY/AFP/Getty Images

    Chiuso l’affare Carlitos Tevez e con l’acquisizione a  parametro zero di Fernando Llorente la Juventus inserisce due pedine fondamentali nel suo già forte organico e proprio nel reparto, quello offensivo, dove tutti i tifosi richiedevano a gran voce un forte cambiamento. Adesso Beppe Marotta puntellerà la difesa con l’arrivo di Angelo Ogbonna dal Torino per poi aspettare sino alla fine del calciomercato per sfiancare la resistenza viola per il primo grande obiettivo di Antonio Conte, il montenegrino Stefan Jovetic che potrebbe approdare a Torino per una cifra intorno ai 20 milioni con qualche contropartita tecnica rappresentata da Fabio Quagliarella e Luca Marrone.

    Con l’arrivo di Tevez si aprono le porte per l’addio di Alessandro Matri che con ogni probabilità tornerà in rossonero per una cifra intorno agli otto milioni di euro per la gioia di Massimiliano Allegri ed Adriano Galliani. Dovesse arrivare anche Jovetic sarebbe pronta anche la cessione di un fedelissimo di Antonio Conte, infatti Mirko Vucinic è molto corteggiato all’estero e specialmente in Inghilterra con il Manchester United pronto a staccare un assegno da 15 milioni di euro.

  • Edinson Cavani ad un passo dal Chelsea

    Edinson Cavani ad un passo dal Chelsea

    L’attaccante uruguaiano Edinson Cavani è sempre più vicino all’approdo in Inghilterra con il Chelsea di Roman Abramovich e soprattutto mister Josè Mourinho in pole position per assicurarsi le prestazione sportive future dell’uomo “più infelice” del Mondo. (altro…)

  • Wimbledon, eliminato Nadal. Errani e Fognini ko

    Wimbledon, eliminato Nadal. Errani e Fognini ko

    E’ iniziata nel peggiore dei modi l’edizione 2013 dei “Championship” sull’erba londinese di Wimbledon per i colori azzurri che registrano con enorme dispiacere l’uscita di scena già al primo turno di Fabio Fognini e soprattutto della numero cinque del Mondo Sara Errani. Irriconoscibile la romagnola contro la giovane portoricana Monica Puig, numero 65 del Mondo ed alla prima apparizione sull’erba londinese che ha spazzato via con un netto e sonoro 6-3 6-2 l’azzurra che abbandona anche la speranza di diventare la numero quattro del Mondo. Se l’uscita di scena della Errani ha del clamoroso tutto invece come da pronostico per Fabio Fognini che viene sconfitto dall’austriaco Jurgen Melzer in quattro set dove l’azzurro ha più parlato che giocato denotando un atteggiamento in campo che purtroppo deve essere criticato dagli addetti ai lavori con forza considerato il talento mai veramente espresso da Fognini in carriera. Se l’Italia ha perso Sara Errani, molto più grave è la perdita della Spagna che vede eliminato il vincitore dell’ultimo Roland Garros Rafa Nadal, il maiorchino è stato sorprendentemente superato in tre set dal belga Darcis con il punteggio di 7-6 7-6 6-4.

    Rafa Nadal saluta Wimbledon ©BEN STANSALL/AFP/Getty Images
    Rafa Nadal saluta Wimbledon ©BEN STANSALL/AFP/Getty Images

    Molto grave ed inattesa la sconfitta dello spagnolo che ha differenza della passata edizione dove ci fu l’eliminazione da parte del ceco Rosol con la giustificazione dell’infortunio alle ginocchia, quest’anno il maiorchino si è presentato a Londra in ottime condizioni psico – fisiche ma con l’errore di non aver disputato nessun incontro sull’erba per preparare al meglio lo slam londinese. Tutto come pronostico invece pe rquanto riguarda gli altri big scesi in campo con le vittorie facili di Roger Federer, Andy Murray, Maria Sharapova e Viktoria Azarenka.

    Per finire il discorso in casa Italia, se Fognini ed Errani hanno decisamente deluso, ottima prova invece sia per Karin Knapp che per Flavia Pennetta che superano il primo turno rispettivamente contro la ceca Hradecka e la britannica Baltacha. Buono esordio anche per la giovane Camila Giorgi che ha vinto in due set, 6-3 6-4, sulla britannica Murray con la speranza che questa vittoria possa dare fiducia alla giovane e forte azzurra che proprio su questi campi, lo scorso anno, si fece conoscere a livello nazionale ed internazionale. Eliminato invece Paolo Lorenzi che ha alzato bandiera bianca in un incontro decisamente alla sua portata contro il francese De Schepper e perso in tre set con il punteggio di 7-6 6-4 6-2.

  • Europei a squadre alla Russia, settima Italia

    Europei a squadre alla Russia, settima Italia

    L’atletica leggera italiana chiude con una settimo posto gli Europei a squadre che nell’occasione sono stati disputati nel fine settimana appena passato in Inghilterra, a Gateshead. Piccolo passo avanti per la nazionale azzurra rispetto alla precedente edizione di Stoccolma nel 2011 dove Vizzoni e compagni chiusero in ottava posizione. Tuttavia ancora c’e’ molto da fare in quanto i rappresentanti italiani nella piovosa cittadina inglese non sono riusciti a vincere nemmeno una prova delle otre trenta previste con i migliori piazzamenti conquistati da Giuseppe Gibilisco ed Alessia Trost, rispettivamente nel salto con l’asta e nel salto in alto, ma con prestazioni decisamente sotto la media soprattutto per la giovane azzurra erede di Antonietta Di Martino che ha saltato un metro e novantadue, misura che non può garantire nulla ai prossimi mondiali di Mosca fra poco più di un mese alla giovane diciannovenne che comunque rappresenta la nostra unica speranza di medaglia mondiale.

    Giuseppe Gibilisco ©Michael Steele/Getty Images
    Giuseppe Gibilisco ©Michael Steele/Getty Images

    E dire che il livello continentale della vecchia Coppa Europea non era poi così alto ma gli atleti azzurri sono stati tutti sotto le loro prestazioni stagionali con l’unica speranza che la preparazione in vista dei Campionati Mondiali di luglio abbia un pò appesantito le gambe dei nostri. Detto dei secondi posti di Trost e Gibilisco da segnalare i quarti posti di Chiara Rosa nel peso, Libania Grenot sui 200m e Margherita Magnani sui 1500m mentre le delusioni arrivano da Daniele Meucci, solo nono nei 3000m, Michael Tumi nei 100m e Veronica Borsi che, nella gara dei 100 ostacoli, si presentava al via come una delle favorite alla vittoria chiudendo però solamente in quinta posizione.

    Intanto a livello mondiale e battaglia a viso aperto fra il giamaicano Usain Bolt e lo statunitense Tyson Gay con quest’ultimo che è volato ai trials a stelle e strisce sia sui 100m che sui 200m lanciando il guanto di sfida all’uomo più veloce del Mondo ai prossimi mondiali.