Autore: slevin

  • Eurolega, Top 16: Siena e Cantù da sogno. Milano ancora KO

    Eurolega, Top 16: Siena e Cantù da sogno. Milano ancora KO

    2 vittorie ed una sconfitta per le squadre italiane impegnate nella seconda giornata delle Top 16 di Eurolega: i sorrisi vengono dalla Bennet Cantù (capace di recuperare uno svantaggio in doppia cifra nell’ultimo quarto nei confronti dello Zalgiris Kaunas) e dalla Montepaschi Siena (che ridicolizza il Real Madrid in Spagna) mentre non accenna a fermarsi l’emorragia di sconfitte dell’Emporio Armani Milano che cede in Turchia contro il Fenerbahce e guarda in faccia lo spettro dell’eliminazione.

    Siena si dimostra ancora una volta una grande squadra e va a vincere d’autorità e quasi in scioltezza sul parquet del Real Madrid (88-69). Dopo i primi minuti di equilibrio la gara prende decisamente la direzione biancoverde con un super parziale dell’immenso Bo McCalebb. Addirittura nel secondo quarto i toscani doppiano nel punteggio gli avversari (40-20), ed il risultato viene amministrato fino all’ultimo quarto quando un’impennata d’orgoglio dei madrileni permette un mini parziale che porta a soli 10 punti di distacco dai campioni d’Italia. Qui sale di nuovo in cattedra McCalebb che da solo chiude la pratica. Sono 25 i punti del playmaker , ben coadiuvato dal rientrante Lavrinovic che ne infila 16 con 4/6 dalla lunga distanza. Per gli spagnoli invece 17 punti di Felipe Reyes.

    Cantù si regala una serata magica e grazie ad un furioso e prepotente quarto periodo abbatte la resistenza dello Zalgiris Kaunas (79-78 il finale)che era in vantaggio di 10 punti ed in controllo del match. Shermadini nel finale è decisivo con i suoi tiri liberi (alla fine per lui 12 punti), Basile piazza 15 punti mentre per lo Zalgiris ci sono gli inutili 15 punti di Collins ed i 14 dell’ex Raptors Sonny Weems.

    Milano guarda in faccia lo spettro dell’eliminazione per via della seconda sconfitta in 2 giornate finora disputate, perdendo anche al cospetto del Fenerbahce (65-63): tuttavia rispetto alle altre sconfitte patite in campionato si è notata una squadra più tonica e decisa ma che ancora fa una fatica tremenda a segnare punti in attacco. Non sono bastati i 16 punti a testa di un monumentale Mason Rocca (per lui anche 11 rimbalzi) e di un ottimo Fotsis, che ha avuto anche la possibilità di vincere il match ma ha sbagliato l’ultimo tiro a fil di sirena. Tra i turchi il top scorer è Bogdanovic con 17 punti, ben coadiuvato da Roko Ukic con 16 punti.

    logo eurolega | © foto tratta dal web

    Nella altre partite di giornata prosegue il cammino perfetto e la marcia trionfale del CSKA Mosca che demolisce per 96-68 l’Anadolu Efes. 5 uomini in doppia cifra per i russi con Kirilenko top scorer ed autore di una prova mostruosa con 8 rimbalzi ed un solo errore dal campo per una valutazione di +30. Sono 14 i punti di Nenad Kristic, 13 per Teodosic ed 11 a testa per Khryapa e Shved. I turchi su 68 punti segnati ne hanno 36 dal duo Vujacic-Barac. Il derby spagnolo sorride a Bilbao che fa fuori l’Unicaja Malaga per 85-70: i padroni di casa hanno 19 punti da Vasiliadis e 18 da Mumbru mentre per gli ospiti si mette in luce Joel Freeland con 18 punti. Infine continua a sorprendere l’Unics Kazan che sbanca il parquet dei campioni in carica del Panathinaikos con il punteggio di 89-83: è ancora l’ex senese Henry Domercant il miglior realizzatore per Kazan, con 21 punti dal campo. Ottimo anche l’apporto di Vladimir Veremeenko (15 punti per lui) e di Terrell Lyday che arriva a quota 16. I Greci trovano 16 punti da Mike Batiste e 14 dal gioiello Diamantidis ma alla fine non sono sufficienti per portare a casa il risultato.

    La giornata si concluderà con gli ultimi 2 incontri in programma. Nella serata scenderà  in campo prima il Galatasaray che se la vedrà contro l’Olympiacos, poi poco più tardi spazio al big match di giornata con il Maccabi Tel Aviv che ospiterà la corazzata Barcellona per il predominio del girone in cui è inserita anche Cantù.

    Risultati seconda giornata TOP 16 Eurolega:

    CSKA Moscow vs Anadolu Efes 96-68
    Real Madrid vs Montepaschi 69-88
    Fenerbahce Ulker vs EA7 Armani 65-63
    Gescrap BB vs Unicaja 85-70
    Panathinaikos vs Unics 83-89
    Bennet Cantù vs Zalgiris Kaunas 79-78
    GS Medical Park vs Olympiacos giovedì ore 19:00
    Maccabi Electra vs Barcelona Regal giovedì ore 20:45

    CLASSIFICHE:

    GROUP E
    CSKA Moscow 2-0
    Anadolu Efes 1-1
    GS Medical Park 0-1
    Olympiacos Piraeus 0-1

    GROUP F
    Montepaschi Siena 2-0
    Real Madrid 1-1
    Gescrap BB 1-1
    Unicaja 0-2

    GROUP G
    Unics Kazan 2-0
    Panathinaikos 1-1
    Fenerbahce Ulker 1-1
    EA7 Emporio Armani 0-2

    GROUP H
    FC Barcelona Regal 1-0
    Maccabi Electra 1-0
    Bennet Cantù 1-1
    Zalgiris Kaunas 0-2

