Autore: slevin

  • NBA, Bargnani manda KO New York. Super Love non basta ai Timberwolves

    NBA, Bargnani manda KO New York. Super Love non basta ai Timberwolves

    11 le partite che si sono disputate nella notte NBA e non sono mancate di certo le emozioni.

    I Toronto Raptors di Andrea Bargnani (21 punti e 7 rimbalzi) mettono fine alla serie positiva di 5 gare dei New York Knicks ed infliggono a Mike Woodson il primo KO da quando è allenatore dei bluarancio. Gara opaca per Jeremy Lin (6 punti) ed Anthony (12), si salva Stoudemire (17 punti). Tra i canadesi oltre a Bargnani in grande evidenza DeRozan con 30 punti.

    Vittoria semplice dei Bucks (a Charlotte) che grazie al KO dei Knicks torna a sperare nella post season. Brilla Mbah a Moute dalla panchina con 20 punti, Ellis segna 13 punti. Per i Bobcats 29 punti di un sempre più convincente Gerald Henderson.

    Orlando porta tutto lo starting five in doppia cifra ed ha la meglio sui Cavs. Anderson (17 punti) ed Howard (16 punti e 13 rimbalzi) i migliori tra i Magic mentre per gli ospiti ci sono i 16 punti di Jamison e la doppia doppia di Thompson (15 punti ed 11 rimbalzi).

    Un grande Steve Nash trascina i Suns al successo sui Pacers (per lui 12 punti e 17 assist), ad aiutare il play di Phoenix ci pensano Gortat ed Hill rispettivamente con 23 e 22 punti. Inutili per Indiana i 28 punti di Granger.

    Atlanta si prende la “W” contro i derelitti Nets e ringrazia Josh Smith con 30 punti e 12 rimbalzi. Per New Jersey 20 punti di Deron Williams e 17 di Humphries.

    Continua il periodo positivo dei Miami Heat che vanno a vincere a Detroit: Big Three in evidenza con Wade che chiude con 24 punti, Bosh che ne aggiunge 15 e James 17 (con 10 assist). Per i Pistons buona partita del rookie Knight con 18 punti.

    Nello scontro al vertice dell’Atlantic Division i Sixers mandano KO i Celtics grazie ai  20 punti di Brand ed ai 19 di Louis Williams. A Boston servono a poco i 20 punti a testa del duo Garnett-Pierce ed i 17 assist di Rajon Rondo.

    I Thunder hanno la meglio sui Timberwolves dopo 2 overtime in una gara da ben 289 punti complessivi. Sul finire dei regolamentari Minnesota opera una claorosa rimonta chiusa da Love che da 3 punti sulla sirena impatta il quasi canestro vincente (sempre dalla lunga distanza) di Durant pochi secondi prima. Nel primo supplementare gli ospiti scappano via ma quando la vittoria sembra a portata di mano arriva l’ennesima bomba di Durant che manda tutti al secondo prolungamento. Qui il protagonista è Westbrook, Minnesota termina la benzina ed i Thunder portano a casa una vittoria che psicologicamente è fondamentale nel processo di crescita della squadra. Per Durant (40 punti e 17 rimbalzi) e Westbrook (45) nuovo record NBA in quanto mai nella storia 2 compagni di squadra in una singola stagione avevano chiuso 2 partite segnando almeno 40 punti ciascuno (precedentemente era successo contro Denver a febbraio). Agli sfortunati Timberwolves non basta la gara mostruosa della stella Kevin Love che firma ben 51 punti (7 /11 da 3 punti) con 14 rimbalzi (polverizzato ogni record di franchigia nei punti segnati) ed un Barea da tripla doppia con 25 punti, 10 rimbalzi e 14 assist.

    Andrea Bargnani, Toronto Raptors | © Doug Pensinger

    Derby texano ai San Antonio Spurs (contro Dallas) guidati dalla doppia doppia di Duncan (15 punti e 12 rimbalzi), per i Mavs top scorer è Terry con 18 punti. Tra gli Spurs esordio di Boris Diaw con soli 2 punti.

    Utah batte Denver e si candida prepotentemente per un posto playoff ad Ovest, raggiungendo proprio i rivali diretti che ora sono fuori dalla post season (e senza Gallinari si prospettano tempi duri in Colorado): ben 7 i giocatori in doppia cifra per i Jazz con Al Jefferson che scrive 23 punti. I Nuggets si affidano ad Harrington ma i suoi 20 punti e 10 rimbalzi non sono sufficienti per starppare la vittoria.

    Infine i Lakers superano Portland: grande gara per il neo acquisto Sessions (20 punti ed 11 assist), Bryant si accontenta di 18 punti, Gasol va in doppia doppia (10 punti e 16 rimbalzi) e Bynum infila 28 punti. Ovvio che ai Blazers non possano bastare i 29 del leader Aldridge.

    Risultati NBA 23 marzo 2012

    Toronto Raptors-New York Knicks 96-79
    Tor: DeRozan 30, Bargnani 21, Forbes 19
    N.Y.: Stoudemire 17, Novak 15, Anthony 12

    Charlotte Bobcats-Milwaukee Bucks 92-112
    Cha: Henderson 29, Brown 13, Walker 13
    Mil: Mbah a Moute 20, Dunleavy 15, Ilyasova 15

    Orlando Magic-Cleveland Cavaliers 93-80
    Orl: Anderson 17, Howard 16, Turkoglu 15
    Cle: Jamison 16, Thompson 15, Irving 13

    Indiana Pacers-Phoenix Suns 111-113
    Ind: Granger 28, Hibbert 19, George 15
    Pho: Gortat 23, Hill 22, Nash 12

    Atlanta Hawks-New Jersey Nets 93-84
    Atl: Smith 30, teague 17, Joe Johnson 16
    N.J.: Deron Williams 20, Humphries 17, Morrow 11

