Autore: slevin

  • I New York Giants asfaltano i Carolina Panthers nell’anticipo NFL

    I New York Giants asfaltano i Carolina Panthers nell’anticipo NFL

    Prova di forza assoluta dei New York Giants che nell’anticipo della terza giornata NFL sbancano con facilità il campo dei Carolina Panthers per 36-7. Nonostante numerose defezioni (almeno 3 i titolari che non hanno preso parte al match tra cui il runningback titolare Bradshaw ed il fortissimo ricevitore Nicks) i campioni del Mondo in carica si sono affidati al loro giocatore di punta, il quarterback Eli Manning, che ha giocato una partita davvero fantastica guidando la sua squadra al successo. Come già accaduto qualche giorno fa nel match casalingo vinto contro i Tampa Bay Buccaneers i Giants hanno potuto contare anche sulla grande performance del runningback di riserva Brown autore del suo career high di yard su corsa ed autore di ben 2 touchdown che hanno distrutto la resistenza dei padroni di casa. Prova invece da dimenticare per i Panthers nonostante il tifo amico di Charlotte, solo 4 giorni fa Cam Newton aveva dato una lezione, in cabina di regia, al dirimpettaio Drew Brees dei New Orleans Saints. Il quarterback di Carolina non si è ripetuto giocando un match incolore che lo ha portato a compiere numerosi errori.

    L’incontro inizia subito benissimo per gli ospiti che si portano sul 7-0 grazie al touchdown del tight end Martellus Bennett. Il temporaneo 10-0 arriva invece in chiusura di primo quarto grazie ad un field goal del kicker Tynes. Il secondo periodo è la fotocopia del primo: i Giants dominano ed il 17-0 è opera di Brown che così mette a segno il primo dei suoi 2 touchdown. Al riposo lungo la situazione si fa tragica per Carolina che affonda ancora di più: Newton si fa intercettare da Hosley e negli ultimi secondi il field goal infilato da Tynes porta il punteggio sul 20-0.

    Nella ripresa ci si aspetterebbe la reazione dei Panthers ma l’inizio è da tagliare le gambe: sul ritorno di kick off Adams perde la palla nella propria red zone e consegna l’ovale nelle mani dell’attacco dei Giants che ringraziano e volano sul 23-0 ancora con il piazzato di Tynes. A metà periodo ecco l’unica gioia della serata per i padroni di casa che vanno a segno con Cam Newton (23-7). Un altro field goal di Tynes però fa si che New York possa gestire al meglio l’ultima frazione di gioco (26-7). Boley intercetta Newton ed i Giants ne approfittano mandando in touchdown Andre Brown per la seconda volta (33-7). La partita viene definitivamente chiusa dal quinto calcio piazzato di Tynes, una sicurezza con 5 realizzazioni su 5 tentativi.

    Andre Brown, New York Giants | © Streeter Lecka/Getty Images

    Grosso passo indietro per i Panthers rispetto alla gara contro i Saints: Newton impalpabile chiude con 242 yard lanciate ma 3 intercetti costati davvero cari alla sua squadra, male il gioco di corsa (solo 60 yard di guadagno, nella prima partita della stagione contro Tampa Bay Carolina si era fermata addirittura a 10 yard!). Unici a salvarsi il tight end Olsen (7 ricezioni per 98 yard complessive) ed il solito Steve Smith (che guadagna 86 yard in sole 4 ricezioni). Difesa invece assolutamente non pervenuta.

    Per i campioni del Mondo brillano il quarterback Eli Manning (perfetto con 27 passaggi completati su 35, 288 yard su lancio ed 1 touchdown senza subìre interecetti), il tight end Martellus Bennett (1 touchdown e 73 yard ricevute), il ricevitore Barden (138 yard di guadagno in 9 ricezioni che non ha fatto rimpiangere la superstar Hakeem Nicks), ed il runningback Andre Brown strepitoso con 2 touchdown e record di yard corse nella sua giovane carriera NFL (113 per la precisione). Ottima anche la prova della difesa, sugli scudi i 3 intercetti firmati da Hosley, Stevie Brown e Boley, il migliore del reparto visto che aggiunge pure un sack ai danni di Newton (diviso a metà con il compagno Pierre-Paul). Dopo il passo falso nell’opening game contro i rivali divisionali dei Dallas Cowboys i campioni del Mondo sono tornati al loro livello ed ora hanno il record in positivo (2 vittorie ed una sconfitta).

    RISULTATI NFL TERZA GIORNATA 

    Carolina Panthers-New York Giants 7-36
    Chicago Bears-Saint Louis Rams domenica ore 19 italiane
    Cleveland Browns-Buffalo Bills domenica ore 19 italiane
    Dallas Cowboys-Tampa Bay Buccaneers domenica ore 19 italiane
    Indianapolis Colts-Jacksonville Jaguars domenica ore 19 italiane
    Miami Dolphins-New York Jets domenica ore 19 italiane
    Minnesota Vikings-San Francisco 49ers domenica ore 19 italiane
    New Orleans Saints-Kansas City Chiefs domenica ore 19 italiane
    Tennessee Titans-Detroit Lions domenica ore 19 italiane
    Washington Redskins-Cincinnati Bengals domenica ore 19 italiane
    Arizona Cardinals-Philadelphia Eagles domenica ore 22 italiane
    San Diego Chargers-Atlanta Falcons domenica ore 22 italiane
    Denver Broncos-Houston Texans domenica ore 22.30 italiane
    Oakland Raiders-Pittsburgh Steelers domenica ore 22.30 italiane
    Baltimore Ravens-New England Patriots domenica ore 2.20 italiane
    Seattle Seahawks-Green Bay Packers Monday Night lunedì ore 2.30 italiane

    LE CLASSIFICHE (i numeri accanto alle squadre indicano prima le vittorie ottenute e poi le sconfitte subite in stagione):

    AFC East Division
    New England Patriots 1-1
    New York Jets 1-1
    Buffalo Bills 1-1
    Miami Dolphins 1-1

    AFC North Division
    Baltimore Ravens 1-1
    Cincinnati Bengals 1-1
    Pittsburgh Steelers 1-1
    Cleveland Browns 0-2

    AFC South Division
    Houston Texans 2-0
    Indianapolis Colts 1-1
    Jacksonville Jaguars 0-2
    Tennessee Titans 0-2

    AFC West Division
    San Diego Chargers 2-0
    Denver Broncos 1-1
    Oakland Raiders 0-2
    Kansas City Chiefs 0-2

    NFC East Division
    Philadelphia Eagles 2-0
    New York Giants 2-1
    Dallas Cowboys 1-1
    Washington Redskins 1-1

    NFC North Division
    Minnesota Vikings 1-1
    Detroit Lions 1-1
    Chicago Bears 1-1
    Green Bay Packers 1-1

    NFC South Division
    Atlanta Falcons 2-0
    Tampa Bay Buccaneers 1-1
    Carolina Panthers 1-2
    New Orleans Saints 0-2

    NFC West Division
    San Francisco 49ers 2-0
    Arizona Cardinals 2-0
    Seattle Seahawks 1-1
    Saint Louis Rams 1-1

  • Atlanta batte Denver nel Monday Night NFL. Male Peyton Manning

    Atlanta batte Denver nel Monday Night NFL. Male Peyton Manning

    Gli Atlanta Falcons battono per 27-21 i Denver Broncos nel secondo Monday Night della nuova stagione NFL e si confermano i leader della NFC South Division (con 2 vittorie in altrettante gare) davanti a Tampa Bay Buccaneers (1 successo ed una sconfitta), Carolina Panthers (stesso record dei Bucs) e New Orleans Saints (ancora clamorosamente a secco di vittorie visti i 2 KO contro Washington Redskins e Carolina). Brutta prova di Peyton Manning in casa Broncos che complica la gara della sua squadra lanciando ben 3 intercetti nel primo quarto (2 dei quali nei primissimi minuti di gioco). L’ultima volta che l’ex Indianapolis Colts aveva fatto qualcosa del genere era stato nel lontano 2007 contro i San Diego Chargers. Non è bastato dunque il forcing finale per agguantare gli avversari ed un possibile overtime, la franchigia del Colorado torna a casa con la prima sconfitta stagionale, lasciando via libera in testa alla Division proprio ai Chargers ancora imbattuti.

