Autore: slevin

  • NBA, Bargnani abbatte Charlotte. Knicks KO, bene Heat, Spurs e Lakers

    NBA, Bargnani abbatte Charlotte. Knicks KO, bene Heat, Spurs e Lakers

    Andrea Bargnani è il protagonista assoluto nella vittoria dei suoi Toronto Raptors contro la peggiore formazione della NBA, i Charlotte Bobcats: l’Azzurro mette a segno 30 punti ben coadiuvato da Derozan (20 punti) e Kleiza (18). Ottima la regia di Calderon che non tira quasi mai ma sforna 11 assist, per gli ospiti, ormai destinati all’ultimo posto della classifica ci sono 20 punti e 14 rimbalzi di Mullens, l’unica nota positiva di questo finale di stagione ed i 18 di Augustin.

    Successo senza grossi rischi per i San Antonio Spurs che arrivano a quota 8 affermazioni di fila: i Cleveland Cavaliers vengono spazzati via e seppelliti sotto 35 punti di scarto nonostante il vantaggio del fattore campo ed il recupero di Irving (13 punti) dall’infortunio patìto qualche giorno fa. 6 giocatori texani raggiungono la doppia cifra in punti segnati con il “carneade” Mills a guidare il gruppo aquota 20 mentre per Parker e Green ci sono 19 punti a testa. Top scorer dei padroni di casa è Jamison con 15 punti.

    KO pesante per i New York Knicks che cadono ad Indianapolis al cospetto dei Pacers: ultimo quarto orrendo per i bluarancio, che subiscono un parziale complessivo di 40-17 che ribalta match e risultato, dopo aver chiuso il terzo periodo in vantaggio di 15 punti. Non bastano le doppie doppie di un super Carmelo Anthony (39 punti e 10 rimbalzi) e Chandler (12 punti e 14 rimbalzi), Indiana trionfa grazie ai 27 punti di Granger ed ai 18 di George.

    Il season high in stagione di LeBron James (41 punti) trascina i Miami Heat contro i Sixers: Philadelphia prova a lottare ma alla fine deve inchinarsi al “Re” che sopperisce al meglio alla defezione di Wade, out per problemi fisici. Ottimo contributo alla squadra della Florida arriva da Bosh (17 punti) e Chalmers (19) mentre per gli ospiti sono inutili i 26 punti di uno scintillante Evan Turner.

    Andrea Bargnani, Toronto Raptors | © Doug Pensinger

    Periodo poco fortunato per Orlando che perde nettamente a Detroit: i Magic vengono condannati dalle assenze del leader Dwight Howard e di Ryan Anderson che tolgono punti e rimbalzi alla formazione di Van Gundy. Miglior marcatore è Glen Davis con 31 punti e 10 rimbalzi, per i Pistons 6 uomini in doppia cifra tra i quali spiccano Greg Monroe (22 punti ed 11 rimbalzi) e Ben Gordon (18 punti, 6 rimbalzi e 7 assist).

    Dopo aver sbancato Oklahoma City i Grizzlies superano i Warriors: Mayo prosegue nel momento magico e dopo aver deciso la sfida contro i Thunder piazza altri 19 punti (sempre partendo dalla panchina) ben assistito da Conley (18 punti). Golden State, in caduta libera in questa fase con 6 sconfitte consecutive, trova la doppia doppia di David Lee da 22 punti e 13 rimbalzi ma ovviamente non basta per portare a casa il risultato.

    Phoenix sbanca Sacramento e tiene vive le speranze playoff grazie ai 18 punti e 12 assist di Nash ed ai 20 punti e 10 rimbalzi di Gortat. Ai Kings non serve la prova mostruosa (la migliore in carriera) per il centro emergente del panorama NBA, DeMarcus Cousins, che chiude con 41 punti e 12 rimbalzi ed i 25 punti e 7 assist di Isaiah Thomas.

    Infine i Lakers rischiano grosso contro i non proprio irresistibili Nets: dopo 2 quarti di gioco di gran livello, nel secondo tempo New Jersey si riporta a contatto ed alla fine la sfida viene decisa dal canestro da 3 punti a 6 secondi dalla sirena di Kobe Bryant (24 punti). Sostanzioso il contributo di Gasol (22 punti e 12 rimbalzi) e Sessions (19 punti ed 11 assist). Ospiti che segnano essenzialmente con Deron Williams (20 punti), Wallace (19) ed Humphries (18 punti e 15 rimbalzi).

    Risultati NBA 3 aprile 2012

    Toronto Raptors-Charlotte Bobcats 92-87
    Tor: Bargnani 30, DeRozan 20, Kleiza 18
    Cha: Mullens 20, Augustin 18, Brown 12

    Cleveland Cavaliers-San Antonio Spurs 90-125
    Cle: Jamison 15, Irving 13, Hudson 12
    S.A.: Mills 20, Parker 19, Gren 19

    Indiana Pacers-New York Knicks 112-104
    Ind: Granger 27, George 18, Jones 12, Barbosa 12
    N.Y.: Anthony 39, Fields 15, Chandler 12

    Miami Heat-Philadelphia 76ers 99-93
    Mia: James 41, Chalmers 19, Bosh 17
    Phi: Turner 26, Williams 18, Hawes 12

    Detroit Pistons-Orlando Magic 102-95
    Det: Monroe 22, Gordon 18, Prince 15, Maxiell 15
    Orl: Davis 31, Turkoglu 16, Duhon 13

