Autore: slevin

  • Colpo Barcellona con i fratelli Gasol, Kirilenko firma per il CSKA

    Colpo Barcellona con i fratelli Gasol, Kirilenko firma per il CSKA

    Con il lockout NBA che prende sempre più forza (leggi l’articolo) tutti i migliori giocatori del basket americano si stanno guardando intorno per trovare una squadra. In attesa che la Virtus Bologna possa finalmente annunciare l’ingaggio di Kobe Bryant, è notizia di oggi che il Barcellona permetterà ai fratelli Marc e Pau Gasol di allenarsi con la prima squadra e se il lockout non dovesse risolversi in tempi brevi probabilmente sarà offerto loro un contratto per disputare quindi le partite ufficiali in Eurolega e campionato.

    © JANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images
    La Spagna dunque si arricchisce di altri 2 campionissimi dopo che nei giorni scorsi il Real Madrid aveva trovato l’intesa con Rudy Fernandez ex Portland Trail Blazers, passato in Estate ai campioni in carica dei Dallas Mavericks. Marc e Pau hanno poi chiarito la loro situazione dicendo che ritornare nella squadra che li ha lanciati nel grande basket è in primis un onore ed anche un privilegio. Sta di fatto che i blaugrana diventano in questo modo sicuramente la formazione da battere in ogni competizione.   Altro ingaggio importante è quello di Andrei Kirilenko da parte del CSKA Mosca: anche questo è un ritorno visto che dopo 10 anni di NBA con la maglia degli Utah Jazz il russo riesce a realizzare il sogno di giocare con la squadra che per prima aveva creduto nelle sue potenzialità quando era molto più giovane (triennio 1998-2001). Kirilenko ha firmato un triennale, in cui ha però incluso una clausola di rescissione automatica se il lockout NBA dovesse terminare per riprendere il proprio posto in una delle 30 franchigie professionistiche americane visto che è free agent ed un rinnovo con i jazz non è poi così tanto sicuro. Con la probabile cancellazione della stagione nei prossimi giorni sono attesi altri annunci di super star che dalla Lega statunitense vorranno provare l’esperienza in Europa, anche per tenersi in forma in vista del futuro.

  • NBA: Niente accordo, ora è a rischio tutta la stagione

    NBA: Niente accordo, ora è a rischio tutta la stagione

    Altro incontro finito male quello di ieri tra i proprietari delle squadre NBA ed i rappresentanti dei giocatori, a questo punto, cancellata la preseson, c’è il forte rischio che l’intero campionato venga cancellato dato che sostanzialmente in ogni riunione avvenuta finora le 2 parti proseguono con le loro idee e non vengono fatti passi avanti nelle trattative per trovare un accordo collettivo che soddisfi sia le esigenze degli owners che quelle dei giocatori.

    NBA.com
    Ieri erano presenti tra gli altri, al meeting, anche alcuni degli atleti più famosi (tra i quali Kevin Garnett e Paul Pierce dei Boston Celtics, Amar’è Stoudemire dei New York Knicks e Kobe Bryant dei Los Angeles Lakers), forse per dare un segnale ai proprietari delle franchigie, ma tutto ciò non è bastato per avere il via libera alla stesura del nuovo accordo collettivo. I giocatori hanno fatto presente di voler scendere dal 57% al 53% dei guadagni della Lega per i loro contratti ma insistono sul mantenere un salary cap soft, i proprietari invece vogliono necessariamente che le Star NBA scendano al 46% dei guadagni complessivi e spingono per il salary cap hard quindi senza nessuna possibilità che squadre con più disponibilità sforino il tetto massimo di stipendio fissato dalla Lega, questo quindi per dare possibilità di vittoria anche alle squadre più piccole che magari non possono competere con le disponibilità economiche dei team delle grandi città.

    • Oggi l’accordo non si è trovato. Non siamo stati in grado di avvicinarci abbastanza a tal punto da risolvere la questione. Pensiamo ad un accordo collettivo che possa andare bene ai nostri giocatori, non solo stando ad oggi, ma guardando soprattutto al futuro . Vogliamo che si torni in campo, vogliamo giocare a basket e non stare fermi. Ma la realtà è che siamo dipendenti e la NBA è il datore di lavoro, e quindi loro hanno in mano le chiavi fino a quando il lockout sarà concluso“.

    Ha affermato il presidente dell’associazione giocatori. Adam Silver, vice del commissioner David Stern si mostra molto pessimista:

    • Siamo sul punto di annullare il resto della pre-season. Quindi è ufficiale, in sostanza, come abbiamo detto ai giocatori, che se entro lunedi 10 ottobre non avremo un accordo di base, non avremo scelta se non quella di annullare le prime due settimane della stagione regolare“.

    David Stern ha provato in ogni modo a fare da mediatore tra le parti ma il suo intervento non è servito a nulla. Queste le sue parole all’uscita dagli uffici:

    • La posizione ufficiale delle parti era questa: giocatori al 53% ed i proprietari al 47%. Poi c’era un gruppo molto, molto ridotto, che includeva anche me e Adam Silverha portato avanti un’altra proposta che sarebbe quella di dividere gli introiti esattamente al 50%”. Questa proposta comunque per ora non ha trovato successo“.

    Si attendono giorni veramente caldi per risolvere la vertenza che potrebbe quindi portare alla cancellazione totale dell’intera stagione agonistica 2011/2012.

