Autore: slevin

  • NHL, vittorie per Rangers, Predators, Blues ed Avalanche

    NHL, vittorie per Rangers, Predators, Blues ed Avalanche

    Solo 5 le partite disputate nella notte NHL.

    I New York Rangers si avvicinano sempre di più al primo posto nella classifica della Lega battendo per 2-0 i rivali dei New Jersey Devils. Al momento solo un punto separa New York dai Vancouver Canucks che guidano la graduatoria con un punto di vantaggio ma con 2 partite disputate in più, quindi già dalla prossima gara sarebbe fattibile il sorpasso della franchigia della “Grande Mela” sui canadesi. Per quanto riguarda il match invece decidono le reti di Carl Hagelin nel primo periodo e del capitano Ryan Callahan a pochi secondi dal termine del match con la porta dei Devils vuota per tentare il pareggio. 13 parate su 13 tiri totali per il goalie dei Rangers Henrik Lundqvist che si riprende il primo posto solitario nella classifica degli shutout a quota 8, distanziando il rivale Jonathan Quick dei Los Angeles Kings fermo a 7.

    Ed a proposito di Los Angeles i californiani cadono per 2-1 a Nashville e continuano a restare fuori dalla zona playoff della Western Conference. I Predators vincono la partita tra la fine del primo periodo e l’inizio del secondo quarto quando vanno a segno prima con Roman Josi e poi con Patric Hornqvist. A 3 minuti dal termine del match arriva il goal della bandiera per i Kings messo a segno da Dustin Brown. Vano l’assalto finale per provare a pareggiare. Pekka Rinne, estremo difensore dei Predators para 28 tiri sui 29 complessivi e guida ancora una volta alla vittoria la sua squadra. Nashville pronta ad insidiare i team primi in classifica visto l’esiguo distacco ed il buon momento di forma dei giocatori gialloblu.

    Ryan Callahan, New York Rangers | © Christian Petersen/Getty Images

    A sorpresa Edmonton espugna Winnipeg per 5-3. Partita ricca di goal ed emozioni con i Jets che si portano avanti grazie alla marcatura in power play di Kyle Wellwood nel secondo periodo. Gli Oilers però pareggiano, sempre in superiorità numerica con Ryan Whitney ma Winnipeg rimette la testa avanti con la rete di Alexander Burmistrov. Poi si scatena Edmonton che va a segno per ben 4 volte in fila e chiude in pratica i giochi: Ryan Jones firma il 2-2 sfruttando il momento di power play, il goal del vantaggio ospite è di Lennart Petrell, Taylor Hall fa 4-2 e Jordan Eberle porta a 5 lo score degli Oilers. Nel finale piccola soddisfazione per i padroni di casa con la terza rete di Nick Antropov ma ormai è troppo tardi per provare a rimontare il passivo. Winnipeg resta ottava nella classifica della Eastern Conference (ultimo posto utile per la post season) ma è tallonata e marcata stretta da Washington Capitals e Tronto Maple Leafs.

    Colorado conferma il grande momento di forma (quarta vittoria di fila) travolgendo per 4-1 i Ducks. Avalanche in vantaggio nel primo quarto con Cody McLeod, Anaheim riesce a pareggiare la partita in uno dei momenti più difficili del match quando in inferiorità numerica, con un contropiede letale, riesce a bucare il goalie Varlamov con Bobby Ryan. Nel terzo periodo però non c’è storia e la franchigia di Denver trova 3 reti meritate (Ryan O’Reilly, Matt Duchene e Jay McClement) per la vittoria che vuol dire tenere aperto il discorso qualificazione nella Western Conference (al momento Colorado è la prima esclusa ad Ovest ma solo per differenza reti avendo gli stessi punti dei Dallas Stars ottavi). Anaheim invece dice addio ad ogni velleitaria speranza di rimonta in classifica.

    Infine i Blues vanno a vincere per 3-1 a Calgary e sorpassano i Red Wings in testa alla Central Division gettandosi all’inseguimento dei Canucks che occupano il primo posto in classifica ad Ovest (solo 2 punti di differenza tra le 2 squadre). Curtis Glencross porta in vantaggio i Flames ma Saint Louis trionfa grazie alla doppietta di Jason Arnott ed alla marcatura di David Backes.

    RISULTATI NHL 27 febbraio 2012

    New York Rangers-New Jersey Devils 2-0
    Nashville Predators-Los Angeles Kings 2-1
    Winnipeg Jets-Edmonton Oilers 3-5
    Colorado Avalanche-Anaheim Ducks 4-1
    Calgary Flames-Saint Louis Blues 1-3

  • NHL, bene i Penguins. Sharks KO, Dallas batte Vancouver

    NHL, bene i Penguins. Sharks KO, Dallas batte Vancouver

    7 le partite disputate nella notte NHL.

