Autore: slevin

  • NHL, Penguins OK. Philadelphia cade a Tampa Bay

    NHL, Penguins OK. Philadelphia cade a Tampa Bay

    7 le partite disputate nella notte NHL.

    Pittsburgh si mantiene in corsa per il primo posto dell’Atlantic Division battendo per 4-2 i Carolina Hurricanes: Tim Brent porta avanti gli ospiti che però vengono seppelliti dai goal di James Neal, Steve Sullivan (rete in power play), Pascal Dupuis e Jordan Staal. Inutile nel finale di match la seconda rete degli Hurricanes firmata dal solito Tuomo Ruutu.

    Sidney Crosby, Pittsburgh Penguins | © Justin K. Aller/Getty Images

    Successo esterno per i Calgary Flames sul ghiaccio di Columbus: i Blue Jackets passano in vantaggio grazie a Derick Brassard ma nel terzo periodo arriva il pari canadese firmato da Jarome Iginla in situazione di superiorità numerica. La gara scorre via senza altri goal, si va così ai rigori dove la formazione dell’Ohio sbaglia tuti i 3 tiri a disposizione mentre Iginla è infallibile nel suo turno e regala una preziosa affermazione ai Flames  che restano in corsa per l’ultimo posto playoff della Western Conference.

    Vittoria abbondante per i Montreal Canadiens ad Ottawa nel derby canadese: risultato finale di 6-2, con i Senators che segnano per primi con Zack Smith ma che vengono surclassati dai goal di Lars Eller, Tomas Plekanec, Michael Cammalleri, Louis Leblanc, P.K. Subban ed Erik Cole. Solo per la cronac, la seconda rete dei padroni di casa è messa a segno da Jason Spezza. Bene il goalie degli Habs Carey Price autore di 33 parate totali.

    Tonfo clamoroso per i Philadelphia Flyers che vengono dominati a Tampa Bay per 5-1 dai Lightning: Bruno Gervais segna l’1-0 per i Bolts ma a pareggiare i conti è Scott Hartnell, poi è dominio Lightning con Steven Stamkos che firma una doppietta e Steve Downuie e Vinny Lecavalier che arrotondano il punteggio. I Flyers vedono così scappare i Rangers in testa alla Division.

    Pirotecnico 5-3 tra Florida e Toronto ma ad uscire vincitori dall’emozionante sfida sono i Panthers che vanno avanti nel punteggio con la marcatura di Erik Gudbranson in apertura di match, i Maple Leafs pareggiano all’inizio del secondo periodo con Mikhail Grabovski, ma subito dopo arriva un tris di goal per i padroni di casa grazie a Bill Thomas, Jason Garrison e Kris Versteeg (queste 2 reti in power play). I canadesi cercano di riaprire l’incontro e quasi ci riescono portandosi sul 4-3 con le marcature di Dion Phaneuf ed il secondo goal di giornata di Grabovski. A spezzare le gambe agli ospiti ed a chiudere i conti ci pensa Tomas Fleischmann con il definitivo 5-3 a metà del terzo quarto.

    Successo di importanza capitale per i Detroit Red Wings sui Saint Louis Blues per 3-2: gli ospiti si portano sul 2-0 con 2 reti in superiorità numerica (firmate da Matt D’Agostini ed Alexander Steen) e sembrano poter controllare la gara ma all’improvviso emerge tutto il talento dei padroni di casa che grazie ai suoi uomini migliori prima accorciano le distanze con Niklas Lidstrom, poi pareggiano grazie a Pavel Datsyuk ed infine assestano il colpo del KO nel terzo periodo con Niklas Cronwall. La vittoria permette a Detroit di scavalcare Saint Louis al secondo posto della Central Division (47 punti a 46, entrambe le squadre con 36 partite giocate) e di mettere nel mirino i Chicago Blackhawks che guidano al momento la classifica generale della NHL con 50 punti in 36 partite.

    Winnipeg si dimostra ancora una volta la mia vagante del torneo e va a vincere con un pesante 4-1 sul ghiaccio degli Avalanche: Jets inarrestabili che volano sul 4-0 grazie ai goal segnati da Evander Kane (grande doppietta per lui), Tim Stapleton (rete in superiorità numerica) e Jim Slater. Solo nel finale (a 5 minuti dalla sirena conclusiva) arriva la rete della bandiera firmata da Kevin Porter. Solida prova del goalie canadese Ondrej Pavelec con 32 salvataggi su 33 tiri complessivi verso la sua porta. Winnipeg arpiona l’ottavo ed ultimo posto playoff ad Est e dovrà guardarsi le spalle dagli attacchi di Washington, Tampa Bay e Buffalo.

    RISULTATI NHL 27 dicembre 2011

    Pittsburgh Penguins-Carolina Hurricanes 4-2
    Columbus Blue Jackets-Calgary Flames 1-2 (shootout)
    Ottawa Senators-Montreal Canadiens 2-6
    Tampa Bay Lightning-Philadelphia Flyers 5-1
    Florida Panthers-Toronto Maple Leafs 5-3
    Detroit Red Wings-Saint Louis Blues 3-2
    Colorado Avalanche-Winnipeg Jets 1-4

  • NBA, primo squillo Lakers. Miami doma Boston

    NBA, primo squillo Lakers. Miami doma Boston

    5 le partite disputate nella notte NBA.

    Largo successo per gli Atlanta Hawks sul parquet dei New Jersey Nets nel loro primo impegno stagionale: 106-70 il risultato finale frutto dell’ennesima partenza ad handicap dei padroni di casa con Atlanta che prende il largo e non si volta più indietro andando al riposo lungo già in vantaggio di 22 punti. Stesso copione nella seconda parte di gara con gli Hawks bravi a non deconcentrarsi che incrementano ancora il già ampio margine. Dalla panchina Radmanovic mette a segno 17 punti, mentre tra i titolari il migliore dei “Falchi” è Marvin Williams con 14 punti e 9 rimbalzi. Dal naufragio dei Nets non si salva neanche Deron Williams autore di 10 punti ma con un brutto 3/11 al tiro.

    Los Angeles Lakers | © Stephen Dunn/Getty Images

    Dopo aver fatto fuori a domicilio i campioni in carica dei Dallas Mavericks, prendendosi una piccola rivincita dopo le Finals perse qualche mese fa contro i texani, i Miami Heat dimostrano tutta la loro forza battendo anche i Boston Celtics. Primo tempo molto produttivo per la squadra della Florida che infila ben 69 punti andando al riposo lungo con 15 punti di vantaggio. Boston recupera nella seconda metà di gara ed arriva a -2 a circa 2 minuti dalla fine del match ma qui entra in scena l’eroe di giornata, il rookie Norris Cole che segna 2 canestri di capitale importanza e regala la vittoria alla sua squadra. Per lui ben 20 punti alla fine, James ne infila 26 e Wade 24 mentre Bosh chiude in doppia doppia con 18 punti ed 11 rimbalzi. I Celtics, ancora privi di capitan Pierce, fanno ancora affidamento su Rondo che chiude quasi in tripla doppia con 22 punti, 12 assist ed 8 rimbalzi mentre Allen segna 28 punti infilando 6 triple su 8 tentativi (63% alla fine per Boston dalla lunga distanza).