  • NBA, Gallinari rinnova con Denver. Love resta a Minnesota

    NBA, Gallinari rinnova con Denver. Love resta a Minnesota

    A poche ore dalla dead line per effettuare i rinnovi dei giocatori in NBA arrivano 2 importanti notizie: Danilo Gallinari ha trovato l’accordo per prolungare la sua permanenza tra le fila dei Denver Nuggets, idem ha fatto Minnesota che ha rifirmato la propria stella Kevin Love, uno dei giocatori più appetibili dell’ intera Lega. I 2 atleti a fine anno sarebbero diventati free agent quindi le rispettive franchigie hanno compiuto 2 grosse operazioni togliendo i loro leader dal prossimo mercato. La stessa cosa era avvenuta qualche giorno fa per Russell Westbrook, playmaker degli Oklahoma City Thunder, che ha rinnovato il sodalizio con il suo team per altre 5 stagioni a quasi 80 milioni di dollari.

    Per Danilo Gallinari l’accordo è di 4 anni a 42 milioni complessivi quindi la sua permanenza in Colorado sarà fino al 2016. La sesta scelta assoluta dei New York Knicks al Draft del 2008, scambiato quasi un anno fa dalla franchigia bluarancio per arrivare alla superstar Carmelo Anthony, diventa il secondo giocatore più pagato dei Nuggets dopo il brasiliano Nenè e visto l’ottimo inizio di campionato il nuovo contratto è ampiamente meritato visto che il numero 8 di Denver sta viaggiando ad una media di oltre 17 punti a partita. Ovviamente entusiasta Gallinari per questo accordo ed anche i Nuggets hanno espresso la loro soddisfazione sul proprio sito ufficiale.

    Danilo Gallinari, Denver Nuggets | © Chris Graythen/Getty Images

    Un altro giocatore dal futuro molto luminoso ha deciso di proseguire la sua esperienza a Minneapolis: si tratta di Kevin Love, atleta che avrebbe fatto comodo a parecchie squadre nella Lega ma che ha prolungato con i Timberwolves per altri 4 anni a 62 milioni di dollari (in pratica il massimo consentito). L’ala grande di Minnesota sta disputando una stagione eccezionale a livelli da M.V.P. con oltre 24 punti di media a cui si devono aggiungere quasi 14 rimbalzi a serata!

    Chi invece resta in bilico è Eric Gordon: gli Hornets forse non faranno in tempo a chiudere la trattativa per evitare che la guardia possa lasciare New Orleans a luglio. Il francese Batum invece ha rifiutato la proposta di Portland.

  • NBA, Gallinari continua a vincere, Bargnani batte Utah ma si fa male ancora

    NBA, Gallinari continua a vincere, Bargnani batte Utah ma si fa male ancora

    Ben 13 le partite disputate nella notte NBA.

    A sorpresa i Nets sbancano Philadelphia dopo un tempo supplementare: è Deron Williams a trascinare i suoi compagni (34 punti ed 11 assist) prima pareggiando la gara alla fine dei regolamentari e poi infilando 5 punti in overtime che spezzano le gambe ai Sixers.

    Il cambio di allenatore fa bene a Washington che batte i derelitti Bobcats: Nick Young infila 20 punti ed a Charlotte non basta la buona prova di Carroll che chiude con 17 punti.

    Cleveland si impone contro i Knicks grazie ai 10 punti e 16 rimbalzi di Varejao. Inutili per New York i 19 punti e 14 rimbalzi di Stoudemire.

    LeBron James con 32 punti (e 4/4 nei titi liberi negli ultimi secondi di gara) regala la vittoria a Miami sul campo dei Pistons. 27 punti per Bosh mentre Detroit ha in Daye il top scorer a quota 28 punti.

    Cade l’imbattibilità casalinga dei Bulls (unici a non aver ancora perso sul proprio parquet nell’intera Lega prima della sfida di ieri), che si arrendono ai tenaci Pacers guidati da un ottimo Danny Granger autore di 22 punti (ben 6 i giocatori in dopia cifra per gli ospiti). Chicago ha in Rose il miglior marcatore (24 punti) ma è pesata tanto l’assenza dell’infortunato Deng.

    I Bucks espugnano Houston con una prova superlativa della panchina capace di segnare ben 66 punti sui 105 totali. Servono quindi a poco i 29 punti di Martin per i Rockets.

    Denver Nuggets | © Doug Pensinger/Getty Images

    Prestazione opaca per Marco Belinelli (solo 4 punti) ed i suoi Hornets collezionano l’ennesima sconfitta in casa dei Thunder che trovano la solita eccellente serata della stella Kevin Durant che piazza 25 punti.

    Kevin Love segna 31 punti e prende 10 rimbalzi festeggiando nel migliore dei modi il rinnovo contrattuale. Grazie al suo contributo Minnesota esce vittoriosa dal parquet dei Dallas Mavericks e rovina ai texani ed ai loro tifosi la serata della consegna degli anelli per il titolo vinto nello scorso campionato. Ancora una volta bene Rubio con 17 punti, 12 assist e 7 rimbalzi. Per i Mavs si salva Terry con 17 punti.

    Tutto facile per San Antonio che demolisce Atlanta: gli Spurs hanno 17 punti a testa dal duo Bonner-Blair e chiudono la pratica nel terzo quarto. Jeff Teague fa di tutto per tenere in partita i suoi compagni (20 punti per lui) ma alla fine anche il playmaker degli Hawks deve deporre le armi.

    Doppio overtime a Salt Lake City ma ad esultare alla fine sono i Raptors di Andrea Bargnani che prevalgono sui Jazz: la vittoria costa cara ai canadesi dato che in chiusura del primo tempo supplementare il”Mago”si fa male di nuovo e deve abbandonare il parquet. Toronto però con personalità non si fa abbattere dalla situazione e trova in Kleiza il match winner: il lituano piazza 25 punti, gli stessi di Bargnani ed ai Jazz non bastano i 31 di un sempre più convincente Millsap. Alla fine della gara Bargnani mette i brividi ai propri tifosi dicendo che il suo infortunio è veramente serio e ci vorrà del tempo per rivederlo sul campo. Salta il derby con Gallinari previsto per venerdì.