    Stop interno per i New Jersey Devils che devono cedere al cospetto dei Tampa Bay Lightning per 4-3: padroni di casa in vantaggio grazie ad Alexei Ponikarovsky, gli ospiti però ribaltano il punteggio grazie alle reti di Martin St.Louis (la seconda in power play) che mandano avanti i Bolts per 2-1. New Jersey non ci sta e pareggia con Petr Sykora ma Matt Gilroy ed ancora lo scatenato St.Louis (tripletta per lui) portano a 4 le reti dei biancoblu. Nel finale inutile goal di Zach parise che serve solo a fissare il punteggio sul 4-3 definitivo. Oltre al dominatore dell’incontro, St.Louis con 3 reti ed un assist si mette in evidenza anche Teddy Purcell che piazza ben 3 assist per i compagni. Con questa vittoria Tampa Bay resta in corsa per i playoff.

    Continua a volare Pittsburgh, alla terza affermazione di fila, che si sbarazza per 4-2 del fanalino di coda Columbus: dopo un primo periodo senza reti ad aprire le ostilità sono i Blue Jackets che vanno a segno con Rick Nash (in odore di trasferimento). I Penguins però prima pareggiano sul finire del secondo quarto con il solito Evgeni Malkin (rete realizzata in superiorità numerica), poi piazzano altre 3 reti nell’ultima frazione di gioco grazie a Pascal Dupuis, Kris Letang e Joe Vitale. Inutile il secondo goal di Columbus a firma di Vinny Prospal. 22 parate complessive per il goalie giallonero Brad Thiessen, mentre il rivale Curtis Sanford salva la sua porta per 36 volte ma non riesce ad evitare il KO.

    Preziosa vittoria per 3-2 in overtime dei Dallas Stars sui Vancouver Canucks: i canadesi si portano sul 2-0 e sembrano chiudere la gara (reti di Ryan Kesler e Mason Raymond). Gli Stars però operano una poderosa rimonta prima accorciando le distanze con Michael Ryder, poi pareggiando a pochi secondi dalla fine del match con Mike Ribeiro ed infine piazzando la zampata vincente con Loui Eriksson nel supplementare. I texani mantengono l’ultimo posto playoff della Western Conference.

    Michael Ryder, Dallas Stars | © Ronald Martinez/Getty Images

    Ottawa travolge gli Islanders per 5-2: il primo goal dell’incontro lo mette a segno New York con John Tavares. I Senators però piazzano 3 reti in fila che ribaltano completamente l’esito del match grazie a Milan Michalek, Jason Spezza (entrambe le reti in situazione di superiorità numerica) e Jim O’Brien. Parenteau prova a rimettere in corsa i suoi compagni segnando il provvisorio 3-2 ma a chiudere i conti arrivano le marcature di Chris Neil e Kyle Turris. Robin Lehner, portiere canadese, para 28 tiri sui 30 totali diretti verso i suoi pali.

    Esulta anche Florida che ha la meglio per 4-2 sui Canadiens: Montreal si porta sul 2-0 in avvio con David Desharnais e P.K. Subban, ma il ritorno dei Panthers è prepotente e si concretizza con 4 reti messe a segno da Stephen Weiss (doppietta), Sean Bergenheim (goal in power play) e Brian Campbell.

    Perde nuovamente San Josè che cede ai Wild per 4-3: gli Sharks partono meglio e vanno sul 2-0 grazie alle marcature di Tommy Wingels e Joe Thornton. Minnesota però prova la reazione e riesce a portarsi in parità con le reti di Cal Clutterbuck e Nick Schultz. A riportare avanti i californiani è Brent Burns ma negli ultimi 5 minuti la difesa degli Sharks collassa e permette ai padroni di casa di segnare i goal della vittoria con Matt Cullen e Jed Ortmeyer. Ora San Josè mette a rischio la partecipazione alla post season.

    Infine i Ducks si impongono per 3-1 contro Chicago: Blackhawks avanti grazie alla rete di Patrick Kane in power play. Anaheim ribalta l’esito del match con Andrew Cogliano, Sheldon Brookbank e Teemu Selanne che realizza il suo 658 goal in carriera. Inutili per gli ospiti le 35parate su 38 tiri complessivi del goalie Ray Emery.

    RISULTATI NHL 26 febbraio 2012

    New Jersey Devils-Tampa Bay Lightning 4-3
    Pittsburgh Penguins-Columbus Blue Jackets 4-2
    Dallas Stars-Vancouver Canucks 3-2 (overtime)
    Ottawa Senators-New York Islanders 5-2
    Florida Panthers-Montreal Canadiens 4-2
    Minnesota Wild-San Josè Sharks 4-3
    Anaheim Ducks-Chicago Blackhawks 3-1

  • NBA, All Star Game: Vince La Western Conference. Kevin Durant M.V.P.

    NBA, All Star Game: Vince La Western Conference. Kevin Durant M.V.P.

