Autore: slevin

  • NBA, Belinelli non basta agli Hornets. Portland strapazza San Antonio

    NBA, Belinelli non basta agli Hornets. Portland strapazza San Antonio

    Solo 5 le partite disputate nella notte NBA: settima vittoria di fila per i Miami Heat che dopo un primo tempo di sofferenza dilagano nella seconda parte di gara e battono i Sacramento Kings, vittoria in rimonta e progressi confermati per i Cleveland Cavaliers che nell’ultimo quarto sorpassano i Detroit Pistons. Non bastano 15 punti di Marco Belinelli ai New Orleans Hornets per avere la meglio sugli Indiana Pacers che si impongono in overtime, bene Memphis contro Philadelphia. Portland approfitta delle assenze in casa Spurs e demolisce i texani sotterrandoli sotto 40 punti di scarto.

    Detroit sembra avere il controllo della partita contro i Cavs (vantaggio di 16 punti a 16 minuti dal termine, 11 all’inizio del quarto periodo) ma Kyrie Irving guida una strepitosa rimonta per i padroni di casa ed alla fine Cleveland trionfa di un solo punto. Il playmaker, prima scelta assoluta all’ultimo Draft, piazza 17 dei suoi 25 totali nel quarto quarto, bene anche Jamison con 32 punti e 10 rimbalzi (che ha il merito di tenere in partita i suoi prima dello show di Irving) ed anche Gee che arriva a quota 16 punti a cui aggiunge 11 rimbalzi. A Detroit non basta la doppia doppia di Greg Monroe da 19 punti ed 11 rimbalzi ed i 24 punti di Knight.

    Un ottimo Marco Belinelli da 15 punti non serve ai New Orleans Hornets per avere la meglio sui Pacers che si impongono in overtime. Indiana brucia 5 punti di vantaggio negli ultimi secondi di gioco e gli ospiti impattano con Ariza a tempo quasi scaduto. Nel tempo supplementare i padroni di casa partono forte ed in pochi minuti creano un margine di sicurezza che non viene più recuperato da New Orleans. Il protagonista per Indiana è Roy Hibbert con 30 punti e 13 rimbalzi, ma tutto il quintetto arriva in doppia cifra con Collison autore di 18 punti, George di 20, West di 16 e Granger di 14. Hornets che invece hanno in Trevor Ariza il top scorer con 21 punti mentre Jack dalla panchina ne aggiunge 19.

    Marco Belinelli, New Orleans Hornets | © Doug Pensinger/Getty Images

    Settima vittoria consecutiva per Miami che si sbarazza dei fragili Sacramento Kings con un gran secondo tempo. A guidare la squadra della Florida i soliti nomi, ovvero Dwyane Wade che segna 30 punti con 10 assist, Chris Bosh con 20 punti e 10 rimbalzi e LeBron James che chiude  con 18 punti. Di capitale importanza anche il contributo dalla panchina di Cole ed Haslem (22 punti in combinata) con Mario Chalmers che scollina fino a quota 20 punti. Per gli ospiti 5 giocatori in doppia cifra, il migliore è il plymaker rookie Thomas che segna 24 punti, 23 sono di Thornton e 21 di Evans (quasi in tripla doppia con 10 assist e 7 rimbalzi), doppia doppia per Thompson (16 punti e 10 rimbalzi), delude Cousins che si ferma a quota 9 punti.

    Sorride Memphis che ottiene un prezioso successo contro Philadelphia grazie ad una suprema difesa che tiene gli avversari al 36% dal campo. L’emblema della difesa dei Grizzlies è Marc Gasol che prende 14 rimbalzi ed aggiunge 5 stoppate mentre in attacco porta 15 punti e 7 assist. Brutta la prestazione dei Sixers che arrivano alla quarta sconfitta consecutiva, non arrivando neanche a quota 80 punti segnati. Alla fine sono solo 3 i giocatori capaci di andare in doppia cifra per gli ospiti, con Holiday a 22 punti, Lavoy Allen a 14 ed Iguodala 11.

    Dopo 11 vittorie di fila arriva il primo stop da 2 settimane a questa parte per i San Antonio Spurs, proprio nell’ultima gara del tour esterno di sette partite, giocata a Portland. Popovich lascia a riposo Parker, Duncan e l’indisponibile Ginobili e le seconde linee dei texani prendono un’imbarcata memorabile di ben 40 punti. Non bastano i 6 giocatori in doppia cifra per gli Spurs (l migliore Leonard con 24 punti e 10 rimbalzi), i Blazers arrivano a segnare 137 punti e ne portano 7, di giocatori in doppia cifra tra i quali spiccano Aldridge con 21 punti, Crawford con 20, Batum e Wallace con 19.

    Risultati 21 febbraio 2012

    Cleveland Cavaliers-Detroit Pistons 101-100
    Cle: Jamison 32, Irving 25, Gee 16
    Det: Knight 24, Monroe 19, Gordon 16, Stuckey 16

    Indiana Pacers-New Orleans Hornets 117-108 (overtime)
    Ind: Hibbert 30, George 20, Collison 18
    N.O.: Ariza 21, Jack 19, Kaman 17

    Miami Heat-Sacramento Kings 120-108
    Mia: Wade 30, Bosh 20, Chalmers 20
    Sac: Thomas 24, Thornton 23, Evans 21

    Memphis Grizzlies-Philadelphia 76ers 89-76
    Mem: Gasol 15, Gay 14, Mayo 13
    Phi: Holiday 22, Lavoy Allen 14, Iguodala 11

    Portland Trail Blazers-San Antonio Spurs 137-97
    Por: Aldridge 21, Crawford 20, Batum 19, Wallace 19
    S.A.: Leonard 24, Green 16, Joseph 13

    LE CLASSIFICHE

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NFL: I voti della stagione. AFC

    NFL: I voti della stagione. AFC

    La stagione NFL è terminata il 5 febbraio 2012 con la vittoria dei New York Giants sui New England Patriots (21-17 il risultato finale) nel 46esimo Super Bowl giocato al Lucas Oil Stadium di Indianapolis. Vogliamo dare un voto alla stagione delle 32 squadre protagoniste del torneo 2011/2012, con una breve analisi per focalizzare meriti e demeriti di ogni team. Il nostro viaggio parte dalla Conference AFC. Nei prossimi giorni completeremo tutto con l’analisi della NFC.

    BALTIMORE RAVENS (record 12 vittorie e 4 sconfitte): 8,5. Ennesima stagione positiva per i Ravens, traditi dal loro kicker Billy Cundiff nella Finale di Conference che ha spalancato le porte del Super Bowl ai rivali dei Patriots. Meriterebbero molto di più dato che nelle ultime 5 stagioni Baltimore, risultati alla mano, è una delle migliori formazioni della NFL.

