Autore: Ippolito Gioia

  • Regale Cavendish, Cancellara sempre leader

    Regale Cavendish, Cancellara sempre leader

    Prima affermazione al Tour de France 2012 per il Campione del Mondo Mark Cavendish che sul traguardo di Tournai, piazza la stoccata vincente sul tedesco del team Lotto Andrè Greipel con l’australiano Matthew Goss a chiudere il podio.

    Solita volata d’autorità per il britannico del team Sky che non ha avuto nemmeno bisogno dell’aiuto dei compagni di squadra per presentarsi al posto giusto e piazzare l’allungo decisivo per la vittoria numero 21 in carriera alla Grande Boucle.

    Terza tappa adatta alle ruote veloci quella che parte da Vise ed arriva nella cittadina di Tournai per un totale di 207 km. La partenza vede un piccolo chiarimento fra il vincitore della seconda tappa e maglia verde Peter Sagan ed il leader della classifica generale Fabian Cancellara. Si vocifera in gruppo che a molti non sia piaciuto l’esultanza del fuoriclasse slovacco, un po’ troppo strafottente e l’atteggiamento speculativo tenuto nei confronti della maglia gialla, nell’ultimo km della seconda tappa.

    Mark Cavendish ©LIONEL BONAVENTURE/AFP/GettyImages

    La classica fuga di giornata vede protagonisti Morkov, Roux e Kern. I tre raggiungono un vantaggio massimo di 6’ ma la loro sorte è segnata con le squadre dei velocisti che non vogliono assolutamente lasciarsi sfuggire il primo appuntamento veloce al Tour 2012. Roux è l’ultimo ad arrendersi all’inesorabile avanzare del plotone che vede la Lotto assoluta padrona per consentire a Greipel di lottare per la volata finale. Ma non ce ne per nessuno, Cavendish decide di rispolverare gli antichi trucchetti di quando dominava sui velodromi di mezzo mondo, riuscendo a collocarsi ai meno 150m proprio dietro al tedesco della Lotto che viene lentamente ma inesorabilmente superato nei 10 metri finali in una volata che comunque non ha mai avuto storia. Bene il piazzamento di Alessandro Petacchi, quinto, ma il velocista gentiluomo sembra aver perso definitivamente lo spunto per poter combattere in simili volate.

    Fabian Cancellara resta leader almeno fino a domani quando si disputerà un interessantissima quarta tappa con ben sei gran premi di montagna, il quinto a 6 km dall’arrivo di terza categoria e l’ultimo proprio sul traguardo, di quarta categoria.

    Ordine d’arrivo.

    1 CAVENDISH Mark GBR SKY 4 58’13”
    2 GREIPEL Andre GER LOT        0”
    3 GOSS Matthew AUS OGR        0”
    4 VEELERS Tom OLA ARG        0”
    5 PETACCHI Alessandro ITA LAM        0”
    6 SAGAN Peter SVK LIQ        0”
    7 HUTAROVICH Y. BLR FDJ        0”
    8 HAEDO Juan Josè ARG SAX        0”
    9 RENSHAW Mark AUS RAB        0”
    10 FARRAR Tyler USA GRS        0”

    Classifica Generale

    1 CANCELLARA Fabian SUI RNT 5 05’32”
    2 WIGGINGS Bradley GBR SKY        7”
    3 CHAVANEL Sylvain FRA OPQ        7”
    4 VAN GARDEREN  T.J. USA BMC       10”
    5 BOASSON HAGEN E. NOR SKY       11”
    6 MENCHOV Denis RUS KAT       13”
    7 GILBERT Philippe BEL BMC       13”
    8 EVANS Cadel AUS BMC       17”
    9 NIBALI Vincenzo ITA LIQ       18”
    10 HESJEDAL Ryder CAN GRS       18”
  • Strepitoso Sagan, Cancellara consolida il primato

    Strepitoso Sagan, Cancellara consolida il primato

    Un fuoriclasse di livello assoluto Peter Sagan, fenomeno della Liquigas che raggiunge la sua definitiva consacrazione, vincendo la seconda tappa del Tour de France con uno splendido arrivo a Seraing. Secondo posto per un grandissimo Fabian Cancellara in maglia gialla e terzo il norvegese del team Sky Edvald Boasson Hagen.