    Una partita divertente e spettacolare ma allo stesso tempo intensa e combattuta, un pò controcorrente rispetto alle solite Partite delle Stelle in cui la cosa primaria è offrire uno show indimenticabile agli spettatori, magari anche a discapito del risultato che spesso generava partite segnate già dall’inizio. Ed invece in questa edizione 2012 c’è stato il giusto mix tra tutti gli ingredienti, ovvero le giocate sensazionali nella prima parte di match e nel secondo tempo la voglia di vincere di entrambe le squadre che non ci stavano a perdere. Alla fine però, dopo un finale di gara davvero emozionante, l’ha spuntata la Western Conference che si è imposta per 152-149 sulla Eastern Conference. Kevin Durant è stato nominato M.V.P. della gara grazie ai suoi 36 punti che hanno trascinato la sua squadra ma non possiamo non citare uno stoico Kobe Bryant che quando il match si è fatto “duro” ha ricevuto un colpo che gli ha rotto il naso (stando a quanto dicono i ben informati). Il fenomeno dei Lakers però è rimasto in campo lo stesso a battagliare ed alla fine ha inciso in modo notevole sul risultato mentre dall’altra parte una menzione speciale va fatta per un irriducibile LeBron James, l’ultimo ad alzare bandiera bianca tra le fila del suo team e per il suo fido “gregario” Dwyane Wade capace di scrivere una sontuosa tripla doppia.

    Una partita, questa dell’All Star Game 2012, che verrà ricordata a lungo (solo 3 punti in meno rispetto al record assoluto) e che porta Kobe Bryant ancora di più nell’Olimpo del basket americano e mondiale dato che il numero 24 di Los Angeles supera il grande ed inimitabile Michael Jordan come miglior realizzatore nella storia della Partita delle Stelle. Proprio il Black Mamba mette a segno i primi 2 punti del match e dà il via ufficialmente alle ostilità. Grazie anche al contributo di Durant l’Ovest prende il largo in avvio e con qualche schiacciata di Blake Griffin si arriva sul 25-13 in cui Kobe e Kevin scrivono ben 19 punti in combinata. Wade e James riducono il divario ed al primo riposo si va sul 39-28.

    Gli 11 punti di vantaggio non soddisfano la Western Conference che in apertura di seconda frazione arriva sul +18, Deron Williams (molto più produttivo del titolare Derrick Rose) prova a mantenere in partita i suoi compagni ma prima Russell Westbrook (17 punti in appena 10 minuti) ed alla fine del primo tempo la tripla di Blake Griffin (evento più unico che raro) portano la selezione in maglia rossa ad un vantaggio di 19 punti (88-69).

    Kevin Durant, M.V.P. All Star Game NBA 2012 | © Ronald Martinez

    La ripresa si apre con l’Ovest che continua a martellare il canestro avversario ed il vantaggio arriva fin sopra i 20 punti, la fortuna della Eastern Conference è Derrick Rose che assieme a LeBron James inizia a recuperare punto su punto. I risultati sono evidenti e la Western Confernce inizia a sentire il fiato sul collo degli avversari. Sale anche il nervosismo con Wade che ferma con le cattive maniere Kobe Bryant proiettato verso canestro: naso sanguinante (sospetta frattura) e Mamba che resta però in campo per dare man forte alla sua squadra. L’Est rientra fino al provvisorio -7 prima che Chris Paul in cabina di regia guidi il suo team di nuovo a distanza di sicurezza (124-112 in chiusura di terzo quarto).

    Ultimo periodo davvero entusiasmante: James rimette piede in campo quando mancano 7 minuti alla fine con i suoi compagni sotto di 15 punti (merito di Kevin Love e delle sue giocate che portano la Western, teoricamente, ad affrontare nel migliore dei modi la parte finale della gara). Il prescelto però non ci sta ed inizia a bombardare il canestro avversario (2 triple di fantastica fattura) ed a 3 minuti dalla fine sono solo 3 i punti di distacco tra le 2 squadre.

    L’Ovest sembra in bambola nonostante le giocate di energia di Russell Westbrook, Deron Williams approfitta di ogni minimo errore e sigla il -1 per la selezione dell’Est (148-147 a 100 secondi dalla sirena). Griffin porta a 150 punti i suoi compagni con una schiacciata volante a 40 secondi dal termine. Carmelo Anthony va per il pareggio ma sbaglia, per sua fortuna Wade prende il rimbalzo e subisce fallo infilando entrambi i tiri liberi. A 18 secondi dalla chiusura siamo sul 150-149. Fallo sistematico su Bryant che realizza il primo libero ma sbaglia il secondo (151-149). Questa volta è Deron Williams a provare la tripla ma anche il suo tentativo non va a buon fine. Griffin subisce fallo ma come Bryant sbaglia un tiro libero lasciando ancora speranze al team della Eastern Conference ad un secondo dalla fine. La palla arriva a Wade che però prende un tiro completamente fuori equilibrio che non tocca neanche il ferro. Termina 152-149 e Durant a fine match viene eletto M.V.P. grazie ai suoi 36 punti e 7 rimbalzi. Sempre per la Western Conference importanti i 27 punti di Bryant, i 22 di Griffin, i 21 di Westbrook ed i 17 di Love. Dall’altra parte non basta LeBron James (36 punti), Wade chiude in tripla doppia (24 punti, 10 rimbalzi e 10 assist) e Deron Williams infila con 20 punti. Delude Howard che sebbene sul parquet di Orlando, dove gioca di solito, riesce a scrivere a referto solo 9 punti.