  • NHL: Vancouver blinda il primo posto nella Northwest Division

    NHL: Vancouver blinda il primo posto nella Northwest Division

    Una delle Division sicuramente meno competitive della Lega è la Northwest in cui l’unica formazione di livello sono i Vancouver Canucks, finalisti lo scorso anno in Stanley Cup (battuti da Boston in gara 7) e migliore squadra dell’intera stagione con 117 punti conquistati. Dei 5 team che fanno parte del raggruppamento solo i Flames lo scorso anno hanno avuto un record che li ha portati vicino alla post season mentre Minnesota ha deluso ed addirittura Edmonton e Colorado hanno chiuso all’ultimo e penultimo posto, rispettivamente, nella Lega. Da qui si capisce che anche per il campionato 2011/2012 i Canucks saranno i favoriti per la conquista della divisione e sarà anche importante gestirsi in modo da arrivare ai playoff al massimo per puntare a cancellare l’amara sconfitta dello scorso anno in Finale.

    NHL.com
    CALGARY FLAMES: I Flames sono una delle formazioni più esperte ed anziane della Lega. Ancora per un anno si è deciso di puntare sulla vecchia guardia: in porta l’affidabile Miika Kiprusoff, poi i vari Iginla, Jokinen e Tanguay che rappresentano lo zoccolo duro della franchigia. Ceduti a Buffalo Robyn Regehr (ottimo difensore) e Kotalik (ala ceca dalle grandi giocate) sono arrivati in cambio il difensore Butler ed il centro Byron. potrebbe pesare la partenza di Erixon ai Rangers, talento molto promettente ma che lo scorso anno non ha giocato una sola partita con Calgary. Buono l’acquisto di Leblond dai Devils, sotto porta sarà importante il contributo di Bourque e Glencross. Possibile secondo posto per i Flames in questa divisione. COLORADO AVALANCHE: Squadra in ricostruzione dopo il penultimo posto in NHL dello scorso campionato: in arrivo 2 nuovi goalie che si giocheranno il posto da titolare, ovvero Varlamov e Giguere, 2 buoni difensori come Hejda e Shane O’Brien. Per completare il roster si punta molto sulla prima scelta assoluta del Draft 2006 ovvero il difensore Johnson e sugli attaccanti Duchene, Stastny, Jones ed Hejduk. Con la seconda scelta assoluta al draft di quest’anno è arrivata l’ala Gabriel Landeskog, giocatore dai numeri pazzeschi che sarà sicuramente protagonista. La giovane età del team lascia presupporre che ci vorrà qualche tempo per ambire alle posizioni di vertice ma il progetto lascia ben sperare i tifosi. EDMONTON OILERS: Fanalino di coda dell’ultima stagione NHL, Edmonton vuole ripartire stupendo tutti con un progetto fatto di giovani talentuosi e di belle speranze che in breve tempo potrebbe portare ai risultati sperati. Potenziali campioni che si spera possano far risorgere il glorioso nome degli Oilers, caduti in disgrazia nelle ultime stagioni. Gli ultimi playoff sono datati 2005/2006, anno in cui Edmonton raggiunse la Finale di Stanley Cup battuta solo dai Carolina Hurricanes in una decisiva gara7. Tra gli acquisti da segnalare il ritorno di Ryan Smyth oltre agli arrivi di Eric Belanger dai Phoenix Coyotes, di Ben Eager (che cercherà di rimpiazzare Penner) e  degli affidabili difensori Cam Barker e Andy Sutton. In porta il goalie Khabibulin sarà incalzato dalla promettente riserva Devan Dubnyk, in difesa Whitney e Gilbert partono titolari ed in attacco la sicurezza ha il nome di Hemsky. In più sono da aggiungere questi nomi, che potrebbero segnare almeno un decennio di storia della NHL: Sam Gagner, Taylor Hall, Magnus Paajarvi, Linus Omark e Ryan Nugent-Hopkins, potenziali giovani campioni che fanno di Edmonton una vera mina vagante in vista della stagione 2011/2012. MINNESOTA WILD: Cambi radicali in quel di Saint Paul, a partire dal coach dove è stato chiamato Mike Yeo a dirigere le operazioni del team. Sul mercato sono importanti gli acquisti di Devin Setoguchi e Dany Heatley in cambio di Brent Burns e Martin Havlat scambiati con San Josè. Nuovo centro con l’innesto di Powe e pare buono anche l’acquisto di Lundin da Tampa Bay, in porta fiducia al goalie finlandese Backstrom. lascia invece Brunette che si accasa a Chicago. Il profondo cambiamento potrebbe portare grandi giovamenti a Minnesota che mira a conquistare un posto nelle magnifiche 8 della Western Conference. VANCOUVER CANUCKS: Annata importante questa che inizierà tra qualche giorno per Vancouver che in primis dovrà dimenticare la brutta serata di gara 7 di finale di Stanley Cup contro i Bruins. Per cercare di mettere in bacheca la prima coppa della loro storia i Canucks hanno cambiato poco se si escludono le partenze di Torres (andato a Phoenix) e di Ehrhoff (accasatosi ai Sabres). Confermatissimo il trio d’attacco formato dai gemelli Sedin e da Ryan Kesler (ben 271 punti la scorsa stagione), in porta ci sarà ancora Roberto Luongo. Il roster è di primissimo piano ed il titolo divisionale non dovrebbe sfuggire, anche se l’obiettivo è puntare al titolo. Anche per questo una parte importante l’avrà il coach Vigneault che dovrà cercare di motivare i suoi giocatori e fargli dimenticare il brutto epilogo di gara 7 della Finale dello scorso campionato. ANALISI SOUTHEAST DIVISION  ANALISI CENTRAL DIVISION  ANALISI NORTHEAST DIVISION  ANALISI ATLANTIC DIVISION  ANALISI PACIFIC DIVISION

  • NFL, Monday Night: Tampa Bay batte Indianapolis

    NFL, Monday Night: Tampa Bay batte Indianapolis

    Nel quarto Monday Night della stagione NFL i Tampa Bay Buccaneers battono gli Indianapolis Colts per 24-17 e raggiungono in testa alla NFC South Division i New Orleans Saints a quota 3 vittorie ed 1 sconfitta, lasciando invece ancora a quota 0 successi la franchigia dell’Indiana che senza Peyton Manning pare destinata ad un campionato di secondo piano.

