Autore: Ippolito Gioia

  • Sentenza Tnas Conte, Sportitalia aiuta la Juventus

    Sentenza Tnas Conte, Sportitalia aiuta la Juventus

    Come sappiamo ormai da giorni, entro il 7 ottobre il Tribunale Nazionale dell’Arbitrato Sportivo (Tnas) deciderà sulla squalifica di 10 mesi comminata in primo e secondo grado della giustizia sportiva al tecnico bianconero Antonio Conte in merito alla presunto combine di Albinoleffe – Siena.

    Autorevoli testate nazionali continuano a puntare sulla riduzione della squalifica del tecnico leccese prevedendo il rientro in panchina di Conte a dicembre, considerando lo sconto che i giudici del CONI applicheranno alla squalifica riducendola da 10 a 4 mesi.

    Ma noi continuiamo a non prendere in considerazione tali ipotesi seguendo la linea dei legali bianconeri che puntano decisamente all’assoluzione. Infatti la Juventus ha chiesto ufficialmente all’emittente televisiva Sportitalia l’intervista telefonica realizzata con Salvatore Mastronunzio, elemento cardine e centrale di tutta la vicenda sul calcioscommesse, in cui l’ex giocatore del Siena ha smentito categoricamente la ricostruzione fornita da Filippo Carobbio che aveva riferito l’esclusione dell’attaccante a seguito del rifiuto di combinare Albinoleffe – Siena, la partita per la quale Conte è stato squalificato.

    Ecco le parole della “Vipera” Mastronunzio: Mi sono infortunato a tre giornate dalla fine, quindi dopo la vittoria del campionato contro il Torino; la settimana successiva, il venerdì mi pare, mi sono infortunato. Quindi non è che sono stato messo da parte volontariamente o fuori rosa da qualcuno. Io mi sono semplicemente infortunato. Lo hanno scritto anche sul sito del Siena che ero infortunato. Non capisco tutte queste cose. Poi, soprattutto, il discorso che ha fatto prima sull’Ascoli, io da ex giocatore dell’Ancona, dove ho fatto tre anni stupendi, dove ero un idolo, avrei chiesto di dare la partita all’Ascoli. Mi sembrano tutte delle cose fuori luogo. Il mio rapporto con Conte posso dire che è stato buono, tranquillo. Normale che era l’allenatore del Siena, dove c’erano tanti giocatori importanti; lui faceva delle scelte e chi chiamava in campo cercava di dare il meglio per la squadra e per l’obiettivo che ci eravamo prefissati all’inizio del campionato. Mi ricordo bene perché avevamo vinto il campionato col Torino alla quart’ultima di campionato. Poi era un periodo in cui giocavo poco e le ultime partite mi sarebbero servite per fare anche qualche altro gol e rimettermi in mostra dopo un periodo in cui avevo giocato poco, nel girone di ritorno. Poi dalla partita di Ascoli in poi, io il giorno prima mi sono fatto male, mi sono procurato uno stiramento e ho dovuto saltare le restanti partite.

    Antonio Conte © Filippo Alfero,Filippo Alfero/AFP/GettyImages

    Sembra paradossale che si sia arrivati a questo punto della vicenda e gli organi di giustizia sportiva federale siano andati avanti in questi mesi seguendo una linea assurda di colpevolezza piena che appare, a tutt’oggi, alquanto discutibile. Abbiamo usato aggettivi pesantissimi per commentare questa vicenda in passato e continuiamo a considerare veramente imbarazzante ed inspiegabile che non venga presa assoluta in considerazione una dichiarazione simile che ribalta totalmente tutto il processo. L’avvocato Giulia Bongiorno, attenta penalista, sa benissimo come una simile testimonianza sia importantissima per incutere ai giudici del CONI quel dubbio legittimo che incredibilmente Stefano Palazzi ed i giudici della Federazione non hanno mai avuto sulla colpevolezza di Antonio Conte in primo e secondo grado.

  • Sentenza Conte Tnas, c’e’ fiducia nell’assoluzione

    Sentenza Conte Tnas, c’e’ fiducia nell’assoluzione

    Domani la Juventus si troverà ad affrontare due sfide decisive per il prosieguo sereno e positivo dell’intera stagione. Infatti il club bianconero sarà impegnato su due fronti, diversi fra loro, ma estremamente collegati dal punto di vista psicologico che potrebbero, qualora si concludessero nel migliore dei modi, dare immensa gioia a tutto il popolo bianconero.

