Autore: slevin

  • MLB, Albert Pujols lascia i Cardinals e va agli Angels

    MLB, Albert Pujols lascia i Cardinals e va agli Angels

    Grande colpo nel mercato della MLB: il fortissimo Albert Pujols lascia i Saint Louis Cardinals con cui aveva vinto qualche settimana fa le World Series 2011 (bissando il trionfo del 2006) risultando decisivo in molte delle sfide finali contro i Texas Rangers e si accasa ai Los Angeles Angels con un contratto a dir poco faraonico!

    Albert Pujols | © Jamie Squire/Getty Images

    Pujols, nominato per 3 volte M.V.P. della National League, era il free agent più ambito in questa offseason anche se i Cardinals sembravano sul punto di rinnovargli il contratto a suon di milioni di dollari ma ad interrompere la storia d’amore (che durava ormai da più di 10 anni) tra il prima base e la franchigia di Saint Louis ci hanno pensato i Los Angeles Angels che hanno convinto il giocatore con un’offerta da 26 milioni di dollari all’anno per 10 anni di contratto. I Cardinals erano fermi a circa 220 (40 in meno quindi) e si sono dovuti arrendere non potendo rilanciare ulteriormente. Ma non sorridono neanche i Marlins che al giocatore avevano proposto 10 anni di accordo a 30 milioni a stagione, facendo i calcoli ben 40 milioni in più rispetto ai californiani. Pujols ha però deciso di rifiutare la squadra di Miami e di iniziare una nuova avventura in California.

    La cifra fa balzare Albert Pujols al secondo posto tra i giocatori più pagati della storia della Lega, dietro solo ai 275 milioni di dollari promessi dai New York Yankees a Alex Rodriguez nel 2008. E’ un colpo terribile per i campioni in carica dei Cardinals, che in breve tempo hanno perso il loro migliore giocatore e lo storico allenatore Tony La Russa (primo head coach nella storia MLB a ritirarsi subito dopo aver vinto il titolo), mentre è il colpo della vita per gli Angels, che vogliono finalmente fare il tanto atteso salto di qualità sfruttando le doti di slugger di Pujols. E per confermare che a Los Angeles fanno sul serio la dirigenza ha strappato alla concorrenza anche il fortissimo lanciatore dei Texas Rangers C.J. Wilson: ad essere beffati i soliti Marlins che non hanno potuto competere con i 77,5 milioni di dollari (in 5 anni) messi sul piatto dagli Angels.

  • NBA, Bargnani pronto a giocare. Casey lancia il Mago in attacco

    NBA, Bargnani pronto a giocare. Casey lancia il Mago in attacco

    La nuova stagione NBA è alle porte e dopo la grande paura del lockout che ha bloccato la Lega per oltre 160 giorni ormai le squadre ed i giocatori si preparano all’esordio stagionale.

    Andrea Bargnani | © JANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images

    Chi non vede l’ora di mettere piede sul parquet è Andrea Bargnani, stella dei Toronto Raptors, squadra chiamata al pronto riscatto dopo una stagione deludente da sole 22 vittorie e 60 sconfitte, score che ha lasciato i canadesi al terz’ultimo posto assoluto nella classifica generale della Lega.

    Andrea sembra molto carico in vista della nuova stagione:

    Sono stato in Europa per 6 mesi, volevo tornare a Toronto e sono rientrato a novembre. Ho ricominciato ad allenarmi qui da solo. Sto facendo un po’ di tutto per entrare in forma: corsa, pesi, tiro. In campo faccio un po’ di tutto, quindi devo migliorare ogni aspetto del gioco. Baseremo tutto sulla difesa, quello sarà la cosa principale su cui ci concentreremo. Lo scorso anno il rendimento difensivo è stato il principale problema. Siamo stati una delle peggiori squadre della Lega. In questo campionato sarà importante sfruttare tutti i momenti per riposare, non ci saranno tanti giorni liberi in un campionato così compatto. Bisognerà aver cura del proprio fisico. E’ la mia sesta stagione, devo aiutare i giovani ad adattarsi in fretta. Non abbiamo troppo tempo dobbiamo fare gruppo subito e sfruttare al meglio il training camp. Siamo tutti molto carichi, siamo pronti per partire“.

    Queste le parole del numero 7 sul sito ufficiale dei Raptors.

    A consacrare il giocatore della Nazionale italiana poi ci ha pensato anche il suo coach Dwane Casey, da quest’anno nuovo allenatore al posto dell’esonerato Jay Triano:

    Bargnani ha il dono di essere un grande attaccante e noi dovremo proteggerlo in difesa. E’ stato sottoposto da sempre a grandi pressioni. Non è un gran difensore ma è uno splendido tiratore da 3 punti, un’arma offensiva, un giocatore in grado di allargare il campo. Il lavoro dello staff tecnico deve portare a ridurre le situazioni in cui lui è esposto in uno contro uno, la nostra difesa e i nostri schemi dovranno evitare che ogni giocatore sia particolarmente esposto. Avevamo questa filosofia anche a Dallas.

    Il lavoro di Casey sarà incentrato soprattutto sulla difesa:

    Cambiare la cultura di un gruppo è difficile, si tratta di diventare una squadra difensiva. Un passo avanti a partita è quello che ci serve, sappiamo che il processo sarà lungo, non è un qualcosa che si crea in una sera. Vogliamo avere una mentalità che ci consenta di proteggere l’area, vogliamo sfruttare le nostre qualità con la difesa a zona per raggiungere questo obiettivo“.

  • NBA: McGrady ad Atlanta, Battier a Miami

    NBA: McGrady ad Atlanta, Battier a Miami

    Mercato aperto solo da qualche ora in NBA ma ci sono già tanti colpi da segnalare. Shane Battier, nell’ultima stagione gregario di lusso prima agli Houston Rockets e poi ai Memphis Grizzlies, decide di firmare per i vice campioni in carica dei Miami Heat. Per lui ci dovrebbe essere un contratto da 5 anni. Miami aggiunge così difesa ed esperienza nel suo roster senza dimenticare che Battier è uno dei migliori tiratori da 3 punti della Lega, che sarà molto utile sugli scarichi di LeBron James e Dwyane Wade.