    © Marc Serota/Getty Images
    Partita non particolarmente spettacolare con le difese a fare la voce grossa, molti gli errori da parte dei giovani Buccaneers che alla fine del match avranno un centinaio di yard come penalità ed è proprio per questo che la gara non è stata chiusa prima dalla formazione delle Florida che in poche parole ha giocato un pò come il gatto con il topo sfruttando al massimo l’assenza del quarterback Peyton Manning, dato che il suo sostituto Chris Painter non ha mai dato l’impressione di poter portare i suoi compagni al successo. L’inizio del match è favorevole ai Colts che si portano subito sul 10-0 grazie al field goal di Vinatieri ed al touchdown di Pierre Garçon, liberato in campo aperto da un errore di Talib in copertura. E’ da qui che però i Bucs inziano a fare sul serio e con un attacco costante che ha impegnato a lungo sul terreno di gioco la difesa di Indianapolis, portandola allo stremo delle forze, parte la rimonta: prima segna Freeman per il provvisorio 10-7, poi in apertura di secondo tempo Barth con un field goal porta i suoi compagni al pareggio a quota 10. Il lampo di Garçon regala l’ultimo vantaggio agli ospiti sul 17-10, prima che una ricezione di Parker fissi la nuova parità a 17. Nel finale, con la difesa di Indy alle corde, è LeGarrette Blount con una gran giocata di corsa da 35 yard a fissare il risultato sul 24-17 a 3 minuti dal termine, poi i Colts non riescono a costruire il drive del pareggio e consegnano nuovamente la palla a Tampa Bay che lascia scadere il tempo con le giocate dei suoi runningback. In evidenza Garçon per gli ospiti con 2 touchdown e 146 yard di ricezione e LeGarrette Blount (per i Bucs) con 1 touchdown e 127 yard percorse, una vera spina nel fianco per la difesa biancoblu. Bene anche Freeman che arriva a lanciare per quasi 300 yard e come al solito è decisivo nei minuti finali quando si devono fare le giocate che contano, in ripresa Mike Williams che riceve per 66 yard. A dispetto delle 281 yard lanciate delude invece il quarterback di riserva dei Colts Chris Painter il cui score è dovuto più alle lunghe corse di Garçon che ai suoi lanci tutt’altro che precisi (13 completati sui 30 totali). In difesa si mette in evidenza Bennett per i rosso-peltro con 2 sack ma tutti quanti sono autori di un’ottima prestazione soprattutto McCoy e Foster che nonostante sia un rookie guida il reparto arretrato come un veterano. Per quanto riguarda i Colts invece buona la partita dei defensive end Mathis e Freeney ma il resto del reparto ha un pò deluso le aspettative. Tampa Bay continua a salire in classifica, ancora c’è da migliorare visto che il livello qualitativo dello scorso anno non è stato raggiunto ma chissà dove potranno arrivare questi Bucs rendendo al massimo. Per Indy si prospettano invece tempi duri dato che Manning sarà out per tutta la stagione e continuando di questo passo potrebbero essere veramente poche le vittorie che si avranno in stagione. RISULTATI NFL QUARTA GIORNATA Chicago Bears-Carolina Panthers 34-29 Cincinnati Bengals-Buffalo Bills 23-20 Cleveland Browns-Tennessee Titans 13-31 Dallas Cowboys-Detroit Lions 30-34 Houston Texans-Pittsburgh Steelers 17-10 Jacksonville Jaguars-New Orleans Saints 10-23 Kansas City Chiefs-Minnesota Vikings 22-17 Philadelphia Eagles-San Francisco 49ers 23-24 Saint Louis Rams-Washington Redskins 10-17 Arizona Cardinals-New York Giants 27-31 Seattle Seahawks-Atlanta Falcons 28-30 Green Bay Packers-Denver Broncos 49-23 Oakland Raiders-New England Patriots 19-31 San Diego Chargers-Miami Dolphins 26-16 Baltimore Ravens-New York Jets 34-17 Tampa Bay Buccaneers-Indianapolis Colts 24-17 LE CLASSIFICHE (i numeri accanto alle squadre indicano prima le vittorie ottenute e poi le sconfitte subite in stagione): AFC East Division Buffalo Bills 3-1 New England Patriots 3-1 New York Jets 2-2 Miami Dolphins 0-4 AFC North Division Baltimore Ravens 3-1 Cleveland Browns 2-2 Pittsburgh Steelers 2-2 Cincinnati Bengals 2-2 AFC South Division Houston Texans 3-1 Tennessee Titans 3-1 Jacksonville Jaguars 1-3 Indianapolis Colts 0-4 AFC West Division San Diego Chargers 3-1 Oakland Raiders 2-2 Denver Broncos 1-3 Kansas City Chiefs 1-3 NFC East Division Washington Redskins 3-1 New York Giants 3-1  Dallas Cowboys 2-2  Philadelphia Eagles 1-3 NFC North Division Detroit Lions 4-0 Green Bay Packers 4-0 Chicago Bears 2-2 Minnesota Vikings 0-4 NFC South Division New Orleans Saints 3-1 Tampa Bay Buccaneers 3-1  Atlanta Falcons 2-2 Carolina Panthers 1-3 NFC West Division San Francisco 49ers 3-1 Arizona Cardinals 1-3 Seattle Seahawks 1-3 Saint Louis Rams 0-4 

