Autore: slevin

  • NFL, Super Bowl: New Orleans Saints sul tetto del mondo, battuti in finale gli Indianapolis Colts

    Dopo 43 anni di storia i New Orleans Saints si issano con pieno merito sul tetto del mondo, battono gli strafavoriti Indianapolis Colts per 31-14 e diventano i nuovi campioni di football americano, succedendo ai Pittsburgh Steelers.

    Successo veramente meritato per la franchigia della Louisiana che ha saputo recuperare una partita iniziata molto male riuscendo a chiuderla in modo trionfale contro avversari più che quotati per la vittoria finale. Pensare che solo 4 anni fa i Saints potevano abbandonare New Orleans, per trasferirsi in un’altra città a causa delle devastazioni causate dall’uragano Katrina, mette i brividi addosso e fa capire certamente come la competenza nello sport riesca sempre a condurre a traguardi non solo importanti, ma alcune volte anche storici. E finalmente la città della Louisiana può festeggiare dopo tanti anni di ricostruzioni e sofferenze; un piccolo, grande sorriso regalato a tutte quelle persone che hanno attraversato momenti bui e dfficili dai beniamini che corrono e si battono su un prato verde inseguendo un sogno che questa notte è divenuto realtà.

    I grandi sconfitti sono gli Indianapolis Colts, principalmente coach Caldwell, che non è parso impeccabile nella gestione della partita (al contrario del suo dirimpettaio Sean Payton che non ha sbagliato nulla!), e il quarterback Peyton Manning, che ha dovuto cedere il passo, pur disputando una buona gara, al collega-amico-rivale Drew Brees, leader vero e silenzioso che ha condotto, guidato e trascinato i suoi compagni per tutto l’incontro risultando il vero vincitore ed MVP del match. Sostanzialmente pesa come un macigno l’intercetto che ha permesso a New Orleans di chiudere la pratica. Brutta botta, questa sconfitta, per i Colts che ora si porranno i relativi interrogativi sul futuro.

    Il 44esimo Super Bowl in verità era partito molto bene per la franchigia dell’Indiana, che nel primo quarto aveva letteralmente dominato sia in attacco che in difesa e riuscendo a chiudere con un perentorio 10-0 frutto del field goal del kicker Matt Stover e del touchdown successivo del ricevitore Pierre Garçon, ragazzo di Haiti che sembrava scrivere una favola da dedicare alla popolazione del paese centoamericano, in questi giorni messo in ginocchio dalle terribili conseguenze di un terremoto altamente distruttivo. Ma la favola dei Colts era destinata a durare poco perchè nel secondo quarto tutto ciò che erano stati i biancoblu dell’Indiana, ad un cert punto lo erano diventati i nero e oro della Louisiana che andavano vicini al touchdown venendo murati sul limite e realizzavano 2 field goal che accorciavano le distanze all’intervallo sul 10-6, segnature per le quali si deve ringraziare il kicker Garrett Hartley.

    Nell’intervallo Payton richimava i suoi a proseguire sulla retta via, mentre forse coach Caldwell non si rendeva conto del pericolo imminente e mandava in campo i giocatori quasi allo sbaraglio, forse contando troppo sulla guida esperta e sapiente di Manning. I risultati si sono visti subito chiaramente: l’aggressività dei Saints ha portato il recupero del pallone già sul primo possesso e in seguito la segnatura da touchdown di Pierre Thomas che operava il primo (ma non ultimo) sorpasso della gara sul 13-10. Indy reagiva e con Joseph Addai operava il controsorpasso sul 17-13, in parte rimarginato da New Orleans da un calcio piazzato del solito Hartley per il 17-16. Il capolavoro dei Saints e di coach Payton è stato l’ultimo periodo: un 15-0 che ha annichilito gli avversari dato da un touchdown importantissimo di Jeremy Shockey (con relativa conversione da 2 punti da parte di Lance Moore, un vero capolavoro per come ha preso la palla ovale e l’ha trattenuta, così difficile che prima non era stata concessa la conversione e in un secondo tempo data giustamente dopo la chiamata del challenge da parte di coach Payton), e da un intercetto a 3 minuti dalla fine (costato molto caro a Manning e compagni) riportato in touchdown da Tracy Porter. Da questo momento in poi la partita è stata virtualmente chiusa con i Saints che hanno controllato le ultime sfuriate biancoblu.