    Tracy McGrady, Detroit Pistons | © Harry How/Getty Images

    Altra notizia di rilievo è la firma di Tracy McGrady con gli Atlanta Hawks che con l’ingaggio da parte dell’ex stella di Orlando Magic e Houston Rockets rinunceranno quasi certamente a Jamal Crawford.

    Nelle prossime ore potrebbe esserci un doppio colpo per i New York Knicks che in attesa dell’evolversi della situazione Chris Paul pensano a Tyson Chandler ed a Grant Hill per puntellare il roster.

    Detroit rinnova il contratto a Tayshaun Prince: per lui un quinquennale da 27 milioni di dollari.

    Greg Oden è vicino a prolungare la sua esperienza in Oregon con i Portland Trail Blazers. Ecco perchè i Miami Heat hanno ingaggiato il centro, ex New York Knicks, Eddy Curry. Lascia la squadra della Florida il pari ruolo Jamaal Magloire: il giocatore nato a Toronto torna a casa, firmando un contratto con i Raptors di Andrea Bargnani e va a rinforzare una delle peggiori difese della Lega.

    I Sacramento Kings hanno offerto un quinquennale da 20 milioni di dollari a Chuck Hayes, centro degli Houston Rockets ormai libero sul mercato. Nei prossimi giorni l’accordo verrà finalizzato.

    Come riserva di Tony Parker i San Antonio Spurs hanno ufficializzato l’acquisto di T.J. Ford.

    I Phoenix Suns hanno raggiunto un accordo con Shannon Brown per un contratto annuale da 3,5 milioni di dollari. Mossa prevedibile vista la possibile perdita di Grant Hill.

    Chiudiamo con il botto: Caron Butler rifiuta San Antonio e Chicago e firma per 3 anni a 24 milioni di dollari con i Los Angeles Clippers!

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  • Ratificato il nuovo contratto collettivo, la NBA può partire

    Ratificato il nuovo contratto collettivo, la NBA può partire

    E’ ufficiale: la NBA prenderà il via il 25 dicembre, giorno di Natale, con 5 partite in programma. Nella notte infatti è stata raggiunta la maggioranza dei voti nella votazione per l’approvazione del nuovo contratto collettivo. Maggioranza dunque sia per quanto riguarda i voti dei proprietari che per ciò che concerne quelli dei giocatori.

    Nba | foto tratta dal web

    Il nuovo contratto di lavoro è decennale ma prevede una clausola d’uscita al sesto anno se qualcosa non dovesse funzionare. L’intesa è stata approvata da 25 proprietari su 30, mentre per quanto riguarda i giocatori sono stati 200 ad esprimere la propria opinione e si è raggiunto l’86% di adesioni positive.

    La felice conclusione di questa vicenda consente la ripresa delle attività: oggi infatti aprono i training camp delle squadre (gli allenamenti tra compagni) e possono formalmente cominciare le trattative per l’ingaggio dei free agent, i giocatori svincolati, con la ripresa del mercato.

    Il Commissioner David Stern ed il suo vice Adam Silver hanno annunciato l’accordo nel corso di una conferenza stampa, ponendo fine a quasi 2 anni di difficili negoziati che hanno portato alla seconda stagione dimezzata nella storia della Lega (la prima fu nel 1998/1999 e come logica conseguenza portò ad una regular season da 50 partite con il via nel mese di gennaio). Il campionato inizierà a Natale con 5 sfide elettrizzanti come New York-Boston, Lakers-Bulls, Thunder-Magic, Warriors-Clippers e la tanto attesa rivincita delle ultime Finals NBA Miami Heat-Dallas Mavericks. Italiani in campo il 26 dicembre con Andrea Bargnani e i Toronto Raptors che affronteranno i Cleveland Cavaliers in trasferta, Marco Belinelli e i New Orleans Hornets che se la vedranno con i Phoenix Suns, mentre Danilo Gallinari con i Denver Nuggets debutterà a Dallas, contro i Mavericks campioni in carica. Il campionato si concluderà il 26 aprile dopo 66 partite. Poi playoff per 16 squadre che eleggeranno la vincente della stagione 2011/2012.

    Il lockout è ufficialmente finito dopo ben 161 giorni e il basket a stelle e strisce può finalmente ripartire!

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  • NBA, salta l’acquisto di Chris Paul per i Lakers

    NBA, salta l’acquisto di Chris Paul per i Lakers

    Era tutto fatto, ma sul più bello David Stern, Commissioner NBA, ha bloccato tutto: Chris Paul sarebbe diventato un giocatore dei Los Angeles Lakers, la trade che doveva portare il fortissimo playmaker in maglia gialloviola prevedeva l’inserimento di un terzo team per far quadrare lo scambio ed i salari dei giocatori. In breve in California sarebbe dovuto approdare proprio Paul, mentre New Orleans come contropartite avrebbe ricevuto Lamar Odom proprio dai Lakers e in più Luis Scola, Kevin Martin e Goran Dragic dagli Houston Rockets che per i 3 giocatori messi sul piatto avrebbero potuto usufruire dei servigi dello spagnolo Pau Gasol.

    Chris Paul, New Orleans Hornets | © Harry How/Getty Images

    Quando tutto sembrava sul punto di essere ufficiale è però intervenuto Stern che con una mossa a sorpresa ha bloccato tutta la trade mantenendo immutato lo scenario. Gli Hornets infatti sono di proprietà della NBA che li ha acquisiti qualche mese fa e Stern ha il potere di opporsi o dichiararsi favorevole alle operazioni di mercato visto che il suo ruolo, oltre a quello di Commissioner della Lega, è anche di fare il Presidente della franchigia della Louisiana. A bloccare tutto, a quanto pare, l’insoddisfazione di Stern sull’equilibrio dello scambio ritenuto iniquo per i “Calabroni” (a nostro parere l’unica squadra che ci avrebbe in qualche modo rimesso sarebbero stati i Rockets che per avere Gasol avrebbero smantellato la squadra dando 3 ottimi giocatori). In realtà a far saltare lo scambio è stato il parere contrario di alcuni proprietari furibondi: diversi “owners” hanno alzato la voce a New York durante il meeting del Board of Governors chiamato a ratificare il nuovo contratto collettivo che dovrebbe garantire maggiore equilibrio nel torneo.