    In serata ci sarà l’esordio allo Juventus Stadium in Champions League contro gli ucraini dello Shakhtar Donetsk , una partita decisiva per proseguire il cammino in Champions dopo l’ottimo pareggio conseguito in casa del Chelsea, ma prima succederà qualcosa d’importante per il tecnico della Vecchia Signora Antonio Conte.

    Nel pomeriggio infatti ci sarà la tanto attesa sentenza del Tnas (Tribunale Nazionale dell’Arbitrato Sportivo) che dovrà decidere, nel suo terzo grado di giudizio, la colpevolezza o l’assoluzione di Antonio Conte in merito alla presunto combine del match Albinoleffe – Siena che ha costretto il tecnico leccese a subire una squalifica di 10 mesi in primo grado e confermata anche dalla Corte Federale d’Appello in una sentenza, quella di secondo grado, a dir poco agghiacciante dal punti di vista giuridico.

    Antonio Conte ©Claudio Villa/Getty Images

    L’atmosfera nell’entourage di Antonio Conte sembra abbastanza serena, i legali del tecnico bianconeri sono estremamente fiduciosi nell’esito positivo della decisione dei giudici del CONI e puntano addirittura ad una clamorosa assoluzione. Ricordiamo per prima cosa che il giudizio davanti al Tnas è sostanzialmente un arbitrato ed i giudici del CONI saranno chiamati a rivalutare in toto tutta la posizione di Antonio Conte a prescindere dal valutare situazioni di illegittimità o errori di diritto e potranno essere inseriti dei testimoni dando così, quella garanzia costituzionale di difesa all’imputato, che in primo e secondo grado è sostanzialmente mancata considerato che la giustizia sportiva italiana permette in primo e secondo grado alla stessa parte (la federazione) di essere organo inquirente, con il procuratore Palazzi ed organo giudicante in un medesimo giudizio.

     

  • Golf, l’Europa vince la Ryder Cup. Decisivo Francesco Molinari

    Golf, l’Europa vince la Ryder Cup. Decisivo Francesco Molinari

    Una rimonta pazzesca che rimarrà nella storia del golf quella effettuata dal team europeo alla Ryder Cup edizione 2012. I migliori golfisti europei guidati dallo spagnolo Jose Maria Olazabal hanno superato i pari grado americani con il punteggio finale di 14 e mezzo contro 13 e mezzo dopo essere stati in svantaggio per 10 a 6.

    Grande prestazione anche del nostro Francesco Molinari che dopo un inizio di Ryder Cup molto altalenante si è ripreso la rivincita conquistando insieme al tedesco Martin Kaymer, il punto decisivo per la vittoria finale grazie al pareggio ottenuto nel match che lo vedeva opposto all’icona americana rappresentata da un opaco Tyger Woods.

    E dire che i primi due giorni del torneo non sono stati granché per l’Europa che stentava in ogni match e che vedeva volare l’America sul punteggio di 10-6 anche grazie al campo di gara decisamente favorevole ai padroni di casa, visto che si giocava a Chicago, e ad un pubblico scorrettissimo che faceva squillare appositamente i telefonini ogni qualvolta un europeo si apprestava ad effettuare un colpo.

    Francesco Molinari ©Andrew Redington/Getty Images

    Ma l’ultimo giorno ha visto il team Usa sparire letteralmente dal green di Chicago con i punti conquistati da Luke Donald, Ian Poulter, Rory McIlroy, Rose e Lawrie. Ecco quindi che la rimonta è cosa fatta con l’ultimo match decisivo che vedeva impegnati il tedesco Martin Kaymer, che piazza l’allungo con un putt da due metri, ed il nostro Chicco Molinari che, con un immensa pressione addosso, doma Tiger Woods pareggiando la sua buca che vuol dire vittoria finale.

    Storica affermazione dell’Europa, infatti una simile rimonta era riuscita soltanto una volta nella storia della Coppa: dagli americani nel 1999. E in trasferta, non c’era mai riuscito nessuno. Così adesso, dal 1979, cioè da quando il team Europa gioca contro gli Usa i trionfi sono 9 (con 7 sconfitte e un pari), sette nelle ultime nove edizioni.