    A decidere la sfida tra Minnesota Timberwolves e Milwaukee Bucks è inaspettatamente il rookie (prodotto di casa uscito da Wisconsin University) Jon Leuer che ad un minuto dal termine sblocca la partita dall’equilibrio con una bomba da 3 punti. Per lui alla fine 14 punti totali a cui aggiunge 8 rimbalzi, ben coadiuvato da brandon Jennings che conferma la buona prova della partita precedente infilando 24 punti e 7 assist. Tra i Timberwolves come al solito il migliore è Kevin Love con una mostruosa prova da 31 punti e 20 rimbalzi, un talento sprecato per una squadra dalle piccole ambizioni (forse ancora per questo campionato) come Minnesota.

    Un ottimo secondo tempo dei Blazers annichilisce i rivali dei Sacramento Kings che chiudono a soli 79 punti segnati dopo essere stati in vantaggio anche in doppia cifra nel secondo quarto. Per Portland invece ben 101 punti, frutto della grande prestazione della coppia di ali LaMarcus Aldridge (24 punti ed 8 rimbalzi) e Gerald Wallace (25 punti ed 8 rimbalzi). Il parziale decisivo tra terzo e quarto periodo è siglato da Batum (15 punti partendo dalla panchina) e Matthews (8 punti in totale). Tra le fila di Sacramento si salva il centro Cousins autore di una buona prova da 16 punti ed 11 rimbalzi, Thornton ha bisogno di 15 tiri per arrivare amettere insieme 14 punti mentre delude Tyreke Evans che non va oltre il deludente e misero bottino di 4 punti.

    Infine prima vittoria stagionale alla terza partita in 3 giorni per i Los Angeles Lakers che hanno facilmente ragione dei modesti Utah Jazz: 96-71 il risultato finale con Kobe Byrant che chiude la sua partita con una ottima prova da 26 punti, 8 rimbalzi e 5 assist in appena 30 minuti di gioco mentre Pau Gasol sostituisce ancora una volta Andrew Bynum e ne infila 22 con 9 rimbalzi e ben 5 stoppate. Per i Jazz purtroppo gara da dimenticare ed anche in fretta con Al Jefferson protagonista in negativo che riesce nell’impresa di sbagliare 14 dei 16 tiri presi (anche se alla fine ci sono 10 rimbalzi per lui). Si salva il solo Paul Millsap che mette a referto 18 punti con 8 rimbalzi in 27 minuti di gioco.

    Risultati NBA 27 dicembre 2011

    New Jersey Nets-Atlanta Hawks 70-106
    N.J.: Brooks 17, Humpries 11, Deron Willaims 10
    Atl: Radmanovic 17, Marvin Williams 14, Teague 13, Pachulia 13

    Miami Heat-Boston Celtics 115-107
    Mia: James 26, Wade 24, Cole 20
    Bos: Allen 28, Rondo 22, Dooling 18

    Milwaukee Bucks-Minnesota Timberwolves 98-95
    Mil: Jennings 24, Jackson 16, Bogut 15
    Min: Love 31, Ridnour 17, Beasley 15

    Portland Trail Blazers-Sacramento Kings 101-79
    Por: Wallace 25, Aldridge 24, Batum 15
    Sac: Cousins 16, Thornton 14, Thompson 11

    Los Angeles Lakers-Utah Jazz 96-71
    Lak: Bryant 26, Gasol 22, World Peace 14
    Uta: Millsap 18, Howard 10, Favors 8

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • Basket, ancora un overtime vincente per Siena. Bene Avellino e Bologna

    Basket, ancora un overtime vincente per Siena. Bene Avellino e Bologna

    La 12esima giornata del campionato italiano di Serie A di basket è favorevole alla Montepaschi Siena che dopo aver potuto osservare la disfatta dell’Olimpia Milano nell’anticipo di martedì contro la Bennet Cantù in un derby lombardo senza storia dal primo all’ultimo secondo di gioco, si prende la testa solitaria della classifica a quota 18 punti.

    Ma serve un overtime ai toscani per avere la meglio di una mai doma Casale Monferrato. Decisivi gli errori ai liberi di Shakur nel supplementare che se mandati a segno avrebbero portato al secondo prolungamento. Per il giocatore piemontese 14 punti così come Temple, mentre il migliore è Matt Janning con 16 punti.Tra le fila dei campioni d’Italia ci sono invece i 21 punti ed 8 rimbalzi di uno strepitoso David Andersen.

    La Virtus Bologna arpiona il terzo posto in classifica grazie alla vittoria contro la Benetton Treviso: nel 74-61 finale ci sono i 15 punti di Koponen, i 14 di Poeta ed i 13 di Gailius. Agli ospiti non bastano invece i 18 punti di Ortner ed i 13 di Becirovic.

    Ottimo successo tra lemura amiche per la Fabi Shoes Montegranaro che ha la meglio su una formazione di livello come quella di Sassari: forse ha inciso il caso Hunter tra le fila degli isolani che non hanno giocato come al solito e nelle loro possibilità. Il punteggio finale dice 85-76 per i marchigiani che ringraziano le buone prove di Ivanov (16 punti), di Brunner e Zoroski (entrambi a segno con 14 punti totali), per i sardi invece ben 47 punti (sui 76 totali di squadra) provengono dall’accoppiata familiare Travis Diener-Drake Diener con il primo che mette a referto 20 punti ed il secondo autore di 27 punti.

    La Scavolini Pesaro ha la meglio sulla Cimberio Varese ed ora entrambe le squadre sono appaiate in classifica a quota 12 punti. I marchigiani trovano il leader del match in Daniel Hackett autore di una grande prova da 19 punti e ben coadiuvato da Jumaine Jones (per lui 17 punti) e da Richard Hickman (15 punti). Ai lombardi non serve quindi la buona prestazione di Rok Stipcevic che chiude la sua serata con 21 punti totali e trova poca collaborazione nei compagni dato che nessuno riesce ad andare in doppia cifra nei punti segnati.

    Protagonista dell 12esima giornata anche la Sidigas Avellino che nel derby campano contro la Pepsi Caserta riesce a portare a casa la vittoria e si porta al terzo posto della classifica a pari merito con Virtus Bologna, Angelico Biella e Bennet Cantù: nel successo per 84-74 contro la Pepsi si mettono in evidenza Taquan Dean con 25 punti e Marques Green con 23 mentre 14 arrivano da Ronald Slay (in 3 segnano 62 punti sugli 84 totali dell’intero team), 9 punti e 13 rimbalzi per il “lungo” Linton Johnson. Tra le fila degli ospiti 17 punti di Alex Righetti e di Kevin Fletcher (che aggiungono inoltre ben 10 rimbalzi ciascuno) ma le loro doppie doppie non bastano a Caserta per arrivare alla vittoria.

    L’Acea Roma incassa un pesante successo esterno a Teramo in in una partita molto più complicata del previsto contro la squadra fanalino di coda della Legabasket (64-67 il punteggio finale). Protagonisti tra le fila giallorosse Antonio Maestranzi (per lui 16 punti) e Michalis Kakiouzis (10 punti) che nel convulso finale approfittano degli errori di Brandon Brown (10 punti) e di Valerio Amoroso (16 punti alla fine) che in pratica hanno consegnato il match ai capitolini. Ottimo l’apporto anche di Clay Tucker per l’Acea con 17 punti.