    WESTERN CONFERENCE-EASTERN CONFERENCE 152-149
    Western Conference: Durant 36-7-3, Griffin 22-8-3, Bynum 0-3-1, Bryant 27-1-1, Paul 8-5-12; Nowitzki 7-4-1, Westbrook 21-5-2, Love 17-7-1, Parker 6-2-4, Gasol 4-3-0, Aldridge 4-1-1, Nash 0-0-4
    Eastern Conference: Anthony 19-9-0, James 36-6-7, Howard 9-10-3, Wade 24-10-10, Rose 14-1-3; Deng 0-0-1, Hibbert 3-3-1, Rondo 2-2-8, Pierce 3-2-0, Bosh 7-2-1, Iguodala 12-4-2, Williams 20-3-4

    *In ordine nei tabellini sono evidenziati punti, rimbalzi ed assist.

    HIGHLIGHTS ALL STAR GAME:

    [jwplayer config=”240s” mediaid=”126105″]

    TOP 10 ALL STAR GAME:

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”126106″]

  • Basket, Siena cade a Roma. Bologna, Milano e Sassari in scia

    Basket, Siena cade a Roma. Bologna, Milano e Sassari in scia

    Nella 22esima giornata del campionato italiano di Serie A di basket cade la Montepaschi Siena che viene beffata nel finale dalla Virtus Roma, all’inseguimento dei toscani capoclassifica si gettano Sassari che vince contro Avellino, Milano che batte Casale Monferrato e Bologna che supera Teramo. Ottima affermazione per Venezia che domina il match contro Pesaro.

    2 tiri liberi di Datome negli ultimissimi istanti di gioco regalano il sorpasso sul 77-76 e la vittoria all’Acea Roma contro Siena. Partita tutto sommato equilibrata fino a quando Moss con un parziale di 7-0 sembra dare lo strappo decisivo al match in favore dei toscani quando mancano 3 minuti alla fine (73-68). Roma reagisce da grande squadra e con Dedovic (4 punti) e Gordic (3 punti) ribalta il risultato sul 75-73 a 100 secondi dalla sirena. Siena si porta avanti 76-75 ma Datome dalla lunetta segna i liberi del successo. Inutile l’ultimo tentativo di Rakocevic che non trova il canestro. 14 punti a testa di Dedovic e Tucker per i capitolini, 15 ciascuno di McCalebb ed Andersen per i campioni d’Italia.

    Sorride anche Cantù che batte Treviso per 79-67 grazie ai 20 punti di Leunen, ai 16 di Markoishvili ed ai 14 di Shermadini. Agli ospiti non bastano i 22 di Goree.

    Varese vince a Caserta grazie ad una rimonta che la porta da -15 a +4. Protagonisti dell’incontro Kangur (23 punti) e Rannikko (16) mentre ai padroni di casa non servono i 31 punti di Bell ed i 17 di Smith.

    David Andersen, Montepaschi Siena | © BULENT KILIC/AFP/Getty Images

    Nell’anticipo del sabato Sassari supera Avellino e si porta al secondo posto in classifica: mattatori per gli isolani sono Hosley (28 punti) ed i cugini Diener con Drake a quota 20 e Travis a quota 17 punti.

    Bene anche Biella che ha la meglio su Cremona guidata dal solito duo Pullen (22 punti) Coleman (16). Top scorer dei lombardi invece Milic con 14 punti.

    Bologna batte Teramo e si issa al secondo posto in classifica assieme a Sassari a Milano. La Banca Tercas viene distrutta dai 23 punti di Douglas-Roberts e dai 20 di Gailius.

    Facile anche la vittoria di Milano sul fanalino di coda Casale Monferrato: nell’83-60 brillano Mancinelli (12 punti) e Bremer (11 punti) ma tutta l’Emporio Armani gioca al meglio e si merita gli applausi dei tifosi a fine gara. Per i piemontesi il miglior marcatore è Shakur con 19 punti.

    Infine nel posticipo di giornata l’Umana Venezia continua la sua marcia e conferma di essere la sorpresa del campionato battendo per 87-61 la Scavolini Pesaro. E’ Clark il trascinatore dei veneti con 25 punti mentre ai marchigiani servono veramente a poco i 20 punti di White. Venezia ora è quinta in classifica!

