Autore: slevin

  • Tragedia nel mondo del basket, muore il giovane Delle Cave

    Tragedia nel mondo del basket, muore il giovane Delle Cave

    E’ stato un pomeriggio terribile per quanto riguarda lo sport: prima la notizia, veramente terribile ed agghiacciante, dell’incidente aereo che ha spezzato la vita a tutti gli atleti ed allo staff del Lokomotiv Yaroslav, poi la notizia della morte del giovane Mario Delle Cave, atleta appena diciottenne, che militava nel club romano della Stella Azzurra e promessa delle Nazionali giovanili.

    Mario Delle Cave è il secondo atleta partendo da sinistra | Gazzetta dello Sport
    Delle Cave è stato investito da un furgone Ducato dei carabinieri della caserma Salvo D’Acquisto a Tor Di Quinto, mentre era a bordo di uno scooter con un suo coetaneo. La dinamica dell’incidente, stabilita dalla polizia municipale non lascia alcuna sorta di dubbio: intorno alle 14 il conducente del furgone, che scendeva dalla tangenziale in direzione Tor Di Quinto, ha perso purtroppo il controllo del veicolo ed ha invaso la carreggiata opposta travolgendo inevitabilmente lo scooter, che era fermo al semaforo. Delle Cave, che era alla guida della moto, è stato trasportato subito al Policlinico Gemelli, dove non c’è stato nulla da fare per migliorare le sue disperate e critiche  condizioni ed è purtroppo morto poco dopo. L’altro ragazzo invece è stato trasportato in codice rosso a Villa San Pietro. Profondo cordoglio da parte della FIP che in una nota ha reso omaggio allo sfortunato atleta:

    • Il presidente Dino Meneghin e la Federazione Italiana Pallacanestro si uniscono con calorosa partecipazione al terribile dolore del fratello Gianni, della famiglia di Mario e di tutta la Stella Azzurra“.

    Anche Patrizia Prestipino, assessore provinciale allo Sport, Turismo e Politiche Giovanili, si associa al dolore familiare e degli amici di Mario:

    • La notizia della scomparsa di Mario Delle Cave è una tragedia che segna profondamente il mondo del basket e dello sport romano. La nostra città piange un grande talento, un ragazzo che aveva già esordito nelle nazionali giovanili sognando di emulare le gesta di Andrea Bargnani, cresciuto come lui nel vivaio della Stella Azzurra. Ai familiari, agli amici e alla società Stella Azzurra invio le più sentite condoglianze“.

    CIAO MARIO

  • NBA: Sul lockout i primi segnali di disgelo

    NBA: Sul lockout i primi segnali di disgelo

    Primi incoraggianti segnali di disgelo in NBA per quanto riguarda il lockout. La distanza tra le parti in causa è ancora tanta ma dagli incontri della scorsa settimana, tirando le somme, traspare un certo ottimismo. Decisivo sarà comunque il meeting in programma tra qualche ora a New York, restano in pratica 2 settimane di tempo per salvare la stagione NBA che senza un accordo per dare il via al training camp dovrà essere cancellata (almeno fino a Gennaio, termine ultimo per evitare un disastroso anno senza il basket giocato).

    nba.com
    Nell’incontro che è in programma nella notte italiana ci saranno tutte le parti in causa ovvero il commissioner David Stern, il vice Adam Silver e Peter Holt, proprietario dei San Antonio Spurs e Presidente della stessa associazione dei proprietari, in rappresentanza della Lega; dall’altra parte, ci saranno invece il direttore esecutivo della NBA Billy Hunter, l’avvocato Ron Klempner, e il presidente dell’assogiocatori, Derek FisherSarà il terzo incontro dall’inizio del lock-out, che è stato dichiarato ufficialmente lo scorso primo Luglio. Si spera che possa sortire qualche buon risultato e che tutto torni nella normalità perchè la situazione va a discapito soprattutto di una categoria che non sarà presente al meteting e non è tutelata in nessuna sede (pur in pratica finanziando tutto il movimento NBA) ovvero i tifosi che con passione pagano il biglietto allo stadio o aderiscono a costosi abbonamenti per poter vedere le Stelle del basket d’oltreoceano. Domattina ad ogni modo se ne saprà di più, noi vi terremo aggiornati su ogni possibile sviluppo.

  • Europei Lituania 2011: Risultati e classifiche prima giornata gruppo E

    Europei Lituania 2011: Risultati e classifiche prima giornata gruppo E

    Nella prima giornata del Gruppo E degli Europei di basket di Lituania 2011 importanti vittorie per la Spagna, per la Francia e per la Lituania padrona di casa. Domani scenderà in campo il girone F mentre chi è sceso in campo oggi riposerà in vista della seconda giornata. Questi in dettaglio i risultati (corredati di un breve commento) delle 3 partite odierne, con la classifica aggiornata (ricordiamo che le squadre portano in dote i risultati ed i punti della prima fase):

    © PETRAS MALUKAS/AFP/Getty Images
    Germania-Spagna 68-77 L’ultimo quarto è fatale alla Germania di Dirk Nowitzki che gioca alla pari con la ben più quotata Spagna dei fratelli Gasol. Per i 2 spagnoli ancora una superba prova dal campo, Marc chiude con 24 punti, Pau con 19 e 7 rimbalzi, sostanzioso l’apporto del solito Navarro con 14 punti e del tiratore scelto San Emeterio con 12. Non bastano ai teutonici i 19 punti e 7 rimbalzi di Nowitzki ed i 15 conditi da 12 rimbalzi di Kaman. La Germania con 3 sconfitte e nessuna vittoria (incidono anche i risultati della prima fase) è ad un passo dall’eliminazione. Turchia-Francia 64-68 Bastano 20 punti del solito Tony Parker a far volare la Francia in testa al girone E con 3 vittorie e nessuna sconfitta. Il playmaker degli Spurs è ancora una volta superbo corredando la sua prova con 6 rimbalzi e 5 assist, sostanzioso anche Batum che chiude con 13 punti. Alla Turchia non bastano 4 uomini in doppia cifra di cui 2 in doppia doppia: Asik chiude con 10 punti ed 11 rimbalzi ed Ilyasova ne aggiunge 10 con 10 rimbalzi, bene anche Turkoglu che si issa fino a quota 13 (con 8 rimbalzi catturati) e Preldzic che mette 11 punti. Speranze turche ridotte sensibilmente per quanto riguarda la qualificazione ai quarti, ora sarà decisivo il confronto con la Serbia. Serbia-Lituania 90-100 Continua a stupire la giovane Lituania padrona di casa che si sbarazza dell’ostica ed insidiosa Serbia. I baltici, se non commetteranno sciocchezze negli altri 2 match da disputare, hanno praticamente un piede e mezzo nei quarti di finale. Il successo arriva grazie ai 19 punti di Kalnietis, ai 18 di Valanciunas, ai 14 di Jasikevicius ed ai 13 a testa per Jankunas e Pocius. Inutili per i serbi i 21 punti di Krstic, i 16 a testa di Teodosic e Dusko Savanovic ed i 12 di Milenko Tepic. Serbia che ora rischia grosso e dovrà necessariamente vincere il match con la Turchia per accedere al turno successivo. CLASSIFICA GIRONE E: Francia 3-0; Spagna, Lituania 2-1; Serbia, Turchia 1-2; Germania 0-3 Questi invece i match di domani: 8 Settembre 2011: 14.30 Georgia-Macedonia 17.00 Slovenia-Grecia 20.00 Finlandia-Russia CLASSIFICA GIRONE F: Russia, Macedonia 2-0; Grecia, Slovenia 1-1; Georgia, Finlandia 0-2

  • MLB: Alex Liddi approda ai Seattle Mariners

    MLB: Alex Liddi approda ai Seattle Mariners

    Alex Liddi è il primo italiano a giocare nella Major League Baseball, il campionato professionistico americano. Liddi è stato preso dai Seattle Mariners, dopo 6 anni negli States, il ventitreenne italiano può coronare il suo sogno diventando il primo giocatore nato e cresciuto in Italia ad entrare in una rosa di MLB. Indosserà la casacca numero 16.

