Autore: slevin

  • NBA: Gallinari in ombra, Milwaukee distrugge i Knicks

    Brutta prestazione di Danilo Gallinari (solo 5 punti!) e i Milwaukee Bucks hanno la meglio sui Knicks. Ottima prova di Atlanta sul parquet dei Jazz (la squadra più in forma del momento assieme ai Thunder) e grazie ad un grande Joe Johnson gli Hawks espugnano Salt Lake City. Dopo la grande vittoria sui Cavs, i Bobcats si sono inceppati e non riescono più a vincere, questa volta battuti dai modesti Clippers. I nuovi Mavericks mettono in conto una nuova vittoria e a farne le spese sono i poveri Pacers che sprofondano sempre più giù. Il progetto di Washington inizia a dare i suoi frutti e i Wizards colgono un importante successo su Chicago.

    Risultati NBA del 22 febbraio 2010

    New York Knicks – Milwaukee Bucks 67-83
    (NY: McGrady 15, Lee 12, House 10 – Mil: Bogut 24, Salmons 15, Mbah a Moute 11)
    Washington Wizards – Chicago Bulls 101-95
    (Was: Blatche 25, Thornton 17, Foye 16 – Chi: Rose 22, Murray 16, Warrick 12)
    Dallas Mavericks – Indiana Pacers 91-82
    (Dal: Nowitzki 23,Terry 14, Haywood 13 – Ind: Ford 14, Murphy 10, Dunleavy 8, Price 8, Hibbert 8)
    Utah Jazz – Atlanta Hawks 100-105
    (Uta: Millsap 14. Price 13, Korver 13 – Atl: Johnson 28, Josh Smith 18, Crawford 17)
    Los Angeles Clippers – Chartlotte Bobcats 98-94
    (Cli: butler 20, Kaman 18, Gordon 11 – Cha: Wallace 32, Diaw 20, Thomas 10, Ratliff 10)

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  • NBA: Howard batte James

    Terzo KO di fila per i Cavaliers, a questo punto la squadra è in crisi e ad approfittare sono stati gli Orlando Magic. Spettacolare il duello tra James ed Howard ma alla fine il centro dei Magic porta a casa la vittoria. Denver asfalta Boston, a sorpresa gli Spurs cadono a Detroit. Nona vittoria consecutiva per i Thunder: gli ex Sonics sono lanciati all’inseguimento delle prime posizioni nella Western Conference, cosa che ad inizio anno quasi nessuno poteva prospettare (e nella notte ennesima gara con più di 25 punti per la stella Kevin Durant che ne mette 32). I nuovi Rockets vengono battuti a New Orleans in uno scontro diretto per l’ultimo posto disponibile per i playoff ad ovest, Golden State “ingabbia” gli Hawks e vince 108-104. Phoenix distrugge Sacramento e Utah espugna il parquet dei Trail Blazers restando attaccata ai Denver nuggets nella lotta per la seconda posizione, dietro i Lakers, sempre nella Western Conference (Boozer stratosferico con 22 punti e 23 rimbalzi).

    Risultati NBA del 21 febbraio 2010

    Orlando Magic – Cleveland Cavaliers 101-95
    (Orl: Howard 22, Nelson 18, Lewis 15 – Cle: James 33, O’Neal 20, Jamison 19)
    Denver Nuggets – Boston Celtics 114-105
    (Den: Billups 26, Anthony 23, Smith 19 – Bos: R. Allen 25, Garnett 15, Rondo 15, Daniels 15)
    Detroit Pistons – San Antonio Spurs 109-101
    (Det: Hamilton 27, Gordon 21, Stuckey 20 – SA: Duncan 29, Ginobili 21, Hill 17)
    New Jersey Nets – Memphis Grizzlies 94-104
    (NJ: Lopez 26, Harris 17, Yi 15 – Mem: Gay 29, Mayo 24, Randolph 18)
    Minnesota Timberwolves – Oklahoma City Thunder 107-109
    (Min: Love 19, Flynn 19, Brewer 18, Wilkins 18 – Okl: Durant 32, Westbrook 22, Green 17)
    New Orleans Hornets – Houston Rockets 102-94
    (NO: West 27, Collison 26, Peterson 15 – Hou: Budinger 18, Brooks 15, Martin 13)
    Golden State Warriors – Atlanta Hawks 108-104
    (GS: Curry 32, Ellis 26, Watson 15 – Atl: Johnson 31, Horford 26, Crawford 17)
    Phoenix Suns – Sacramento Kings 104-88
    (Pho: Richardson 26, Stoudemire 19, Hill 16 – Sac: Landry 18, Udrih 17, Greene 16, Evans 16)
    Portland Trail Blazers – Utah Jazz 89-93 (overtime)
    (Por: Roy 23, Miller 17, Aldridge 15 – Uta: Boozer 22, Williams 18, Matthews 12, Millsap 12)

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  • Liscio & Sbalascio: Zac resuscita la Juve, Mou contro il “Sistema”