  • NHL: Flyers e Penguins promettono spettacolo nell’Atlantic Division

    NHL: Flyers e Penguins promettono spettacolo nell’Atlantic Division

    L’Atlantic Division è uno dei raggruppamenti della NHL con più storia e con più fascino vista la grande tradizione ed il blasone che caratterizzano le 5 squadre inserite in questa divisione. New York Rangers, New Jersey Devils, Philadelphia Flyers, Pittsburgh Penguins e New York Islanders hanno scritto pagine importanti della storia della Lega, e tutte hanno vinto almeno una volta la Stanley Cup. Lo scorso campionato il duello tra Flyers e Penguins si risolse solo con il conto delle vittorie negli scontri diretti dato che entrambe le squadre ebbero gli stessi punti (106) alla fine della regular season con Philadelphia che ebbe la meglio sugli odiati rivali statali di Pittsburgh. Ed anche quest’anno la lotta sarà tra questi 2 team con l’inserimento possibile di Rangers e Devils.

    NHL.com
    NEW JERSEY DEVILS: Il punto di forza della franchigia è il goalie Brodeur (che detiene vari record per quanto riguarda il suo ruolo nella NHL) e la difesa è una delle migliori della Lega. Lo scorso anno ha deluso l’attacco anche se Elias, Kovalchuk e Zajac dispongono di un talento immenso. Elevare il rendimento di questo reparto è l’obiettivo primario per puntare ad una stagione da protagonisti. Fari puntati sulla quarta scelta assoluta Adam Larsson, diciannovenne difensore di belle speranze che ai Devils sperano che ripercorra le orme del mitico Scott Niedermayer. NEW YORK ISLANDERS: L’obiettivo minimo per gli Islanders è quello di non terminare in ultima posizione la Division. Tavares è pronto ad esplodere dopo l’ottimo campionato 2010/2011. Ad affiancare la giovane punta di diamante sono arrivati Rolston (dai Devils) e Reasoner (dai Panthers). Importante ritorno in NHL per quanto riguarda il ruolo di portiere con Nabokov che sceglie proprio gli Islanders dopo la parentesi europea a San Pietroburgo. Le basi per migliorarsi di anno in anno ci sono tutte, ora bisognerà lasciare del tempo alla squadra per amalgamarsi e rendere al meglio. NEW YORK RANGERS: Ai Rangers ci si aspetta un campionato di vertice, la squadra newyorchese può annoverare tra i pali uno dei migliori goalie in circolazione ovvero Henrik Lundqvist, con gli arrivi di Rupp, Richards ed Erixon si punta veramente in alto nonostante le dolorose cessioni di Prospal, Gilroy, McCabe, White e Frolov ed il ritiro di Chris Drury. Molte delle speranze dei Rangers passeranno per i miglioramenti fatti vedere dai giovani Wolski, Del Zotto e Anisimov sui quali la dirigenza ha puntato molto in vista del futuro prossimo e lontano. PHILADELPHIA FLYERS: Lo scorso campionato i Flyers ebbero la meglio, in Division, sui Penguins solo per la differenza negli scontri diretti. Quest’anno però a Philadelphia vogliono fare le cose in grande ed ecco perchè ad un attacco già atomico (il terzo della Lega, numeri alla mano) è stato aggiunto uno dei cannonieri più prolifici della storia, quel Jaromir Jagr, ex degli odiati rivali dei Pittsburgh Penguins, con cui si innalzano notevolmente le aspettative in merito ad una eventuale vittoria finale. Il salto di qualità è avvenuto anche tra i pali, con l’arrivo del goalie Ilya Bryzgalov dai Coyotes che dovrebbe completare il reparto difensivo. Ottime le aggiunte di Talbot (anche lui ex Penguins) e Voracek. Esordio in NHL per il 20enne Brayden Schenn, considerato uno degli esordienti più promettenti nella Lega. Per il resto, si tratterà di capire se le mosse sul mercato avranno riequilibrato le partenze di Carter, Richards, Ville Leino e Kris Versteeg. Comunque i neroarancio restano una delle favorite per il titolo, cosa che non avviene dal lontano 1975! Una curiosità: negli ultimi anni i Flyers sono stati eliminati dalle squadre che poi hanno vinto il titolo, ovvero Penguins nel 2009, Chicago in Finale di Stanley Cup nel 2010 e lo scorso anno da Boston. PITTSBURGH PENGUINS: Al completo il team di coach Dan Bylsma è senza dubbio da titolo: annoverare nel roster atleti del calibro di Sid Crosby, Evgeni Malkin e Jordan Staal non è cosa che possono fare tutte le squadre ed il trio promette scintille dopo un’annata in cui i 3 hanno disputato assieme pochissime partite a causa di vari infortuni che ne hanno limitato l’impiego. In porta Fleury è la solita sicurezza, e gli arrivi di Jason Williams, Alexandre Picard, Steve Sullivan, Boris Valapik e Steve MacIntyre danno una grande profondità nei ricambi dalla panchina. Sarà da valutare l’impatto (probabilmente negativo in campo sentimentale) di vedere Jaromir Jagr e  Maxime Talbot, 2 idoli di cui si ricorda l’apporto fondamentale nel titolo del 2009, in maglia neroarancio degli odiati rivali dei Philadelphia Flyers. Ma al completo i Penguins daranno filo da torcere a tutte le squadre che si presenteranno sul loro cammino. ANALISI SOUTHEAST DIVISION  ANALISI CENTRAL DIVISION  ANALISI NORTHEAST DIVISION  ANALISI NORTHWEST DIVISION  ANALISI PACIFIC DIVISION