    BUFFALO BILLS (record 6 vittorie e 10 sconfitte): 5,5. Partiti fortissimo (5 vinte e 2 perse nelle prime 7 giornate, anche i Patriots, poi finalisti, tra le vittime illustri) i Bills si sono via via sgonfiati. Sarebbe stato auspicabile finire almeno con un record positivo (8-8) ma tutto sommato si è visto qualche segnale di risveglio in vista del futuro.

    CINCINNATI BENGALS (record 9 vittorie e 7 sconfitte): 7,5. Potrebbe sembrare un voto basso per una squadra approdata alla post season ma c’è da dire che i Bengals hanno anche avuto un calendario piuttosto agevole, costruendo le proprie fortune contro i team materasso. Indicativo il fatto che con le squadre dal record positivo Cincinnati abbia sempre perso (esclusi i Titans). Comunque il futuro potrebbe essere luminoso.

    CLEVELAND BROWNS (record 4 vittorie e 12 sconfitte): 4,5. Bruttissima la stagione dei Browns che dovranno nuovamente ripartire da 0. Servirà fare un buon Draft e tentare di prendere qualche grande free agent nel prossimo mercato, altrimenti si prospetteranno tempi durissimi.

    DENVER BRONCOS (record 8 vittorie ed 8 sconfitte): 8. Partiti male i Broncos si sono ripresi nella seconda parte di stagione quando Tim Tebow ha preso le redini della squadra, trascinata ai playoff. Il voto deriva anche dall’impresa contro i vice campioni degli Steelers, eliminati nel primo turno della post season.

    HOUSTON TEXANS (record 10 vittorie e 6 sconfitte): 8,5. Squadra di carattere i Texans, che sono riusciti per la prima volta nella loro storia a qualificarsi per la post season, nonostante, forse, questa sia stata l’annata più difficile per via dei numerosi infortuni che hanno privato Houston via via dei migliori giocatori (in primis il quarterback Schaub). Con forza e determinazione hanno dimostrato che tutto è possibile. Ovvio che con defezioni importanti prima o poi la corsa si sarebbe interotta, ma anche i Ravens hanno dovuto sudare per eliminarli. Stagione molto positiva.

    INDIANAPOLIS COLTS (record 2 vittorie e 14 sconfitte): 4. E’ normale che se il leader della squadra, un certo Peyton Manning, quarterback dalle qualità favolose, venga a mancare per tutto l’anno, i risultati possano essere disastrosi. Tuttavia i Colts hanno dimostrato di voler assolutamente l’ultimo posto nella Lega per costruire un futuro migliore (per prendere al prossimo Draft il fenomenale quarterback Andrew Luck), rinunciando a giocare per gran parte delle partite. Per questo tipo di scelta è ovvio che il voto ad Indianapolis sia altamente negativo.

    JACKSONVILLE JAGUARS (record 5 vittorie ed 11 sconfitte sconfitte): 4,5. Sulla stessa scia dei Colts troviamo i Jaguars. Annus Horribilis per loro, il futuro non promette nulla di buono.

    Logo NFL | © foto tratta dal web

    KANSAS CITY CHIEFS (record 7 vittorie e 9 sconfitte): 6. Altra squadra falcidiata dagli infortuni (forse quella che ne ha avuto più di tutti) e che ha impedito a fior di campioni, messi KO in rapida sequenza, di mostrare il loro grande talento. Nonostante questo i Chiefs sono arrivati quasi ad un record positivo e si sono tolti la soddisfazione di battere, unici a riuscirci in regular season, gli imbattibili Packers di Rodgers. Con un pò più di fortuna li potremo rivedere ai playoff il prossimo anno.

    MIAMI DOLPHINS (record 6 vittorie e 10 sconfitte): 5. Avvio disastroso per Miami con 7 sconfitte di fila. Visto che il grande buco nel roster dei Dolphins è il ruolo di quarterback, in molti prevedevano una stagione da ultimi della classe per provare a prendere Luck al prossimo Draft. Ed invece nelle seguenti 9 giornate sono arrivate 6 vittorie e 3 sconfitte, un buon record che obbliga sostanzialmente a coprire il “need” con il prossimo mercato (Peyton Manning oppure Matt Flynn i maggiori indiziati a diventare quarterback dei “Delfini”).

    NEW ENGLAND PATRIOTS (record 13 vittorie e 3 sconfitte): 8,5. Grande stagione per i Patriots, caduti solo alla fine al cospetto dei Giants, molto più in forma, nel 46esimo Super Bowl. Probabilmente ci sarà spazio per un’altra stagione vincente prima di pensare in modo concreto a sostituire il fenomeno Tom Brady (gli anni avanzano per tutti). Mezzo voto in meno perchè nella Finale di Indianapolis la squadra ha dato la sensazione di giocare sotto tono, peccato perchè ciò è costato a New England la vittoria del campionato.

    NEW YORK JETS (record 8 vittorie ed 8 sconfitte): 4,5. Una squadra con il talento dei Jets non può permettersi di stare fuori dai playoff (anche perchè nell’anno precedente New York sfiorò il Super Bowl). Il team ha pagato l’involuzione di Sanchez, quarterback che sta facendo grandi passi da gigante, ma al contrario. Servono scelte forti e chiarezza nei movimenti di mercato per riprendere la marcia nel prossimo torneo.

    OAKLAND RAIDERS (record 8 vittorie ed 8 sconfitte): 6. Voto medio per una franchigia dal record in parità. Incredibile come Denver abbia potuto compiere il sorpasso, nella seconda parte di stagione, in una Division tutt’altro che irresistibile. Speriamo per i tifosi che tutto questo possa servire da insegnamento per il futuro.

    PITTSBURGH STEELERS (record 12 vittorie e 4 sconfitte): 7,5. Rispetto al passato gli Steelers hanno “toppato” nelle sfide contro le avversarie dirette (vedi Baltimore) e più in generale nelle gare dalla grande posta in palio (vedi Denver nel primo turno playoff). Serve trovare forze fresche per dare man forte alla vecchia guardia. Sarà comunque difficile per tutti affrontare Pittsburgh anche in futuro, il ciclo non è certo terminato in questi playoff.

    SAN DIEGO CHARGERS (record 8 vittorie ed 8 sconfitte): 4,5. Ad inizio anno dovevano essere i dominatori di una delle Division più accessibili dell’intera NFL. Ed invece per il secondo anno di fila i Chargers hanno dovuto assistere ai playoff dal divano di casa, questa volta beffati dai Broncos (lo scorso torneo dai Chiefs). Arrivati a questo punto a San Diego i dirigenti sono messi di fronte a scelte importanti. Vedremo come si muoverà la società.

    TENNESSEE TITANS (record 9 vittorie e 7 sconfitte): 7. Buon campionato per i Titans, cosa che non veniva pronosticata da molti. Servirebbe più talento nel ruolo di quarterback perchè negli altri reparti la squadra ha dimostrato di essere di ottimo livello per poter battagliare con tutti. Anche con un Johnson (runningback delle meraviglie) a mezzo servizio, Tennessee si è ben comportata. Bisogna completare l’opera con un Draft oculato e scelte di mercato ponderate.