    Memphis Grizzlies-Golden State Warriors 98-94
    Mem: Mayo 19, Conley 18, Cunningham 13
    G.S.: Lee 22, Robinson 18, Rush 13

    Sacramento Kings-Phoenix Suns 100-109
    Sac: Cousins 41, Thomas 25, Williams 16
    Pho: Gortat 20, Nash 18, Redd 16

    Los Angeles Lakers-New Jersey Nets 91-87
    Lak: Bryant 24, Gasol 22, Sessions 19
    N.J.: Deron Williams 20, Wallace 19, Humphries 18

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, Reggie Miller e Don Nelson nella Hall of Fame

    NBA, Reggie Miller e Don Nelson nella Hall of Fame

    La Hall of Fame della NBA si arricchisce di altri 2 esponenti di spicco del basket a “stelle e strisce”: il Naismith Memorial Basketball Hall of Fame ha annunciato infatti che Reggie Miller, storico leader degli Indiana Pacers, e Don Nelson, l’allenatore più vincente della NBA, entreranno a far parte dei migliori esponenti della storia della pallacanestro con una cerimonia che si terrà il 6 e l’8 settembre 2012 come al solito nella città di Springfield, città del Massachusetts, sede generale della Hall of Fame.

    Assieme a Miller e Nelson verranno premiati anche il 3 volte National College Player of the year, Ralph Sampson, l’ex stella del college e della NBA, Jamaal Wilkes (ex Warriors, Lakers e Clippers), la 2 volte medaglia d’oro alle Olimpiadi Katrina McClain ed il grande arbitro Hank Nichols. Inoltre saranno introdotte anche le All American Red Heads, ovvero la prima squadra americana di basket femminile professionista.

    Reggie Miller, Indiana Pacers | © Tom Pidgeon/Getty Images

    Reggie Miller è stato il giocatore simbolo degli Indiana Pacers con i quali ha giocato per ben 18 stagioni (dal 1987 fino al 2005, per lui 1389 partite disputate) unica sua squadra in carriera. Non è riuscito a vincere il campionato NBA (una finalissima persa contro i Lakers per 4-2 nei playoff del 2000) ma nel suo palmares ci sono un Mondiale (1994) ed un’Olimpiade (1996) vinte con la maglia degli Stati Uniti. Fino allo scorso anno Miller era il più grande tiratore della storia della NBA con 2560 triple in carriera, superato però nel passato campionato da Ray Allen.

    Don Nelson (ex coach di Milwaukee Bucks, Dallas Mavericks e Golden State Warriors) invece detiene attualmente il record di partite vinte da un allenatore in carriera con 1335: nell’aprile del 2010 con il successo per 116-107 dei suoi Warriors sui Minnesota Timberwolves Nelson raggiunse la cifra di 1333 vittorie, superando il precedente primato che apparteneva a Lenny Wilkens, storico coach e bandiera dei Seattle SuperSonics. Ha chiuso poi la stagione arrivando a 1335 vittorie in 2398 partite da allenatore. Come per Reggie Miller anche per Nelson c’è l’oro Mondiale conquistato alla guida degli Stati Uniti nel 1994.

    VIDEO HIGHLIGHTS REGGIE MILLER:

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  • NHL, Tampa Bay batte Washington. Los Angeles supera Edmonton

    NHL, Tampa Bay batte Washington. Los Angeles supera Edmonton

    Solo 2 le gare disputate nella notte NHL.

    Tampa Bay, già fuori dalla lotta playoff, batte i Washington Capitals per 4-2 inguiando il team della capitale nella lotta per la post season, regalando così qualche speranza ai Buffalo Sabres ora di nuovo in gioco per l’ottavo posto della Eastern Conference, l’ultimo valido per l’accesso ai playoff. E’ Washington però a partire meglio grazie alla rete siglata da Alexander Semin, ma il punteggio viene ribaltato dai padroni di casa in soli 25 secondi quando, sul finire della seconda frazione, prima i Bolts trovano il pari con Teddy Purcell, che approfitta del momento di power play, poi passano a condurre con Victor Hedman. A 4 minuti dal termine dell’incontro arriva il 2-2 dei Capitals segnato da Jason Chimera ma quando mancano solo 60 secondi alla sirena arrivano 2 marcatura per i Lightning grazie a Steven Stamkos. Il bomber di Tampa Bay consolida la sua posizione in testa alla classifica dei goal arrivando a quota 58 e mettendo una seria ipoteca (a 2 turni dal termine della regular season), sulla vittoria in questa specialità: Evgeni Malkin dei PittsburghPenguins, secondo alle sue spalle, è fermo a 48 reti e pare improbabile un suo recupero in queste giornate che  restano da giocare. Per la cronaca però il talento di Pittsburgh è il leader della classifica punti (ovvero reti più assist) con 104 (mentre Stamkos è secondo con 95) e quindi avrà anche lui un motivo di orgoglio alla fine della stagione. Si infiamma la lotta per l’ultima piazza con i Sabres che domani a Toronto cercano i 2 punti per appaiare i Capitals a quota 88 punti e giocarsi così il seed numero 8 della classifica dell’Est nelle 2 gare conclusive.