  • NFL: OK Packers e Ravens, Eagles ancora KO, gran rimonta dei Lions

    NFL: OK Packers e Ravens, Eagles ancora KO, gran rimonta dei Lions

    Nella quarta giornata della regular season NFL solo 2 squadre restano a punteggio pieno, entrambe appartenenti alla NFC North Division e stiamo parlando dei Campioni in carica dei Green Bay Packers e dei sorprendenti Detroit Lions che dopo anni di delusioni sembrano aver trovato la giusta quadratura del cerchio. Cadono ancora una volta i Philadelphia Eagles battuti a domicilio dai non irresistibili 49ers, Buffalo si fa sorprendere nel finale dai Bengals e scopre il sapore della sconfitta mentre i Patriots hanno vita facile contro i Raiders. Stanotte alle ore 2.30 italiane l’atteso Monday Night in cui i Colts privi di Peyton Manning per l’intera stagione testeranno le ambizioni dei giovani Tampa Bay Buccaneers. Successo molto sudato dei Chicago Bears contro i Carolina Panthers (34-29) che ringraziano le 205 yard su corsa di Matt Forte condite da un touchdown. Nonostante un Cameron Newton da 374 yard su lancio i Panthers devono arrendersi alla maggiore esperienza degli avversari. E’ il kicker Mike Nugent invece ad essere decisivo per Cincinnati nella sfida contro i temibili Bills: in vantaggio per 17-3 Buffalo si fa rimontare nel secondo tempo e si arrende al field goal proprio di Nugent, allo scadere, dalle 43 yard che fissa il punteggio sul 23-20 finale. Facile vittoria per Tennessee contro i Browns per 31-13.

    © Tom Pennington/Getty Images
    Grande rimonta dei Detroit Lions a Dallas dove i padroni di casa conducevano dopo 2 minuti del terzo quarto addirittura per 27-3 grazie al touchdown di Jason Witten: poi il deciso cambio di rotta per la squadra del Michigan sia in difesa che in attacco ed in 28 minuti ecco servito un contro-parziale di 31-3 con il duo Stafford-Johnson ancora protagonista. Il quarterback lancia 2 touchdown per il solito “Megatron” Johnson che stabilisce il record NFL con 2 touchdown a partita nelle prime 4 sfide stagionali, cosa che in passato non era riuscita a nessuno nella Lega. Romo va in confusione nel secondo tempo con ben 3 intercetti, 2 dei quali ritornati in end zone dai difensori di Detroit e Dallas deve cedere il passo per 34 a 30. Ancora una sconfitta per i vice campioni degli Steelers che perdono malamente a Houston per 17-10, New Orleans espugna facilmente Jacksonville per 23-10 e mantiene la testa della NFC South Division mentre la sfida tra le 2 delusioni di questo inizio stagione tra Vikings e Chiefs va a quest’ultimi che si impongono per 22-17 ed ottengono il primo successo stagionale lasciando a quota 0 gli avversari. Washington sbanca Saint Louis per 17-10, ancora un crollo nel secondo tempo per i Philadelphia Eagles che dilapidano un vantaggio di ben 20 punti in casa e si fanno sorprendere dai San Francisco 49ers che ringraziano per l’omaggio e portano a casa il match per 24-23. Guidati da uno strepitoso Eli Manning i Giants vincono in rimonta contro i Cardinals con 21 punti segnati nel quarto periodo che ribaltano completamente il match vincendo così per 31-27, si confermano ad alti livelli i campioni in carica dei Packers che distruggono per 49 a 23 i Denver Broncos grazie alla prova mostruosa del quarterback Aaron Rodgers che lancia per 408 yard (record personale in carriera) per 4 touchdown a cui ne aggiunge 2 personali! Male invece la difesa di Denver che concede oltre 500 yard in attacco ai rivali e ancora peggio fa il quarterback Orton con 3 intercetti lanciati, unica nota positiva i 2 sack del rookie Von Miller. Affermazione sofferta ed in extremis per gli Atlanta Falcons (30-28) sul campo dei non irresistibili Seahawks che sfiorano anche il successo con il field goal mancato a 5 secondi dalla fine dal kicker Hauschka da oltre metà campo. I Patriots riscattano l’incredibile sconfitta della settimana scorsa contro i Bills andando ad imporsi ad Oakland per 31-19, San Diego batte Miami per 26-16 e lascia i Dolphins ancora a 0 nella casella delle vittorie stagionali, importante invece il successo dei Baltimore Ravens contro i New York Jets (34-17) grazie alla solita e solida prova difensiva che caratterizza ormai da tanti anni i Ravens. Stasera si chiude con il Monday Night tra Bucs e Colts in cui la squadra di Indianapolis proverà ad ottenere la prima affermazione stagionale. RISULTATI NFL QUARTA GIORNATA Chicago Bears-Carolina Panthers 34-29 Cincinnati Bengals-Buffalo Bills 23-20 Cleveland Browns-Tennessee Titans 13-31 Dallas Cowboys-Detroit Lions 30-34 Houston Texans-Pittsburgh Steelers 17-10 Jacksonville Jaguars-New Orleans Saints 10-23 Kansas City Chiefs-Minnesota Vikings 22-17 Philadelphia Eagles-San Francisco 49ers 23-24 Saint Louis Rams-Washington Redskins 10-17 Arizona Cardinals-New York Giants 27-31 Seattle Seahawks-Atlanta Falcons 28-30 Green Bay Packers-Denver Broncos 49-23 Oakland Raiders-New England Patriots 19-31 San Diego Chargers-Miami Dolphins 26-16 Baltimore Ravens-New York Jets 34-17 Tampa Bay Buccaneers-Indianapolis Colts (Monday Nignht ore 2.30 italiane) LE CLASSIFICHE (i numeri accanto alle squadre indicano prima le vittorie ottenute e poi le sconfitte subite in stagione): AFC East Division Buffalo Bills 3-1 New England Patriots 3-1 New York Jets 2-2 Miami Dolphins 0-4 AFC North Division Baltimore Ravens 3-1 Cleveland Browns 2-2 Pittsburgh Steelers 2-2 Cincinnati Bengals 2-2 AFC South Division Houston Texans 3-1 Tennessee Titans 3-1 Jacksonville Jaguars 1-3 Indianapolis Colts 0-3 (una gara in meno) AFC West Division San Diego Chargers 3-1 Oakland Raiders 2-2 Denver Broncos 1-3 Kansas City Chiefs 1-3 NFC East Division Washington Redskins 3-1 New York Giants 3-1  Dallas Cowboys 2-2  Philadelphia Eagles 1-3 NFC North Division Detroit Lions 4-0 Green Bay Packers 4-0 Chicago Bears 2-2 Minnesota Vikings 0-4 NFC South Division New Orleans Saints 3-1 Tampa Bay Buccaneers 2-1 (una gara in meno) Atlanta Falcons 2-2 Carolina Panthers 1-3 NFC West Division San Francisco 49ers 3-1 Arizona Cardinals 1-3 Seattle Seahawks 1-3 Saint Louis Rams 0-4 