    L’Umana Veneziasi conferma la sorpresa della Serie A: la neopromossa questa volta ha la meglio sulla Vanoli Cremona per 83-70. Nella squadra di Mazzon funziona alla grande il collettivo, mentre in quella dei lombordi gli innesti non hanno ancora trovato i giusti meccanismi all’interno della squadra. Top scorer dei veneti Alvin Young con 19 punti mentre per gli ospiti ci sono i 20 punti di Daniele Cinciarini,

    Leggi anche:

    BASKET, CANTU’ TRAVOLGE MILANO 79-54 

    RISULTATI SERIE A DODICESIMA GIORNATA (riposo per Biella):

    Bennet Cantù vs EA7 Emporio Armani Milano 79-54
    Canadian Solar Bologna vs Benetton Treviso 74-61
    Fabi Shoes Montegranaro vs Banco di Sardegna Sassari 85-76
    Umana Venezia vs Vanoli Braga Cremona 83-70
    Montepaschi Siena vs Novipiù Casale Monferrato 88-86 (overtime)
    Sidigas Avellino vs Pepsi Caserta 84-74
    Scavolini Siviglia Pesaro vs Cimberio Varese 72-68
    Banca Tercas Teramo vs Acea Roma 64-67

    CLASSIFICA

    1. Montepaschi SI 18 (una gara in meno)
    2. EA7 Emporio Armani MI 16 (una gara in meno)
    3. Angelico BI 14 (una gara in meno)
    4. Bennet Cantù 14
    5. Sidigas AV 14
    6. Canadian Solar BO 14 (una gara in meno)
    7. Pepsi CE 12 (una gara in meno)
    8. Cimberio VA 12 (una gara in meno)
    9. Umana VE 12 (una gara in meno)
    10. Scavolini Siviglia PS 12 (una gara in meno)
    11. Benetton TV 10 (una gara in meno)
    12. Banco di Sardegna SS 10 (una gara in meno)
    13. Virtus Roma 10
    14. Fabi Shoes MGR 8 (una gara in meno)
    15. Vanoli Braga CR 6
    16. Novipiù Casale Monferrato 6 (una gara in meno)
    17. Banca Tercas TE 4

  • NHL, continua il volo dei Rangers. Bene Vancouver, Detroit e Chicago

    NHL, continua il volo dei Rangers. Bene Vancouver, Detroit e Chicago

    10 le partite disputate nella notte NHL dopo 2 giorni di pausa per le festività natalizie.

    Ennesima sconfitta nell’ultimo brutto periodo per i Minnesota Wild che vengono battuti in casa dai Colorado Avalanche per 4-2: per 2 volte in vantaggio (Bouchard e Clutterbuck) i Wild vengono ripresi da O’Reilly (straordinario periodo di forma) e Landeskog. Nell’ultimo quarto decisive le reti di Hejda e Galiardi che regalano il successo agli ospiti, Minnesota viene scavalcata dai Canucks in testa alla Northwest Division.

    New York Rangers | © Nick Laham/Getty Images

    Stesso risultato tra Buffalo e Washington dove ad avere la meglio sono i padroni di casa dei Sabres che scappano via sul 4-0 nel primo periodo (Pominville, Ellis, Ehrhoff e McNabb) e non vengono più ripresi (inutili i goal di Hendricks ed Ovechkin).

    Rotondo successo per i New York Rangers nel derby contro gli Islanders deciso da una doppietta di Hagelin e dalla rete di Marian Gaborik, shutout da 28 parate complessive per il goalie dei Rangers Lundqvist che guida il suo team al provvisorio primo posto della Eastern Conference con 48 punti.

    4-2 anche per i Carolina Hurricanes contro i New Jersey Devils: Sutter, Ruutu e Stewart portano i padroni di casa sul 3-0, accorcia le distanze Clarkson e subito dopo Henrique sembra riaprire il match ma in meno di un minuto gli Hurricanes segnano la quarta rete con Cam Ward (il goalie di Carolina!) e chiudono i giochi. Ward oltre a segnare il primo goal come portiere nella storia della franchigia compie anche 23 salvataggi su 25 tiri.

    Bene anche Saint Louis che si impone per 5-3 sui Dallas Stars: Chris Stewart apre e chiude i giochi segnando una doppietta, le altre reti dei padroni di casa sono di Cracknell, Grachev ed Arnott (quest’ultimo in power play). I texani provano la grande rimonta con Ribeiro, Nystrom e Ryder che alla fine però non si concretizza.

    Netta affermazione di Detroit sul ghiaccio di Nashville: i Red Wings si impongono per 4-1 grazie ai goal di Filppula (doppietta per lui), Datsyuk e Cleary. Inutile la marcatura dei Predators nel finale di gara con Blum. Jimmy Howard, goalie di Detroit, è il grande protagonista con 31 parate sui 32 tiri diretti verso i suoi pali.

    Chicago replica il risultato dei rivali divisionali dei Red Wings e batte agevolmente il fanalino di coda della Lega, ovvero i Columbus Blue Jackets: decisivo il secondo periodo con i Blackhawks che vanno sul 3-0 grazie a Sharp ed alla doppietta di Stalberg. Columbus segna il 3-1 in apertura di ultima frazione di gioco con Wisniewski ma a chiudere i conti ci pensa il solito Marian Hossa. Ottima prestazione del goalie degli ‘Hawks Corey Crawford autore di 37 parate sui 38 tiri totali ricevuti.

    Vancouver si prende la leadership della Northwest Division, a discapito di Minnesota, battendo per 5-3 gli Oilers: Canucks subito sul 3-0 (doppietta di Ebbett e goal di Daniel Sedin), accorcia le distanze Eberle ma Burrows segna il 4-1. Smyth prova a riaprire il match con la rete del 4-2 ma nel terzo periodo è Kesler a chiudere i giochi. Serve a poco quindi il terzo goal di Edmonton segnato da Potter.

    Successo sofferto per i Los Angeles Kings  contro i Phoenix Coyotes (4-3): Scuderi porta in vantaggio i californiani ma Torres firma il pari, nuovo vantaggio Kings con Richardson ma i Coyotes impattano nuovamente con la seconda rete di giornata dello scatenato Torres. A decidere il match in favore di Los Angeles sono le marcature nel terzo periodo di Mitchell e Brown. Inutile la terza rete della squadra dell’Arizona siglata da Langkow.

    Infine terza affermazione stagionale per Anaheim nel derby californiano contro gli Sharks: nonostante la superiorità tecnica di San Josè i Ducks (attualmente penultimi nella classifica generale della Lega) riescono a portare a casa il terzo derby vincendo per 3-2 grazie alle reti dello svizzero Luca Sbisa, di Ryan e di Cogliano. Agli “Squali” servono a poco i goal di Pavelski e McGinn. Super Hiller in partita che blinda la porta dei Ducks con 36 parate su 38 tiri.

