Nell’anticipo della quinta giornata del campionato italiano di Serie A di basket la Montepaschi Siena travolge senza pietà la Virtus Roma imponendosi per 85-52. Partita a cui i biancoverdi imprimono ritmo alto fin dalla palla a 2 e che viene decisa da 2 break a metà del primo ed a metà del secondo quarto, 2 parziali identici di 11-0 che mandano letteralmente KO Roma che non riuscirà mai più a portarsi a ridosso dei campioni d’Italia. legabasket.itNella ripresa Siena amministra tranquillamente l’ampio margine costruito e Pianigiani si permette ampie rotazioni che fanno tirare il fiato a qualche titolare bisognoso di riposo. Datome e Slockar rispettivamente con 14 ed 11 punti sono i migliori per i giallorossi, mentre la Montepaschi ha nel solito Bo McCalebb (18 punti per lui) il top scorer, seguito a ruota da un grande Aradori con 15 punti e da un Moss molto attivo e presente sia in difesa che in attacco (12 punti totali di cui 10 solo nel primo periodo). Prima prova convincente nella sua avventura biancoverde per Igor Rakocevic che griffa 12 punti e regala agli spettatori la “chicca” di un canestro sulla sirena finale, un siluro tirato direttamente da sotto il suo canestro che si infila di precisione nella retìna avversaria (ovviamente annullato perchè il match era già concluso ma il gesto tecnico rimane lo stesso). Nella giornata di domani da tenere d’occhio la sfida tra Varese e Caserta (unica squadra imbattuta finora), il match tra Benetton Treviso e Bennet Cantù e la trasferta dell’Olimpia Milano a Casale Monferrato. RISULTATI SERIE A QUINTA GIORNATA (riposo per Montegranaro):Montepaschi Siena-Virtus Roma 85-52 Cimberio Varese-Pepsi Caserta domani ore 18:15 Vanoli Braga Cremona-Angelico Biella domani ore 18:15 Novipiù Casale Monferrato-EA7 Emporio Armani Milano domani ore 18:15 Sidigas Avellino-Banco di Sardegna Sassari domani ore 18:15 Scavolini Siviglia Pesaro-Umana Venezia domani ore 18:15 Banca Tercas Teramo-Canadian Solar Bologna domani ore 18:15 Benetton Treviso-Bennet Cantù domani ore 20:30CLASSIFICA 1. Montepaschi SI 8 2. Bennet Cantù 6 3. Sidigas AV 6 4. EA7?Emporio Armani MI 6 5. Cimberio VA 6 6.Pepsi CE 6 (una gara in meno) 7. Virtus Roma 4 8. Angelico BI 4 9. Banco di Sardegna SS 4 10. Canadian Solar BO 4 11. Scavolini Siviglia PS 4 (una gara in meno) 12. Vanoli?Braga CR 2 13. Fabi Shoes MGR 2 14. Benetton TV 2 (una gara in meno) 15. Umana VE 2 (una gara in meno) 16. Novipiù Casale Monferrato 0 17. Banca Tercas TE 0
Il posticipo della terza giornata di Eurolega va al Panathinaikos che in casa batte abbastanza agevolmente lo Zalgiris Kaunas per 92-75. Partita che i “Verdi” perdono dal proprio controllo solo nel secondo quarto, per poi iniziare a “martellare” nuovamente il canestro avversario nella ripresa. Tra i greci spiccano i 16 punti di Diamantidis, i 14 di Batiste ed i 13 a testa di Logan e Vougioukas. Inutile per lo Zalgiris la super prestazione di Sonny Weems, ex Toronto Raptors, che infila 21 punti rivelandosi ancora una volta uno dei migliori realizzatori della competizione. Con questo successo il Panathinaikos agguanta il CSKA Mosca di Andrei Kirilenko al primo posto del gruppo B con 3 vittorie e 0 sconfitte, lo Zalgiris Kaunas resta invece desolatamente ultimo. euroleague.netRicordiamo anche le alterne fortune delle 3 squadre italianeche nel terzo turno del massimo torneo continentale di basket hanno ottenuto 2 vittorie con Montepaschi Siena e Bennet Cantù ed un pesante KO da parte dell’Olimpia Milano che in qualche modo potrebbe complicare il cammino della squadra di Sergio Scariolo e Danilo Gallinari per quanto riguarda la qualificazione alla seconda fase della manifestazione. Risultati terza giornata EurolegaCaja Laboral vs Olympiacos 81-79KK Zagreb vs CSKA Moscow 47-89Montepaschi vs Galatasaray Medical Park 103-77Union Olimpija vs Asseco Prokom 70-62Unics vs. FC Barcelona Regal 65-93Fenerbahce Ulker vs. SLUC Nancy 90-86Maccabi Electra vs Real Madrid 88-82Bennet Cantu vs Bizkaia Bilbao 78-69Partizan mt:s vs Belgacom Spirou 91-81Emporio Armani vs Anadolu Efes 54-62Brose Baskets vs Unicaja 78-79Panathinaikos vs Zalgiris Kaunas 92-75CLASSIFICHE:GROUP A Caja Laboral 3-0 Bennet Cantu 2-1 Bizkaia Bilbao 1-2 SLUC Nancy 1-2 Olympiacos 1-2 Fenerbahce Ulker 1-2 GROUP B CSKA Moscow 3-0 Panathinaikos 3-0 Unicaja 2-1 Brose Baskets 1-2 Zalgiris Kaunas 0-3 KK Zagreb 0-3 GROUP C Real Madrid 2-1 Maccabi Electra 2-1 Anadolu Efes 2-1 Belgacom Spirou 1-2 Emporio Armani 1-2 Partizan mt:s 1-2 GROUP D Montepaschi Siena 3-0 FC Barcelona Regal 3-0 Unics 1-2 Galatasaray 1-2 Union Olimpija 1-2 Asseco Prokom 0-3
