Autore: Ippolito Gioia

  • Mondiali Sci Alpino, oro Maze in Superg. Dramma Lindsey Vonn

    Mondiali Sci Alpino, oro Maze in Superg. Dramma Lindsey Vonn

    Si aprono purtroppo nel peggiore dei modi i mondiali di sci alpino a Schladming in Austria, L’americana Lindsey Vonn cade rovinosamente nel salto distruggendosi il ginocchio e procurandosi anche la frattura del setto nasale ed una leggera commozione cerebrale. Sicuramente è stato uno dei supergiganti mondiali più tormentato e drammatico della storia dello sci che ha sicuramente regalato delle fortissimi emozioni anche in casa Italia con il sorprendente quarto posto per l’esordiente e giovane azzurra Sofia Goggia che sfiora la medaglia di bronzo per soli cinque centesimi. Medaglia d’oro tanto per cambiare per la dominatrice dell’intera stagione, la slovena Tina Maze con l’argento alla svizzera Lara Gut ed il bronzo all’americana Julia Mancuso che è sempre presente, ed anche fortunata, nelle competizioni che contano.

    Il podio del Supergigante mondiale ©SAMUEL KUBANI/AFP/Getty Images
    Il podio del Supergigante mondiale ©SAMUEL KUBANI/AFP/Getty Images

    Tantissime emozioni come detto in questa prima gara iridata sulle veni austriache, si parte alle 14:30 dopo quasi quattro ore di attesa per la nebbia che ha avvolto l’intero tracciato costringendo gli organizzatori a rimandare di volta in volta la partenza. Perfetta discesa della slovena che vince la sua prima medaglia d’oro iridata in supergigante ma purtroppo siamo tutti con il morale a terra per la terribile caduta di Lindsey Vonn, che era in lotta per il titolo, ma che purtroppo si è procurata la rottura dei legamenti crociati e della tibia mediale, un infortunio che potrebbe costare addirittura anche la carriera alla fuoriclasse americana se non le olimpiadi di Sochi del prossimo anno visto che questo tipo di infortunio richiede almeno un anno di stop.

    Non doveva essere una delle gare più attese per la nazionale azzurra ma la sorpresa è arrivata dalla giovanissima Sofia Goggia che, scesa con il pettorale 33, sfiora il podio per soli cinque centesimi con l’azzurra al traguardo incapace di decidere se gioire o disperarsi per il bronzo perso di un soffio. Ottima anche la gara di Daniela Merighetti, settima, mentre deludenti sia Elena Curtoni che Nadia Fanchini con quest’ultima che dimostra di non aver ancora recuperato in pieno dopo il lungo stop per infortunio.

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  • Coppa Davis, Italia batte Croazia 3-2 grazie a Fabio Fognini

    Coppa Davis, Italia batte Croazia 3-2 grazie a Fabio Fognini

    Finalmente Italia in Coppa Davis, la nazionale azzurra guidata sapientemente dal commissario tecnico Corrado Barazzuti supera dopo ben quindici anni il primo turno del tabellone principale di Coppa Davis grazie al punto decisivo del 3-2 conquistato da Fabio Fognini sul croato Ivan Dodig. Bellissima prestazione di Fognini che per una volta non ha deluso le tante aspettative riposte su un giocatore di enorme talento ma sempre tanto discontinuo. Non era sicuramente la partita più semplice per Fabio Fognini che aveva un peso sulle spalle enorme dopo la sconfitta netta in tre set patita da un Andreas Seppi, debilitato dal virus intestinale, per mano del numero tredici del Mondo Marin Cilic e che aveva riportato il punteggio sul due pari.

    L'esultanza di Fognini ©TIZIANA FABI/AFP/Getty Images
    L’esultanza di Fognini ©TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    Ed infatti la partenza di Fognini non è delle migliori, Dodig parte bene al servizio mettendo subito in difficoltà il ligure che commette molti errori di misura da fondo campo, il set viene perso con il punteggio di 6-4. Gli incubi di una eliminazione dolorosa proseguono anche all’inizio del secondo parziale con Fognini costretto ad annullare una pericolosa palla break sul 2-1 Dodig, ma da lì in poi l’azzurro sale in cattedra brekkando il croato restituendo il 6-4 del primo set. Il terzo ed il quarto set sono in fotocopia, appena Dodig scendo di livello al servizio ecco i break di Fognini che riesce anche a giocare al meglio i punti importanti chiudendo dopo quasi tre ore di gioco con il punteggio di 4-6 6-4 6-4 6-4.