    RISULTATI NHL del 26 dicembre 2011

    Minnesota Wild-Colorado Avalanche 2-4
    Buffalo Sabres-Washington Capitals 4-2
    New York Rangers-New York Islanders 3-0
    Carolina Hurricanes-New Jersey Devils 4-2
    Saint Louis Blues-Dallas Stars 5-3
    Nashville Predators-Detroit Red Wings 1-4
    Chicago Blackhawks-Columbus Blue Jackets 4-1
    Vancouver Canucks-Edmonton Oilers 5-3
    Los Angeles Kings-Phoenix Coyotes 4-3
    San Josè Sharks-Anaheim Ducks 2-3

  • NFL: Brees fa la storia, i Saints distruggono i Falcons

    NFL: Brees fa la storia, i Saints distruggono i Falcons

    Partita storica a New Orleans, più precisamente al Mercedes-Benz Superdome, stadio di casa dei Saints dove il quarterback Drew Brees nel penultimo Monday Night della NFL batte il record di yard lanciate in una singola stagione arrivando a quota ben 5087 con ancora l’ultima giornata da giocare. Cade dunque il precedente record di Dan Marino, storico quarterback dei Miami Dolphins che era stato ottenuto nella stagione 1984. I Saints restano imbattuti in casa e si giocheranno nel prossimo turno la possibilità di essere la seconda squadra della Conference NFC nei playoff dietro ai Packers (che regala l’opportunità di riposare nel primo turno della post season saltando quindi il wild card week end), posto per il quale sono in lotta con i San Francisco 49ers con lo stesso identico record di 12 vittorie e 3 sconfitte. Con il successo ottenuto inoltre New Orleans vince il titolo divisionale. La sconfitta è invece indolore per i Falcons che grazie alla sconfitta di ieri dei Chicago Bears contro i campioni del Mondo dei Green Bay Packers erano matematicamente qualificati per la post season. Probabilmente però dovranno giocare tutti i playoff in trasferta dato che attualmente Atlanta occupa l’ultimo seed della NFC.

    Drew Brees, New Orleans Saints | © Chris Graythen/Getty Images

    C’è poco da dire sulla partita, i Falcons partono meglio e chiudono in vantaggio il primo quarto per 10-7 grazie al field goal in apertura del kicker Bryant (dalle 34 yard) ed al touchdown del sempre più costante rookie Julio Jones. In mezzo il touchdown Saints di Thomas che aveva portato momentaneamente in vantaggio la squadra della Louisiana. Dal secondo quarto in poi però è un massacro, con New Orleans che ridicolizza gli avversari che vengono lentamente ma inesorabilmente travolti dalla furia di Drew Brees e compagni: è Marques Colston a ribaltare il punteggio con la marcatura del 14-10, a cui segue un altro touchdown pass del fortissimo quarterback nero ed oro che questa volta finisce nelle mani del tight end Jimmy Graham e si va al riposo sul 21-10.

    Il terzo quarto si apre così come era finito il secondo con l’attacco dei Saints a dare spettacolo e questa volta è Meachem a segnare il touchdown che porta i padroni di casa sul 28-10. Piccola reazione degli ospiti che segnano 3 punti grazie al solito Bryant che infila i pali dei Saints dalle 51 yard di distanza per il 28-13. La risposta di New Orleans porta al calcio piazzato di Kasay dalle 29 yard ed il terzo periodo si conclude sul 31-13. Ultima frazione di gioco di normale amministrazione per la squadra di coach Payton che appena può non disdegna qualche buona giocata offensiva per incrementare il già ampio margine: dopo il field goal dei Falcons del provvisorio 31-16 arrivano ancora 2 touchdown per gli scatenati padroni di casa, il primo è un fumble return di 30 yard di Jenkins (38-16), il secondo è opera invece del runningback Darren Sproles che chiude i giochi rendendo definitivo il punteggio sul 45-16.

    Come già detto le luci dei riflettori sono tutte per Brees che scrive una pagina storica della NFL sbriciolando il precedente record di yard lanciate in una singola stagione superando l’illustre predecessore Dan Marino. Per lui ci sono 307 yard lanciate contro i Falcons per 4 touchdown ai compagni tra i quali spiccano Colston e Meachem autori entrambi di una marcatura a testa (il primo con 81 yard di guadagno ed il secondo con 75). Ottimo il gioco di corsa con 164 yard percorse in totale, proprio per via di questo attacco atomico i Saints restano in corsa per battere, nell’ultimo turno, anche il record di yard offensive totali ottenuto in una sola stagione che appartiene ai Saint Louis Rams con 7075.

    Poco da dire sui Falcons, Ryan lancia molto (373 yard e 1 touchdown segnato da Julio Jones, che in 8 ricezioni guadagna ben 128 yds), bene anche l’altro ricevitore White con 127 yard percorse. Ma per il resto non ha funzionato nulla. Atlanta viene condannata anche dal poco gioco sulle corse. Ma la qualificazione playoff è comunque salva!

    Leggi anche:

    RISULTATI NFL SEDICESIMA GIORNATA

    Indianpolis Colts-Houston Texans 19-16
    Baltimore Ravens-Cleveland Browns 20-14
    Buffalo Bills-Denver Broncos 40-14
    Carolina Panthers-Tampa Bay Buccaneers 48-16
    Cincinnati Bengals-Arizona Cardinals 23-16
    Kansas City Chiefs-Oakland Raiders 13-16 (overtime)
    New England Patriots-Miami Dolphins 27-24
    New York Jets-New York Giants 14-29
    Pittsburgh Steelers-Saint Louis Rams 27-0
    Tennessee Titans-Jacksonville Jaguars 23-17
    Washington Redskins-Minnesota Vikings 26-33
    Detroit Lions-San Diego Chargers 38-10
    Dallas Cowboys-Philadelphia Eagles 20-7
    Seattle Seahawks-San Francisco 49ers 17-19
    Green Bay Packers-Chicago Bears 35-21
    New Orleans Saints-Atlanta Falcons 45-16

    LE CLASSIFICHE (i numeri accanto alle squadre indicano prima le vittorie ottenute e poi le sconfitte subite in stagione):

    AFC East Division
    New England Patriots 12-3
    New York Jets 8-7
    Buffalo Bills 6-9
    Miami Dolphins 5-10

    AFC North Division
    Pittsburgh Steelers 11-4
    Baltimore Ravens 11-4
    Cincinnati Bengals 9-6
    Cleveland Browns 4-11

    AFC South Division
    Houston Texans 10-5
    Tennessee Titans 8-7
    Jacksonville Jaguars 4-11
    Indianapolis Colts 2-13

    AFC West Division
    Denver Broncos 8-7
    Oakland Raiders 8-7
    San Diego Chargers 7-8
    Kansas City Chiefs 6-9

    NFC East Division
    Dallas Cowboys 8-7
    New York Giants 8-7
    Philadelphia Eagles 7-8
    Washington Redskins 5-10

    NFC North Division
    Green Bay Packers 14-1
    Detroit Lions 10-5
    Chicago Bears 7-8
    Minnesota Vikings 3-12

    NFC South Division
    New Orleans Saints 12-3
    Atlanta Falcons 9-6
    Carolina Panthers 6-9
    Tampa Bay Buccaneers 4-11

    NFC West Division
    San Francisco 49ers 12-3
    Arizona Cardinals 7-8
    Seattle Seahawks 7-8
    Saint Louis Rams 2-13

    IN ROSSO LE QUALIFICATE AI PLAYOFF

  • NBA, vincono Bargnani, Gallinari e Belinelli. Lakers e Bulls KO

    NBA, vincono Bargnani, Gallinari e Belinelli. Lakers e Bulls KO

    12 le partite giocate nella notte NBA, da sottolineare l’esordio stagionale con vittoria per i 3 italiani della Lega, con Danilo Gallinari ed i suoi Denver Nuggets che espugnano Dallas, Andrea Bargnani ed i Toronto Raptors che vanno a vincere a Cleveland e Marco Belinelli ed i New Orleans Hornets che nel finale sbancano il parquet di Phoenix.