    Detroit Pistons-Miami Heat 73-88
    Det: Knight 18, prince 11, Gordon 10
    Mia: Wade 24, James 17, Bosh 15

    Philadelphia 76ers-Boston Celtics 99-86
    Phi: Brand 20, Williams 19, Holiday 15
    Bos: Pierce 20, Garnett 20, Bass 18

    Oklahoma City Thunder-Minnesota Timberwolves 149-140 (2 overtime)
    Okl: Westbrook 45, Durant 40, Harden 25
    Min: Love 51, Barea 25, Tolliver 23

    San Antonio Spurs-Dallas Mavericks 104-87
    S.A.: Green 18, Duncan 15, Bonner 14
    Dal: Terry 18, Nowitzki 16, Kidd 14

    Utah Jazz-Denver Nuggets 121-102
    Uta: Jefferson 23, Hayward 15, Burks 15
    Den: Harrington 20, Faried 16, Afflalo 14, Miller 14

    Los Angeles Lakers-Portland Trail Blazers 103-96
    Lak: Bynum 28, Sessions 20, Bryant 18
    Por: Aldridge 29, Matthews 16, Hickson 14

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • Eurolega: McCalebb salva Siena, Olympiacos ko

    Eurolega: McCalebb salva Siena, Olympiacos ko

    Dopo il brutto KO subìto 2 giorni fa sul parque di casa da parte dell’Olympiacos nella prima gara della serie playoff di Eurolega al meglio delle 5 partite, la Montepaschi Siena si prende un sofferto successo in gara 2 che le permette di restare ancora viva nella manifestazione.

    Una vittoria di un punto, 81-80, dovuta alla grande partita di Bo McCalebb, autore di 21 punti e del recupero su Printezis a 5 secondi dal termine che ha impedito ai greci di tentare la conclusione della vittoria. Un 2-0, peraltro patìto in 2 gare interne, avrebbe sicuramente portato all’eliminazione della squadra italiana nelle prossime 2 partite da giocare in terra ellenica.

    Ed invece il playmaker statunitense tiene alte le speranze dei campioni d’Italia che comunque ora dovranno necessariamente cercare di vincere quantomeno una partita al Pireo (per riprendersi il vantaggio del fattore campo perso nel primo match di questi quarti di finale), il parquet ellenico non è facile da espugnare ma Siena lo ha già fatto lo scorso anno. Le possibilità quindi ci sono tutte.

    L’importanza della gara si fa sentire in ogni azione, in ogni giocata, forse c’è meno pressione tra i greci che sono consapevoli che un 2-0 nella serie manderebbe al tappeto gli avverssari. In avvio i biancorossi si affidano ad Antic che infila 11 punti consecutivi che danno 6 punti di vantaggio agli ospiti. I biancoverdi non si scompongono e già alla pausa per il primo quarto sono avanti 22-18 grazie all’impatto di Lavrinovic, voglioso di riscatto dopo un’opaca gara 1. E’ sempre lui anche nel secondo periodo a guidare i toscani (già 12 i suoi punti a circa metà frazione), ben assistito da Rakocevic, Zisis ed Andersen che regalano il +13 all’intervallo (48-35).

    Bo McCalebb, Montepaschi Siena | © DANI POZO/AFP/Getty Images

    Nella ripresa il match cambia completamente: subito Keselj produce un parziale di 7-0 che rimette in carreggiata l’Olympiacos per il provvisorio -6, per fortuna che tra le fila della Monetpaschi c’è McCalebb che è l’unico che risponde colpo su colpo ai canestri degli avversari e con 12 punti nel solo terzo quarto (su 19 segnati dalla squadra) rispedisce a -14 la squadra di Ivkovic alla fine del tempo (67-53). L’ultimo quarto sembrerebbe una passeggiata dato che Siena deve amministrare l’ampio margine ma non è così: i biancoverdi smettono di segnare, difendono male e subiscono il rientro dell’Olympiakos che con 2 canestri e fallo consecutivi di Hines e Dorsey si riporta a -1 con 46 secondi sul cronometro (77-76). Sono i tiri liberi di McCalebb a mantenere in vita ed in vantaggio Siena ma gli ospiti non mollano ed avrebbero la grande possibilità di sbancare Siena quando Rakocevic fa 0/2 dalla lunetta con 5 secondi sul cronometro. Printezis prova  a volare a canestro ma McCalebb (con l’aiuto di Stonerook) compie un recupero prodigioso che salva il team italiano per l’81-80 finale.

    McCalebb è l’eroe di serata con 21 punti mentre Lavrinovic ne aggiunge 18, per l’Olympiacos ci sono 15 punti di Printezis ed 11 a testa di Law ed Antic.

    Nelle altre partite di gara 2 anche il Maccabi raggiunge la parità contro il Panathinaikos espugnando Atene in overtime per 94-92, ancora una vittoria facile per il CSKA Mosca contro il povero Bilbao (79-60) che non riesce a trovare contromisure allo strapotere dei russi mentre fatica (come già succeso in gara 1) il Barcellona contro l’Unics Kazan battuto di sli 3 punti (66-63).

    GLI ACCOPPIAMENTI DEI QUARTI (serie al meglio delle 5 partite)

    CSKA Mosca-Bilbao 79-60 (serie 2-0)

    Montepaschi Siena-Olympiacos 81-80 (serie 1-1)

    Panathinaikos-Maccabi Tel Aviv 92-94 overtime (serie 1-1)

    Barcellona-Unics Kazan 66-63 (serie 2-0)

    Video Eurolega: il provvidenziale recupero di  McCalebb Olympiacos Siena 

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  • NHL, Pittsburgh batte Nashville e vola ai playoff. Boston KO a San Josè

    NHL, Pittsburgh batte Nashville e vola ai playoff. Boston KO a San Josè

    8 le partite disputate nella notte NHL.