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  • NHL, Hurricanes travolgono Capitals. Valanga Senators sugli Islanders

    NHL, Hurricanes travolgono Capitals. Valanga Senators sugli Islanders

    Solo 2 le partite giocate nella notte NHL.

    Gli Ottawa Senators travolgono con un netto 6-0 in trasferta i malcapitati New York Islanders: la gara si mette subito male per i padroni di casa che nel giro di un minuto e mezzo dall’inizio del match si trovano già sotto di 2 reti segnate da Erik Karlsson e Jason Spezza. Ancora lo scatenato Karlsson porta a 3 i goal dei Senators, a segnare il 4-0 ci pensa Chris Phillips (abile a sfruttare il momento di power play per la sua squadra) nel corso del secondo periodo. A risultato acquisito nell’ultima frazione di gioco arrivano le marcature di Brian Lee e di Spezza (doppietta anche per lui) che fissano il punteggio sul 6-0 finale. Karlsson oltre alle 2 reti scrive a referto anche 2 assist per i compagni mentre il goalie di Ottawa Craig Anderson para tutti i 28 tiri diretti verso i suoi pali ed ottiene il terzo shutout stagionale (il secondo nelle ultime 3 gare per lui). Con questo successo il team canadese, a meno di clamorosi ribaltamenti nelle ultime 20 gare, mette una seria ipoteca sulla partecipazione ai playoff della Eastern Conference.

    Ottawa Senators | © Bruce Bennett/Getty Images

    Risultato quasi identico in North Carolina dove gli Hurricanes padroni di casa demoliscono per 5-0 i Washington Capitals che a questo punto rischiano grosso per quanto riguarda la qualificazione alla post season. Carolina indirizza nel modo giusto l’incontro andando a segno per ben 3 volte nel primo quarto di gioco grazie alle realizzazioni di Justin Faulk (in power play), Anthony Stewart ed Andreas Nodl. A rendere il passivo ancora più ampio per gli ospiti ci pensa Eric Staal con una doppietta che fissa il punteggio sul 5-0 finale. Justin Peters, goalie degli Hurricanes, para tutti i 17 tiri diretti verso i suoi pali ed ottiene il suo primo shutout della carriera. Tenendo conto delle ultime 10 partite Carolina è una delle migliori 3 squadre della Eastern Conference nei risultati ma ormai potrebbe essere troppo tardi per conquistare un posto playoff.

    RISULTATI NHL 20 febbraio 2012

    New York Islanders-Ottawa Senators 0-6
    Carolina Hurricanes-Washington Capitals 5-0

  • NBA, Knicks KO contro i Nets. Spurs 11 vittorie di fila

    NBA, Knicks KO contro i Nets. Spurs 11 vittorie di fila

    11 le gare disputate nella notte NBA: un super Deron Williams da 38 punti abbatte la resistenza dei Knicks di Jeremy Lin, per i San Antonio Spurs undicesima vittoria consecutiva (questa volta contro i Jazz). Torna Derrick Rose e Chicago asfalta Atlanta, sorridono anche Thunder (contro gli Hornets di Marco Belinelli), Denver (contro i Timberwolves) ed i Lakers (battuta Portland). Boston non sa più vincere e cade a Dallas, i Magic superano i Bucks nel finale, tutto facile per i Phoenix Suns nella sfida con i Wizards. Bene gli Houston Rockets nello scontro diretto contro i Memphis Grizzlies, KO pesante dei Clippers ad Oakland.

    Derrick Rose torna a giocare dopo il periodo di stop per l’infortunio alla schiena ed i Bulls non hanno problemi nel prevalere sugli Hawks: Chicago domina la prima parte di gara e poi contiene il disperato e vano ritorno di Atlanta nell’ultimo periodo. Per il playmaker dei “Tori” 23 punti, agli ospiti non bastano i 19 dell’ex Jannero Pargo.

    Non serve invece il ritorno in campo di Carmelo Anthony (solo 11 punti) per i Knicks per avere la meglio sui Nets. Deron Williams sforna una prova da 38 punti (8/14 dalla lunga distanza) e New York deve arrendersi nonostante l’ennesima ottima gara di Jeremy Lin autore di 21 punti, 7 rimbalzi, 9 assist e 4 recuperi.

    Orlando si prende una preziosa vittoria a Milwaukee nei minuti conclusivi del match: è Dwight Howard il protagonista con 28 punti e 16 rimbalzi mentre per i Bucks ci sono i 22 punti di Jennings ed i 15 punti e 15 rimbalzi del solito Ilyasova.

    Deron Williams, New Jersey Nets | © Chris Trotman/Getty Images

    Nello scontro diretto della Soutwest Division i Rockets fanno valere il fattore campo e battono i Grizzlies grazie ai 24 punti, 7 rimbalzi e 9 assist di Lowry. Per gli ospiti si segnala Rudy Gay con 23 punti.

    Brutto periodo per i Celtics, alla quarta sconfitta di fila, che cadono sul parquet dei campioni in carica dei Mavericks. A trascinare i texani ci pensa Dirk Nowitzki con 26 punti e 16 rimbalzi che approfitta dell’assenza di Kevin Garnett tra le fila di Boston. Inutili quindi per gli ospiti i 20 punti di Pierce.

    Successo semplice dei Thunder sugli Hornets di Belinelli (per lui 10 punti). Oklahoma City ha in Durant e Westbrook i top scorer (31 punti a testa), Jack parte dalla panchina per New Orleans ma i suoi 18 punti non sono sufficienti per portare a casa la vittoria.

    Pur decimati dalle assenze (Gallinari, Fernandez, Nenè, Andersen) i Nuggets dimostrano il valore delle seconde linee e superano i Timberwolves dopo un overtime: Al Harrington (31 punti) si prende la squadra sulle spalle, Afflalo segna i canestri decisivi e per Minnesota non cè scampo nonostante i 22 punti di Love, i 17 di Beasley ed i 16 di Rubio.

    San Antonio ottiene l’undicesima vittoria consecutiva imponendosi in casa dei Jazz. 23 punti per Parker e 20 a testa per Bonner e Duncan. Ai padroni di casa non bastano i 36 punti e 22 rimbalzi in combinata del duo Jefferson-Millsap.

    Phoenix travolge i Wizards: 20 punti per Gortat, 19 ed 11 rimbalzi per Frye, doppia doppia di Nash (12 punti ed 11 assist) mentre Redd aggiunge 14 punti. Washington si consola con i progressi di Jordan Crawford che in uscita dalla panchina piazza 20 punti con il 70% dal campo.

    Bene anche i Lakers che si sbarazzano dei Blazers guidati dai 28 punti di Kobe Bryant e dalle doppie doppie di Gasol (16 punti e 12 rimbalzi) e Bynum (14 punti e 19 rimbalzi). I migliori realizzatori di Portland sono Aldridge e Batum entrambi con 18 punti.