    Andrea Bargnani | © JANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images

    Dopo un brutto avvio di partita i Nets si ricompattano e grazie al duo Deron Williams (23 punti, 8 rimbalzi ed 8 assist) Kris Humpries (21 punti e 15 rimbalzi) hanno la meglio sui Washington Wizards che pagano la brutta serata del leader John Wall (solo 13 punti per lui).

    D.J. Augustin ed il rookie Kemba Walker con 4 punti nel finale di gara ribaltano il risultato e permettono ai Bobcats di battere Milwaukee. Grande prova per Boris Diaw che va molto vicino alla tripla doppia con 9 punti, 11 rimbalzi e 9 assist mentre ai Bucks non bastano i 22 punti di Jennings.

    Buona la prima per Andrea Bargnani ed i Toronto Raptors che vanno a vincere a Cleveland. Il “Mago” è decisivo nel finale con 2 grandi giocate, alla fine per lui 13 punti, sono 7 i giocatori canadesi in doppia cifra tra i quali spiccano le doppie doppie di Amir Johnson (13 punti e 13 rimbalzi) e di Calderon (15 punti ed 11 assist). Delude la prima scelta assoluta dell’ultimo Draft Kyrie Irving che non va oltre i 6 punti segnati e per i Cavs è notte fonda.

    Il redivivo Turkoglu segna 23 punti e permette ai Magic di superare Houston. Bene anche Howard che infila 21 punti e torna a dominare a centro area. Per i Rockets da segnalare la doppia doppia di Kyle Lowry da 20 punti e 12 assist e la pessima gara della “Stella” Kevin Martin che sbaglia ben 9 delle 10 conclusioni tentate.

    Tutto facile per i nuovi Pacers contro Detroit: esordio convincente tra le fila di Indiana per David West autore di 11 punti e 12 rimbalzi (di cui 7 in attacco), doppie doppie anche per Hibbert (16 punti e 14 rimbalzi) ed Hansbrough (15 punti e 13 rimbalzi). Per i Pistons ottimo rientro sul parquet, dopo un anno di stop per infortunio, di Jerebko (17 punti).

    I Minnesota Timberwolves dimostrano che saranno un brutto cliente per qualsiasi avversario in questa stagione e fanno sudare i Thunder fino alla fine. La gara si decide negli ultimi 90 secondi quando a schiodare la parità ci pensano Perkins e Westbrook. Per Kevin Durant altra prova da oltre 30 punti segnati (33 per la precisione), 28 invece quelli di Westbrook. Per i Wolves non basta la coppia Love-Beasley (46 punti in combinata), esordio nella Lega promettente per Rubio.

    Gli Spurs si prendono una piccola rivincita sui Grizzlies che lo scorso anno eliminarono i texani dai playoff pur partendo molto sfavoriti. Decisivo Manu Ginobili ed i suoi 24 punti. Per Memphis non basta l’ottimo ritorno sul parquet di Rudy Gay autore di una doppia doppia da 19 punti e 10 rimbalzi.

    Altra delusione casalinga per i Dallas Mavericks che vengono distrutti dai Denver Nuggets di Danilo Gallinari (15 punti per l’Azzurro) e da un Ty Lawson incontenibile (27 punti). Buono l’apporto della panchina di Denver mentre ai texani campioni in carica sono inutili i 20 punti del tedesco Dirk Nowitzki.

    Sorride anche Marco Belinelli (10 punti per lui) dato che i suoi Hornets espugnano Phoenix grazie al neo arrivato Eric Gordon nel finale di gara. Per l’ex Los Angeles Clippers ci sono 20 punti ed il canestro decisivo a 5 secondi dalla sirena finale. Nelle fila dei Suns bene il solito Steve Nash con una doppia doppia da 14 punti e 12 assist e Robin Lopez con 21 punti.

    Portland si dimostra più forte delle avversità (ritiro di Brandon Roy qualche giorno fa, Oden ancora out per tutta la stagione, Aldridge in campo ma con problemi cardiaci) e batte i Sixers. I Blazers guidano sin dal primo minuto di gioco ma vengono recuperati da Williams ed Iguodala che però nel finale sbaglia la tripla del pareggio. Per gli ospiti nonostante la sconfitta c’è la superba prestazione del centro Spencer Hawes che dimostra di avere 2 mani fantastiche (per lui tripla doppia sfiorata con 10 punti, 14 rimbalzi e 9 assist).

    Sorpresa Kings che battono di autorità i più quotati Lakers nel derby californiano: Sacramento conduce il match sin dalla palla a 2, e ringrazia le prove di Thornton (27 punti) ed Evans (20 punti), per i gialloviola 29 punti di Bryant, 19 di Metta World Peace (il fu Ron Artest) ed un orrido 5% da 3 punti (1/19)!

    I Chicago Bulls pagano lo sforzo della partita giocata 24 ore fa contro i Lakers e perdono ad Oakland: i”Tori” dell’Illinois provano la grande rimonta nel finale di match, dopo una partita condotta sempre dai Warriors (da -19 a -6 nell’ultimo quarto), ma questa volta la fortuna non assiste la squadra di coach Thibodeau. Rose paga lo sforzo della sera prima chiudendo con 13 punti ma solo 4/17 dal campo, si conferma arma micidiale Deng con 22 punti e 10 rimbalzi. Per Golden State 26 punti di Ellis, 22 di Lee e 21 di Curry.

    Risultati NBA 26 dicembre 2011

    Washington Wizards-New Jersey Nets 84-90
    Was: Young 16, Crawford 15, Wall 13
    N.J.: Williams 23, Humpries 21, Morrow 16

    Charlotte Bobcats-Milwaukee Bucks 96-95
    Cha: Augustin 19, Henderson 18, Walker 13
    Mil: Jennings 22, Bogut 17, Livingston 14

    Orlando Magic-Houston Rockets 104-95
    Orl: Turkoglu 23, Howard 21, Redick 20
    Hou: Lowry 20, Scola 19, Lee 15

    Cleveland Cavaliers-Topronto Raptors 96-104
    Cle: Sessions 18, Jamison 15, Gee 15
    Tor: DeRozan 15, Calderon 15, Barbosa 14, Davis 14

    Indiana Pacers-Detroit Pistons 91-79
    Ind: Granger 16, Hibbert 16, Hansbrough 15
    Det: Jerebko 17, Stuckey 17, Gordon 14

    Minnesota Timberwolves-Oklahoma City Thunder 100-104
    Min: Beasley 24, Love 22, Barea 14
    Okl: Durant 33, Westbrook 28, Harden 16

    Dallas Mavericks-Denver Nuggets 93-115
    Dal: Nowitzki 20, Kidd 12, Williams 12
    Den: Lawson 27, Miller 18, Harrington 18

    San Antonio Spurs-Memphis Grizzlies 95-82
    S.A.: Ginobili 24, Parker 15, Jefferson 14
    Mem: Gay 19, Gasol 13, Conley 11

    Phoenix Suns-New Orleans Hornets 84-85
    Pho: Lopez 21, Nash 14, Gortat 13
    N.O.: Gordon 20, Landry 14, Ariza 13