    Sconfitta per i Capitals sul ghiaccio di Philadelphia ed ora Washington rischia seriamente di perdere l’ottavo ed ultimo posto playoff della Eastern Conference: il 2-1 Flyers matura ai rigori, nei tempi regolamentari è il team della capitale ad aprire le danze con la rete di Alex Ovechkin a cui risponde però Claude Giroux nel secondo periodo. Agli shootout decide la realizzazione arancionera di Wayne Simmonds e l’errore seguente dei Capitals di Troy Brouwer.

    Periodo di forma strepitoso per i Pittsburgh Penguins che travolgono per 5-1 i Nashville Predators e si mettono in scia ai New York Rangers ed ai Saint Louis Blues per avere il miglior record di punti per quanto riguarda rispettivamente la Eastern Conference e per ciò che concerne la Lega in generale. I gialloneri chiudono la pratica nei primi 2 quarti portandosi sul 4-0 grazie ai goal di Evgeni Malkin, Pascal Dupuis, Chris Kunitz e Matt Cooke. Rete della bandiera ospite messa a segno da Alexander Radulov, poi il sigillo finale porta la firma ancora di Malkin che scrive areferto la sua doppietta personale. Bene anche il goalie dei Penguins Marc-Andre Fleury con 29 parate su 30 tiri complessivi e l’ala sinistra James Neal autore di ben 4 assist per i compagni.

    I Lightning battono per 3-2 gli Edmonton Oilers agli shootout: i Bolts vanno avanti con Tom Pyatt ma i canadesi impattano il punteggio grazie a Linus Omark. Nuovo vantaggio dei padroni di casa ancora con lo scatenato Pyatt ma Edmonton non demorde e fa 2-2 grazie a Ladislav Smid. Dopo una serie interminabile di rigori il match si decide con l’errore di Ryan Jones e la conclusione vincente di Teddy Purcell.

    Altro 3-2 di rigore è quello tra Minnesota e Calgary con i Wild che trionfano. Doppio vantaggio dei Flames grazie alle marcature di Lee Stempniak ed Anton Babchuk, ma i padroni di casa riescono a pervenire al pareggio con Dany Heatley e Darroll Powe. Nei penalty Devin Setoguchi trova la via della rete mentre il rivale Blake Comeau si fa parare il tiro da Josh Harding.

    Si rialza Vancouver che dopo qualche brutta prestazione riesce a sbancare Dallas per 2-1: sono Mason Raymond e Kevin Bieksa a regalare il doppio vantaggio ai Canucks, Vernon Fiddler accorcia le distanze ma a salvare il risultato per i canadesi ci pensa l’estremo difensore Cory Schneider con 25 parate su 26 tiri totali. Gli Stars perdono la leadership della Pacific Division.

    Evgeni Malkin, Pittsburgh Penguins | © Christian Petersen/Getty Images

    Bene anche Phoenix che ha la meglio su Colorado per 3-2: Coyotes che partono fortissimo ed arrivano sul 3-0 grazie ai goal di Daymond Langkow, Raffi Torres e Kyle Chipchura. Solo nell’ultima frazione arriva la reazione Avalanche che però si ferma ad un passo dall’essere completa (reti di Ryan O’Reilly e Paul Stastny) anche per merito del goalie di casa Mike Smith autore di 39 salvataggi su 41 conclusioni degli avversari.

    Gara senza reti a Los Angeles ma alla fine trionfano i Kings sui Blues con la concretezza mostrata agli shootout: decide Jeff Carter ed il successo porta i californiani in testa alla Pacific Divison a discapito di Dallas. Shutout numero 8 per il goalie dei Kings Jonathan Quick (35 parate su 35 tiri) che raggiunge Lundqvist in testa a questa speciale classifica, shutout numero 7 per il collega Brian Elliott (da 37 parate totali).

    Infine i San Josè restano aggrappati al treno playoff con la vittoria per 2-1 sui Boston Bruins: reti del trionfo californiano di Joe Pavelski e Daniel Winnik, inutile il goal del 2-1 di Zdeno Chara per gli ospiti.

    RISULTATI NHL 22 marzo 2012

    Philadelphia Flyers-Washington Capitals 2-1 (shootout)
    Pittsburgh Penguins-Nashville Predators 5-1
    Tampa Bay Lightning-Edmonton Oilers 3-2 (shootout)
    Minnesota Wild-Calgary Flames 3-2 (shootout)
    Dallas Stars-Vancouver Canucks 1-2
    Phoenix Coyotes-Colorado Avalanche 3-2
    Los Angeles Kings-Saint Louis Blues 1-0 (shootout)
    San Josè Sharks-Boston Bruins 2-1

  • NBA, super Belinelli batte Chris Paul. Boston sbanca Milwaukee

    NBA, super Belinelli batte Chris Paul. Boston sbanca Milwaukee

    Nella notte NBA 6 le partite in programma con il big match a Milwaukee tra i Bucks ed i Celtics che finisce nelle mani degli esperti biancoverdi che interrompono a 6 la striscia di vittorie della franchigia del Wisconsin. Amaro ritorno a New Orleans invece per l’asso Chris Paul che cede di schianto nella ripresa con i suoi Clippers al cospetto degli Hornets trascinati da un grande Marco Belinelli, i Jazz vincono di misura a Sacramento in un finale di gara vietato ai deboli di cuore. Sorridono anche i Rockets che si confermano squadra ostica e mantengono l’ultimo posto disponibile per i playoff ad Ovest, Indiana seppur a fatica espugna Washington mentre i Grizzlies infilano la seconda sconfitta di fila (questa volta a Portland) e perdono quota dalle posizioni di vertice.

