Autore: Vincenzo Aversa

  • Prandelli:”Complimenti a Moratti, Mou panchina d’oro? Giustissima”

    Prandelli:”Complimenti a Moratti, Mou panchina d’oro? Giustissima”

    In esclusiva da Coverciano, il neo Ct della nazionale italiana Cesare Prandelli ha voluto rivolgere i suoi più sinceri complimenti alla società interista per aver investito su due giocatori italiani nella appena terminata sessione di mercato invernale.  “Mi complimento con il Presidente dell’Inter Massimo Moratti per l’acquisto dei due calciatori Italiani,  l’attaccante Giampaolo Pazzini e il difensore Andrea  Ranocchia , giocano entrambi nella Nazionale Italiana e avranno quindi  la possibilità di confrontarsi con altri giocatori per moduli e tattiche”.  

    Dopo il Ct di Orzinuovi ha espresso anche la sua idea in merito alla panchina d’oro 2009/2010 assegnata all’ex nerazzurro Josè Mourinho, Prandelli spiega che “La panchina d’oro a Mourinho è giustissima e scontata, così scontata che io ho votato Spalletti”. Voto simbolico quello per l’allenatore dello Zenit visto che nello scorso campionato ha giocato solo due partite in serie a con la Roma. Significativo anche l’incrocio tra Prandelli e Marcello Lippi, a due giorni dall’amichevole Germania-Italia a Dortmund, partita carica di suggestioni. “Non abbiamo parlato in particolare di Nazionale – ha detto l’attuale ct – ho visto Marcello in gran forma fisica. Lui ha voglia di tornare ad allenare”.

  • Inter: Pazzini ha detto sì, da definire l’accordo con la Samp

    Giampaolo Pazzini ha deciso, dira di sì all’Inter. Il suo procuratore ha trovato l’accordo con la società nerazzurra, da definire soltanto alcuni dettagli economici relativi al prezzo del cartellino dell’attaccante di Pescia, e poi l’operazione sarà ufficializzata. Ieri si è celebrato il primo incontro: Marco Branca da una parte, e Stefano Tosi dall’altra. I due hanno discusso del prezzo del cartellino del bomber classe ’84, la Sampdoria lo valuta 25 milioni di euro, l’Inter ne ha offerti 12 più l’intero cartellino di Biabiany.

    Oggi è previsto un altro incontro, il ciò è un segnale molto positivo per le strategie nerazzurre, perchè il fatto di aver fissato un nuovo appuntamento, lascia presagire che da tutte e due le parti c’è la volontà di arrivare ad un’intesa che possa accontentare entrambi. L’ultima parola spetta sempre al patron sampdoriano che però già ieri ha tutt’altro che smentito l’ipotesi di una partenza: Pazzini va via? Mancano ancora 4-5 giorni alla fine del mercato, vedremo. Per ora non voglio dire altro.

    Quando si parlava di Pazzini alla Juventus, Garrone aveva usato toni perentori per smentire l’affare, ma in questo caso il numero uno doriano è stato molto più aperto ad una possibile cessione. Nel frattempo però secondo la Gazzetta dello Sport qualsiasi operazione di mercato verrà rimandata al giorno successivo della partenza di Muntari, ormai a poche ore dal Sunderland.

  • Verso Udinese-Inter: Febbre per Maicon, Coutinho e Motta in gruppo

    Verso Udinese-Inter: Febbre per Maicon, Coutinho e Motta in gruppo

    L’Inter di Leonardo ha appena concluso l’allenamento in vista della gara contro l’Udinese in programma allo stadio Friuli (Ore 12:30).

    Il gruppo, dopo il consueto riscaldamento ha svolto una seduta tecnico-tattica alla quale hanno preso parte anche Coutinho e Thiago Motta, quest’ultimo nuovamente disponibile dopo il turno di riposo concessogli da Leonardo contro il Cesena.

    Ancora lavoro di recupero per Julio Cesar e Wesley Sneijder. Differenziato per il capitano della Seleção Lucio. Piccolo accenno di influenza per Maicon che comunque dovrebbe prendere parte degli 11 titolari.