    RISULTATI SERIE A VENTIDUESIMA GIORNATA (riposo per Montegranaro):

    Banco di Sardegna Sassari vs Sidigas Avellino 87-73
    Acea Roma vs Montepaschi Siena 77-76
    Canadian Solar Bologna vs Banca Tercas Teramo 86-71
    Bennet Cantù vs Benetton Treviso 79-67
    Otto Caserta vs Cimberio Varese 87-91
    Angelico Biella vs Vanoli Braga Cremona 73-62
    EA7 Emporio Armani Milano vs Novipiù Casale Monferrato 83-60
    Umana Venezia vs Scavolini Siviglia Pesaro 87-61

    CLASSIFICA

    1. Montepaschi SI 30
    2. Canadian Solar BO 26
    3. EA7 Emporio Armani MI 26
    4. Banco di Sardegna SS 26
    5. Umana VE 24
    6. Bennet Cantù 24
    7. Scavolini Siviglia PS 22
    8. Sidigas AV 22
    9. Cimberio VA 22
    10. Angelico BI 20
    11. Virtus Roma 20
    12. Otto CE 18
    13. Benetton TV 16
    14. Fabi Shoes MGR 14
    15. Banca Tercas TE 14
    16. Vanoli Braga CR 12
    17. Novipiù Casale Monferrato 10

  • NHL, Pittsburgh travolge Tampa Bay. Colorado sbanca Detroit

    NHL, Pittsburgh travolge Tampa Bay. Colorado sbanca Detroit

    11 le partite disputate nella notte NHL.

    I Pittsburgh Penguins travolgono senza pietà i Tampa Bay Lightning in una gara a senso unico chiusa con il risultato finale di 8-1. Padroni di casa che in un periodo e mezzo vanno sul 5-0 e chiudono in pratica i conti: le reti sono firmate da Kunitz, Staal (doppietta), Cooke e da Evgeni Malkin. Teddy Purcell regala ai suoi compagni l’unica gioia di una serata da dimenticare, poi nell’ultimo periodo i Penguins arrotondano il punteggio con Dupuis ed ancora 2 reti dello scatenato Malkin che chiude con una fantastica tripletta. Ottima prova anche per il goalie di Pittsburgh Fleury che mette a referto 34 parate.

    Saint Louis continua l’inseguimento a Detroit battendo per 3-2 ai rigori i Jets: Blues sul 2-0 con Backes e Perron ma Winnipeg risponde con la doppietta di Blake Wheeler. Agli shootout decide la sfida l’errore di Ladd (parata di Halak) e la conclusione vincente sempre di Perron. Il goalie dei Blues sforna una prova mostruosa da ben 39 parate complessive.

    Phoenix si porta in terza posizione nella Eastern Confernce battendo per 3-1 gli Oilers: Ekman-Larsson e Whitney portano sul 2-0 i Coyotes, accorcia le distanze Nugent-Hopkins ma a scrivere laparola fine sul match ci pensa Doan con il goal del 3-1.

    Washington si impone per 4-2 su Toronto: i Capitals chiudono il match nei primi 2 quarti portandosi sul 4-0 grazie alle marcature di Johansson, Semin, Halpern ed Aucoin. Inutili nel finale di gara i 2 goal dei Maple Leafs a firma di Armstrong e Connolly.

    Vittoria in trasferta per i Bruins ad Ottawa con il risultato di 5-3: sono i Senators a segnare per primi con Karlsson ma la reazione di Boston è tremenda e si concretizza con 4 reti in fila di Marchand, Krejci, Bergeron e Camper. Una doppietta di Alfredsson riporta nel match (4-3) i padroni di casa ma a porta vuota nel finale arriva il 5-3 di Bergeron che chiude i conti.

    Evgeni Malkin, Pittsburgh Penguins | © Christian Petersen/Getty Images

    I Rangers sopravvivono contro Buffalo superando i Sabres per 3-2 in overtime: gli ospiti vanno 2 volte in vantaggio con Stafford ma vengono ripresi sempre dai padroni di casa con le reti di Hagelin e Gaborik. Al terzo minuto del supplementare arriva il sigillo del capitano dei Rangers Callahan che condanna i Sabres ad un’amara sconfitta.

    Florida vince contro gli Hurricanes ma deve soffrire fino ai rigori: Carolina si porta in doppio vantaggio grazie alle marcature di Faulk e Jokinen ma viene raggiunta dagli ospiti nel forcing finale, ad agguantare il pari sono Fleischmann e Wolski. Overtime senza reti, si va agli shootout dove Tlusty sbaglia la sua conclusione mentre Weiss centra i pali e regala il successo ai Panthers. Inutili le 42 parate del goalie di Carolina Peters.

    Colorado conferma l’ottimo momento di forma vincendo 4-3 sul ghiaccio di Detroit. Per i Red Wings è il secondo stop consecutivo in casa dopo aver fatto registrare il nuovo record NHL con 23 successi consecutivi interni (a fermare la striscia era stata nel turno scorso Vancouver). Gli Avalanche dimostrano tutta la loro forza andando subito sul 3-0 (doppietta Landeskog e rete di Jones). Hadler riduce le distanze ma il neo acquisto Downie fa 4-1. Nel finale di gara l’arrembaggio di Detroit porta a 2 reti realizzate da Filppula ed ancora Hadler ma non sono sufficienti per raggiungere gli avversari.