    © Ezra Shaw/Getty Images
    Cresciuto nel settore giovanile del Sanremo Baseball, ha ricevuto nel 2005 la chiamata dei Seattle Mariners. A soli 17 anni Alex ha lasciato così l’Italia per inseguire il suo sogno ed ha giocato solo in Rookie League (la Lega minore della MLB), a Peoria, in Arizona. Trasferimenti a raffica per lui in località veramente sconosciute come High Desert, California, Grand Chute nel Wisconsin e Jackson nel Tennessee. Ma nonostante tutte queste difficoltà la sua ascesa nel circuito delle Minors è stata molto regolare tanto che quest’anno in triplo A con i Tacoma Rainers (società dello stato di Washington, affiliata proprio ai Mariners) è tra i 4 giocatori di tutte le Leghe Minori ad avere almeno 100 punti segnati e 100 punti battuti a casa. Ha battuto a livello di Triplo A oltre 30 fuoricampo! Queste prestazioni eccellenti gli hanno garantito una seconda opportunità con i Mariners dove dividerà lo spogliatoio con Ichiro Suzuki, lo sportivo più conosciuto e amato in Giappone e con Felix Hernandez, venezuelano: una squadra internazionale quella di Seattle che ha regalato una importante opportunità anche all’italiano. Queste le parole di Alex in una intervista rilasciata a Jon Morosi, primo commentatore di baseball di Fox Sports:

    • E’ un momento davvero speciale per me, un momento di enorme orgoglio per la mia famiglia e per il mio paese. Spero che questo mio approdo in MLB possa favorire il movimento del baseball in Italia e che sempre più giovani possano avvicinarsi a questa meravigliosa disciplina

    Molto soddisfatto anche il Presidente della Federazione italiana baseball Riccardo Fraccari:

    • Per il baseball italiano è un momento storico. A livello personale, noi che Liddi lo abbiamo visto crescere proviamo una gioia che non è facile esprimere a parole“.
  • NFL: Analisi NFC North Division

    NFL: Analisi NFC North Division

    Il viaggio nella NFL 2011 si conclude con la NFC North Division, il raggruppamento che include i campioni del Mondo dei Green Bay Packers, che quest’anno dovranno sudare tantissimo per avere la meglio di avversari decisamente agguerriti come Chicago Bears e Detroit Lions. Decisamente più dietro i Minnesota Vikings che registrano pesanti perdite sul mercato dei free agent. In questa divisione saranno da tenere particolarmente d’occhio i Detroit Lions, reduci da annate veramente disastrose che hanno permesso però alla squadra del Michigan di accumulare un talento pazzesco nei vari Draft NFL scegliendo sempre potenziali campioni. Il trend negativo sembra essere stato spezzato vista la buona ultima parte di stagione regolare del campionato 2010 (dopo 27 sconfitte consecutive in trasferta è arrivata anche la prima vittoria nella terz’ultima giornata sul campo dei Bucs, sconfitta che è costata in pratica a Tampa Bay la qualificazione ai playoff) e l’ottima preseason del 2011 dove i Lions hanno ottenuto 4 vittorie su 4 (battuti nettamente anche i Patriots). Molto probabilmente Detroit, proprio assieme ai Buccaneers, sarà la squadra del futuro.