    Indubbiamente la vittoria è stata meritatissima per New Orleans che, come già detto, ha saputo reagire e travolgere gli avversari che hanno dato l’impressione di superficialità, quasi credendo che la superiorità meritatasi con ottime prestazioni su tutti i campi della NFL, anche oggi avrebbe dovuto condurli alla vittoria quasi senza faticare, dimenticando che la gara in questione era “LA GARA”, la finale e la partita che tutti gli appassionati di football sognerebbero di poter giocare.
    Ora la stagione NFL chiude i battenti e dà l’appuntamento al prossimo anno, in attesa di vedere se con la nuova stagione ci sarà l’emergere di nuove squadre e di nuovi rapporti di forza o se le “big” riusciranno a restare sempre sulla cresta dell’onda.

    Guarda gli highlights di New Orleans Saints – Indianapolis Colts

  • Super Bowl: Tra poco il calcio d’inizio

    Meno di un’ora al calcio d’inizio del Super Bowl edizione 2009/2010 che metterà di fronte Indianapolis Colts e New Orleans Saints.
    Squadre trincerate nel silenzio più assoluto anche per tovare la giusta concentrazione e per non dare vantaggi ai rispettivi avversari. Al momento non ci sono novità dell’ultim’ora e pare che non ci siano stati intoppi negli allenamenti degli ultimi giorni (rigorosamente a porte chiuse) per quanto riguarda infortuni ed acciacchi. Probabilmente scenderanno in campo le formazioni migliori da schierare e soprattutto tutti i big che renderanno avvincente la partitissima.

    Per dovere di cronaca, i bookmakers danno per favoriti gli Indianapolis Colts.
    Ricordiamo anche il percorso verso questa finale compiuto dalle 2 franchigie: i Colts si sono sbarazzati di Baltimore (20-3) e dei New York Jets (30-17). I Saints hanno fatto fuori Arizona (45-14) e Minnesota Vikings (31-28 dopo l’overtime).

    Tra poco potremo sapere chi potrà fregiarsi dell’ambito titolo di campione del mondo.

  • Basket, Serie A: Roma batte Treviso ed effettua il sorpasso

    Nella 17esima giornata di Serie A, la Lottomatica Roma batte Treviso e la scavalca in classifica.
    Solita vittoria per il Montepaschi Siena, a farne le spese la malcapitata Scavolini Pesaro, l’Armani Jeans Milano espugna Ferrara e resta da sola al secondo posto approfittando della sconfitta di Caserta in casa contro Montegranaro.
    Napoli continua le sue brutte figure e perde 172(!) a 70 ad Avellino: va bene protestare ma non si dovrebbe mai scendere nel ridicolo!
    Cantù batte Cremona, la Virtus Bologna l’Angelico Biella.

    Risultati 17esima giornata 7/02/2010

    • Cimberio Varese-Banca Tercas Teramo 83-80
    • Lottomatica Roma-Benetton Treviso 100-76
    • Carife Ferrara-Armani Jeans Milano 56-66
    • Canadian Solar BO-Angelico Biella 79-66
    • Montepaschi Siena-Scavolini Spar Pesaro 90-76
    • Pepsi Caserta-Sigma Coatings Montegr. 65-75
    • Air Avellino-Martos Napoli 172-70
    • NGC Medical Cantu’-Vanoli Cr. 89-68

    Classifica

    1. Montepaschi SI 34 (17-0)
    2. Armani J. MI 24 (12-5)
    3. Pepsi CE 22 (11-6)
    4. NGC Cantu’ 20 (10-7)
    5. Canadian Solar BO 20 (10-7)
    6. Air AV 20 (10-7)
    7. Sigma C. MGR 20 (10-7)
    8. Lottomatica RM 18 (9-8)
    9. Benetton TV 16 (8-9)
    10. Banca Tercas TE 16 (8-9)
    11. Angelico BI 16 (8-9)
    12. Cimberio VA* 14 (8-9)
    13. Scavolini Spar PS 12 (6-11)
    14. Vanoli CR 10 (5-12)
    15. Carife FE 8 (4-13)
    16. Martos NA** -8 (0-17)
    * 2 punti di penalizzazione
    ** 8 punti di penalizzazione