    Ed a proposito di Danilo, altra grande partita con 23 punti ed i Nuggets stritolano i Kings a domicilio. Sono 7 i giocatori in doppia cifra per Denver che alla fine del match ufficializza l’accordo con l’ala Azzurra per il prolungamento di contratto che legherà la squadra del Colorado e Danilo ancora per 4 anni.

    I Lakers battono i Clippers nel derby di Los Angeles: 24 punti per Kobe Bryant e 23 di Gasol bastano ad avere la meglio di Paul (solo 4 punti) e Griffin (26 punti alla fine).

    Infine i Warriors si rialzano dopo un brutto periodo ed hanno la meglio sui Blazers: è Stephen Curry a schiantare Portland con 32 punti. Per gli ospiti servono a poco i 18 punti di Aldridge.

    Risultati NBA 25 gennaio 2012

    Philadelphia 76ers-New Jersey Nets 90-97 (overtime)
    Phi: Louis Williams 17, Brand 16, Holiday 14
    N.J.: Deron Williams 34, Morrow 16, Humphries 13

    Washington Wizards-Charlotte Bobcats 92-75
    Was: Young 20, Blatche 17, Wall 12
    Cha: Carroll 17, Thomas 13, Higgins 13

    Cleveland Cavaliers-New York Knicks 91-81
    Cle: Jamison 15, Casspi 13, Parker 13
    N.Y.: Stoudemire 19, Anthony 15, Fields 13

    Detroit Pistons-Miami Heat 98-101
    Det: Daye 28, Monroe 20, Knight 17
    Mia: James 32, Bosh 27, Chalmers 16

    Chicago Bulls-Indiana Pacers 90-95
    Chi: Rose 24, Brewer 20, Hamilton 17
    Ind: Granger 22, Hibbert 20, West 14

    Houston Rockets-Milwaukee Bucks 99-105
    Hou: Martin 29, Scola 18, Parsons 16
    Mil: Jackson 20, Jennings 20, Dunleavy 18

    Oklahoma City Thunder-New Orleans Hornets 101-91
    Okl: Durant 25, Harden 18, Westbrook 14, Ibaka 14
    N.O.: Jack 20, Ayon 16, Landry 15

    Dallas Mavericks-Minnesota Timberwolves 90-105
    Dal: Terry 17, Marion 15, Beaubois 11
    Min: Love 31, Rubio 17, Ellington 16

    San Antonio Spurs-Atlanta Hawks 105-83
    S.A.: Bonner 17, Blair 17, Splitter 16
    Atl: Teague 20, Smith 13, Joe Johnson 10

    Utah Jazz-Toronto Raptors 106-111 (2 overtime)
    Uta: Millsap 31, Harris 24, Favors 16
    Tor: Bargnani 25, Kleiza 25, DeRozan 17

    Sacramento Kings-Denver Nuggets 93-122
    Sac: Fredette 19, Cousins 17, Thomas 16
    Den: Gallinari 23, Nenè 16, Miller 15, Brewer 15

    Los Angeles Lakers-Los Angeles Clippers 96-91
    Lak: Bryant 24, Gasol 23, Bynum 19
    Cli: Griffin 26, Butler 16, Williams 16

    Golden State Warriors-Portland Trail Blazers 101-93
    G.S.: Curry 32, Lee 26, Rush 14
    Por: Aldridge 18, Crawford 16, Batum 16

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NFL, Allen e Philbin nuovi allenatori di Raiders e Dolphins

    NFL, Allen e Philbin nuovi allenatori di Raiders e Dolphins

    Proseguono senza sosta i cambiamenti delle squadre NFL (almeno di quelle rimaste fuori dalla post season) in vista del prossimo campionato: gli Oakland Raiders ed i Miami Dolphins hanno ufficializzato i loro nuovi allenatori. In Florida arriva Joe Philbin, in California invece Dennis Allen.

    Logo NFL | © foto tratta dal web

    Allen è stato il defensive coordinator dei Denver Broncos nell’ultima stagione ed il nuovo General Manager Reggie McKenzie ha voluto dare un segnale forte alla squadra dato che i Raiders hanno chiuso il torneo come 29esima difesa sui 32 team nella Lega. E sono stati proprio alcuni errori grossolani della linea difensiva a condannare Oakland a restare fuori dai playoff sul finire della regular season. Allen inoltre diventa il più giovane capo allenatore al momento in NFL avendo solo 39 anni. Sotto la sua guida la difesa dei Broncos è passata dall’essere la peggiore del campionato (quasi 30 punti subiti a partita e 391 yard totali concesse agli avversari nel 2010/2011) arrivando fino alla 20esima, sclando ben 12 posizioni (nel 2011/2012 sono stati concessi agli avversari 24 punti di media e 350 yard complessive tra lanci e corse). Denver era migliorata anche nei sack passando da 23 a 41, diventando la sesta migliore squadra nei blitz verso il quarterback avversario.

    Philbin è stato nominato nuovo head coach dei Dolphins direttamente dal proprietario Stephen Ross. E’ alla prima esperienza come capo allenatore avendo lavorato nei Green Bay Packers prima come assistente della linea offensiva (dal 2003 al 2007), poi come offensive coordinator (dal 2008 al 20112) contribuendo in modo decisivo a far diventare quello dei gialloverdi del Wisconsin uno dei migliori attacchi in circolazione e grazie al suo ottimo lavoro nel settore offensivo i Packers si sono laureati anche campioni del Mondo nel Super Bowl 45 contro i Pittsburgh Steelers. Secondo i ben informati Philbin avrebbe chiesto alla dirigenza dei Dolphins l’acquisto del quarterback di riserva di Green Bay, quel Matt Flynn che nell’unica gara disputata quest’anno in regular season (l’ultima giornata contro i Detroit Lions per dare riposo al titolare Aaron Rodgers) ha fatto registrare il nuovo record di franchigia dei Packers per quanto riguarda i passaggi da touchdown in un singolo match arrivando fino a 6!