    Il derby della California va ai Warriors che hanno la meglio sui Clippers: Monta Ellis (32 punti) e David Lee (24 punti e 13 rimbalzi) sono i fautori del successo di Golden State, mentre agli ospiti non bastano i 24 punti di Paul, i 22 di Mo Williams ed i 21 di Griffin.

    Risultati NBA 20 febbraio 2012

    Chicago Bulls-Atlanta Hawks 90-79
    Chi: Rose 23, Boozer 16, Brewer 13
    Atl: Pargo 19, Smith 17, Joe Johnson 12

    New York Knicks-New Jersey Nets 92-100
    N.Y.: Lin 21, Stoudemire 17, Chandler 14
    N.J.: Deron Williams 38, Brooks 18, Humphries 14

    Milwaukee Bucks-Orlando Magic 90-93
    Mil: Jennings 22, Dunleavy 18, Ilyasova 15
    Orl: Howard 28, Nelson 15, Turkoglu 13

    Houston Rockets-Memphis Grizzlies 97-93
    Hou: Lowry 24, Martin 22, Scola 10
    Mem: Gay 23, Conley 16, Speights 12

    Dallas Mavericks-Boston Celtics 89-73
    Dal: Nowitzki 26, Terry 16, Marion 11
    Bos: Pierce 20, Allen 15, Bradley 12

    Oklahoma City Thunder-New Orleans Hornets 101-93
    Okl: Durant 31, Westbrook 31, Ibaka 9
    N.O.: Jack 18, Vasquez 15, Aminu 14

    Denver Nuggets-Minnesota Timberwolves 103-101 (overtime)
    Den: Harrington 31, Afflalo 20, Lawson 13
    Min: Love 22, Beasley 17, Rubio 16

    Utah Jazz-San Antonio Spurs 102-106
    Uta: Jefferson 20, Millsap 16, Harris 15
    S.A.: Parker 23, Bonner 20, Duncan 20

    Phoenix Suns-Washington Wizards 104-88
    Pho: Gortat 20, Frye 19, Redd 14
    Was: Crawford 20, Booker 16, McGee 10, Wall 10, Mason 10

    Los Angeles Lakers-Portland Trail Blazers 103-92
    Lak: Bryant 28, Blake 17, Gasol 16
    Por: Aldridge 18, Batum 18, Crawford 15

    Golden State Warriors-Los Angeles Clippers 104-97
    G.S.: Ellis 32, Lee 24, Udoh 19
    Cli: Paul 24, Williams 22, Griffin 21

    LE CLASSIFICHE

     GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NHL, Boston ancora KO. Rangers a fatica, Detroit inarrestabile

    NHL, Boston ancora KO. Rangers a fatica, Detroit inarrestabile

    10 le partite disputate nella notte NHL.

    Pittsburgh viene travolta per 6-2 a Buffalo: iniziano forte i Sabres che vanno sul 3-0 grazie a Pominville, Roy e Gaustad. I Penguins reagiscono con Engelland e Staal che accorciano le distanze ma i padroni di casa infilano nuovamente 3 reti consecutive che chiudono il match e portano la firma di Stafford, Ennis ed ancora Roy che realizza così la sua personale doppietta. Da segnalare anche la prestazione del difensore Ehrhoff che chiude con 3 assist a referto.

    Continua a migliorare il record di vittorie consecutive in casa Detroit che arriva a quota 23 grazie al successo sugli Sharks: 3-2 per i Red Wings grazie ai goal di Zetterberg, Miller ed Helm, inutili per San Josè le marcature di Couture e Marleau. 31 parate su 33 tiri per il goalie biancorosso MacDonald.

    Terza vittoria di fila per Chicago dopo il brutto periodo di 9 KO consecutivi: i Blackhawks battono i Blues per 3-1, nonostante l’iniziale svantaggio per via della rete di McDonald. I padroni di casa ribaltano il match nel terzo quarto grazie a Keith, Bolland ed Hossa. 29 parate su 30 tiri per l’estremo difensore dei Blackhawks Crawford.

    Seconda sconfitta in fila per Boston, la sesta nelle ultime 10 uscite. I Bruins cadono per 2-0 contro Minnesota, reti decisive nel secondo periodo per i Wild grazie a Rau e Cullen. Il merito della vittoria dei padroni di casa va al portiere Backstrom capace di parare tutti i 48 tiri diretti verso la sua porta per il suo quarto shutout stagionale.

    I Devils sbancano il ghiaccio dei Canadiens per 3-1: New Jersey si porta sul 2-0 con Parise e Clarkson, gli Habs riducono lo svantaggio con il goal di Pacioretty in power play ma a chiudere i giochi ci pensa Taormina che fissa il punteggio sul definitivo 3-1.

    Detroit Red Wings | © Gregory Shamus/Getty Images

    Successo di Anaheim sui Panthers per 2-0: Teemu Selanne segna l’1-0 nel primo periodo, poi la difesa e Jonas Hiller contengono il ritorno di Florida fino ai secondi finali quando a porta vuota Hegman fa 2-0 e punisce i padroni di casa tutti in avanti nel disperato tentativo di trovare il pareggio. 31 parate su 31 tiri diretti verso i suoi pali per il goalie dei Ducks Hiller che arriva a quota 3 shutout in stagione.

    Importante vittoria in trasferta dei Predators su Dallas per 3-2: Ryder porta in vantaggio i texani ma Nashville nel giro di 4 minuti prima impatta il punteggio e poi passa a condurre grazie a Bourque e Weber. Wilson fa 3-1, a 5 minuti dal termine l’assalto degli Stars si concretizza con il 3-2 ma poi i Predators portano a casa i 2 punti.

    Soffrono ma alla fine vincono i Rangers contro il fanalino di coda Columbus. Serve un overtime per abbattere la strenua resistenza dei Blue Jackets, New York mette la testa avanti con Richards, 1-1 di Brassard, padroni di casa ancora avanti con Anisimov, ma gli ospiti impattano ancora grazie a Nash ad 1 minuto circa dalla fine. In overtime a far esplodere il Madison ci pensa Stepan dopo 22 secondi di gioco. Per Columbus non bastano le 32 parate complessive del goalie Mason.

    I Jets dominano gli Avalanche per 5-1: Kane e Little mettono sui binari giusti la gara di Winnipeg, lampo di Colorado con Landeskog che accorcia sul 2-1, ma poi si scatenano i padroni di casa che piazzano 3 reti consecutive con Wellwood, Ladd ed ancora lo scatenato Little per una vittoria che porta i Jets in piena lotta playoff ad Est.

    Infine Vancouver va a vincere per 5-2 sul ghiaccio degli Oilers: Henrik Sedin  e Salo portano sul 2-0 gli ospiti, Edmonton riduce le distanze con Horcoff. Bieksa ed Higgins fanno 4-1, ultimo sussulto dei padroni di casa con Paajarvi per il provvisorio 4-2. La rete della sicurezza per Vancouver è di Daniel Sedin. 26 le parate del portiere dei Canucks Schneider.

