Autore: slevin

  • NBA, analisi Southeast Division. Miami Heat favoriti

    NBA, analisi Southeast Division. Miami Heat favoriti

    I Miami Heat di LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh sono nettamente favoriti sia nella corsa al primo posto della Southeast Division, sia nella corsa al titolo NBA. Un anno in più di esperienza per i Big Three e le giuste aggiunte ad un roster che l’anno scorso aveva qualche lacuna potrebbero permettere alla squadra della Florida di migliorare il secondo posto dello scorso campionato quando i Dallas Mavericks riuscirono a beffare in Finale il favorito team rossonero. Un gradino sotto Miami troviamo Orlando, che si porterà dietro l’incognita Howard per molto tempo visti i propositi del centro di essere ceduto al più presto, e gli Atlanta Hawks che si daranno battaglia per la piazza d’onore. Senza speranze invece Washington e Charlotte che stanno ricostruendo per avere un futuro luminoso.

    LeBron James & Dwyane Wade, Miami Heat | © Mike Ehrmann/Getty Images

    ATLANTA HAWKS: Squadra pressochè immutata per gli Hawks, ad eccezione di Jamal Crawford che viene sostituito dall’All Star in declino Tracy McGrady. Il ruolo di playmaker sarà affidato ad Hinrich, al suo fianco nel backcourt il leader Joe Johnson. Ala piccola sarà Marvin Williams, sotto canestro l’efficace Al Horford, ma la chiave per le fortune di Atlanta sarà il rendimento di Josh Smith: quando l’ala grande dei “Falchi” è in forma è uno dei giocatori più devastanti della NBA, il problema nasce dal fatto che l’incostanza è uno dei punti forti di questo splendido atleta che non sempre riesce ad essere continuo nel rendimento. Se Smith farà il definitivo salto di qualità allora Atlanta potrebbe anche essere la mina vagante della Eastern Conference (a pari merito con Indiana) con buone possibilità di fare tanta strada nei playoff. In caso contrario non si andrà oltre il primo turno.

    ROSTER ATLANTA HAWKS

    CHARLOTTE BOBCATS: Michael Jordan, proprietario della franchigia del North Carolina, ha tagliato i ponti con il passato ed ha dato il via alla rivoluzione. Molti giovani dalle belle speranze per poter ambire a qualcosa di importante nel prosimo futuro. Dal Draft sono arrivati a Charlotte 2 prospetti interessanti come il playmaker Kemba Walker (che dividerà l’impiego sul parquet con D.J. Augustin) e l’ala grande Bismack Biyombo (che si alternerà con Tyrus Thomas e Boris Diaw nelle rotazioni tra i lunghi). A completare il quintetto l’esperto Corey Maggette in ala piccola e Gerald Henderson come guardi tiratrice (per lasciargli spazio in campo è stato sacrificato un pezzo da 90 come Stephen Jackson ceduto ai Bucks). Manca un centro e la panchina è cortissima, probabile che i Bobcats alla fine della stagione siano una delle 5 peggiori squadre ma con un’altra scelta alta al prossimo Draft si potrebbe completare il puzzle per il rilancio.

    ROSTER CHARLOTTE BOBCATS

    MIAMI HEAT: La grande favorita della stagione 2011/2012. Con un anno in più di esperienza ed un’alchimia di squadra notevolmente migliorata nel corso dei mesi, gli Heat puntano dritti al bersaglio grosso. C’è da dimenticare il brutto KO subìto nelle ultime Finals contro i Mavericks e per provare il nuovo assalto al titolo è arrivato Shane Battier a rinforzare il reparto dei tiratori e contemporaneamente quello difensivo. Il quintetto di Miami è di un livello elevatissimo, Mario Chalmers, dopo gli ottimi playoff è stato riconfermato in cabina di regia ed ha ottenuto il rinnovo contrattuale, Dwyane Wade è una delle 2 migliori guardie in NBA e LeBron James da molti è ritenuto il migliore giocatore della Lega, per cui il reparto esterni è indiscutibilmente il più talentuoso della NBA. Chris Bosh nel ruolo di ala grande dovrà dimostrare di valere quanto gli altri 2 fenomeni appena citati: il suo contributo sarà decisivo visto che in finale contro Dallas nella scorsa post season, quando è calato di rendimento, Dirk Nowitzki ha potuto ergersi ad assoluto dominatore della serie. Per dargli una mano sotto canestro è arrivato Eddy Curry (ma la sua forma fisica sarà tutta da valutare dopo 2 anni di inattività a New York). Dalla panchina (una delle migliori e più complete del campionato), oltre al già citato Battier, usciranno per punti e sostanza Udonis Haslem e Mike Miller. L’obiettivo per gli Heat è il titolo sfuggito la scorsa stagione, ogni altro risultato sarebbe considerato un fallimento.

    ROSTER MIAMI HEAT

    ORLANDO MAGIC: L’altra squadra della Florida riparte ma con tanti dubbi sul futuro: la “Star” Dwight Howard, corteggiato da mezza NBA, alla fine è rimasto ma la situazione è sempre in evoluzione con Nets e Lakers pronti a fare follie per ottenere i servigi del centro. La dirigenza spera di arrivare alla vittoria finale per trattenere il proprio gioiello ma obiettivamente i Magic non sono più la squadra di 3 stagioni fa quando arrivarono in Finale, battuti solo dai fortissimi Lakers di Bryant e Gasol. Da quel momento in poi Orlando ha attraversato una lenta ma inesorabile parabola discendente frutto di scelte tecniche sbagliate sul mercato che non hanno mantenuto alta la competitività del team. Oltre ad Howard come elemento di spicco troviamo Jameer Nelson che si occuperà della regia, Redick e Jason Richardson si contenderanno il ruolo di guardia mentre quello di ala piccola verrà diviso tra Quentin Richardson e Turkoglu, atleta che sembra sulla via del tramonto. Glen Davis, arrivato da Boston, cercherà di dare una mano ad Howard sotto canestro, ma i bei tempi per i Magic sembrano finiti. In attesa di novità su “DH12” non pensiamo che i Magic possano andare oltre il primo turno dei playoff.

    ROSTER ORLANDO MAGIC

    WASHINGTON WIZARDS: Per i Wizards bisognerebbe fare lo stesso discorso dei Charlotte Bobcats: squadra in ricostruzione ma con un anno di sviluppo in più rispetto alle “Linci” ed un Johns Wall, uomo franchigia per il futuro, che ha già iniziato ad avere confidenza con le altre stelle NBA. Sarà lui il playmaker del team della capitale che cercherà di portare ad un miglioramento del record dello scorso anno. Sotto canestro si dovrà fare attenzione a JaVale McGee, centro in continua crescita mentre in ala piccola troverà spazio Rashard Lewis (a meno che in queste ore non venga tagliato usando la clausola Amnesty per il suo contratto spropositato). Ruolo fondamentale avrà Andray Blatche (ala grande) chiamato alla definitiva esplosione. Ad affiancare Wall nel backcourt ci sarà Jordan Crawford, scopertosi realizzatore eccezionale dopo il suo trasferimento in maglia rossoblu da Atlanta. Per ora i playoff sono un miraggio ma sul finire di regular season è probabile che vedremo di cosa saranno capaci i Wizards del futuro.