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    GREEN BAY PACKERS: Il ruolo di favorita divisionale resta però sempre appannaggio dei Packers che possono contare su un organico di primo livello. Le fortune di Green Bay viaggiano di pari passo con il talento del suo quarterback ovvero il fenomenale Aaron Rodgers. L’erede di Brett Favre nella “Baia Verde” è completamente esploso negli scorsi playoff trascinando la squadra a 4 vittorie esterne su campi difficilissimi (Philadelphia, Atlanta, Chicago e Dallas dove si è disputato il Super Bowl numero 45) meritandosi così un posto privilegiato tra i Big del campionato. A ricevere i suoi lanci ci saranno il solito Greg Jennings, l’esperto Donald Driver ed il bravissimo Jordy Nelson. James Starks, al secondo anno di NFL, esploso proprio nei playoff con importanti record, sarà il running back titolare, mentre per quanto riguarda il ruolo di tight-end troviamo l’affidabilissimo Jermichael Finley. La linea offensiva ancora una volta presenta atleti di spessore che garantiranno ampia copertura a Rodgers. In difesa l’addio di Cullen Jenkins sarà compensato dalla definitiva maturazione ed esplosione di Clay Matthews. Accanto a lui top player del calibro di Desmond Bishop ma soprattutto B.J. Raji. Nelle secondarie i soliti Charles Woodson e Tramon Williams regalano certezze in copertura. Il kicker sarà ancora Mason Crosby, il punter Tim Masthay. I Packers in sostanza sono una di quelle 4-5 squadre che possono arrivare al Super Bowl con propositi di vittoria. La squdra è competitiva e pronta ad affrontare una nuova stagione. L’importante sarà preservare Rodgers, che vista la giovane età (27 anni) nel momento in cui lasceranno Peyton Manning e Tom Brady potrebbe diventare il quarterback dominante in NFL.
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    DETROIT LIONS: Quasi un azzardo pronosticare i Lions subito dietro i campioni del Mondo ma questo giovane team potrebbe veramente essere la sorpresa del 2011. Il roster è veramente ricco di talento, a partire dal quarterback Matthew Stafford, tartassato dagli infortuni dalla sua entrata 2 anni fa nella Lega, ma ora pronto a prendere in mano le redini della squadra. A ricevere i suoi lanci un’altro talento purissimo, potenzialmente il migliore tra qualche stagione in NFL ovvero Calvin Johnson (25 anni): Megatron è pronto ad un 2011 ad alti livelli, assieme a lui Nate Burleson e Titus Young dovranno dimostrare il loro valore. Il ruolo di running back sarà affidato a Jahvid Best visto il grave infortunio al rookie Mikel Leshoure (out per tutta la stagione). Pettigrew e Scheffler si contenderanno lo spot di tight end. Molto importante sarà la copertura della linea offensiva per evitare altri infortuni a Stafford (lo scorso anno un sack costò al quarterback un brutto infortunio alla spalla che lo tenne ai box per quasi tutto il campionato). Passiamo alla difesa, dove Detroit potrà contare su quella forza della natura che risponde al nome di Ndamukong Suh che nel 2010 da rookie (seconda scelta assoluta) fu convocato addirittura per il Pro Bowl vista l’annata monstre disputata. Accanto a lui il rookie Nick Farley, altro prodotto interessante da Auburn University, una coppia di defensive tackle da sogno. Sarà importante l’apporto anche di Cliff Avril, per non parlare di Justin Durant e Stephen Tulloch, arrivato dai Titans in questa Estate. Nelle secondarie invece ci sarà molto da lavorare per elevare il rendimento. Jason Hanson sarà il kicker titolare, punter Ryan Donahue e come ritornatore non è escluso che possa essere utilizzato Titus Young. Con un pò di fortuna i Lions potrebbero anche disputare una stagione di vertice, molto ci dirà la prima giornata quando Detroit affronterà l’altra squadra in rampa di lancio, i Buccaneers, a Tampa Bay. Sperando che finisca come lo scorso anno per dare il via ad una cavalcata da non dimenticare.
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    CHICAGO BEARS: Dopo l’ottima stagione 2010 (titolo divisionale conquistato e sconfitta nella Finale di Conference contro gli odiati rivali dei Packers) i Bears vogliono riprovarci anche se non sarà facile potersi riconfermare visto che Green Bay parte nettamente favorita. Per di più gli “Orsi” dovranno guardarsi dagli attacchi dei Lions, che agli occhi di molti analisti sembrano in rampa di lancio. Ancora una volta le fortune dell’attacco saranno affidate al quarterback Jay Cutler che avrà una batteria di ricevitori di tutto rispetto: Johnny Knox, Devin Heaster, Dane Sanzenbacher e Roy Williams. Buona la copertura anche nel ruolo di running back dove a dare aiuto a Matt Forte è arrivato da Dallas Marion Barber mentre si è aperto un buco nel ruolo di tight end vista la partenza di Olson. La linea offensiva registra l’entrata in scena di Gabe Carimi (prima scelta al draft) che dovrà proteggere Cutler nel migliore dei modi. In difesa i cardini si chiamano Julius Peppers e Brian Urlacher, senza dimenticare il rookie Paea che potrà senz’altro dare una grossa mano. Nelle secondarie i nomi di rilievo sono Zackary Bowman ed il neo arrivato dai Patriots Brandon Meriweather (un taglio che ha lasciato sorpresi in molti e di cui Chicago ha sùbito approfittato), a cui si devono aggiungere Chris Conte e Chris Harris. Il kicker sarà Robbie Gould, il punter Adam Podlesh mentre a ritornare i calci avversari sarà il miglior interprete, in questa specialità, di tutta la Lega ovvero Devin Heaster. Chicago dovrà superarsi per avere la meglio in questa Division, ovvio che in NFL niente sia scontato tuttavia al momento i Bears sono alla pari dei Lions ed indietro rispetto ai Packers di cui però nella “Windy City” ci si vuole assolutamente vendicare dopo lo smacco dello scorso anno.
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    MINNESOTA VIKINGS: Probabilmente destinati a chiudere in ultima posizione in questo raggruppamento per via delle perdite subìte nella off season. Gli adii di Sidney Rice (wide receiver, andato a Seattle), e Ray Edwards (defensive end accasatosi ad Atlanta) sono troppo importanti per permettere ai Vikings di essere competitivi da subito nonostante un buon Draft ed alcuni innesti in sede di free agency. Il ruolo di quarterback vivrà sul dualismo di Donovan McNabb e Christian Ponder: il primo un veterano di lungo corso, il secondo un rookie che vuole dimostrare di valere tanto (12esima scelta assoluta). Apparentemente sembra in vantaggio McNabb per l’esperienza che porta in dote. Per ricevere i suoi lanci ci sarà il talentuoso Percy Harvin con Aromashodu e Camarillo a dare man forte. Per dare una mano al vecchio Visanthe Shiancoe dal Draft è arrivato Kyle Rudolph mentre come running back il posto è sicuro per Adrian Peterson, il migliore nel ruolo di tutta l’intera NFL, abile ad inserirsi anche come ricevitore. La linea offensiva avrà in Sullivan ed Hutchinson i suoi cardini per proteggere Ponder o McNabb. In difesa altro punto fermo che non si discute: Jared Allen, un tipo che arriva sempre a mettere le mani addosso al quarterback avversario, uno dei migliori interpreti della NFL. Dal draft è arrivato anche Christian Ballard e tra i free agent Remi Ayodele, potrebbe essere questa la nuova coppia di defensive tackle visto che Kevin Williams è stato sospeso per 4 partite ed il contratto di Pat Williams (quasi 40anni) non è stato rinnovato: una nuova era per i Vikings visto che il “William’s Wall” (il muro dei Williams) ha fatto la storia di questa squadra. Poco più dietro Adibi, Dean, Greenway, Henderson ed Onatolu si giocheranno il posto da titolari. Nelle secondarie sarà importante l’apporto del rookie Brandon Burton e si spera di recuperare Chris Cook reduce da una brutta stagione ed ora al secondo anno nella Lega. Ryan Longwell sarà il kicker dei “Vichinghi”, punter invece Chris Cluwe. Dopo tutti questi cambiamenti servirà del tempo per integrare al meglio la squadra, si spera solo che ciò avvenga nel modo meno traumatico possibile, sarebbe già una bella vittoria non chiudere all’ultimo posto divisionale per questa stagione. Proiezioni NFC NORTH DIVISION: 1) Green Bay Packers, 2) Detroit Lions, 3) Chicago Bears , 4) Minnesota Vikings Percentuali di vincere la Division:  Packers 70%,  Lions 15%,  Bears 15%, Vikings 0% ANALISI AFC NORTH ANALISI AFC SOUTH  ANALISI AFC WEST ANALISI AFC EAST  ANALISI NFC EAST  ANALISI NFC WEST  ANALISI NFC SOUTH

  • NFL: Analisi NFC South Division

    NFL: Analisi NFC South Division

    La NFC South Division è sicuramente una delle più forti in assoluto della Lega (forse addirittura la più competitiva), ogni squadra in questa divisione ha chance importanti di conquistare il primo posto anche se in vantaggio per il predominio partono in prima fila gli ex campioni del Mondo dei New Orleans Saints e gli Atlanta Falcons (vincitori divisionali  nella scorsa stagione) leggermente più indietro i Tampa Bay Buccaneers, anche per questo torneo 2011 squadra più giovane della Lega ed in netta ascesa con un potenziale, almeno sulla carta, illimitato ed i nuovi Carolina Panthers che dopo qualche annata di buon livello lo scorso anno sono andati incontro al peggior record della Lega. Proprio però il fatto di avere a disposizione nell’ultimo Draft scelte molto alte (con la prima scelta assoluta Carolina ha chiamato il quarterback Cameron Newton M.V.P. della stagione Universitaria), abbinate ad un mercato di spessore, hanno portato i Panthers ad un ottimo livello qualitativo per quanto riguarda il roster e le speranze di disputare un buon campionato paiono pienamente fondate. Da questa Division potrebbero addirittura qualificarsi 3 squadre su 4 per la post season, dato che nel torneo 2010 i Buccaneers (terzi in questo gruppo dietro a Falcons e Saints), pur avendo lo stesso record di 10 vittorie e 6 sconfitte dei Packers (poi campioni NFL) furono estromessi dai playoff dalla speciale classifica stilata dalla NFL che premiò proprio Green Bay al sesto ed ultimo posto utile per i playoff a discapito dei giovani Bucanieri. Sarà una bella battaglia dunque e molto sarà deciso dagli scontri diretti che avranno una valenza maggiore rispetto al passato vista proprio questa grande situazione di equilibrio.