    Adesso c’e’ una grande occasione per l’Italia nei quarti di finale dove non ci sarà la super corazzata spagnola ma il Canada di Milos Raonic che ha sconfitto appunto una nazionale iberica orfana però di Rafa Nadal, Nicolas Almagro e David Ferrer, sicuramente un match assolutamente alla portata degli azzurri che hanno dimostrato di potersela giocare con molte squadre grazie al salto di qualità compiuto da Andreas Seppi negli ultimi tempi ed alla coppia Fognini – Bolelli in doppio capace di conquistare delle semifinali nei tornei del grande slam.

  • Francia ko 23-18, immensa Italia al Sei Nazioni

    Francia ko 23-18, immensa Italia al Sei Nazioni

    Non ci poteva essere partenza migliore per la nazionale azzurra di rugby al Sei nazioni 2013, battuti gli odiati cugini transalpini, la seconda volta consecutiva a Roma, in una partita che ha dimostrato per l’ennesima volta il definitivo salto di qualità di Martin Castrogiovanni e compagni. Vittoria importantissima ed inaspettata per la compagine guidata dal Commissario Tecnico Jaques Brunel che partiva sfavorita in questa partita d’esordio del Six Nations ma che ha saputo con la solita grinta e tenacia ribaltare un risultato che per molti sembrava già scritto. Meta decisiva nel finale firmata dal guerriero indomabile Martin Castrogiovanni con Luciano Orquera eletto “Man of the match”.

    In uno stadio Olimpico gremito in ogni ordine di posto la partenza degli azzurri è degna di una grande squadra con il capitano Sergio Parisse a realizzare subito la meta al 4’ trasformata da Orguera. La Francia reagisce subito alla grande dimostrando di meritare il quarto posto del ranking mondiale pareggiando la meta di Parisse con Picamoles che approfitta di una difesa azzurra non proprio impenetrabile. Orquera a metà primo tempo inizia il suo personale show al tiro, un drop ed una splendida punizione portano l’Italia avanti 13-5 ma ecco i soliti dieci minuti di black out italiano con prima Michalak dalla piazzola e poi con una meta di Fall che consentono alla Francia di ribaltare completamente il match vanificando di fatto un primo tempo italiano praticamente perfetto.

    La gioia azzurra ©David Rogers/Getty Images
    La gioia azzurra ©David Rogers/Getty Images

    La ripresa si apre con l’Italia di nuovo a spingere, Orguera realizza un calcio piazzato che viene pareggiato subito dopo da Michalak. Ma è al 56’ che tutto l’Olimpico viene giù dalla gioia con la meta italiana trasformata dal suo uomo simbolo, Martin Castrogiovanni: azione massacrante degli azzurri sulla 22 transalpina, magistrale passaggio di Orguera con Castrogiovanni a sfondare i francesi in meta. La meta spacca psicologicamente i francesi che subiscono il drop di Burton che sancisce il 23-18 finale, infatti i minuti finale vedono la Francia tutta avanti ma in maniera confusionaria e dimostrandosi, er una volta, inferiore ai magnifici e leggendari combattenti italiani.

    Il prossimo impegno per la nazionale azzurra sarà ad Edimburgo contro la Scozia il 9 febbraio in un match assolutamente alla portata degli azzurri che non devono mai smettere di sognare in questo Sei nazioni che si preannuncia equilibrato più che mai.

  • Coppa Davis, Italia avanti 2-1 con Fognini e Bolelli

    Coppa Davis, Italia avanti 2-1 con Fognini e Bolelli

    Decisamente ora o mai più, l’Italia non supera il primo turno del tabellone principale di Coppa Davis da ben sedici anni ed adesso è vicinissima a sfatare un tabù grazie soprattutto alla splendida vittoria nel doppio di Simone Bolelli e Fabio Fognini sulla coppia croata composta da Marin Cilic ed Ivan Dodig. Ci sono volute ben più di tre ore di gioco veramente emozionanti per conquistare il secondo punto molto prezioso in ottica vittoria finale. Molto buona la prova di Simone Bolelli per tutta la durata del match mentre qualche sbavatura di troppo per Fabio Fognini che forse ha pagato l’influenza che lo ha costretto a dare forfait nel match di ieri ma che non gli ha impedito di realizzare il match point grazie ad un sontuoso ace.