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  • Eurolega, Siena chiude con una vittoria. CSKA Mosca imbattuto

    Eurolega, Siena chiude con una vittoria. CSKA Mosca imbattuto

    Nell’ultimo turno della fase a gironi di Eurolega la Montepaschi Siena coglie una confortante vittoria in Polonia contro l’Asseco Prokom con il punteggio di 53-79. Ottima partita per i biancoverdi di coach Simone Pianigiani che con il successo blindano il secondo posto dietro al Barcellona, posizione che sarà importante in vista dei sorteggi che designeranno i nuovi raggruppamenti in vista delle Top 16. In evidenza Pietro Aradori, autore di una grande partita da 23 punti (unico giocatore tra i toscani in doppia cifra), 7 rimbalzi e 3 assist. Per i polacchi 16 punti di Hrykaniuk e 12 per Zamojski.

    Nelle altre partite della serata vince il Panathinaikos contro il Brose Baskets, battuto per 71-66 grazie ai 16 punti di Dimitris Diamantidis. Per il Brose invece 11 punti a testa per Predrag Suput e Brian Roberts.

    logo eurolega | © foto tratta dal web

    Il KO dei tedeschi permette allo Zalgiris Kaunas di qualificarsi per la seconda fase grazie all’affermazione per 87-76 contro il KK Zagabria: trascinatore dei lituani il solito Sonny Weems autore di 20 punti ben coadiuvato da Marko Popovic che ne mette a segno 17. I croati (con soli 6 uomini a referto) hanno in Mario Kasun il top scorer con 20 punti, a cui si aggiungono i 17 di Petar Babic ed i 15 di Sean May.

    Larga vittoria per il Barcellona che chiude in testa al girone D (quello della Montepaschi Siena): gli spagnoli travolgono 79-50 il Galatasaray trovando in Boniface Ndong (16 punti) ed Erazem Lorbek (13) i migliori realizzatori della partita. Per i turchi solo un giocatore in doppia cifra, Cevher Ozer, con 11 punti all’attivo.

    Bene anche l’Unics Kazan che sorprende l’Olimpia Lubiana in Slovenia con il risultato di 76-63: trascinatore dell’Unics il solito Henry Domercant, ex della Montepaschi Siena, che mette a segno 16 punti mentre i compagni Savrasenko e Lyday ne infilano 14 a testa. Ai padroni di casa non bastano i 13 punti di Jaka Blazic.

    Infine ancora un successo per la squadra trita-sassi della manifestazione, il CSKA Mosca che chiude imbattuto con 10 vittorie questa prima fase del torneo: i russi hanno la meglio per 83-91 dell’Unicaja Malaga a cui non servono a molto le buone prove di Fitch, Freeland e Peric (tutti a quota 16 punti). L’armata rossa trova la grande serata di Milos Teodosic (18 punti e 10 assist) e di Krstic (14 punti e 6 rimbalzi) e riesce a spuntarla dopo una gara molto equilibrata.

    Restano 3 posti disponibili per le Top 16, uno di questi posti andrà ad una tra Emporio Armani Milano e Partizan Belgrado che si sfideranno nella serata di giovedì in una classica gara da dentro o fuori: il team italiano, che ha perso l’andata di 4 punti in casa dovrà vincere in trasferta con uno scarto di almeno 5 punti per arpionare la qualificazione alla seconda fase della competizione. Se ciò non avvenisse a passare sarebbe il Partizan con la squadra di coach Sergio Scariolo clamorosamente estromessa già al primo turno, cosa impensabile pochi giorni prima dell’inizio del torneo in cui l’Olimpia Milano era considerata una della favorite.

    Risultati decima giornata Eurolega:

    Panathinaikos vs. Brose Baskets 71-66
    Unicaja vs CSKA Moscow 83-91
    Zalgiris Kaunas vs KK Zagreb 87-76
    FCB Regal vs GS Medical Park 79-50
    Asseco Prokom vs Montepaschi 53-79
    Union Olimpija vs Unics 63-76
    Anadolu Efes vs Real Madrid giovedì ore 18:15
    Gescrap BB vs Caja Laboral giovedì ore 20:00
    SLUC Nancy vs Olympiacos giovedì ore20:00
    Bennet Cantù vs FB Ulker giovedì ore 20:00
    Partizan mt:s vs EA7 Armani giovedì ore 20:45
    Belgacom Spirou vs Maccabi Electra giovedì ore 20:45

    CLASSIFICHE:

    GROUP A
    Bennet Cantù 5-4
    Fenerbahce Ulker 5-4
    Caja Laboral 5-4
    Olympiacos 5-4
    Bizkaia Bilbao 4-5
    SLUC Nancy 3-6

    GROUP B
    CSKA Moscow 10-0
    Panathinaikos 7-3
    Unicaja 4-6
    Zalgiris Kaunas 4-6
    Brose Baskets 3-7
    KK Zagreb 2-8

    GROUP C
    Real Madrid 7-2
    Maccabi Electra 6-3
    Anadolu Efes 5-4
    Partizan mt:s 4-5
    Emporio Armani Milano 3-6
    Belgacom Spirou 2-7

    GROUP D
    FC Barcelona Regal 9-1
    Montepaschi Siena 8-2
    Unics 7-3
    Galatasaray 4-6
    Asseco Prokom 1-9
    Union Olimpija 1-9

    IN ROSSO LE QUALIFICATE ALLE TOP 16

  • NBA, analisi Central Division. Pericolo Pacers per i Bulls

    NBA, analisi Central Division. Pericolo Pacers per i Bulls

    Nello scorso campionato NBA i Chicago Bulls hanno dominato (anche un pò a sorpresa) dalla prima fino all’ultima giornata la Central Division (abissale il distacco con i Pacers secondi classificati con 25 vittorie in meno), ma in questo torneo proprio i giovani di Indianapolis potrebbero impensierire, e non poco, i “Tori” dell’Illinois. Milwaukee sembra a prima vista di un livello inferiore mentre Detroit e Cleveland proseguiranno la loro ricostruzione iniziata qualche mese fa e sono destinate ad un altro anno da comprimarie.

    Derrick Rose & Joakim Noah, Chicago Bulls | © Mike Ehrmann/Getty Images

    CHICAGO BULLS: Dopo l’ottima stagione 2010/2011, conclusa al primo posto della Eastern Conference in regular season a cui va aggiunto un grande cammino nei playoff dove i rossoneri si sono inchinati solo agli Heat nella Finale di Conference, i Chicago Bulls sono chiamati alla riconferma. Il roster è rimasto immutato, unica aggiunta è quella di un grande giocatore (anche se in fase calante) come Rip Hamilton dai rivali dei Pistons che aggiunge grande pericolosità dal perimetro. Per il resto coach Thibodeau (maniaco della difesa) affiderà le chiavi della squadra al sensazionale Derrick Rose, il più giovane M.V.P. della storia della NBA (premio ottenuto nell’ultima stagione), che sicuramente farà la differenza anche nel campionato ormai alle porte. Sarà affiancato nel ruolo di guardia proprio da Hamilton, con Deng e Boozer ad occupare i 2 spot di ala e Noah pronto a sgomitare a centro area. Dalla panchina sarà importante il contributo di Korver, Brewer, Butler, Asik e Gibson, in pratica un secondo quintetto, segno che a Chicago stanno pensando in grande. L’obiettivo per i Bulls è innanzitutto ripetersi nella divisione e poi riuscire a dare filo da torcere agli Heat nei playoff, sperando di far rivivere ai tifosi le stesse emozioni dei tempi di Michael Jordan.