    Ottimo successo per gli Houston Rockets contro Golden State: gara senza storia con i Warriors che riescono a tenere botta solo nel secondo quarto, per il resto è dominio totale dei padroni di casa. A trascinare i texani ci pensano Parsons con 20 punti ed 11 rimbalzi, Scola con 18 punti e Dragic con 17 punti e 9 assist. Top scorer dei californiani il neo acquisto Richard Jefferson con 14 punti. Da segnalare nell’intervallo della gara la premiazione, da parte dei Rockets, dei giocatori che fecero parte della squadra degli anni 90 che riuscì a conquistare 2 titoli di fila: tantissimi applausi per i protagonisti di quel team vincente sopratutto per i titolari Hakeem Olajuwon, Clyde Drexler, Kenny Smith, Robert Horry e Mario Elie. Un pezzo di storia indelebile non solo di Houston ma dell’intera NBA.

    Con un gran secondo tempo i Pacers escono indenni da Washington: prima parte del match dominata dai Wizards (51-31) ma nella ripresa Indiana gioca come sa e per i padroni di casa non c’è scampo: il definitivo vantaggio viene da una tripla di George ad un minuto dal termine. Wall segna, sull’ultima azione, fuori tempo massimo ed il suo canestro viene giustamente annullato. Per lui 16 punti, Crawford ne aggiunge 21, in ombra Nenè (solo 6 punti). Per gli ospiti brilla Hibbert con 19 punti.

    Boston sbanca Milwaukee e fa un favore ai rivali divisionali dei Knicks che si riappropiano dell’ultimo posto per la post season ad Est: grande Pierce per i Celtics con 25 punti e 9 rimbalzi, per i Bucks ci sono 19 punti di Jennings, la doppia doppia di Ilyasova (12 punti e 14 rimbalzi) mentre il neo acquisto Monta Ellis sparacchia quasi a vuoto (13 punti con 18 tiri).

    Marco Belinelli, New Orleans Hornets | © Doug Pensinger/Getty Images

    Marco Belinelli rovina il ritorno a New Orleans del grande ex Chris Paul (16 punti a fine match) che viene anche fischiato dai suoi ex tifosi: per l’italiano gara da 15 punti (5/7 dal campo) con 5 rimbalzi e 4 assist. Decisivo per battere i Clippers un’altro ex della gara, il centro Chris Kaman, che porta alla sua squadra 20 punti e 10 rimbalzi e per Los Angeles non bastano i 21 punti ed 11 rimbalzi di Blake Griffin per arpionare la vittoria.

    Finale di gara emozionante a Sacramento ma alla fine prevalgono i Jazz con la correzione, a 9 decimi di secondo dalla sirena, di Al Jefferson sul tiro sbagliato di Harris. Per il centro di Utah ci sono 26 punti, grande lotta con il rivale Cousins che gioca una signora partita chiudendo con 22 punti e 18 rimbalzi, bene anche Evans in uscita dalla panchina con 25 punti.

    Infine i Grizzlies cadono a Portland sotto i colpi di un incandescente Nicolas Batum (24 punti). Il top scorer di Memphis è Gasol con 22 punti ma per la squadra del Tennessee la strada per ritrovare la forma migliore e tornare ai livelli dello scorso anno è ancora lunga, sperando che possa arrivare per gli ormai prossimi ed imminenti playoff.

    Risultati NBA 22 marzo 2012

    Washington Wizards-Indiana Pacers 83-85
    Was: Crawford 21, Singleton 16, Wall 16
    Ind: Hibbert 19, Granger 16, West 13, George 13

    Milwaukee Bucks-Boston Celtics 91-100
    Mil: Jenings 19, Delfino 16, Ellis 13
    Bos: Pierce 25, Garnett 16, Pietrus 13

    Houston Rockets-Golden state Warriors 109-83
    Hou: Parsons 20, Scola 18, Dragic 17
    G.S.: Jefferson 14, Lee 12, Robinson 11

    Sacramento Kings-Utah Jazz 102-103
    Sac: Evans 25, Cousins 22, Thompson 19
    Uta: Jefferson 26, Hayward 18, Harris 14

    Portland Trail Blazers-Memphis Grizzlies 97-93
    Por: Batum 24, Matthews 18, Crawford 17
    Mem: Gasol 22, Allen 17, Conley 13

    LE CLASSIFICHE

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NHL, Anaheim batte i Blues. Bene i Rangers, ancora KO i Canucks

    NHL, Anaheim batte i Blues. Bene i Rangers, ancora KO i Canucks

    Solo 5 le partite disputate nella notte NHL.

    Trionfo dei Buffalo Sabres che si sbarazzano con un netto 3-0 dei Montreal Canadiens: una rete per periodo stende gli ospiti, i padroni di casa segnano prima con Cody Hodgson, raddoppiano con Jason Pominville e chiudono i conti ancora con lo scatenato Hodgson che firma la sua personale doppietta. Grande protagonista della serata dei Sabres è il goalie Ryan Miller che para tutti i 34 tiri diretti verso i suoi pali ed ottiene il suo sesto shutout stagionale. Buffalo raggiunge a quota 80 punti i Washington Capitals all’ultimo posto disponibile per i playoff della Eastern Conference (anche se con una gara in più giocata) e da ora in poi sarà vera battaglia con la squadra della capitale per conquistare l’accesso alla post season.

    Vince anche Carolina che batte per 3-1 i Florida Panthers. Hurricanes in vantaggio dopo appena 45 secondi dall’inizio del match grazie al sigillo di Eric Staal, il raddoppio dei padroni di casa viene messo a segno da Joni Pitkanen. Accorcia le distanze per gli ospiti Tomas Fleischmann ma nel terzo periodo Staal approfitta della superiorità numerica sul ghiaccio per siglare il definitivo 3-1 e la sua seconda rete dell’incontro. Il goalie dei ‘Canes Cam Ward para 30 dei 31 tiri totali, mentre ai Panthers non bastano le 36 parate compelssive dell’estremo difensore Jose Theodore.