    Simone Bolelli ©WILLIAM WEST/AFP/Getty Images
    Simone Bolelli ©WILLIAM WEST/AFP/Getty Images

    Gli azzurri partono decisamente male, non si riesce proprio a rispondere sia sul servizio di Cilic ed anche su quello di Dodig, i croati dominano il parziale chiuso con il punteggio di 6-3 ma gli azzurri si producono in una pronta reazione con un Simone Bolelli in palla che trascina Fognini nella vittoria del secondo e terzo set rispettivamente con il punteggio di 6-1 6-3. Il quarto set si apre con gli azzurri subito avanti, il break è conquistato con uno splendido dritto di Bolelli che consente all’Italia di portarsi 4-2 e servizio. Ma dal possibile 5-2 si arriva al tie break con Fognini che si mette a sbagliare qualche palla di troppo da fondo campo.

    Il tie break è vissuto sul filo del rasoio, Bolelli è solidissimo nei propri turni di battuta non concedendo mai un mini break mentre è sempre Fognini ad essere falloso nel proprio turno. Arrivano però i primi match point in casa Italia che vengono sprecati da Fognini, ci sono anche due set point per i croati che per fortuna passano sempre dal servizio di Bolelli. Al terzo match point arriva la volta buona per Fognini che chiude il match con un ace nell’apoteosi finale del Palavela di Torino.

  • Coppa Davis, Lorenzi cede al quinto. Bene Seppi

    Coppa Davis, Lorenzi cede al quinto. Bene Seppi

    Si è conclusa con il punteggio di 1-1 la prima giornata della sfida fra Italia e Croazia valida per gli ottavi di finale di Coppa Davis. Alla sconfitta di Paolo Lorenzi patita per mano del numero 13 del Mondo Marin Cilic è arrivata in risposta la splendida vittoria del numero uno azzurro, e numero 18 del Mondo, Andreas Seppi contro il numero due croato Ivan Dodig. Importantissimo per la nazionale azzurra guidata dal C.T. Corrado Barazzutti chiudere la prima giornata in parità considerata la defezione importantissima di Fabio Fognini, a letto per un forte attacco influenzale, e con la chiamata per il quasi debuttante 31enne Paolo Lorenzi, al suo secondo match di Davis in carriera. A rispondere sempre presente è invece l’altoatesino che, con tutta la pressione addosso si sbarazza del suo avversario lanciando la sfida a Marin Cilic.

    La gioia di Seppi con Lorenzi ©TIZIANA FABI/AFP/Getty Images
    La gioia di Seppi con Lorenzi ©TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    Nel primo match di giornata ecco la prima sorpresa in casa Italia, Fabio Fognini viene risparmiato a causa di un virus influenzale ed al posto del ligure ecco il senese, nato a Roma, Paolo Lorenzi. Lorenzi ha davanti il numero 13 del Mondo Marin Cilic e gioca una partita sensazionale, tutto cuore e grinta ma soccombendo alla fine al quinto set con il punteggio di 6-1 6-7 4-6 6-3 6-2 ma impegnando comunque severamente il croato che, sotto due set a uno, riesce ad emergere grazie alla classe superiore e all’abitudine a giocare cinque set. Peccato per Lorenzi che ha subìto il servizio del croato nel quarto e quinto set riuscendo comunque a stancare Cilic che sarà impegnato anche nel match di doppio.

    Nel secondo match Seppi ha davanti il numero 54 del Mondo Ivan Dodig, giocatore che basa molto del suo gioco sul servizio ed è proprio questo fondamentale che tiene a galla il croato per tutta la durata della partita. Seppi parte alla grande vincendo il primo set ma Dodig alza l’asticella del suo servizio rientrando nel match nel secondo set vinto al tie break. Ma Seppi dimostra di aver forse conquistato una maturità tennistica di assoluto livello rimanendo calmo nei momenti importanti e chiudendo alla fine in quattro set con il punteggio di 6-2 6-7 6-4 6-4. Adesso è il turno del doppio con i nostri Bolelli e si spera Fognini, reduci dalla semifinale agli ultimi Australian Open, contro Cilic e Dodig per un punto che appare decisivo per la vittoria finale.