    Come già anticipato il primo quarto è un  incubo per Manning e l’attacco dei Broncos: il quarterback viene intercettato prima da Moore (dopo appena qualche secondo del primo quarto) e così arriva il primo touchdown del match ad opera di Turner sul drive seguente. Passano solo pochi minuti e questa volta è Decoud ad intercettare Manning ma i padroni di casa devono accontentarsi solo di un field goal (messo a segno dal kicker Bryant) che porta il risultato sul 10-0. A 7 minuti dal termine del primo periodo arriva però anche il terzo intercetto di Manning, questa volta messo a segno da McClain ma fortunatamente la difesa di Denver regge ed evita guai maggiori.

    Il secondo quarto inizia con la realizzazione ancora di Bryant per il provvisorio 13-0. E’ Tony Gonzalez a mandare all’inferno Denver con il touchdown del 20-0. I Broncos devono accelerare i tempi e prima del riposo lungo riescono a diminuire l’ampio passivo con la segnatura di Thomas, pescato ottimamente da Manning (20-7).

    Gli ospiti non riescono a concretizzare più di tanto e quindi a metà del terzo quarto arriva il 27-7 per Atlanta segnato da Roddy White. La partita prende una brutta piega per i Broncos che devono siglare 3 touchdown per ribaltare le sorti del match. Nell’ultima frazione il runningback McGahee infila la difesa dei Falcons per 2 volte e porta i suoi compagni sul 27-21. Serve ancora una marcatura a Manning ma l’attacco dei Falcons negli ultimi 2 minuti di gioco gestisce la palla al meglio e chiude la pratica.

    Denver Broncos vs Atlanta Falcons | © Kevin C. Cox/Getty Images

    Manning alla fine lancia per 241 yard con 1 touchdown pass ma 3 intercetti, molto meglio di lui fa il suo dirimpettaio Matt Ryan con 219 yard su lancio e 2 passaggi da touchdown. Ottimi i ricevitori di Atlanta con White che segna un touchdown conquistando 102 yard e Gonzalez che oltre alla sua marcatura personale mette assieme 70 yard di ricezione. In ombra invece Julio Jones. Tra i Broncos invece note positive dal runningback McGahee con 2 touchdown e 113 yard conquistate su corsa, convincente anche il ricevitore Thomas (1 touchdown con 78 yard di guadagno). Bene la difesa di casa con 3 intercetti e 3 sack su Manning, non al meglio quella di Denver (solo 1 sack, di Von Miller).

    Atlanta continua il suo cammino perfetto e si candida autorevolmente come la squadra da battere nella NFC South Division. Denver invece dovrà rialzare la testa già dalla prossima partita e dimostrare che la serata contro i Falcons è solo un episodio isolato.

    LEGGI ANCHE:

    RISULTATI NFL SECONDA GIORNATA 

    Green Bay Packers-Chicago Bears 23-10
    Buffalo Bills-Kansas City Chiefs 35-17
    Carolina Panthers-New Orleans Saints 35-27
    Cincinnati Bengals-Cleveland Browns 34-27
    Indianapolis Colts-Minnesota Vikings 23-20
    Miami Dolphins-Oakland Raiders 35-13
    Jacksonville Jaguars-Houston Texans 7-27
    New England Patriots-Arizona Cardinals 18-20
    New York Giants-Tampa Bay Buccaneers 41-34
    Philadelphia Eagles-Baltimore Ravens 24-23
    Seattle Seahawks-Dallas Cowboys 27-7
    Saint Louis Rams-Washington Redskins 31-28
    Pittsburgh Steelers-New York Jets 27-10
    San Diego Chargers-Tennessee Titans 38-10
    San Francisco 49ers-Detroit Lions 27-19
    Atlanta Falcons-Denver Broncos 27-21

    LE CLASSIFICHE (i numeri accanto alle squadre indicano prima le vittorie ottenute e poi le sconfitte subite in stagione):

    AFC East Division
    New England Patriots 1-1
    New York Jets 1-1
    Buffalo Bills 1-1
    Miami Dolphins 1-1

    AFC North Division
    Baltimore Ravens 1-1
    Cincinnati Bengals 1-1
    Pittsburgh Steelers 1-1
    Cleveland Browns 0-2

    AFC South Division
    Houston Texans 2-0
    Indianapolis Colts 1-1
    Jacksonville Jaguars 0-2
    Tennessee Titans 0-2

    AFC West Division
    San Diego Chargers 2-0
    Denver Broncos 1-1
    Oakland Raiders 0-2
    Kansas City Chiefs 0-2

    NFC East Division
    Philadelphia Eagles 2-0
    Washington Redskins 1-1
    Dallas Cowboys 1-1
    New York Giants 1-1

    NFC North Division
    Minnesota Vikings 1-1
    Detroit Lions 1-1
    Chicago Bears 1-1
    Green Bay Packers 1-1

    NFC South Division
    Atlanta Falcons 2-0
    Tampa Bay Buccaneers 1-1
    Carolina Panthers 1-1
    New Orleans Saints 0-2

    NFC West Division
    San Francisco 49ers 2-0
    Arizona Cardinals 2-0
    Seattle Seahawks 1-1
    Saint Louis Rams 1-1

  • I Giants beffano i Buccaneers. Patriots e Cowboys KO, volano i Niners

    I Giants beffano i Buccaneers. Patriots e Cowboys KO, volano i Niners

    Così come nella prima giornata di campionato, anche la seconda settimana di partite NFL regala match davvero emozionanti. Dopo il successo dei Green Bay Packers, nell’anticipo del giovedì sul campo di casa contro i Chicago Bears nel derby divisionale, rispondono presente sia i campioni in carica dei New York Giants che i San Francisco 49ers: i newyorchesi soffrono da matti, pur giocando in casa, contro i giovani Tampa Bay Buccaneers ma riescono a sovvertire le sorti di un match quasi perso nell’ultimo quarto grazie ad una prova strepitosa del quarterback Eli Manning. Per lui, autore di un primo tempo inguardabile (a causa di ben 3 intercetti 2 dei quali costati 2 touchdown avversari), ripresa da incorniciare chiusa con 510 yard lanciate (suo massimo in carriera) e Giants che segnano ben 25 punti nell’ultimo periodo contro una difesa che nei primi 3 quarti aveva concesso loro solo 16 punti. Il definitivo sorpasso sul 41-34 arriva ad un minuto dal termine (dopo che New York era stata sotto per 27-13!), onore però agli ospiti, autori di una grande gara: bene la difesa (almeno fino ai 15 minuti finali), consistenti le performance del quarterback Freeman (autore di un gran touchdown per Mike Williams con lancio da 41 yard) e di Vincent Jackson. A Tampa Bay inizia a vedersi, nonostante il KO, un raggio di sole.

    Bene anche i Niners che battono gli insidiosi Lions per 27-19: San Francisco dimostra ancora una volta di poter ambire al Super Bowl, Detroit invece viene tenuta al minimo in attacco dalla difesa californiana e nè Stafford, nè Johnson possono evitare la sconfitta.

    La sorpresa della giornata arriva da Boston dove i New England Patriots di Tom Brady vengono superati dai sorprendenti Arizona Cardinals (a punteggio pieno assieme a San Francisco nella loro Division con 2 vittorie in altrettante gare). La squadra di Phoenix trionfa per 20-18 e ringrazia il kicker avversario Gostkowski che sbaglia un field goal nel finale di gara che avrebbe dato il sorpasso sul 21-20 ai Patriots.