    ROSTER CHICAGO BULLS

    CLEVELAND CAVALIERS: Anno di transizione per Cleveland che si appresta a vivere la seconda stagione di delusioni dopo l’addio di LeBron James. I motivi per essere ottimisti su un futuro migliore nei prossimi campionati ci sono tutti, dato che dall’ultimo Draft sono arrivati 2 giovani dall’enorme potenziale come Kyrie Irving (prima scelta assoluta) a cui sarà affidato immediatamente il ruolo di playmaker. In ala grande ci sarà Tristan Thompson chiamato con la quarta scelta assoluta, a completare il roster il veterano di lungo corso Varejao, l’esperto Anthony Parker e l’israeliano Casspi, arrivato da Sacramento per tappare il buco in ala piccola. Dalla panca saranno utili Sessions e Jamison, con un occhio di riguardo al turco Erden, adatto al lavoro sporco a centro area. L’obiettivo sarà migliorare il pessimo record dell’ultimo torneo (Cavs fanalino di coda della Lega) anche se un’altra scelta tra le top 3 al prossimo Draft non guasterebbe per essere ancora più futuribili.

    ROSTER CLEVELAND CAVALIERS

    DETROIT PISTONS: Della squadra che nel 2004 mise in ginocchio i Los Angeles Lakers e vinse il titolo NBA non è rimasto quasi nulla (solo Ben Wallace ormai in netto declino e Tayshaun Prince, rinnovato da pochi giorni e forse tenuto nel roster per infondere ai nuovi il vero spirito di quei Pistons formidabili di metà anni 2000). Dal draft è arrivata una point guard come Brandon Knight, abile a giocare sia come playmaker che come guardia pura. Dividerà il minutaggio in campo con Stuckey, anche lui rifirmato da poco, mentre le ali saranno proprio Prince ed il secondo anno Greg Monroe. Solo Wallace per il ruolo di centro (urge un rinforzo) mentre dalla panchina usciranno il temibile tiratore Ben Gordon, il lungo Villanueva e lo svedese Jerebko al rientro dopo un lungo stop. Detroit è destinata ad un record perdente, sarebbe inoltre auspicabile un’altra scelta molto alta per proseguire il progetto di ricostruzione.

    ROSTER DETROIT PISTONS

    INDIANA PACERS: I giovani ed agguerriti Pacers sono pronti a dare battaglia. Ritornati ai playoff nello scorso campionato dopo 5 stagioni di buio, Indiana vuole riprovare a stupire tutti e punta ad un deciso miglioramento delle prestazioni dell’ultima stagione. I motivi per pensare in positivo ci sono tutti, a partire dal quintetto, molto competitivo con Darren Collison in regia, Paul George spostato nel ruolo di guardia, il leader Danny Granger come ala piccola, il centro Hibbert a dare sostanza in area e, ciliegina sulla torta, David West, preso come free agent da pochi giorni soffiato alla concorrenza dei Celtics. Con lui Indiana compie un salto di qualità notevole e copre l’unico ruolo in cui era latente. Pronti dalla panchina per dare un grande contributo l’ex Spurs George Hill, il difensore Danthay Jones ed il talentuoso Tyler Hansbrough. L’obiettivo per i Pacers sarà quello di superare il primo turno playoff ottenuto nella passata stagione.

    ROSTER INDIANA PACERS

    MILWAUKEE BUCKS: Coach Skiles per salvare la panchina dovrà necessariamente portare i Bucks ai playoff. Qualsiasi altro risultato che non contempli la post season non gli eviterà l’esonero dopo la deludente ultima annata. E’ riuscito a salvare il posto ma ora la dirigenza si aspetta i risultati. E’ probabile che con la giusta dose di entusiasmo Milwaukee potrà ambire ad uno degli ultimi posti disponibili per la post season, magari battagliando con i Philadelphia 76ers. L’asse play-centro è ben strutturato con Jennings e Bogut, è arrivato un discreto realizzatore come Stephen Jackson che ha già condotto i Charlotte Bobcats ai playoff, in ala grande Gooden offre comunque discrete garanzie. Poi troppi esterni tra cui dovrà necessariamente essere scelto un titolare (Delfino, Dunleavy, Ilyasova, Mbah a Moute). Panchina invece da migliorare leggermente, magari con un sostituto decente per il centro australiano che negli anni passati ha comunque saltato diverse partite per infortunio. Se riescono a trovare la quadratura del cerchio nel gioco offensivo i Bucks non sono da sottovalutare.

    ROSTER MILWAUKEE BUCKS 

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  • NBA, Chicago rinnova il contratto a Derrick Rose

    NBA, Chicago rinnova il contratto a Derrick Rose

    I Chicago Bulls giocano d’anticipo e per evitare i problemi che hanno contraddistinto nelle ultime stagioni e negli ultimi tempi alcune franchigie, ricattate in pratica dalle proprie Stelle ansiose di cambiare maglia, hanno trovato un’intesa con il loro giocatore simbolo, Derrick Rose, uno dei più forti giocatori nel panorama NBA attuale, eletto nello scorso torneo M.V.P. della stagione.

    Derrick Rose, Chicago Bulls | © Mike Ehrmann/Getty Images

    L’ex giocatore di Memphis University, prima scelta assoluta al Draft del 2008 chiamato proprio dai Bulls che ebbero una gran fortuna a vincere la lottery, ha rinnovato per altri 5 anni la sua permanenza in Illinois, cosa che non gli dispiace affatto essendo proprio nativo di Chicago, potendo avere, così, vicino la sua famiglia.

    L’accordo appena trovato frutterà al fortissimo playmaker dei “Tori” ben 95 milioni di dollari per 5 stagioni, ovvero 19 ogni singolo anno. Chicago ha potuto usufruire, per prolungare il contratto al suo giocatore, della “Derrick Rose Rule”, una nuova clausola inserita nel nuovo contratto collettivo stilato qualche giorno fa da proprietari ed atleti. In pratica con questa clausola, che prende il nome proprio del numero 1 dei Chicago Bulls (in quanto pensata e stipulata facendo riferimento al suo caso) al termine del contratto da rookieun giocatore ha la possibilità di prolungare con la stessa squadra occupando il 30% del cap (prima il limite era il era il 25%) se è stato titolare per 2 volte all’All-Star Game ed è stato inserito per 2 volte nel miglior quintetto della stagione, o ha vinto il premio di M.V.P.

    L’estensione avrà inizio dalla stagione 2012/2013 e permetterà ai Bulls di basare tutto il loro progetto di rinascita sul loro playmaker che già lo scorso ha trascinato i rossoneri ad un record di 62 vittorie e 20 sconfitte, miglior record della Lega e di portare la sua squadra fino alle Finali di Conference, perse poi contro i Miami Heat. In conferenza stampa l’accordo è poi stato sancito dalla reciproca soddisfazione di entrambe le parti, dei Bulls che hanno la sicurezza di poter disporre del loro fenomeno per parecchi anni e di Rose che si assicura un futuro da Superstar.

  • NHL, OK Rangers e Penguins. Crisi Minnesota

    NHL, OK Rangers e Penguins. Crisi Minnesota

    7 le partite disputate nella notte NHL.

    Vittoria rotonda ed importante per i New York Rangers che hanno la meglio per 4-1 sul ghiaccio dei New Jersey Devils: sono i padroni di casa ad andare in vantaggio grazie al goal di Travis Zajac, ma dal secondo periodo parte la rimonta dei rossoblu che prima pareggiano i conti con Artem Anisimov, poi passano in vantaggio con Marian Gaborik ed infine dilagano con Carl Hagelin e la seconda rete di giornata di Gaborik. Ottima la prova del goalie dei Rangers Henrik Lundqvist autore di 30 salvataggi.