    Secco e rotondo 4-0 dei Kings su Chicago: reti californiane di Mitchell e Brown che mette a segno una grande tripletta. Settimo shutout in stagione (da 19 parate totali) per il portiere di Los Angeles Jonathan Quick che raggiunge al primo posto il collega Lundqvist in questa speciale classifica.

    Nashville abbatte gli Sharks per 6-2: doppietta per Weber e reti singole di Erat, Spaling, Wilson e Klein. A San Josè non bastano i goal di Pavelski e Marleau.

    Infine i Flyers sbancano Calgary per 5-4 ai rigori: Philadelphia va sotto 3-0 (Giordano, Kostopoulos e Stajan) ma reagisce da grande squadra impattando sul 3-3 (Voracek, Coburn e Hartnell). I Flames rimettono la testa avanti con Tanguay ma ancora Hartnell porta il match in overtime dove però nessuna delle 2 squadre riesce a prevalere. Per decretare il vincitore servono gli shootout dove è decisivo l’errore di Glencross e la rete di Read. Inutili le 41 parate del goalie di Calgary Kiprusoff.

    RISULTATI NHL 25 febbraio 2012

    Pittsburgh Penguins-Tampa Bay Lightning 8-1
    Winnipeg Jets-Saint Louis Blues 2-3 (shootout)
    Edmonton Oilers-Phoenix Coyotes 1-3
    Toronto Maple Leafs-Washington Capitals 2-4
    Ottawa Senators-Boston Bruins 3-5
    New York Rangers-Buffalo Sabres 3-2 (overtime)
    Carolina Hurricanes-Florida Panthers 2-3 (shootout)
    Detroit Red Wings-Colorado Avalanche 3-4
    Los Angeles Kings-Chicago Blackhawks 4-0
    Nashville Predators-San Josè Sharks 6-2
    Calgary Flames-Philadelphia Flyers 4-5 (shootout)

  • NBA, All Star week end: Jeremy Evans è il re delle schiacciate

    NBA, All Star week end: Jeremy Evans è il re delle schiacciate

    La sua presenza non era contemplata, ma Jeremy Evans, ala piccola degli Utah Jazz, è riuscito a trionfare nello Slam Dunk Contest, ovvero la famosissima gara delle schiacciate, ultima prova (e molto probabilmente la più attesa) della seconda giornata dell’All Star week end che si sta svolgendo ad Orlando. Solo in extremis è avvenuta la sua convocazione a causa del forfait per infortunio di Iman Shumpert, guardia dei New York Knicks, per alcuni fastidi al ginocchio. Ed Evans ha fatto buon viso a cattivo gioco, spazzando via la concorrenza, per prendersi meritatamente il trofeo.

    Una prima considerazione va fatta: la schiacciata dello scorso anno di Blake Griffin (che saltò un’automobile piazzata sotto canestro) resterà inarrivabile, ma Evans mette in mostra le sue grandi qualità fisiche ed atletiche ed alla fine la sua premiazione come “Re delle schiacciate” appare giusta.

    Jeremy Evans, Slam Dunk Contest

    E’ stato il pubblico a premiare Evans e non come succede di solito una giuria appositamente scelta. Ben 4 milioni di voti sono arrivati su NBA.com a premiare la sua performance (di questi il 29% si sono espressi in favore dell’ala dei Jazz) mentre Chase Budinger, ala piccola degli Houston Rockets, si è classificato secondo con il 28%.

    Come al solito non è mancato lo spettacolo in questa competizione: Budinger ha effettuato unn schiacciata rovesciata pur essendo bendato, Paul George di Indiana ha saltato 2 compagni di squadra e si è anche esibito in una schiacciata completamente al buio dell’Arena con una maglia dei Pacers fosforescente, Derrick Williams dei Timberwolves si è esibito saltando una moto per cocludere affondando il pallone nel canestro.

    Ma quello che ai tifosi è piaciuto di più è stata l’esibizione di Evans: sotto canestro viene fatto accomodare il compagno di squadra Gordon Hayward, su una sedia abbastanza alta. Ad Hayward vengono dati 2 palloni che vengono alzati in aria nel momento in cui Evans prende lo slancio e lo salta di netto, acchiappando al volo i 2 palloni (ognuno su una mano) che vengono schiacciati di prepotenza nel canestro!

    Un’esibizione che ha sbalordito il pubblico presente e tutti fans a casa che hanno premiato, meritatamente, il giocatore di Utah.

    HIGHLIGHTS SLAM DUNK CONTEST:

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”125879″]

    LEGGI ANCHE:

  • NBA, All Star week end: Kevin Love trionfa nel tiro da 3 punti

    NBA, All Star week end: Kevin Love trionfa nel tiro da 3 punti

    E’ Kevin Love, ala grande dei Minnesota Timberwolves, il vincitore della gara del tiro da 3 punti, seconda prova della serata di sabato dell’All Star week end che si sta svolgendo ad Orlando. Un pò a sorpresa il giocatore dei T-Wolves ha fatto fuori avversari ben più quotati in questa specialità anche perchè Love si presentava all’evento con la percentuale più bassa tra i selezionati per questa competizione, avendo ottenuto in regular season solo 34.8% dalla lunga distanza.