  • NBA: Billups travolge i Lakers

    Risultati NBA del 5 febbraio 2010 Ancora una sconfitta casalinga per New York, contro i Bucks, a questo punto i playoff diventano un miraggio. Nella partita male Gallinari con soli 6 punti, in evidenza il solito Lee con la solita doppia doppia (32 punti e 15 rimbalzi). Momenti di luce per Indiana che nello scontro con Detroit esce vincente, Boston non trova fastidi nello sbarazzarsi dei Nets sempre più lanciati verso il peggior record della storia. La serie negativa di Chicago continua e questa volta sono gli Hawks a ringraziare, nello scontro diretto della Southwest Division Houston espugna Memphis, mentre a pochi chilometri di distanza gli Hornets vengono travolti in casa da Philadelphia. Phoenix vince a Sacramento, ma i risultati a sorpresa della notte sono 3: Washington con un tiro di Butler a 5 decimi dalla fine batte Orlando, dopo 4 anni Minnesota torna a vincere contro Dallas e lo fa nel modo più difficile, sul parquet dei Mavs. L’impresa però è tutta dei Denver Nuggets che danno una lezione a domicilio ai Los Angeles Lakers pur essendo privi per l’ennesima partita della stella Carmelo Anthony. E in assenza della luce di una stella si è accesa quella dell’altra, ovvero Chauncey Billups: career high da 39 punti con 9 triple su 13 tentativi! A nulla sono valsi i 33 del solito Kobe.

    • Indiana Pacers – Detroit Pistons 107-83
      (Ind: Granger 25, Rush 16, D. Jones 13 – Det: Gordon 26, Stuckey 16, Prince 10, Bynum 10)
    • Orlando Magic – Washington Wizards 91-92
      (Orl: Carter 21, Howard 20, Lewis 12, Nelson 12 – Was: Butler 31, Foye 22, Miller 9, Jamison 9)
    • Boston Celtics – New Jersey Nets 96-87
      (Bos: R. Allen 26, Rondo 17, Davis 13 – NJ: Lopez 19, Harris 17, Lee 12)
    • New York Knicks – Milwaukee Bucks 107-114
      (NY: Lee 32, Harrington 22, Chandler 19 – Mil: Ilyasova 25, Jennings 22, Mbah a Moute 16)
    • Atlanta Hawks – Chicago Bulls 91-81
      (Atl: Josh Smith 18, Johnson 18, Crawford 17 – Chi: Deng 20, Rose 19, Hinrich 13)
    • Memphis Grizzlies – Houston Rockets 83-101
      (Mem: Gasol 17, Randolph 14, Young 12 – Hou: Brooks 19, Ariza 17, Landry 17)
    • New Orleans Hornets – Philadelphia 76ers
      (NO: Stojakovic 23, Collison 17, West 11 – Phi: Young 19, Iguodala 14, Carney 13)
    • Dallas Mavericks – Minnesota Timberwolves 108-117
      (Dal: Nowitzki 21, Terry 20, Beaubois 17, Kidd 17 – Min: Flynn 19, Love 17, Hollins 15, Jefferson 15)
    • Sacramento Kings – Phoenix Suns 102-114
      (Sac: Greene 31, casspi 17, Evans 13 – Pho: stoudemire 30, Nash 23, Richardson 16)
    • Los Angeles Lakers – Denver Nuggets 113-126
      (Lak: Bryant 33, Gasol 17, Brown 13 – Den: Billups 39, Smith 27, Nenè 14)

    CLASSIFICHE NBA

  • NBA: Amar’è Stoudemire in partenza dai Suns

    Nonostante numerose smentite e frasi di circostanza i Phoenix Suns sono al lavoro in vista di una possibile cessione del lungo Amar’è Stoudemire. In questi giorni la dirigenza dell’Arizona starebbe intensificando i contatti con le franchigie interessate per cercare di chiudere prima dell’All Star Weekend. Stoudemire ha richiesto ai Suns il massimo salariale per il rinnovo del suo contratto, cosa che la dirigenza arancioblu non è disposta a concedere visti i tentativi di ridurre il monte ingaggi per via della crisi economica che coinvolge gli Stati Uniti in questo periodo.
    Secondo il sito Espn.com l’ultimo rumors vedrebbe ben avviata una trattativa con i Phildelphia 76ers che offrirebbero in cambio l’ala piccola Andre Iguodala e il centrone Sammy Dalembert. Per dovere di cronaca, la stessa coppia, potrebbe finire a Houston in cambio di Tracy McGrady, sempre secondo alcune voci di mercato provenienti dal Texas e dalla Pennsylvania
    Su Stoudemire comunque le squadre interessate sono in continuo aumento e, a giorni, potrebbe pure arrivare una nuova proposta dei Miami Heat che sono pronti ad mettere sul piatto Jermaine O’Neal e Michael Beasley. Sia la proposta Sixers che quella Heat sono molto vantaggiose per i Suns che perderebbero un giocatore per quanto bravo sia (che comunque a fine anno probabilmente sarebbe perso per l’impossibilità di esaudire le sue alte richieste) per ritrovarsene 2 di ottimo livello (e nel caso dell’offerta Heat, Beasley è un prospetto che potrà diventare anche più forte di Stoudemire vista la versatilità dell’ala grande ex Kansas State University).
    Attenzione però anche all’inserimento dei Cavs che stanno vedendo di trovare un’ala grande di livello e le attenzioni sono su Stoudemire appunto e Carlos Boozer degli Utah Jazz e questo sarebbe un ritorno visto che Boozer ha debuttato in NBA a Cleveland per poi trasferirsi ai Jazz.