  • Consigli Fantacalcio 2012-2013 23 giornata

    Consigli Fantacalcio 2012-2013 23 giornata

    Ciao a tutti ragazzi, consigli fantacalcio per la 23esima giornata di Serie A che si preannuncia molto interessante e che potrebbe vedere l’esordio di molti nuovi acquisti della sessione di calciomercato appena conclusasi. Turno molto significativo soprattutto per la Roma e la Juventus con i giallorossi che dovranno dimostrare, nell’anticipo di venerdì con il Cagliari all’Olimpico, di essere al cento per cento con il progetto targata Zeman e con i bianconeri che dovranno necessariamente mettere fine ad un gennaio decisamente infelice con una sola vittoria e l’eliminazione in coppa Italia per mano della Lazio. Giornata non semplice anche per l’Inter di Andrea Stramaccioni impegnata a Siena che nel girone d’andata espugnò a sorpresa il Meazza, il Milan proverà a trarre linfa vitale positiva dall’acquisto di Mario Balotelli ospitando l’Udinese di Totò Di Natale mentre al San Paolo il Napoli troverà il Catania delle meraviglie targato Maran.

    Consigli Fantacalcio giornata 23 guida alla formazione

    Roma-Cagliari venerdì ore 20:45
    Padroni di casa ad un bivio decisivo della stagione, dopo le sfuriate infrasettimanali fra la dirigenza giallorossa ed il tecnico boemo, ecco l’ostacolo Cagliari per nulla semplice. Ovviamente la partita regalerà tanti bonus quindi diamo tranquillamente spazio ai rispettivi reparti offensivi.

    Torino-Sampdoria sabato ore 18:00
    Granata impegnati in casa contro una Sampdoria rigenerata dal set vinto contro il Pescara la scorsa domenica, inseriamo tutto il reparto offensivo di mister Ventura con un occhio di riguardo ad Edgar Barreto mentre nella Samp non può essere lasciato fuori Icardi ma dentro anche De Silvestri ed Estigarribia.

    Napoli-Catania  sabato ore 20:45
    Partita chiave per la formazione partenopea impegnata contro una delle compagini più in forma del momento, ovviamente non si può fare a meno di Cavani ed Hamsik ma dentro anche Armero mentre nel Catania inseriamo Gomez, Lodi ed Izco.

    Chievo-Juventus domenica ore 12:30
    Questa volta l’emergenza bianconera è rappresentata dalle squalifiche inflitte dopo lo scandalo subito contro il Genoa, difesa da reinventare ma diamo fiducia a Lichsteiner oltre che a Fabio Quagliarella ed al rientro di Pirlo. Nei padroni di casa ovviamente dentro Paloschi.

    Fabio Quagliarella ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Fabio Quagliarella ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Fiorentina-Parma ore 15:00
    Montella deve necessariamente invertire un trend decisamente negativo per i viola che ritrovano la regia di Pizarro con Stefan Jovetic che potrebbe ritrovare l’appuntamento con il gol che manca da troppo tempo. Inseriamo anche Cuadrado e Pasqual mentre nel Parma diamo spazio a Belfodil, Sansone e Biabiany.

    Genoa-Lazio ore 15:00
    Biancocelesti che potrebbero pagare lo sforzo profuso in settimana per conquistare la finale di coppa Italia, Hernanes è fuori ed anche Klose non sembra al meglio ma dovrebbe giocare. Diamo fiducia anche a Floccari oltre che a Lulic. Nel Genoa si rivede Olivera ed inseriamo anche Borriello ed Immobile.

    Palermo-Atalanta  ore 15:00
    Match che non dovrebbe regalare tanti bonus, rosanero che devono fare a meno di Miccoli ma che schierano la novità Formica, diamo spazio anche a Boselli ed Ilicic mentre nei bergamaschi puntiamo su Bonaventura e Parra.