  • NHL, Perreault abbatte Boston. Volano i Rangers

    NHL, Perreault abbatte Boston. Volano i Rangers

    Ben 13 le gare disputate nella notte NHL, turno di riposo solo per Carolina Hurricanes, Montreal Canadiens, Detroit Red Wings e Los Angeles Kings.

    I Sabres vincono in casa dei Devils per 2-1 agli shootout: Leopold porta avanti Buffalo, pareggia Elias per New Jersey. Ai rigori è decisiva la rete di Nathan Gerbe. 27 parate per il goalie ospite Ryan Miller.

    New York Rangers | © Jana Chytilova/Freestyle Photography/Getty Images

    Toronto supera gli Islanders per 4-3 in overtime: doppio vantaggio di New York in avvio con Tavares e Bailey, rimonta canadese grazie a MacArthur, Gardiner e Grabovski. Parenteau fa 3-3 ma ancora MacArthur segna la rete della vittoria al tempo supplementare.

    Continua il volo dei Rangers che fanno fuori per 3-0 i Winnipeg Jets: i goal dei padroni di casa (uno per periodo) sono siglati da Callahan, Mitchell e Richards. 22 parate su 22 tiri totali per il portiere dei Rangers Lundqvist che ottiene così il suo quinto shutout stagionale.

    Una tripletta dello scatenato Mathieu Perreault affonda i Boston Bruins: Washington (con la pesante assenza del fenomeno russo Ovechkin) si trova ad inseguire per via del goal di Peverley ma ribalta il match con Eakin e con la prima marcatura della serata di Perreault. Gli ospiti impattano grazie a Seguin ma Perreault riporta avanti i Capitals. Boston non molla e fa 3-3 con Marchand ma nell’ultimo quarto arriva la terza rete del centro di Washington con Dennis Wideman che infila il goal della sicurezza.

    4-2 di Tampa Bay sui derelitti Blue Jackets: di Angelidis, Lecavalier, St. Louis e Thompson le reti dei Lightning, a Columbus non servono le marcature di Lebda e Johansen.

    I Flyers sbancano Miami agli shootout: Florida passa a condurre con Samuelsson ma Philadelphia capovolge il punteggio con Schenn e Voracek. Fleischmann fa 2-2 ma ai rigori decide il goal di Giroux (unico a segnare) e le parate del goalie Bobrovsky. Inutili i 35 salvataggi del rivale dei Panthers Scott Clemmensen.

    Settima affermazione consecutiva per i Penguins che espugnano il difficile ghiaccio dei Blues: anche a Pittsburgh servono i rigori in un match che ha visto il doppio vantaggio dei gialloneri (Neal e Sullivan) e la rimonta di Saint Louis (doppietta di Berglund). Di Chris Kunitz la conclusione decisiva ai penalty.

    Nashville prosegue nell’ottimo momento di forma sbancando il ghiaccio dei Blackhawks e supera i rivali nella Central Division. Smith e Fisher siglano le prime 2 reti dei Predators, accorcia le distanze Bolland ma a chiudere i giochi ci pensa Wilson. Grande gara del portiere ospite Pekka Rinne con 24 salvataggi.

    Secco 1-0 dei Dallas Stars sui Ducks che interrompono così la striscia positiva: la rete decisiva viene messa a segno da Goligoski nel primo periodo. Poi ci pensa l’estremo difensore texano Lehtonen a bloccare ogni tentativo di Anaheim parando tutti i 27 tiri diretti verso i suoi pali per il suo primo shutout stagionale.

    Risorge Minnesota che batte in trasferta gli Avalanche per 3-2: Falk, Heatley e McMillan infilano la porta avversaria. A Colorado non bastano le reti di Galiardi e Kobasew.

    1-0 anche per gli Sharks che vanno a vincere sul ghiaccio dei Flames: è Benn Ferriero il match winner con il goal a metà dell’ultima frazione di gioco. Ottima la prova del goalie di San Josè Antti Niemi con 25 parate complessive per il suo terzo shutout della stagione.

    Ancora una sconfitta per i Senators che cadono contro i Coyotes per 3-2: Brule e Doan portano Phoenix sul 2-0, accorcia le distanze il solito Alfredsson per Ottawa ma Radim Vrbata segna la rete del 3-1. Inutile il 3-2 di Neil.

    Tanta fatica per Vancouver che ha la meglio di Edmonton solo ai rigori: Daniel Sedin manda avanti i Canucks ma Horcoff impatta, Booth fa 2-1 ma gli Oilers trovano il nuovo pareggio con Hall. Agli shootout decide la trasformazione di Cody Hodgson.