    L’ala di Minnesota ha faticato parecchio per portare a casa il trofeo, nel primo turno dopo aver terminato in parità con Mario Chalmers dei Miami Heat è riuscito ad andare avanti vincendo il tie breaker (lo spareggio) sul rivale degli Heat. Nel turno successivo si è trovato davanti quel fenomeno di Kevin Durant ed il vincitore della scorsa edizione James Jones (anche lui terribile cecchino di Miami).

    Kevin Love, Three-Point Contest | © Mike Ehrmann/Getty Images

    Jones però cade sul più bello perchè dalla quasi perfezione del primo turno (22 su 25 il suo score, terzo e quinto carrello di palloni mandati completamente a bersaglio) trova una pessima mano chiudendo con un brutto 13 su 25 dovuto in larga parte ad un inzio da dimenticare (sui primi 10 tiri solo 2 a bersaglio, un handicap che non è stato più colmato).

    La sfida quindi si riduce ad una lotta a 2 tra Love e Durant: l’asso dei Thunder (che è intervenuto nella competizione per il forfait di Joe Johnson infortunato dell’ultimo secondo) sembra poter vincere facendo registrare un buon punteggio di 16 su 25. Love, in difficoltà nei primi carrelli però riesce a pareggiare con gli ultimi tiri e perciò nè costretto ad affrontare un altro spareggio con l’ala di Oklahoma City.

    Il tie braker però sorride a Love che vince per 17 a 14 e porta a casa il trofeo di campione. Niente male per un giocatore che quando è entrato in NBA veniva considerato un super rimbalzista (cosa che conferma puntualmente ogni anno) ma privo di un buon tiro dalla media e lunga distanza. Qualcuno ora dovrà ricredersi!

    HIGHLIGHTS 3 POINT CONTEST:

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”125873″]

    LEGGI ANCHE:

  • NBA, All Star week end: Tony Parker vince lo Skills Challenge

    NBA, All Star week end: Tony Parker vince lo Skills Challenge

    E’ Tony Parker il vincitore dell’edizione 2011/2012 dello Skills Challenge, la prima delle 3 prove della seconda giornata dell’All Star week end in corso di svolgimento ad Orlando. Il playmaker dei San Antonio Spurs, che sta disputando una delle sue migliori stagioni in maglia neroargento, ha battuto la concorrenza di Deron Williams e di Rajon Rondo che si sono così classificati dietro al giocatore francese.

    Parker succede a Stephen Curry, dei Golden State Warriors, che non ha potuto partecipare in questa edizione e non ha potuto difendere il suo titolo per un infortunio alla caviglia accusato qualche giorno fa in un apartita di regular season.

    Rajon Rondo deve faticare più del necessario ed accede al turno seguente solo dopo aver battuto il play dei Washington Wizards Johns Wall agli spareggi. Nel momento clou della competizione però il giocatore dei Boston Celtics sbaglia parecchio (3 errori nel passaggio schiacciato) e lascia strada libera a Deron Williams e Tony Parker. Williams, play dei New Jersey Nets, dopo avere dominato nel primo turno risultando quasi perfetto, si complica la vita sbagliando il tiro frontale dove chiude con un brutto 1 su 5 e permette al rivale degli Spurs di prendersi la vittoria.

    HIGHLIGHTS SKILLS CHALLENGE:

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”125865″]

    Tony Parker, Skills Challenge | © Mike Ehrmann/Getty Images

    Nell’antipasto della serata il team New York vince lo shooting stars. La squadra formata da Landry Fields, da Allan Houston e da Cappie Pondexter (le squadre partecipanti sono formate in maniera mista, con giocatori attuali NBA, vecchie glorie e campioni del passato) ha battuto i detentori del team Atlanta che da parte sua ha dovuto però rinunciare in extremis all’asso Joe Johnson messo KO da un infortunio che gli impedirà di scendere sul parquet anche nella partita delle Stelle fissata per domenica. Jerry Stackhouse, il suo sostituto, non è riuscito a guidare la sua squadra al bis ed alla fine ad esultare sono stati Fields ed Allan Houston.

    HIGHLIGHTS SHOOTING STARS:

    [jwplayer config=”240s” mediaid=”125864″]

     

     

     

     

     

    LEGGI ANCHE:

  • Nike celebra gli NBA All Star Games in esclusiva da House Of Hoops

    Nike celebra gli NBA All Star Games in esclusiva da House Of Hoops

    A ridosso della famosa ed attesa “Partita delle Stelle” che si terrà ad Orlando domenica 26 febbraio, House of Hoops celebra uno dei più grandi eventi NBA in grande stile, con una nuova collezione che arriverà in tutti i negozi HOH d’Europa a partire dal 24 febbraio.