    Steven Stamkos, Tampa Bay Lightning | © Doug Pensinger/Getty Images

    Successo di misura ma di importanza capitale per i Los Angeles Kings che superano per 2-0 gli Edmonton Oilers e continuano a guidare la Pacific Division che regala come premio il terzo posto assoluto nella classifica della Western Conference ed il conseguente vantaggio campo almeno nel primo turno dei playoff. La gara si decide nel terzo quarto quando i padroni di casa trovano i 2 goal della vittoria grazie a Slava Voynov e Dwight King. Niente da fare per i canadesi, mai veramente pericolosi. Solo 19 i tiri verso la porta dei californiani, ben protetta dal goalie Jonathan Quick che salva il punteggio per 19 volte senza tuttavia grandi interventi. Mantenedo i suoi pali inviolati l’estremo difensore neroviola conquista la vetta della classifica riservata agli shutout salendo a quota 10 nella regular season e staccando i colleghi Brian Elliott (dei Saint Louis Blues) fermo a quota 9 ed Henrik Lundqvist (dei New York Rangers) che al momento resta ancorato a quota 8. Con questa vittoria i Kings staccano di 2 punti i Phoenix Coyotes, team ancora in corsa per il predominio divisionale ma in svantaggio negli scontri diretti nelle sfide contro Los Angeles e nella differenza reti complessiva della stagione. Poche speranze invece per gli Sharks dato che San Josè per scavalcare le avversarie in classifica dovrà vincere necessariamente le sue gare e sperare nei passi falsi delle dirette concorrenti, al momento ipotesi molto difficile da realizzare. Ci aspetta un finale di stagione da seguire con interesse.

    RISULTATI NHL 2 aprile 2012

    Tampa Bay Lightning-Washington Capitals 4-2
    Los Angeles Kings-Edmonton Oilers 2-0

  • Memphis sbanca Oklahoma City. Houston passa a Chicago

    Memphis sbanca Oklahoma City. Houston passa a Chicago

    I Milwaukee Bucks proseguono nella loro rincorsa ai playoff della Eastern Conference superando in trasferta i poveri Washington Wizards ridotti ai minimi termini dagli infortuni. Il team del Wisconsin beneficia di 6 uomini in doppia cifra trovando 19 punti da Jennings, 17 a testa da duo Ellis-Dunleavy e 15 da Ekpe Udoh. Solida anche la prova del turco Ilyasova che termina con una doppia doppia da 16 punti ed 11 rimbalzi. Ai padroni di casa non bastano i 23 punti della guardia Jordan Crawford ed un John Wall a tutto tondo che alla fine totalizza 14 punti, 9 assist e 6 rimbalzi.

    L’assenza di Derrick Rose pesa sempre di più in questo finale di stagione per i Bulls e Chicago si inchina ai pericolosi Houston Rockets che sbancano il parquet dei “Tori”. Con le rotazioni ridotte ai minimi termini dalle defezioni i padroni di casa provano in tutti i modi a portare a casa la vittoria con un Deng da 24 punti ed un Boozer che firma la doppia doppia da 16 punti e 13 rimbalzi (a cui si devono aggiungere anche 7 assist) ma vengono superati dalle grandi performance texane di Dragic (21 punti), Scola (18 punti e 12 rimbalzi) e Budinger (13 punti in uscita dalla panchina).

    I Memphis Grizzlies mettono fine alla striscia positiva della squadra più in forma del momento nonchè candidata numero 1 al titolo NBA, ovvero gli Oklahoma City Thunder. L’impresa della squadra del Tennessee è doppia perchè ottenuta in trasferta su un campo quasi inespugnabile ed arriva grazie ad un grande Mayo che parte dalla panchina ma si rivela fattore decisivo con 22 punti. Per i Thunder ci sono i 21 punti di Kevin Durant, i 19 di Westbrook ed i 14 di Harden mentre Ibaka infila 12 punti con 6 stoppate all’attivo.

    Marc Gasol, Memphis Grizzlies | © Ronald Martinez/Getty Images

    Prosegue il momento favorevole dei Los Angeles Clippers che vincono a Dallas: match al limite della perfezione per i californani, capaci di imporsi in ogni singolo quarto di gioco chiudendo la gara con 19 punti di vantaggio. Decisivo il giocatore che meno ci si aspetta, ovvero Randy Foye che colleziona ben 28 punti, Paul si limita alla regia e smista 10 assist (conditi da 8 punti) e Griffin ottiene la doppia doppia da 15 punti e 16 rimbalzi. I Mavericks riescono a portare solo 2 giocatori i doppia cifra, uno è il solito Nowitzki con 19 punti, l’altro è Terry con 15.

    Progressi confortanti per i Sacramento Kings che in questo finale di regular season stanno facendo vedere buone cose a livello di gioco e prestazioni: a cadere sotto i colpi dei neroviola sono i Minnesota Timberwolves ormai senza speranze playoff dopo l’infortunio da season ending di Rubio fattore importante che assieme a Love aveva portato i Timberwolves al sogno post season fino a metà stagione. Proprio il lungo di Minneapolis è il top scorer dei suoi con 23 punti ma i Kings trionfano con i 20 punti di Cousins, i 19 di Fredette (una delle migliori prove stagionali per il rookie di Sacramento apparso sempre fuori dal contesto nel resto dell’anno) e con la tripla doppia dfiorata da Evans tornato sui suoi livelli (24 punti, 10 rimbalzi e 7 assist).