    Addirittura Dan Gilbert, padrone dei Cleveland Cavaliers, propone ora che per gli eventuali scambi o semplici operazioni di mercato di New Orleans ci sia una votazione collegiale da parte dei proprietari delle altre 29 franchigie NBA proprio perchè il team di coach Monty Williams appartiene alla Lega. Per gli Hornets però a bene vedere è una grossa occasione persa dato che a fine anno Paul, che ha già dichiarato di non firmare il rinnovo di contratto, sarà libero di accasarsi altrove praticamente gratis!

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  • NHL: Florida fa fuori Boston. Cadono i Rangers, Minnesota batte i Kings

    NHL: Florida fa fuori Boston. Cadono i Rangers, Minnesota batte i Kings

    Ben 12 le partite disputate nella notte NHL con tantissime sfide terminate in overtime o agli shootout.

    Continua il momento d’oro dei Florida Panthers capaci di andare a vincere con un secco 2-0 sul ghiaccio dei campioni in carica dei Boston Bruins. I Panthers piazzano i 2 goal decisivi negli ultimi 2 minuti e mezzo di gioco della partita con Kopecky e Versteeg. Incredibile il goalie di Florida Theodore che compie 40 salvataggi per il suo personale shutout.

    Minnesota Wild | © Hannah Foslien/Getty Images

    Servono i rigori per decidere la vincente del match tra Ottawa e New Jersey: gara emozionante con i Senators che vanno sul 3-0 (Michalek, Foligno e Alfredsson) ma i padroni di casa ribaltano il punteggio con 4 goal in fila ad opera di Parise, Zubrus, Tedenby e Kovalchuk. Devils però beffati a soli 5 secondi dal termine da Jesse Winchester che regala il pari ai canadesi. Agli shootout però New Jersey è più precisa e porta a casa il match.

    Chicago vince in overtime contro gli Islanders: decisiva la doppietta di Patrick Sharp (soprattutto il goal dopo un minuto e mezzo dall’inizio dei supplementari).

    Successo di rigore anche per i Lightning che battono una delle migliori formazioni del momento, i New York Rangers: inutili le 29 parate del goalie newyorchese Lundqvist.

    Philadelphia vince lo scontro diretto contro i Penguins e si prende la leadership dell’Atlantic Division sopravanzando proprio Pittsburgh. Flyers subito sul 3-0 (Briere, Simmonds, Hartnell) bravi poi a contenere il ritorno dei Penguins (a segno con Neal e Malkin).

    Overtime anche nella sfida tra Predators e Blue Jackets: occasione sprecata per Columbus che in avvio si porta in vantaggio per 3-1 (Carter, Vermette e Dorsett, reti intervallate dal provvisorio 2-1 di Fisher). Poi strepitosa reazione di Nashville che ad un minuto e mezzo dalla fine dell’incontro trova 2 reti in breve tempo per il 3-3 (Hornqvist e Kostitsyn). Decide tutto Colin Wilson con la rete del 4-3 dopo 100 secondi di supplementare.

    Servono gli shootout pure nel match tra Vancouver e Montreal: i Canucks si impongono per 4-3 nonostante il secco 3-0 con cui gli Habs aprono la partita (St-Denis, Diaz e Cole). Prodigioso recupero di Vancouver con Raymond, Hodgson e Salo. Ai rigori decide il goalie Roberto Luongo dei Canucks insuperabile per i giocatori di Montreal.

    Affermazione in scioltezza per Detroit su Phoenix: Red Wings a segno consecutivamente per 5 volte (Bertuzzi, Filppula, Holmstrom, Helm ed Hudler). Solo nel finale arrivano i goal della bandiera dei Coyotes, con Vrbata ed Hanzal.

    Tutto facile anche per Saint Louis contro Anaheim: 4-2 per i Blues che partono bene segnando l’1-0 con Porter. Provvisorio pareggio di Ryan, prima che i padroni di casa vadano in rete con Cole ed Oshie. Smith-Pelly fa 3-2 ma ancora Oshie chiude i conti a porta vuota.

    I Flames si impongono per 3-2 su Colorado: partono bene gli Avalanche, in rete con Duchene. Calgary risponde con Stempniak e Glencross, il pari della squadra di Denver arriva con Galiardi. Decide tutto Olli Jokinen con la rete del 3-2 finale.

    Minnesota è inarrestabile e miete un’altra vittima illustre, i Los Angeles Kings, battuti sul ghiaccio di casa per 4-2: Wild travolgenti a segno con Koivu, Powe e Scandella, riduce le distanze Penner, ma Almond fa 4-1 in favore degli ospiti. A poco serve a 4 minuti dalla sirena finale la marcatura di Hunter. Straordinaria prova (la seconda consecutiva) per il goalie dei Wild Matt Hackett autore di 42 parate complessive su 44 tiri tentati verso i suoi pali.

    Infine netto successo degli Sharks su Dallas per 5-2: “Squali” che iniziano col piede giusto e si portano sul 2-0 grazie a Couture e McGinn, Stars che si riportano in partita con le reti di Ribeiro e Morrow. Il possibile pericolo sveglia i californiani che scrivono la parola fine sulla partita con 3 reti di fila segnate da Clowe, Winchester e Mitchell.