    Pescara-Bologna  ore 15:00
    Partita decisiva per le sorti dei padroni di casa reduci dalla pesante sconfitta a Genova contro la Sampdoria, rientra Weiss ed inseriamo anche Celik e D’Agostino. Nel Bologna puntiamo su Gilardino e Gabbiadini e sulle spinte di Kone e Diamanti.

    Siena-Inter ore 15:00
    Ospiti nerazzurri che puntano al bottino pieno contro un Siena che riesce però sempre a trasformarsi quando incontra una grande o presunta tale. Comunque puntiamo sulla squadra ospite inserendo Guarin, Cassano e Palacio mentre fra i bianconeri inseriamo Rosina e Reginaldo.

    Milan-Udinese domenica ore 20:45
    Rossoneri sicuramente con il morale a mille dopo l’acquisto di super Mario Balotelli, inseriamo il faraone e Niang ma anche Pazzini che vorrà dimostrare di essere da Milan. Nell’Udinese spazio a Basta, Lazzari, Pasquale ed alla coppia Muriel – Di Natale.

     

  • Australian Open, terzo sigillo di fila per Novak Djokovic

    Australian Open, terzo sigillo di fila per Novak Djokovic

    Il numero uno del Mondo Novak Djokovic conquista per la quarta volta e terza consecutiva in carriera gli Australian Open, primo slam stagionale, superando in quattro set lo scozzese Andy Murray con il punteggio di 6-7 7-6 6-3 6-2. Dimostrazione di forza assoluta del serbo che schianta alla distanza Murray che perde la sua terza finale consecutiva a Melbourne e sempre da Djokovic. Veramente una bestia nera il serbo per lo scozzese in terra australiana ma siamo assolutamente sicuri che non sarà sicuramente l’ultima finale di uno slam giocata contro dai due giocatori. Infatti la carta d’identità di mister Roger Federer ed il ginocchio sempre traballante di Rafa Nadal, fanno pensare che i due gemelli del tennis mondiale saranno i protagonisti assoluti per il futuro creando una nuova ed avvincente rivalità sportiva ricca di suspence e spettacolo.

    Il serbo Novak Djokovic ©GREG WOOD/AFP/Getty Images
    Il serbo Novak Djokovic ©GREG WOOD/AFP/Getty Images

    I primi due set della finale sono assolutamente all’insegna dell’equilibrio con i due giocatori a tenere saldamente i propri turni di battuta venendo decisi ai tie break dove nel primo set a spuntarla è Murray mentre nel secondo è il numero uno del Mondo a rimettere la situazione in parità grazie a due splendidi rovesci in lungo linea che spaccano in due il tie break. L’equilibrio fra i due giocatori dura sino all’ottavo game del terzo set con Murray a cedere il servizio dopo un game in cui perde uno scambio lunghissimo (36 colpi) e subisce due rovesci da Djokovic con il serbo a chiudere nel game successivo con il punteggio di 6-3. Stranamente il break subito dallo scozzese e la sconfitta del terzo set hanno un effetto devastante nella medaglia d’oro olimpica e vincitore dell’ultimo Us Open che praticamente alza bandiera bianca nel quarto set vinto dal serbo per 6-2.

    Con questa vittoria Novak Djokovic conquista la sua sesta prova di un grande slam e diventa il primo giocatore dell’era Open a vincere per tre volte consecutive lo slam Australiano superando nell’albo d’oro Roger Federer ed Andrè Agassi con quest’ultimo che ha dichiarato, di considerare il serbo il giocatore più forte di tutti i tempi.

  • Pattinaggio, Carolina Kostner regina d’Europa

    Pattinaggio, Carolina Kostner regina d’Europa

    Stupenda, leggiadra, regale Carolina Kostner, chi più ne ha più ne metta per giustificare l’ennesima grande prestazione della nostra pattinatrice che a Zagabria si regala e ci regala il quinto titolo europeo di figura e l’ottavo podio in otto anni dimostrando di essere entrata oramai definitivamente nell’alveo delle pattinatrici mondiali più forti di tutti i tempi. Questa volta la timida Carolina fuori dal ghiaccio ha saputo tirare fuori gli artigli contro le giovani gazzelle russe  Adelina Sotnikova e Elizaveta Tuktamysheva entrambe sedicenni, che hanno forse pagato lo scotto della prima grande occasione continentale della loro giovane carriera. Ed infatti la 25enne figlia di mamma Patrizia e papà Erwin, entrambi presenti, sfodera un Bolero al limite della perfezione con una coreografia stupenda, una sequenza di passi importante e finalmente un triplo lutz eseguito alla perfezione che ha fatto la differenza per la vittoria finale.