    Bene anche Seattle che riporta sulla terra i Dallas Cowboys reduci dal successo di New York contro i Giants alla prima giornata: i Seahawks distruggono i texani per 27-7 e guardano con più ottimismo al futuro.

    Netta affermazione anche per i Buffalo Bills che demoliscono con un eclatante 35-17 i Kansas City Chiefs, grande impresa dei Carolina Panthers che battono i rivali divisionali dei New Orleans Saints condannandoli alla seconda sconfitta di fila ed all’ultimo posto del raggruppamento.

    Il derby dell’Ohio va a Cincinnati che beffa Cleveland per 34-27, tutto facile per gli Houston Texans a Jacksonville (27-7) con la difesa degli ospiti che sgretola letteralmente l’attacco dei Jaguars.

    Crollo degli Oakland Raiders che si fanno battere dai non irresistibili Miami Dolphins. Punteggio che la dice lunga sull’attuale stato dei californiani, 35-13 senza discussioni. Ad Oakland dovranno davvero iniziare a preoccuparsi.

    Prima vittoria nella Lega per il quarterback Andrew Luck: i suoi Colts trionfano per 23-20 contro Minnesota: primo tempo dominato da Indianapolis, poi nella ripresa arriva la rimonta dei Vikings che si ferma sul più bello. Match combattuto a Saint Louis ma i Washington Redskins di Robert Griffin III (che nella prima giornata aveva battuto quasi da solo i Saints) devono inginocchiarsi ai Rams che trionfano per 31-28.

    Tampa Bay Buccaneers vs New York Giants | © Jeff Zelevansky/Getty Images

    Pittsburgh annienta i New York Jets (27-10), San Diego distrugge i Titans (38-10), la partita più bella del week end però è quella di Philadelphia dove i padroni di casa degli Eagles hanno la meglio contro uno dei team favoriti per la vittoria finale, i Baltimore Ravens. Gara che si mette male per gli Eagles, sotto per 17-7 alla fine del primo tempo. Nonostante un attacco che genera turnover a non finire Philaldelphia risorge dalle ceneri nella ripresa ed acciuffa gli avversari nonostante l’ottimo kicker Justin Tucker dei Ravens (che infila 3 field goal dalle 48, 51 e 56 yard). Vick, quarterback di Philadelphia, mette su uno splendido drive nel finale ed opera il sorpasso con il suo touchdown personale ad 1 minuto e 55 secondi dalla sirena (24-23). Baltimore prova il controsorpasso ma deve alzare bandiera bianca.

    Nella notte italiana, chiusura della seconda giornata con il Monday Night che ad Atlanta vedrà di fronte i Falcons padroni di casa contro i Denver Broncos di Peyton Manning.

    LEGGI ANCHE:

    RISULTATI NFL SECONDA GIORNATA 

    Green Bay Packers-Chicago Bears 23-10
    Buffalo Bills-Kansas City Chiefs 35-17
    Carolina Panthers-New Orleans Saints 35-27
    Cincinnati Bengals-Cleveland Browns 34-27
    Indianapolis Colts-Minnesota Vikings 23-20
    Miami Dolphins-Oakland Raiders 35-13
    Jacksonville Jaguars-Houston Texans 7-27
    New England Patriots-Arizona Cardinals 18-20
    New York Giants-Tampa Bay Buccaneers 41-34
    Philadelphia Eagles-Baltimore Ravens 24-23
    Seattle Seahawks-Dallas Cowboys 27-7
    Saint Louis Rams-Washington Redskins 31-28
    Pittsburgh Steelers-New York Jets 27-10
    San Diego Chargers-Tennessee Titans 38-10
    San Francisco 49ers-Detroit Lions 27-19
    Atlanta Falcons-Denver Broncos lunedì ore 2.30 italiane (Monday Night)

    LE CLASSIFICHE (i numeri accanto alle squadre indicano prima le vittorie ottenute e poi le sconfitte subite in stagione):

    AFC East Division
    New England Patriots 1-1
    New York Jets 1-1
    Buffalo Bills 1-1
    Miami Dolphins 1-1

    AFC North Division
    Baltimore Ravens 1-1
    Cincinnati Bengals 1-1
    Pittsburgh Steelers 1-1
    Cleveland Browns 0-2

    AFC South Division
    Houston Texans 2-0
    Indianapolis Colts 1-1
    Jacksonville Jaguars 0-2
    Tennessee Titans 0-2

    AFC West Division
    San Diego Chargers 2-0
    Denver Broncos 1-0
    Oakland Raiders 0-2
    Kansas City Chiefs 0-2

    NFC East Division
    Philadelphia Eagles 2-0
    Washington Redskins 1-1
    Dallas Cowboys 1-1
    New York Giants 1-1

    NFC North Division
    Minnesota Vikings 1-1
    Detroit Lions 1-1
    Chicago Bears 1-1
    Green Bay Packers 1-1

    NFC South Division
    Atlanta Falcons 1-0
    Tampa Bay Buccaneers 1-1
    Carolina Panthers 1-1
    New Orleans Saints 0-2

    NFC West Division
    San Francisco 49ers 2-0
    Arizona Cardinals 2-0
    Seattle Seahawks 1-1
    Saint Louis Rams 1-1

  • Green Bay Packers battono Chicago Bears nell’anticipo NFL

    Green Bay Packers battono Chicago Bears nell’anticipo NFL

    Nell’anticipo della seconda giornata della stagione NFL 2012/2013 i Green Bay Packers battono i rivali divisionali dei Chicago Bears per 23-10. Il successo cancella in parte, per i gialloverdi del Wisconsin,  la sconfitta subìta soli 4 giorni fa, sempre al Lambeau Field, contro i San Francisco 49ers e fa capire ancora di più l’impresa dei californiani che quest’anno puntano decisamente a vincere il Super Bowl. I meriti dei Packers sono evidenti se si considera che la difesa di Chicago è in assoluto una delle prime della Lega, di contro i Bears dovranno trovare dei rimedi nelle giocate offensive, dato che l’attacco non ha brillato dopo i 41 punti segnati nella prima giornata contro Indianapolis.

    La gara non è entusiasmante all’inizio ed infatti il primo quarto va in archivio sullo 0-0 (con grandi giocate difensive delle 2 formazioni) regalando ben poche emozioni al numeroso pubblico presente sugli spalti accorso in massa per non perdersi uno dei match più sentiti di tutta la stagione vista la rivalità che intercorre tra le 2 squadre.

    Il punteggio si sblocca nel secondo periodo grazie ad un field goal di Mason Crosby che piazza tra i pali un calcio dalle 48 yard e porta avanti i padroni di casa per 3-0. Ma la giocata che forse annienta i Bears psicologicamente arriva a poco meno di 2 minuti dal riposo lungo quando su un tentativo di field goal lo special team gialloverde cambia la giocata e manda in touchdown il tight end Tom Crabtree per il provvisorio 10-0. La stupenda giocata di falso field goal manda in confusione gli ospiti che concedono un altro field goal a Crosby per il 13-0 con cui si va negli spogliatoi.

    Nella ripresa ci si aspetta la reazione di Chicago ma dopo neanche 3 minuti arriva una pessima notizia per i Bears a causa dell’infortunio di Matt Forte che deve abbandonare il campo. Privati del loro giocatore migliore (offensivamente) gli “Orsi” sbandano paurosamente e Jay Cutler, il quarterback, inizia a sparacchiare a salve facendosi intercettare in continuazione (saranno 4 gli intercetti subìti a fine match). Gould su field goal accorcia nel punteggio (13-3) ma è un fuoco di paglia perchè Rodgers nel quarto conclusivo inizia a giocare sui suoi livelli: prima Crosby porta i suoi compagni sul 16-3, poi Driver arrotonda il risultato sul 23-3 pescato ottimamente in end zone da Rodgers. Per i Bears c’è il tempo solo di rendere meno amara la sconfitta con il touchdown di Davis che sigla il definitivo 23-10 con cui si chiudono le ostilità.