    Utah ha la meglio su Portland e continua ad inseguire l’ultimo posto playoff della Western Conference: Millsap con 31 punti ed 11 rimbalzi spacca il match in favore della sua squadra, ai Blazers non servono i 33 punti di Matthews, i 27 di Aldridge ed i 16 con 10 rimbalzi di Batum.

    Risultati 2 aprile 2012

    Washington Wizards-Milwaukee Bucks 98-112
    Was: Crawford 23, Seraphin 15, Wall 14, Vesely 14
    Mil: Jennings 19, Dunleavy 17, Ellis 17

    Chicago Bulls-Houston Rockets 93-99
    Chi: Deng 24, Boozer 16, Noah 15
    Hou: Dragic 21, Scola 18, Lee 13, Budinger 13

    Oklahoma City Thunder-Memphis Grizzlies 88-94
    Okl: Durant 21, Westbrook 19, Harden 14
    Mem: Mayo 22, Allen 15, Gasol 13

    Dallas Mavericks-Los Angeles Clippers 75-94
    Dal: Nowitzki 19, Terry 15, Wright 8
    Cli: Foye 28, Griffin 15, Butler 13

    Sacramento Kings-Minnesota Timberwlves 116-108
    Sac: Evans 24, Cousins 20, Fredette 19
    Min: Love 23, Pekovic 17, Ridnour 13

    Portland Trail Blazers-Utah Jazz 97-102
    Por: Matthews 33, Aldridge 27, Batum 16
    Uta: Millsap 31, Hayward 20, Jefferson 13

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • Basket NCAA, Kentucky batte Kansas e vince l’ottavo titolo

    Basket NCAA, Kentucky batte Kansas e vince l’ottavo titolo

    Come da pronostico: Kentucky University trionfa nel College basket e conquista l’ottavo titolo NCAA della sua gloriosa storia dopo un digiuno di 14 anni. Nella finalissima di New Orleans i Wildcats hanno battuto Kansas University per 67-59 rispettando così il ruolo di squadra favorita numero 1 della stagione, un team dal talento immenso che, ribadiamo ancora una volta, molti addetti ai lavori avrebbero visto benissimo anche nella NBA nonostante la giovane atà essendo tutti gli atleti studenti universitari.

    I Jayhawks hanno lottato e messo in campo tutto quello che era nelle loro possibilità ma non c’è stato nulla da fare al cospetto del talento immenso dei ragazzi di John Calipari, coach alla quarta Final 4 della sua carriera e tutte con squadre differenti. Per il condottiero di Kentucky è il primo titolo universitario conquistato. La squadra costruita per vincere ha portato a termine la sua missione.

    Gara sempre in controllo per Kentucky che spezza l’equilibrio già dopo i primi minuti portandosi sulla doppia cifra di vantaggio. Spinta dalle giocate offensive dei suoi fenomeni e dalla difesa dell’incredibile Anthony Davis il primo tempo si chiude con un vantaggio di 18 punti per i Wildcats.

    Kentucky University | © Ronald Martinez Getty Images

    Anche nella ripresa l’incontro non sembra cambiare piega fino a quando i giocatori di Calipari mollano l’intensità sul parquet e Kansas ne approfitta in parte ricucendo il divario dal -16 fino al -5 negli ultimi 5 minuti d gioco (62-57 con 100 secondi sul cronometro). Gli ‘Hawks avrebbero anche l’opportunità di pareggiare ma sprecano 2 azioni fondamentali e così subendo i falli tattici Kentucky chiude il discorso con i tiri liberi.

    Alla fine è decisivo Doron Lamb, miglior realizzatore dela match con 22 punti ma l’M.V.P. viene dato al super Anthony Davis, ormai eletto come prima scelta assoluta al prossimo Draft NBA: per il centro, figlio d’arte, gara sottotono in attacco con soli 6 punti (solo un canestro dal campo) ma presente in ogni altra zona del parquet con 16 rimbalzi, 6 stoppate, 5 assist e 3 recuperi.

    E’ probabile che tutto il quintetto di partenza di Kentucky l’anno prossimo giocherà in NBA , in molti scommettono che tutti e 5 i giocatori verranno scelti al primo giro (Davis ha già assicurata la chiamata da numero 1 assoluto), per il resto tra le fila di Kansas si segnalano Taylor con 19 punti e Robinson, mostruoso con 18 punti e 17 rimbalzi, che al momento sembra il candidato principale a prendersi la seconda scelta assoluta dietro al talento del già citato Davis.

    Finale NCAA 2012: 1 Kentucky-2 Kansas 67-59 (41-27)

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  • NBA, Thunder e Celtics travolgono Chicago e Miami. Bene Bargnani

    NBA, Thunder e Celtics travolgono Chicago e Miami. Bene Bargnani

    Prova di forza impressionante degli Oklahoma City Thunder che annichiliscono i Chicago Bulls e si candidano prepotentemente per la vittoria finale in campionato, prendendosi di diritto il ruolo di favorita numero 1 nella corsa al titolo. Gara senza storia dominata dai padroni di casa grazie alla doppia doppia di un grande Durant da 26 punti e 10 rimbalzi ed ai 27 punti ed alle giocate di puro atletismo ed energia di Westbrook. In difesa brilla Ibaka con 5 stoppate, un muro quasi invalicabile per i Bulls ai quali non bastano i 19 punti di Lucas ed i 14 di Korver.

