Grande prova, nella notte, dei New York Knicks sul parquet amico del Madison Square Garden. La squadra di Mike D’Antoni abbatte gli Indiana Pacers 132-89 seppellendo i poveri gialloblu sotto una valanga di 43 punti.
Dominio assoluto dei padroni di casa in ogni quarto e soprattutto, cosa ancor più importante, in ogni singolo aspetto del gioco. Certo i Pacers in questo momento non sono per nulla un test attendibile ma visto che in NBA tutte le partite presentano i loro gradi di difficoltà (e i Knicks ne sanno qualcosa visto che 3 giorni fa sono stati battuti dai cugini dei New Jersey Nets, fanalino di coda della lega con sole 3 vittorie in 33 partite!) la vittoria deve essere presa come un punto importante per dare una svolta alla stagione (visto anche il ritorno in squadra di una pedina fondamentale come Nate Robinson) e tentare di accaparrarsi un posto nei play off che ormai manca da troppo tempo nella “Grande Mela”. Ottime le prove di Wilson Chandler con 23 punti e David Lee con 22 e 16 rimbalzi. Ma non può non menzionarsi il giocatore che più di tutti sta avendo una crescita esponenziale spaventosa, ovvero Danilo Gallinari. Il talento italiano, dopo aver saltato quasi tutta la stagione passata per guai alla schiena, sta disputando ora un’annata eccezionale, visto che ai fatti è come se fosse un esordiente. Le sue cifre parlano chiaro: quasi 15 punti a partita, 5 rimbalzi catturati per sera, quasi 2 assist, 1 stoppata e 1 palla recuperata. Il tutto in 30 minuti di impiego di media e con una percentuale da 3 punti più che ottima (41%). La stagione di New York è arrivata ad un bivio cruciale: se la continuità di rendimento sarà rispettata anche gli arancioblu diranno la loro nella post-season. Il talento come base portante c’è e non manca neanche la buona volontà di continuare a migliorare. Le prossime gare sveleranno le possibili ambizioni del gruppo di D’Antoni.
Autore: slevin
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NBA: Gallinari show e New York stende Indiana
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Felipe Melo: “Io resto alla Juve”
Sono passati quasi 6 mesi dal suo acquisto e dall’arrivo in maglia bianconera, ma in tutto questo lasso di tempo non è riuscito a trovare, nel vero senso della parola, il ritmo giusto e la continuità di rendimento. Stiamo parlando di Felipe Melo, tecnico e combattivo centrocampista brasiliano che per essere strappato alla Fiorentina ha richiesto un ingente investimento da parte della Juventus, una cifra molto elevata pari a 25 milioni di euro. In un’intervista rilasciata a Globoesporte il mediano rivela:
“Mi sento rinato e non ho alcuna intenzione di lasciare la Juventus. Non ho mai pensato alla cifra che ha speso la Juventus per comprarmi, non l’ho mai presa in considerazione. Voglio dimostrare che non hanno commesso un errore a pagarmi così tanto“.
E alla fine tende a precisare dei concetti molto chiari nella sua mente:
“Ero stanco primo della pausa di fine anno e avevo bisogno di riposarmi. M adesso mi sento rinato e non voglio lasciare la Juventus“.
Dichiarazioni che piaceranno sicuramente ai tifosi juventini, visto che vorrebbero veramente vedere in campo chi dà l’anima per la squadra e si dimostra combattivo in ogni singolo aspetto del gioco. Qualità che in questo periodo di brutti risultati sono mancate un pò a tutti i componenti della rosa, forse con l’unica eccezione di Martin Caceres.
Dopo Buffon, che nei giorni scorsi aveva chiamato il gruppo ad una pronta uscita dalla crisi, ora anche Felipe Melo spazza via i dubbi sul suo futuro e sulle sue buone intenzioni agonistiche. Che stia spuntando, per la società torinese, la luce in fondo al Tunnel? -
Calciomercato: Tiago verso Madrid
L’atletico Madrid ha deciso di pescare rinforzi nella rosa della Juventus.
Dopo aver definito il passaggio in prestito di Molinaro, ora le attenzioni sarebbero puntate sul portoghese Tiago, che già in passato è stato accostato più e più volte ai “Colchoneros”. Anche per Tiago la formula sarebbe quella del prestito con diritto di riscatto a favore del club iberico.