  • Udinese-Genoa 0-0, vince la noia e la paura di perdere

    Udinese-Genoa 0-0, vince la noia e la paura di perdere

    Finisce 0-0 l’anticipo dell’ora di pranzo fra Udinese e Genoa in una delle partite più brutte della storia del calcio dove non è successo praticamente nulla ad eccezione delle uniche due emozioni fornite dai friulani con Danilo e Fabbrini in tutti i 90’.

    Confermate le previsioni della vigilia con l’esclusione eccellente di Totò Di Natale che si accomoda in tribuna dopo il litigio con Francesco Guidolin e Dusan Basta in panchina a vantaggio di Faraoni. In casa rossoblù, attacco affidato ai soliti Immobile e Borriello.

    Inizio partita favorevole ai bianconeri che sfiorano subito il vantaggio con Danilo che scheggia la traversa con un colpo di testa su azione da calcio d’angolo. Dopo un inizio a buon ritmo la partita cala d’intensità con le due squadre a battagliare a centrocampo e con De Canio che è costretto alla prima sostituzione a causa dell’infortunio di Seymour che viene sostituito con Tozser. La prima frazione di gioco scivola via senza particolari emozioni con i due portieri spettatori non paganti in un match noioso e senza spettacolo.

    Udinese-Geona | © Dino Panato/Getty Images

    Anche la ripresa si apre all’insegna dell’equilibrio e dei ritmi bassi, il primo intervento serio di Frey viene compiuto al minuto 7 su un destro di Fabbrini mentre Brkic si produce in qualche uscita abbastanza spericolata e niente più. La partita diventa, e questo appare incredibile, ancora più brutta del primo tempo e nemmeno i cambi riescono a cambiare la rotta di un pareggio che sicuramente fa comodo a tutte e due le squadre ma che sicuramente ha deluso le aspettative di una partita che prometteva tanti gol ed azioni emozionanti.

    Tabellino e Pagelle di Udinese-Genoa

    UDINESE (3-5-2): Brkic 6; Benatia 6, Danilo 6,5 , Coda 6; Faraoni 5,5 (29′ st Allan 6), Pereyra 6,5, Pinzi 5,5, Lazzari 6, Pasquale 6; Fabbrini 6 (22’st Barreto 6), Ranegie 6. (Padelli, Pawlovski, Maicosuel, Heurtaux, Angella, Gabriel Silva, Willians, Armero, Basta, Badu). All. Guidolin.

    GENOA (4-3-1-2): Frey 6,5; Sampirisi 6 (1’st Ferronetti 6), Granqvist 6,5, Canini 6, Moretti 6; Kucka 5,5 (23′ st Anselmo), Seymour s.v. (14′ pt Toszer 6), Antonelli 6; Bertollacci 5,5; Immobile 5,5, Borriello 6. (Tzorvas, Stillo, Bovo, Merkel, Jorquera, Piscitella, Melazzi). All. De Canio.

    Ammoniti: Kukca (G), Pinzi (U), Borriello (G)

  • Udinese-Genoa, fuori Totò Di Natale. Pubalgia per Jankovic

    Udinese-Genoa, fuori Totò Di Natale. Pubalgia per Jankovic

    L’anticipo dell’ora di pranzo vedrà in campo ad Udine i padroni di casa bianconeri opposti al Torino di mister Gianpiero Ventura e del capitano Rolando Bianchi.

    Partita molto importante per ambedue le compagini in campo che devono cercare di riscattare l’opaca prova fornita nel turno infrasettimanale. Da registrare in casa friulana lo screzio fra Francesco Guidolin e Totò Di Natale che ha costretto il tecnico bianconero a non convocare l’uomo simbolo della squadra del patran Gino Pozzo.

    Defezioni importanti in casa bianconera con l’assenza più importante rappresentata sicuramente dal capitano e trascinatore Totò Di Natale che, dopo la panchina forzata mercoledì a Torino a causa di una costipazione che ne ha impedito l’utilizzo e la lite con Guidolin nei giorni scorsi, non è stato nemmeno convocato. In difesa c’e’ il rientro di Dusan Basta che dovrebbe aver recuperato dal problema al tendine d’achille che ne sta fortemente limitando le prestazioni in queste ultime settimane. Qualora Basta non dovesse farcela sarà Faraoni il  suo sostituto di con l’ex giovane promessa dell’Inter che dovrà sfruttare al massimo l’occasione concessagli da Francesco Guidolin.