    RISULTATI NHL 24 gennaio 2012

    Calgary Flames-San Jose Sharks 0-1
    Phoenix Coyotes-Ottawa Senators 3-2
    Colorado Avalanche-Minnesota Wild 2-3
    Saint Louis Blues-Pittsburgh Penguins 2-3 (shootout)
    Florida Panthers-Philadelphia Flyers 2-3 (shootout)
    Tampa Bay Lightning-Columbus Blue Jackets 4-2
    New Jersey Devils-Buffalo Sabres 1-2 (shootout)
    Washington Capitals-Boston Bruins 5-3
    New York Rangers-Winnipeg Jets 3-0
    Vancouver Canucks-Edmonton Oilers 3-2 (shootout)
    Dallas Stars-Anaheim Ducks 1-0
    Chicago Blackhawks-Nashville Predators 1-3
    New York Islanders-Toronto Maple Leafs 3-4 (overtime)

  • NBA, Flip Saunders licenziato dai Washington Wizards

    NBA, Flip Saunders licenziato dai Washington Wizards

    Serviva un deciso cambio di rotta ai Washington Wizards e la scossa per la squadra è arrivata nella notte quando la dirigenza ha deciso di licenziare l’head coach Flip Saunders. L’ex allenatore del team della capitale paga il pessimo avvio di regular season in cui ha collezionato appena 2 vittorie (arrivate contro i Toronto Raptors ed a sorpresa contro i fortissimi Oklahoma City Thunder) a fronte di ben 15 sconfitte (con una strscia negativa tutt’ora aperta di 7gare).

    flip saunders | © foto tratta dal web

    Per prendere il suo posto è stato scelto l’assistente Randy Wittman che comunque vadano le cose guiderà la squadra fino a fine stagione. Dopo la settima sconfitta di fila, arrivata ieri in quel di Philadelphia con uno scarto di 20 punti, i Wizards nella notte scenderanno in campo contro un’altra squadra dal record perdente, i Charlotte Bobcats che hanno solo una vittoria in più rispetto a Washington.

    In conferenza stampa il General Manager Ernie Grunfeld si è assunto la responsabilità di questa decisione appoggiata dal proprietario Ted Leonsis (che possiede anche i Washington Capitals che militano nel campionato NHL), dopo aver constatato che i progressi della squadra rispetto all’anno scorso erano quasi assenti o del tutto si era arrivati ad una sorta di regressione che ha coinvolto un pò tutte le giovani stelle dei “Maghi”.

    Saunders, da circa 3 anni alla guida del team, ha ottenuto in questo lasso di tempo un record assolutamente perdente di 51 vittorie e 130 sconfitte. Ad inizio stagione aveva promesso ai tifosi un miglioramento della percentuale di successi rispetto allo scorso anno (23 affermazioni e 59 KO) ma a questo punto, a meno di clamorose svolte, i Wizards saranno condannati ad un torneo nelle retrovie. Prima di approdare a Washington, Saunders ha allenato per 13 stagioni in NBA, sedendo sulla panchina di Minesota Timberwolves e Detroit Pistons ed il miglior risultato è stato quello di aver raggiunto la Finale di Conference per ben 4 volte.

  • NBA, Bargnani ritorna e Toronto vince. Howard da record

    NBA, Bargnani ritorna e Toronto vince. Howard da record

    5 le partite disputate nella notte NBA ed il protagonista è il nostro Andrea Bargnani: l’Azzurro torna dopo aver superato l’infortunio che lo ha tenuto fuori per 6 gare e guida i suoi Raptors alla vittoria sul campo dei Phoenix Suns infilando ben 36 punti e contribuisce in maniera determinante ad interrompere la striscia di 8 sconfitte di fila della squadra canadese. Dwight Howard segna solo 14 punti nella vittoria dei Magic ad Indianapolis ma sono sufficienti per scrivere un altro record personale: il centro diventa il miglior realizzatore di sempre nella storia della franchigia della Florida superando il leader di ogni tempo Nick Anderson. Nonostante la pessima serata di Carmelo Anthony i Knicks sbancano il parquet di Charlotte. Portland interrompe la striscia di 7 vittorie consecutive di Memphis, Miami batte Cleveland pur non potendo contare sul miglior LeBron James, grande ex di turno.

    Andrea Bargnani | © JANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images

    Sono 33 i punti di scarto rifilati dai Knicks ai Bobcats che interrompono così il periodo negativo di risultati (arrivato a 6 sconfitte di fila). Mike D’Antoni utilizza ben 13 giocatori e tutti vanno a bersaglio almeno una volta dal campo ad eccezione di Carmelo Anthony che chiude con un brutto 0/7 (era dal novembre 2005 che il giocatore non riusciva a segnare neanche un canestro in un partita). A guidare l’attacco bluarancio ci pensa il centro Tyson Chandler autore di una prova mostruosa da 20 punti e 17 rimbalzi. 18 punti a testa per Stoudemire e Fields mentre per i padroni di casa ci sono i 22 punti del rookie Kemba Walker.

    Dopo la batosta di ieri a Boston, i Magic si rialzano immediatamente e vanno a vincere ad Indianapolis su uno dei pochi campi ancora imbattuti (l’unico ora è rimasto quello dei Bulls). Top scorer Ryan Anderson che infila 5 triple per 24 punti totali, Howard arriva solo a quota 14 punti ma bastano per diventare il leader di ogni tempo di Orlando in punti segnati con 10.657 (superato Nick Anderson fermo a 10.650). Ai Pacers non bastano i 16 punti a testa del duo Roy Hibbert-Danny Granger.

    LeBron James torna ad affrontare il suo passato ma non brilla particolarmente (solo 18 punti con 21 tiri presi) e Cleveland resta in partita fino alla fine. A salvare gli Heat ci pensa Chris Bosh piazzando 35 punti complessivi di cui 18 nell’ultimo quarto. Per i Cavaliers continuano i progressi della prima scelta assoluta all’ultimo Draft Kyrie Irving (17 punti) e Samuels ne aggiunge 15 ma non sono sufficienti per portare a casa la vittoria.

    Torna Andrea Bargnani ed i Toronto Raptors piazzano il colpaccio a Phoenix interrompendo così la striscia perdente che durava da 8 gare. Il giocatore italiano infila 36 punti (con un ottimo 4/6 dal perimetro) e grazie al contributo di Leandro Barbosa (19) e James Johnson (18) affonda i Suns. Tra le fila della franchigia dell’Arizona ci sono 17 punti di Warrick, 11 di Grant Hill e le doppie doppie di Marcin Gortat (21 punti e 12 rimbalzi) e di Steve Nash (17 punti e 14 assist).