    RISULTATI NHL 8 dicembre 2011

    Boston Bruins-Florida Panthers 0-2
    New Jersey Devils-Ottawa Senators 5-4 (shootout)
    New York Islanders-Chicago Blackhawks 2-3 (overtime)
    New York Rangers-Tampa Bay Lightning 2-3 (shootout)
    Philadelphia Flyers-Pittsburgh Penguins 3-2
    Columbus Blue Jackets-Nashville Predators 3-4 (overtime)
    Montreal Canadiens-Vancouver Canucks 3-4 (shootout)
    Detroit Red Wings-Phoenix Coyotes 5-2
    Saint Louis Blues-Anaheim Ducks 4-2
    Calgary Flames-Colorado Avalanche 3-2
    Los Angeles Kings-Minnesota Wild 2-4
    San Josè Sharks-Dallas Stars 5-2

  • NFL, Pittsburgh batte Cleveland

    NFL, Pittsburgh batte Cleveland

    Termina con il prevedibile successo dei Pittsburgh Steelers l’anticipo della 14esima giornata della regualar season NFL: la squadra di coach Mike Tomlin ha la meglio sui rivali divisionali dei Cleveland Browns per 14-3 in un match tutt’altro che emozionante e spettacolare ma che significava molto per i gialloneri in chiave playoff.

    Ben Roethlisberger, Pittsburgh Steelers | © Jared Wickerham/Getty Image

    C’è da dire poco sulla gara per via del basso punteggio: a portarsi in vantaggio sono gli ospiti che con il kicker Dawson mettono a segno il field goal del 3-0, la reazione degli Steelers si concretizza poco più tardi grazie al touchdown servito da Roethlisberger, su un piatto d’argento, al ricevitore Cotchery (7-3). Poi il punteggio non si muove più, nè nel secondo quarto, nè nel terzo periodo. Le emozioni riprendono nella quarta ed ultima frazione di gioco quando Cleveland va vicina al touchdown del possibile vantaggio ma a pochissimo dalla end zone avversaria il quarterback Colt McCoy si fa intercettare il passaggio da Gay che salva sostanzialmente il risultato per il suo team. Sul drive seguente, a 3 minuti dalla fine della partita, arriva la perla di Roethlisberger che con un touchdown pass di 79 yard per Antonio Brown mette a tabellone i punti della sicurezza. I Browns non hanno più la forza di reagire e l’incontro termina con il risultato di 14-3 in favore della franchigia della Pennsylvania.

    Roethlisberger, pur non essendo al meglio per alcuni fastidi alla caviglia sinistra, è sceso in campo ed ha condotto la sua squadra alla vittoria lanciando per 280 yard complessive con 2 touchdown ed un intercetto ad opera di Adams. Tanta paura per lui e per i tifosi quando dopo un sack nel secondo quarto è rientrato negli spogliatoi per fare i raggi X che hanno escluso eventuali lesioni dopo il brutto colpo ricevuto. E’ così potuto rientrare per giocare tutto il secondo tempo. Ottima la prova anche di Antonio Brown che ha totalizzato 151 yard su ricezione (ed un touchdown, quello fantastico da 79 yard). Bene anche il running back Mendenhall autore di 18 corse per 76 yard guadagnate complessivamente. Come al solito molto aggressiva la difesa giallonera che collezione 3 sack ai danni di Colt McCoy (2 di Worilds) e 2 intercetti firmati da Polamalu e dal già citato Gay.

    Per quanto riguarda Cleveland nonostante le 209 yard su lancio è da giudicare negativamente la prova del quarterback McCoy che nel momento cruciale, quando Cleveland potrebbe segnare i punti del vantaggio, si fa intercettare da Gay e manda all’aria i piani dei Browns (per lui in totale 2 intercetti e neanche un touchdown pass). Serve quindi a poco la prova sostanzialmente buona della difesa che concede il minimo necessario ai padroni di casa.

    Gli Steelers con questa vittoria (l’ottava nelle ultime 9 giornate) hanno un record ora di 10 vinte e 3 perse ed in attesa della partita di Baltimore (9 vinte e 3 perse) passano a condurre la AFC North Division sperando che i Ravens compiano un (seppur improbabile) passo falso domenica contro i derelitti Indianapolis Colts sempre più proiettati verso la prima scelta assoluta al prossimo Draft. Gli scontri diretti stagionali infatti sorridono ai Ravens capaci di battere Pittsburgh sia nel match di andata che in quello di ritorno. Per i Browns invece stagione ormai compromessa, e non da ora (non lascia scampo infatti il pessimo record di soli 4 successi a fronte del nono KO stagionale). C’è da ricordare che la franchigia dell’Ohio ha perso per la 15esima volta nelle ultime 16 partite disputate contro i rivali divisionali degli Steelers.

    Infine una nota necessaria: nella giornata odierna Ben Roethlisberger si sottoporrà ad una risonanza magnetica per valutare eventuali danni dopo il terribile sack subìto in partita. I Tifosi gialloneri incrociano le dita e sperano nel meglio visto che in questo periodo molti quarterback hanno dovuto rinunciare al resto della stagione per gravi infortuni di gioco.

    RISULTATI NFL QUATTORDICESIMA GIORNATA

    Pittsburgh Steelers-Cleveland Browns 14-3
    Baltimore Ravens-Indianapolis Colts domenica ore 19:00
    Carolina Panthers-Atlanta Falcons domenica ore 19:00
    Cincinnati Bengals-Houston Texans domenica ore 19:00
    Detroit Lions-Minnesota Vikings domenica ore 19:00
    Jacksonville Jaguars-Tampa Bay Buccaneers domenica ore 19:00
    Miami Dolphins-Philadelphia Eagles domenica ore 19:00
    New York Jets-Kansas City Chiefs domenica ore 19:00
    Tennessee Titans-New Orleans Saints domenica ore 19:00
    Washington Redskins-New England Patriots domenica ore 19:00
    Arizona Cardinals-San Francisco 49ers domenica ore 22:00
    Denver Broncos-Chicago Bears domenica ore 22:00
    Gren Bay Packers-Oakland Raiders domenica ore 22:30
    San Diego Chargers-Buffalo Bills domenica ore 22:30
    Dallas Cowboys-New York Giants domenica ore 2:30
    Seattle Seahawks-Saint Louis Rams Monday Night ore 2:30