    Marco Borriello | © ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    Anche gli ospiti si presentano in campo con qualche problema di formazione con Immobile e Borriello, super utilizzati in questo periodo, che non sembrano essere al massimo della condizione ma difficilmente i rossoblù potranno fare a meno di loro in attacco. Chi proprio non ce la fa è Bosko Jankovic che deve affrontare l’annoso problema della pubalgia. In difesa rientra Cesare Bovo al posto di Granqvist con Antonelli spostato in posizione più avanzata.

    Le probabili formazioni di Udinese-Genoa

    Udinese (3-5-1-1): Brkic; Benatia, Danilo, Coda; Basta, Badu, Pinzi, Lazzari, Pasquale; Pereyra; Ranegie. 
    A disp.: Padelli, Pawlowski, Angella, Faraonii, Allan, Willians, Hertaux, Armero, Fabbrini, Maicosuel, Barreto, Kasinski. All.: Guidolin
    Genoa (4-3-1-2): Frey; Sampirisi, Bovo, Canini, Moretti; Kucka, Seymour, Antonelli; Merkel; Immobile, Borriello
    A disp.: Tzorvas, Stillo, Moretti, Granqvist, Ferronetti, Anselmo, Toszer, Bertolacci, Piscitella, Jorquera, Melazzi. All.: De Canio

  • Giro di Lombardia, acuto di Joaquin Rodriguez

    Giro di Lombardia, acuto di Joaquin Rodriguez

    Lo spagnolo della Katusha Joaquin Rodriguez vince l’edizione 2012 del Giro di Lombardia grazie allo scatto decisivo sulla salita di Villa Vergano a 10 km dal traguardo. Al secondo posto un altro spagnolo, Samuel Sanchez con a chiudere il podio il colombiano del team Sky Rigoberto Uran del c.d. “Mondiale d’Autunno”.

    Grande affermazione di “PuritoRodriguez che riscatta in parte le delusioni patite al Giro d’Italia ed alla Vuelta, corse a tappe che lo hanno visto grande protagonista ma non vittorioso nella terza settimana.

    La corsa è molto dura con tanti protagonisti del ciclismo Mondiale desiderosi di piazzare lo spunto vittoriose in una delle classiche monumento del ciclismo internazionale. Il maltempo è però l’assoluto protagonista della classica con la pioggia che provoca numerose cadute fra cui il campione del Mondo Philippe Gilbert ed il nostro Vincenzo Nibali.

    Joaquin Rodriguez | © JAIME REINA/AFP/GettyImages

    Il gruppo con tutti i migliori arriva alla salita finale di Villa Vergano con gli uomini Sky al comando per i due colombiani Henao e Uran. Alberto Contador è presente in prima fila ma è il suo amico – rivale Joaquin Rodriguez che piazza l’allungo decisivo che gli è mancato troppe volte nell’ultima Vuelta. La pioggia è molto fitta e paradossalmente agevola l’attacco dello spagnolo che riesce a mantenere un esiguo vantaggio di 10″ anche dopo la discesa resa difficilissima dal manto stradale viscido. In casa Italia ottima prova di Mauro Santambrogio che chiude al quarto posto.

    Grazie a questa vittoria Joaquin Rodriguez conquista anche la prima posizione della classifica del World Tour scalzando il britannico del team Sky e vincitore del Tour de France, Bradley Wiggins.

    Ordine d’arrivo
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  • Consigli Fantacalcio 2012-2013 6 giornata

    Consigli Fantacalcio 2012-2013 6 giornata

    Ciao a tutti ragazzi, ecco le dritte per la sesta giornata di Serie A con la speranza di indovinare tutti i consigli che la nostra redazione ha preparato per voi.

    Consigli Fantacalcio sesta giornata
    Sesta giornata del campionato di Serie A e conclusione del tour de force che tutte le squadre hanno dovuto affrontare a causa del turno infrasettimanale. Dobbiamo fare assolutamente i conti con gli infortuni e le decisioni dei mister di far rifiatare qualche pezzo da novanta in vista degli impegni europei della prossima settimana.