  • Inter-Bologna, i convocati di Leonardo e le probabili formazioni

    Inter-Bologna, i convocati di Leonardo e le probabili formazioni

    Sono 20 i giocatori convocati da Leonardo in vista del match che vedrà impegnata l’Inter domani sera alle h 20.45 contro il Bologna di Alberto Malesani.

    Portieri: 12 Luca Castellazzi, 21 Paolo Orlandoni, 92 Alberto Gallinetta;

    Difensori: 2 Ivan Cordoba, 4 Javier Zanetti, 6 Lucio, 13 Maicon, 15 Andrea Ranocchia, 23 Marco Materazzi, 26 Cristian Chivu, 39 Davide Santon;

    Centrocampisti: 5 Dejan Stankovic, 8 Thiago Motta, 17 MacDonald Mariga, 19 Esteban Cambiasso, 20 Joel Obi;

    Attaccanti: 9 Samuel Eto’o, 22 Diego Milito, 27 Goran Pandev, 88 Ludovic Biabiany.

    Probabile 4-3-1-2 con Castellazzi in porta. Maicon, Lucio, Cordoba e Chivu in difesa, e Stankovic traquartista davanti a al trio della mediana Zanetti-Cambiasso-Thiago Motta. In avanti ritorna Milito, lasciato in panchina nella gara di Coppa Italia, e il camerunese Samuel Eto’o.

    Inter (4-3-1-2): Castellazzi; Maicon, Lucio, Cordoba, Chivu; J.Zanetti, Cambiasso, T.Motta; Stankovic; Milito, Eto’o.
    A disposizione: Orlandoni, Ranocchia, Materazzi, Santon, Mariga, Biabiany, Pandev. All.: Leonardo
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Samuel, Coutinho, Sneijder, Julio Cesar

    Bologna (4-3-2-1): Viviano; Garics, Portanova, Britos, Rubin; Perez, Mudingayi, Della Rocca; Ekdal; Ramirez, Di Vaio.
    A disposizione: Lupatelli, Cherubin, Radovanovic, Buscé, Casarini, Gimenez, Meggiorini. All.: Malesani
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Mutarelli, Morleo, Moras

  • Inter, Benitez al capolinea. Trovato l’accordo per la rescissione

    Inter, Benitez al capolinea. Trovato l’accordo per la rescissione

    Chiuso nella sua abitazione di Liverpool, Rafa Benitez non parla. Preferisce rimanere in silenzio aspettando l’atto conclusivo della sua avventura nerazzurra. È questione di giorni, se non di ore il divorzio con i nerazzurri, sostiene l’emittente tv Sky Sports UK. Sarebbe già stato raggiunto anche l’accordo economico per la rescissione del contratto (8 milioni di euro da pagare in due anni) anche se non è ancora chiara la formula della separazione (esonero o dimissioni).

    Dopo la triste esperienza all’Inter, il tecnico madrileno, sarebbe intenzionato a ritornare ad allenare in Premier League, anche se per ora nessuna panchina delle Big è a rischio. Intanto, stando alle ultime indiscrezioni, i dirigenti nerazzurri starebbero perfezionando gli ultimi accordi, per decretare il passaggio di Leonardo sulla panchina nerazzurra. L’ufficialità arriverà non appena verrà esonerato Benitez.

  • Rafa rovina la festa “Non si può andare avanti senza supporto”

    Rafa rovina la festa “Non si può andare avanti senza supporto”

    Alla fine della partita che ha visto la sua Inter trionfare contro il Mazembe ed aggiudicarsi il titolo di Campione del Mondo. Rafa Benitez è intervenuto nel post partita ai microfoni di Mediaset Premium per fare un bilancio sulla sua avventura nerazzurra.