    Green Bay Packers | © Jonathan Daniel/Getty Images

    Rodgers completa 22 lanci su 32 per 219 yard di guadagno (ma anche un intercetto) ed un touchdown servito all’intramontabile Donald Driver. Come al solito positiva prova del wide receiver Jordy Nelson che in 6 ricezioni guadagna 84 yard. Eccellente il cornerback Tramon Williams che intercetta Cutler per ben 2 volte. Proprio Cutler, dopo un buon inizio, si scioglie come neve al sole: per lui solo 11 lanci completati su 27, appena 126 yard di guadagno, 1 touchdown (a punteggio già acquisito per i Packers) e ben 4 intercetti subìti. In ombra anche il ricevitore Marshall, autore di alcuni drop davvero clamorosi (in particolare di uno in end zone Packers davvero elementare per un talento come lui, quando il punatggio era ancora apertissimo).

    Green Bay dunque si rialza immediatamente e guarda con più fiducia al futuro riacquisendo le certezze che i Niners avevano sgretolato qualche giorno fa. Per Chicago brutta prova veramente, se qualcuno si aspettava il salto di qualità, dopo la convincente vittoria del Soldier Field contro gli Indianapolis Colts , è rimasto deluso.

    RISULTATI NFL SECONDA GIORNATA 

    Green Bay Packers-Chicago Bears 23-10
    Buffalo Bills-Kansas City Chiefs domenica ore 19 italiane
    Carolina Panthers-New Orleans Saints domenica ore 19 italiane
    Cincinnati Bengals-Cleveland Browns domenica ore 19 italiane
    Indianapolis Colts-Minnesota Vikings domenica ore 19 italiane
    Miami Dolphins-Oakland Raiders domenica ore 19 italiane
    Jacksonville Jaguars-Houston Texans domenica ore 19 italiane
    New England Patriots-Arizona Cardinals domenica ore 19 italiane
    New York Giants-Tampa Bay Buccaneers domenica ore 19 italiane
    Philadelphia Eagles-Baltimore Ravens domenica ore 19 italiane
    Seattle Seahawks-Dallas Cowboys domenica ore 22 italiane
    Saint Louis Rams-Washington Redskins domenica ore 22 italiane
    Pittsburgh Steelers-New York Jets domenica ore 22.30 italiane
    Tennessee Titans-San Diego Chargers domenica ore 22.30 italiane
    San Francisco 49ers-Detroit Lions domenica ore 2.30 italiane
    Atlanta Falcons-Denver Broncos lunedì ore 2.30 italiane (Monday Night)

    LE CLASSIFICHE (i numeri accanto alle squadre indicano prima le vittorie ottenute e poi le sconfitte subite in stagione):

    AFC East Division
    New England Patriots 1-0
    New York Jets 1-0
    Buffalo Bills 0-1
    Miami Dolphins 0-1

    AFC North Division
    Baltimore Ravens 1-0
    Cincinnati Bengals 0-1
    Pittsburgh Steelers 0-1
    Cleveland Browns 0-1

    AFC South Division
    Houston Texans 1-0
    Tennessee Titans 0-1
    Jacksonville Jaguars 0-1
    Indianapolis Colts 0-1

    AFC West Division
    Denver Broncos 1-0
    San Diego Chargers 1-0
    Oakland Raiders 0-1
    Kansas City Chiefs 0-1

    NFC East Division
    Dallas Cowboys 1-0
    Washington Redskins 1-0
    Philadelphia Eagles 1-0
    New York Giants 0-1

    NFC North Division
    Minnesota Vikings 1-0
    Detroit Lions 1-0
    Chicago Bears 1-1
    Green Bay Packers 1-1

    NFC South Division
    Tampa Bay Buccaneers 1-0
    Atlanta Falcons 1-0
    Carolina Panthers 0-1
    New Orleans Saints 0-1

    NFC West Division
    San Francisco 49ers 1-0
    Arizona Cardinals 1-0
    Seattle Seahawks 0-1
    Saint Louis Rams 0-1

  • Baltimore Ravens e San Diego Chargers vittoriosi nel Monday Night NFL

    Baltimore Ravens e San Diego Chargers vittoriosi nel Monday Night NFL

    Nel primo Monday Night della nuova stagione NFL si registrano le vittorie dei Baltimore Ravens e dei San Diego Chargers: i “Corvi” hanno avuto nettamente la meglio sui rivali divisionali dei Cincinnati Bengals, annientati con un roboante 44-13 mentre San Diego ha trionfato nel derby californiano disputato in casa degli Oakland Raiders con il risultato di 22-14.

    I Ravens aprono alla grande il campionato 2012/2013 e si confermano squadra con ambizioni da titolo, al cospetto della formazione neroviola il team dell’Ohio viene spazzato via e seppellito sotto 31 punti di scarto. La resistenza dei Bengals è effettiva solo nel primo tempo chiuso sul 17-10, poi è show di Baltimore nella seconda parte di gara con il quarterback Joe Flacco a guidare l’attacco: per lui cifre importanti con 21 lanci completati su 29 effettuati, 299 yard di guadagno e 2 touchdown serviti ai compagni (1 per Boldin ed 1 per Pitta). Ottimo il match anche del runningback Ray Rice che in 10 corse guadagna 68 yard chiudendo la sua performance con 2 touchdown. Benissimo anche il settore difensivo dove si mettomo in mostra i soliti veterrani Ed Reed (1 intercetto riportato in end zone) e Ray Lewis (perfetto nei tackle, 1 sack ed un fumble forzato). Prova al di sotto del suo standard per Dalton, quarterback di Cincinnati (1 intercetto costato molto caro con il ritorno in touchdown di Reed), sotto tono anche il ricevitore A.J. Green che non riesce a segnare. Unica nota positiva il runningback BenJarvus Green-Ellis che mette a segno l’unica marcatura degli ospiti correndo per 91 yard totali. I Ravens si portano così subito in testa alla propria Division che certamente vinceranno anche in questa stagione a mani basse. L’obiettivo è il titolo e questo potrebbe davvero essere l’anno giusto per un team completo, forte ed esperto come Baltimore.

    Baltimore Ravens | © Patrick Smith/Getty Images

    Nel secondo posticipo di questa week 1 i San Diego Chargers espugnano il Coliseum di Oakland grazie anche ad una prestazione corale  (in difesa ed in attacco , ma anche negli special team) inguardabile da parte dei Raiders. Philip Rivers non deve dannarsi più di tanto per guidare l’attacco dei Chargers ed alla fine colleziona 24 lanci completi su 33, 231 yard di guadagno con 1 touchdown servito ai compagni (più precisamente a Floyd). Ottima la difesa di San Diego con Shaun Phillips in evidenza che atterra per 2 volte il quarterback avversario Carson Palmer. Il successo per gli ospiti arriva anche grazie alla super prestazione del kicker Nate Keading che infila 5 field goal su 5 tentativi per un totale di 16 punti sui 22 totali. Gates in grande spolvero, è mancato il reparto dei runningback che ha chiuso complessivamente con 32 yard di guadagno (utilizzando 5 giocatori), ma questo non ha influito sulla vittoria. Per Oakland sconfitta bruttissima, Palmer fa quel che può ma anche lui si lascia travolgere dal momento negativo, l’unico a non soccombere è il runningback Darren McFadden che chiude con 32 yard su corsa (in 15 portate) e ben 86 yard in ricezione. Per Oakland si prospetta un’altra stagione difficile, se non verranno risolti al più presto i problemi. San Diego invece deve scrollarsi di dosso i fantasmi del passato e continuare su questa direzione, senza “perdersi” intorno a metà stagione come già avviene da qualche anno a questa parte. Nella corsa ai playoff i Chargers possono sicuramente dire la loro e chissà forse essere la sorpresa del campionato.