    New York Rangers | © Jana Chytilova/Freestyle Photography/Getty Images

    Successo di una certa rilevanza anche per i Washington Capitals che battono una delle formazioni migliori del momento, i Nashville Predators per 4-1: nel primo quarto c’è il doppio vantaggio dei padroni di casa che vanno in goal con Alex Ovechkin e Nicklas Backstrom, gli ospiti provano a riaprire l’incontro nel terzo periodo grazie alla marcatura di Sergei Kostitsyn, ma qualche minuto più tardi a chiudere i conti ci pensano Alexander Semin e Troy Brouwer quest’ultimo bravo a sfruttare la situazione di power play.

    Pittsburgh ferma la corsa della migliore formazione della Lega, i Chicago Blackhawks, che si inchinano ai gialloneri di Sidney Crosby (out per infortunio) per 3-2: avvio travolgente per i Penguins che segnano con Chris Kunitz in power play, James Neal e Tyler Kennedy. Nell’ultimo quarto Chicago prova a riaprire il match ma riesce a segnare solo 2 reti con Jonathan Toews e Viktor Stalberg. Gara eccezionale per Evgeni Malkin, autore dei 3 assist vincenti per i compagni e del goalie Marc-Andre Fleuri, che nel terzo periodo ferma ripetutamente i numerosi attacchi della squadra dell’Illinois regalando, di fatto, la vittoria ai Penguins.

    Un altro 4-1 di giornata è quello che gli Ottawa Senators rifilano ai Buffalo Sabres: Zack Smith port avanti i canadesi ma il pareggio dei Sabres è firmato da Jordan Leopold che sfrutta al meglio i minuti in power play. Nel terzo quarto però si scatenano i Senators che segnano 3 reti con Erik Condra (doppietta per lui) ed Erik Karlsson e chiudono la pratica. Il goalie canadese Craig Anderson stoppa 22 delle 23 conclusioni avversarie, ottima prova anche per il pari ruolo di Buffalo Ryan Miller che nonostante i 4 goal subìti riesce a salvare la sua porta per altre 35 volte.

    Phoenix sbanca il ghiaccio dei Panthers per 2-1: Coyotes in vantaggio con Ray Whitney che segna sfruttando la superiorità numerica del power play, e sempre con l’uomo in più arriva il raddoppio di Radim Vrbata. Inutile la rete del 2-1 firmata da Brian Campbell. Eroe della serata il goalie di riserva dei Coyotes Jason LaBarbera che subentra al titolare Mike Smith (messo KO da un infortunio) negli ultimi 4 minuti di gioco del match e riesce a parare anche un rigore salvando il 2-1 di Phoenix.

    I New York Islanders sbancano Winnipeg con il risultato di 3-2 dopo gli shootout: newyorchesi sempre in vantaggio ma sempre riacciuffati dai Jets, PA Parenteau segna l’1-0 Islanders, pareggio dei canadesi con Nik Antropov, Michael Granbner riporta avanti gli ospiti ma Winnipeg impatta nuovamente grazie al goal di Andrew Ladd. Nessuna rete in overtime, si va ai rigori dove Parenteau e Nielsen sono infallibili mentre Wheeler e Wellwood sbagliano le loro conclusioni condannando i Jets alla sconfitta.

    Infine Calgary rende ufficiale la crisi dei Minnesota Wild che cadono sul ghiaccio canadese con il punteggio di 2-1: Curtis Glencross manda avanti i Flames, pareggio di Pierre-Marc Bouchard ma Calgary esulta con Jarome Iginla che segna il definitivo 2-1. 29 parate per il goalie dei Flames Miikka Kiprusoff, di cui 11 negli ultimi minuti di gioco che salvano ripetutamente il risultato. Dopo un grande avvio di stagione arriva il primo periodo di crisi per i Wild, alla quinta sconfitta di fila.

    RISULTATI NHL 20 dicembre 2011

    New Jersey Devils-New York Rangers 1-4
    Washington Capitals-Nashville Prdators 4-1
    Pittsburgh Penguins-Chicago Blackhawks 3-2
    Ottawa Senators-Buffalo Sabres 4-1
    Florida Pantehrs-Phoenix Coyotes 1-2
    Winnipeg Jets-New York islanders 2-3 (shootout)
    Calgary Flames-Minnesota Wild 2-1

  • NBA, analisi Atlantic Division. New York insidia Boston

    NBA, analisi Atlantic Division. New York insidia Boston

    Iniziamo la nostra analisi della stagione NBA, dopo mesi e mesi di un estenuante lockout, dall’Atlantic Division. Negli ultimi anni i Boston Celtics hanno avuto il predominio di questo raggruppamento, riuscendo sempre a prevalere con relativa facilità. Ma in questo campionato dovranno guardarsi molto bene le spalle dall’attacco dei rinnovati New York Knicks che da febbraio, tra scambi ed acquisizioni di free agent, hanno completamente rivoluzionato il roster, ponendo delle ottime basi per arrivare a primeggiare nella Lega. Più staccati i Philadelphia 76ers, che si aspettano risposte importanti dai tanti giovani presenti in squadra, ed i New Jersey Nets, che proveranno a convincere Deron Williams (la stella della squadra) a prolungare il contratto in scadenza a giugno, con l’acquisizione di qualche giocatore importante (Dwight Howard?) dato che il playmaker ha fatto presente che resterà solo se avrà una squadra pronta a competere per il titolo. Chiude la divisione Toronto, in fase di ricostruzione dopo l’addio di Chris Bosh nell’Estate 2010. Per Andrea Bargnani si prospettano tempi duri, dovrà essere il leader emotivo di una squadra che dovrà crescere con il passare dei mesi.

    Amar

    BOSTON CELTICS: Il ruolo di favoriti nella Division è ancora appannaggio dei “Verdi” del Massachusetts. Il quintetto, sebbene un pò anziano, regala ancora ampie garanzie a coach Doc Rivers che punterà tutto sulla fame di vittorie dei suoi Big. Rajon Rondo in cabina di regia sarà affiancato dal solito Ray Allen, diventato nell’ultima stagione il miglior tiratore da 3 punti nella storia della NBA. Paul Pierce, il capitano, sarà l’anima della squadra, l’uomo dei momenti decisivi, mentre sotto i tabelloni Kevin Garnett dovrà tenere a bada i lunghi avversari. Il ruolo di centro sarà affidato a Jermaine O’Neal ed è qui che potrebbero sorgere grossi punti di domanda. Peserà tanto l’assenza di Jeff Green, il probabile sesto uomo dei Celtics, che dovrà sottoporsi ad un delicato intervento al cuore e salterà tutta la stagione. Per arrivare a lui lo scorso febbraio era stato sacrificato il centro Kendrick Perkins, mossa che al momento, per  i problemi fisici di Green, non ha pagato. Il suo posto nelle rotazioni sarà preso da Brandon Bass, arrivato dai Magic in cambio di Glen Davis, beniamino del Boston Garden. Occhio anche alla tenuta atletica dei giocatori nelle partite ravvicinate data l’età non più verdissima. L’obiettivo resta comunque quello di vincere il titolo NBA.