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    NEW ORLEANS SAINTS: I Saints partono leggermente favoriti per via della maggiore esperienza del gruppo, già vincitore 2 anni fa del Super Bowl contro i Colts. Squadra apparentemente senza punti deboli, dotata di un grande attacco e di una ottima difesa. A guidare le operazioni offensive ci sarà il solito Drew Brees, quarterback che lo scorso anno ha lanciato per ben 4620 yard e 33 touchdown. Quello che è mancato è stato il gioco dei running back, ecco perchè al Draft è stato pescato (per affiancare Chris Ivory ed il neo arrivo Darren Sproles) Mark Ingram che dovrà sostituire Reggie Bush, passato ai Dolphins dato che in Louisiana il suo enorme talento non ha trovato compimento. I ricevitori saranno il solito Marques Colston, Lance Moore, Devery Henderson e Robert Meachem e molto utile risulterà il tight end Jimmy Graham (per lanciarlo in squadra è stato ceduto Jeremy Shockey ai rivali dei Panthers). La linea offensiva a protezione di Brees è una garanzia e la parte del leone la fanno Carl Nicks e Jahri Evans. In difesa si noterà la presenza dell’altra prima scelta dei Saints al Draft, ovvero Cameron Jordan, mentre nelle secondarie non è stato rifirmato Darren Sharper ed il peso di questa linea sarà tutto sulle spalle di Roman Harper. Il kicker titolare sarà sempre Hartley, punter l’affidabile Morstead, mentre i ritornatori della squadra saranno i già citati Henderson e Moore. Ciò che farà la differenza per i Saints sarà il solito formidabile attacco che se avrà la fortuna di non avere infortuni e menomazioni è in grado di portare la franchigia della Louisiana fino al Super Bowl di Indianapolis.
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    ATLANTA FALCONS: I Falcons si giocheranno la leadership della divisione con i Saints: Atlanta ha fatto parlare molto di sè nel giorno del Draft dove per assicurarsi un campione come Julio Jones (wide receiver) ha dato ai Browns (che avevano il sesto seed) per salire di 21 posizioni rispetto al loro ordine di chiamata, ben 5 scelte (la prima, la seconda, la quarta del Draft 2011 e la prima e la quarta del prossimo anno). In molti hanno criticato la mossa della dirigenza della Georgia, ma l’impatto che può avere Jones in NFL è stato già constatato in preseason. Ovviamente tutto sarà ancora basato su Matt Ryan, quarterback di grande potenziale che oltre a Jones potrà sfruttare il talento nelle ricezioni di Roddy White, mentre il ruolo di tight end sembra essere ben coperto con l’eterno Tony Gonzalez. Michael Turner (terzo assoluto lo scorso anno per yard guadagnate) sarà il running back titolare. A protezione di Ryan la linea offensiva vede in Tyson Clabo e Justin Blalock i punti fermi che dovranno cercare di elevare anche il rendimento dei compagni. In difesa è di rilievo l’acquisto di Ray Edwards da Minnesota che completerà la prima linea di difesa assieme a Babineaux, Peters ed al solito John Abraham (autore di 13 sack lo scorso anno). Eccellenti anche le secondarie con Dunta Robinson e Brent Grimes come cornerback, safety invece William Moore e Thomas DeCoud. Il kicker sarà ancora Matt Bryant (28/31 la scorsa stagione nei field goal), mentre il punter sarà Matt Bosher (dopo l’addio di Koenen andato ai Bucs). Arma in più potrebbe essere il punt returner e kick off returner Eric Weems, autore di 3 touchdown sui ritorni lo scorso anno. Rispetto ai Saints manca un pizzico di esperienza ai Falcons per poter essere superiori in tutto e per tutto rispetto ai rivali. La prova del campo ci dirà se dopo questi 4 anni passati assieme i giocatori dei Falcons sono pronti a “spiccare il volo” verso mete più prestigiose.
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    TAMPA BAY BUCCANEERS: La squadra più giovane dell’intera NFL promette battaglia anche questa stagione pure per tenere buona fede la suo nome! Un progetto molto interessante costruito con sapienza ed oculatezza dal general manager Mark Dominik (giovanissimo a soli 40 anni ma già ambito da parecchi top team della Lega). Il limite di questa squadra è ovviamente la poca esperienza ad alti livelli dato che avere una squadra giovanissima porta inevitabilmente a dover fare i conti con l’altro lato della medaglia. Tuttavia i giovani Bucs lo scorso anno si sono ben comportati risultando la prima squadra estromessa dai playoff pur avendo lo stesso record dei Packers futuri campioni NFL. In questo campionato però le cose saranno molto diverse perchè se nel torneo 2010 a fari spenti la squadra della Florida riuscì ad ottenere ottimi risultati, quest’anno invece il team avrà puntati addosso i riflettori di tutti gli analisti e di tutta la stampa specializzata, una pressione psicologica che potrebbe anche non essere retta dai giovani atleti dei Buccaneers. Perno dell’attacco sarà il quarterback Josh Freeman (reduce da 25 touchdown e soli 6 intercetti) che promette di crescere ancora tanto visto che è al terzo anno nella Lega (24 anni per lui). Fondamentali nel gioco offensivo saranno il running back LeGarrette Blount (giocatore non draftato lo scorso anno ma autore di 1007 yard corse e 6 touchdown giocando solo metà stagione!) ed il ricevitore Mike Williams (quasi 1000 yard ricevute per 11 touchdown dopo essere stato scelto solo al quarto giro!): entrambi sono stati le sorprese dell’anno 2010 e hanno tutta l’intenzione di continuare a fare sfracelli. Importante sarà il contributo di Benn, Briscoe e dei tight end con Kellen Winslow in prima linea (730 yard ricevute e 5 touchdown) rispetto all’interesante rookie Luke Stocker. Le note dolenti arrivano dalla linea offensiva dove il pacchetto Faine, Penn, Larsen, Zuttah e Joseph (il migliore tra tutti) deve elevare il suo rendimento vista la brutta preseason disputata. In difesa sarà pesante per il rookie Mason Foster prendere l’eredità di Barrett Ruud nel ruolo di middle linebacker. Ruud è stato lasciato libero di accordarsi con i Titans proprio per lanciare il talento Foster sùbito in squadra ma restano dubbi sulla scelta effettuata dalla dirigenza. Davanti a Foster la prima linea avrà ai lati i 2 rookie Clayborn (prima scelta Bucs al Draft) e soprattutto Da’Quan Bowers (pronosticato nella top 3 delle scelte ma sceso fino alla 51esima posizione per alcuni dubbi fisici): se sta bene Bowers potrebbe essere il giocatore dominante del prossimo decennio, finora in preseason i risultati sono stati soddisfacenti. Al centro Gerald McCoy (terza scelta assoluta lo scorso anno) deve elevare e di molto il suo rendimento e far vedere il talento di cui dispone, e Brian Price che dovrà seguirlo a ruota. Le secondarie potranno contare ancora per questo anno su Ronde Barber, unico ultra-trentenne in squadra e leader difensivo, e sul lato opposto ci sarà il talentuosissimo Aqib Talib (con problemi legali pendenti per una vicenda accaduta a Marzo). Posizione assicurata tra le safety per Sean Jones, mentre il secondo spot se lo giocano Cody Grimm ed il rientrante dalla sospensione di un anno Tanard Jackson. Kicker sarà Connor Barth, punter invece il neo arrivo dai Falcons Michael Koenen mentre nel ruolo di ritornatore si alterneranno Spurlock, Stroughter e Parker. Avendo a disposizione più budget di ogni altra squadra nel salary cap (per via dei contratti bassi dei suoi giovani giocatori) Tampa Bay avrebbe potuto dominare il mercato ma ha preferito continuare sulla linea tracciata quasi 3 anni fa, ovvero costruire la sua squadra direttamente dal Draft. In Florida si spera che questa filosofia possa portare i risultati sperati nel più breve tempo possibile. Quest’anno l’imperativo sarà quello di raggiunger i playoff sfiorati nel 2010, con la possibilità di inserirsi nella lotta per il titolo divisionale tra Falcons e Saints.
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    CAROLINA PANTHERS: I rinnovati Panthers partono leggermente dietro agli altri ma la squadra pare comunque di livello per poter ambire ad un posto nei playoff. Carolina spera di diventare la “mina vagante” della stagione. L’attacco sarà incentrato sulla prima scelta assoluta del Draft 2010 ovvero Cam Newton. Smith avrà l’incombenza di prendere i suoi lanci, assistito da LaFell ed Edwards. Ruolo importante anche quello di tight end, con Shockey ed Olson che potrebbero anche giocare assieme. Running back invece DeAngelo Williams. Chi garantisce solidità è la linea offensiva che propone interpreti come Gross, Otah, Bernadeau, Wharton e Kalil. In difesa è arrivato Ron Edwards ma la sua stagione si è già conclusa per un infortunio, tutto poggerà sempre sul solito Charles Johnson. Tra i line backer Jon Beason offre assolute garanzie, mentre le secondarie saranno affidate a Munnerlyn, Gamble, Godfrey e Martin. Dopo 15 anni non ci sarà più Kasay nel ruolo di kicker (firmato Olindo Mare da Seattle), punter sarà Baker mentre ritornatore Armanti Edwards. Come già detto questa squadra potrebbe essere la vera mina vagante del torneo, non sarà difficile migliorare il pessimo record (2 vittorie e 14 sconfitte) dello scorso anno che costò a Carolina l’ultimo posto nella Lega. Tutto quello che verrà dopo sarà solo tanto di guadagnato. Proiezioni NFC SOUTH DIVISION: 1) New Orleans Saints, 2) Atlanta Falcons, 3) Tampa Bay Buccaneers, 4) Carolina Panthers Percentuali di vincere la Division:  Saints 30%,  Falcons 30%,  Buccaneers 20%, Panthers 20 % ANALISI AFC NORTH ANALISI AFC SOUTH  ANALISI AFC WEST ANALISI AFC EAST  ANALISI NFC EAST  ANALISI NFC WEST  ANALISI NFC NORTH