    RISULTATI NHL 19 febbraio 2012

    Buffalo Sabres-Pittsburgh Penguins 6-2
    Detroit Red Wings-San Josè Sharks 3-2
    Minnesota Wild-Boston Bruins 2-0
    Montreal Canadiens-New Jersey Devils 1-3
    Chicago Blackhawks-Saint Louis Blues 3-1
    Florida Panthers-Anaheim Ducks 0-2
    Dallas Stars-Nashville Predators 2-3
    New York Rangers-Columbus Blue Jackets 3-2 (overtime)
    Winnipeg Jets-colorado Avalanche 5-1
    Edmonton Oilers-Vancouver Canucks 2-5

  • NBA, Lin stende Dallas. Durant è il vero fenomeno, male i Lakers

    NBA, Lin stende Dallas. Durant è il vero fenomeno, male i Lakers

    Nelle 10 partite disputate nella notte NBA brillano le stelle di Jeremy Lin, che con la solita grande prova aiuta i Knicks a battere i campioni di Dallas, e di Kevin Durant, assolutamente inarrestabile contro Denver con 51 punti che fissano il suo nuovo career high ed equivalgono alla migliore prestazione stagionale in punti segnati (al momento) di un giocatore in NBA. Derby della Florida ai Miami Heat che superano gli Orlando Magic, Cleveland di un soffio sui Kings, Indiana travolge i derelitti Bobcats. Bene Bucks e Rockets, Minnesota si impone sui Sixers, brutto KO a Phoenix per i Lakers.

    Jeremy Lin rimette in moto i Knicks dopo il KO contro gli Hornets di Belinelli: il playmaker di New York guida al successo contro i Mavericks i suoi compagni, per l’ennesima volta, con 28 punti e 14 assist. Importante il contributo dell’ex di turno Tyson Chandler (14 punti e 10 rimbalzi), di Novak nel tiro da 3 (14 punti e 4/5 dalla lunga distanza) e del neo arrivato J.R. Smith che piazza 15 punti.

    Sesto successo di fila, il nono nelle ultime dieci uscite per Miami che batte Orlando nel derby della Florida. In evidenza Wade con 27 punti e James con 25 punti, 11 rimbalzi ed 8 assist. Per i Magic solita doppia doppia di Howard da 12 punti e 15 rimbalzi.

    Detroit si conferma la bestia nera di Boston: nel giro di qualche giorno i Pistons sono stati capaci di battere gli avversari per 2 volte (di cui una al Garden), Monroe (17 punti e 10 rimbalzi) e Stuckey (16 punti) guidano i padroni di casa, per i Celtics invece 18 punti di Pierce.

    2 tiri liberi (a 4 decismi di secondo dalla fine del match) della prima scelta assoluta all’ultimo Draft, Kyrie Irving, regalano il successo ai Cavs sui Kings. Alla fine saranno 23 i suoi punti totali mentre a Sacramento non basta la tripla doppia sfiorata dall’esordiente playmaker Isaiah Thomas che chiude con 23 punti, 11 assist ed 8 rimbalzi.

    Kevin Durant | © Ronald Martinez/Getty Images

    Tutto facile per Indiana che asfalta i Bobcats: top scorer Roy Hibbert con 18 punti ai quali aggiunge 14 rimbalzi. Disastro assoluto per Charlotte, si salva Brown con 16 punti.

    Bene Milwaukee che va a vincere sul parquet dei Nets reduci dalla convincente affermazione di Chicago. Per i Bucks impossibile non citare la straordinaria prova di Ersan Ilyasova con 29 punti e 25 rimbalzi (da solo ne prende in pratica la metà di squadra), New Jersey ha in Deron Williams il miglior marcatore con 26 punti.

    Torna alla vittoria Houston che imprime la svolta al match nel finale quando tiene i Jazz senza canestri dal campo negli ultimi 4 minuti. Lowry e Scola mattatori per i Rockets (32 punti per il primo, 26 per l’argentino), Utah riesce ad essere concreta solo con la coppia Jefferson-Millsap (45 punti in combianata) mentre delude il resto del team.

    Minnesota supera Philadelphia grazie a 2 tiri liberi di Kevin Love ad un decimo di secondo dal termine. Per l’ala grande dei Timberwolves 20 punti e 15 rimbalzi, career high di Rubio con 22 punti. I Sixers trovano 20 punti da un ottimo Holiday ma alla fine vengono condannati da un episodio (il fallo su Love) e dalla freddezza di quest’ultimo nell’esecuzione dalla lunetta.

    Il giocatore della notte è però Kevin Durant che infila ben 51 punti nella vittoria in overtime dei Thunder sui Nuggets (privi di Gallinari Nenè e Fernandez). Il fenomeno ex Sonics mostra un  repertorio offensivo inarrivabile ed inarrestabile sbagliando solo 9 tiri (19/28 complessivo). Il successo però non sarebbe possibile senza l’importante contributo di Russell Westbrook (40 punti) e Serge Ibaka con una sontuosa tripla doppia da 14 punti, 15 rimbalzi ed 11 stoppate. A Denver non basta portare 7 giocatori in doppia cifra, la prestazione di Durant, di puro talento, avrebbe abbattuto qualsiasi avversario in questo turno.

    Brutto KO per i Lakers a Phoenix: Suns in vantaggio dall’inizio alla fine, prestazione dei gialloviola orrenda (primo tempo 63-40 per i padroni di casa), che alla fine chiudono sotto solo di 12 ma riducendo il gap nel garbage time. Phoenix ride con Gortat (21 punti e 15 rimbalzi), Dudley (25 punti) e Nash (14 assist). Serata da rivedere per quanto riguarda il tiro per Bryant che alla fine riesce comunque a piazzare 32 punti, la maggior parte dei quali quando ormai la sconfitta è certa e non serve a nulla segnare.