    Il Mondiale per club era un appuntamento fondamentale, lo abbiamo centrato e adesso ci deve dare la spinta per il resto della stagione. Questo è un momento di felicità, ma non si può andare avanti così perché ho bisogno del supporto al 100% della società. Quando sono arrivato, la società mi aveva promesso tre acquisti per costruire una squadra ancora più forte, invece non è arrivato nessuno. Sono un professionista serio e merito rispetto per il mio lavoro. Adesso ci sono tre possibili strade: la società fa un progetto e compra 4 giocatori subito a gennaio; andiamo avanti così con l’allenatore come unico colpevole; oppure il presidente parla col mio procuratore e troviamo un’altra soluzione…”.

    Attacco anche sugli infortuni: “Ci sono delle cause precise, a partire dall’età avanzata della squadra. Poi negli ultimi due anni i giocatori sono stati spremuti e non è stato seguito un programma di lavoro in palestra. Questi sono i risultati“.

    Tra le dediche, spicca il riferimento ai soli tifosi e giocatori dell’Inter. Nessun accenno a Moratti e alla società: “Non era una partita facile perché tutti ci davano come sicuri vincitori. Avevamo diversi giocatori stanchi, così ho deciso di tenere in panchina Stankovic. Abbiamo giocato bene, tenendo un buon possesso palla. Dedico questo trofeo alla mia famiglia e a tutti quelli che mi hanno aiutato, compresi i giocatori ed i tifosi dell’Inter, ma anche quelli del Liverpool con cui avevo perso la finale”.

  • Mazembe sconfitto. INTER CAMPIONE DEL MONDO!

    Mazembe sconfitto. INTER CAMPIONE DEL MONDO!

    L’Inter di Rafa Benitez scrive una nuova pagina di storia calcistica e si laurea per la terza volta Campione del Mondo. È una vittoria meritata, anzi, strameritata, frutto di una superiorità tecnica schiacciante, troppo evidente. L’Inter vince 3-0, a lasciarci le penne è il Mazembe, che comunque la sua coppa l’aveva già vinta battendo sorprendentemente i ben più quotati brasiliani dell’Internacional. Non c’è stata mai partita, o meglio, la partita l’ha fatta l’Inter di Benitez, che non ha avuto particolari problemi a siglare 3 goal e a gestire il gioco per tutto il tempo senza subire ripartenze periocose. Prima Pandev, poi Eto’o ed infine Biabiany hanno affondato la compagine africana, e hanno regalato all’Inter un emozione che mancava da 45 anni. Quando l’Inter, allora allenata da Helenio Herrera, sconfisse per 1-0 l’Indipendiente. Ma allora fu un’altra finale, una vera finale. Questi erano soltanto 90’ dall’esito scontato che Zanetti e compagni sono stati bravissimi a condurre in porto nel migliore dei modi.

    La partita parte in maniera piuttosto tranquilla, le squadre si studiano, l’Inter mantiene un atteggiamento difensivo, preferendo far sfogare la verve agonistica degli avversari. Gli africani abboccano, si buttano in avanti scoprendo il fianco al contropiede offensivo, perfettamente orchestrato dalla premiata ditta Eto’o-Pandev-Milito. Al 13’ Milito fa la sponda per Eto’o, che vede il taglio di Pandev e lo premia con un assist al bacio buttato in rete. Primo goal per lui in questa competizione. I nerazzurri non fanno in tempo a finire i festeggiamenti per il goal che non appena passano tre minuti ne siglano un altro, questa volta con Eto’o che su passaggio dello stesso Pandev, raddoppia le marcature con un diagonale da grande campione. Il resto del secondo tempo è stato soltanto un monologo dei campioni d’europa, che hanno gestito il match in maniera tranquilla.

    In avvio di ripresa, N’Diaye passa al 4-4-2 inserendo Kanda per Kasongo. Al 54’ Benitez risponde tornado al 4-2-3-1 con Stankovic al posto di Chivu. L’Inter abbassa i ritmi in maniera netta, limitandosi soltanto alla gestione del gioco senza affondare minimamente. Il Mazembe invece si fa coraggio e prova a riaprire una partita ormai chiusa con Kaluyituka, che davanti alla porta non riesce ad infilare il tapin vincente. Tapin vincente che invece viene siglato Biabiany (85”), che entrato al posto di Milito, riesce a trovare il suo primo goal in maglia nerazzurra sfruttando al meglio un lancio provvidenziale di Stankovic.  Partita chiusa, 3-0, con gli uomini di nerazzurri che festeggiano il loro 5 trofeo stagionale, (secondo con Benitez in questa stagione) che ora è chiamato a fare bene anche in campionato.