    Sacramento Kings-Los Angeles Lakers 100-91
    Sac: Thornton 27, Evans 20, Salmons 13
    Lak: Bryant 29, World Peace 19, Gasol 15

    Portland Trail Blazers-Philadelphia 76ers 107-103
    Por: Aldridge 25, Wallace 21, Matthews 16
    Phi: Williams 25, Iguodala 22, Holiday 13

    Golden State Warriors-Chicago Bulls 99-91
    G.S.: Ellis 26, Lee 22, Curry 21
    Chi: Deng 22, Rose 13, Watson 13

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • Basket, Cantù travolge Milano 79-54

    Basket, Cantù travolge Milano 79-54

    Molle in difesa, spenta in attacco, scollegata nei reparti ed a tratti inguardabile: è la fredda analisi della partita dell’Emporio Armani Milano che viene travolta a Cantù dalla Bennet per 79-54. Un netto passo indietro rispetto al memorabile giovedì di Eurolega dove l’Olimpia aveva battuto il Partizan Belgrado sul parquet del Pionir prendendosi una qualificazione alle Top 16 che solo qualche settimana prima sembrava pura utopìa. Evidentemente l’impegno profuso in Serbia è stato pesantemente pagato contro una Bennet che ha comunque i suoi grossi meriti, in primis quello di aver fatto capire ai rivali cosa aspettarsi in partita a cui va aggiunta una concentrazione mentale impeccabile dal primo secondo di gioco fino all’ultimo. Perchè l’orrenda prova di Milano e la sua serata da incubo passano necessariamente anche dall’ottimo match giocato da Cantù, una grande squadra capace di mettere alle corde qualsiasi avversario, non importa se blasonato o meno. Andrea Trinchieri ha svolto un lavoro eccezionale finora sulla panchina biancoblu impartendo ai suoi ragazzi le giuste direttive e gettando le basi per un futuro importante.

    Maarten Leunen, Bennet Cantù | © MUSTAFA OZER/AFP/Getty Images

    Fin dall’inizio del match si capisce che non ci sarà storia, Micov realizza ben 7 punti in avvio e la circolazione di palla dei padroni di casa è ineccepibile, con un repertorio di soluzioni molto vario: Cantù segna da 2 e da 3 a ripetizione, buca la difesa biancorossa con le penetrazioni e anche dalla distanza ogni tiro trova sempre il fondo della retìna. Il primo quarto termina con un punteggio inaspettato, 27-12 per la Bennet, che al ritorno in campo non smette di premere sull’acceleratore, continuando a punire sistematicamente dalla lunga distanza la debole difesa di una spenta Milano che per arginare di tanto in tanto i super parziali di Cantù è costretta a segnare qualche tiro libero visto che su azione la palla sembra non volere entrare (ben 10 minuti senza segnare tra primo e secondo quarto). La Bennet arriva anche sul +23 (40-17) ed al riposo lungo è avanti 43-19 con statistiche irreali: 62% al tiro mentre per Milano c’è un orrido 12% (3/15 da 2 e 0/10 da 3!), a cui si aggiungono ben 9 palle perse derivate da un gioco poco attento, caotico e confusionario.

    Nella ripresa ci si aspetterebbe almeno una piccola reazione dell’Emporio Armani per dimezzare quanto meno il distacco e provare a riagganciarsi al match nel quarto periodo ma non va proprio così: Cantù apre la terza frazione di gioco con un letale 5-0 per il provvisorio 48-19, gli ospiti cercano una timida reazione ma sono sempre doppiati nel punteggio (50-25 a metà periodo), anche Scariolo capisce che nella buia serata di Santo Stefano c’è poco da fare e cerca di dare un pò di spazio anche al neo arrivato Gentile che segna i suoi primi 2 punti in maglia biancorossa. La squadra di Trinchieri gioca come il gatto con il topo, ogni volta che Milano trova un briciolo di energia per tentare una storica rimonta viene punita con una tripla che la rispedisce all’inferno. Nell’ultimo quarto è normale amministrazione per Basile e compagni che chiudono con il punteggio di 79-54.

    Cantù si conferma la migliore formazione della Serie A nel tiro da 3 punti con un incredibile e straordinario 11/18 per un abbondante 60%, 5 uomini in doppia cifra per la squadra di Trinchieri con Manuchar Markoishvili che chiude a quota 17 punti seguito da Maarten Leunen a quota 14 e da Vladimir Micov con 13. Per Nicolas Mazzarino invece 11 punti, Giorgi Shermadini ne mette 10. Quasi superfluo commentare le prestazioni della squadra milanese, unico a salvarsi nel naufragio di Cantù è Malik Hairston, autore non solo di 13 punti, ma pur con un infortunio (che gli costerà 2-3 settimane di stop) ultimo ad arrendersi ed a provare in tutti i modi di ribaltare il match. Poi senza appoggio dei compagni deve arrendersi anche lui! Bene anche Mancinelli con 10 punti.

    Cantù aggancia al secondo posto in classifica Biella ed è a 2 soli punti dall’Armani e da Siena che guidano il campionato in coabitazione. Ma la Montepaschi domani (impegnata domani in casa contro Casale Monferrato) potrebbe nuovamente trovarsi in testa da sola.

    RISULTATI SERIE A DODICESIMA GIORNATA (riposo per Biella):

    Bennet Cantù vs EA7 Emporio Armani Milano 79-54
    Canadian Solar Bologna vs Benetton Treviso 27/12 ore 20:30
    Fabi Shoes Montegranaro vs Banco di Sardegna Sassari 27/12 ore 20:30
    Umana Venezia vs Vanoli Braga Cremona 27/12 ore 20:30
    Montepaschi Siena vs Novipiù Casale Monferrato 27/12 ore 20:30
    Sidigas Avellino vs Pepsi Caserta 27/12 ore 20:30
    Scavolini Siviglia Pesaro vs Cimberio Varese 27/12 ore 20:30
    Banca Tercas Teramo vs Acea Roma 27/12 ore 20:30

    CLASSIFICA

    1. Montepaschi SI 16 (una gara in meno)
    2. EA7 Emporio Armani MI 16 (una gara in meno)
    3. Angelico BI 14 (una gara in meno)
    4. Bennet Cantù 14
    5. Sidigas AV 12
    6. Cimberio VA 12 (una gara in meno)
    7. Pepsi CE 12 (una gara in meno)
    8. Canadian Solar BO 12 (una gara in meno)
    9. Umana VE 10 (una gara in meno)
    10. Banco di Sardegna SS 10 (una gara in meno)
    11. Benetton TV 10 (una gara in meno)
    12. Scavolini Siviglia PS 10 (una gara in meno)
    13. Virtus Roma 8
    14. Vanoli Braga CR 6
    15. Fabi Shoes MGR 6 (una gara in meno)
    16. Novipiù Casale Monferrato 6 (una gara in meno)
    17. Banca Tercas TE 4

  • NFL: Green Bay batte Chicago, Bears fuori dai playoff

    NFL: Green Bay batte Chicago, Bears fuori dai playoff

    I Green Bay Packers battono i Chicago Bears per 35-21 nel primo dei 2 posticipi della 16esima giornata NFL ed infliggono ai rivali divisionali l’eliminazione dalla corsa playoff. Atlanta ringrazia e così sarà quasi ininfluente lo scontro del Monday Night che li vedrà opposti ai New Orleans Saints, dato che ormai i giochi per la post season sono fatti nella Confernce NFC. Le squadre qualificate sono appunto i Green Bay Packers, i New Orleans Saints, i San Francisco 49ers, i Detroit Lions e gli Atlanta Falcons. L’ultima squadra si deciderà nello scontro diretto di domenica 1 gennaio (giornata che si giocherà quasi in contemporanea per tutte le squadre) quando alle 2 di notte in Italia si sfideranno i New York Giants ed i Dallas Cowboys sul campo di New York (entrambe le squadre hanno il medesimo record di 8 vittorie e 7 sconfitte ed i Giants hanno vinto il primo match in Texas nel 14esimo turno per 37-34). I Packers con il successo ottenuto nella notte blindano il primo posto nella NFC e quindi avranno il vantaggio campo per tutti i playoff (almeno fino al Super Bowl di Indianapolis) e riposeranno, recuperando preziose energie, nel wild card week end.