    Ispirata all’esplorazione dello spazio e dedicata ai tre leggendari giocatori di basket che si sfideranno ad Orlando, la nuova collezione dal tema galattico appartiene ad un altro mondo. Le Nike Zoom Kobe VII, LeBron 9 e Nike Zoom KD IV sono caratterizzate da colori accesi, con suole che si illuminano al buio e specifiche “toppe delle missioni stellari” che risaltano il concetto di ‘astronauta’.

    Il modello LeBron 9 unisce l’innovativa tecnologia Flywire di Nike con la struttura Hyperfuse della tomaia per un supporto più robusto e protetto. Ispirandosi all’iconica tuta spaziale arancio, questa sneaker è caratterizzata da grafiche funzionali come “Pull for Lockdown” per la chiusura dei lacci ed un logo sulla linguetta raffigurante un leone che viaggia nello spazio.

    Nike All Star Game

    Realizzato a favore di una reattività senza peso, il sistema della Nike Zoom Kobe VII è caratterizzato da un’intersuola Phylon dotata di unità Nike Zoom sulla punta e sul tallone. Il design leggerissimo e il fit comodo come una calza che eliminano la necessità di una linguetta tradizionale e del rivestimento interno. Ispirate dalle immagini che si vedono attraverso il telescopio, le colorazioni sono completate da un logo sul tallone e un altro sulla linguetta che richiamano indirettamente il serpente Mamba – di Kobe.

    Ispirata alla tuta argentata indossata dai raffinatissimi astronauti di Oklahoma, la Nike Zoom KD IV è riconoscibile dalla grafica “Pull for Lockdown” che ne caratterizza la chiusura centrale. Realizzata con la combinazione della struttura Hyperfuse della tomaia, un collarino più basso per conferire un look più leggero e la sensazione che la Nike Zoom KD IV sia perfetta per movimenti che sfidano la gravità. Il logo diventa un tributo al regno di Durant, come vincitore della competizione ‘H.O.R.S.E.’.

    Proprio quando si pensa che le cose non potrebbero andare meglio, Foot Locker lancia tre collezioni aggiuntive limited edition per celebrare il weekend dell’NBA All Star Games. Le collezioni limited edition dedicate agli All Star Game – Jordan (Jordan Fly Wade 2, Jordan Melo M8 and Jordan CP3.V) e Dunk High – sono disponibili in tutti i negozi House of Hoops a partire dal 23 febbraio. A completare queste proposte l’esclusivo pack University of North Carolina Jordan (Jordan Spizike, Jordan Retro V.1 and Jordan 1 Phat) che arriverà in tutti i negozi House of Hoops a partire dal 24 febbraio. Verranno applicate le normative d’acquisto attinenti alle limited edition di HOH.

  • Danilo Gallinari nuovo testimonial Adidas

    Danilo Gallinari nuovo testimonial Adidas

    Adidas basketball ha un nuovo grande talento: Danilo Gallinari.

    Il fuoriclasse dei Denver Nuggets ha firmato con il brand a tre strisce e diventa così uno degli atleti top di Adidas basketball.

    “Siamo estremamente felici per questa partnership con Danilo – ha affermato Jim Gatto Responsabile Global Sports Marketing Adidas Basketball – Ha un talento incredibile e uno stile di gioco entusiasmante riconosciuto dagli appassionati di pallacanestro di tutto il mondo. Questo lo rende un perfetto testimonial per Adidas basketball”.

    “ In questo momento così importante della mia vita essere accompagnato e supportato da un grande brand come adidas è per me motivo di orgoglio e soddisfazione – ha dichiarato Danilo Gallinari – Adidas ha un legame molto molto forte con il mondo del basket, inoltre va da sempre a braccetto con i più alti valori dello sport, valori che condivido appieno e che cerco di trasmettere ogni giorno sia in campo sia fuori. Sono quindi certo che insieme sapremo intraprendere un percorso ricco di successi e soddisfazioni”.

    Danilo Gallinari

    Gallinari al momento è fermo per un infortunio alla caviglia che lo terrà ai box ancora per qualche giorno. Probabile il suo ritorno in campo dopo l’All Star week end di Orlando che si sta disputando in questi giorni in Florida. L’ala della Nazionale italiana di Simone Pianigiani è il top scorer della franchigia del Colorado e fino a quando è potuto scendere in campo ha fatto vedere notevoli miglioramenti nel suo gioco che hanno coinciso con la migliore stagione da quando è entrato in NBA nel Draft del 2008.

    Gallinari sta tenendo una media di 17 punti a partita (25 le gare disputate in questa stagione 2011/2012), ai quali aggiunge anche 5.2 rimbalzi, 2.6 assist, 1.2 recuperi e 0.6 stoppate. In 33 minuti di impiego medio sul parquet sono buone anche le percentuali dal campo con il 45% da 2 punti ed il 31.3% dalla lunga distanza.

    Senza di lui Denver sta passando un periodo poco felice, la speranza per i Nuggets è quella di un recupero immediato per poter riprendere la marcia playoff.