  • Mourinho cuore nerazzurro: “Oggi tiferò con la maglia dell’Inter addosso”

    Mourinho cuore nerazzurro: “Oggi tiferò con la maglia dell’Inter addosso”

    Questa sera sarò ancora e se possibile di più interista. Seguirò la partita con maglia dell’Inter addosso e spero possa arrivare a vincere il Mondiale per Club“. Chi parla è Josè Mourinho, che attraverso questo messaggio “d’amore” verso il popolo nerazzurro, ha voluto augurare alla sua ex squadra di conquistare il torneo che le permetterebbe di scrivere una grande pagina di storia del calcio mondiale. Lo Special non ha dimenticato, si sente ancora una parte di quella squadra, è l’artefice della grande annata dell’anno scorso, perchè in fondo se i giocatori sono arrivati fin qui è anche per merito suo. “Abbiamo giocato 57 partite per arrivare fin qui, non si può sbagliare. Oggi bisogna diventare campioni del mondo, voglio vedere il simbolo del trionfo sul petto per un anno“.

    Parole d’amore che testimoniano che Josè non dimenticherà mai gli interisti, come loro non dimenticheranno lui.

  • N’Dyae si autoproclama il Mourinho d’Africa

    N’Dyae si autoproclama il Mourinho d’Africa

    Alla vigilia della finale del Mondiale per Club, ha parlato il tecnico del Mazembe, Lamine N’Diaye, artefice dell’autentico miracolo che ha portato i congolesi a giocarsi il titolo contro l’Inter. “Sono il Mourinho d’Africa, dicono che sono un grande tattico“, cosi ama definirsi l’allenatore degli africani, che continua: “Da Mou ha sicuramente imparato a nascondere tra le parole la vena polemica: Il giorno prima della partita – riferisce La Stampa – ho detto ai miei ragazzi che era arrivato il momento per l’Africa di fare la cosa giusta: vincere.  Ho buoni giocatori.  E fiducia in loro: con la volontà tu puoi battere chiunque. E in più non avevamo niente da perdereAffrontiamo un grandissimo club con formidabili giocatori come Eto’o, Lucio e Zanetti. A lui non fischiano mai un fallo“.

    Il tecnico africano punta tutto sul collettivo e non sui singoli giocatori, proprio come Mourinho: “Il mio Eto’o? La squadra. Tutti insieme diventiamo una stella come Samuel. Adesso voi europei dovrete portarci più rispetto: non è vero che giochiamo bene, ma siamo disorganizzatiSiamo una squadra organizzata in difesa e che sa giocare palla a piede, in Europa il nostro calcio è stato dimenticato e vi annoiate“.

  • Ennesimo stop per l’Inter. Sneijder fermo un mese ai box.

    Ennesimo stop per l’Inter. Sneijder fermo un mese ai box.

    Il 2010 gli ha regalato la consacrazione trascinando l’Inter prima e poi la sua Nazionale a traguardi importanti ma gli ultimi mesi dell’anno stanno mettendo a dura prova le sue convinzioni. Stiamo parlando di Sneijder e del vortice di eventi negativi che lo porteranno a saltare la finale del Mondiale per Club.

    L’olandese si era bloccato durante la semifinale contro il Seongnam e apparentemente fermato solo a scopo precauzionale, per salvaguardarlo in vista della finale del Mondiale per Club. Poi, le analisi strumentali hanno dato il triste verdetto: stiramento di secondo grado, che in termini di tempo, equivale a dire più o meno un mese di stop. Sembra non avere mai fine la questione infortuni in casa nerazzurra.