    Carolina Koster festeggio il quinto titolo europeo ©ATTILA KISBENEDEK/AFP/Getty Images
    Carolina Kostner festeggia il quinto titolo europeo ©ATTILA KISBENEDEK/AFP/Getty Images

    Tutti noi dobbiamo essere orgogliosi dell’atleta azzurra, sicuramente mal gestita durante le Olimpiadi casalinghe di Torino dove all’allora giovanissima Carolina, le fu affidato il tricolore ed un peso sulle spalle enorme che la fecero crollare psicologicamente. Ed infatti la grandezza e la maturità raggiunta dalla Kostner non ha veramente eguali in tutta il panorama sportivo italiano, vincere ed essere sempre al vertice in uno sport non da prestazione dove la giuria ha il suo enorme peso e dove la mente libera fa sempre la differenza, non è sicuramente cosa da tutti considerando le grandi pressioni che Carolina ha subito a causa delle vicenda doping che ha colpito il suo fidanzato Alex Schwarzer durante le ultime olimpiadi londinesi e che le ha fatto pensare addirittura al ritiro.

    L’Italia esce alla grandissima dagli europei di Zagabria, Valentina Marchei è splendida quarta nella gara vinta da Carolina e poi ci sono i bronzi di Stefania Berton-Ondrej Hotarek e Anna Cappellini-Luca Lanotte che rendono questa competizione continentale, la migliore di sempre.

  • Dominik Paris tinge d’azzurro Kitzbuehel, Vonn ok in casa Maze

    Dominik Paris tinge d’azzurro Kitzbuehel, Vonn ok in casa Maze

    Ciclone Dominik Paris sulla mitica “Streif” di Kitzbuehel, il giovane fuoriclasse azzurro della velocità vince su una delle piste simbolo della Coppa del Mondo da vero maestro della velocità sfrecciando sul traguardo e precedendo per un soffio il campione del Mondo in carica, il canadese Erik Guay con l’austriaco Hannes Reichelt a chiudere un podio assolutamente fantastico per i colori azzurri. Questa volta la vittoria è tutta per Dominik Paris dopo la bella affermazione a pari merito con Hannes Reichelt a Bormio con l’Italia che conquista di nuovo la discesa di Kitzbuehel quindici anni dopo il sempre grandissimo Kristian Ghedina.

    Dominik Paris ©ALEXANDER KLEIN/AFP/Getty Images
    Dominik Paris ©ALEXANDER KLEIN/AFP/Getty Images

    Paris costruisce il suo capolavoro sulla “Streif” nell’ultima parte del tracciato dove l’azzurro è risultato il più veloce in assoluto con oltre 143 km orari recuperando sul canadese Erik Guay che era in vantaggio nell’ultimo intermedio. Il non ancora 24enne forestale azzurro entra di fatto nella storia dello sci italiano a tutti gli effetti in quanto, vincere  sulla “Streif”, non è sicuramente cosa da tutti. Paura in casa Italia per Peter Fill che è caduto rovinosamente ad oltre 100 all’ora compiendo anche una pericolosa capriola che per fortuna non ha causato danni fisici all’azzurro. La bella prova in casa Italia viene impreziosita dalle belle prestazioni di Werner Hell (11°) e Klotz (12°), mentre da dimenticare la gara di Innerhofer che è stato costretto a scendere con il pettorale 46 a causa della penalizzazione subita durante le prove per aver terminato lo stesso la gara dopo una caduta.

    Le donne erano di scena a Maribor, in Slovenia, con un gigante vinto dall’americana Lindsey Vonn che torna alla grande in Coppa del Mondo precedendo sul traguardo proprio la padrona di casa e leader incontrastata della classifica di Coppa, Tina Maze. Male le azzurre tutte nelle retrovie con le uniche a salvarsi Denise Karbon, decima e Nadia Fanchini quattordicesima.