    Parma-Milan sabato ore 18
    Partita interessantissima al Tardini con i padroni di casa desiderosi di continuare nelle belle prestazioni offerte sino ad ora e gli ospiti rossoneri chiamati alla conferma dopo la vittoria in casa contro il Cagliari. Fra i ducali da inserire l’italo-brasiliano Amauri, in cerca del primo gol stagionale e Biabiany che ha smaltito dall’infortunio e dovrebbe subentrare a partita in corso. Nel Milan potrebbe essere la volta buona per Bojan ed un occhio attento anche agl inserimenti di Emanuelson.

    Juventus-Roma sabato ore 20:45
    Sfida che si preannuncia spettacolare e ricca di tensione, prevediamo gol e tanti bonus quindi da inserire tutti i reparti offensivi mentre si potrebbe dare un turno di riposo ai centrali delle rispettive squadre. Alessandro Matri potrebbe partire dal primo minuto e quindi da schierare assolutamente con Andrea Pirlo che potrebbe rifiatare in vista della Champions di martedì.

    Udinese-Genoa domenica ore 12:30
    I padroni di casa bianconeri devono conquistare punti in casa e si affideranno come al solito a Totò Di Natale. Inseriamo anche Basta e Ranegie mentre fra i rossoblù devono essere verificate le condizioni di Immobile e Borriello ma se dovessero giocare devono essere schierati.

    Atalanta-Torino domenica ore 15:00
    Due formazioni in forma e che producono anche un discreto calcio, German Denis deve segnare perché a secco da un po’ di giornate mentre fra i granata si potrebbe scommettere su Stevanovic ed Alessio Cerci.

    Alessandro Matri © Claudio Villa/Getty Images

    Bologna-Catania ore 15:00
    La squadra di mister Pioli è reduce dalla sconfitta di Siena, Alessandro Diamanti dovrebbe aver recuperato e quindi da inserire nelle vostre formazioni al pari di Gilardino e Morleo. Nel Catania sono intoccabili i tre davanti con l’aggiunta di Lodi sempre pronto a fornire assist e gol su calcio piazzato.

    Cagliari-Pescara ore 15:00
    Ficcadenti si gioca la conferma in panchina contro un Pescara in ottima forma, Pinilla è chiamato al primo squillo di tromba al pari di Ibarbo mentre fra gli ospiti, Quintero riparte titolare con un occhio di riguardo sempre sullo slovacco Weiss e su Vukusic.

    Lazio-Siena ore 15:00
    Prevediamo una vittoria dei padroni di casa quindi spazio in formazione a tutti i giocatori della Lazio con il brasiliano Ederson possibile sorpresa positiva. Fra i senesi da schierare esclusivamente Emanuele Calaiò e Rosina mentre da evitare tutto il reparto difensivo bianconero.

    Palermo-Chievo ore 15:00
    Potrebbe essere contro il Chievo la prima vittoria in campionato dei rosanero, Fabrizio Miccoli e Josip Ilicic sentono odor di gol mentre fra gli ospiti Cruzado, Pellissier e Sorrentino garantiscono sempre buoni voti.

    Sampdoria-Napoli ore 15:00
    Partita verità per Ciro Ferrara e Walter Mazzarri, il brasiliano Eder è l’unico attaccante rimasto fra i blucerchiati dopo l’infortunio di Pozzi e la squalifica di Maxi Lopez. Scommesse in formazione per Obiang e Krsticic mentre fra i partenopei dovrebbe riposare fra i titolarissimi solo Inler.

    Inter-Fiorentina ore 20:45
    Snejider è fuori un mese, possibile occasione per Coutinho a Alvarez. Pereira da inserire assolutamente al pari di Guarin che deve riscattare le ultime opache prestazioni. Fra i viola consigliamo di schierare tutti i giocatori che avete nelle vostre rose considerato l’ottimo calcio espresso sino ad ora dai ragazzi di Vincenzo Montella.

  • Philippe Gilbert campione del Mondo, delusione Italia

    Philippe Gilbert campione del Mondo, delusione Italia

    Philippe Gilbert è il nuovo campione del Mondo grazie alla splendida vittoria sul circuito di Valkenburg, seconda posizione per il norvegese Edvald Boasson Hagen e medaglia di bronzo per lo spagnolo Alejandro Valverde.