    Cinque tappe su otto al giro della California, quattro tappe su dieci al Giro di Svizzera ed al Tour raggiunge la vittoria dopo nemmeno due tappe, un vero e proprio Dio in bici lo slovacco Peter Sagan con le sue quattordici vittorie stagionali e tutte di spessore.

    Lo si è detto che questo Tour non presenta grandi salite ma tante tappe con finali interessanti e se questo è l’inizio, ci sarà veramente da divertirsi. Si parte da Liegi e si arriva a Seraing dopo 198 km, l’inizio di tappa è come sempre a tutta con i corridori che s battono alla continua ricerca della fuga buona. Ma il finale della seconda tappa è troppo interessante ed il gruppo non lascia scappare nessuno. Ci provano Gene (Europe Car), Urtasun Perez (Euskaltel), Bouet (Ag2R – La Mondiale), Edet (Cofidis), Delaplace (Saur-Sojasun) e Morkov (Saxo), ma il loro vantaggio non supera mai i 5’ venendo definitivamente raggiunti a 9 km dall’arrivo.

    Peter Sagan ©PASCAL PAVANI/AFP/GettyImages

    È la Lotto che apre le danze mettendosi in massa davanti a tirare il gruppo, Hincapie al suo ennesimo Tour è favoloso a tenere coperto Cadel Evans con Vincenzo Nibali che si mette completamente a disposizione di Sagan, scortando lo slovacco sino ai meno 2 dal traguardo. Il primo deciso attacco è di Sylvain Chavanel ma quando il francese viene raggiunto ecco l’attacco deciso e per certi versi inaspettata di Cancellara che ha una gamba eccezionale con il solo Sagan a tenere le ruote del treno di Berna. Ai meno 700m riesce un epico Boasson Hagen a raggiungere il duo di testa ma il norvegese è completamente cotto e si deve arrendere alla splendida volata di Sagan che vince da padrone assoluto.

    Bellissimo finale di tappa, Cancellara mantiene alla grande il primato in classifica generale ed un ottimo Vincenzo Nibali, entra nella top ten della classifica generale al nono posto a 18” dal leader elvetico.

    Ordine d’arrivo.

    1 SAGAN Peter SVK LIQ 4 58’13”
    2 CANCELLARA Fabian SUI RNT        0”
    3 BOASSON HAGEN E. NOR SKY        0”
    4 GILBERT Philippe BEL BMC        0”
    5 MOLLEMA Bouke OLA RAB        0”
    6 VALVERDE Alejandro SPA MOV        0”
    7 GESINK Robert OLA RAB        0”
    8 MARTIN Daniel IRL GRS        0”
    9 HESJEDAL Ryder CAN GRS        0”
    10 DEVENYNS D. BEL OPQ        0”

    Classifica Generale

    1 CANCELLARA Fabian SUI RNT 5 05’32”
    2 WIGGINGS Bradley GBR SKY        7”
    3 CHAVANEL Sylvain FRA OPQ        7”
    4 VAN GARDEREN  T.J. USA BMC       10”
    5 BOASSON HAGEN E. NOR SKY       11”
    6 MENCHOV Denis RUS KAT       13”
    7 GILBERT Philippe BEL BMC       13”
    8 EVANS Cadel AUS BMC       17”
    9 NIBALI Vincenzo ITA LIQ       18”
    10 HESJEDAL Ryder CAN GRS       18”
  • Europei Atletica, Super Donato e Meucci argento

    Europei Atletica, Super Donato e Meucci argento

    La quarta giornata agli Europei di Helsinki sorride finalmente ai colori azzurri con il titolo continentale conquistato da Fabrizio Donato nel triplo e la medaglia d’argento di Daniele Meucci nei 10.000m.

    Finalmente una gioia per il 35enne di Latina che in carriera ha avuto tanti infortuni che ne hanno limitato sicuramente i risultati che potevano essere di ben altro spessore.

    Donato domina la finale del triplo con un fantastico 17.63m che gi vale la seconda migliore prestazione europea stagionale e se non fosse stato per un filo di vento, sarebbe stato anche il suo personale. Comunque una grande iniezione di fiducia per il triplista azzurro soprattutto in ottica Londra 2012 che, con questa misura, si può legittimamente sperare in qualcosa di veramente prezioso. La seconda gioia per l’Italia la regala Meucci che conquista l’argento nei 10.000m anche se poteva sicuramente vincere l’oro considerando l’errore commesso nei 300m finale facendosi beffare sul tempo dal keniano naturalizzato turco, Polat Kemboi Arikan.