    Classifica Gigante donne

    1 Lindsey VONN USA    2’ 22”20
    2 Tina MAZE SLO          0.08
    3 Anna FENNINGER AUS          0.57
    4 Maria HOEFL-RIESCH GER          0.74
    5 Jessica LINDELL-VIKARBY SWE          1.15

    Classifica Discesa uomini

    1 Dominik PARIS ITA    1’ 57”56
    2 Erik GUAY CAN          0.13
    3 Hannes REICHELT AUS          0.36
    4 David POISSON FRA          0.60
    5 Max FRANZ AUS          0.61

    Classifica generale Donne

    1 Tina MAZE SLO         1554
    2 Maria HOEFL-RIESCH GER         806
    3 Lindsey VONN USA         740
    4 Anna FENNINGER AUS         704
    5 Katrhin ZETTEL AUS         637

    Classifica generale Uomini

    1 Marcel HIRSCHER AUS          935
    2 Aksel Lund SVINDAL NOR          876
    3 Ted LIGETY USA          736
    4 Felix NEUREUTHER GER          646
    5 Ivica KOSTELIC CRO          485
  • Australian Open, trionfo Azarenka. Dramma e sfortuna Na Li

    Australian Open, trionfo Azarenka. Dramma e sfortuna Na Li

    La bielorussa Viktoria Azarenka vince per la seconda volta consecutiva il torneo degli Australian Open grazie alla vittoria in finale sulla cinese Na Li. Tre set molto combattuti che si sono chiusi con il punteggio di 4-6 6-4 6-3 in un match dai contenuti a tratti veramente drammatici e con la cinese Na Li, infortunatasi alla caviglia sinistra, a combattere sino alla fine contro il dolore. Vittoria doppia in tutti i sensi per la numero uno del Mondo che, grazie al secondo sigillo consecutivo a Melbourne, riesce a mantenere la prima posizione mondiale a scapito di Serena Williams uscita da questi Australian Open decisamente malconcia con problemi alla schiena e ad una caviglia che potrebbero influenzarle il prosieguo di stagione.

    La numero uno del Mondo Viktoria Azarenka ©Quinn Rooney/Getty Images
    La numero uno del Mondo Viktoria Azarenka ©Quinn Rooney/Getty Images

    La cinese parte male nel match concedendo subito il break alla bielorussa con tre errori gratuiti consecutivi, ma la Azarenka non approfitta del vantaggio regalatole perdendo a sua volta tre game di fila che consentono alla Li di indirizzare sin da subito la prima frazione di gioco. Il primo set è un festival di break e contro break,la numero uno del Mondo non riesce ad essere incisiva con l’uno-due servizio e dritto andando spesso fuori giri con la conseguenze che il primo set è di marca cinese con il punteggio di 6-4. Il secondo set si apre con Viktoria fermamente decisa a recuperare lo svantaggio e ci riesce conquistando subito il break e portandosi 3-0, la cinese non demorde ma la sfortuna per la vincitrice del Roland Garros 2011 è purtroppo dietro l’angolo: la cinese cade su un contropiede della bielorussa procurandosi una forte distorsione alla caviglia. Dopo un lungo stop si riprende a giocare con la Li consapevole di non potersi più permettere scambi prolungati a causa della menomazione alla caviglia sinistra, la bielorussa non riesce ad allungare nel set che però conquista grazie al break del nono game chiudendo il secondo set con il punteggio di 6-4.

    Il terzo e decisivo parziale si apre ancora con break e contro break delle due giocatrici , ma dopo l’interruzione per la celebrazione dell’Australian Day, nuova caduta della Li sulla caviglia malconcia con la cinese che per giunta sbatte la testa sul cemento. La finale è ormai una lotta di nervi con la cinese ad arrancare stoicamente da fondo campo e la bielorussa un po’ bloccata psicologicamente dall’infortunio patito dalla sua avversaria. Sul 4-3 Azarenka la cinese non sfrutta una palla per il possibile 4 pari consegnando di fatto lo slam tra mille lacrime e rammarico alla bielorussa che comunque ha meritato in toto la prima grande gioia del 2013.