    Prima vittoria in un mondiale per il fuoriclasse belga che corona un 2012 sino ad oggi molto amaro ma chiuso alla grande con la maglia iridata che nelle passate edizioni gli era sempre sfuggita. Oscar Gatto è il primo degli italiani in tredicesima posizione.

    Il mondiale inizia a ritmi bassi con la prima fuga composta da Cataldo, Lastras, Coppel, Buts, Smukulis, Anacona, Duggan, Howes, Mezgec, Ferrari Barcelo e Isaichev che raggiungono più di cinque minuti di vantaggio sul gruppo. E’ la Gran Bretagna che si mette in testa a tirare e la prima fuga viene annullata, a 100km dal traguardo si vede Contador che piazza un allungo sul Cauberg ma il vincitore dell’ultima Vueltanon sembra avere le caratteristiche in questo circuito per poter conquistare la maglia iridata.

    Philippe Gilbert ©Bryn Lennon/Getty Images

    Il gruppo si mantiene compatto sino all’ultimo giro ed addirittura, sull’ultima ascesa del Cauberg, sono circa 40 i corridori che possono lottare per la vittoria. Luca Paolini si mette davanti per Vincenzo Nibali ed è lo squalo delle stretto che cerca di portare l’allungo decisivo per poter almeno sgranare il gruppo, ma Gilbert non solo riprende l’azzurro ma riesce anche a ripetere lo scatto sul punti più duro della salita guadagnando i metri decisivi per la vittoria finale. Dietro Nibali alza bandiera bianca come tutti che si arrendono al belga che taglia il traguardo in solitudine e raggiante dalla felicità.

    In un anno in cui non ha certamente brillato, Philippe Gilbert conquista la vittoria più importante della sua carriera già ricca di successi. Spedizione azzurra in Olanda comunque da non buttare con i due bronzi della Stricker e di Elisa Longo Borghini mentre per gli uomini obiettivamente non c’era molto da fare con Vincenzo Nibali sempre l’ultimo ad arrendersi.

    Ordine d’ arrivo

    1 Philippe Gilbert Bel
    2 E. Boasson Hagen Nor
    3 Alejandro Valverde Spa
    4 John Degenkolb Ger
    5 Lars Boom Ola
    6 Allan Davis Aus
    7 Thomas Voeckler Fra
    8 R. Navardausskas Ltu
    9 Sergio Henao Col
    10 Oscar Freire Spa
  • Sampdoria-Torino 1-1, Bianchi e Pozzi di rigore

    Sampdoria-Torino 1-1, Bianchi e Pozzi di rigore

    Finisce con un pareggio il primo anticipo stagionale dell’ora di pranzo fra Sampdoria e Torino che conquistano un punto a testa grazie ai rigori trasformati da Rolando Bianchi per i granata e Pozzi per i padroni di casa.

    Vengono confermate le indiscrezioni della vigilia con i padroni di casa che devono fare a meno del brasiliano Eder mentre Gianpiero Ventura si dimostra esuberante schierando dal primo minuto quattro giocatori offensivi davanti.

    Ed infatti il primo tempo vede il Torino a dettare completamente il ritmo della partita, ma la Sampdoria riesce a tenere bene ed esce nel quarto d’ora finale con due occasioni per Maxi Lopez e Gastaldello che vengono neutralizzate alla grande da Gillet. Il Toro sembra alle corde con la Sampdoria che chiude in crescendo con la punizione di Enzo Maresca che colpisce la traversa a Gillet battuto con Maxi Lopez che segna in fuorigioco sulla ribattuta.

    Sampdoria-Torino © Valerio Pennicino/Getty Images

    Il secondo tempo si apre all’insegna dell’equilibrio, il Toro non riesce a comandare il gioco come fatto nella prima mezz’ora e la Sampdoria non riesce a pungere in contropiede. Al 23’ arriva però il primo colpo di scena con Alessio cerci che viene atterrato da Soriano, Bianchi realizza il penalty con la Sampdoria che si butta in avanti inserendo nella mischia anche Eder. Il forcing della squadra di Ciro Ferrara viene premiato al 39’ con Glik che atterra in area Maxi Lopez con Gillet che salva con l’ennesimo miracolo di una partita perfetta su un missile di Eder a pochi secondi dal fischio finale.