    Portland si dimostra ancora una volta la squadra più insidiosa quando gioca sul proprio parquet ed interrompe la serie vincente dei Memphis Grizzlies che ieri era arrivata a quota 7. I Trail Blazers si impongono per 97-84 (ottava vittoria al Rose Garden in 9 partite disputate) con 23 punti del leader LaMarcus Aldridge, 15 di Jamal Crawford, 13 di Wes Matthews e 10 a testa di Batum e Felton. Incredibile la prova sotto i tabelloni del 40enne Marcus Camby che segna solo 3 punti ma riesce a prendere ben 22 rimbalzi ed a piazzare 5 stoppate! I Grizzlies hanno in O.J. Mayo il top scorer di serata con 20 punti, opaco Rudy Gay che segna 11 punti ma tirando 15 volte. Poi nessun altro raggiunge la doppia cifra in punti segnati con un Marc Gasol sovrastato dal già citato Camby e tenuto a soli 7 punti e 4 rimbalzi.

    Risultati NBA 24 gennaio 2012

    Charlotte Bobcats-New York Knicks 78-111
    Cha: Walker 22, Henderson 15, Brown 15
    N.Y.: Chandler 20, Stoudemire 18, Fields 18

    Indiana Pacers-Orlando Magic 83-102
    Ind: Granger 16, Hibbert 16, Collison 11
    Orl: Anderson 24, Redick 15, Howard 14

    Miami Heat-Cleveland Cavaliers 92-85
    Mia: Bosh 35, James 18, Cole 10
    Cle: Irving 17, Samuels 15, Varejao 11

    Phoenix Suns-Toronto Raptors 96-99
    Pho: Gortat 21, Warrick 17, Nash 17
    Tor: Bargnani 36, Barbosa 19, Johnson 18

    Portland Trail Blazers-Memphis Grizzlies 97-84
    Por: Aldridge 23, Crawford 15, Matthews 13
    Mem: Mayo 20, Gay 11, Selby 8, Allen 8

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NHL, Detroit batte i Blues. San Josè cade ad Edmonton

    NHL, Detroit batte i Blues. San Josè cade ad Edmonton

    6 le partite disputate nella notte NHL.

    Secco 3-0 dei Toronto Maple Leafs sui New York Islanders: canadesi in vantaggio dopo 100 secondi di gioco grazie al goal di Matthew Lombardi, gli Islanders ci provano ma trovano sulla propria strada un grande Jonas Gustavsson che chiude tutti i varchi della sua porta. Nel terzo periodo arrivano così le reti della sicurezza per i padroni di casa segnate da Phil Kessel ed ancora dallo scatenato Lombardi. Oltre alla doppietta del centro di Toronto ci sono le 25 parate sui 25 tiri totali del già citato goalie Gustavsson che ottiene così il suo terzo shutout stagionale. I Maple Leafs si mantengono in corsa per i playoff nella Eastern Conference.

    Detroit Red Wings | © Ronald Martinez/Getty Images

    Vince anche Carolina che supera per 2-1 i Jets reduci da un periodo molto opaco. E’ il primo quarto a decidere il match con gli Hurricanes che vanno a segno per 2 volte grazie alle marcature di Jeff Skinner e di Tim Brent. Winnipeg prova a riaprire la gara e ci riesce a metà di secondo quarto con il goal di Kyle Wellwood ma non riesce a trovare la rete del pareggio consentendo agli avversari di portare a casa il risultato. Ottima prova per l’estremo difensore di Carolina Cam Ward che salva la sua porta per 29 volte sui 30 tiri diretti verso i suoi pali.

    Il big match di giornata, la sfida di vertice della Central Division e più in generale della Western Conference, va ai Detroit Red Wings che si sbarazzano per 3-1 dei rivali dei Saint Louis Blues: è Scott Nichol ad aprire le danze per gli ospiti con la rete nel primo quarto ma la reazione dei padroni di casa è tremenda e si concretizza con il goal in power play di Pavel Datsyuk e con quello di Johan Franzen nella seconda frazione di gioco. A chiudere i conti ci pensa poi Niklas Kronwall che quasi sul finire dell’incontro approfitta di un altro momento di superiorità numerica sul ghiaccio in favore della sua squadra per segnare il definitivo 3-1 che regala la testa della Central a Detroit. Non bastano ai Blues le 25 parate del goalie Jaroslav Halak mentre il collega rivale Jimmy Howard chiude la sua partita con 21 salvataggi su 22 tiri complessivi.

    Altra squadra in un momento di forma strepitoso sono i Nashville Predators che abbattono la flebile resistenza del peggior team della Lega, i Columbus Blue Jackets, per 4-1: doppietta per Mike Fisher e marcature personali per Matt Halischuk e Patric Hornqvist (in power play). Inutile il provvisorio pareggio segnato dal pur bravo Rick Nash. 25 parate per il goalie dei Predators Pekka Rinne. Nashville è a soli 5 punti di distacco da Detroit che occupa la testa della Western Conference.

    Sorpresa ad Edmonton dove gli Sharks cadono al cospetto degli Oilers in piena crisi di risultati. Il successo dei canadesi arriva ai rigori dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi sull’1-1 per via dei goal di Jordan Eberle (per i padroni di casa) e del pareggio in superiorità numerica di Logan Couture (per San Josè). Agli shootout il portiere di Edmonton Devan Dubnyk para 3 conclusioni su 4 e regala la vittoria alla sua squadra, ma da sottolineare ci sono anche i suoi 44 salvataggi totali nell’incontro, una prova a dir poco fenomenale.