    Super prestazione anche per i Boston Celtics che travolgono come se niente fosse i Miami Heat. Secondo tempo da manuale per i biancoverdi che sfruttano l’orrenda prova al tiro nella ripresa degli ospiti (26%) e si giovano al meglio della gran serata di Rajon Rondo, alla quinta tripla doppia della stagione con 16 punti, 11 rimbalzi e 14 assist. I chiodi sulla bara degli Heat vengono messi dai 23 punti di Paul Pierce anche lui in ottima forma ma tutto lostarting five di Boston arriva in doppia cifra in punti segnati. Per gli ospiti si segnalano James (23 punti, ma plus/minus di -30 punti quando è stato in campo) ed i 15 di Wade, orrendo Bosh con 4 punti ottenuti tirando 11 volte.

    Sorride Andrea Bargnani che con i suoi Toronto Raptors batte i derelitti Washington Wizards. Per il lungo azzurro 18 punti ed 8 rimbalzi mentre Calderon e DeRozan piazzano 15 punti a testa. Agli ospiti non bastano 6 giocatori in doppia cifra tra cui spicca Jordan Crawford, top scorer del suo team con 18 punti.

    Brutto scivolone in chiave playoff per Orlando che viene sorpresa dai Denver Nuggets: Lawson ed Afflalo mattatori del match rispettivamente con 25 e 22 punti, dalla panchina Harrington (18 punti) e Miller (15) portano energia  e qualità. Magic in flessione, non servono i 27 punti di Nelson, i 20 punti e 9 rimbalzi di Ryan Anderson ed i 18 e 16 rimbalzi di Howard.

    Kevin Durant | © Ronald Martinez/Getty Images

    Indiana beffa Houston dopo un tempo supplementare: i Pacers rimontano 10 punti di deficit nell’ultimo periodo e cercano di scappare e chiudere la pratica ma Dragic a 10 secondi dal termine con 2 tiri liberi fissa la parità. West sbaglia l’ultimo tiro e si va in overtime dove a sistemare le cose per gli oispiti ci pensa Granger (32 i punti alla fine per il leader gialloblu). Per i Rockets le note positive arrivano proprio da Dragic (22 punti) e Lee (20 punti).

    Niente da fare per Marco Belinelli che nonostante i suoi 14 punti cede con gli Hornets sul campo dei Phoenix Suns. Nash smista 14 assist per il team dell’Arizona e Dudley infila 21 punti mentre Frye chiude in doppia doppia con 14 punti ed 11 rimbalzi.

    Portland batte Minnesota grazie ai 24 punti di Batum ed ai 26 di Aldridge, per gli ospiti a nulla valgono gli sforzi di Love (26 punti e 9 rimbalzi), di Ridnour e Derrick Williams (21 punti a testa).

    Infine i 40 punti di un caldissimo Kobe Bryant trascinano al successo i Lakers nel derby californiano contro i Warriors. Consistente anche la prova di Pau Gasol, da 26 punti ed 11 rimbalzi, e di Ramon Sessions (23 punti e 9 assist). Per gli avversari dei gialloviola ci sono 27 punti di Lee e 18 del rookie Kyle Thompson. Los Angeles dovrà valutare le condizioni di Bynum, il centro esce anzitempo per problemi alla caviglia.

    Risultati NBA 1 aprile 2012

    Oklahoma City Thunder-Chicago Bulls 92-78
    Okl: Westbrook 27, Durant 26, Harden 11
    Chi: Lucas 19, Korver 14, Gibson 10

    Boston Celtics-Miami Heat 91-72
    Bos: Pierce 23, Bass 16, Rondo 16
    Mia: James 23, Wade 15, Battier 11

    Toronto Raptors-Washington Wizards 99-92
    Tor: Bargnani 18, Calderon 15, DeRozan 15
    Was: Crawford 18, Seraphin 16, Singleton 15

    Orlando Magic-Denver Nuggets 101-104
    Orl: Nelson 27, Anderson 20, Howard 18
    Den: Lawson 25, Afflalo 22, Harrington 18

    Houston Rockets-Indiana Pacers 102-104 (overtime)
    Hou: Dragic 22, Lee 20, Parsons 14
    Ind: Granger 32, Hibbert 15, West 12

    Phoenix Suns-New Orleans Hornets 92-75
    Pho: Dudley 21, Brown 16, Frye 14
    N.O.: Belinelli 14, Smith 14, Jack 13

    Portland Trail Blazers-Minnesota Timberwolves 119-106
    Por: Aldridge 26, Batum 24, Matthews 18
    Min: Love 26, Ridnour 21, Williams 21

    Los Angeles Lakers-Golden State Warriors 120-112
    Lak: Bryant 40, Gasol 26, Sessions 23
    G.S.: Lee 27, Thompson 18, Robinson 17

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NHL, Philadelphia sbanca Pittsburgh. Boston doma i Rangers

    NHL, Philadelphia sbanca Pittsburgh. Boston doma i Rangers

    6 le partite disputate nella notte NHL.