    LE CLASSIFICHE (i numeri accanto alle squadre indicano prima le vittorie ottenute e poi le sconfitte subite in stagione):

    AFC East Division
    New England Patriots 9-3
    New York Jets 7-5
    Buffalo Bills 5-7
    Miami Dolphins 4-8

    AFC North Division
    Pittsburgh Steelers 10-3
    Baltimore Ravens 9-3
    Cincinnati Bengals 7-5
    Cleveland Browns 4-9

    AFC South Division
    Houston Texans 9-3
    Tennessee Titans 7-5
    Jacksonville Jaguars 3-9
    Indianapolis Colts 0-12

    AFC West Division
    Oakland Raiders 7-5
    Denver Broncos 7-5
    Kansas City Chiefs 5-7
    San Diego Chargers 5-7

    NFC East Division
    Dallas Cowboys 7-5
    New York Giants 6-6
    Washington Redskins 4-8
    Philadelphia Eagles 4-8

    NFC North Division
    Green Bay Packers 12-0
    Chicago Bears 7-5
    Detroit Lions 7-5
    Minnesota Vikings 2-10

    NFC South Division
    New Orleans Saints 9-3
    Atlanta Falcons 7-5
    Tampa Bay Buccaneers 4-8
    Carolina Panthers 4-8

    NFC West Division
    San Francisco 49ers 10-2
    Seattle Seahawks 5-7
    Arizona Cardinals 5-7
    Saint Louis Rams 2-10

    IN ROSSO LE QUALIFICATE AI PLAYOFF

  • Eurolega, Siena batte il Galatasaray. Lo Spirou tiene in vita Milano

    Eurolega, Siena batte il Galatasaray. Lo Spirou tiene in vita Milano

    Serata positiva per le squadre italiane in Eurolega: la Montepaschi Siena esce vittoriosa per 67-63 dal difficile parquet del Galatasaray nonostante i gravi infortuni subìti in questi ultimi giorni che hanno ridotto ai minimi termine gli uomini a disposizione di coach Simone Pianigiani. Risultato favorevole anche per l’Olimpia Milano che dopo la brutta sconfitta di ieri patita in Turchia contro l’Efes (84-70) riceve grandi notizie dal Belgio dove il Belgacom Spirou ha la meglio sul Partizan Belgrado con il risultato di 84-79 e permette ai biancorossi di sperare ancora nella qualificazione alle Top 16 che solo ieri sembravano un miraggio (a 2 turni dal termine i lombardi hanno 2 vittorie e 6 sconfitte mentre i bianconeri 4 vittorie ed altrettante sconfitte). Nel prossimo turno Milano riceverà la visita proprio dello Spirou mentre per il Partizan ci sarà la difficile trasferta contro il Real Madrid capoclassifica del Gruppo C. Ovviamente l’Emporio Armani deve battere i belgi e sperare che gli spagnoli facciano altrettanto contro i serbi. Se tutto ciò dovesse verificarsi poi nell’ultimo turno lo scontro diretto tra la squadra di Scariolo e quella di Jovanovic deciderà l’ultima squadra del girone C ad accedere al secondo turno: Milano dovrà vincere con uno scarto superiore ai 4 punti avendo perso “l’andata” in casa per 69-65. Ma dopo stasera tutto potrebbe succedere!

    David Andersen, Montepaschi Siena | © BULENT KILIC/AFP/Getty Images

    Ritornando a Siena, grande prova di forza e di carattere dei campioni d’Italia capaci, pur menomati, di vincere su uno dei parquet più “caldi” d’Europa. Senza gli infortunati Rimantas Kaukenas, Ksistof Lavrinovic e Bo McCalebb e non potendo usufruire in stagione di Omar Thomas squalificato in settimana per 16 mesi dalla Disciplinare per il suo passaporto, batte il Galatasaray 67-63 e consolida il suo secondo posto nel girone D. Montepaschi che prova a scappare via in apertura di match (13-8) con Rakocevic ma riacciuffata e superata da Andric, Lucas e Lakovic (19-18 alla prima pausa). L’equilibrio permane anche nel secondo quarto ed i turchi mantengono il punto di vantaggio alla fine del primo tempo (33-32).

    In apertura di secondo tempo i padroni di casa provano a scappare con un parziale di 8-0 griffato ancora Andric-Lakovic. La botta potrebbe essere tremenda per chiunque ma non per i ragazzi di Pianigiani che con il fantastico trio Andersen-Michelori-Zisis riesce non solo a recuperare lo svantaggio di 9 punti ma addirittura ad andare vanti di ben 7 punti (50-43 alla fine del terzo periodo). Il Galatasaray non ci sta e in 5 minuti riapre completamente il match portandosi anche in vantaggio (55-53 al 35esimo). Qui entra in scena Andersen che con 8 punti nei 105 secondi finali manda in pezzi gli sforzi ed i sogni degli avversari e regala un successo meritato ai biancoverdi che si dimostrano più forti di qualsiasi avversità! Straordinario Andersen che chiude a quota 18 punti di cui 10 nel quarto finale conditi da 8 rimbalzi, bene Rakocevic con 17. Per il Galatasaray ci sono i 15 punti di Lakovic, i 14 di Andric ed i 10 di Lucas.

    Per quanto riguarda gli altri risultati di giornata il Barcellona mantiene la testa del girone D (quello di Siena) e resta imbattuto con 8 vittorie e 0 sconfitte con il successo 63-50 sull’Unics Kazan (13 punti per il blaugrana Navarro). Il Brose Baskets compie un grande passo in avanti in chiave qualificazione superando l’Unicaja Malaga in trasferta per 90-79 grazie ai 23 punti di Jenkins ed alla doppia doppia da 11 punti e 13 rimbalzi di Tucker, inutili per gli spagnoli i 17 punti a testa di Rowland e Freeland. Il Real Madrid si prende il primo posto nel girone C battendo il Maccabi per 88-64 (26 punti ed 8 rimbalzi per Nikola Mirotic) mentre l‘Olympiacos ottiene un’affermazione vitale contro il Caja Laboral, che cede di misura 84-82 nonostante la strepitosa prova di Mirza Teletovic da 32 punti, 7 rimbalzi, 2 assist, 2 recuperi e 2 stoppate. Infine il già citato successo dello Spirou Charleroi contro il Partizan che tiene in corsa Milano: Mallet è il trascinatore del Belgacom con 22 punti mentre ai serbi non bastano i 22 di Acie Law.