    I New York Rangers battono per 2-1 i Detroit Red Wings in overtime: è la franchigia del Michigan che apre le danze con la rete di Henrik Zetterberg ma sempre nel primo periodo arriva il pari newyorchese con Brad Richards che sfrutta al meglio il momento di power play in favore della sua squadra. Il punteggio non si sblocca più e si va così al tempo supplementare dove a decidere il confronto è il capitano Ryan Callahan a metà frazione. Agli ospiti non bastano le 32 parate su 34 conclusioni del goalie Ty Conklin. New York (prima squadra qualificata matematicamente ai playoff della Eastern Conference) reagisce al filotto di vittorie dei Penguins sempre insidiosi alle spalle e tallona i Blues per il primo posto in assoluto nella classifica della Lega.

    Jonas Hiller, Anaheim Ducks | &copy: JONATHAN NACKSTRAND/AFP/Getty Images

    Stesso risultato (e stesso esito della sfida precedentemente descritta) tra Vancouver Canucks e Chicago Blackhawks: ospiti avanti grazie alla realizzazione di Jannik Hansen, pari di Chicago messo a segno da Patrick Kane. In overtime è Andrew Shaw il match winner dei Blackhawks che ora vedono la possibilità di andare ad agganciare in classifica Nashville Predators e Detroit Red Wings. A Vancouver non servono a molto le 35 parate su 37 tiri complessivi del portiere Roberto Luongo.

    Infine i Saint Louis Blues (che nello scorso turno avevano ottenuto la qualificazione matematica alla post season della Western Conference, prima squadra a riuscirci) cadono malamente ad Anaheim, sconfitti dai Ducks per 4-3: Blues per 3 volte in vantaggio (reti di Jaden Schwartz, David Backes e David Perron) e per 3 volte ripresi dai californiani (goal di Cam Fowler, Nick Bonino e Devante Smith-Pelly). A 5 minuti dal termine la marcatura che decide il confronto è quella di Jason Blake. Partita splendida, nonostante le 3 reti subìte, per il goalie di Anaheim Jonas Hiller autore di ben 35 salvataggi su 38 tiri.

    RISULTATI NHL 21 marzo 2012

    Buffalo Sabres-Montreal Canadiens 3-0
    Carolina Hurricanes-Florida Panthers 3-1
    New York Rangers-Detroit Red Wings 2-1 (overtime)
    Chicago Blackhawks-Vancouver Canucks 2-1 (overtime)
    Anaheim Ducks-Saint Louis Blues 4-3

  • NBA, Fisher va ai Thunder. Arenas firma per Memphis

    NBA, Fisher va ai Thunder. Arenas firma per Memphis

    Il mercato NBA si è chiuso ormai da una settimana, le trade sono vietate dalla Lega ma le squadre possono ancora muoversi, in vista dei playoff, per mettere sotto contratto i giocatori senza squadra, i free agent oppure quelli ai quali è stato concesso il buyout.

    Nelle ultime ore sono stati ratificati 3 accordi molto importanti. Il primo riguarda l’ormai ex Orlando Magic e Washington Wizards Gilbert Arenas che trova la nuova casa in Tennessee approdando ai Memphis Grizzlies desiderosi di trovare un valido sostituto al titolare Mike Conley. Da valutare ci saranno sia le sue condizioni fisiche (in particolare le ginocchia) e la sua tenuta mentale dato che il giocatore negli ultimi anni è stato protagonista di alcune “imprese” extrasportive da censurare.

    L’ex Los Angeles Lakers Derek Fisher, passato qualche giorno fa dai gialloviola agli Houston Rockets, trova l’accordo sul buyout e firma immediatamente per gli Oklahoma City Thunder con i quali proverà a portare a casa il suo sesto titolo di campione. Fisher nella notte ha già esordito con la nuova maglia segnando 5 punti nella vittoria dei Thunder sui Los Angeles Clippers. Sarà la riserva di Russell Westbrook, portando tanta esperienza ad un gruppo giovanissimo ma così talentuoso da poter sin da ora puntare al successo in campionato.

    Derek Fisher | © Stephen Dunn/Getty Images

    Ronny Turiaf invece va a rinforzare il reparto lunghi dei Miami Heat dopo il suo rilascio da parte dei Denver Nuggets. Dovrà portare difesa, grinta e tenacia, qualità che da sempre lo hanno contraddistinto, in un reparto forse un pò troppo “morbido”. Difficile dire se con la sua aggiunta Miami diventa la più seria candidata al titolo, staremo a vedere il contributo del francese.

    Intanto notizia importante: Boris Diaw, ala grande, si è svincolato dai Charlotte Bobcats, attualmente la peggiore squadra della NBA, destinata a prendere la prima scelta assoluta al prossimo Draft (lottery permettendo). Su di lui voci insistenti che lo danno vicino agli Spurs dove troverebbe l’amico di nazionale Tony Parker ma anche i Celtics sono fortemente interessati al suo acquisto viste le perdite di Jeff Green (all’inizio del campionato) e di Chris Wilcox (qualche settimana fa) fermati entrambi per problemi cardiaci.

  • NFL, stangata sui Saints per il “bounty program”. Tebow vola dai Jets

    NFL, stangata sui Saints per il “bounty program”. Tebow vola dai Jets

    Arriva la stangata della NFL, per mano del commissioner Roger Goodell, ai New Orleans Saints che erano stati scoperti dagli investigatori della Lega a praticare il cosiddetto “bounty program” ovvero instituire all’interno dello spogliatoio (e segretamente) delle taglie per mandare KO i giocatori avversari.