    Risultati NBA 19 febbraio 2012

    New York Knicks-Dallas Mavericks 104-97
    N.Y.: Lin 28, Smith 15, Novak 14, Chandler 14
    Dal: Nowitzki 34, Marion 14, Terry 13

    Miami Heat-Orlando Magic 90-78
    Mia: Wade 27, James 25, Haslem 10
    Orl: Redick 17, Howard 12, Davis 12

    Detroit Pistons-Boston Celtics 96-81
    Det: Monroe 17, Stuckey 16, Prince 13, Jerebko 13
    Bos: Pierce 18, Wilcox 14, Allen 13

    Cleveland Cavaliers-Sacramento Kings 92-93
    Cle: Irving 23, Jamison 21, Tristan Thompson 15
    Sac: Thomas 23, Thornton 21, Cousins 19

    Indiana Pacers-Charlotte Bobcats 108-73
    Ind: Hibbert 18, Granger 14, West 14
    Cha: Brown 16, Walker 15, Maggette 10, White 10

    New Jersey Nets-Milwaukee Bucks 85-92
    N.J.: Deron Williams 26, Morrow 17, Humphries 13
    Mil: Ilyasova 29, Jennings 17, Mbah a Moute 12

    Houston Rockets-Utah Jazz 101-85
    Hou: Lowry 32, Scola 26, Martin 11
    Uta: Jefferson 23, Millsap 22, Bell 11

    Minnesota Timberwolves-Philadelphia 76ers 92-91
    Min: Rubio 22, Love 20, Pekovic 17
    Phi: Holiday 20, Iguodala 13, Louis Williams 13

    Oklahoma City Thunder-Denver Nuggets 124-118 (overtime)
    Okl: Durant 51, Westbrook 40, Ibaka 14
    Den: Afflalo 27, Miller 21, Lawson 17

    Phoenix Suns-Los Angeles Lakers 102-90
    Pho: Dudley 25, Gortat 21, Hill 15
    Lak: Bryant 32, Gasol 17, Bynum 16

    LE CLASSIFICHE

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • Basket, Final 8 Coppa Italia: Trionfo Siena, Cantù travolta 88-71

    Basket, Final 8 Coppa Italia: Trionfo Siena, Cantù travolta 88-71

    E’ ancora Montepaschi Siena: per il quarto anno consecutivo la Coppa Italia finisce nella bacheca dei biancoverdi campioni d’Italia in carica. Niente da fare per la Bennet Cantù che viene travolta e quasi dominata dai toscani e da un incredibile e monumentale David Andersen, un giocatore in grado di fare la differenza su tutti e 2 i lati del campo. La quarta Coppa Italia di fila equivale anche ad un record per quanto riguarda il basket italiano, mai nessuno nella storia era riuscito a fare meglio. Inoltre per la truppa di coach Simone Pianigiani questo appena conquistato è il 12esimo trofeo consecutivo dal 2008 in ambito nazionale, il che vuol dire che agli avversari Siena non ha lasciato neanche le briciole.

    Gara quasi senza storia se non nel primo quarto, anche se c’è da dire che i toscani sin dal primo secondo prendono il comando del punteggio e non accusano mai uno svantaggio. Il break arriva grazie alle magie di un David Andersen letteralmente immarcabile (nel primo tempo 18 punti per lui). Oltre a lui ottima la precisione dall’arco e l’energia sotto canestro di Moss, con un 7-0 di parziale Siena vola via (17-9) prima di essere ripresa sul finire di frazione (21-16). Nel secondo quarto anche Lavrinovic dà il suo contributo e grazie al “martello” Andersen (5/6 da 2 punti e 2/4 da 3) i biancoverdi chiudono sul 44-33.

    David Andersen, Montepaschi Siena | © BULENT KILIC/AFP/Getty Images

    Per la Bennet è vita dura anche nel secondo tempo, la difesa dei toscani è arcigna ed asfissiante e toglie idee e ritmo di gioco a Cantù che ne risente anche in difesa perdendo tutta la fiducia nei propri mezzi che pure sono importanti. A metà terzo quarto il risultato parla chiaro con Siena già a +16 (53-37), al 27esimo minuto il divario si dilata sul +25 (67-42) mentre a fine terzo quarto la situazione è di 73-51. Ultimo quarto che diventa quasi una passerella per McCalebb e compagni, termina 88-71 e David Andersen a fine match (per lui 23 punti complessivi) viene eletto M.V.P. meritatamente. per quanto riguarda i suoi compagni da segnalare i 9 punti di McCalebb (un pò in ombra per la buona marcatura riservatagli da Perkins), i 16 punti di Lavrinovic, i 10 di Zisis ed i 14 di Moss. A Cantù invece non servono i 15 punti di Basile ed i 12 di Leunen. Poi poco altro dal resto della squadra di coach Andrea Trinchieri. Chiudiamo parlando di Simone Pianigiani, perchè nel successo senese degli ultimi anni c’è molto di suo: per far capire l’importanza di questo allenatore basta un semplice dato: con i biancoverdi 15 finali disputate e 15 vittorie, un en-plein che resterà, indelebile, nella storia!

    Risultati FINAL 8 Coppa Italia, QUARTI:

    Montepaschi Siena-Banco Sardegna Sassari 70-60
    Emporio Armani Milano-Canadian Solar Bologna 82-77
    Umana Venezia-Scavolini Siviglia Pesaro 70-90
    Bennet Cantù-Sidigas Avellino 99-70

    Risultati FINAL 8 Coppa Italia, SEMIFINALI:

    Montepaschi Siena-Emporio Armani Milano 67-65
    Scavolini Pesaro-Bennet Cantù 71-64

    FINALE:

    Montepaschi Siena-Bennet Cantù 88-71

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  • NHL, OK Penguins e Blues. Bene Canucks e Coyotes, cade Washington

    NHL, OK Penguins e Blues. Bene Canucks e Coyotes, cade Washington

    8 le partite disputate nella notte NHL.

    I Pittsburgh Penguins sbancano il ghiaccio di Philadelphia per 6-4 nel sentitissimo derby della Pennsylvania: gialloneri avanti con Matt Cooke, risposta dei padroni di casa con la doppietta del grande ex Jaromir Jagr. La replica dei Penguins non si fa attendere e Jordan Staal ed ancora lo scatenato Cooke riportano in vantaggio gli ospiti sul 3-2, Philadelphia pareggia grazie ad Eric Wellwood, poi però arrivano 3 goal in fila per Pittsburgh che chiudono la pratica, le marcature sono di Pascal Dupuis, James Neal eDustin Jeffrey. Inutile a fine match la quarta rete dei Flyers di Wayne Simmonds. Con questa vittoria la squadra di Sidney Crosby raggiunge i rivali storici di Philadelphia in classifica (ora i 2 team sono appaiati al quarto posto della Eastern Conference con 71 punti conquistati in 58 partite).

    Sembra terminata la crisi dei Chicago Blackhawks che dopo la convincente vittoria contro i Rangers battono anche Columbus per 6-1: i Blue Jackets trovano la prima rete del match con Derick Brassard ma poi si scatenano gli ospiti che vanno a segno per 6 volte consecutive con le reti di Jonathan Toews, Viktor Stalberg, Patrick Sharp, Patrick Kane, Marcus Kruger e Sami Lepisto. Ottima la prova del goalie di Chicago Corey Crawford che para 33 dei 34 tiri totali diretti verso la sua porta.

    Saint Louis travolge senza pietà Minnesota per 4-0: risultato netto grazie alle realizzazioni di Ryan Reaves, Barret Jackman, Andy McDonald (rete ottenuta in power play) e Vladimir Sobotka. Solo 13 parate per il goalie dei Blues Brian Elliott che però mantenendo la porta inviolata raggiunge quota 6 shutout stagionali ed affianca nella classifica di questa specialità il compagno di squadra Jaroslav Halak ed il portiere dei Kings Jonathan Quick al secondo posto in assoluto. La graduatoria, per completezza d’informazione, è guidata dall’estremo difensore dei New York Rangers Henrik Lundqvist (7). Ma nessuna squadra ha ottenuto più shutout in stagione dei Blues (ben 12 tra i 2 portieri) che possono contare davvero su una difesa fenomenale.