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    Risultati ottava giornata Eurolega:

    CSKA Moscow vs KK Zagreb 87-74
    Zalgiris Kaunas vs Panathinaikos 59-94
    Anadolu Efes vs EA7 Armani 84-70
    Gescrap Bilbao vs Bennet Cantù 64-67
    Asseco Prokom vs U. Olimpija 67-52
    SLUC Nancy vs FB Ulker 53-73
    Unicaja Malaga vs Brose Baskets 79-90
    GS Medical Park vs Montepaschi Siena 63-67
    Belgacom Spirou vs Partizan mt:s 84-79
    Real Madrid vs Maccabi Electra 88-64
    FC Barcelona Regal vs Unics Kazan 63-50
    Olympiacos vs Caja Laboral 84-82

    CLASSIFICHE:

    GROUP A
    Bennet Cantù 5-3
    Fenerbahce Ulker 5-3
    Caja Laboral 4-4
    Olympiacos 4-4
    SLUC Nancy 3-5
    Bizkaia Bilbao 3-5

    GROUP B
    CSKA Moscow 8-0
    Panathinaikos 6-2
    Unicaja 3-5
    Brose Baskets 3-5
    KK Zagreb 2-6
    Zalgiris Kaunas 2-6

    GROUP C
    Real Madrid 6-2
    Maccabi Electra 5-3
    Anadolu Efes 5-3
    Partizan mt:s 4-4
    Emporio Armani Milano 2-6
    Belgacom Spirou 2-6

    GROUP D
    FC Barcelona Regal 8-0
    Montepaschi Siena 6-2
    Unics 5-3
    Galatasaray 3-5
    Union Olimpija 1-7
    Asseco Prokom 1-7

    IN ROSSO LE QUALIFICATE ALLE TOP 16

  • NBA, i free agent del mercato 2012

    NBA, i free agent del mercato 2012

    Il mercato NBA aprirà ufficialmente i battenti domani venerdì 9 dicembre. Abbiamo selezionato i migliori free agent disponibili in questa sessione, non sono certamente i grandi nomi dell’Estate 2010, tra i quali spiccavano LeBron James, Chris Bosh (finiti entrambi ai Miami Heat) Dwyane Wade (che con l’arrivo dei 2 amici si convinse a restare proprio in Florida), Carlos Boozer (andato a Chicago), David Lee (acquisito dai Golden State Warriors), Ray Allen, Paul Pierce, Rudy Gay (i primi 2 rimasti a Boston e Gay a Memphis), Joe Johnson (rifirmato da Atlanta a suon di milioni), Dirk Nowitzki (trattenuto dai Dallas Mavericks poi vincitori del titolo a fine anno) ed Amar’è Stoudemire (strappato ai Phoenix Suns dai New York Knicks del suo ex allenatore Mike D’antoni con un quinquennale da 100 milioni di dollari).

    David West, New Orleans Hornets | © Christian Petersen/Getty Images

    I giocatori di quest’anno pur non avendo un talento fuori dal comune come quelli già citati potrebbero essere acquisti molto utili in quanto capaci di inserirsi in breve tempo in un eventuale nuovo sistema di gioco e rendere il nuovo team altamente competitivo. Ecco, in ordine di forza, i migliori atleti liberi di trovarsi una nuova squadra (tra parentesi ruolo, età ed ultimo team di appartenenza):

    25) Jason Richardson (Guardia Tiratrice, 31 anni, Orlando Magic): I tempi dei Golden State Warriors sono lontani e Richardson sembra aver perso sia la vena realizzativa che l’atletismo mostrato nei tempi d’oro. Con le giuste motivazioni però potrebbe tornare utile come tiratore puro.

    24) Kris Humpries (Ala Grande, 26 anni, New Jersey Nets): Gregario di lusso. Se in area c’è bisogno di “gomiti” e rimbalzi è lui l’uomo giusto.

    23) Tracy McGrady (Guardia Tiratrice, 32 anni, Detroit Pistons): Stella NBA ormai sul viale del tramonto è in cerca di una squadra con cui possa vincere il suo primo titolo nella Lega.

    22) Grant Hill (Ala Piccola, 39 anni, Phoenix Suns): a 39 anni il vecchio Hill è pronto ancora a stupire. Reduce da un paio di ottime stagioni ai Suns è anche lui, come McGrady, alla ricerca di uan squadra da titolo per prendersi un anello che manca tanto all’ex giocatore di Pistons e Magic.

    21) Jamal Crawford (Guardia Tiratrice, 32 anni, Atlanta Hawks): l’ultima stagione è stata altalenante ma se si ha bisogno di un tiratore da 3 punti Crawford è uno specialista e potrebbe risultare molto utile.

    20) Shane Battier (Ala Piccola, 34 anni, Memphis Grizzlies): Memphis vorrebbe trattenerlo, difensore eccellente è utile anche all’interno dello spogliatoio essendo un grande uomo-squadra.

    19) Samuel Dalembert (Centro, 30 anni, Sacramento Kings): Usa il fisico come pochi altri al centro dell’area. Se servono stoppate ed intimidazione è il centro perfetto per le squadre con lacune nel ruolo.

    18) Carl Landry (Ala Grande, 28 anni, New Orleans Hornets): Sopperisce ai centimetri mancanti per una power forward con un atletismo ed un’applicazione mentale straordinari nella lettura del gioco. Gli Hornets vorrebbero tenerlo ma serve qualche milione in più del previsto.