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    RISULTATI NFL PRIMA GIORNATA 

    New York Giants-Dallas Cowboys 17-24
    Chicago Bears-Indianapolis Colts 41-21
    Cleveland Browns-Philadelphia Eagles 16-17
    Detroit Lions-Saint Louis Rams 27-23
    Houston Texans-Miami Dolphins 30-10
    Kansas City Chiefs-Atlanta Falcons 24-40
    Minnesota Vikings-Jacksonville Jaguars 26-23 (overtime)
    New Orleans Saints-Washington Redskins 32-40
    New York Jets-Buffalo Bills 48-28
    Tennessee Titans-New England Patriots 13-34
    Arizona Cardinals-Seattle Seahawks 20-16
    Green Bay Packers-San Francisco 49ers 22-30
    Tampa Bay Buccaneers-Carolina Panthers 16-10
    Denver Broncos-Pittsburgh Steelers 31-19
    Baltimore Ravens-Cincinnati Bengals 44-13
    Oakland Raiders-San Diego Chargers 14-22

    LE CLASSIFICHE (i numeri accanto alle squadre indicano prima le vittorie ottenute e poi le sconfitte subite in stagione):

    AFC East Division
    New England Patriots 1-0
    New York Jets 1-0
    Buffalo Bills 0-1
    Miami Dolphins 0-1

    AFC North Division
    Baltimore Ravens 1-0
    Cincinnati Bengals 0-1
    Pittsburgh Steelers 0-1
    Cleveland Browns 0-1

    AFC South Division
    Houston Texans 1-0
    Tennessee Titans 0-1
    Jacksonville Jaguars 0-1
    Indianapolis Colts 0-1

    AFC West Division
    Denver Broncos 1-0
    San Diego Chargers 1-0
    Oakland Raiders 0-1
    Kansas City Chiefs 0-1

    NFC East Division
    Dallas Cowboys 1-0
    Washington Redskins 1-0
    Philadelphia Eagles 1-0
    New York Giants 0-1

    NFC North Division
    Minnesota Vikings 1-0
    Detroit Lions 1-0
    Chicago Bears 1-0
    Green Bay Packers 0-1

    NFC South Division
    Tampa Bay Buccaneers 1-0
    Atlanta Falcons 1-0
    Carolina Panthers 0-1
    New Orleans Saints 0-1

    NFC West Division
    San Francisco 49ers 1-0
    Arizona Cardinals 1-0
    Seattle Seahawks 0-1
    Saint Louis Rams 0-1

  • Peyton Manning OK. Niners corsari a Green Bay, sorpresa Redskins

    Peyton Manning OK. Niners corsari a Green Bay, sorpresa Redskins

    Notte di grande football quella che si è conclusa da poche ore in NFL. Tante le conferme come ci si poteva attendere ma non sono mancate le sorprese clamorose, come già era successo nella prima gara stagionale, giocata in anticipo al mercoledì, tra i Dallas Cowboys ed i campioni del Mondo dei New York Giants con i texani vittoriosi sul terreno avversario per 24-17.

    Esordio in NFL con annesso trattamento piuttosto rude per Andrew Luck, prima scelta assoluta all’ultimo Draft da parte degli Indianapolis Colts: al Soldier Field di Chicago la difesa dei Bears fa subito capire al debuttante come stanno le cose nella Lega e così Luck è costretto a ricevere tantissime botte complice una offensive line di Indianapolis semplicemente inguardabile che non riesce a proteggere a dovere il proprio quarterback. Alla fine la squadra dell’Illinois si impone per 41-21 ma per Indianapolis la buona notizia arriva dalla performance del suo rookie che a fronte di 3 intercetti completa comunque 23 passaggi su 45 per 309 yard con un touchdown, statistiche alla mano sono numeri quasi identici a quelli del suo illustre predecessore in maglia biancoblu Peyton Manning al suo esordio nella Lega quasi 15 anni fa.

    A proposito del grande Peyton, il suo “nuovo” esordio NFL dopo una stagione di assenza (611 i giorni in cui è rimasto out) per via di 4 delicatissimi interventi al collo è sicuramente positivo: Manning infatti guida la sua nuova squadra, i Denver Broncos (dopo essere stato scaricato dai Colts e fa impressione vederlo con una maglia diversa addosso), alla vittoria contro i sempre ostici Pittsburgh Steelers per 31-19 servendo 2 touchdown (arrivando a quota 401 in carriera) con 253 yard su lancio.

    Soffre tantissimo e vince in extremis Philadelphia che regola di misura per 17-16 i Browns. Partita da dimenticare per il quarteback di Cleveland Weeden che completa solo 12 passaggi su 35 per 118 yard e chiude con ben 4 intercetti (2 sono di Coleman e 2 di Rodgers-Cromartie) che costano la “W” al suo team, il suo pariruolo avversario,Vick, fa altrettanto ma i suoi 4 intercetti sono quantomeno mitigati da 2 passaggi vincenti in end zone. Onore però alla difesa dei Browns che ha disputato un’eccellente partita sotto tutti i punti di vista.

    Rimonta vincente nell’ultimo quarto per i Detroit Lions che battono i Rams per 27-23 nonostante i 3 intercetti subìti da Stafford. Straordinario come al solito Calvin Johnson che riceve 6 volte per 111 yard di guadagno totale.

    Bene anche i Texans che si sbarazzano di Miami per 30-10 grazie al fenomenale runningback Foster autore di 2 touchdown. Dopo la gara il quarterback di Houston Schaub firma un rinnovo di contratto per 4 anni a 62 milioni di dollari.

    Larga vittoria di Atlanta a Kansas City (40-24): il ricevitore Julio Jones si segnala per 2 touchdown, prova opaca per i Chiefs.

    Serve l’overtime per decretare il vincitore tra Minnesota e Jacksonville, alla fine la spuntano i Vikings (26-23) grazie al field goal (ben 4 messi a segno in totale nel match) del kicker Walsh. 2 touchdown per il runningback Peterson mentre ai Jaguars non riesce il miracolo di vincere (o quantomeno pareggiare) la gara nel supplementare con la giocata di Gabbert che non va a buon fine.

    Polemiche nella gara tra Jets e Bills con i newyorchesi che si impongono per 48-28: Buffalo punta il dito sull’arbitraggio (ricordiamo che i direttori di gara ufficiali NFL sono stati sostituiti dalle riserve per il mancato rinnovo del contratto di lavoro). Sanchez guida con maestria l’attacco biancoverde (facendo rimanere Tebow in panchina), difesa dei Bills da rivedere nonostante l’acquisto del fortissimo Mario Williams nella free agency (che però se avesse voluto vincere il Super Bowl avrebbe fatto meglio a rinnovare con gli Houston Texans, squadra davvero eccezionale sotto ogni punto di vista).

    Tutto facile anche per i New England Patriots di Tom Brady (2 touchdown lanciati) che si sbarazzano dei Titans per 34-13, finale di gara emozionante a Phoenix dove i Cardinals la spuntano su Seattle (20-16) resistendo strenuamente nell’ultimo drive dei Seahawks arrivati pericolosamente a poche yard dal touchdown del contro-sorpasso e della vittoria ad una manciata di secondi dal termine.

    Dopo una stagione passata disastrosa, i nuovi (ma sempre giovanissimi) Tampa Bay Buccaneers hanno la meglio contro i rivali divisionali dei Carolina Panthers: primo tempo eccellente della squadra del nuovo head coach Schiano (13-0) che controlla poi il punteggio nella seconda parte pur però con qualche brivido (finale 16-10). Bene Freeman, quarterback dei Bucs, male Newton con un touchdown lanciato ma 2 intercetti e una prova al di sotto del suo standard.