    Match ricco di reti ed emozioni a Pittsburgh ma alla fine il derby della Pennsylvania va ai Flyers che si impongono per 6-4 sui Penguins: padroni di casa molto attivi in avvio che vanno a segno prima con Steve Sullivan e poi con James Neal. Philadelphia però reagisce da grandissima squadra e piazza 5 goal che ribaltano completamente il risultato e l’esito dell’incontro. I marcatori sono Claude Giroux, Maxime Talbot, Wayne Simmonds, Jakub Voracek e Marc-Andre Bourdon. Ancora Sullivan segna il provvisorio 5-3 (soddisfazione personale per la doppietta), Voracek con la sua seconda marcatura della partita ristabilisce le distanze prima che Chris Kunitz fissi il risultato sul definitivo 6-4. Gara superba per il goalie degli arancioneri Sergei Bobrovsky, che subisce 4 reti ma para i rimanenti 43 tiri dei Penguins. Con questa vittoria i Flyers si portano ad un solo punto da Pittsburgh in classifica (entrambe le squadre con 79 partite giocate) e nelle ultime 3 giornate si contenderanno il quarto posto playoff ad Est che dà diritto ad avere il vantaggio del fattore campo nella prima serie della post season.

    Successo metto per Ottawa, 5-1 sugli Islanders che regala la matematica qualificazione per i playoff ai canadesi. New York passa in vantaggio con Mark Streit, ma i Senators si scatenano e vanno ripetutamente in rete grazie a Kyle Turris (doppietta per lui), Milan Michalek, Sergei Gonchar e Nick Foligno.

    Sorride Detroit che batte per 2-1 i Panthers ai rigori: Florida passa in vantaggio con Tomas Fleischmann, pari Red Wings nel terzo quarto con Jiri Hudler. Agli shootout decidono le conclusioni vincenti dello stesso Hudler e di Datsyuk.

    Boston sbanca il ghiaccio dei Rangers: è New York però ad andare avanti con la marcatura di Marian Gaborik ma la tenacia dei Bruins è esemplare e nel secondo periodo prima Dennis Seidenberg impatta il match, poi in situazione di superiorità numerica derivante da power play i gialloneri mettono la zampata vincente grazie a Patrice Bergeron. Protagonista il goalie di Boston Tim Thomas che salva per 33 volte il risultato su 34 titi totali degli avversari verso i suoi pali.

    Philadelphia Flyers | © Paul Bereswill/Getty Images

    Chicago perde una grande occasione per agganciare il quarto posto della Western Conference facendosi battere in casa dai derelitti Minnesota Wild per 5-4 ai rigori: il team di Minneapolis-Saint Paul passa a condurre le danze con Devin Setoguchi, pari Blackhawks di Patrick Sharp ma gli ospiti tornano in vantaggio con la rete in power play di Dany Heatley. Viktor Stalberg in apertura di secondo quarto fa 2-2 ma I Wild piazzano le reti del 4-2 con Clayton Stoner e Kyle Brodziak. La gara sembra finita ma l’orgoglio di Chicago permette di impattare il punteggio con le marcature di Patrick Kane che prima accorcia le distanze e poi a 2 minuti dalla fine segna la nuova parità. Agli shootout decide la realizzazione di Setoguchi e la parata precedente del portiere di Minnesota, Harding, su Dave Bolland.

    Infine nella sfida tra povere gli Oilers superano, ad Anaheim, i Ducks per 2-1: doppietta di Teemu Hartikainen per Edmonton e risposta di Teemu Selanne che non basta ai californiani per evitare il KO.

    RISULTATI NHL 1 aprile 2012

    Pittsburgh Penguins-Philadelphia Fyers 4-6
    New York Islanders-Ottawa Senators 1-5
    Detroit Red Wings-Florida Panthers 2-1 (shootout)
    New York Rangers-Boston Bruins 1-2
    Chicago Blackhawks-Minnesota Wild 4-5 (shootout)
    Anaheim Ducks-Edmonton Oilers 1-2

  • Basket, bene Cantù e Milano. Pesaro e Sassari KO

    Basket, bene Cantù e Milano. Pesaro e Sassari KO

    Nella 27esima giornata del campionato italiano di Serie A di basket sorridono Milano e Cantù ma la Montepaschi Siena mantiene il comando della classifica nonostante il turno di riposo concesso dalla Lega (si recupererà il 19 aprile la sfida contro Avellino) per l’impegno europeo (non andato a buon fine) contro l’Olympiacos che ha eliminato in settimana la squadra di Simone Pianigiani per 3-1 nei quarti di Eurolega.

    La Bennet vince nell’anticipo contro Teramo e si porta al secondo posto da sola dietro a Siena capoclassifica. Gara difficilissima per i lombardi che trionfano solo negli ultimi secondi di gioco e ringraziano Mazzarino (autore di 17 punti), Markoishvili (13) e Micov (11), mentre per i padroni di casa non bastano i 22 punti di Fultz.

    Milano approfitta dei KO di Sassari e Pesaro (rispettivamente a Varese ed a Montegranaro con la Scavolini che perde dopo un tempo supplementare) per agganciarle in classifica. Lo scontro diretto contro Venezia (anche l’Umana raggiunta a quota a 30 punti dall’Armani Jeans) viene risolto da Ioannis Bourousis capace di giocare una signora partita da 27 punti, autentico trascinatore della squadra di coach Sergio Scariolo. Ai veneti non bastano le buone prove di Szewczyk che chiude con 17 punti, di Slay e Young (entrambi con 14 punti alla fine).

    Emporio Armani Milano | © ELIO CASTORIA/AFP/Getty Images

    Arriva dopo un tempo supplementare invece il successo di Roma contro la Benetton Treviso: è Datome con 4 tiri liberi consecutivi a decidere la gara, per il giallorosso alla fine ben 23 punti ai quali si devono aggiungere anche i 20 punti di Varnado. Per gli ospiti da segnalare la grande performance di Goree con 25 punti.