    Punto comunque prezioso per ambedue le compagini che per quello che hanno fatto vedere in campo, potranno fare sicuramente molta strada in questo Campionato molto equilibrato e ricco di sorprese.

    Le pagelle di Sampdoria-Torino

    SAMPDORIA (4-3-3): Romero 5,5; Berardi 5,5, Gastaldello 6, Rossini 6, Costa 5,5; Munari 6 (dal 27′ s.t. Pozzi 6,5), Maresca 6,5, Obiang 5,5 (18′ s.t. Soriano 5,5); Kristicic 6, Maxi Lopez 6,5, Estigarribia 5,5 (dal 37′ s.t. Eder 6). (A disposizione: Berni, Renan, Castellini, Mustafi, Tissone, Poulsen, De Silvestri, Falcone, Icardi). Allenatore: Ferrara.
    TORINO: (4-2-4) Gillet 7; Darmian 6, Glik 5, Ogbonna 6, Masiello 5,5; Gazzi 6, Vives 6 (dal 37′ s.t. Brighi s.v.); Cerci 6,5, Bianchi 6,5 (dal 30′ s.t. Sgrigna 6), Meggiorini 5,5, Santana 5,5 (dal 37′ s.t. Stevanovic s.v.). (A disposizione: Gomis, D’Ambrosio, Rodriguez, Basha, Di Cesare, Sansone, Verdi). Allenatore: Ventura.

    VIDEO SAMPDORIA-TORINO 1-1

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  • Sampdoria-Torino, Ferrara vuole stupire ancora

    Sampdoria-Torino, Ferrara vuole stupire ancora

    Sfida affascinante a Marassi fra la sorpresa di questo inizio di Campionato, la Sampdoria di Ciro Ferrara a punteggio pieno ed il Torino di mister Ventura che non ha sicuramente sfigurato in queste prime uscite di serie A.

    Ciro Ferrara continua a volare basso puntando sempre l’obiettivo salvezza per la squadra blucerchiata che ha dimostrato comunque di poter ambire anche per un posto in Europa League. I granata dovranno cercare di mantenere la loro solidità difensiva e cercare di pungere un po’ di più in attacco rispetto alle prime uscite stagionali in cui Rolando Bianchi è apparso un pò troppo solo.

    Formazione tipo per i padroni di casa con l’unica eccezione rappresentata dal brasiliano Eder che non è stato benissimo durante tutta la settimana e potrebbe, con ogni probabilità, partire dalla panchina. Maxi Lopez scalpita desideroso di continuare la striscia di gol con Krsticic sulla trequarti a tentare di accendere l’argentino come fatto a Pescara una settimana fa. A centrocampo spazio a Vincenzo Maresca che formerà con Obiang la diga con Marcelo Estigarribia e Soriano più avanzati.

    Ciro Ferrara © Valerio Pennicino/Getty Images

    Giampiero Ventura deve decidere chi schierare accanto al capitano Rolando Bianchi in attacco, potrebbe essere l’occasione sia per Riccardo Meggiorini che per Alessio Cerci con Salvatore Sgrigna in panchina insieme a Sansone. In difesa non si tocca nulla con il duo centrale composto da Glik e Ogbonna mentre a centrocampo l’unico incognita è rappresentata da Matteo Brighi, in non perfette condizioni fisiche.

    Le probabili Formazioni di Sampdoria-Torino

    Sampdoria (4-3-3): Romero; Berardi, Gastaldello, Rossini, Costa; Obiang, Maresca, Soriano; Estigarribia, Maxi Lopez, Kristicic.
    A disp.: Berni, De Silvestri, Castellini, Icardi, Munari, Tissone, Mustafi, Renan, Laczko, Poulsen, Pozzi, EderAll.: Ferrara

    Torino (4-2-4): Gillet; Darmian, Glik, Ogbonna, Masiello; Brighi, Gazzi; Stefanovic, Meggiorini, Bianchi, Cerci
    A disp.: Gomis L., Rodriguez, D’Ambrosio, Di Cesare, Basha, Agostini, Verdi, Santana, Sgrigna, Vives, Diop, Sansone. All.: Ventura