Un nuovo problema si aggiunge a tutti quelli già presenti nella vertenza tra giocatori e proprietari NBA, un nuovo ostacolo, per niente trascurabile, nella lunga strada che dovrebbe portare alla risoluzione del lockout che sta bloccando il campionato professionistico del basket americano. logo NBA / foto tratta dal webMolti giocatori non hanno infatti gradito come Derek Fisher e Billy Hunter, rappresentanti dell’associazione giocatori, stiano conducendo le trattative, rei secondo questo gruppo di “discordanti”, di aver concesso troppo alle richieste dei proprietari. Anche a dispetto delle classiche dichiarazioni di facciata della coppia Fisher-Hunter, che allontanano ogni sospetto sulla dissoluzione dell’associazione, le voci provenienti dagli States non lasciano dubbi e dipingono una situazione molto instabile all’interno che può esplodere da un momento all’altro all’ennesima mossa sbagliata dei 2 rappresentanti. La questione è molto rilevante visto che tra questi 50 atleti ci sarebbero anche alcuni All-Star, alcuni dei giocatori più forti della Lega, che quindi sono pronti a lasciare l’associazione mettendo in atto la “decertification” che come logica conseguenza avrebbe la dissoluzione dell’intero sindacato degli atleti. Per mettere in pratica lo scioglimento serve l’appoggio del 30% dei membri, quindi l’ipotesi non è campata in aria. E se tutto ciò avvenisse i singoli giocatori potrebbero fare causa alla NBA nei tribunali competenti per un “lockout non legale”. Sabato nuova riunione, che farà capire molto sul reale stato delle cose, sia tra le 2 parti (atleti contro proprietari), sia nell’associazione dei giocatori.
“Nel 2003/2004 io sono sulla corda perché non ho ancora un contratto per l’anno successivo, Kobe lo è perché teme di andare in prigione per le accuse di stupro e quindi continuiamo a punzecchiarci. Subito prima della stagione 2003-04 Phil Jackson e il resto dello staff ci invitano a non accusarci più pubblicamente, pena una multa. Ma Kobe che cosa fa? Rilascia un’intervista in cui dice che sono grasso, fuori forma, e che stavo sfruttando l’infortunio all’alluce per avere più tempo libero e per convincere la dirigenza ad allungarmi il contratto. Così aveva rotto la tregua, ed alla successiva riunione di squadra dico a tutti che l’avrei ucciso. Lui si alza e mi guarda dritto negli occhi e mi dice: “Hai sempre detto di essere il mio fratello maggiore, ma quando è successa questa cosa in Colorado (le accuse di stupro, n.d.r.) non mi hai nemmeno chiamato. Pensavo che mi avreste supportato, tutti, almeno pubblicamente. Dovreste essere miei amici”. E così all’improvviso scopriamo che gli importava qualcosa di noi quando immaginavamo che non gliene fregasse nulla. A questo punto interviene Brian Shaw: “Kobe, perché dici così? Shaq ti ha invitato a un sacco di feste a cui non ti sei mai presentato, ti ha invitato al suo matrimonio e tu non c’eri. Poi tu ti sei sposato e non hai invitato nessuno. E ora che sei nei guai ti aspetti che prendiamo le tue difese?”. Shaw va avanti per un po’, ma quando la situazione sembra essersi calmata io mi alzo e dico a Kobe che l’avrei ucciso se avesse rilasciato un’altra intervista del genere. Lui mi risponde con un chissenefrega. Da quel giorno abbiamo chiuso“.
Shaq racconta anche di un altro episodio avvenuto nel 1996/1997, anno in cui si trasferì ai Lakers dagli Orlando Magic dove trovò come suo compagno di squadra Kobe Bryant che i gialloviola acquistarono al Draft di quella stagione dagli allora Charlotte Hornets:
“Era giovane e immaturo, ma tutto quello che sta facendo ora me lo aveva già detto. Ricordo quando in autobus mi diceva che voleva essere il miglior realizzatore dei Lakers, vincere 5-6 anelli ed essere il migliore di sempre. Io lo liquido con un “sì, certo”, ma lui mi guarda negli occhi e mi dice che vuole essere il Will Smith della NBA. Ricordo che in quella mia prima stagione ai Lakers avevamo in squadra 2 matricole e li trattavamo piuttosto male: è un rito di passaggio in tutte le squadre NBA, ma noi forse siamo andati un po’ oltre. Derek Fisher, l’altra matricola, ha subìto senza lamentarsi. Kobe invece è andato dritto a lamentarsi da Jerry West!“
O’Neal non risparmia neanche l’altra grande “Star” del pianeta NBA, ovvero LeBron James con cui ha giocato per una sola stagione a Cleveland, nel 2009/2010:
“LeBron era una star grandissima, come lo ero io nel 2000 con i Lakers quando dominavo la NBA. Mike Brown, il nostro coach, era una brava persona, ma stava sempre sulla corda perché nessuno poteva dire niente a LeBron. Volevano tutti che restasse, quindi gli permettevano di fare praticamente tutto. Ricordo una sessione video in cui il coach stava analizzando gli errori in difesa dopo una partita. In uno spezzone LeBron non ritorna a difendere dopo aver sbagliato un tiro, ma il coach non dice una parola e passa alla clip successiva, in cui Mo Williams commette lo stesso errore. Ed il coach lo riprende. Delonte West allora si alza dalla sedia e protesta, ed il coach praticamente gli dà ragione. Non so se Kobe ascolterà Mike Brown (nuovo tecnico dei Lakers), ma di sicuro LeBron non l’ha mai fatto!“