    In molti auspicavano una punizione esemplare che è arrivata puntualmente: la franchigia della Louisiana perde per tutta la prossima stagione il capo allenatore Sean Payton, squalificato quindi in vista dell’annata 2012/2013 ed a cui è stato tolto lo stipendio. Payton era a conoscenza della pratica vietata ed ha la grave colpa di non averne impedito la prosecuzione. Mano pesante anche sul General Manager Mickey Loomis che non potrà esercitare le sue funzioni fino a metà stagione (potrà tornare dopo l’ottavo turno di campionato), a sommarsi a queste 2 punizioni c’è anche la perdita di 2 scelte nei prossimi Draft, la seconda di questo 2012 e la seconda del 2013. Inoltre viene squalificato anche il vice allenatore dei Saints, primo assistente di Sean Payton, ovvero Joe Vitt che prende 6 giornate di squalifica.

    Insomma tolleranza 0 doveva essere e tolleranza 0 è stata, questa sentenza è una mannaia sui Saints che escono da questa situazione con le ossa rotta ed un futuro molto buio. Chi non avrà più niente a che fare con la NFL è invece Gregg Williams, il coordinatore difensivo di New Orleans nelle stagioni 2008-2011, passato qualche mese fa ai Saint Louis Rams: per lui squalifica a tempo indeterminato, probabilmente per sempre. Sotto la sua guida il settore difensivo del team della Louisiana aveva visto la nascita di questa orrenda pratica che retribuiva i giocatori che erano capaci durante la partita di mandare all’ospedale gli atleti avversari, con premi raddoppiati nei playoff quando la posta in palio era più alta. Un vero peccato perchè tutto questo getta comunque un’ombra incancellabile sul titolo vinto nel 2009 dai Saints, una favola che alla fine non ha visto il lieto fine. Per chiudere il tutto la franchigia dovrà anche pagare una salatissima multa di mezzo milione di dollari alla NFL.

    Resta da stabilire tuttavia la sanzione che colpirà i giocatori, 27 in totale stando alle prime indiscrezioni, che nelle ultime 3 stagioni (ma soprattutto in quella della vittoria del Super Bowl del 2009) aderirono al bounty program e intascarono le taglie per aver spedito gli avversari in ospedale: 1000 dollari di ricompensa se l’avversario usciva in barella, 1500 se non tornava più in campo, questi gli accordi in seno allo spogliatoio. Esaminando le sanzioni per la squadra è molto probabile che la mannaia di Goodell si abbatta anche sui giocatori, anche perchè il commissioner da sempre è stato promotore della sicurezza in campo in quanto il football è uno degli sport più duri per via degli energici contatti fisici durante le partite. Tutelare l’integrità degli atleti (soprattutto delle Stelle di questo sport) è l’obiettivo primario.

    Intanto nella notte è andato in scena uno scambio che farà parlare molto: i Denver Broncos dopo aver preso il 36enne quarterback Peyton Manning spediscono ai New York Jets il titolare fino allo scorso torneo Tim Tebow, che ora si giocherà il posto con Mark Sanchez. Denver ha aggiunto una settima scelta per tradarlo mentre dalla squadra della Grande Mela i Broncos ricevono il quarto ed il sesto pick di questo Draft.

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    NBA, i Knicks sbancano Philadelphia. Bargnani battuto dai Bulls

    Notte intensa quella appena conclusa in NBA con ben 10 partite in programma.

    Niente da fare per Andrea Bargnani ed i suoi Toronto Raptors al cospetto della migliore formazione della Lega, i Chicago Bulls sempre privi di Derrick Rose: scesi in campo con una maglia celebrativa in onore delle forze armate canadesi (in pratica una divisa mimetica per Toronto) i Raptors nulla possono al cospetto di un ispirato Deng da 17 punti e 10 rimbalzi e crollano nell’ultimo quarto distrutti da un parziale di 32-13. Inutili i 23 punti di DeRozan, Bargnani in 33 minuti racimola appena 8 punti.

    Quinta vittoria consecutiva per i New York Knicks che sbancano Philadelphia in un match molto combattuto: a guidare gli ospiti ci pensa Stoudemire con 21 punti e 9 rimbalzi, Jeremy Lin tira male (17 tentativi) ma infila 18 punti . Per i Sixers ci sono 16 punti di Holiday e la doppia doppia di Brand (12 punti ed altrettanti rimbalzi).

    Vince anche Orlando che batte Phoenix: artefici del successo il duo Anderson (29 punti con 7 triple) Howard (28 punti e 16 rimbalzi) mentre il top scorer dei Suns è Dudley con 17 punti.

    Nella sfida tra 2 delle peggiori squadre della Lega i Wizards hanno la meglio sul parquet dei Nets: i padroni di casa trovano 17 punti dal leader Deron Williams e la doppia doppia di Humphries da 13 punti e 16 rimbalzi. A condannare New Jersey sono però i 23 punti di Jordan Crawford e la doppia doppia del neo acquisto Nenè da 22 punti e 10 rimbalzi.

    Soffre tantissimo Atlanta ma alla fine arriva l’affermaione sui Cavaliers in overtime. Irving sembra dare la “W” alla sua squadra con 2 canestri fondamentali nell’ultimo minuto (91-88) ma a mandare tutti al supplementare ci pensa Joe Johnson con la tripla a fil di sirena. Cleveland sul 101-95 ad 1 minuto e 20 secondi dalla fine del prolungamento segna solo un punto ed i padroni di casa ribaltano il risultato grazie a 3 punti di Smith ed a 5 di Joe Johnson: alla fine per il fantastico duo di Atlanta ci sono rispettivamente 32 punti e 17 rimbalzi e 22 punti. A poco serve ai Cavs la quasi tripla doppia del rookie Irving (29 punti, 9 rimbalzi e 9 assist) ed i 23 punti e 12 rimbalzi di Jamison.

    Solo 5 punti invece per Marco Belinelli nella sconfitta dei suoi Hornets contro i Warriors. Per Golden State 27 punti di Thompson e 25 di Lee, Jack è il miglior marcatore di New Orleans con 17 punti.