  • NBA: LeBron James non si ferma più

    Risultati NBA del 4 febbraio 2010

    Il big match della notte, che metteva di fronte i 2 assi LeBron James dei Cleveland Cavaliers e Dwyane Wade dei Miami Heat si è concluso tutto a favore del primo che si è aggiudicato sia la sfida diretta che quella di squadra. I Cavs infatti hanno battuto gli Heat costruendo il successo su uno straordinario secondo tempo, visto che i primi 2 quarti erano stati molto equilibrati. Il “Re” dell’ NBA ha sfiorato l’ennesima tripla doppia terminando l’incontro con 36 punti 8 assist e 7 rimbalzi mentre il suo avversario nel secondo tempo è crollato dopo essere stato alla pari del fenomeno nel primo tempo, chiudendo con 24 punti ma con un pessimo 11/26 al tiro. James dà l’impressione di poter vincere una partita da solo in ogni momento dell’incontro, se decide che è ora di archiviare la pratica, pochi giocatori sono in grado di limitarlo e tenere la partita punto a punto. A memoria sembra di vedere la stessa caratteristica dominante di Michael Jordan, si deve perdonare lo scomodo paragone ma la realtà dei fatti, vedendo una partita di Cleveland, porta a questa conclusione. Nell’altro incontro della notte gli Spurs cadono contro i decimati Blazers guidati da un immenso LaMarcus Aldridge (28 punti e 13 rimbalzi), e soprattutto giocando uno spettacolare ultimo quarto corale che ha permesso il sorpasso su San Antonio che aveva la gara in pugno.

    • Cleveland Cavaliers – Miami Heat 102-86
      (Cle: James 36, S. O’Neal 13, Gibson 12, Hickson 12 – Mia: Wade 24, Beasley 21, J. O’Neal 14)
    • Portland Trail Blazers – San Antonio Spurs 96-93
      (Por: Aldridge 28, Webster 21, Miller 11 – SA: Ginobili 21, Parker 18, Hill 16)

    CLASSIFICHE NBA

  • Eurolega: Il Maroussi batte il Panathinaikos

    Si è completata la seconda giornata delle Top16 di Eurolega.
    Ad alcuni risultati sorprendenti di Mercoledì se ne sono aggiunti altri nella serata di giovedì: principalmente l’impresa è del Maroussi che sul proprio parquet è riuscito a battere la corazzata Panathinaikos, riuscendola a spuntare di soli 2 punti e condannano i “verdi” a restare ancora a 0 punti in classifica. Non se la passa meglio il Real Madrid di Ettore Messina che viene sconfitto dal Maccabi che riequilibra la situazione del girone (dove è inserita anche la Montepaschi Siena) allineando tutte e 4 le squadre a 2 punti. Nell’ultimo incontro disputato il Caja Laboral espugna il campo del Cibona.

    RISULTATI 03-04/02/2010

    Gruppo E

    • Partizan vs. Regal Barcelona 67 – 66
    • Maroussi BC vs. Panathinaikos 80 – 78

    Gruppo F

    • Efes Pilsen vs. Montepaschi Siena 88 – 78
    • Maccabi Electra vs. Real Madrid 81 – 76

    Gruppo G

    • Zalgiris vs. CSKA Moscow 68 – 83
    • Unicaja vs. Asseco Prokom 50 – 70

    Gruppo H

    • Olympiacos vs. BC Khimki 87 – 69
    • Cibona vs. Caja Laboral 75 – 78

    Classifiche

    Gruppo E

    Partizan 4 (2-0)
    Regal Barcelona 2 (1-1)
    Maroussi BC 2 (1-1)
    Panathinaikos 0 (0-2)