    Infine i Kings battono agevolmente i Senators per 4-1: nei primi 2 quarti di gioco Los Angeles si porta sul 4-0 e chiude la gara (reti di Willie Mitchell, di Kyle Clifford, di Jack Johnson e di Trevor Lewis). Serve veramente a poco il goal della bandiera di Ottawa nell’ultimo quarto che porta la firma del solito Daniel alfredsson. Ottima partita, tra le fila dei californiani, per il difensore Drew Doughty (2 assist) e per il portiere Jonathan Quick che chiude con 27 salvataggi.

    RISULTATI NHL 23 gennaio 2012

    Toronto Maple Leafs-New York Islanders 3-0
    Carolina Hurricanes-Winnipeg Jets 2-1
    Detroit Red Wings-Saint Louis Blues 3-1
    Nashville Predators-Columbus Blue Jackets 4-1
    Edmonton Oilers-San Josè Sharks 2-1 (shootout)
    Los Angeles Kings-Ottawa Senators 4-1

  • NBA, Boston schianta Orlando. Belinelli non basta agli Hornets

    NBA, Boston schianta Orlando. Belinelli non basta agli Hornets

    Nelle 10 partite disputate nella notte NBA vittorie estremamente facili per Philadelphia, Chicago ed Oklahoma City. Rockets e Grizzlies (grande rimonta sul campo di Golden State) infilano il settimo successo di fila, Atlanta e Dallas confermano il buon momento di forma. Bene Portland, Boston schianta Orlando mentre un ottimo Belinelli viene beffato nel finale da Tim Duncan che regala ai suoi Spurs una “W” molto importante.

    Kevin Garnett, Boston Celtics | © Christopher Pasatieri/Getty Images

    Tutto facile per i Sixers che fanno valere sia il loro maggiore tasso tecnico che il fattore campo nella sfida contro i Wizards: il primo tempo si chiude addirittura sul 62-32, poi Philadelphia amministra al meglio l’ampio margine. 6 giocatori in doppia cifra per i padroni di casa con Holiday e Brand che chiudono a quota 17. Poco da dire su Washington, si salva il solo Jordan Crawford autore anche lui di 17 punti.

    Boston schianta Orlando che fa registrare il record negativo di franchigia in punti segnati (solo 56). Ancora senza Rondo ai Celtics  bastano i 19 punti di capitan Paul Pierce ed altrettanti dell’ex Brandon Bass. Magic orrendi che chiudono con il 24% dal campo (solo 4/16 da 3 punti) ed il 60% ai tiri liberi. Solo un giocatore riesce a segnare più di 10 punti ed è Dwight Howard che alla fine scrive 18 punti con 14 rimbalzi.

    Altra vittoria in scioltezza è quella dei Bulls sui Nets: torna Derrick Rose e viene dato un turno di riposo a Luol Deng. Brilla Rip Hamilton che infila 22 punti conditi da 10 assist, 22 punti anche per Rose mentre Noah chiude in doppia doppia da 16 punti e 10 rimbalzi. Per gli ospiti c’è da segnalare la buona prova di Jordan Farmar autore di 22 punti.

    Atlanta si conferma una delle migliori squadre nella Eastern Conference interrompendo il buon momento di forma dei Milwaukee Bucks, che vengono battuti sul parquet di casa per 97-92: Joe Johnson mantiene le sue alte medie e piazza 28 punti, ben coadiuvato da Josh Smith (19 punti e 13 rimbalzi). Jennings è il top scorer dei Bucks con 21 punti (anche se ottenuti con 22 tiri) ai quali vanno aggiunti 11 assist.

    Un ottimo Marco Belinelli (12 punti, 5/6 dal campo) non basta agli Hornets per battere gli Spurs che ringraziano l’eterno Tim Duncan autore del canestro decisivo a meno di 2 secondi dalla fine del match. L’ultimo tentativo di Landry non va a bersaglio e per New Orleans si materializza l’ottava sconfitta consecutiva. Duncan è il miglior realizzatore del match con 28 punti e 20 li realizza Parker per i neroargento. Jack (26 punti) prosegue nella sua crescita tecnica ma alla fine deve arrendersi anche lui alla maggiore esperienza dei texani.

    I Thunder rifilano 20 punti di scarto ai Pistons: partita già chiusa nel primo tempo (parziale di 60-33), poi è solo ordinaria amministrazione per i giovani di Oklahoma City che ringraziano i 24 punti a testa di Westbrook ed Harden (per lui un fantastico 5/6 da 3 punti) ed i 20 di Kevin Durant. Per gli ospiti si mettono in luce i 2 prospetti più interesanti, Brandon Knight con 13 punti e Greg Monroe con 12.

    Vince e convince Houston che sbanca il difficile parquet dei Timberwolves con una certa autorità: è la settima vittoria consecutiva per i ragazzi di coach McHale con un Martin in serata di grazia (31 punti) ed un Lowry che ormai può essere annoverato tra i migliori playmaker della Lega (questa volta la tripla doppia non gli sfugge, 16 punti, 10 rimbalzi e 10 assist). Minnesota trova la grande partita di Love che chiude con 39 punti (perfetto 5/5 da 3) e 12 rimbalzi. Rubio non è perfetto al tiro (solo 6 punti e 2/10 dal campo) ma riesce lo stesso a smistare 12 assist. Ma i giovani T-Wolves pagano ancora la tanta inesperienza.

    Bene Dallas che si prende la terza affermazione di fila battendo i Suns: Marion protagonista del match con 29 punti, a Phoenix non servono a molto i 19 punti a testa di Hill e Gortat (per lui anche 17 rimbalzi).

    Portland in casa si dimostra quasi imbattibile (solo una sconfitta finora) e supera i Kings con i 26 punti di Crawford dalla panchina, i 20 di Wallace e la doppia doppia di Aldridge (13 punti e 16 rimbalzi). Tra le fila dei californiani bene Cousins con 18 punti e 13 rimbalzi.