  • Europei Lituania 2011: Gruppi E – F. Calendario e programmazione

    Europei Lituania 2011: Gruppi E – F. Calendario e programmazione

    Da domani inizierà la seconda fase degli Europei di basket di Lituania 2011. Le 12 squadre qualificate saranno suddivise in 2 nuovi gironi (E ed F) da 6 team per gruppo. Accedono ai quarti di finale le prime 4 di ogni girone. Il gruppo E sarà formato dalle prime 3 squadre del girone A (Spagna, Lituania e Turchia) e dalle prime 3 del girone B (Francia, Serbia e Germania, raggruppamento nel quale era inserita anche l’Italia ma che è stata eliminata essendo arrivata quinta). Il gruppo F sarà formato invece dai primi 3 team del gruppo C (Macedonia, Grecia e Finlandia) e dalla prime 3 classificate del gruppo D (Russia, Slovenia e Georgia). Ogni squadra giocherà solo 3 partite in quanto porta in dote a questa seconda fase i risultati (ed i punti ovviamente) ottenuti nel primo girone. Ad esempio la Spagna nel gruppo E non giocherà contro Turchia e Lituania (già affrontate) ma effettuerà le sue 3 partite contro Francia, Serbia e Germania.

    FIBA
    GIRONE E: Spagna, Turchia, Lituania, Germania, Francia, Serbia. CLASSIFICA GIRONE E: Francia 2-0; Spagna, Lituania, Serbia, Turchia 1-1; Germania 0-2 7 Settembre 2011: 14.30 Germania-Spagna 17.00 Serbia-Lituania 20.00 Francia-Turchia 9 settembre 2011: 14.30 Spagna-Serbia 17.00 Germania-Turchia 20.00 Lituania-Francia 11 settembre 2011: 14.30 Francia-Spagna 17.00 Lituania-Germania 20.00 Serbia-Turchia GIRONE F: Russia, Slovenia, Macedonia, Finlandia, Grecia, Georgia. CLASSIFICA GIRONE F: Russia, Macedonia 2-0; Grecia, Slovenia 1-1; Georgia, Finlandia 0-2 8 Settembre 2011: 14.30 Georgia-Macedonia 17.00 Slovenia-Grecia 20.00 Finlandia-Russia 10 settembre 2011: 14.30 Macedonia-Slovenia 17.00 Georgia-Finlandia 20.00 Grecia-Russia 12 settembre 2011: 14.30 Russia-Macedonia 17.00 Grecia-Georgia 20.00 Slovenia-Finlandia Al termine di questa seconda fase pubblicheremo il calendario e la programmazione dei quarti di finale.

  • Europei Lituania 2011: Risultati e classifiche quinta giornata. Italia KO anche contro Israele

    Europei Lituania 2011: Risultati e classifiche quinta giornata. Italia KO anche contro Israele

    Ecco tutti i risultati e le classifiche finali (per quanto riguarda la prima fase) dei 4 gironi dell’Europeo di basket di Lituania 2011. Suicidio Polonia nel gruppo A che manda alla seconda fase la Turchia assieme alle già qualificate Spagna e Lituania, nel gruppo B Francia prima grazie alla vittoria nello scontro diretto con la Serbia mentre l’ultima qualificata è la Germania di Nowitzki. Male l’Italia sconfitta ancora una volta (Israele ci batte in overtime). Nel gruppo C la Macedonia si prende la testa del girone, Grecia seconda mentre la Finlandia beffa tutti e si aggiudica il terzo posto che la porta dritta dritta alla seconda fase, nel girone D Russia prima grazie alla vittoria sulla Slovenia mentre nello scontro a 3 tra Georgia, Bulgaria ed Ucraina ad avere la meglio per la differenza canestri sono i georgiani che si prendono così il terzo posto utile in chiave qualificazione ai raggruppamenti successivi. GRUPPO A:

    © JOE KLAMAR/AFP/Getty Images
    Gran Bretagna-Polonia 88-81 La Gran Bretagna estromette i polacchi dalla qualificazione alla seconda fase, regalando un posto nelle “magnifiche 12” alla Turchia, battuta proprio ieri dalla Polonia e prima di questo match a forte rischio eliminazione. E’ Deng il castigatore con una straordinaria prova da 28 punti, 14 rimbalzi e 6 assist! Spagna-Turchia 57-65 La Spagna si regala una giornata di riposo e la Turchia ne approfitta prendendosi (grazie al favore della Gran Bretagna) una qualificazione insperata dopo il KO di ieri contro la Polonia. I turchi ringraziano Preldzic ed i suoi 18 punti ed ora cercheranno di fare del loro meglio nella seconda fase. Portogallo-Lituania 69-98 Lituania devastante contro il Portogallo: quasi 100 punti segnati e 5 uomini in doppia cifra. I padroni di casa ora guardano con più fiducia al prosieguo del torneo. Classifica: Spagna 4-1*, Lituania 4-1*, Turchia 3-2*, Gran Bretagna e Polonia 2-3, Portogallo 0-5. GRUPPO B: Lettonia-Germania 80-81 Tutti successi di misura nell’ultima giornata del girone B: apre la Germania che grazie ad un canestro da 3 di Schaffartzik a 6 secondi dal termine beffa la Lettonia (5 giocatori teutonici in doppia cifra tutti a quota 11 ovvero lo stesso match winner poi Nowitzki, Benzing, Pleiss e Kaman). Ottima per i baltici ancora una volta la prova di Kuksiks (27 punti e micidiale come al solito dalla lunga distanza). Serbia-Francia 96-97 (overtime) Successo di un punto anche per la Francia sulla Serbia (in overtime) ed i transalpini si prendono la testa del girone B: Parker ritorna ad essere incontenibile dopo la brutta prova contro l’Italia (24 punti per lui stasera) ma è ottimo il contributo anche di Batum (18), Diaw (15), Noah (14 ) e di Gelabale e Seraphin (11 a testa) per 6 uomini in doppia cifra. Per la Serbia bene Krstic (22 punti) e Keselj (25). Savanovic sbaglia il tiro decisivo sulla sirena. Italia-Israele 95-96 (overtime) Termina nel peggiore dei modi l’Europeo dell’Italia, battuta anche da Israele dopo un tempo supplementare. Gli Azzurri chiudono il girone B al penultimo posto, risultato molto deludente visto il potenziale della squadra. Bargnani sbaglia il tiro della vittoria ed il fallo subito da Green con meno di un secondo da giocare ci condanna ad un’altra sconfitta (1/2 dalla linea del tiro libero ma è il punto decisivo). Pnini in forma smagliante con 22 punti, tra le fila italiane 26 punti per Bargnani, 16 per Mancinelli, 19 per Gallinari e 15 per Hackett. Da domani ritorno in patria per la nostra Nazionale. Classifica: Francia 5-0*, Serbia 4-1*, Germania 3-2*, Israele 2-3, Italia 1-4, Lettonia 0-5. GRUPPO C: Finlandia-Montenegro 71-65 Vittoria e qualificazione (a sorpresa) per la Finlandia che supera il Montenegro e può festeggiare lo storico risultato (i finnici assieme al Portogallo si sono qualificati all’Europeo poco prima dell’inizio della manifestazione!): eroi della serata Lee, Kotti e Koponen rispettivamente con 12, 11 e 10 punti. Al Montenegro non bastano i 16 di Pekovic. Grecia-Croazia 74-69 A fare le spese della qualificazione della Finlandia è la Croazia che viene battuta dalla Grecia e resta fuori dalla seconda fase: Vasileiadis e Fotsis con 17 punti a testa i mattatori del match. Macedonia-Bosnia Erzegovina 75-63 Primo posto nel girone C invece per la Macedonia che batte la Bosnia grazie al solito McCalebb autore di 22 punti. Ad aiutare il playmaker della Montepaschi Siena ci pensa il bravissimo Antic con 15 punti e 14 rimbalzi. Classifica: Macedonia*Grecia 4-1*, Finlandia*, Bosnia-Erzegovina, Croazia2-3, Montenegro 1-4. GRUPPO D:  Georgia-Bulgaria 69-79 La Georgia perde lo scontro diretto con la Bulgaria ma si qualifica per la differenza canestri nello scontro a 3 proprio contro Bulgari ed Ucraini (le 3 squadre hanno lo stesso record di 2 vittorie e 3 sconfitte). Inutili (ai fini della qualificazione) quindi i 25 punti di Rowland, Sanikidze invece il miglior marcatore georgiano con 18 punti: sconfitta indolore, ora si penserà alla seconda fase. Slovenia-Russia 64-65 Altra partita decisa da un solo punto di scarto: a primeggiare sono i Russi che conquistano così la testa del girone D. E’ Sergey Monya il match winner con il canestro a 2 decimi di secondo dalla sirena finale (prima di quel tiro per lui 1 punto su tiro libero e 0/6 dal campo), Vorontsevich trascina i suoi con 18 punti, mentre agli slavi non bastano i 14 punti di Lorbek. Ucraina-Belgio 74-61 Vittoria amara per l’Ucraina che batte il Belgio ma si trova fuori dall’Europeo per la differenza canestri nei confronti della Georgia. Pecherov top scorer gialloblu con 15 punti, per i belgi invece 17 punti di Van Rossom. Classifica: Russia 5-0*, Slovenia 4-1*, Georgia*, Bulgaria e Ucraina 2-3, Belgio 0-5. Con l’asterisco le squadre qualificate alla seconda fase. Domani l’articolo sulla formazione dei gruppi E ed F provvisti di calendario e orari delle partite.

  • Italia, KO con la Francia e addio agli Europei

    Italia, KO con la Francia e addio agli Europei

    Termina mestamente l’avventura dell’Italia agli Europei di basket di Lituania: la squadra Azzurra crolla nell’ultimo periodo (84-91 il risultato finale, 17-31 il parziale accusato nel quarto quarto) e lascia strada libera alla Francia che ringrazia per il gentile omaggio e si assicura la qualificazione alla seconda fase con una giornata di anticipo. Un crollo (questa è purtroppo la parola giusta) davvero inspiegabile dato che per 3 quarti di partita i ragazzi di coach Pianigiani si erano ben comportati mostrando anche di poter avere la meglio sugli avversari, più confusionari e pasticcioni rispetto alle altre uscite. C’è rabbia nel clan italiano dato che 2 uomini cardine del quintetto transalpino come Parker (bruttissima la sua prova) e Noah (leggermente meglio rispetto al compagno ma pur sempre insufficiente al cospetto di un ottimo Bargnani) sono rimasti largamente in panchina ma nonostante queste importanti assenze gli azzurri si sono fatti beffare da giocatori di secondo piano che fino ad ora praticamente non avevano neanche visto il campo (Traore e Tchicamboud) o erano stati utilizzati come ripiego (Gelabale e Florent Pietrus). Un indubbio vantaggio non sfruttato e forse è anche giusto che sia arrivata l’eliminazione perchè una vera squadra (vincente) deve essere anche cinica nei momenti che contano e l’Italia ha dato ampia prova di non saperlo fare, mai, neanche per una volta!