  • NHL: La Central Division è ancora il regno dei Red Wings

    NHL: La Central Division è ancora il regno dei Red Wings

    Ancora una volta la squadra favorita nella Central Division della NHL è Detroit: i Red Wings partono davanti a tutti vista la grande esperienza accumulata in questi anni, anche se non sono da sottovalutare i Chicago Blackhawks, campioni solo 2 anni fa, che tenteranno di riprendersi la Stanley Cup dopo la cocente eliminazione subita negli ultimi playoff dai Vancouver Canucks, quando sotto per 3-0 la squadra dell’Illinois è riuscita a portarsi sul 3-3 per poi cadere proprio davanti al miracolo sportivo in una decisiva gara 7 in Canada. Più staccate tutte le altre che faranno da contorno alla lotta tra le 2 nemiche divisionali ormai da tanti anni.

    NHL.com

    COLUMBUS BLUE JACKETS: Dopo il disastroso finale dello scorso campionato condito da un record pessimo di 3 sole vittorie nelle ultime 22 partite, Columbus si ripresenta ai nastri di partenza più agguerrita che mai: al talento di Rick Nash è stato affiancato quello di Carter e Prospal in arrivo rispettivamente da Philadelphia e dai Rangers. per puntellare la difesa è arrivato l’ex Canadiens Wisniewski che affiancherà il confermatissimo Methot. Potrebbe pesare la perdita di Voracek volato ai Flyers, mentre in porta Mason offre assolute garanzie. Playoff possibili se nel finale di stagione le gambe non crolleranno come nello scorso campionato! CHICAGO BLACKHAWKS: Saranno proprio i Blackhawks i veri antagonisti dei Red Wings nella Division. Anche perchè la squadra dell’Illinois si è molto rinforzata sul mercato con gli acquisti di Andrew Brunette pronto ad affiancare in linea Marian Hossa, di Daniel Carcillo, di Lepisto e Montador che sistemano le linee difensive guidate dai soliti Keith e Seabrook. Da contraltare fanno alcune cessioni eccellenti con Brian Campbell e Tomas Kopecki che si sono accasati ai Florida Panthers. L’incognita dei Blackhawks è rappresentata dal portiere Crawford che denota molte insicurezze tra i pali e dalle condizioni fisiche di Patrick Kane, un giocatore che se è al 100% della forma è uno dei talenti più puri della Lega. Lui e il suo “gemello” Toews sono pronti a portare gli ‘Hawks di Chicago il più lontano possibile nel campionato 2011/2012. DETROIT RED WINGS: Favoritissimi nella corsa al primo posto divisionale i Red Wings si presentano con Pavel Datsyuk ed Henrik Zetterberg come punte di diamante di un roster che fa dell’esperienza il suo punto forte come dimostrano ogni anno i 3 veterani Franzen, Holmstrom e Bertuzzi. Dei punti fermi di Detroit negli anni passati viene a mancare Brian Rafalski (ritiratosi) mentre il capitano Nicklas Lidstrom è pronto a giocare ancora per una stagione. Tra gli acquisti si segnalano quelli di Commodore e White mentre è da segnalare la perdita di Salei, giocatore perito nel tragico incidente aereo di qualche settimana fa che ha cancellato l’intera squadra di hockey del Lokomotiv Yaroslavl. Con lo sfortunato atleta c’era anche l’ex assistente allenatore di Detroit ovvero McCrimmon, proprio per questo i Red Wings hanno iniziato subito le pratiche per onoare 2 persone che hanno fatto la storia della squadra. NASHVILLE PREDATORS: Il punto di forza dei Predators è, come sempre accade da qualche anno, la difesa che ha nel goalie Pekka Rinne il suo fiore all’occhiello. Dal Draft è arrivato inoltre Jonathon Blum mentre si farà molto affidamento sul talento cristallino di Blake Geoffrion. E’ stato riconfermato il capitano Shea Weber che assieme ad Erat, Fisher e Kostitsyn rappresenteranno il nucleo principale di una squadra che punta come al minimo ai playoff. SAINT LOUIS BLUES: Una squadra giovane ed ambiziosa a cui la dirigenza quest’anno ha affiancato dei veterani di sicuro affidamento per puntare dritti dritti alla post season. I Blues hanno acquistato Jason Arnott , Jamie Langenbrunner, Scott Nichol e Kent Huskins, nomi che potranno portare in Missouri quell’esperienza che finora è mancata. In porta è stato riconfermato Jaroslav Halak, cosa che non è successa con il capitano Erik Johnson, ceduto agli Avalanche in cambio di Kevin Shattenkirk e Chris Stewart. Il nuovo capitano ora sarà David Backes ed una mano sarà chiesta alla buona sorte visto che ogni anno sono parecchi i giocatori di Saint Louis che devono perdere gran parte della stagione per gli infortuni. ANALISI NORTHEAST DIVISION  ANALISI SOUTHEAST DIVISION  ANALISI ATLANTIC DIVISION  ANALISI NORTHWEST DIVISION  ANALISI PACIFIC DIVISION