Se l’affare dovesse concludersi positivamente, la società bianconera avrebbe pronto il sostituto che risponde al nome di Cristian Ledesma.
Il laziale, vista la vertenza molto simile a quella che ha portato Pandev a svincolarsi dalla società biancoceleste, ha un costo molto contenuto (sui 5 milioni di euro), ma tanta qualità e quantità che al momento sarebbe oro colato per il debole centrocampo juventino. Ma alcune voci danno la società di corso Galileo Ferraris anche su Gaetano D’agostino, regista che già in Estate era stato ad un passo dal vestire la storica maglia a strisce bianconera, prima che venisse portata a termine l’operazione Felipe Melo. Meno attendibili le voci su un interessamento per lo spagnolo Zapater del Genoa. Ma il vero obiettivo per il centrocampo resta sempre, come già detto, Cristian Ledesma per l’ottimo rapporto qualità-prezzo. -
Calciomercato: Chelsea sempre in pressing su Pazzini
Il Chelsea di Carletto Ancelotti sarebbe sempre più interessato a Pazzini.
Il giovane attaccante doriano non avrebbe nessuna difficoltà, vista la crescita tecnica e agonistica esponenziale da quando è approdato a Genova, sponda blucerchiata, a sostituire l’ivoriano Didier Drogba nell’attacco dei Blues vista la partenza di quest’ultimo per la coppa d’africa.
Ma ci sono ultertiori indiscrezioni che parlano di un possibile accordo sulla base di ben 22 milioni di euro, col Chelsea che sarebbe disposto a lasciare il forte attaccante toscano in prestito alla Samp fino a Giugno per poi portarlo finalmente a Stamford Bridge, arrangiandosi momentaneamente con il solo Anelka che verrebbe dirottato come punta centrale per sostituire il solito Drogba. -
Calciomercato: Juve, idea Dzeko!
Sarebbe Edin Dzeko il rinforzo ideale per l’attacco della Juventus.
Secondo alcune indiscrezioni il forte attaccante bosniaco è in vetta alla lista delle preferenze stilata dai dirigenti di corso Galileo Ferraris. Il giovane bomber del Wolfsburg (classe 1986), del resto, è senza dubbio uno dei migliori talenti del Vecchio Continente: ha tecnica, ha fisico, ha senso del gol. Ed ha anche una quotazione piuttosto elevata che oscilla dai 22 ai 30 milionioni di euro.
Ecco perchè forse nella trattativa potrebbe prendere una parte importante il brasiliano Amauri che verrebbe inserito come contropartita tecnica, visto anche il deludente avvio di campionato. Ma non ci sarebbe da sorprendersi se la Juventus mettesse sul tavolo tutti i soldi necessari solo ed esclusivamente in contanti, anche perchè su Dzeko vigila sempre il Milan che già l’estate precedente aveva provato a prenderlo per puntellare l’attacco. Alla fine però i dirigenti tedeschi tirarono un pò troppo la corda sul prezzo e non se ne fece più nulla e la società rossonera virò decisa su Huntelaar. Dzeko ha voglia, inoltre, di mettersi alla prova in una squadra che abbia maggiore storia e ambizioni rispetto al Wolfsburg, club in cui il centravanti milita con successo dal 2007 (68 presenze, 39 reti). La Juventus è pronta a dare battaglia a suon di milioni, nei prossimi giorni (o nelle prossime ore, perchè no!) si attende la risposta del Milan. -
Calciomercato: Mega offerta del Real Madrid per Wayne Rooney
Secondo voci provenienti dalla Spagna, il Real Madrid avrebbe pronta una mega offerta per il Manchester United per strappargli il gioiello e punta di diamante della squadra inglese Wayne Rooney.
A dare notizia della pazzesca offerta di 60 milioni di sterline (circa 68 milioni di euro!) è il Daily Star, citando una fonte vicina agli ambienti merengue:“Rooney è l’obiettivo primario del mercato nella prossima estate e il Real Madrid cercherà di strapparlo allo United proprio come ha fatto l’anno scorso con Cristiano Ronaldo. Il Real farà tutto il possibile per mettere Rooney sotto contratto“.