    ROSTER BOSTON CELTICS

    NEW JERSEY NETS: Tutto ruoterà sull’asse Deron Williams-Brook Lopez. I risultati dei Nets saranno legati necessariamente alla buona intesa tra i 2 giocatori. Per il resto la formazione di coach Avery Johnson presenta molti punti interrogativi: dati per certi i posti in quintetto a Williams (playmaker) e Lopez (centro), il resto appare poco definito con tanti giocatori a giocarsi il posto in squadra. La guardia titolare comunque dovrebbe essere Anthony Morrow, mentre l’ala piccola Damion Jones. A completare il tutto il neo arrivato Shelden Williams (strappato ai cugini dei Knicks), atleta che però potrebbe soffrire a giocare come ala grande non avendo i chili necessari per il ruolo. Sarebbe importante per questo la riconferma di Kris Humpries ma ancora il giocatore non è stato rinnovato. Poca roba dalla panchina, da cui emergono gli ex Lakers Vujacic e Farmar. Tutto però potrebbe cambiare se i Nets riuscissero ad arrivare a Dwight Howard nei prossimi mesi: il team potrebbe in quel caso anche pensare ai playoff!

    ROSTER NEW JERSEY NETS 

    NEW YORK KNICKS: Al momento la franchigia più interessante in NBA. Della squadra che ha iniziato il campionato 2010/2011 sono rimasti in 3 (Fields, Douglas e Stoudemire che era appena arrivato dai Suns come free agent). In 12 mesi a New York hanno smantellato il roster e lo hanno ricostruito tramite scambi e giocatori liberi acquisiti nell’ultimo mercato. Ed il risultato finale non è niente male. I Knicks hanno 2 dei migliori lunghi della Lega con Tyson Chandler ed Amar’è Stoudemire, una superstar come Carmelo Anthony capace di segnare da qualsiasi posizione e cambiare l’esito di un incontro ed in più hanno aggiunto il tassello mancante, quello del playmaker, con l’acquisizione di Baron Davis. Ecco perchè New York appare ora completa sotto ogni punto di vista, anche in panchina dove ci sono giocatori capaci di entrare subito nel vivo del match. Nelle prime partite il play titolare sarà comunque l’ottimo Toney Douglas, dato che Davis deve recuperare da alcuni problemi alla schiena. Da tenere in considerazione il rookie Iman Shumpert. Dopo 8 anni di assenza il team bluarancio nello scorso torneo è tornato ai playoff venendo eliminato al primo turno dai Celtics. Ora l’obiettivo è migliorarsi, con la speranza che riuscendo in tempi brevi a trovare il giusto gioco di squadra, si possa arrivare anche al titolo.

    ROSTER NEW YORK KNICKS

    PHILADELPHIA 76ERS: La concorrenza nella Eastern Conference è aumentata ma i giovani Sixers proveranno lo stesso a farsi strada. Il quintetto di partenza è uno dei più atletici della Lega, il playmaker sarà Holiday, affiancato dalla seconda scelta assoluta al Draft del 2010 Evan Turner. Iguodala sarà il leader della squadra e giocherà in ala piccola, mentre Elton Brand in ala grande. Centro il possente Spencer Hawes capace di segnare anche dalla distanza. Dalla panchina sarà importante il contributo di Louis Williams e di Thaddeus Young. Difficilmente però Philadelphia riuscirà a migliorare il risultato della scorsa stagione, ovvero l’approdo al primo turno della post season. Per risultati migliori serve che i giovani maturino un pò di esperienza in più ed i frutti potrebbero essere raccolti tra un paio di stagioni.

    ROSTER PHILADELPHIA 76ERS

    TORONTO RAPTORS: I Raptors al momento sono una squadra in forte ricostruzione e lo spettro di un’altro campionato perdente aleggia pericolosamente in Canada. Il roster di Toronto presenta tanti giocatori di talento (ma ancora troppo acerbi) ad iniziare dal nostro Andrea Bargnani, reduce dalla sua migliore stagione in NBA ad oltre 21 punti di media. DeMar DeRozan, guardia dai numeri pazzeschi, potrebbe essere la sorpresa del campionato, Amir Johnson ed Ed Davis 2 giocatori pronti all’esplosione. C’è però da coprire un buco in ala piccola, dove Kleiza non offre le necessarie garanzie. Calderon in cabina di regia è chiamato a smentire gli scettici. Il nuovo coach Dwane Casey baserà tutto sulla difesa (punto dolente nelle ultime stagioni). Tuttavia per i Raptors è probabile una nuova stagione da Draft Lottery.

    ROSTER TORONTO RAPTORS 

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  • NFL, Monday Night: San Francisco piega Pittsburgh

    NFL, Monday Night: San Francisco piega Pittsburgh

    Vittoria molto importante per i San Francisco 49ers nel Monday Night della 15esima giornata della regular season NFL: i californiani battono sul proprio terreno di gioco i Pittsburgh Steelers per 20-3 e mantengono vive le possibilità di arrivare secondi nella Conference NFC dietro ai Green Bay Packers, già sicuri del primo posto, per evitare di giocare nel primo turno di playoff, il wild card round,  ed avere un turno di riposo aggiuntivo. Al momento i Niners con 11 vittorie e 3 sconfitte sono appaiati ai New Orleans Saints e tutto si deciderà, tra queste 2 squadre, nelle prossime 2 partite, le ultime della regular season. Pittsburgh, già sicura della partecipazione alla post seson, avrebbe potuto fare un grande passo in avanti, con un successo, per chiudere il discorso primo posto della AFC North Division, dove attualmente ci sono in lotta i gialloneri della Pennsylvania ed i rivali dei Baltimore Ravens (battuti dai San Diego Chargers domenica) a quota 10 successi e 4 KO. La posizione sarà molto importante dato che chi arriverà secondo tra i 2 team dovrà disputare il wild card game nel primo turno della post season. Se la situazione di parità di record tra Pittsburgh e Baltimore dovesse mantenersi fino alla fine sarebbero avvantaggiati i Ravens che in stagione hanno ottenuto 2 vittorie negli scontri diretti contro Roethlisberger e compagni.

    Vernon Davis, San Francisco 49ers | © Ezra Shaw/Getty Images

    Gara sempre in controllo dei Niners sin dai primi minuti di gioco, abili ad approfittare anche delle non perfette condizioni fisiche di Roethlisberger, sceso in campo con problemi alla caviglia. Episodio curioso a partita in corso dove per qualche istante c’è stato il black out di uno dei riflettori del Candlestick (che riporta alla mente, da noi in Italia, ciò che è successo qualche settimana fa nella partita di Serie B tra Padova e Torino). Nel prosieguo del match però tutto ha poi funzionato alla perfezione. San Francisco chiude in vantaggio il primo tempo per 6-0 grazie ai 2 calci piazzati del kicker David Ackers, il primo dalle 22 yard, il secondo dalle 38.

    Nel terzo quarto, al ritorno in campo, sembra esserci la reazione degli ospiti che accorciano le distanze (dimezzando il distacco sul 6-3) con il field goal di Suisham dalle 51 yard. E’ un fuoco di paglia però perchè i Niners ripartono all’attacco e segnano il primo touchdown del match con il tight end Vernon Davis, pescato in end zone dal quarterback Alex Smith. Sul 13-3 si chiude anche il terzo periodo. Nell’ultima frazione di gioco a chiudere definitivamente i conti ci pensa il running back Frank Gore  con una corsa da 5 yard che fissa il punteggio sul 20-3 finale.