    Fabrizio Donato ©ADRIAN DENNIS/AFP/GettyImages

    Il capitano azzurro, Nicola Vizzoni chiude l’ennesima finale internazionale del martello con un ottimo quinto posto, con il podio conquistato dall’ungherese Pars (79.72) davanti a Ziółkowski (76.67) e Zagorniy (76.51). Le altre finali hanno visto i 200m femminili andare all’ucraina Mariya Ryemyen (23″05) davanti alla connazionale Hrystyna Stuy (23″17) ed alla francese Myriam Soumaré (23″21). La bagnatissima finale del salto con l’asta femminile si chiude con tre atlete a 4.60, ma con l’oro conquistato dalla ceca Ptáčníková davanti a Strutz e Kiriakopoúlou. Sul finale di giornata c’è l’oro di Churandy Martina (20″42) nei 200m davanti a Van Luijk (20″87) e Tablot (20″95), Marani è settimo con 21″26, con la turca Yanit che vince i 100hs in 12″81 davanti a Talay (12″91) e Paplauskaya (12″97), Caravelli (13″11) e Cattaneo (13″16) sono sesta e ottava. L’eptathlon va alla francese Antoinette Nana Djimou (6544) su Lyudmyla Yosypenko (6387) e Laura Ikauniece (6335). Nel disco  grande gara vinta dal tedesco Robert Harting (68.39) davanti all’estone campione olimpico in carico Kanter (66.53) e Kovago (66.42).

    Le delusione in casa Italia sono arrivate dalle staffette con nessuna qualificata per le finali di domani e con il rammarico più grande rappresentato dalla 4X100 maschile, uscita in batteria e per giunta con i quattro velocisti azzurri a litigare davanti alle telecamere.

    Domenica giornata di chiusura con le ultime speranze azzurre di medaglia individuate in Emanuele Abate nei 110hs, mentre saranno chiamati a disputare una degna finale, la Apostolico nel disco, Claudio Stecchi nell’asta e Haidane nei 1500 oltre a Dal Molin che potrebbe accompagnare Abate in finale.

  • Avanti Schiavone e Vinci, stop Errani. Paura Williams

    Avanti Schiavone e Vinci, stop Errani. Paura Williams

    Due su tre è il bilancio del sabato azzurro a Wimbledon con le importanti e belle vittorie di Francesca Schiavone e Roberta Vinci, ma con la brutta battuta d’arresto della numero dieci del mondo Sara Errani.

    Ha rischiato grosso Serena Williams che sul centrale ha dovuto lottare per quasi tre ore per avere la meglio della cinese Zheng, mentre tutto facile per Petra Kvitova e Victoria Azarenka.

    Bene Italia – gran bel match quello disputato dalla leonessa che ha dominato il primo set, vinto con un sonoro 6-0, e poi ha proseguito una condotta sempre attenta e lucida della condotta di gioco che le ha permesso di chiudere agevolmente anche il secondo set con il punteggio di 6-4. Ottima anche la partita di Robertina Vinci che ha vinto la guerra di nervi contro la 3oenne croata Lucic, superata con un duplice 7-6. Avevamo pronosticato molto difficile il match di Sara Errani contro la kazaka Yaroslava Shvedova, ma nessuno poteva immaginare che la finalista del Roland Garros potesse giocare così male soprattutto nel primo set, perso 6-0, ma anche nel secondo dove non ha sfruttato i tanti errori concessi dalla sua avversaria per poter riuscire ad allungare il match al terzo. Per la Schiavone gli ottavi di finale riserveranno la vincitrice della passata edizione, la ceca Kivtova mentre molto più abbordabile è il match della Vinci che se la vedrà contro l’austriaca Tamira Paszek.

    Francesca Schiavone ©Julian Finney/Getty Images

    Rischio Williams – grande paura per Serena Williams che è arrivata vicinissima all’eliminazione contro la solida cinese Zheng, l’americana è stata troppo rinunciataria nel primo set perso al tie break, poi è riuscita a trovare il filo del discorso nel corso del secondo parziale ma poi si è arrivati punto a punto nel terzo dove la minore delle sorelle d’America l’ha spuntata con il punteggio finale di 9-7. Tutto facile per la bielorussa Victoria Azarenka (6-3 6-3 alla slovacca Jana Cepelova) e bella vittoria anche della serba Ana Ivanovic (3-6 6-3 6-4 alla tedesca Julia Goerges).