    Bene anche Bologna che si impone facilemnte su Biella: brillano in 3 tra le fila della Virtus, Koponen infila 13 punti, Poeta arriva a quota 15 e Sanikidze contribuisce con 12 punti. Tra i piemontesi si mette in evidenza Coleman con 25 punti (quasi la metà dei punti totali di squadra), poi per il resto l’Angelico produce troppo poco per impensierire gli emiliani.

    Infine quinta sconfitta interna consecutiva per Caserta che ora rischia grosso in fondo alla classifica: a sbancare il parquet dei toscani è Cremona che vince l’importante scontro diretto grazie ai 24 punti di un super Allen.

    RISULTATI SERIE A VENTISETTESIMA GIORNATA (riposo per Casale Monferrato):

    Banca Tercas Teramo vs Bennet Cantù 69-74
    Cimberio Varese vs Banco di Sardegna Sassari 85-79
    Otto Caserta vs Vanoli Braga Cremona 74-77
    EA7 Emporio Armani Milano vs Umana Venezia 79-70
    Fabi Shoes Montegranaro vs Scavolini Siviglia Pesaro 79-77 (overtime)
    Canadian Solar Bologna vs Angelico Biella 62-53
    Acea Roma vs Benetton Treviso 102-99 (overtime)
    Montepaschi Siena vs Sidigas Avellino 19 aprile ore 20:30

    CLASSIFICA

    1. Montepaschi SI 36
    2. Bennet Cantù 32
    3. Banco di Sardegna SS 30
    4. Scavolini Siviglia PS 30
    5. Umana VE 30
    6. EA7 Emporio Armani MI 30
    7. Canadian Solar BO 30
    8. Sidigas AV 26
    9. Cimberio VA 26
    10. Virtus Roma 24
    11. Angelico BI 22
    12. Benetton TV 22
    13. Fabi Shoes MGR 22
    14. Otto CE 20
    15. Vanoli Braga CR 20
    16. Banca Tercas TE 16
    17. Novipiù Casale Monferrato 12

  • NBA, New York perde Lin ma batte Cleveland. Bene Spurs e Lakers

    NBA, New York perde Lin ma batte Cleveland. Bene Spurs e Lakers

    I New Orleans Hornets di Marco Belinelli (solo 8 punti al cospetto del suo idolo Kobe Bryant) pur rabberciati visti i tanti infortuni sfiorano l’impresa a Los Angeles contro i Lakers: a salvare i gialloviola sono i lunghi Bynum (19 punti e 10 rimbalzi) e Gasol (21 punti ed 11 rimbalzi). Bryant dopo l’orrendo 0/15 dal campo nei primi 3 quarti segna tutti i suoi 11 punti nell’ultimo periodo e con una tripla opera il sorpasso della sua squadra a 20 secondi dal termine (3/21 al tiro alla fine). Per gli ospiti Jack piazza 18 punti e 10 assist ma sbaglia il tiro della vittoria nei secondi finali.

    Serata dolce ed amara per i New York Knicks: Jeremy Lin comunica che dovrà operarsi per risolvere il suo problema al menisco (per lui forse stagione finita), stop che si aggiunge a quello di Stoudemire (anche per lui campionato a rischio) ma i bluarancio battono i Cleveland Cavaliers e proseguono nella marcia playoff. Top scorer è Smith con 20 punti e 9 rimbalzi, Anthony ne aggiunge 19 e Chandler va in doppia doppia (14 punti e 12 rimbalzi). Per i Cavs si salvano Jamison con 13 punti e Gee con 12, Irving out per alcuni guai fisici.

    I Sixers operano una grande rimonta nell’ultimo quarto e mandano KO gli Hawks: decisivo Brand con una doppia doppia da 25 punti e 10 rimbalzi mentre ad Atlanta serve a poco la super gara di Josh Smith con 34 punti, 9 rimbalzi e 5 assist uscito prematuramente per raggiunto limite di falli.

    Detroit soffre più del previsto contro il fanalino di coda della Lega, i Bobcats: Bynum con un tiro da 3 punti manda le 2 squadre all’overtime, dove Prince (24 punti) e Jerebko (18) fanno la differenza. Per Charlotte 16 punti e 10 assist di Augustin e 20 punti e 9 rimbalzi di Mullens.

    Carmelo Anthony, New York Knicks | © Christopher Pasatieri/Getty Images

    Memphis ottiene un importante successo a Milwaukee: è Mayo a trascinare la squadra del Tennessee con 24 punti dalla panchina, Gay e Gasol aggiungono 2 doppie doppie (17 punti e 10 rimbalzi per il leader dei Grizzlies, 13 punti e 15 rimbalzi per lo spagnolo). Ai Bucks non bastano i 24 punti di Jennings, i 20 a testa di Gooden ed Ilyasova (per lui anche 16 rimbalzi), delude ancora il neo acquisto Monta Ellis (8 punti con 2/12 dal campo).

    San Antonio prosegue nel suo buon momento di forma e supera i Pacers: ritornano a splendere tutti insieme i Big Three degli Spurs con Duncan a quota 23 punti ed 11 rimbalzi e Parker e Ginobili che piazzano 18 punti a testa. Indiana combatte ma esce sconfitta nonostante i 18 punti ciascuno di Granger e George ed i 30 punti in combinata (equamente divisi) di West ed Hibbert.