La raccomandazione per portare nella Liga il fuoriclasse inglese sarebbe arrivata, come facile immaginare, dal suo ex compagno allo United Cristiano Ronaldo:
“Sono convinto che Rooney sarebbe uno spettacolo al Real Madrid, lo conosco benissimo e posso assicurare che sarebbe un trionfo per la Liga“.
Il portoghese avrebbe infatti dissuaso il Presidentissimo Florentino Perez dal perseguire l’acquisto di Sergio Aguero (l’obiettivo primario segnalato da Jorge Valdano, il direttore generale del Real) forte attaccante argentino che milita nei rivali storici del Real Madrid, ovvero l’Atletico Madrid.
E sarebbe una campagna acquisti faraonica la prossima (così come lo è stata la precedente con Kakà e proprio Cristiano Ronaldo approdati al Bernabeu), visto che pochi giorni fa è circolata una voce secondo la quale, con lo stesso metodo usato per strappare Ronaldo al Manchester, Franck Ribery, asso francese del Bayern Monaco, sarebbe stato preso dal Real per 55 milioni di euro. Giocatori che cambierebbero i connotati della squadra della capitale spagnola trasformandola in una vera e propria corazzata inarrestabile. Resta da vedere se le voci troveranno conferma oppure tutto sia infondato e basato solo su pure supposizioni. Ed è proprio su questa seconda ipotesi che tutti i maggiori club europei di calcio spererebbero, per non vedersi letteralmente distrutti da un’armata che potrebbe lasciare un grandissimo segno nella storia del calcio. -
Buffon: “Juve, ti voglio carica su tutti i fronti”
Tornato ad allenarsi a soli 20 giorni dall’operazione al ginocchio sinistro, Gianluigi Buffon, portierone della Juventus e della nazionale italiana, dà la carica non solo ai suoi compagni ma a tutto l’ambiente bianconero. E lo fa nel suo solito stile, ricco di determinazione e sempre diretto, senza fronzoli e giri di parole inutili, centrando subito il cuore del problema:
“Spero che le ultime prestazioni del 2009 restino un brutto ricordo. Dobbiamo tornare ad essere la vera Juve. Ora c’è il campionato, poi arriverà la Coppa Italia e a febbraio l’Europa League: vogliamo giocarci tutto fino in fondo. Sono fiducioso: ho visto grande attenzione e impegno da parte di tutti. Manninger farà bene, come ha sempre fatto quando mi ha sostituito“.
Buffon ha voluto incoraggiare proprio il suo “vice” difendendolo dalle critiche piovutegli addosso dopo la scialba prestazione fornita contro l’Al Ittihad:
“Sono sicuro che farà bene, come è accaduto nella altre occasioni in cui è stato chiamato a sostituirmi”.
E non dimentica neanche i colleghi, rivolgendo un pensiero anche al portiere Edwin Van Der Saar, colpito proprio in questi giorni da un grave avvenimento familiare.
“Tutti noi, gli juventini e tutto il mondo del calcio gli siamo vicini in questo momento delicato“.
Ha voglia di ripartire, il numero 1 bianconero, e vuole trascinare con sè anche i compagni e i tifosi rimasti delusi e perplessi dal momento di difficoltà avuto in questi ultimi mesi dalla Juventus. La prima del 2010 però non sarà facile, contro il Parma rivelazione del campionato, e anche la squadra che ha lanciato Buffon in serie A:
“Il Parma è una delle rivelazioni di questo campionato, gioca bene, ha un gruppo affiatato e ottiene risultati importanti. Devo ammettere che questo mi fa piacere, perché ho ricordi splendidi della mia esperienza a Parma. Non sarà facile uscire dal Tardini con i tre punti, ma so che i ragazzi ce la metteranno tutta e spero davvero che ce la facciano. Una vittoria sarebbe un segnale importante e il modo migliore per iniziare il 2010 con il piede giusto“
Buffon si è anche soffermato a parlare con Roberto Bettega che oggi ha seguito attentamente tutto l’allenamento della squadra (e non solo, perchè in questi giorni non è mai mancato ad un allenamento e ha avuto modo di osservare l’ambiente anche durante la trasferta a Jeddah), e poi si è fermato a parlare in campo proprio con il portiere della Juve. Un lungo confronto, un colloquio molto fitto, in cui i due probabilmente si sono scambiati le opinioni su come uscire da questo momento delicato. Il lavoro da fare è molto. E non mancheranno certamente ostacoli e difficoltà, ma il nuovo vice Direttore Generale non ha paura e cerca di capire anche i pensieri dei pilastri della squadra per poter lavorare con più tranquillità, e sicuramente Gigi Buffon è uno dei pilastri più importanti e fondamentali.