    Prova di forza dei San Francisco 49ers che sbancano il campo dei Green Bay Packers per 30-22: nel match più interessante della prima settimana i Niners giocano una gran partita e con una difesa davvero eccezionale riescono a limitare il migliore tra i quarterback NFL, Aaron Rodgers dei Packers. Ritorno al touchdown per il veteranissimo Randy Moss che questa stagione la passerà in California, field goal da record per il kicker David Ackers che (anche grazie all’aiuto della barra trasversale!) infila un calcio da ben 63 yard pareggiando il record NFL. Per i Packers, candidati numeri 1 alla vittoria finale, inizio di stagione in salita.

    Robert Griffin III | © Ronald Martinez/Getty Images

    La sorpresa del giorno arriva da New Orleans, dove i Washington Redskins, reduci da annate disastrose, superano i padroni di casa dei Saints (campioni NFL solo 2 anni fa e team che lotterà per ripetersi) per 40-32: il protagonista assoluto del match è il quarterback rookie Robert Griffin III, la seconda scelta assoluta all’ultimo Draft (dietro solo al pariruolo Luck) guida la sua squadra come un giocatore navigato e chiude con statistiche impressionanti la sua prima gara tra i professionisti con 19/26 nei passaggi completati, 2 touchdown serviti (di cui uno da 88 yard per Pierre Garçon) per 320 yard totali e nessun intercetto. Al suo cospetto, almeno oggi, anche un super quarterback come Drew Brees sembra essere piccolo piccolo. E’ solo la prima gara ma se il buongiorno si vede dal mattino…Washington ha di che sperare in vista del futuro.

    Stanotte chiusura della prima giornata con i 2 Monday Night, ovvero Baltimore-Cincinnati (all’una italiana) e il derby californiano Oakland-San Diego (alle 4.15 circa).

    LEGGI ANCHE:

    RISULTATI NFL PRIMA GIORNATA 

    New York Giants-Dallas Cowboys 17-24
    Chicago Bears-Indianapolis Colts 41-21
    Cleveland Browns-Philadelphia Eagles 16-17
    Detroit Lions-Saint Louis Rams 27-23
    Houston Texans-Miami Dolphins 30-10
    Kansas City Chiefs-Atlanta Falcons 24-40
    Minnesota Vikings-Jacksonville Jaguars 26-23 (overtime)
    New Orleans Saints-Washington Redskins 32-40
    New York Jets-Buffalo Bills 48-28
    Tennessee Titans-New England Patriots 13-34
    Arizona Cardinals-Seattle Seahawks 20-16
    Green Bay Packers-San Francisco 49ers 22-30
    Tampa Bay Buccaneers-Carolina Panthers 16-10
    Denver Broncos-Pittsburgh Steelers 31-19
    Baltimore Ravens-Cincinnati Bengals lunedì ore 1.15 italiane
    Oakland Raiders-San Diego Chargers lunedì ore 4.15 italiane

    LE CLASSIFICHE (i numeri accanto alle squadre indicano prima le vittorie ottenute e poi le sconfitte subite in stagione):

    AFC East Division
    New England Patriots 1-0
    New York Jets 1-0
    Buffalo Bills 0-1
    Miami Dolphins 0-1

    AFC North Division
    Baltimore Ravens 0-0 (una gara in meno)
    Cincinnati Bengals 0-0 Una gara in meno)
    Pittsburgh Steelers 0-1
    Cleveland Browns 0-1

    AFC South Division
    Houston Texans 1-0
    Tennessee Titans 0-1
    Jacksonville Jaguars 0-1
    Indianapolis Colts 0-1

    AFC West Division
    Denver Broncos 1-0
    Oakland Raiders 0-0 (una gara in meno)
    San Diego Chargers 0-0 (una gara in meno)
    Kansas City Chiefs 0-1

    NFC East Division
    Dallas Cowboys 1-0
    Washington Redskins 1-0
    Philadelphia Eagles 1-0
    New York Giants 0-1

    NFC North Division
    Minnesota Vikings 1-0
    Detroit Lions 1-0
    Chicago Bears 1-0
    Green Bay Packers 0-1

    NFC South Division
    Tampa Bay Buccaneers 1-0
    Atlanta Falcons 1-0
    Carolina Panthers 0-1
    New Orleans Saints 0-1

    NFC West Division
    San Francisco 49ers 1-0
    Arizona Cardinals 1-0
    Seattle Seahawks 0-1
    Saint Louis Rams 0-1

  • Cowboys sorprendono Giants nella prima gara della nuova stagione NFL

    Cowboys sorprendono Giants nella prima gara della nuova stagione NFL

    La nuova stagione NFL ha preso il via nella notte italiana con la sfida tra i Cowboys ed i Giants. E si parte subito con una sorpresa perchè Dallas ha sbancato il campo dei campioni in carica di New York per 24-17 grazie alla fantastica prova del suo quarterback Tony Romo. Altro artefice del successo il wide receiver dei texani Kevin Ogletree. Romo ha lanciato per oltre 300 yard complessive (307 per la precisione) con 3 touchdown pass, 2 di questi sono finiti tra le mani proprio di Ogletree (114 le yard di guadagno sul terreno di gioco in soli 8 passaggi ricevuti).

    Ma per Dallas è stato decisivo anche il runningback DeMarco Murray che ha corso per 131 yard e nel secondo tempo è risultato anche lui fattore determinane nel successo dei Cowboys. Ottima anche la difesa texana che ha limitato il fortissimo quarterback dei Giants Eli Manning a sole 213 yard su lancio. Ed è stato proprio il passing game a condannare alla sconfitta il team campione del Mondo dato che come di consueto il gioco di corsa non ha prodotto risultati efficaci. Nella prossima partita ci si aspetta già qualcosa in più da parte dei  campioni in carica.

    La gara si accende nel secondo quarto dopo una prima frazione un pò bruttina terminata sullo 0-0: Roley intercetta Romo e porta il pallone sulla linea delle 2 yard di Dallas ma i Cowboys reggono e concedono solo il field goal che il kicker Tynes mette a segno per il provvisorio 3-0 New York. Romo però inverte l’inerzia del match già dal drive successivo e in collaborazione con Ogletree firma il touchdown che porta gli ospiti al riposo lungo avanti sul 7-3.

    All’inizio del secondo tempo altra giocata spettacolare del 32enne quarterback di Dallas che con una giocata da 40 yard porta la situazione sul 14-3 per i Cowboys (a ricevere il solito Ogletree). I Giants però reagiscono subito e con la corsa di Bradshaw (da 10 yard) accorciano le distanze sul 14-10.

    Dallas Cowboys | © Al Messerschmidt/Getty Images

    Poco dopo arriva la risposta texana con il field goal di Bailey (17-10) propiziato dalle grandi corse di Murray che guadagna ben 52 yard, nell’ultimo quarto gli ospiti allungano ulteriormente grazie al touchdown di Austin che a meno di 6 minuti dalla fine segna il 24-10 che chiude ogni speranza di vittoria per New York.

    C’è il tempo per assistere solo al touchdown dell’ex, dato che Martellus Bennett, tight end che fino allo scorso anno militava tra le fila dei Cowboys, fissa il 24-17 finale a 2 minuti dal termine, infatti Dallas tiene palla fino alla fine del tempo rimanente e porta a casa l’incontro.

    Oltre a questo primo emozionante match (anticipato da giovedì a mercoledì per il discorso alla Nazione del Presidente Barack Obama che si terrà in giornata) nel fine settimana la NFL vivrà altre entusiasmanti sfide: riflettori puntati alle 22.25 italiane sulla sfida tra Green Bay, grande favorita per il titolo, e San Francisco, una delle concorrenti più agguerrite. Nelle 9 gare in programma alle 19 italiane occhi su Chicago-Indianapolis per la prima partita nella Lega di Andrew Luck, quarterback con la stoffa del campione ed erede di Peyton Manning. Houston comincia contro Miami, New England a casa di Tennessee. Alle 2.20 italiane la sfida tra i nuovi Broncos proprio di Peyton Manning ed i sempre insidiosi Pittsburgh Steelers.