    Gruppo F

    Real Madrid 2 (1-1)
    Montepaschi 2 (1-1)
    Maccabi Electra 2 (1-1)
    Efes Pilsen 2 (1-1)

    Gruppo G

    Asseco Prokom 4 (2-0)
    CSKA Moscow 4 (2-0)
    Unicaja 0 (0-2)
    Zalgiris 0 (0-2)

    Gruppo H

    Olympiacos 4 (2-0)
    BC Khimki 2 (1-1)
    Caja Laboral 2 (1-1)
    Cibona 0 (0-2)

  • Super Bowl: -3 al calcio d’inizio

    E’ iniziato il countdown che porterà al Super Bowl, in programma domenica a Miami. Il calcio d’inizio è previsto per le 18.30 americane (mezzanotte e mezzo in Italia per gli appassionati che non vorranno perdersi l’attesissima sfida).
    La sfida tra Indianapolis Colts e New Orleans Saints vivrà soprattutto sul duello tra quarterback: il talento fenomenale di Payton Manning da una parte, quella dei Colts più propriamente, e la straordinaria concretezza di Drew Brees dall’altra, sponda Saints, che in questa stagione in quanto a concretezza e leadership offensiva non ha avuto solo che elogi. Ma sarà anche molto importante, in fase offensiva, vedere come si svilupperanno i giochi, visto che le 2 squadre sono fortissime sia sulle corse che sui lanci lunghi dei quarterback. E un ruolo fondamentale su questo punto lo giocheranno le difese: insuperabile o quasi quella di Indianapolis che mostra una durezza e una compattezza molto difficili da riscontrare in altre franchigie e che proprio per queste caratteristiche è molto ardua da superare. Leggermente diversa invece quella di New Orleans che bada molto di più a riconquistare il pallone tramite fumble o intercetti sui lanci lunghi per dei facili ritorni in touchdown in contropiede, quasi come se fosse un attacco mascherato da difesa, cosa che ha caratterizzato la squadra della Louisiana per gran parte della stagione!
    I Saints possono arrivare ad un traguardo storico, visto che la franchigia e la sua storia sono molto avari di successi, issarsi sul tetto del mondo potrebbe cambiare le cose per avere un futuro più luminoso e competitivo anche negli anni a venire.
    I Colts, oltre che per la gloria momentanea della vittoria del Super Bowl, giocano per la storia, visti i successi ottenuti da Payton Manning e compagni in questi anni, e mirano a diventare la migliore franchigia del decennio, sullo stesso piano dei formidabili New England Patriots di Tom Brady. Anche perchè Indianapolis al contrario di New England ha una delle formazioni più giovani della Lega, se non la più giovane (mentre i Patriots sono in leggero declino a causa di un’età non più verdissima) e potrebbero così continuare a vincere!
    Corrono i minuti e si avvicina il momento del kick off: manca poco per gustarsi un formidabile spettacolo, almeno così si spera scorrendo i nomi dei possibili protagonisti: Manning, Addai, Clark, Freeney, Garcon, Mathis, Wayne per Indianapolis, Brees, Bush, Colston, Thomas, Sharper, Shanle per New Orleans. Si spera non deludano le attese.

  • Eurolega: Il Partizan beffa il Barcellona

    Nella seconda giornata di top16 (che si completerà questa sera con gli ultimi 3 incontri) cade il Barcellona (prima sconfitta stagionale per Rubio e compagni) che vengono beffati a Belgrado 67-66 a pochi secondi dalla fine del tempo supplementare. Impressionante l’atmosfera nello stadio della capitale serba che ha spinto i propri beniamini al successo contro una delle formazioni più forti a livello continentale. Il Partizan ora guida il gruppo imbattuto. Nelle altre gare facile successo dell’Olympiacos di Josh Childress che ha battuto 87-69 il Khimki di Sergio Scariolo.Il CSKA espugna Kaunas mettendo sotto lo Zalgiris di 15 punti. Già detto ieri della sconfitta di Siena in Turchia, l’ultima partita ha visto il netto successo del Prokom sul campo dell’Unicaja (70-50).