    Tabellone Maschile – approdano agli ottavi, ed anche abbastanza agevolmente, Juan Martin Del Potro che ha avuto la meglio nei confronti del numero uno giapponese Kei Nishikori ed anche Jo Wilfried Tsonga che si è sbarazzato di Lukas Lacko. Finisce l’avventura a Wimbledon del giustiziere di Rafa Nadal, il ceco Rosol ha capitolato nettamente nei confronti del tedesco Phlipp Kohlschreiber che ha comodamente vinto in tre set per 6-2 6-3 7-6 in appena 97 minuti. infine, saluta Wimbledon l’americano Andy Roddick che ha alzato bandiera bianca oramai impotente a vincere match di alto livello consentendo allo spagnolo David Ferrer un comodo approdo agli ottavi di finale.

  • Cancellara sfreccia a Liegi su Wiggins, Nibali ok

    Cancellara sfreccia a Liegi su Wiggins, Nibali ok

    Passano gli anni ma quando conta il re della corsa contro il tempo è sempre lui, Fabian Cancellara è la prima magia gialla del Tour De France 2012 grazie alla vittoria a Liegi sul favoritissimo britannico Bradley Wiggins, con il francese Sylvain Chavanel ottimo terzo.

    Come nel 2004, l’ultima volta del Tour a Liegi, anche nel 2012 il treno di Berna firma il cronoprologo d’apertura conquistando la sua 22esima maglia gialla in carriera e otto tappe alla Grande Boucle.

    Tutto come pronostico fra gli uomini di classifica con l’australiano Cadel Evans che concede 10” al capitano del team Sky Wiggins ed ottima prestazione anche dell’italiano di punta a questo Tour, il siciliano e capitano della Liquigas, Vincenzo Nibali che ha chiuso al quattordicesimo a 18”. Bene anche la prestazione dell’americano Van Garderen, quarto a 10” da Cancellara con un buon Denis Menchov all’ottavo posto e con il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia, il canadese Rider Hesjedal, in dodicesima posizione.

    Fabian Cancellara ©AFP PHOTO / PASCAL PAVANI

    Lo svizzero riscatta così un 2012 molto sfortunato e condizionato dalla brutta caduta avvenuta al Giro delle Fiandre che ha fatto perdere al fuoriclasse elvetico, gran parte d’inizio stagione. Sicuramente la vittoria è stata anche facilitata dalla foratura del campione del Mondo a cronometro Tony Martin che sicuramente avrebbe reso del filo da torcere a Cancellara per la conquista della vittoria del cronoprologo belga.

    Sicuramente il cronoprologo dice poco per la classifica generale ma è da sottolineare la buona tenuta a cronometro di Vincenzo Nibali in un edizione del Tour de France che conta più di 100 km a cronometro e che quindi sarà molto importante tenere nelle gare contro il tempo per cercare di piazzare l’acuto nelle oche tappe di montagna presenti alla Grande Boucle.

    Ordine d’arrivo e Classifica Generale.

    1 CANCELLARA Fabian SUI RNT 07:13
    2 WIGGINGS Bradley GBR SKY        7”
    3 CHAVANEL Sylvain FRA OPQ        7”
    4 VAN GARDEREN  T.J. USA BMC       10”
    5 BOASSON HAGEN E. NOR SKY       11”
    6 LANCASTER Bret AUS OGE       11”
    7 GRETSCH Pavel GER ARG       12”
    8 MENCHOV Denis RUS KAT       13”
    9 GILBERT Philippe BEL BMC       13”
    10 GRIVKO Andrey UCR AST       15”
  • Tour De France 2012, Wiggins ed Evans i favoriti. Speranza Nibali

    Tour De France 2012, Wiggins ed Evans i favoriti. Speranza Nibali

    Parte oggi dal Belgio,e precisamente da Liegi, l’edizione numero 99 del Tour De France 2012, la corsa a tappe più prestigiosa di tutta il panorama ciclistico internazionale.

    È un edizione un po’ anomala della “Grande Boucle” con i due ciclisti protagonisti degli ultimi anni, Alberto Contador ed Andy Schleck, assenti per motivi diversi: lo spagnolo deve ancora scontare la contestatissima squalifica al clembuterolo mentre il lussemburghese ha dovuto dare forfait per dei problemi fisici che lo stanno perseguitando dall’inizio di stagione.