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NBA: Far West a Washington, Arenas e Crittenton si puntano le pistole
A Washington, e più precisamente nello spogliatoio dei Wizards, la situazione sta precipitando e assumendo connotati sempre più da cronaca nera.
I fatti: la Vigilia di Natale un duro confronto tra Gilbert Arenas e Javaris Crittenton all’interno dello spogliatoio si sarebbe concluso con i due giocatori a puntarsi una pistola l’uno contro l’altro, secondo quanto raccontato al quotidiano New York Post da una fonte all’interno dell’Nba. “E’ un episodio che non ha precedenti nella storia dello sport” ha commentato Billy Hunter, direttore esecutivo dell’associazione giocatori.
Arenas è già sotto inchiesta dalla lega perchè pochi giorni prima sono state rinvenute armi nel suo armadietto al Verizon Center. Proprio il numero 0 sarebbe stato il primo ad estrarre l’arma, secondo alcune testimonianze, contro Javaris Crittenton, reo di essere stato troppo fastidioso nella richiesta di poter aver azzerato un debito di gioco che pendeva nei confronti di Gilbert Arenas. Crittenton alla vista dell’arma avrebbe fatto altrettanto puntando la propria contro il “compagno-nemico”.
E sarebbe stato, secondo molte indiscrezioni, proprio questo episodio a portare al rinvenimento delle armi nell’armadietto di “Agent Zero”. La guardia dei Wizards aveva dichiarato anche di aver portato le armi al Verizon Center per non tenerle più a casa dopo la nascita del suo terzo figlio, aveva negato il confronto con Crittenton, scherzando sulla questione armi: “L’unico a cui le ho mostrate all’interno dello spogliatoio è l’addetto alla sicurezza a cui le ho date perché le consegnasse alla polizia – ha detto Arenas, già dichiaratosi colpevole di possesso illegale di arma da fuoco nel 2003, quando giocava a San Francisco con i Golden State Warriors -. In realtà tutte quelle pistole mi servivano per rapinare banche nel fine settimana”. Dopo questo episodio oltre alla lega che ha l’indagine interna tuttora in corso, sta indagando anche l’FBI interessata alla scommessa che ha dato origine allo scontro. I Federali sono molto sensibili al tema dopo lo scandalo Tim Donaghy, l’ex arbitro che ammise di scommettere sulle partite e fornire informazioni agli allibratori. Per Quanto riguarda la questione dei giocatori, la lega molto probabilmente multerà e squalificherà sia Crittenton che Arenas per svariate partite, dato che il regolamento vieta nel modo più categorico di introdurre armi da fuoco nei palazzetti e di portarle con sè nelle trasferte di squadra.
Al filone di indagini potrebbe aggiungersi anche la polizia metropolitana di Washington le cui leggi consentono il trasporto di un’arma da fuoco ai privati cittadini in circostanze molto limitate, come per andare a registrarle o al poligono di tiro. Ne sa qualcosa Lonny Baxter, 30enne ex Montepaschi Siena che nel 2006 scontò 60 giorni di prigione per aver estratto una pistola calibro 40 a pochi isolati dalla Casa Bianca. Il giocatore era arrivato ad un accordo con la pubblica accusa, ma il giudice lo rifiutò inasprendo la pena. L’allergia della capitale degli Stati Uniti alle armi è confermata anche dal nome che porta la sua squadra: fino al 1997 i Wizards si chiamavano Bullets, letteralmente proiettili, ma Abe Pollin, proprietario della franchigia, scelse di cambiare nome per evitare gli echi di violenza richiamati dal nome originale. Per Washington quello tra Arenas e Crittenton è solo l’ultimo episodio da cancellare di una stagione complicata: la morte dello storico patron a novembre, i problemi di Gilbert Arenas (tornato a pieno servizio dopo due anni travagliati) con compagni e staff tecnico, hanno portato ad una partenza con 20 sconfitte nelle prime 30 partite e ad un probabilissimo addio anticipato (a meno che non avvenga un vero e proprio miracolo sportivo) ai sogni di rilancio.