    Pittsburgh Penguins | © Bruce Bennett/Getty Images

    Vittoria anche per gli Islanders che si impongono per 4-3 sugli Hurricanes: New York in vantaggio con Kyle Okposo, Carolina risponde con Brandon Sutter e Jiri Tlusty, i padroni di casa ribaltano il risultato grazie a John Tavares e Frans Nielsen (rete in superiorità numerica). Ospiti di nuovo in parità con Jaroslav Spacek, ma a decidere la sfida ci pensa ancora Tavares con il suo secondo goal di giornata. Nonostante 3 reti subìte è di capitale importanza il contributo del portiere newyorchese Kevin Poulin con 33 salvataggi.

    Tampa Bay si rifà sotto nella corsa playoff battendo gli avversari divisionali dei Washington Capitals per 2-1: Tom Pyatt ed il solito Steven Stamkos portano sul doppio vantaggio i padroni di casa, gli ospiti reagiscono con Brooks Laich ma le parate del goalie dei Bolts Mathieu Garon (23 su 24 tiri complessivi) blindano il risultato.

    Vancouver demolisce Toronto nel derby canadese per 6-2: Canucks subito sul 3-0 grazie alle marcature di Alexandre Burrows (doppietta) e Manny Malhotra, accorcia le distanze Dion Phaneuf. Poi arrivano altre 3 reti  per i padroni di casa con Kevin Bieksa, Daniel Sedin e Sami Salo (goal in power play). Nel finale di gara seconda rete dei Maple Leafs con Nikolai Kulemin. Nella grande serata di Vancouver brillano i gemelli Sedin, con Daniel che piazza una rete e 3 assist ed Henrik che invece mette a referto ben 4 assistenze ai compagni.

    Phoenix resta in piena zona playoff (settimo posto) grazie alla vittoria per 2-1 in overtime su Dallas: Mikkel Boedker manda avanti i Coyotes, pari texano con Michael Ryder in power play. Al supplementare decide tutto il goal di Radim Vrabata.

    Infine Calgary espugna Los Angeles battendo i Kings per 1-0: match winner Mike Cammalleri al quarto minuto dell’ultimo periodo, poi ci pensa il goalie Miikka Kiprusoff a parate tutto (28 salvataggi su 28 tiri) per il suo quarto shutout stagionale.

    RISULTATI NHL 18 febbraio 2012

    Philadelphia Flyers-Pittsburgh Penguins 4-6
    Columbus Blue Jackets-Chicago Blackhawks 1-6
    New York Islanders-carolina Hurricanes 4-3
    Saint Louis Blues-Minnesota Wild 4-0
    Tampa Bay Lightning-Washington Capitals 2-1
    Vancouver Canucks-Toronto Maple Leafs 6-2
    Phoenix Coyotes-Dallas Stars 2-1 (overtime)
    Los Angeles Kings-calgary Flames 0-1

  • NBA, suicidio Clippers e San Antonio ringrazia. Nets sbancano Chicago

    NBA, suicidio Clippers e San Antonio ringrazia. Nets sbancano Chicago

    Solo 4 le partite disputate nella notte NBA ma non sono mancate di certo le emozioni: a sorpresa i  New Jersey Nets sbancano Chicago con i Bulls che iniziano a soffrire l’assenza di Derrick Rose, gara palpitante a Memphis ma alla fine i Grizzlies battono i Golden State Warriors. Ottima prova dei Portland Trail Blazers che si sbarazzano degli insidiosi Atlanta Hawks, i Los Angeles Clippers buttano via una vittoria certa regalando ai San Antonio Spurs i tempi supplementari dove i texani riescono ad avere la meglio sui californiani per la decima vittoria consecutiva di questo brillante periodo.

    La sorpresa della notte arriva direttamente da Chicago dove i New Jersey Nets firmano l’impresa battendo la squadra con il miglior record della Lega, i Chicago Bulls. Partita sempre in controllo per gli ospiti, che per la prima volta in stagione giocano una gara autoritaria. I Bulls pagano a caro prezzo le assenze del leader Derrick Rose e di Rip Hamilton, senza contare le condizioni precarie di Deng e Noah che scendono sul parquet stringendo i denti per alcuni fastidi fisici. A trascinare i Nets sono i 29 punti di Deron Williams e la doppia doppia di Humphries da 24 punti e 18 rimbalzi. Ai “Tori” non bastano quindi i 16 punti a testa di Boozer e Mike James ed i 14 di Deng e Gibson.

    Tony Parker, San Antonio Spurs | © Mike Ehrmann/Getty Images

    Partita tiratissima a Memphis: dopo un primo quarto dominato dai Grizzlies (34-19), nel secondo arriva la risposta dei Warriors (37-20) che chiudono avanti di 2 punti a metà gara (56-54). Si gioca punto a punto nel secondo tempo con un ultimo minuto emozionante. Sul 100-98 per i padroni di casa Ellis piazza la tripla del sorpasso Golden State (101-100), sul capovolgimento di fronte Rudy Gay riporta i suoi compagni in vantaggio (102-101), a 30 secondi dalla fine gli ospiti perdono palla ma Gay non chiude i conti sbagliando entrambi i tiri liberi, i Warriors così nell’azione seguente ritornano a condurre (103-102). Ma a 4 secondi dalla sirena ecco che sul tiro errato del solito Gay arriva il tap-in di Tony Allen che regala il 104-103 finale. L’ultimo tentativo ospite si conclude con un banale sfondamento di David Lee che condanna alla sconfitta la sua squadra. Per Memphis ben 6 uomini in doppia cifra (Gay top scorer con 19 punti) mentre ai Warriors non bastano le super prove di Monta Ellis da 33 punti e di Stephen Curry da 36.

    Ottimo successo dei Portland Trail Blazers nei confronti degli insidiosi Atlanta Hawks, che si confermano ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, talentuosi ma anche discontinui. I padroni di casa fanno valere il fattore Rose Garden e grazie al sostegno del pubblico guidano la gara fin da subito. Con Aldridge che stringe i denti dopo l’infortunio alla caviglia di qualche giorno fa e torna in campo per dare man forte ai compagni i Blazers sono di un’altra pasta e riescono ad imporsi nei parziali di ogni singolo quarto. Alla fine per il leader biancorossonero ci sono 19 punti e 10 rimbalzi, ben coadiuvato da Batum che piazza 22 punti. Agli ospiti servono a pochissimo i 19 punti di Joe Johnson e la tripla doppia sfiorata da Josh Smith che chiude con 14 punti, 10 rimbalzi e 9 assist.