    Amar'è Stoudemire & Carmelo Anthony, New York Knicks | © Nick Laham/Getty Images

    Torna alla vittoria Oklahoma City che si sbarazza dei Clippers grazie ai 32 punti e 9 rimbalzi di Kevin Durant, esordio di Derek Fisher in maglia Thunder con 5 punti segnati in 20 minuti. Per Los Angeles 23 punti di Foye, gara orrenda per Blake Griffin (7 punti e 7 rimbalzi nella città in cui è nato).

    Bene gli Spurs che trionfano sui Timberwolves guidati dai 21 punti e 15 rimbalzi di Duncan. Inutile per gli ospiti la solita doppia doppia di Kevin Love (17 punti e 12 rimbalzi).

    Alla prima uscita senza Danilo Gallinari dopo la frattura del pollice dell’italiano i Nuggets battono i Pistons: dopo un avvio di match pessimo (40-18 nel primo quarto) Detroit ricuce il gap nel secondo e terzo periodo arrivando all’ultima frazione in parità (91-91). Nel convulso finale, giocato punto a punto, decidono Afflalo, che segna il -1 (114-115) subendo fallo a 5 secondi dalla sirena, e il neo acquisto McGee che sul tiro libero aggiuntivo sbagliato del suo compagno di squadra arpiona il rimbalzo e sigla il sorpasso (116-115). I Pistons sbagliano l’ultimo tiro ed a nulla servono i 45 punti (con un irreale 9/9 dalla lunga distanza) di un fantascientifico Ben Gordon. I padroni di casa hanno la meglio con i 23 punti di Afflalo ed i 25 di Lawson.

    Infine i Lakers espugnano Dallas con i 30 punti di Kobe Bryant ed i 27 di Pau Gasol. Ai texani non basta la doppia doppia di Dirk Nowitzki (26 punti e 10 rimbalzi) ed i 23 punti di Jason Terry.

    Risultati NBA 21 marzo 2012

    Toronto Raptors-Chicago Bulls 82-94
    Tor: DeRozan 23, James Johnson 16, Calderon 9
    Chi: Deng 17, Watson 15, Lucas 13

    Philadelphia 76ers-New York Knicks 79-82
    Phi: Holiday 16, Meeks 13, Williams 13, Iguodala 13
    N.Y.: Stoudemire 21, Lin 18, Anthony 10

    Orlando Magic-Phoenix Suns 103-93
    Orl: Anderson 29, Howard 28, Davis 16
    Pho: Dudley 17, Lopez 14, Nash 12

    New Jersey Nets-Washington Wizards 89-108
    N.J.: Deron Williams 17, Morrow 13, Humphries 13, Wallace 13
    Was: Crawford 23, Nenè 22, Mason 16

    Atlanta Hawks-Cleveland Cavaliers 103-102 (overtime)
    Atl: Smith 32, Joe Johnson 22, Pachulia 14
    Cle: Irving 29, Jamison 23, Thompson 13

    New Orleans Hornets-Golden State Warriors 92-101
    N.O.: Jack 17, Kaman 13, Henry 13
    G.S.: Thompson 27, Lee 25, Rush 16

    Oklahoma City Thunder-Los Angeles Clippers 114-91
    Okl: Durant 32, Westbrook 19, Ibaka 15
    Cli: Foye 23, Paul 13, Jordan 12, Young 12

    San Antonio Spurs-Minnesota Timberwolves 116-100
    S.A.: Duncan 21, Leonard 16, Jackson 16, Neal 16
    Min: Barea 18, Love 17, Tolliver 16

    Denver Nuggets-Detroit Pistons 116-115
    Den: Lawson 25, Afflalo 23, Harrington 16
    Det: Gordon 45, Knight 16, Monroe 13

    Dallas Mavericks-Los Angeles Lakers 93-109
    Dal: Nowitzki 26, Terry 23, Carter 9
    Lak: Bryant 30, Gasol 27, Sessions 17

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • Basket, la Scavolini Pesaro stende la Bennet Cantù

    Basket, la Scavolini Pesaro stende la Bennet Cantù

    Nel recupero del quarto turno di ritorno del campionato italiano di Serie A di basket (leggi qui il riepilogo completo della giornata) la Scavolini Pesaro manda KO la Bennet Cantù con il risultato finale di 72-69 e raggiunge al terzo posto la Virtus Bologna, il BancoSardegna Sassari, l’Emporio Armani Milano e l’Umana Venezia. Resta invariato invece il distacco della Bennet nei confronti della Montepaschi Siena capolista che ora è davvero favoritissima nella corsa al primo posto a poche giornate dalla fine della regular season.

    Gara molto tirata, in avvio la Scavolini parte decisamente meglio e beneficia di un parziale di 11-0 che all’undicesimo minuto di gioco la porta sul 21-12. Hickman e Cusin sembrano avere una marcia in più ma dall’altra parte Micov e Markoishvili provano a replicare agli affondi dei marchigiani. Non manca neanche il nervosismo sul parquet benchè le 2 squadre (o meglio le tifoserie) siano gemellate, ma sul campo si sa è tutta un’altra storia. Ecco che a causa di tutto questo nervosismo a farne le spese è  Cusin che viene richiamato in panchina dopo un fallo tecnico. Pesaro comunque riesce a mantenere quasi invariato il distacco ed alla fine del primo tempo rientra negli spogliatoi sul +10, ovvero 36-26.

    logo legabasket | © foto tratta dal web

    Terzo periodo che vede ancora la Scavolini protagonista che riesce, approfittando delle corte rotazioni di Cantù, a portarsi sul +14 al 27esimo (punteggio momentaneo di 50-36). Gli ultimi 3 minuti della terza frazione vedono il rientro prepotente della Bennet che torna a -5, sul 51-46, grazie ad un break di 10-1 che riapre un match che sembrava ormai morto. Ma a risolvere la gara per i padroni di casa ci pensa Hickman che già al 33esimo ristabilisce le distanze sulla doppia cifra (58-48), Cantù prova a rientrare nuovamente con le triple (60-56 al 36esimo, 66-65 a 90 secondi dalla fine) ma ancora Hickman regala il successo alla sua squadra.