    17) Glen Davis (Ala Grande, 26 anni, Boston Celtics): A Boston serve un giocatore d’impatto come lui capace di cambiare un match entrando dalla panchina ma dopo 4 anni di minimo salariale nei Celtics “Big Baby” vorrebbe qualche gratifica sul nuovo contratto.

    16) Chuck Hayes (Centro, 28 anni, Houston Rockets): Alzi la mano chi ha mai visto un centro di 196 centimetri! Eppure Hayes ha sostituito degnamente negli ultimi anni lo spilungone di 230 centimetri Yao Ming ai Rockets mostrando che in NBA anche lui può dare il suo contributo. Arcigno in difesa, è un potenziale rimbalzista da doppia cifra a serata.

    15) Caron Butler (Ala Piccola, 32 anni, Dallas Mavericks): un tempo Star della Lega a Washington, gli infortuni ne hanno minato l’integrità fisica. Resta un grosso punto di domanda sulle sue condizioni ma per chi vuole puntare su di lui potrebbe anche essere una scommessa vinta.

    14) J.J. Barea (Playmaker, 27 anni, Dallas Mavericks): Giocatore molto piccolo in altezza, ma dalla velocità elettrizzante. Negli ultimi playoff si è fatto beffe degli avversari dando un importante contributo ai Mavs nella conquista del titolo. Ora passerà a riscuotere i frutti dei suoi sacrifici.

    13) Tayshaun Prince (Ala Piccola, 32 anni, Detroit Pistons): Giocatore polivalente, sa fare tutto e bene. Ha perso un pò di smalto negli ultimi anni facendosi travolgere dal declino dei Pistons. Forse in una nuova squadra riuscirà a trovare gli stimoli per ritagliarsi uno spazio importante.

    12) Andrei Kirilenko (Ala Grande/Piccola, 31 anni, Utah Jazz): AK-47 quasi sicuramente non tornerà a giocare a Salt Lake City. Atleta universale, può giocare in 4 ruoli diversi, da guardia fino a centro. Negli ultimi tempi in Europa ha dimostrato di non essere finito. Se regge a livello mentale sarà un grande acquisto per chi vorrà puntare ancora su di lui.

    11) Thaddeus Young (Ala Piccola, 23 anni, Philadelphia 76ers): Per potenziale uno dei migliori tra i free agent di questa stagione. Non è ancora esploso ed in questi anni si è accontentato del ruolo di sesto uomo di lusso ai 76ers. L’età gioca dalla sua parte, potrebbe essere il colpo a sorpresa del mercato.

    10) Rodney Stuckey (Playmaker, 25 anni, Detroit Pistons): Playmaker atipico, è giovane ed in rampa di lancio. Su di lui ci sono le mire di metà delle squadre NBA. Detroit è avvisata.

    9) Marcus Thornton (Guardia Tiratrice, 24 anni, Sacramento Kings): Altro giovane in netta crescita, snobbato al Draft del 2009 dove venne scelto al secondo giro, il 24enne di Baton Rouge è riuscito a costruirsi una discreta fama in questi anni.

    8) Arron Afflalo (Guardia Tiratrice, 26 anni, Denver Nuggets): Entra nella Lega per il suo talento nel difendere fortissimo sugli avversari diretti ma da quando è a Denver ha dimostrato di aver migliorato di molto anche la tecnica di tiro diventando una delle principali armi della squadra di Danilo Gallinari.

    7) Jeff Green (Ala Piccola/Grande, 25 anni, Boston Celtics): Boston lo scelse come quinto assoluto nel 2007 (girato subito ai Seattle Sonics per avere Ray Allen) ed a Boston è ritornato nel febbraio scorso nello scambio che ha portato Kendrick Perkins agli Oklahoma City Thunder, squadra nata dalle ceneri proprio dei Sonics. Talento purissimo al quale manca la continuità per entrare stabilmente tra i Big della Lega è appetito da numerose squadre.

    6) Greg Oden (Centro, 23 anni, Portland Trail Blazers): A livello di talento è senza ombra di dubbio il più forte tra i giocatori free agent. Paragonato a Shaquille O’Neal la prima scelta assoluta del Draft 2007 ha avuto tantissima sfortuna finora con 3 infortuni alle ginocchia che lo hanno tenuto fermo per 3 dei 4 anni disputati in NBA. Se starà bene diventerà il centro più forte negli States, l’incognita sono le sue condizioni fisiche: Portland vorrebbe rifirmarlo ma è dubbiosa, Miami farebbe invece carte false per averlo.

    5) DeAndre Jordan (Centro, 23 anni, Los Angeles Clippers): L’infortunio di Kris Kaman ha lanciato in squadra Jordan che fa della potenza fisica e dell’atletismo la sua arma migliore. Più compatibile rispetto a Kaman (indiziato a lasciare Los Angeles) nell’integrarsi con la Stella Blake Griffin verrà molto probabilmente rifirmato dai Clippers, con buona pace delle altre squadre.

    4) Tyson Chandler (Centro, 29 anni, Dallas Mavericks): Considerato finito fino a 2 anni fa per gravi problemi alle caviglie, è ritornato a splendere nell’ultima stagione firmando un contratto annuale con i Mavericks. Dopo l’ottimo lavoro svolto a centro area soprattutto nei playoff, dove lui e Nowitzki hanno trascinato i texani al titolo, ora vuole riconosciuti i suoi meriti, ma Dallas non vorrebbe sborsare molto per la sua riconferma. Più facile che trovi un’altra squadra disposta a dargli quello che chiede.

    3) Nenè (Centro, 29 anni, Denver Nuggets): Le voci lo danno lontano da Denver, vuole una squadra da titolo ed i Nuggets non lo sono. Probabile che vista l’esperienza che porterà in dote possa firmare il contratto “della vita” con una nuova squadra.