    Ben Roethlisberger, quarterback degli Steelers, prova ad essere decisivo ma pur lanciando per 330 yard subisce 3 intercetti (ad opera di Goldson, Rogers e Tarell Brown) e viene sackato per 3 volte da Aldon Smith, segno che la caviglia malconcia non è ancora a posto. Gioco di corsa inefficace per i gialloneri con il running back Mendenhall costretto a sole 64 yard di guadagno totale. Meglio i lanci con Cotchery autore di 93 yard di passaggi ricevuti e Miller a quota 82 yard. Difesa meno aggressiva del solito per Pittsburgh che concede a San Francisco 65 yard su corsa a Frank Gore con un touchdown e 72 a Vernon Davis sui lanci (anche per lui un touchdown). Il quarterback dei californiani Alex Smith mette a referto 18 passaggi completati sui 31 totali, 187 yard di guadagno complessive sui lanci ed un touchdownd pass (per il già citato Davis) senza subire intercetti.

    Le ultime 2 giornate saranno decisive ai fini dei piazzamenti finali, ma se i 49ers con questo successo guardano con più ottimismo al futuro altrettanto non si può dire per gli Steelers costretti a sperare nei passi falsi degli odiati rivali divisionali dei Baltimore Ravens.

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    RISULTATI NFL QUINDICESIMA GIORNATA

    Atlanta Falcons-Jacksonville Jaguars 41-14
    Tampa Bay Buccaneers-Dallas Cowboys 15-31
    Buffalo Bills-Miami Dolphins 23-30
    Chicago Bears-Seattle Seahawks 14-38
    Houston Texans-Carolina Panthers 13-28
    Indianapolis Colts-Tennessee Titans 27-13
    Kansas City Chiefs-Green Bay Packers 19-14
    Minnesota Vikings-New Orleans Saints 20-42
    New York Giants-Washington Redskins 10-23
    Saint Louis Rams-Cincinnati Bengals 13-20
    Oakland Raiders-Detroit Lions 27-28
    Arizona Cardinals-Cleveland Browns 20-17 (overtime)
    Denver Broncos-New England Patriots 23-41
    Philadelphia Eagles-New York Jets 45-19
    San Diego Chargers-Baltimore Ravens 34-14
    San Francisco 49ers-Pittsburgh Steelers 20-3

    LE CLASSIFICHE (i numeri accanto alle squadre indicano prima le vittorie ottenute e poi le sconfitte subite in stagione):

    AFC East Division
    New England Patriots 11-3
    New York Jets 8-6
    Buffalo Bills 5-9
    Miami Dolphins 5-9

    AFC North Division
    Pittsburgh Steelers 10-4
    Baltimore Ravens 10-4
    Cincinnati Bengals 8-6
    Cleveland Browns 4-10

    AFC South Division
    Houston Texans 10-4
    Tennessee Titans 7-7
    Jacksonville Jaguars 4-10
    Indianapolis Colts 1-13

    AFC West Division
    Denver Broncos 8-6
    Oakland Raiders 7-7
    San Diego Chargers 7-7
    Kansas City Chiefs 6-8

    NFC East Division
    Dallas Cowboys 8-6
    New York Giants 7-7
    Philadelphia Eagles 6-8
    Washington Redskins 5-9

    NFC North Division
    Green Bay Packers 13-1
    Detroit Lions 9-5
    Chicago Bears 7-7
    Minnesota Vikings 2-12

    NFC South Division
    New Orleans Saints 11-3
    Atlanta Falcons 9-5
    Carolina Panthers 5-9
    Tampa Bay Buccaneers 4-10

    NFC West Division
    San Francisco 49ers 11-3
    Arizona Cardinals 7-7
    Seattle Seahawks 7-7
    Saint Louis Rams 2-12

    IN ROSSO LE QUALIFICATE AI PLAYOFF

  • NHL, Boston vince ancora. Vancouver batte Minnesota

    NHL, Boston vince ancora. Vancouver batte Minnesota

    6 le partite disputate nella notte NHL.

    I Boston Bruins continuano a macinare punti e vittorie: i gialloneri del Massachusetts sono alla quinta affermazione consecutiva ed al loro cospetto questa volta si inchinano i Montreal Canadiens che cedono per 3-2: Benoit Pouliot porta in vantaggio Boston nel primo periodo ma dopo un minuto arriva il pareggio degli Habs con Tomas Plekanec. David Krejci nel secondo quarto segna il 2-1 per i Bruins, a cui segue il 3-1 firmato dal solito Brad Marchand. Nel finale di gara Montreal prova il tutto per tutto ma ottiene solo la rete del 3-2 ad un minuto circa dalla fine, goal segnato da Erik Cole. Decisivo ai fini del risultato il goalie Tim Thomas che para 33 conclusioni dei Canadiens. Bruins che con questo successo si prendono il primo posto solitario della Eastern Conference.

    Vancouver Canucks | © Rich Lam/Getty Images

    Vittoria ai rigori per i Los Angeles Kings contro i Toronto Maple Leafs: la rete del provvisorio vantaggio dei californiani arriva da Justin Williams, John-Michael Liles impatta il match ma sfruttando la situazione di superiorità numerica del power play Los Angeles si riporta avanti con Dustin Brown. Il definitivo 2-2 è segnato da Matt Frattin, poi si va agli shootout dove il goalie dei Kings, Jonathan Quick, blocca la conclusione di Joffrey Lupul, mentre Dustin Brown si rivela freddissimo e regala il successo alla sua squadra. Quick compie 31 parate, ancora meglio di lui fa il goalie dei Maple Leafs James Reimer che blocca 42 tiri ma la sua grande prestazione viene vanificata dagli errori dei suoi compagni di squadra ai rigori.

    Dallas ha la meglio per 5-3 contro Anaheim: tra primo e secondo periodo gli Stars vanno sul 3-0 grazie ai goal di Brenden Morrow, Alex Goligoski e Mike Ribeiro (questi ultimi 2 in power play). La reazione dei Ducks è travolgente ed i californiani si portano sul 3-3 con le reti di Teemu Selanne, Lubomir Visnovsky e Nick Bonino. L’enorme sforzo per riagguantare la parità però viene pagato poco più tardi quando i texani trovano le reti del successo con Michael Ryder ed Eric Nystrom. Dallas continua a guidare la Pacific Division, Anaheim scende sempre più giù inclassifica.

    Colorado batte Philadelphia agli shootout: Scott Hartnell sfrutta al meglio la superiorità numerica e porta in vantaggio i Flyers che vengono raggiunti e superati dai goal di Gabriel Landeskog e di T.J. Galiardi. Gli Avalanche resistono strenuamente ma devono arrendersi alla rete di Wayne Simmonds a soli 19 secondi dalla sirena finale. Nessuna marcatura in overtime e si va necessariamente ai rigori  dove tutti sono cecchini infallibili ad eccezione di Matt Read di Philadelphia che sbaglia la sua conclusione e condanna la sua squadra alla sconfitta. Ottima prova del portiere di Colorado Jean-Sebastien Giguere che chiude con 31 tiri parati.

    Detroit sbanca Edmonton per 3-2: Danny Cleary firma l’1-0 dei Red Wings, ma Ryan Jones pareggia i conti. Jiri Hudler porta nuovamente avanti i biancorossi del Michigan ma ad un solo secondo dalla fine del secondo quarto arriva il 2-2 firmato da Jordan Eberle (in power play). La rete che decide l’incontro è messa a segno nel finale di gara da Drew Miller. Detroit opera il contro-sorpasso sui Blues in classifica e si lancia all’inseguimento dei Chicago Blackhawks, attualmente la squadra con più punti in tutta la Lega.