    Gara senza storia in Wisconsin, con i padroni di casa che scappano via grazie all’ennesima monumentale prova del quarterback Aaron Rodgers, sempre più indirizzato sulla via dell’M.V.P. stagionale. Ad aprire le danze è il passaggio per Jermichael Finley che porta Green Bay sul 7-0. Gould nel secondo periodo trova i punti del momentaneo 7-3 con un field goal dalle 35 yard ma poco dopo ancora Rodgers recapita nelle mani di James Jones il pallone del 14-3.

    In apertura di terzo quarto un fumble ricoperto in end zone da Williams dei Bears accorcia le distanze per i punti del 14-10, ma Rodgers risponde alla sua solita maniera trovando i punti del 21-10 con il passaggio a Jordy Nelson. Ancora Jones segna il suo secondo touchdown di giornata portando la sua squadra sul 28-10, lo imita poco dopo anche Jordy Nelson che mette sul tabellone i punti del 35-10. Il massacro a cui sono sottoposti i Bears si ferma qui, Green Bay tira i remi in barca e Chicago segna il suo secondo touchdown del match grazie a Davis (per il 35-18 grazie anche alla conversione da 2 punti) e poi in chiusura gli ospiti rendono meno amara la sconfitta con un altro field goal (dalle 30 yard) del kicker Gould che porta il punteggio sul 35-21 che diventa anche il risultato finale.

    Aaron Rodgers per la prima volta in carriera lancia 5 passaggi da touchdown chiudendo con uno score impressionante di 21 passaggi completati sui 29 totali per 283 yard complessive. In evidenza (ma con un quarterback così è logico!) anche i wide receiver Nelson e Jones autori di 2 touchdown ciascuno. Nelson inoltre colleziona ben 115 yard su ricezione in sole 6 prese totali nel match. Il runningback Grant ottiene invece 44 yard di guadagno in 8 portate. In difesa impressionante il solito linebacker Clay Matthews autore anche di un intercetto (uno anche per il defensive back Peprah). Nonostante la sonora sconfitta non sfigura del tutto il quarterback dei Bears Luke McCown con 19 passaggi completati su 28, 242 yard lanciate ed 1 touchdown recapitato a Davis (purtroppo per lui anche 2 intercetti) ma sicuramente meglio di Caleb Henie, che finora aveva sostituito l’infortunato titolare Jay Cutler affossando le speranze di Chicago per la post seson. Ottima la prova del runningback degli “Orsi” Kahlil Bell che è il migliore tra gli ospiti, correndo per 121 yard in 23 tentativi (nel complesso il gioco di corsa dei Bears ha prodotto 199 yard totali). La difesa invece è stata assente e soprattutto devastata dai lanci lungi di Rodgers che ha fatto a fette tutto il reparto difensivo in ogni singola giocata. Triste epilogo stagionale per Chicago che lo scorso anno era arrivata in Finale di Conference proprio contro Packers.

    Leggi anche:

    RISULTATI NFL SEDICESIMA GIORNATA

    Indianpolis Colts-Houston Texans 19-16
    Baltimore Ravens-Cleveland Browns 20-14
    Buffalo Bills-Denver Broncos 40-14
    Carolina Panthers-Tampa Bay Buccaneers 48-16
    Cincinnati Bengals-Arizona Cardinals 23-16
    Kansas City Chiefs-Oakland Raiders 13-16 (overtime)
    New England Patriots-Miami Dolphins 27-24
    New York Jets-New York Giants 14-29
    Pittsburgh Steelers-Saint Louis Rams 27-0
    Tennessee Titans-Jacksonville Jaguars 23-17
    Washington Redskins-Minnesota Vikings 26-33
    Detroit Lions-San Diego Chargers 38-10
    Dallas Cowboys-Philadelphia Eagles 20-7
    Seattle Seahawks-San Francisco 49ers 17-19
    Green Bay Packers-Chicago Bears 35-21
    New Orleans Saints-Atlanta Falcons Monday Night ore 2:30

    LE CLASSIFICHE (i numeri accanto alle squadre indicano prima le vittorie ottenute e poi le sconfitte subite in stagione):

    AFC East Division
    New England Patriots 12-3
    New York Jets 8-7
    Buffalo Bills 6-9
    Miami Dolphins 5-10

    AFC North Division
    Pittsburgh Steelers 11-4
    Baltimore Ravens 11-4
    Cincinnati Bengals 9-6
    Cleveland Browns 4-11

    AFC South Division
    Houston Texans 10-5
    Tennessee Titans 8-7
    Jacksonville Jaguars 4-11
    Indianapolis Colts 2-13

    AFC West Division
    Denver Broncos 8-7
    Oakland Raiders 8-7
    San Diego Chargers 7-8
    Kansas City Chiefs 6-9

    NFC East Division
    Dallas Cowboys 8-7
    New York Giants 8-7
    Philadelphia Eagles 7-8
    Washington Redskins 5-10

    NFC North Division
    Green Bay Packers 14-1
    Detroit Lions 10-5
    Chicago Bears 7-8
    Minnesota Vikings 3-12

    NFC South Division
    New Orleans Saints 11-3
    Atlanta Falcons 9-5
    Carolina Panthers 6-9
    Tampa Bay Buccaneers 4-11

    NFC West Division
    San Francisco 49ers 12-3
    Arizona Cardinals 7-8
    Seattle Seahawks 7-8
    Saint Louis Rams 2-13

    IN ROSSO LE QUALIFICATE AI PLAYOFF

  • NBA, vincono Knicks, Heat, Bulls, Thunder e Clippers

    NBA, vincono Knicks, Heat, Bulls, Thunder e Clippers

    Prima giornata entusiasmante in NBA, con le vittorie sul filo di lana per i New York Knicks ed i Chicago Bulls rispettivamente contro Boston Celtics e Los Angeles Lakers. Miami domina la rivincita delle ultime Finals infliggendo una dura lezione ai campioni dei Dallas Mavericks, i Thunder guidati dal solito Kevin Durant si impongono facilmente sugli Orlando Magic mentre nel derby californiano i nuovi Clippers vincono agevolmente contro i Golden State Warriors.