    2) Marc Gasol (Centro, 27 anni, Memphis Grizzlies): Assieme a Randolph forma una coppia assolutamente solida e talentuosa sotto canestro. Memphis lo terrà a costo di svenarsi, abbina talento, fisico ed un’età relativamente giovane. I Grizzlies vogliono tornare ai playoff ed il fratellino di Pau è una base importante della formazione del Tennessee.

    1) David West (Ala Grande, 31 anni, New Orleans Hornets): Il più forte (escluso il talento di Oden) tra i giocatori liberi sul mercato. Abbina punti, rimbalzi, difesa, forza fisica ed esperienza. Ha ancora 3-4 anni ad alto livello e vuole monetizzare al massimo il prossimo contratto. New Orleans potrebbe anche trattenerlo ma se va via Chris Paul (con gli Hornets che diventerebbero una delle peggiori squadre della NBA) anche West è destinato a partire e firmerà con un’altra squadra. Situazione in evoluzione anche per via dell’infortunio al ginocchio subìto nel finale della scorsa regular season.

    Da tenere d’occhio anche la situazione dei vari Wilson Chandler, J.R. Smith, Aaron Brooks e Kenyon Martin, atleti che hanno lo status di “Star” NBA ma che hanno firmato contratti vincolanti con squadre cinesi senza clausola d’uscita. Se non verranno rilasciati dalle rispettive squadre di appartenenza dovranno terminare la stagione nel campionato cinese.

  • NHL, bene Capitals e Flyers. Cade Edmonton

    NHL, bene Capitals e Flyers. Cade Edmonton

    Solo 3 le partite disputate nella notte NHL e sono state tutte vittorie delle squadre che giocavano in trasferta.

    Gli Ottawa Senators vengono battuti per la terza volta in stagione dai Washington Capitals: dopo il successo di qualche giorno fa per 3-2 in overtime, la squadra della capitale ha di nuovo la meglio sui canadesi per 5-3. Primo periodo di studio che si conclude sullo 0-0, poi si scatenano gli attacchi, a segnare per prima è Washington con Jeff Halpern ma Ottawa in 5 minuti realizza 2 reti e passa a condurre l’incontro per 2-1 grazie ad Erik Condra e Nick Foligno. Si va al terzo quarto e gli ospiti ribaltano il match grazie a 3 goal di fila, il primo in power play di Nicklas Backstrom che pareggia i conti, poi arrivano le marcature del fenomeno Alex Ovechkin e di Troy Brouwer. Manca poco alla fine e Milan Michalek prova a tenere aperti i giochi segnando il 4-3 per i Senators. A porta vuota e con i padroni di casa proiettati in avanti per trovare la rete del pari Washington segna il definitivo 5-3 con John Carlson (per lui anche 2 assist nel match). La vittoria in Canada permette ai Capitals di operare il contro sorpasso ai danni di Winnipeg nella Southeast Division e di raggiungere proprio Ottawa all’ottavo posto della Eastern Conference (ultima piazza utile per la qualificazione playoff) a quota 29 punti.

    Philadelphia Flyers | © Paul Bereswill/Getty Images

    Più sofferta l’affermazione di Philadelphia a Buffalo: i Flyers trionfano per 5-4 in overtime dopo un inizio di partita terribile in cui i Sabres si portano sul 3-0 con i goal di Ville Leino (ex di turno), Zack Kassian e Thomas Vanek. A guidare la riscossa degli ospiti è Maxime Talbot che accorcia le distanze sul 3-1 in chiusura di periodo. Gli arancioneri della Pennsylvania acquisiscono fiducia, iniziano a credere nella rimonta e ribaltano la situazione sfavorevole nel secondo quarto con Matt Read, Scott Hartnell e l’intramontabile Jaromir Jagr. Buffalo attacca a testa bassa nell’ultima frazione e gli sforzi sono premiati ad un minuto e mezzo dalla sirena finale quando Drew Stafford buca il goalie di Phila Ilya Bryzgalov. Il 4-4 porta le 2 squadre all’overtime dove a decidere le sorti della partita in favore dei Flyers è Claude Giroux dopo 2 minuti di gioco. Palma di migliore in campo proprio per il match winner che oltre all’importantissima rete mette a referto anche 3 assist per i compagni. Il successo a Buffalo permette a Philadelphia di mettere nel mirino il primo posto nell’Atlantic Division occupato dai Pittsburgh Penguins (con 36 punti) distanti ora solo un punto (ma con 2 partite giocate in più da parte dei gialloneri).

    Sorpresa ad Edmonton dove gli Oilers padroni di casa vengono sorpresi dai tutt’altro che irresistibili Hurricanes che trionfano per 5-3. Nonostante l’iniziale vantaggio di Edmonton (firmato da Eric Belanger) i Carolina Hurricanes non si perdono d’animo e disputano un grande incontro. Il pari arriva poco dopo con Jeff Skinner, poi nel secondo periodo 3 reti consecutive fanno calare il sipario sul match (i goal sono di Jamie McBain, di Patrick Dwyer e di Chad LaRose). La reazione degli Olilers si concretizza con il momentaneo 4-2 di Ben Eager, Tuomo Ruutu ristabilisce le distanze e  rende inutile nel finale la rete del gioiellino Ryan Nugent-Hopkins, esordiente quest’anno in NHL ma autore fino ad ora di una grande stagione. Ai padroni di casa non sono bastate le 28 parate del goalie Devan Dubnyk, il coach di Carolina Kirk Miller si prende invece la prima vittoria (con gli Hurricanes ed in generale in NHL) da quando è subentrato qualche giorno fa al licenziato Paul Maurice. Edmonton perde una grossa occasione di fare un salto avanti nella classifica della Western Conference, per gli ospiti vittoria ininfluente dato che restano ancorati all’ultimo posto della Eastern Conference con soli 22 punti conquistati in 30 partite.

    RISULTATI NHL 7 dicembre 2011

    Ottawa Senators-Washington Capitals 3-5
    Buffalo Sabres-Philadelphia Flyes 4-5 (overtime)
    Edmonton Oilers-Buffalo Sabres 3-5