    Infine rotondo successo dei Vancouver Canucks sui rivali divisionali dei Minnesota Wild schiantati per 4-0: primi 2 goal segnati in power play per i canadesi con Henrik Sedin e Ryan Kesler. Punteggio incrementato poi da Alexandre Burrows e da Jannik Hansen. Primo shutout stagionale per il goalie Canucks Roberto Luongo (33 parate totali). La crisi di risultati di Minnesota permette a Vancouver di portarsi a soli 3 punti di distanza (45 a 42) in classifica, con una gara in meno disputata rispetto agli avversari.

    RISULTATI NHL 19 dicembre 2011

    Boston Bruins-Montreal Canadiens 3-2
    Toronto Maple Leafs-Los Angeles Kings 2-3 (shootout)
    Dallas Stars-Anaheim Ducks 5-3
    Colorado Avalanche-Philadelphia Flyers 3-2 (shootout)
    Edmonton Oilers-Detroit Red Wings 2-3
    Vancouver Canucks-Minnesota Wild 4-0

  • NBA, Baron Davis ai Knicks. Jeff Green stagione finita

    NBA, Baron Davis ai Knicks. Jeff Green stagione finita

    Grande colpo di mercato per i New York Knicks che si aggiudicano le prestazioni di Baron Davis. Il playmaker, uno dei miglior atleti della NBA prima degli ultimi 2 sfortunati campionati in cui è stato tormentato da numerosi guai fisici, completa la formazione di coach Mike D’Antoni che ora può essere annoverata tra le legittime pretendenti al titolo. Davis, tagliato qualche giorno fa dai Cleveland Cavaliers con la nuova clausola “Amnesty” firma per un anno a 2,5 milioni di dollari, ma prima dovrà recuperare da un infortunio alla schiena che lo terrà fuori causa per circa 4 settimane. Considerato uno dei migliori interpreti nel suo ruolo, il 32 enne nativo di Los Angeles ha rifiutato proprio un’offerta dalla squadra della sua città, i Lakers, per poter dare l’assalto al titolo con New York. Scelto come terzo assoluto al draft del 1999 dai Charlotte Hornets ha dispensato magìe per 6 anni con i “Calabroni” prima di passare ai Golden State Warriors che ha condotto da vero leader alle Semifinali della Western Conference nei playoff del 2006/2007, quando al primo turno della post season la franchigia di Oakland (qualificatasi nella giornata conclusiva della regular season come ultima delle 8 squadre ammesse) guidata magistralmente proprio da Davis in cabina di regìa riuscì ad eliminare la testa di serie numero 1, i Dallas Mavericks di Dirk Nowitzki, team trita-sassi reduce da un record di 67 vittorie e 15 sconfitte nella stagione regolare. Nel 2008 passa ai Clippers ma la fortuna gli volta le spalle minando costantemente la sua salute e per questo viene scambiato con Cleveland per Mo Williams nello scorso torneo. Ora la grande occasione con i Knicks, dove dovrà saper distribuire assist per le bocche da fuoco Stoudemire ed Anthony. Molto soddisfatto del suo acquisto proprio Carmelo Anthony che ha così commentato:

    Tutti sanno cosa può dare Baron quando è concentrato in campo e sano fisicamente! lui e Tyson Chandler sono 2 grandi acquisti per i Knicks e ci daranno una grossa mano per raggiungere i nostri obiettivi. Il “Barone” soprattutto è uno dei migliori giocatori della NBA.

    Baron Davis | © Ronald Martinez/Getty Images

    Brutte notizie invece per Jeff Green ed i Boston Celtics: l’ala arrivata a febbraio dai Thunder dovrà saltare tutto il campionato per problemi al cuore. Il giocatore dovrà sottoporsi ad un delicato intervento per un aneurisma all’aorta che gli è stato diagnosticato dopo alcuni esami di routine. I medici hanno fatto sapere che tutto si risolverà in tempo per preparare la stagione 2012/2013. L’intervento avverrà il 9 gennaio, poi la riabilitazione. Un vero peccato per i Celtics e Green che avevano trovato pochi giorni fa un accordo per prolungare di un anno a 9 milioni di dollari la sua permanenza a Boston.

    Per quanto riguarda gli altri “affari” conclusi in queste ore è ufficiale l’acquisto di Josè Barea da parte dei Minnesota Timberwolves (contratto di 4 anni per 19 milioni di dollari complessivi), Jamal Crawford si accasa ai Blazers (biennale da 5 milioni a stagione) mentre i Lakers rafforzano la front line con l’ingaggio di Josh McRoberts e Troy Murphy entrambi ex Indiana Pacers, Jason Kapono invece porta pericolosità dall’arco e tanta esperienza per i gialloviola. Ufficiale anche Rip Hamilton a Chicago, Brandan Wright e Delonte West trovano a Dallas la loro nuova casa, Chris Wilcox sostituirà Jeff Green tra le fila dei Boston Celtics.

    Travis Outlaw, indiziato numero 1 per sostituire Shawne Williams ai Knicks (passato ai New Jersey Nets) si trasferisce invece a Sacramento, Indiana e Golden State chiudono uno scambio vantaggioso per entrambe con l’ala Louis Amundson che passa ai Pacers e la guardia Brandon Rush che va in california.

    Per ciò che concerne i rinnovi contrattuali i più importanti delle ultime ore sono quello di Rodney Stuckey con i Detroit Pistons e di Thaddeus Young con Philadelphia (per entrambi si parla di 5 anni di contratto a 42 milioni di dollari complessivi), Marcus Thornton resta ai Kings e Carl Landry agli Hornets (dove avrà nuovamente Belinelli come compagno di squadra). Mario Chalmers resta agli Heat, i Thunder trattengono a cifre forse troppo alte il tiratore Daequan Cook.

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  • NFL: Impresa Chiefs e Packers KO. Primo sorriso per i Colts

    NFL: Impresa Chiefs e Packers KO. Primo sorriso per i Colts

    15esima giornata della regular season NFL con molti risultati sorprendenti: i Green Bay Packers campioni in carica e fino ad ora unico team imbattuto perdono a Kansas City e dicono addio alla “perfect season”, risorge Indianapolis che ottiene il primo successo stagionale contro i Tennessee Titans. Washington sbanca il campo dei New York Giants, i Chargers hanno la meglio sui Baltimore Ravens.

    Kansas City Chiefs | © Jamie Squire/Getty Images

    Iniziamo la nostra analisi della sconfitta dei Packers a Kansas City (19-14), un risultato a dir poco sorprendente visto il cambio di panchina per la franchigia del Missouri lunedì scorso necessario dopo i pessimi risultati stagionali. Ed invece i Chiefs compiono il miracolo nel match più difficile in assoluto, con Green Bay che in pratica era imbattuta da un anno (ultimo KO lo scorso 19 dicembre 2010 contro i Patriots) collezionando in questo periodo 19 risultati utili consecutivi. Male il quarterback dei gialloverdi Aaron Rodgers, forse con la testa già alla post season, che non riesce a far segnare al suo attacco neanche un punto nel primo tempo. I Chiefs segnano 12 punti da field goal con il kicker Succop, ed un touchdown con Battle. Esordio positivo in maglia biancorossa per il quarterback Kyle Orton che lancia per 299 yard. Dopo la debacle di settimana scorsa sul campo dei Jets, ecco una vittoria che fa ben sperare i tifosi di Kansas City in vista del futuro, soprattutto quando rientreranno i numerosi infortunati nella prossima stagione. Intanto il nuovo head coach Romeo Crennel si gode il primo, prestigioso successo della sua gestione.