    Carmelo Anthony, New York Knicks | © Christopher Pasatieri/Getty Images

    Gara molto emozionante a New York dove i Knicks battono di misura i Boston Celtics: l’assenza di capitan Paul Pierce pesa nel primo tempo per i “Verdi” che non riescono a trovare contromisure adeguate all’attacco dei padroni di casa e faticano più del dovuto in attacco. Knicks anche a +17 nel secondo quarto. La musica cambia nettamente nella ripresa, al ritorno in campo c’è un primo parziale di 16-2 per Boston che ribalta il punteggio, Rondo e compagni continuano a spingere (approfittando anche dell’assenza di Carmelo Anthony sul parquet) e trovano in Brandon Bass la chiave per scardinare la difesa di New York volando anche a +8. Nell’ultimo quarto però il fenomeno dei Knicks torna in campo e cambia il volto della partita, segnando un canestro dopo l’altro. Il neo acquisto Chandler blocca le giocate a centro area e ad 1 minuto dalla fine il match è in parità. A decidere tutto sono i tiri liberi di Anthony e gli errori nei secondi conclusivi prima di Daniels e poi di Garnett. 37 punti per Anthony, 21 per Stoudemire e 19 sono di Douglas per i Knicks. Ai Celtics non basta la super prova di Rondo con 31 punti, 13 assist, 5 rimbalzi e 5 recuperi, bene anche Bass con 20 punti ed 11 rimbalzi.

    Il match forse più atteso tra tutti dura solo pochi minuti, il tempo per i Miami Heat di prendere il largo e non voltarsi più indietro. Dallas viene nettamente battuta nella rivincita delle scorse Finals. Non basta il tentativo di Terry di riportare in partita i texani nel quarto periodo (da -35 a -11), Miami controlla la situazione e si prende la vittoria. Grande James che chiude con 37 punti, 10 rimbalzi e 6 assist, ben coadiuvato da Wade (26 punti). Per i Mavs si salvano Terry (23 punti) e Nowitzki (21 punti ma autore di un brutto primo tempo).

    Partita dai 2 volti a Los Angeles dove i Bulls hanno la meglio nel finale sui Lakers. Primo tempo marcato Chicago, secondo tutto per i Lakers che raggiungono anche la doppia cifra di vantaggio a 4 minuti dalla fine. La difesa gialloviola però si addormenta sul più bello e permette a Rose e Deng di ribaltare il risultato: Deng ruba palla e la consegna al suo playmaker per il vantaggio (88-87) a 5 secondi dalla fine, poi stoppa Bryant sull’ultima azione ed i Bulls espugnano lo Staples Center. Kobe Bryant chiude alla fine con 28 punti ma nulla può contro la coppia dei “Tori” con Rose che ne infila 22 e Deng 21.

    Poche difficoltà per i Thunder contro i Magic: l’inizio è però tutto di Dwight Howard e compagni (a segno ripetutamente in avvio di match) ma i padroni di casa prendono le misure, ed alla fine Orlando viene tenuta al 30%dal campo. In attacco ci pensano invece Durant (30 punti e 6 assist) ed Harden (19 punti) a scavare il divario che permette di annientare la squadra della Florida. Male Howard per i Magic (11 punti e nervoso nei confronti del rivale Perkins), Nelson infila 18 punti ma è Anderson il top scorer di Orlando con 25 punti (6 triple a referto) a cui aggiunge anche 10 rimbalzi.

    Partita senza storia anche ad Oakland dove i nuovi Clippers della coppia Paul-Griffin sbancano la Oracle Arena, campo di casa dei Warriors. Alla fine 20 punti per il playmaker con 9 assist, Griffin ne aggiunge 22 con 7 rimbalzi. Per Golden State doppia doppia inutile per David Lee (21 punti e 12 rimbalzi), in difesa si erge protagonista assoluto il centro DeAndre Jordan dei Clippers autore di ben 8 stoppate in 30 minuti di utilizzo.

    Risultati NBA 25 dicembre 2011

    New York Knicks-Boston Celtics 106-104
    N.Y.: Anthony 37, Stoudemire 21, Douglas 19
    Bos: Rondo 31, Bass 20, Allen 20

    Dallas Mavericks-Miami Heat 105-94
    Dal: Terry 23, Nowitzki 21, Marion 12
    Mia: James 37, Wade 26, Haslem 9, Jones 9

    Los Angeles Lakers-Chicago Bulls 87-88
    Lak: Bryant 28, Gasol 14, Blake 12
    Chi: Rose 22. Deng 21, Boozer 15

    Oklahoma City Thunder-Orlando Magic 97-89
    Okl: Durant 30, Harden 19, Westbrrok 14
    Orl: Anderson 25, Nelson 18, Howard 11

    Golden State Warriors-Los Angeles Clippers 86-105
    G.S.: Lee 21, Ellis 15. Rush 12
    Cli: Griffin 22, Billups 21, Paul 20

    LE CLASSIFICHE

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NFL: Incredibile touchdown di Jerome Simpson dei Cincinnati Bengals

    NFL: Incredibile touchdown di Jerome Simpson dei Cincinnati Bengals

    Incredibile e spettacolare touchdown di Jerome Simpson, wide receiver dei Cincinnati Bengals nella 16esima giornata di regular season della NFL.

    L'incredibile touchdown di Jerome Simpson dei Cincinnati Bengals | © Joe Robbins/Getty Images

    Il ricevitore delle “Tigri”, 25 anni, scelto come 46esimo assoluto al Draftt del 2008 proprio da Cincinnati, ha siglato una marcatura che resterà nella storia della NFL. Il suo gesto atletico ha già fatto impazzire milioni di persone e in rete la sua acrobazia è la più cercata e cliccata del momento.

    Un bel regalo di Natale per tutti i fans quello fatto dal numero 89 dei Bengals, che dimostra quanto questo gioco non sia solo forza fisica oltre il normale ed  agonismo puro ma anche intelligenza, atletismo ed un pizzico di coraggio (“only the braves”, per citare un detto americano). In pratica Jerome Simpson riceve un passaggio dal suo quarterback Andy Dalton, punta deciso la end zone degli Arizona Cardinals per segnare il touchdown che porterebbe il suo team dal 10-0 al 17-0, ma arrivato a 2 yard dalla linea gli si para davanti Daryl Washington, difensore di Arizona, per impedire la marcatura. A questo punto esplode tutto il genio e l’atletismo di Simpson che per evitare il placcaggio dell’avversario compie un salto incredibile per elevazione eludendo il tentativo di Washington, avvitandosi in aria compiendo un salto mortale per poi ricadere come una piuma nella end zone dei Cardinals dritto su tutti e 2 i piedi!

    I risultati del grande gesto sono stati 6 punti per i Bengals (più uno addizionale su calcio piazzato del kicker Nugent) che sono volati via sul 17-0. Per la cronaca la gara è terminata 23-16 in favore degli arancioneri che quindi anche grazie a questo touchdown hanno portato a casa il match mantenendo viva la speranza di giocare la post season dato che ora basterà battere i Baltimore Ravens nel prossimo ed ultimo turno di regular season per avere la matematica certezza di disputare i playoff (attualmente Cincinnati occupa l’ultimo posto playoff disponibile nella Conference AFC con un record di 9 vittorie e 5 sconfitte). Lo score personale di Simpson in gara (oltre al touchdown) dice 5 prese per 42 yard di guadagno.

    Ma ora le parole lasciano spazio ai fatti, godiamoci questa incredibile e rara (se non unica!) prodezza…

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