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    Il match parte mettendo in mostra il grande atletismo dei nostri avversari che nei primi minuti mostrano agli spettatori presenti come si schiaccia nel canestro. L’Italia però regge grazie ad un superbo Bargnani che inizia a martellare il canestro avversario mettendo in grande difficoltà un centro NBA difensivamente tostissimo come Joakim Noah (incredibile una sua giocata con finta proprio su Noah ed affondo a 2 mani sul povero Diaw che commette anche fallo nel tentativo inutile di stopparlo). Si gioca sul filo dell’equilibrio ma gli Azzurri arrivano alla fine del primo quarto in vantaggio per 23-20 e ben 13 di questi punti provengono dal “Mago”. Nel secondo periodo ad ergersi assoluto protagonista è Belinelli che bombarda letteralmente il canestro avversario con 3 triple (di cui una sulla sirena finale) portandoci avanti di 7 lunghezze sul 48-41. Una grande difesa di squadra compensa la mancanza a rimbalzo con i francesi che ne catturano ben 19 a fronte dei soli 9 italiani. Sono Diaw e Batum (con 10 ed 8 punti) a reggere l’urto di Bargnani (17 punti) e Belinelli (15) letteralmente infuocati. Parker non pervenuto, Noah discreto con 6 punti ma in difficoltà nel confronto con Bargnani.
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    In apertura di terzo quarto qualche dubbia chiamata arbitrale permette ai transalpini di tornare sotto (54-52 al 25esimo) ma per nostra fortuna si accende anche la stella di Danilo Gallinari che si carica letteralmente la squadra sulle spalle e ci porta all’ultimo mini-intervallo ancora avanti di 7 punti (67-60). Arriva però il momento cruciale: nei primi 2 minuti del quarto quarto un parziale di 9-3 (difesa orribile) riporta a contatto i francesi (70-69) e come conseguenza le gambe degli atleti Azzurri iniziano a tremare anche perchè la Francia opera questa rimonta con le seconde linee mentre Pianigiani pur schierando i titolari non riesce ad ottenere una difesa ed un attacco adeguati alla situazione. Al minuto 34 arriva il pareggio transalpino sul 74 pari (non accadeva dal 37-37 del 18esimo) sempre con il confusionario Tony Parker tranquillamente panchinato dal C.T. Collett. I vari Traore, Tchicamboud, Gelabale risultano indigesti al nostro sistema difensivo trovando rimbalzi offensivi in quantità industriale per secondi possessi molto produttivi. A dare il vantaggio ai “Bleus” è una tripla di Gelabale (77-76) mentre in attacco l’Italia annaspa provando inutili azioni personali, Bargnani è stanco e Gallinari e Belinelli diventano improvvisamente imprecisi. Ecco che a schiantare le ultime resistenze Azzurre ci pensa l’accoppiata Diaw (in area inarrestabile) e Batum (con alcune giocate di puro atletismo che annichiliscono i nostri difensori). La Francia si trova così sull’85-82, Belinelli si mangia 2 possessi vitali con 2 azioni personali da dimenticare, ovvio che mandando i nostri avversari in lunetta il divario aumenti considerevolmente e per la Francia arriva il successo per 91-84 con Parker (24 minuti in campo sui 40 totali) e Noah (20 minuti sul parquet) spettatori aggiunti, lasciandoci un mare di rammarico per quello che poteva succedere ed invece non è accaduto.
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    Per l’Italia da sottolineare la buona prova di Hackett (10 punti) che ha limitato nel migliore dei modi il talento degli Spurs Tony Parker (3/11 al tiro, solo 8 punti per lui che prima di questa partita era il capocannoniere del torneo), i nostri 3 Big si sono divisi un quarto a testa crollando poi nell’ultimo dove nessuno dei 3 è riuscito ad imporsi: per Bargnani 22 punti, per Belinelli 19, per Gallinari 18. Straordinarie per la Francia le prove di Diaw (21 punti, 4 rimbalzi e 4 assist) e Batum (20 punti, 5 rimbalzi e 4 recuperi). L’Italia ha retto bene in difesa (un pò meno efficace nel quarto periodo) ma ha clamorosamente fallito a rimbalzo concedendo ben 11 rimbalzi offensivi (38 totali) a fronte dei soli 19 catturati (solo 3 in attacco) venendo quindi doppiati in questa specialità. E’ questo che ha fatto la differenza per la Francia dato che sui primi possessi la difesa italiana ha retto l’urto degli atletici avversari ma concedendo la seconda occasione ovviamente ci si trovava stanchi nel dover riprendere le posizioni e siamo stati ripetutamente puniti. Lezione da imparare in vista del futuro. Intanto ritorniamo a casa, con poco onore a dir la verità. Ultimo appuntamento domani con Israele ininfluente per le nostre sorti, almeno bisogna evitare ulteriori figuracce. ITALIA-FRANCIA 84-91 (23-20, 48-41; 67-60) ITALIA – Carraretto 7, Bargnani 22, Gallinari 18, Belinelli 19, Hackett 10; Maestranzi 0, Mancinelli 4, Mordente 4, Cusin 0, Datome 0. N.e.: Cinciarini e Renzi. All.: Pianigiani. FRANCIA – Noah 10, Batum 20, Parker 8, De Colo 4, Diaw 21; Seraphin 0, Albicy 2, Kahudi 0, Traoré 11, Pietrus 4, Tchicamboud 3, Gelabale 8. All.: Collett.

  • NFL: Analisi NFC West Division

    NFL: Analisi NFC West Division

    Nell’analisi della NFC West Division non possiamo esimerci dal ricordare che stiamo parlando della divisione qualitativamente meno importante della Lega, la meno competitiva, ma che proprio per questo lascia aperti parecchi dubbi e tanti interrogativi su quale squadra effettivamente alla fine avrà il predominio in classifica e potrà sfruttare un posto garantito nei playoff. Lo scorso anno furono i Seahawks a spuntarla nell’ultima giornata beffando nello scontro diretto i Saint Louis Rams, e Seattle verrà per sempre ricordata come la prima squadra della storia della NFL a partecipare alla post season con un record perdente (7 vittorie e 9 sconfitte) fino a quel momento situazione mai verificatasi. In barba a tutto ciò i “Falchi di mare” sconfissero nel primo turno playoff i campioni del Mondo dei Saints, regalando ai tifosi di Seattle una serata da ricordare per tutta la vita. Quest’anno le cose sembrano un tantino cambiate visto che i Rams sono in rampa di lancio ed hanno il ruolo di favoriti nella Division, dietro di loro paiono aver fatto decisi passi avanti gli Arizona Cardinals che potrebbero insidiare pericolosamente Saint Louis, ma neanche Seahawks e San Francisco partono battute (pur avendo qualcosa in meno a livello di organico). Il livello medio, come dicevamo prima, della NFC West potrebbe riservare sorprese nel corso della stagione e niente è già nettamente definito.