    RISULTATI NFL PRIMA GIORNATA 

    New York Giants-Dallas Cowboys 17-24
    Chicago Bears-Indianapolis Colts domenica ore 19 italiane
    Cleveland Browns-Philadelphia Eagles domenica ore 19 italiane
    Detroit Lions-Saint Louis Rams domenica ore 19 italiane
    Houston Texans-Miami Dolphins domenica ore 19 italiane
    Kansas City Chiefs-Atlanta Falcons domenica ore 19 italiane
    Minnesota Vikings-Jacksonville Jaguars domenica ore 19 italiane
    New Orleans Saints-Washington Redskins domenica ore 19 italiane
    New York Jets-Buffalo Bills domenica ore 19 italiane
    Tennessee Titans-New England Patriots domenica ore 19 italiane
    Arizona Cardinals-Seattle Seahawks domenica ore 22.30 italiane
    Green Bay Packers-San Francisco 49ers domenica ore 22.30 italiane
    Tampa Bay Buccaneers-Carolina Panthers domenica ore 22.30 italiane
    Denver Broncos-Pittsburgh Steelers domenica ore 2.30 italiane
    Baltimore Ravens-Cincinnati Bengals lunedì ore 1.15 italiane
    Oakland Raiders-San Diego Chargers lunedì ore 4.15 italiane

    LE CLASSIFICHE (i numeri accanto alle squadre indicano prima le vittorie ottenute e poi le sconfitte subite in stagione):

    AFC East Division
    New England Patriots 0-0
    New York Jets 0-0
    Buffalo Bills 0-0
    Miami Dolphins 0-0

    AFC North Division
    Pittsburgh Steelers 0-0
    Baltimore Ravens 0-0
    Cincinnati Bengals 0-0
    Cleveland Browns 0-0

    AFC South Division
    Houston Texans 0-0
    Tennessee Titans 0-0
    Jacksonville Jaguars 0-0
    Indianapolis Colts 0-0

    AFC West Division
    Denver Broncos 0-0
    Oakland Raiders 0-0
    San Diego Chargers 0-0
    Kansas City Chiefs 0-0

    NFC East Division
    Dallas Cowboys 1-0
    Washington Redskins 0-0
    Philadelphia Eagles 0-0
    New York Giants 0-1

    NFC North Division
    Green Bay Packers 0-0
    Detroit Lions 0-0
    Chicago Bears 0-0
    Minnesota Vikings 0-0

    NFC South Division
    New Orleans Saints 0-0
    Atlanta Falcons 0-0
    Carolina Panthers 0-0
    Tampa Bay Buccaneers 0-0

    NFC West Division
    San Francisco 49ers 0-0
    Arizona Cardinals 0-0
    Seattle Seahawks 0-0
    Saint Louis Rams 0-0

  • Olimpiadi di basket: Durant conduce gli Stati Uniti all’oro, Spagna KO

    Olimpiadi di basket: Durant conduce gli Stati Uniti all’oro, Spagna KO

    Tutto come da pronostico, anche se ottenuto con un pizzico di fatica in più rispetto al previsto: gli Stati Uniti di un super Kevin Durant e di un grande LeBron James battono la Spagna con il risultato di 107-100 nella Finalissima del le Olimpiadi di basket e vincono la medaglia d’oro. E’ il secondo successo olimpico di fila per gli americani nella pallacanestro dopo quello di Pechino 2008 dove nella Finale fu sempre la Spagna ad essere battuta.

    Gli iberici partono forte e volano sul 12-7 in avvio grazie alla vena realizzativa di Juan Carlos Navarro (10 punti con 3 triple). All’asso spagnolo risponde subito il fenomenale Durant che punisce la zona di coach Sergio Scariolo con i suoi tiri dall’angolo. L’ingresso in campo di Carmelo Anthony mette le ali alla Nazionale a stelle e strisce che vola sul 25-16 grazie ad un parziale di 18-2 in cui il giocatore dei New York Knicks piazza 8 punti. A ricucire il gap ci pensa il duo Fernandez-Ibaka che complice le disattenzioni difensive avversarie riporta nel match la “Roja”.

    La Spagna però deve fare i conti con il gran secondo quarto di Kevin Love che in pratica da solo regge attacco e difesa statunitense (9 pu ti e 6 rimbalzi il computo del giocatore di Minnesota nella frazione). La Spagna grazie all’indemoniato Navarro (19 punti)  resta a contatto (solo un punto separa le 2 squadre all’intervallo lungo, 59-58) mentre per gli U.S.A. ci sono 18 punti del solito Durant.

    L’avvio della seconda parte di gara sorride ai giallorossi che con uno scatenato Pau Gasol (13 punti in fila) tornano a mettere la testa avanti (67-64). Ibaka limita James ma a far rientrare immediatamente gli Stati Uniti è il talento di Kevin Durant che dall’arco inizia a bombardare il canestro avversario (82-81 alla fine del terzo periodo).

    Kevin Durant e LeBron James | © Christian Petersen/Getty Images

    Ultimo quarto tutto da vivere: Scariolo tenta il tutto per tutto ma Chris Paul scava un piccolo gap con il tiro dalla lunga distanza aiutato anche da un paio di magie di Kobe Bryant. Disperatamente la Spagna cerca di non sprofondare ma a dare la mazzata finale al team iberico è la premiata ditta Durant-James (il meglio possibile del basket odierno): la stella dei Miami Heat piazza 5 punti in un amen (schiacciata più tripla) che annientano la resistenza avversaria.Coach “K”, all’ultima gara sulla panchina della nazionale (ne ha vinte 62 su 63), toglie i titolari e svuota la panchina per dare spazio a tutti. E’ oro per gli Stati Uniti, decisivi  i canestri di LeBron James (19 punti) quando la palla scotta di più, un paio di lampi di Chris Paul nel finale (11 punti), la difesa di Kevin Love (9 punti e 9 rimbalzi) su Pau Gasol nel quarto periodo, e la grande prova di Kevin Durant (30 punti e 9 rimbalzi). Alla Spagna non è bastato un Pau Gasol straordinario (24 i suoi punti) e un Navarro indemoniato in avvio (19 punti nel primo tempo, spentosi alla distanza avendo racimolato 21 punti totali). Scariolo torna a Milano con l’argento.

    Nella Finale per il terzo/quarto posto la Russia batte l’Argentina per 81-77 e conquista il bronzo, prima medaglia nel basket olimpico da quando non c’è più la vecchia Unione Sovietica (oro a Seul 24 anni fa). I sudamericani vivono quasi esclusivamente sul tiro da 3 punti, i russi affidano le proprie speranze a Kirilenko ma soprattutto al neo Minnesota Timberwolves Alexei Shved che con una prova maiuscola da 25 punti ed una fondamentale tripla a 36 secondi dalla sirena finale regala la vittoria alla sua squadra. A fine incontro per l’ex CSKA ci sono 25 punti, 20 per Kirilenko mentre Fridzon chiude con 19. All’Argentina non bastano i 21 di Manu Ginobili, i 15 di Delfino ed i 16 di Nocioni.

    FINALE 3°/4° posto

    Argentina-Russia 77-81

    FINALE 1°posto

    STATI UNITI-SPAGNA 107-100

  • Stati Uniti inarrestabili, Argentina KO. Finale contro la Spagna

    Stati Uniti inarrestabili, Argentina KO. Finale contro la Spagna

    Gli Stati Uniti ottengono l’ennesima vittoria nel torneo di basket delle Olimpiadi di Londra 2012: nella semifinale dei Giochi gli americani trionfano per 109-83 sull’Argentina e volano alla finalissima che li metterà di fronte ai campioni d’Europa della Spagna, che a loro volta hanno fatto fuori la Russia in rimonta (67-59) nella partita che tutti volevano per la conclusione della competizione. In palio ovviamente il titolo di campioni olimpici e la medaglia d’oro.