    Infine grande rimonta dei Memphis Grizzlies, che sotto di 20 punti (63-43 sul finire di terzo quarto) contro i Warriors, giocano un superbo ultimo periodo da quasi 40 punti ed hanno la meglio ottenendo così la settima “W” consecutiva. Gay trascina i suoi nel momento di maggiore bisogno (23 punti), Conley contribuisce con 20 punti e 9 assist e Gasol domina in area con una doppia doppia da 15 punti ed 11 rimbalzi. A Golden State non bastano i 20 punti di Ellis ed i 18 di Curry.

    Risultati NBA 23 gennaio 2012

    Philadelphia 76ers-Washington Wizards 103-83
    Phi: Brand 17, Holiday 17, Meeks 15
    Was: Crawford 17, Wall 13, Blatche 13

    Boston Celtics-Orlando Magic 87-56
    Bos: Pierce 19, Bass 19, Garnett 14
    Orl: Howard 18, Turkoglu 7, Davis 6

    Chicago Bulls-New Jersey Nets 110-95
    Chi: Rose 22, Hamilton 22, Noah 16
    N.J.: Farmar 22, Deron Williams 16, Morrow 15

    Milwaukee Bucks-Atlanta Hawks 92-97
    Mil: Jennings 21, Dunleavy 17, Gooden 13
    Atl: Joe Johnson 28, Smith 19, Teague 15

    New Orleans Hornets-San Antonio Spurs 102-104
    N.O.: Jack 26, Landry 18, Ariza 18
    S.A.: Duncan 28, Parker 20, Jefferson 14

    Oklahoma City Thunder-Detroit Pistons 99-79
    Okl: Westbrook 24, Harden 24, Durant 20
    Det: Knight 13, Monroe 12, Stuckey 12

    Minnesota Timberwolves-Houston Rockets 92-107
    Min: Love 39, Ridnour 17, Williams 11
    Hou: Martin 31, Lowry 16, Scola 15

    Dallas Mavericks-Phoenix Suns 93-87
    Dal: Marion 29, Mahinmi 17, Terry 12
    Pho: Hill 19, Gortat 19, Brown 14

    Portland Trail Blazers-Sacramento Kings 101-89
    Por: Crawford 26, Wallace 20, Matthews 14
    Sac: Cousins 18, Fredette 13, Greene 12, Garcia 12

    Golden State Warriors-Memphis Grizzlies 90-91
    G.S.: Ellis 20, Curry 18, Lee 13
    Mem: Gay 23, Conley 20, Gasol 15

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • Morto Joe Paterno, leggenda del College Football

    Morto Joe Paterno, leggenda del College Football

    E’ morto Joe Paterno, vera e propria leggenda del College Football NCAA. Il grandissimo e storico head coach se n’è andato all’età di 85 anni, compiuti giusto un mese fa il 21 dicembre, a causa di un tumore ai polmoni che non gli ha lasciato scampo.

    Joe Paterno

    JoePa” (questo il suo soprannome) aveva preso le redini della squadra di football college dei Penn State Nittany Lions nel 1966 dopo che nel 1950 era entrato a far parte del coaching staff, rimanendo saldamente al timone fino a quest’anno quando è stato costretto a dimettersi dopo che è stata portata alla luce una vicenda deprorevole ed estremamente triste in cui Paterno non era direttamente responsabile ma nella quale non si era comportato da persona giudiziosa: stiamo parlando di un’orrenda storia di pedofilia di cui si è reso protagonista il suo vice Jerry Sandusky che tra il 1994 ed il 2009 avrebbe abusato di 8 ragazzini. Nel 2002 un suo abuso fu visto da un altro allenatore dei Nittany Lions, Mike McQueary, che avvertì subito Paterno che anzichè rivolgersi alle autorità competenti segnalò il caso solo ai vertici universitari che per coprire l’eventuale scandalo non proferirono parola. Molti anni più tardi, la denuncia di questi ragazzi sui quali erano stati compiuti gli abusi, ha gettato nel fango non solo l’onore di Penn State University ma anche quello di “JoePa” che travolto dalle responsabilità morali (legalmente infatti non ha compiuto nessun crimine) attribuitegli un pò da tutta la stampa americana è andato lentamente incontro alla caduta del suo mito. Le conseguenze di questa vicenda sono state devastanti anche per la sua salute: i familiari in un comunicato hanno reso noto che Paterno ha combattuto fino alla fine con il suo male, come era nel suo stile da allenatore vincente che non molla mai, ma alcuni fans vicini al leggendario coach affermano che aveva da tempo lasciato che il tumore prendesse il sopravvento abbassando tutte le sue difese.

    Paterno non potrà neanche testimoniare al processo che vedrà Sandusky salire sul banco degli imputati per gli abusi sessuali da lui stesso perpetrati per anni. Su questo punto l’unica dichiarazione pubblica dell’head coach dei Nittany Lions, dopo il licenziamento, fu raccolta dal Washington Post e Paterno in quell’occasione disse che non aveva denunciato Sandusky perché non si riteneva adatto a gestire la situazione ed aveva paura di fare qualcosa che potesse mettere a repentaglio l’Università.

    Ritornando alla sua carriera l’ultima partita sulla panchina di Penn State è stata quella del 29 ottobre 2011, quando la sua squadra ha battuto Illinois 10-7 facendo registrare la 409ma vittoria che lo ha reso il coach piu’ vincente di sempre nella storia dei Nittany Lions. Solo 136 invece le sconfitte, in 38 delle sue 46 stagioni ha avuto un record positivo riuscendo a vincere ben 24 Bowls e 12 li ha persi. Per 2 volte ha conquistato il titolo NCAA, nel 1982 e nel 1986. 3 i successi nella Big Ten, la sua Conference e la squadra che vince questa divisione si porta a casa lo Stagg-Paterno Trophy, coppa intitolata a lui e ad Amos Alonzo Stagg (morto da quasi 50 anni) e questo fa capire la portata e lo spessore di questo grande allenatore.

    Addio grande coach JoePa…