    RISULTATI 03/02/2010

    • Partizan vs.Regal FC Barcelona 67-66 (overtime)
    • Efes Pilsen vs. Montepaschi 88-78
    • Zalgiris vs. CSKA Moscow 68-83
    • Unicaja vs. Asseco Prokom 50-70
    • Olympiacos vs. BC Khimki 87-69

    Oggi 04/02/2010

    • Maroussi BC vs. Panathinaikos
    • Maccabi Electra vs. Real Madrid
    • Cibona vs. Caja Laboral
  • NBA: Bene Gallinari, Lakers di misura su Charlotte

    Risultati NBA del 3 febbraio 2010

    Nelle partite della notte NBA vincono di misura i Los Angeles Lakers, che devono ringraziare una rimessa sbagliata dei Charlotte Bobcats sulla quale chiudono la partita a 5 secondi dalla fine. Da segnalare un piccolo problema di infortunio per Kobe Bryant che lo ha limitato a soli 5 punti, e le 534 vittorie da allenatore dei Lakers per Phil Jackson che diventa così il coach più vincente nella storia dei gialloviola, imitando Bryant che la scorsa partita era diventato il miglior marcatore della storia per la franchigia Californiana superando West. Vince anche New York, contro Washington: bene Danilo Gallinari che chiude con 15 punti e 9 rimbalzi e sfiora così la doppia doppia cosa che in stagione sta raggiungendo parecchie volte. Atlanta batte i Clippers, Philadelphia si impone dopo un supplementare contro i Bulls. Bene Andrea Bargnani che contro i derelitti Nets mette a segno 20 punti aiutando Toronto nel facile successo contro il fanalino di coda. Boston batte Miami e spedisce gli Heat sotto quota 500, percentuale poco rassicurante per aggiudicarsi un posto nella post season. Oklahoma espunga New Orleans, un grande Monta Ellis da 46 (massimo in carriera) punti non basta a Golden State per portare a casa il successo sul campo dei Mavericks. Utah passeggia sui resti di Portland che perde uomini per infortunio con una facilità spaventosa: la chiave del successo Jazz è Andrei Kirilenko, tornato ad altissimi livelli come non lo si vedeva da anni e quando AK47 gioca come sa i Jazz diventano molto pericolosi, visto che il Russo porta oltre una buona dote di punti, anche rimbalzi, assist sopraffini stoppate e qualche palla rubata, essendo un all aroud player in cui eccelle in tutte le categorie di gioco. San Antonio esce vincente da Sacramento ma soffre parecchio per evitare lasconfitta contro dei Kings sicuramente tenaci, ma la sorpresa arriva da Denver dove i Nuggets si sono lasciati beffare dai Suns, autori di una prova a dir poco autoritaria.

    • Los Angeles Lakers – Charlotte Bobcats 99-97
      (Lak: Odom 19, Bynum 17, Artest 14, Gasol 14 – Cha: Jackson 30, Mohammed 23, Murray 15)
    • New York Knicks – Washington Wizards 107-85
      (NY: Robinson 23, Lee 22, Gallinari 15, Chandler 15 – Was: Young 15, Foye 15, Blatche 14)
    • Atlanta Hawks – Los Angeles Clippers 103-97
      (Atl: Johnson 34, Crawford 22, Horford 16 – Cli: Kaman 17, Gordon 17, B. Davis 16)
    • Philadelphia 76ers – Chicago Bulls 106-103 (overtime)
      (Phi: Brand 26, Iguodala 25, Green 15 – Chi: Rose 30, Deng 17, Salmons 17)
    • Toronto Raptors – New Jersey Nets 108-99
      (Tor: Bosh 20, Bargnani 20, Wright 18 – NJ: Yi 15, Harris 15, Lee 14)
    • Boston Celtics – Miami Heat 107-102
      (Bos: R. Allen 23, Rondo 22, House 16 – Mia: Wade 30, Alston 15, Haslem 15)
    • New Orleans Hornets – oklahoma City Thunder 99-103
      (NO: Thornton 22, Stojakovic 15, West 15 – Okl: Durant 30, Westbrook 26, Green 14, Krstic 14)
    • Dallas Mavericks – Golden State Warriors 110-101
      (Dal: Terry 21, Nowitzki 20, Howard 19 – GS: Ellis 46, Maggette 20, Watson 14)
    • Utah Jazz – Portland Trail Blazers 118-105
      (Uta: Okur 28, Kirilenko 22, Matthews 16 – Por: Aldridge 27, Webster 20, Bayless 14)
    • Sacramento Kings – San Antonio Spurs 113-115
      (Sac: Evans 32, Hawes 18, Martin 15 – SA: Hill 23, Duncan 22, Ginobili 20, Blair 20)
    • Denver Nuggets – Phoenix Suns 97-109
      (Den: Smith 15, Nenè 15, Martin 14 – Pho: Stoudemire 20, Richardson 20, Nash 17)

    CLASSIFICHE NBA