  • Per Andrea Bargnani ipotesi Montegranaro

    Per Andrea Bargnani ipotesi Montegranaro

    Nei giorni scorsi si era parlato di un probabile ritorno in italia di Andrea Bargnani a cui la Montepaschi Siena aveva offerto un contratto per giocare fino a quando il lockout NBA non si fosse sbloccato (leggi l’articolo). La notizia clamorosa è che sulle tracce della stella italiana dei Toronto Raptors ora ci sarebbe anche la Sutor Montegranaro che per bocca del suo sponsor Emanuele Fabi apre alla clamorosa trattativa:

    • Il progetto c’e’, stiamo lavorando. E’ difficile, non impossibile. Dobbiamo sfruttare il lockout della NBA, come sta cercando di fare la Virtus Bologna con l’operazione Kobe Bryant. Noi vorremmo fare un regalo alla Sutor”.

    © JANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images
    Poi aggiunge:

    • ‘La situazione e’ venuta allo scoperto, ci risentiremo con il procuratore di Andrea. Siamo costantemente in contatto con il manager e sappiamo che ci sono anche altre societa’ interessate: si parla fortemente di Siena e forse anche di Roma. Ripeto: per la Sutor è difficile, ma non impossibile!“.

    Fabi, che ha già stabilito contatti con l’agente di Bargnani, non si sbilancia sull’entità dell’offerta ma si parla di circa 800.000 dollari per 3 mesi a Montegranaro.

  • Basket: Supercoppa italiana alla Montepaschi Siena

    Basket: Supercoppa italiana alla Montepaschi Siena

    Per la sesta volta nella sua storia (la quinta consecutiva, segno di un dominio senza fine in Italia) la Monetpaschi Siena si aggiudica la Supercoppa italiana con il risultato di 73-70, ai danni della Bennet Cantù, alla quale però va un grandissimo applauso per la prestazione di questa sera, segno che nella stagione che sta per iniziare ci sarà molto da sudare per i toscani per avere la meglio sugli avversari che si presentano agguerriti ai nastri di partenza.

    © David Ramos/Getty Images
    Cantù tiene in pugno la gara fin dai primi minuti e chiude avanti il primo quarto per 15-12, tutto sembra girare al meglio per i lombardi che dimostrano anche una forza mentale che era mancata nelle Finali dello scorso campionato. E nel secondo quarto la musica non sembra cambiare con una super difesa della Bennet che tiene a soli 24 punti segnati in 20 minuti i Campioni d’Italia (32-24 all’intervallo lungo). Nel secondo tempo Siena resta aggrappata al match grazie a Kaukenas e Lavrinovic che riescono addirittura a portare avanti i biancoverdi al 29esimo minuto sul 46-44. Un mini parziale di 4-1 regala però il nuovo vantaggio alla Bennet che si affaccia all’ultimo quarto di gioco con un punto di vantaggio (48-47). Dopo 2 minuti dell’ultima frazione, sotto i colpi di un Basile scatenato, Cantù raggiunge un incredibile ed insperato +8 (55-47) ma ad ergersi a protagonista del match è il solito Lavrinovic che con 14 punti consecutivi riporta Siena in partita (63-61). La super difesa di McCalebb su Basile permette di chiudere ogni fonte di gioco alla Bennet e Moss successivamente opera il sorpasso dopo una palla persa orrenda di Markoishvili, poi è Kaukenas che uccide la partita con la più classica delle triple dell’ex (69-65 ad un minuto e 30 secondi dalla sirena). I tiri liberi nel finale regalano una speranza a Cantù ma Lighty non è freddo quando èil suo turno in lunetta ed il suo 1 su 2 consegna la Supercoppa a Siena che vince per 73-70. M.V. P. della partita è Lavrinovic che con i suoi 25 punti (di cui 14 consecutivi, come già riportato, nel quarto periodo) prima tiene in partita Siena, poi con una gran tripla in pratica spegne le speranze degli avversari. Bene anche Kaukenas e McCalebb con 10 e 13 punti. Onore invece alla Bennet, capace di condurre il match per larga parte ma soprattutto tanti complimenti per la tenuta mentale della squadra che non ha sentito il peso psicologico di affrontare una “corazzata” come la Montepaschi, buon segno in vista della stagione 2011/2012. Unico neo le sbavature in alcuni momenti del match che poi sono risultati decisivi ai fini del risultato ma con il tempo si potrà lavorare per limare queste cose. Montepaschi Siena: McCalebb 13, Michelori 2, Stonerook 4, Aradori 3, Summers 8; Lavrinovic 25, Zisis 0, Carraretto 0, Kaukenas 10, Ress 0, Moss 8. Ne: Lechtaler. All: Pianigiani. Bennet Cantù: Micov 13, Leunen 4, Marconato 2, Mazzarino 12, Cinciarini 4; Lighty 5, Scekic 10, Ortner 6, Markoishvili 8, Basile 6. Ne: Diviach, Abass. All: Trinchieri.