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    SAINT LOUIS RAMS: Apparentemente i veri favoriti al primo posto divisionale: ogni ruolo è ben definito e coperto ed inoltre l’arma in più sarà un Sam Bradford in rampa di lancio con un anno di esperienza in più sulle spalle. Il giovane quarterback dei Rams promette scintille anche perchè i suoi compagni di reparto non sono niente male: running back sarà come al solito Steven Jackson, uno dei migliori nella Lega, come parco ricevitori ci sono Amendola, il neo acquisto Sims-Walker (dai Jaguars), Gibson, il rookie Pettis e il sempre utile Salas, come tight end l’affidabile Lance Kendricks. Il punto debole potrebbe essere la linea offensiva, non all’altezza della situazione, ma un anno in più di esperienza può avere benefici in termini di rendimento. Capitolo difesa: Bannan e Robbins saranno i defensive tackle titolari, negli end i ruoli sono coperti da Hall e da Long, con Robert Quinn, prima scelta di Saint Louis al Draft, pronto a subentrare. Laurinaitis coordinerà la linea difensiva nel ruolo di middle linebacker. Linea secondaria a 4 formata da Fletcher, Bartell, Mikell e Dahl. Kicker e punter titolare sarà Josh Brown mentre ruolo di ritornatore affidato al bravo Amendola. Dopo aver buttato al vento la qualificazione playoff lo scorso anno nell’ultima partita a Seattle, i Rams vogliono rifarsi e sembrano veramente sulla buona strada per farlo. In questa Division i favoriti sono loro.
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    ARIZONA CARDINALS: Profondo restyling per i Cardinals che solo 3 anni fa si giocavano il Super Bowl contro gli Steelers, venendo beffati a 10 secondi dalla fine del match da Santonio Holmes. Delle colonne di quella squadra squadra non è rimasto quasi nessuno. Il nuovo quarterback sarà Kevin Kolb preso da Philadelphia che dovrà lanciare nel modo più preciso possibile verso quel fenomeno che risponde al nome di Larry Fitzgerald, fresco di rinnovo a cifre mostruose (120 milioni di dollari, mai un ricevitore ha ricevuto una cifra simile per un contratto). Garanzie anche sul tight end con Todd Heap e sul running back con Wells. C’era da migliorare la linea offensiva (50 sack concessi lo scorso anno) e lo si è fatto prendendo Colledge e Womack. In difesa le certezze si chiamano Darnell Dockett e Calais Campbell ma è nelle secondarie che i Cardinals hanno fatto il colpaccio perchè dal Draft è arrivato, con la quinta scelta assoluta, il cornerback Patrick Peterson, tra tutti i prospetti, molto probabilmente, il talento più puro dell’ultimo anno di Università. Per lanciarlo in squadra è stato ceduto agli Eagles Dominique Rodgers-Cromartie nell’affare Kolb quindi la dirigenza si aspetta tanto da questo giocatore. Ruolo di kicker per Feely, mentre a ritornare i calci avversari ci penserà Stephens-Howling. Le premesse per fare bene ci sono tutte, ancora di più se si pensa che questa è una Division strana dove tutto potrebbe accadere. A livello di talento i Cardinals non sono così distanti dai Rams, bisogna solo cercare di far presto a dare la chimica giusta tra i “vecchi” ed i nuovi innesti.
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    SEATTLE SEAHAWKS: Seattle è la squadra detentrice del titolo divisionale ma molto probabilmente quest’anno non si ripeterà. E non per manifesti limiti di organico (che resta pur sempre discreto) ma probabilmente per scelta consapevole visto che nella città-smeraldo impazza una voce (non sappiamo quanto questa sia vera) di disputare una stagione perdente per arrivare a mettere le mani su Andrew Luck, da molti definito il quarterback del futuro, arrivato al suo ultimo anno di Università e che si dichiarerà per il prossimo Draft. In effetti il need principale dei Seahawks è proprio il ruolo di quarterback visto che  Charlie Whitehurst non offre nessuna garanzia. Da Minnesota è arrivato per sopperire all’emergenza Tarvaris Jackson, ma anche lui non gode di buona fama quindi il problema resta aperto dopo l’addio di Matt Hasselbeck accasatosi ai Titans. Un peccato non aver risolto la grana quarterback in quanto chi sarà addetto a prendere i suoi passaggi, ovvero i wide receiver, merita considerazione visto che a Seattle hanno messo sù un reparto niente male: sempre dai Vikings è arrivato quel talento di Sidney Rice che assieme a Mike Williams va a formare una coppia interessante senza dimenticare Golden Tate. Grave infortunio pochi giorni fa per il tight end titolare John Carlson (ragazzo di sicuro affidamento) ma Zach Miller potrebbe rimpiazzarlo adeguatamente. Imbarazzo della scelta tra i running back con Lynch, Washington e Forsett a giocarsi il posto. Di grande livello invece la offensive line a protezione del quarterback che annovera il talento di Russell Okung e ottimi giocatori come Unger, i rookie Carpenter e Moffitt e l’innesto di Gallery da Oakland. Difesa: Mebane (rifirmato) e Branch defensive tackle, ai lati ci saranno Red Bryant e Clemons e ditro Hawthorne, Hill e Curry. Non di livello le secondarie dove il nome di spicco è solo quello di Marcus Trufant. Come kicker poi è arrivato da Pittsburgh Jeff Reed, Washington sarà utile anche come ritornatore. A livello di roster Seattle potrebbe anche giocarsela con le altre squadre della Division e strappare ancora il pass per i playoff ma quella strana “vocina” che circola lascia intuire che non ci si vuole far scappare un giocatore, al prossimo Draft, che passa una volta ogni 20 anni e che potrebbe dominare l’NFL almeno per un decennio. Ecco perchè a meno di clamorosi stravolgimenti i Seahawks avranno un anno nelle retrovie.
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    SAN FRANCISCO 49ERS: Vale lo stesso discorso fatto per i Seahawks: Andrew Luck fa troppo gola per lasciarselo sfuggire, ancora di più se l’head coach dei Niners è, da quest’anno, il suo vecchio mentore a Stanford University, ovvero Jim Harbaugh, che conosce il ragazzo e farà ogni genere di cosa per assicurarselo nella sua squadra. Ecco perchè sarà battaglia tra Seattle e San Francisco nel perdere più partite possibili. Poi ovviamente queste congetture saranno tutte da dimostrare, ma pare che le voci provenienti dagli “States” su 2 eventuali stagioni perdenti di 49ers e Seahawks paiono fondate. Anche a San francisco la nota dolente è il ruolo di quarterback dove al momento Smith pare in leggero vantaggio su Kaepernick ma entrambi non offrono alcuna garanzia di buon rendimento. Punto fermo sarà il running back Frank Gore, Crabtree e il neo arrivato Braylon Edwards saranno i ricevitori titolari. Inamovibile invece Vernon Davis come tight end. Pochi cambiamenti nella offensive line che qualche dubbio lo lascia sempre. In difesa confermatissima la stella Justin Smith, si è registrata la grave perdita di Takeo Spikes andato ai Chargers, ma dal Draft è arrivato Aldon Smith. Bene invece le secondarie con i nuovi arrivi di Carlos Rogers (Washington) e Donte Whitner (Buffalo) che vanno ad integrarsi perfettamente con Spencer e Goldson. Nuovo arrivo nel ruolo di kicker con David Ackers preso da Philadelphia. La stagione dei Niners non sarà eccellente perchè, come già detto, Harbaugh vuole a tutti costi il suo pupillo Luck. Resta da vedere se il resto della squadra la penserà come lui e vorrà andare incontro ad una stagione perdente. Anche perchè lo abbiamo detto a più riprese: in questa Division niente è scontato è niente pare sicuro! Proiezioni NFC WEST DIVISION: 1) Saint Louis Rams, 2) Arizona Cardinals, 3) Seattle Seahawks, 4) San Francisco 49ers Percentuali di vincere la Division: Rams 40%, Cardinals 25%, Seahawks 20%, 49ers 15 % ANALISI AFC NORTH ANALISI AFC SOUTH  ANALISI AFC WEST ANALISI AFC EAST  ANALISI NFC EAST  ANALISI NFC SOUTH  ANALISI NFC NORTH