    Ecco quindi che la ristretta cerchia dei papabili alla maglia gialla si restringe ad una rosa di quattro nomi: il vincitore della passata edizione Cadel Evans, il dominatore delle mini corsa a tappe del 2012, Bradley Wiggins, l’enigmatico Frank Schleck e la speranza italiana rappresentata da Vincenzo Nibali.

    Bradley Wiggins, ©Doug Pensinger/Getty Images

    È opinione di chi vi scrive che, salvo debacle eccezionali in salita, che per giunta non è presente in grande quantità in questo Tour, che il favorito numero uno è il capitano del Team Sky Bradley Wiggins. Infatti, la grande notizia di questa edizione del Tour de France è il ritorno ad oltre 100 km a cronometro (per l’esattezza 101,4) con il cronoprologo di oggi e poi due cronometro lunghe, lunedì 9 luglio a Besancon e sabato 21 luglio – penultimo giorno di corsa – a Chartres. I tapponi di montagna sono rarissimi: gli arrivi in salita sono infatti soltanto due, anche se rispetto al solito al Tour ci saranno più tappe di mezza montagna, oltre alle solite Alpi (con Grand Colombier, Madeleine e Croix de Fer) e Pirenei (Aubisque, Tourmalet, Aspin, Peyresourde, Port de Bales).

    Detto dei favoriti è d’obbligo dare spazio anche a qualche possibile sorpresa del Tour 2012, in cima alla lista c’e’ il vincitore del Giro 2012, il canadese Ryder Hesjedal poi non può assolutamente mancare lo spagnolo Alejandro Valverde ed veterani Leiheimer e Denis Menchov. L’Italia, oltre a correre per la vittoria con Nibali avrà sicuramente chance di vittoria di tappa con il duo Lampre rappresentato da Alessandro Petacchi e Michele Scarponi.

  • Chiara Rosa di bronzo nel peso, delusione La Mantia

    Chiara Rosa di bronzo nel peso, delusione La Mantia

    Nella terza giornata di gare arriva la prima medaglia azzurra agli europei di atletica in corso di svolgimento ad Helsinki in Finlandia.

    A firmare il primo podio azzurro è la pesista Chiara Rosa che vince meritatamente il bronzo nel peso. La delusione più grande arriva invece da Simona La Mantia, argento a Barcellona due anni fa e solo quarta nel triplo con il podio assolutamente alla portata della siciliana.

    Ma veniamo alla nota lietissima della medaglia di una delle atlete azzurre più eccentriche e simpatiche. Chiara ha sofferto tanto in questi anni, conscia di non essere la numero uno del mondo ma nemmeno quell’atleta che non riusciva neppure a centrare le finali nelle competizioni internazionali. Ecco la svolta che arriva un anno fa: la decisione di dimagrire almeno 20 kg per poter acquistare più velocità ed essere più agile nella fase di preparazione al lancio ed i risultati arrivano con l’ottima prestazione al Golden Gala di Roma e la medaglia continentale conquistata con la misura di 18.47m. la medaglia d’oro è andata alla tedesca Kleinert mentre l’argento è della russa, favorita alla vigilia, Tarasova.

    Chiara Rosa ©JONATHAN NACKSTRAND/AFP/GettyImages

    Le delusioni in casa Italia sono firmate da altre due ragazze, la siciliana La Mantia non è riuscita a ripetere il podio di Barcellona conquistando la tanto odiata medaglia di legno in una gara del lungo dominata dall’ucraina Saladuha che con 14.99, realizza la migliore prestazione mondiale stagionale e prenotando un posto sul gradino più alto del podio anche a Londra fra un mese. Inspiegabile risulta essere la finale dei 400m disputata dall’italo – cubana Libania Grenot: l’azzurra è autrice di una gara esemplare per 350 m ma, quando viene superata dalla svedese Hjelmer (oro) e dalla russa Zadorina (argento), crolla dal punto di vista psicologico fermandosi letteralmente sulla linea del traguardo.

    Prove così così degli altri italiani in finale: deludente Zhara Banhi nel giavellotto (ultima con un imbarazzante 53.40m), bravo il 20enne Tamberi nell’alto (quinto) mentre i due siepisti Floriani e Nasti chiudono rispettivamente al sesto ed al dodicesimo posto con quest’ultimo che si procura anche la frattura del gomito sinistro a causa di una caduto nell’ultimo giro. Sconcertante risulta essere anche la decisione della federazione azzurra che decide, per conquistare un punto nella classifica per nazione, di far disputare la finale dei 400m a Vistalli che risultava infortunato con l’azzurro a percorrere camminando i 400m nell’imbarazzo generale del competente pubblico finlandese.