  • NHL: Capitals e Lightning si contendono la Southeast Division

    NHL: Capitals e Lightning si contendono la Southeast Division

    Una delle divisioni sicuramente più competitive tra le 6 della NHL è la Southeast Division che quest’anno vedrà una lotta serrata tra Washington Capitals e Tampa Bay Lightning per il predominio nel raggruppamento, 2 tra le maggiori indiziate alla vittoria finale, soprattutto per ciò che riguarda la squadra della Capitale che deve dare prova di aver capito gli errori commessi in passato e tentare l’assalto alla Stanley Cup visto che il roster a disposizione è senza dubbio il più talentuoso dell’intera Lega.

    NHL.com
    CAROLINA HURRICANES: Dopo i playoff persi la scorsa stagione all’ultima giornata gli Hurricanes puntano dritti alla partecipazione alla post season come obiettivo minimo. A dare un contributo importante per questo scopo è arrivato il difensore Kaberle dai campioni in carica dei Bruins. Da valutare la reale forza della squadra dopo le partenze di Corvo e Cole, 2 pedine fondamentali nell’economia della squadra del recente passato. Una mano potrà darla il neo arrivato Anthony Stewart fresco di record personali per quanto riguarda goal, assist e punti nell’ultima stagione. Sutter comfermatissimo come ala promette una stagione di alto livello. FLORIDA PANTHERS: I Panthers saranno sicuramente il fanalino di coda di questa divisione. Poche sono le speranze di raggiungere un buon piazzamento, pesa la partenza del goalie Vokoun approdato ai rivali di Washington, le poche speranze di riuscire a sorprendere la Lega passano tutte dal trio offensivo Santorelli, Booth e Weiss. Il neo coach Dineen (tra l’altro esordiente in NHL) sarà chiamato ad un compito veramente arduo, con la speranza di non restare “bruciato” immediatamente vista la poca esperienza. TAMPA BAY LIGHTNING: I veri antagonisti dei Capitals non solo in questa divisione ma anche nella corsa al titolo. Lo scorso anno per un soffio i Lightning non ebbero la meglio sui Bruins nella Finale di Conference. Quest’anno i “Bolts” ci riprovano forti di un anno di esperienza in più. Era importante rifirmare Steven Stamkos, ed il General Manager Steve Yzerman non si è lasciato sfuggire questa opportunità per il centro che nelle ultime 2 stagioni è andato vicino a segnare 100 goal (96 in totale per lui). Sarà proprio Stamkos colui che dovrà trascinare la squadra, le partenze di Bergenheim, Gagne, Jones, Smith possono essere compensate dagli arrivi di Garon, Ouellet, Shannon, Gilroy, Pyat e Petiot. Molto ci si attende anche da Victor Hedman e Brett Connolly 2 giovani promesse dal futuro luminoso. WASHINGTON CAPITALS: Non pensiamo di dire una sciocchezza se affermiamo che i Capitals sono i favoritissimi alla vittoria della Stanley Cup 2011/2012. La squadra ha un roster con un talento immenso, nessuna squadra arriva al livello complessivo dei giocatori di Washington. Per Semin, Ovechkin, Green e Backstrom il tempo di restare “belli ed incompiuti” è finito, un “leit motif” che si va ripetendo ormai da qualche anno: le punte di diamante di Washington devono dare prova della loro concretezza anche perchè da quest’anno gli alibi sono finiti. Il colpo di mercato dei Capitols è l’ingaggio del goalie Tomas Vokoun, strappato ai rivali divisionali dei Panthers che in porta è una garanzia e copre l’unica lacuna di un roster eccezionale (come già detto più volte). Altri nuovi arrivi sono quelli di Hamrlik, Ward e Halpern che potranno essere utili fin dalla prima partita ufficiale. WINNIPEG JETS: I Jets da quest’anno ritornano nell’hockey che conta prendendo il posto degli Atlanta Thrashers. In Canada si punta ad essere da subito competitivi ai massimi livelli, per questo la difesa è stata puntellata con Randy Jones e Derek Meech. Ampie garanzie le offrono anche Dustin Byfuglien e Tobias Enstrom. La ciliegina sulla torta nel mercato si è avuta con l’acquisto di Eric Fehr da Washington, che essendo nativo proprio del Manitoba (regione in cui si trova Winnipeg) sarà eletto sicuramente come idolo dai tifosi dei Jets. ANALISI NORTHEAST DIVISION  ANALISI CENTRAL DIVISION  ANALISI ATLANTIC DIVISION  ANALISI NORTHWEST DIVISION  ANALISI PACIFIC DIVISION