    Il Dream Team è inarrestabile e doma l’Argentina (che ha gli uomini contati) in un match che vede gli uomini di coach Mike Krzyzewski partire forte grazie all’ispirato Kobe Bryant che mette a segno 11 dei primi 18 punti americani (18-6). I cambi però rischiano di far sprofondare la Nazionale a stelle e strisce che subisce un parziale dei sudamericani che si riportano in partita sul 19-17. I troppi tiri da 3 punti (14 nei primi 12 minuti) costringono coach “K” a rimettere in campo le proprie stelle e così sul parquet ritornano James, Durant e Bryant. LeBron è scatenato e permette alla sua squadra di ottenere un mini allungo sul 37-27 con 9 punti importantissimi. Per poter riacciuffare gli avversari l’Argentina si affida alle bombe e così si va al riposo lungo sul 47-40.

    In avvio di secondo tempo l’albiceleste rosicchia ancora qualcosa (51-46) ma a togliere le castagne dal fuoco agli statunitensi ci pensa il solito James che, indemoniato, inizia a fare magie in ogni zona del campo: segna, prende rimbalzi e sforna assist a ripetizione e proprio sui suoi scarichi Durant piazza 12 punti con 4 triple mentre la stella dei Miami Heat arriva a quota 18 con 6 assist e gli Stati Uniti volano sul 74-57 chiudendo in anticipo la pratica quando ancora mancano 10 minuti di gioco.

    Nel garbage time c’è spazio anche per Carmelo Anthony autore di 3 triple in appena 42 secondi che portano il punteggio sul 93-64, con coach Krzyzewski che invita i suoi a non umiliare gli avversari ma a portare sempre rispetto. A fine gara ci sono 19 punti di Kevin Durant, 18 per Carmelo Anthony e LeBron James che però aggiunge anche 7 rimbalzi e 7 assist, per i sudamericani invece 18 punti di Manu Ginobili (forse alla sua penultima gara in Nazionale), 15 per Carlos Delfino e Luis Scola.

    LeBron James | © Christian Petersen/Getty Images

    A contendere la medaglia d’oro agli Stati Uniti sarà la Spagna, già battuta 4 anni fa dagli assi NBA a Pechino 2008: la Roja ha avuto la meglio, in rimonta, su una Russia sprecona con il punteggio di 67-59. E’ la difesa la carta vincente del team allenato da Sergio Scariolo, soprattutto nel secondo tempo: nella prima parte di gara infatti Kirilenko e compagni paiono più decisi e determinati e volano sul massimo vantaggio (27-14) a 5 minuti dalla fine del primo tempo. Al riposo si arriva sul 31-20, ma la musica cambia nella ripresa con Fernandez e Calderon bravi a segnare da 3 con il play dei Toronto Raptors che firma il paeggio a quota 46. Da qui si gioca una nuova partita dove gli iberici hanno la meglio grazie al break propiziato da Pau Gasol (60-50). La Russia si riavvicina nell’ultimo minuto ma a dare il colpo di grazia alla Nazionale di Blatt è il leader Kirilenko che stranamente sbaglia 5 tiri liberi su 6 quando ancora tutto sarebbe stato possibile. 16 i punti di Pau Gasol, 11 quelli del fratello Marc con Calderon a quota 14 e Fernandez 11, mentre ai russi non bastano i 14 di Kaun ed i 10 di Kirilenko.

    Finale in programma tra Stati Uniti e Spagna domenica 12 agosto alle ore 16 italiane.

    SEMIFINALI:

    Stati Uniti-Argentina 109-83

    Russia-Spagna 59-67

    FINALE 3°/4° posto

    Argentina-Russia domenica 12 agosto ore 12

    FINALE 1°posto

    STATI UNITI-SPAGNA domenica 12 agosto ore 16

  • Howard ai Lakers. Iguodala va da Gallinari e Bynum ai Sixers

    Howard ai Lakers. Iguodala va da Gallinari e Bynum ai Sixers

    Gran colpo di mercato dei Los Angeles Lakers che quasi a sorpresa (quando nessuno se lo aspettava più) acquisiscono il fortissimo centro degli Orlando Magic Dwight Howard. Dopo alcuni giorni di immobilismo totale torna dunque a movimentarsi il mercato NBA. Per poter portare il miglior centro della Lega in California i gialloviola hanno dovuto cercare dei “partner” (visto che da soli i Lakers non avevano le contropartite adatte per chiudere il cerchio ed accontentare gli Orlando Magic) e nell’affare si sono inseriti dunque i Philadelphia 76ers ed i Denver Nuggets facendo diventare dunque la trade a 4 team.

    Il dettaglio della trade è questo: Dwight Howard passa dagli Orlando Magic ai Los Angeles Lakers, Andre Iguodala va dai Philadelphia 76ers ai Denver Nuggets del nostro Danilo Gallinari (con il quale formerà un duo davvero pericolosissimo sia in difesa che in attacco), Andrew Bynum viene ceduto dai Lakers ai Sixers (che si devono accollare il contratto anche di Jason Richardson dei Magic) mentre la formazione della Florida riceve Arron Afflalo, Al Harrington (dai Nuggets), Nikola Vucevic e Moe Harkless (dai Sixers) più 3 prime scelte future al Draft, una da ogni squadra coinvolta nell’operazione (più un’ulteriore seconda scelta da Denver).

    Sicuramente chi esce meglio da questa trade sono i Lakers che devono ringraziare la bravura del general manager Mitch Kupchak che senza sacrificare anche Pau Gasol è riuscito a prendersi il centrone di Orlando. Grazie a quest’operazione i gialloviola diventano la prima contendente per la vittoria del prossimo campionato NBA dato che un quintetto con Steve Nash in cabina di regia, Kobe Bryant guardia, Metta World Peace ala piccola, Pau Gasol ala grande e Dwight Howard centro sarà difficilissimo da battere (per non parlare di Antawn Jamison in uscita dalla panchina a fare il sesto uomo di lusso!).

    Dwight Howard | &© Chris Trotman/Getty Images

    Dall’affare escono bene anche Denver e Philadelphia: Iguodala completa un quintetto, quello dei Nuggets, che sarà insidioso per tutti e che potrà ulteriormente crescere vista la giovane età media. Bynum va invece a coprire un grosso buco a centro area nel roster dei Sixers e il team di Philadelphia andrà tenuto d’occhio dalle altre rivali della Eastern Conference.

    Chi invece esce con le ossa rotte da questo scambio sono gli Orlando Magic che perdono il loro giocatore migliore (e questo era assodato visto che il centro aveva fatto presente di voler essere ceduto) il loro leader, ma per un atleta come Howard avrebbero dovuto ottenere molto di più. Ora i Magic avranno parecchi anni bui davanti a loro dove dovranno cercare di ricostruire il team al meglio per riportarlo in alto, non proprio una cosa semplice per il neo G.M. Rob Hennigan.

    Superman ha trovato una casa. Siamo carichi, vogliamo riportare il titolo a Los Angeles”.

    Così Kobe Bryant, impegnato con team U.S.A. alle Olimpiadi di Londra 2012, dalla sua pagina Facebook accoglie Dwight Howard ai Los Angeles Lakers.

    Los Angeles e’ in fermento per l’affare ed e’ giusto che sia così. I Lakers si sono assicurati un giocatore che, speriamo, possa trascinare la franchigia anche quando io non ci sarò più. Ho gia’ parlato con Dwight Howard, siamo carichi per riportare il titolo a Los Angeles”.

    Nel messaggio, ci sono anche parole per Andrew Bynum, il centro che i Lakers hanno sacrificato nella trattativa:

    Gli auguro solo il meglio, spero che il prossimo anno disputi un campionato migliore dell’ottima stagione passata“.