    Le altre finali hanno visto la rinascita della Gran Bretagna con i titoli conquistati da Grabarz nel salto in alto uomini e da Williams nei 400hs. Il francese Mahiedine Mekhissi-Benabbad bissa il successo di Barcellona 2010 sui 3000 mentre il veterano russo Yuri Borzakovskyi beffa tutti nei suoi 800m. la Russia porta a casa altri due titoli con la Davydova nei 400hs femminili e la Arzhakova nei 400m.

  • Giorgi, è nata una stella. Rischio Federer, Djokovic ok

    Giorgi, è nata una stella. Rischio Federer, Djokovic ok

    Possiamo dire tranquillamente che è nata una campionessa, Camila Giorgi approda agli ottavi di finale di Wimbledon grazie alla splendida vittoria sulla russa numero 20 del mondo Nadia Petrova. Ottavi anche per Sharapova, Djokovic e Federer che ha rischiato l’eliminazione contro il francese Benneteau.

    Superba prestazione dell’italo – argentina che con una determinazione ed una grinta fuori dal comune ha giocato da vera campionessa contro una delle giocatrici più pericolose da affrontare sull’erba.

    È nata una stellaCamila Giorgi gioca un primo set stellare, tanti vincenti ed una solidità da fondo campo fanno della ventenne azzurra la vincitrice del primo parziale con il punteggio di 6-3. Ma il capolavoro la Giorgi lo compie nel secondo set: l’italiana complice forse un po’ d’inesperienza continua nel suo gioco d’attacco non facendo spostare la Petrova da fondo campo e commettendo tanti errori che consentendo alla russa di portarsi avanti 5-1. Qui la russa spreca letteralmente due falchi con altrettante palle fuori di un metro e non riesce più a contenere il rientro dell’azzurra che piano piano, ma soprattutto con dei colpi da vera fuoriclasse recupera lo svantaggio e vincendo al tie break un match perfetto.

    Camila Giorgi ©Clive Rose/Getty Images

    Nole – un altro ceco, Radek Stepanek, ha tentato di sorprendere uno dei favoriti alla vittoria finale ed il primo set, giocato alla grande dal ceco, poteva far presagire ad un nuovo colp di scena. Ma Nole come al solito dimostra di partire sempre in maniera pigra per poi dilagare, ed infatti ei tre set successivi Stepanek racimola la miseria di sei game lasciando tutta la scena al serbo che conquista gli ottavi di finale con il punteggio di 4-6 6-2 6-2 6-2. Lunedì negli ottavi il numero 1 del mondo affronterà il connazionale Victor Troicki che ha superato per 7-5 7-5 6-3 l’argentino Juan Monaco.

    Roger – il centrale di Wimbledon ha rischiato di veder cadere un altro illustre scalpo dopo quello caduto ieri di Nadal. Roger Federer ha dovuto veramente sudore le classiche sette camicie per avere la meglio al quinto set del francese Julien Benneteau. Molto pigro il fuoriclasse di Basilea nei primi due set in cui il francese è però perfetto al servizio, Federer vince un facile terzo set con la partita che gira definitivamente dalla parte dello svizzero nel corso del tie break del quarto. Federer riesce a prevalere portando la partita al quinto in cui Benneteau alza bandiera bianca dal punto di vista fisico e finendo con il perdere con il punteggio finale di 4-6 6-7 6-2 7-6 6-1.

    Delizia Sharapova – nessun problema per la numero uno siberiana che dimostra di essere la giocatrice più in forma del circuito battendo abbastanza nettamente per 6-1 6-4 la cinese di Taipei Su Wei Hsieh. Per Masha gli ottavi di finale riserveranno la tedesca Lisicky che ha superato per 7-6 1-6 6-2 Sloane Stephens. Nessun problema e ottavi di finale raggiunti anche per la belga Kim Clijsters che ha approfittato del ritiro della russa Vera Zvonareva e per la polacca A. Radwanska che ha umiliato sul centrale, la speranze britannica Heather Watson e trovando la Giorgi agli ottavi.

    Gli altri Match – bella vittoria al quinto per il belga Malisse contro un sempre falloso Fernando Verdasco, Sam Querrey ha completato il lavoro iniziato ieri contro il canadese Milos Raonic e Richard Gasquet ha fatto prevalere la sua classe maggiore nei confronti di un nervosissimo Nicolas Almagro.