    Carolina vince a Houston per 28-13 grazie al solito show del suo quarterback Cam Newton, Reggie Bush invece guida l’attacco dei Miami Dolphins contro i Buffalo Bills, battuti per 30-23, per lui ben 217 yard guadagnate su corsa ed un touchdown da 76 yard.

    Primo sorriso stagionale per i derelitti Colts che dopo 13 sconfitte consecutive riescono ad onorare la stagione vincendo contro gli irriconoscibili Tennessee Titans (27-13): inarrestabile Donald Brown, 161 yard di guadagno ed un touchdown da ben 80 yard. Per i Titans poco da salvare in una giornata da dimenticare assolutamente.

    Affermazione esterna dei Cincinnati Bengals a Saint Louis (20-13) grazie al wide receiver A.J. Green che riceve per 115 yard complessive, Seattle continua a credere al sogno playoff e sbanca il Soldier Field di Chicago grazie ad una prestazione tutta cuore e grinta (38-14). I Seahawks raggiungono i Giants e proprio i Bears a quota 7 vittorie e 7 sconfitte (ma sono messi meglio visto che contro le 2 rivali in questione hanno vinto gli scontri diretti in stagione, peraltro in trasferta) ma davanti hanno ancora Lions e Falcons (al momento le ultime 2 squadre teoricamente qualificate ai playoff della NFC), e dovranno sperare in 2 KO di Atlanta e Detroit nelle ultime 2 partite e di riflesso vincere le loro (contro Niners e Cardinals), un impresa però ai limiti dell’impossibile.

    Rotondo successo dei New Orleans Saints sul campo dei Vikings (42-20): in pratica non c’è partita con il quarterback Drew Brees che continua a stupire e ad inseguire il record di yard lanciate in una singola stagione detenuto dal grande Dan Marino. Il quarterback chiude con 5 touchdown pass (2 per il solo Moore) e 412 yard lanciate. Difesa dei Saints magistrale, assente invece quella di Minnesota.

    Sorpresa anche a New York dove i Giants si fanno battere dai Redskins senza più obiettivi stagionali (23-10 il finale): Eli Manning sotto tono, lancia 3 intercetti che rischiano seriamente di compromettere la corsa ai playoff del suo team.

    Serve l’overtime ai Cardinals per avere la meglio sui Cleveland Browns (20-17): ospiti avanti per 17-7 nell’ultimo quarto ma rimontati da Arizona che impatta sul 17-17 e va al supplementare dove decide un field goal di Feely dopo un gran ritorno di punt del solito Patrick Peterson che porta l’ovale a ridosso della end zone di Cleveland. Per i Cardinals è il quarto successo consecutivo che tiene ancora vive le speranze playoff.

    Più facile del previsto l’affermazione degli Eagles contro i Jets (45-19): tutto merito del runningback LeSean McCoy autore di 3 touchdown su corsa con 102 yard complessive di guadagno, buono il ritorno da starter del quarterback Vick che realizza anche un touchdown personale, ma per Philadelphia (6 “W” ed 8 KO) sarà difficile scalzare Dallas dalla vetta della NFC East Division per accedere ai playoff.

    Largo successo dei Patriots a Denver (41-23) che interrompono la serie di 6 vittorie di fila dei Broncos: questa vola Tim Tebow non può nulla contro lo strapotere di Tom Brady, 320 yard lanciate per 2 touchdown. Con questa sconfitta la formazione del Colorado inizia a sentire il fiato sul collo dei Chargers che trionfano con un netto 34-14 sui Baltimore Ravens e si rimettono in corsa per la post season. Perde una grande occasione invece Oakland, che viene rimontata negli ultimi minuti di gioco dai soliti Lions: avanti per 27-14, Detroit piazza 2 drive fantastici, l’ultimo in meno di 2 minuti per i punti del sorpasso del 28-27, mettendo in mostra il fantastico duo Stafford-Johnson, con il quarterback che colleziona 391 yard di passaggio e 4 touchdown e “Megatron” autore di 2 touchdown con ben 214 yard ricevute. Decisivo anche il defensive tackle Suh che riesce a deviare il field goal del kicker dei Raiders Janikowski dalle 65 yard che avrebbe dato il contro-sorpasso ad Oakland e sarebbe stato il calcio piazzato più lungo messo a segno nella storia della NFL (il record è sempre dello stesso Janikowski con 63 yard, segnato proprio in questa stagione).

    La giornata si chiuderà con il Monday Night tra San Francisco e Pittsburgh.

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    RISULTATI NFL QUINDICESIMA GIORNATA

    Atlanta Falcons-Jacksonville Jaguars 41-14
    Tampa Bay Buccaneers-Dallas Cowboys 15-31
    Buffalo Bills-Miami Dolphins 23-30
    Chicago Bears-Seattle Seahawks 14-38
    Houston Texans-Carolina Panthers 13-28
    Indianapolis Colts-Tennessee Titans 27-13
    Kansas City Chiefs-Green Bay Packers 19-14
    Minnesota Vikings-New Orleans Saints 20-42
    New York Giants-Washington Redskins 10-23
    Saint Louis Rams-Cincinnati Bengals 13-20
    Oakland Raiders-Detroit Lions 27-28
    Arizona Cardinals-Cleveland Browns 20-17 (overtime)
    Denver Broncos-New England Patriots 23-41
    Philadelphia Eagles-New York Jets 45-19
    San Diego Chargers-Baltimore Ravens 34-14
    San Francisco 49ers-Pittsburgh Steelers Monday Night ore 2.30

    LE CLASSIFICHE (i numeri accanto alle squadre indicano prima le vittorie ottenute e poi le sconfitte subite in stagione):

    AFC East Division
    New England Patriots 11-3
    New York Jets 8-6
    Buffalo Bills 5-9
    Miami Dolphins 5-9

    AFC North Division
    Pittsburgh Steelers 10-3
    Baltimore Ravens 10-4
    Cincinnati Bengals 8-6
    Cleveland Browns 4-10

    AFC South Division
    Houston Texans 10-4
    Tennessee Titans 7-7
    Jacksonville Jaguars 4-10
    Indianapolis Colts 1-13

    AFC West Division
    Denver Broncos 8-6
    Oakland Raiders 7-7
    San Diego Chargers 7-7
    Kansas City Chiefs 6-8

    NFC East Division
    Dallas Cowboys 8-6
    New York Giants 7-7
    Philadelphia Eagles 6-8
    Washington Redskins 5-9

    NFC North Division
    Green Bay Packers 13-1
    Detroit Lions 9-5
    Chicago Bears 7-7
    Minnesota Vikings 2-12

    NFC South Division
    New Orleans Saints 11-3
    Atlanta Falcons 9-5
    Carolina Panthers 5-9
    Tampa Bay Buccaneers 4-10

    NFC West Division
    San Francisco 49ers 10-3
    Arizona Cardinals 7-7
    Seattle Seahawks 7-7
    Saint Louis Rams 2-12

    IN ROSSO LE QUALIFICATE AI PLAYOFF