    I Clippers insidiano i Lakers nella Pacific Divison battendo i Jazz: decisivi per il risultato i soliti noti Paul (26 punti) e Griffin (24). Utah prova a rispondere con Jefferson (26 punti) e Millsap (18) ma alla fine deve inchinarsi alla superiorità degli avversari.

    Nella sfida tra povere i Nets sbancano il parquet dei Kings: ottima la prova di Morrow che infila 24 punti mentre Deron Williams contribuisce con 19 punti e 15 assist. A Sacramento non serve la prova a tutto tondo di Evans (23 punti, 6 rimbalzi, 5 assist e 4 recuperi) a condannare i padroni di casa la poca vena realizzativa di Cousins (strepitoso invece nelle uscite precedenti) che segna solo 4 canestri per 14 punti complessivi.

    Risultati NBA 31 marzo 2012

    Los Angeles Lakers-New Orleans Hornets 88-85
    Lak: Gasol 21, Bynum 19, Bryant 11
    N.O.: Jack 18, Smith 17, Vasquez 12

    New York Knicks-Cleveland Cavaliers 91-75
    N.Y.: Smith 20, Anthony 19, Chandler 14
    Cle: Jamison 13, Gee 12, Sloan 10, Parker 10

    Philadelphia 76ers-Atlanta Hawks 95-90
    Phi: Brand 25, Iguodala 18, Turner 13
    Atl: Smith 34, Joe Johnson 15, Hinrich 8, Teague 8, Green 8

    Detroit Pistons-Charlotte Bobcats 110-107 (overtime)
    Det: Prince 24, Jerebko 18, Bynum 17
    Cha: Mullens 20, Williams 17, Augustin 16

    Milwaukee Bucks-Memphis Grizzlies 95-99
    Mil: Jennings 24, Gooden 20, Ilyasova 20
    Mem: Mayo 24, Gay 17, Randolph 13, Gasol 13

    San Antonio Spurs-Indiana Pacers 112-103
    S.A.: Duncan 23, Parker 18, Ginobili 18
    Ind: Granger 18, George 18, West 15, Hibbert 15

    Sacramento Kings-New Jersey nets 99-111
    Sac: Evans 23, Cousins 14, Thornton 13
    N.J.: Morrow 24, Deron Williams 19, Wallace 18

    Los Angeles Clippers-Utah Jazz 105-96
    Cli: Paul 26, Griffin 24, Foye 17
    Uta: Jefferson 26, Millsap 18, Hayward 14

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • Basket NCAA, la Finale sarà Kentucky-Kansas

    Basket NCAA, la Finale sarà Kentucky-Kansas

    Sarà Kentucky University contro Kansas University la Finale del College basket, ultimo appuntamento della stagione NCAA che si disputerà nella notte italiana tra lunedì e martedì a New Orleans.

    Kentucky, grande favorita nella corsa al titolo visto l’enorme talento a disposizione in squadra (in primis la probabile prima scelta assoluta al prossimo Draft, Anthony Davis) ha battuto nel sentito derby Louisville (i 2 atenei distano appena un’ora di machhina l’uno dall’altro) per 69-61, mentre Kansas dopo una gran rimonta ha avuto la meglio su Ohio State per 64-62.

    KENTUCKY-LOUISVILLE: La squadra di Calipari vince l’infuocato derby contro Louisville (guidata in panchina dal rivale Pitino) in un match che è stato gestito al meglio dai Wildcats. Partita sempre in controllo per Kentucky nonostante la tanta grinta ed il grandissimo cuore dei Cardinals che hanno fatto di tutto e messo in campo tutte le risorse possibili per contrastare una squadra che secondo molti esperti non sfigurerebbe neanche in NBA, questo per far capire il livello di talento del roster di Kentucky che probabilmente vedrà tutti i titolari lasciare a fine anno per trasferirsi nella NBA. Una spanna sopra gli altri il fenomenale Anthony Davis, destinato alla prima chiamata assoluta nel Draft di giugno, che ha spazzato via quasi da solo gli avversari con una prova da 18 punti, 14 rimbalzi e 5 stoppate. A dare man forte al lungo dei ‘Cats è stato l’altro talento Kidd-Gilchrist, atleta sensazionale che sa far tutto sia in attacco che in difesa.

    Anthony Davis | © Ronald Martinez Getty Images

    KANSAS-OHIO STATE: Gara dai 2 volti quella invece giocata tra Jayhawks e Buckeyes. Il primo tempo è appannaggio di quest’ultimi ed Ohio State vola sul +13 al 14esimo e chiude sul +9 all’intervallo. Nella ripresa però Kansas riemerge dall’inferno e guidata da Thomas Robinson (19 punti ed 8 rimbalzi) e Johnson inizia a limare il distacco e grazie alle intuizioni di coach Bill Self (che chiude i rifornimenti sotto canestro alla stella di Ohio Jared Sullinger) trova la parità a 2 minuti e mezzo dal termine con Releford. Johnson porta a +3 i Jayhawks e gli ultimi disperati tentativi di Ohio State non servono per portare a casa la semifinale.

    Come già detto in precedenza, lunedì sera negli States ci sarà l’atto conclusivo ed a meno di miracoli sarà impossibile fermare Davis, Kidd-Gilchrist ed i Kentucky Wildcats.