    Con la Giorgi agli ottavi domani tenteranno di raggiungerla altre tre azzurre: match difficile per la numero 10 Sara Errani opposta alla solida kazaka Yaroslava Shvedova, più agevole invece per Roberta Vinci (numero 21) contro la croata Mirjana Lucic. Infine Francesca Schiavone (numero 24) se la vedrà con la ceca Klara Zakopalova.

  • Clamoroso, fuori Nadal. Errani ok e Italia da record

    Clamoroso, fuori Nadal. Errani ok e Italia da record

    Quarta giornata a Wimbledon con una delle sorprese più grandi della storia del torneo, il numero due del mondo Rafa Nadal deve salutare l’erba londinese per mano del numero 100 del mondo, il ceco Rosol autore di una prestazione fantastica.

    Il sole, che da luce dopo la pioggia di ieri, dà splendore alle vittorie delle tre italiane in campo oggi, ottime prestazioni di Sara Errani, Roberta Vinci e Francesca Schiavone che raggiungono Camila Giorgi al terzo turno ed eguagliano il record di presenze azzurre al terzo turno di Wimbledon del 2005.

    Sorpresa Nadal – per una volta lo spagnolo è protagonista in senso negativo con la sconfitta assolutamente inaspettata patita dal ceco Lukas Rosol e nemmeno si può dire che Nadal non abbia giocato bene, certo quello visto oggi non  stato il miglior Nadal, ma tutto il merito della vittoria va al ceco che non ha mostrato mai nessun segno di cedimento ne dal punto di vista fisico che soprattutto psicologico. Vittoria in cinque set (6-7 6-4 6-4 2-6 6-4) per Rosol ed impressionante l’ultimo game del match con il ceco al servizio ed autore di tre ace ed un dritto vincente con Nadal impotente che si concede una preoccupante battuta d’arresto, soprattutto in vista delle olimpiadi di Londra in programma tra un mese esatto.

    Sara Errani ©Paul Gilham/Getty Images

    Azzurre avanti – andiamo allo splendido tris fornito dalle nostre ragazze che hanno giocato bene e rischiato pochissimo contro delle avversarie comunque più deboli rispetto a loro. Passeggia la numero 10 del seeding Sara Errani che impiega meno di un ora per avere la meglio con un duplice 6-1 della numero 2 l’inglese Anne Keothavong, Roberta Vinci ha superato  la numero 5 la neozelandese Marina Erakovic per 6-4 6-3 mentre qualche difficoltà in più l’ha vissuta Francesca Schiavone per superare la 20enne ceca Kristyna Pliskova, vincitrice del torneo junior di Wimbledon nel 2010 e quindi molto insidiosa su questi campi. Brava comunque la leonessa ad uscire sia nel rimo che nel secondo set da due situazioni difficili in quanto è stata sempre la ceca a brekkare per prima per poi crollare nei momenti più importanti in cui si è vista la maggiora esperienza della milanese che ha finito per chiudere con un duplice 6-4. Adesso per la Schiavone altro ostacolo ceco rappresentato dalla Zakopalova, che ha battuto la bielorussa Olga Govortsova per 2-6 6-1 6-2 mentre Sara Errani avrà la kazaka Yaroslava Shvedova che ha battuto con un doppio 6-4 l’olandese Kiki Bertens e Roberta Vinci proverà a superare la veterana Mirjana Lucic che a sorpresa ha battuto la francese Marion Bartoli per 6-4 6-3.

    Masha e Serena ok – avanzano le due favorite per la vittoria finale con la numero uno del mondo che ha avuto qualche problema per avere la meglio della talentuosa ma discontinua Pironkova, superata al terzo set con un umiliante cappotto. Tutto facile invece per Serena Williams che sul centrale si è sbarazzata nettamente dell’ungherese Melinda Czink con il punteggio di 6-3 6-4. Bene anche la bielorussa Azarenka che ha dominato (6-2 6-0 ) l’ex italiana, ed ora svizzera, Romina Oprandi e la vincitrice dello scorso anno, la ceca Kivtova che ha superato in due set 6-0 6-4 la britannica Baltacha.