    Nel big match di giornata i San Antonio Spurs proseguono nel loro momento d’oro e vanno a vincere in overtime sul parquet dei Clippers, prendendosi così la decima vittoria consecutiva. La gara si decide negli ultimi secondi di gioco, sul 95-92 in favore dei californiani: i texani provano a 12 secondi dalla sirena ad impattare il match ma Neal perde malamente palla. Fa ancora peggio però Chris Paul sulla conseguente rimessa in gioco a 9 secondi dalla fine, con un assist involontario nella propria metà campo al quasi incredulo Neal che in piena solitudine spara la tripla del pareggio! Nel tempo supplementare Griffin sbaglia uno dei suoi 2 tiri liberi a 40 secondi dal termine (98-98) lasciando agli Spurs la palla della vittoria che ilsolito Gary Neal non sbaglia piazzando la bomba del 101-98. Nonostante gli ultimi sforzi Los Angeles non riesce a pareggiare e San Antonio trionfa 103-100 grazie ai 30 punti di Parker, ai 17 di Neal (5/8 da 3) ed alla doppia doppia di Duncan (11 punti e 17 rimbalzi). Tra le fila dei Clippers è amaro il primo 20+20 in carriera di Blake Griffin (22 punti e 20 rimbalzi), inutili anche i 21 punti a testa di Foye e Chris Paul.

    Risultati NBA 18 febbraio 2012

    Chicago Bulls-New Jersey Nets 85-97
    Chi: Boozer 16, James 16, Deng 14, Gibson 14
    N.J.: Deron Williams 29, Humphries 24, Brooks 19

    Memphis Grizzlies-Golden State Warriors 104-103
    Mem: Gay 19, Mayo 18, Gasol 17
    G.S.: Curry 36, Ellis 33, Lee 14

    Portland Trail Blazers-Atlanta Hawks 97-77
    Por: Batum 22, Aldridge 19, Felton 14
    Atl: Joe Johnson 19, Green 17, Smith 14

    Los Angeles Clippers-San Antonio Spurs 100-103 (overtime)
    Cli: Griffin 22, Paul 21, Foye 21
    S.A.: Parker 30, Neal 17, Bonner 13

    LE CLASSIFICHE

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • Basket, Final 8 Coppa Italia: La Finale sarà Siena-Cantù

    Basket, Final 8 Coppa Italia: La Finale sarà Siena-Cantù

    Per l’ennesima volta sarà una sfida tra la Montepaschi Siena e la Bennet Cantù la Finale della Coppa Italia di basket: i toscani si sono imposti, in una bellissima sfida contro l’Emporio Armani Milano, per 67-65 mentre i lombardi hanno avuto la meglio sulla Scavolini Siviglia Pesaro con il punteggio di 71-64.

    Avvincente il match tra Siena e Milano, con i campioni d’Italia in carica che partono fortissimo sfruttando un Andersen in serata di grazia e la cattiva selezione al tiro degli avversari incapaci di segnare con costanza. Il primo quarto termina 21-12 per i biancoverdi, ma Siena continua a produrre punti mentre Milano fa tantissima fatica a segnare ed ecco che già al 14esimo il passivo si fa pesante per i biancorossi che vanno sotto per 30-12. Sembra una serata agevole per la squadra di coach Simone Pianigiani che viaggia a gonfie vele verso la qualificazione alla Finalissima, ma a cambiare la partita dell’Olimpia ci pensano prima Gentile, che guida un parziale di 12-0 per rimettere in carreggiata i suoi compagni, poi Melli che trascina con un 5-0 i suoi compagni al -2 alla fine del primo tempo (parziale complessivo di 20-4 per Milano per il provvisorio 34-32) ed il pareggio sfuma per il canestro annullato al team di Sergio Scariolo sulla sirena finale.

    Nel secondo tempo si gioca punto a punto, Milano sbaglia troppo da 3 punti, ma tuttavia resta aggrappata ai toscani (47-45 al 30esimo) e si arriva così all’ultima frazione di gioco dove l’Olimpia riesce anche a mettere momentaneamente la testa avanti grazie a Fotsis ma a riportare le cose a posto per Siena ci pensano Lavrinovic ed il solito Andersen. McCalebb firma il +4 (60-56 a 2 minuti dal termine), Fotsis con un gioco da 3 punti ed una tripla di Bremer rimandano avanti Milano (60-62) con un minuto da giocare. 4 tiri liberi di Moss e Lavrinovic e 2 punti di McCalebb regalano il 66-62 alla Montepaschi con 19 secondi da giocare. Cook a 4 secondi risponde con una bomba (66-65). Fallo sistematico su Zisis, resta un secondo ma i biancorossi non hanno più timeout, ecco perchè Zisis ai liberi segna il primo ma sbaglia il secondo lasciando solo un inutile tentativo da 3 punti dalla propria area all’Emporio Armani (tiro di Hairston che ovviamente sbaglia), termina così 67-65. Il migliore per i biancoverdi è Andersen con 23 punti mentre per l’Olimpia ci sono 15 punti di Fotsis.

    Simone Pianigiani, Montepaschi Siena | © Jasper Juinen/Getty Images

    Nella gara della serata invece Cantù supera Pesaro: primo quarto solido per i biancoblu che chiudono avanti 25-15 con ottime percentuali (75% da 2 e 60% da 3), Hackett prova a dare la scossa ai suoi compagni ma la solidità della Bennet è spaventosa ed al riposo lungo si va sul 42-31.

    Mani fredde da ambo le parti ad inizio ripresa e Pesaro non riesce a capitalizzare l’ottima difesa sul parquet, al 30esimo siamo 55-44 con White ed Hickman, che sarebbero i 2 top player della Scavolini, che insieme combinano per soli 7 punti complessivi! Cantù non ha il killer instinct di chiudere il match ed ecco che un parziale di Pesaro riporta sotto gli uomini di coach Dalmonte (59-55 al 36esimo, 61-59 a 3 minuti dal termine). A risolvere il match ci pensa il solito Basile e 2 falli antisportivi della Scavolini che permettono agli avversari di chiudere i conti dalla lunetta per il 71-64. Per Cantù brillano Shermadini con 18 punti,  Markoishvili con 15 e Micov con 9 mentre ai biancorossi non bastano i 20 di Jumaine Jones ed i 14 di Hackett.

    Oggi a partire dalle ore 17.00 la Finalissima tra Montepaschi e Bennet.

     

    Risultati FINAL 8 Coppa Italia, QUARTI:

    Montepaschi Siena-Banco Sardegna Sassari 70-60
    Emporio Armani Milano-Canadian Solar Bologna 82-77
    Umana Venezia-Scavolini Siviglia Pesaro 70-90
    Bennet Cantù-Sidigas Avellino 99-70

    Risultati FINAL 8 Coppa Italia, SEMIFINALI:

    Montepaschi Siena-Emporio Armani Milano 67-65
    Scavolini Pesaro-Bennet Cantù 71-64

    FINALE:

    Montepaschi Siena-Bennet Cantù oggi ore 17.00

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