    Per lui alla fine ci sono 28 punti (massimo stagionale) con White che ne aggiunge 14. Agli ospiti non bastano i 17 di Markoishvili, i 15 di Shermadini ed i 14 di Micov.

    RISULTATI SERIE A VENTUNESIMA GIORNATA (riposo per Treviso):

    Scavolini Siviglia Pesaro vs Bennet Cantù 72-69
    Vanoli Braga Cremona vs Canadian Solar Bologna 83-80
    Novipiù Casale Monferrato vs Otto Caserta 76-77
    EA7 Emporio Armani Milano vs Banco di Sardegna Sassari 71-81
    Montepaschi Siena vs Angelico Biella 104-78
    Cimberio Varese vs Acea Roma 76-78
    Sidigas Avellino vs Banca Tercas Teramo 75-63
    Fabi Shoes Montegranaro vs Umana Venezia 93-88

    CLASSIFICA

    1. Montepaschi SI 36
    2. Bennet Cantù 30
    3. Canadian Solar BO 28
    4. Banco di Sardegna SS 28
    5. Umana VE 28
    6. EA7 Emporio Armani MI 28
    7. Scavolini Siviglia PS 28
    8. Sidigas AV 24
    9. Cimberio VA 24
    10. Angelico BI 22
    11. Virtus Roma 20
    12. Otto CE 20
    13. Benetton TV 20
    14. Fabi Shoes MGR 20
    15. Vanoli Braga CR 16
    16. Banca Tercas TE 16
    17. Novipiù Casale Monferrato 12

  • Eurolega, playoff: L’Olympiacos sbanca Siena

    Eurolega, playoff: L’Olympiacos sbanca Siena

    Non inizia nel migliore dei modi l’avventura della Montepaschi Siena, unica squadra italiana rimasta a tenere in alto i colori italiani, nei quarti di finale di Eurolega: i greci dell’Olympiacos si impongono per 82-75 in rimonta sul parquet dei toscani ed annullano il vantaggio del fattore campo del team biancoverde che ora dovrà necessariamente cercare anche una vittoria al Pireo. Attenzione però ai biancorossi che sono vogliosi di vendetta dopo che lo scorso anno, proprio nei playoff disputati dopo la seconda fase, vennero clamorosamente eliminati dalla truppa di coach Simone Pianigiani che nonostante lo svantaggio del fattore campo si impose per 3 partite ad una e volò alle Final 4 di Barcellona chiuse poi al terzo posto.

    Parte molto bene la Montepaschi che nei primi minuti di gioco vola sul 15-7 guidata dalla classe di Rakocevic e dalle giocate di Andersen e McCalebb. I greci non si scompongono e già all’ottavo minuto si portano ad una sola lunghezza di distanza (19-18) ma Andersen regala un nuovo mini-allungo sul 26-21 con cui si chiude il primo quarto (il centro è già a quota 13 punti, la metà di quelli segnati da Siena). Quando però viene richiamato in panchina per rifiatare assieme a McCalebb iniziano i problemi per i campioni d’Italia che vengono fatti a fette dalle giocate di Hines con gli ospiti che al 17esimo si portano avanti sul 38-35. Poi rientra il play macedone che ristabilisce le forze in campo con i toscani che chiudono avanti per 48-42 il primo tempo.

    David Andersen, Montepaschi Siena | © BULENT KILIC/AFP/Getty Images

    Nel terzo periodo l’Olympiacos entra in campo più deciso e nei primi minuti con un break di 10-2 rimette la testa avanti (50-52), serve ancora Andersen per ribaltare il risultato (al 24esimo per lui ci sono già 20 punti) che porta la sua squadra sul 60-53. La terza frazione di gioco si chiude sul 66-58 ed in apertura dell’ultimo quarto i senesi toccano il +10 (68-58) ma da questo momento in poi per il team italiano ci sarà un solo canestro dal campo negli ultimi 7 minuti (9 i punti totali realizzati nel periodo) ed i biancorossi ne approfittano con Printezis che guida un parziale di 13-2 per il vantaggio greco sul 71-70 a 200 secondi dal termine del match. La Montepaschi non trova giovamento neanche dall’uscita per falli del leader avversario Spanoulis, troppa la stanchezza nei minuti decisivi e così gli ellenici allungano prima sul 79-73 poi amministrano il vantaggio fino alla chiusura per l’1-0 nella serie che mette già con le spalle al muro Pianigiani ed i suoi giocatori in vista di gara 2.

    Non bastano i 28 punti e 7 rimbalzi di Andersen ed i 15 di McCalebb, l’Olympiacos trionfa grazie ai 20 punti di Printezis ed ai 15 a testa di Hines e Spanoulis.

    Nelle altre gare del turno tutto facile per CSKA Mosca (che si impone per 98-71 sul Bilbao con i 18 punti di Krstic), e per il Panathinaikos (93-73 sul Maccabi Tel Aviv grazie ai 15 punti di Diamantidis) mentre il Barcellona fatica più del necessario per avere la meglio in casa della sorpresa dell’anno Unics Kazan che solo nel finale cede per 78-66 dopo aver fatto soffrire i blaugrana per 3 quarti. Protagonista del match Pete Mickeal con 22 punti con Erazem Lorbek che ne aggiunge 15.

    GLI ACCOPPIAMENTI DEI QUARTI (serie al meglio delle 5 partite)

    CSKA Mosca-Bilbao 98-71 (serie 1-0)

    Montepaschi Siena-Olympiacos 75-82 (serie 0-1)

    Panathinaikos-Maccabi Tel Aviv 93-73 (serie 1-0)

    Barcellona-Unics Kazan 78-66 (serie 1-0)