    I Maschi – Rischia anche Andy Murray che ha superato Karlovic in quattro set, 7-5 6-7 6-2 7-6 è lo score di un match che Murray ha rischiato di lasciarsi sfuggire di mano nel corso del secondo set perso al tie break. Secondo turno non facile anche per l’argentino Juan Martin Del Potro, che ha dovuto sudare per quattro set per riuscire a battere il giapponese Soeda (6-2 6-3 1-6 6-4 lo score), che per Jo Wilfried Tsonga anche quest’ultimo vittorioso in quattro set (6-7 6-4 6-1 6-3) sullo spagnolo Garcia Lopez.

  • Djokovic e Sharapova esordio ok. Debacle Italia

    Djokovic e Sharapova esordio ok. Debacle Italia

    Prima giornata ai Championship di Wimbledon che in questa occasione avremo la fortuna di vedere due volte in occasione del torneo olimpico che si disputerà proprio sui campi verdi londinesi.

    Giornata con la sorpresa più importante rappresentata dalla sconfitta patita dal ceco Berdych per mano del talentuoso ma discontinuo lettone Gulbis con un triplice 7-6 e decisamente negativa per i colori azzurri con le uniche due vittorie di Fabio Fognini e Camilla Giorgi che fanno da contraltare purtroppo alle sconfitte di Starace, Volandri, Bolelli, Seppi, Pennetta, Camerin, Brianti e Cipolla.

    Numeri uno ok – il campo centrale, come da tradizione, vede l’esordio del vincitore della passata stagione, il numero uno Novak Djokovic che ha vissuto una buona ora di allenamento contro lo spagnolo Juan Carlos Ferrero, battuto in tre set (6-3 6-3 6-1) da un Djokovic in completa sicurezza come in sicurezza ha giocato anche Roger Federer che ha avuto la meglio con un triplice 6-1 nei confronti del malcapitato spagnolo Albert Ramos. Bene anche la prima uscita della numero uno in gonnella, la russa Maria Sharapova, che ha superato in due set (6-2 6-3) l’australiana Radionova.

    Novak Djokovic ©LEON NEAL/AFP/GettyImages

    Italiani male – dicevamo che la prima giornata per i colori azzurri ha visto la bellissima vittoria di Fabio Fognini contro lo scomodo, su questi campi, francese Michael Llodra e la conferma della giovane italo – argentina Camilla Giorgi che ha superato con il punteggio di 6-4 6-3, la brindisina Flavia Pennetta. Brutte notizie anche per la dolce metà della bella Flavia, Potito Starace che si è arreso prima di tutto ad un dolore alla spalla nel match che lo vedeva opposto all’americano Ryan Sweeting e ritiro anche per Filippo Volandri contro il francese Jeremy Chardy Esce anche Flavio Cipolla che ha sprecato il vantaggio di due set a zero contro il non entusiasmante spagnolo Inigo Cervantes che ha finito per completare la rimonta al quinto set (2-6 6-7 6-3 6-2 6-1 lo score). Deludente ancora una volta Simone Bolelli che perde dal modesto polacco Janowicz in quattro set e niente da fare anche per Maria Elena Camerin che aveva superato brillantemente le qualificazioni ma che non ha potuto nulla contro la potenza della russa Nadia Petrova, ed è ancora una russa, la Makarova che elimina Alberta Brianti in tre set. L’ultimo italiano ad essere eliminato in questa giornata nera per i colori azzurri, è Andreas Seppi che ha ceduto 8-6 al quinto contro l’uzbeko Istomin.

    Gli altri incontri – saluta Wimbledon la maggiore delle sorelle Williams, Venus, che oramai sembra aver decisamente preso il viale del tramonto confermato dalla sconfitta patita dalla russa Vesnina per 6-3 6-1. Facili le vittorie per la polacca A. Radwanska sulla slovacca Ribarikova, per l’australiana Samantha Stosur sulla Spagnola Suarez Navarro e per la cinese Na Li sulla kazaka Ksenia Pervak. Il  match più interessante in campo femminile ha visto la vittoria della belga Kim Clijsters sulla serba Jelena Jankovic, mentre quello più intrigante nel tabellone maschile ha visto, come detto, il successo di Ernest Gulbis sul finalista di Wimbledon Thomas Berdych. Sempre in campo maschile, altra eliminazione illustre è quella dell’americano Jonh Isner che ha perso al quinto set dal colombiano Falla. Vittorie in tre set per Richard Gasquet su Tobias Kamke, Janko Tipsarevic su David Nalbandian e Fernando Verdasco sul cinese di Taipei Wang.