    In questo turno assoluti protagonisti gli allenatori, chi nel bene e chi nel male.
    Tra i migliori come non si può citare Alberto Zaccheroni, che dal suo arrivo sulla panchina della Juventus ha restituito un pò di fiducia ad una squadra tremendamente in crisi, sia di identità che di gioco. Certamente la Juve non esprime un calcio spettacolare ma almeno ora è concreta e continua a fare punti, cosa importantissima per sperare di acciuffare un posto in Champions League per il prossimo anno. E con l’arrivo di Zac anche atleti molto in crisi come Diego ed Amauri hanno ripreso la strada giusta.
    Anche Massimiliano Allegri sta dimostrando di essere un grande allenatore. Il Cagliari vola e si sta proiettando verso zone che ad inizio anno sarebbero state molto inaspettate e forse erano poco più che un sogno anche nella testa dei tifosi più accaniti. La realtà invece sta dimostrando che se questa squadra resta unita può ambire anche all’obiettivo Champions League anche se dovrà combattere contro squadre che a livello di organico sono ancora superiori.
    Chiudiamo i migliori della settimana con Leonardo. Dopo le pesanti critiche e accuse rivolte dal patron Berlusconi per via della sconfitta interna in Champions patita col Manchester, c’è stata la risposta dell’allenatore rossonero che aiutato dall’unione del suo gruppo (vedi esultanza di Borriello dopo il gol) è riuscito a “zittire” immediatamente il suo Presidente. Deve ringraziare Ronaldinho (in un grandissimo momento di forma) e il già citato Borriello (che quando non è in campo come con lo United mostra quanto sia importante per questa squadra), ma le sue decisioni e le sue idee sono tutt’altro che da buttare.

    Passiamo ai peggiori: come non menzionare la caduta libera del Parma. Solo qualche mese fa, precisamente prima della ripresa del campionato il 6 gennaio, la squadra di Guidolin veleggiava a gonfie vele nelle primissime posizioni ed era la squadra rivelazione del torneo. Da quel momento in poi però una pericolosa involuzione ha colpito i ducali che ora sono pericolanti in classifica e dovranno guardarsi le spalle per non sprofondare nella lotta per non retrocedere.
    Anche l’Udinese non è messa bene, e a differenza del Parma dà l’impressione di una certa confusione societaria. E il tutto si riflette sulla squadra che non riesce a trovare continuità (ad esempio dopo la vittoria contro il Napoli) e vede il baratro del terz’ultimo posto sempre più vicino. Urgono rimedi se si vogliono evitare guai ulteriori.
    Peggiore della settimana ancora una volta Josè Mourinho. Gli atteggiamenti dello “Special One” sono tutt’altroche improntati al rispetto degli avversari, degli arbitri e anche dei tifosi. Dovrebbe capire che alcuni suoi gesti avrebbero anche il potere di aizzare gli animi dei tifosi “più caldi” e un pò più di autocontrollo sarebbe gradito. Se le 2 espulsioni di sabato sera fossero andate a suo favore (i provvedimenti di Tagliavento sono stati tutti ineccepibili!) sicuramente non avrebbe protestato, allora se le decisioni sono giuste ed esatte perchè inscenare sempre il solito teatrino? Mourinho, non preoccuparti, il sistema calcio non è contro l’Inter, oppure hai la memoria corta e non ricordi ciò che è stato a tuo vantaggio?

  • NBA: Charlotte batte Cleveland, Dallas espugna Orlando

    Seconda sconfitta consecutiva per Cleveland che perde a Charlotte. I Bobcats chiudono sul 3-1 la serie stagionale contro i Cavs. San Antonio cade a Philadelphia, dopo aver rifondato Washington batte anche Denver.
    Milwaukee espugna Detroit, Miami senza Wade va a vincere a Memphis.
    Tripla doppia per Darren Collison e gli Hornets distruggono i Pacers, i nuovi Mavericks vincono ad Orlando a cui non basta un’altra grande prestazione di Dwight Howard. Phoenix doma Atlanta, i Jazz si avvicinano ai Nuggets in classifica grazie alla vittoria sui Warriors, Boston continua la sua striscia positiva in trasferta e a farne le spese questa volta è Portland. Pur privi della loro stella e del loro leader Chris Bosh, i Raptors hanno vita facile contro i poveri Nets, portando ben 7 uomini in doppia cifra. Per Andrea Bargnani 13 punti a referto.

    Risultati NBA del 19 febbraio 2010

    Charlotte Bobcats – Cleveland Cavaliers 110-93
    (Cha: Jackson 29, Diaw 18, Wallace 17 – Cle: James 22, West 13, Williams 12)
    Philadelphia 76ers – San Antonio Spurs 106-94
    (Phi: Iguodala 20, Williams 20, Brand 18 – SA: Ginobili 24, Hill 18, Blair 12)
    Washington Wizards – Denver Nuggets 107-97
    (Was: Thornton 21, Howard 20, Blatche 18 – Den: Billups 28, Anthony 23, Nenè 17)
    Detroit Pistons – Milwaukee Bucks 85-91
    (Det: Hamilton 29, Stuckey 13, Jerebko 12, Prince 12 – Mil: Salmons 19, Ilyasova 16, Delfino 16)
    Memphis Grizzlies – Miami Heat 87-100
    (Mem: Gasol 22, Mayo 17, Randolph 16 – Mia: Beasley 30, Chalmers 18, O’Neal 18)
    Minnesota Timberwolves – Chicago Bulls 94-100
    (Min: Brewer 19, Flynn 14, Gomes 10, Jefferson 10 – Chi: Hinrich 20, Rose 19, Deng 18)
    New Jersey Nets – Toronto Raptors 89-106
    (NJ:Lopez 22, Harris 19, Lee 17 – Tor: Jack 18, Nesterovic 16, Calderon 16)
    New Orleans Hornets – Indiana Pacers 107-101
    (NO: West 29, Collison 18, Stojakovic 17 – Ind: Granger 29, Dunleavy 15, Hibbert 13)
    Orlando Magic – Dallas Mavericks 85-95
    (Orl: Howard 29, Carter 16, Nelson 16 – Dal: Nowitzki 23, Butler 16, Terry 16)
    Phoenix Suns – Atlanta Hawks 88-80
    (Pho: Stoudemire 22, Hill 16, Lopez 12 – Atl: Josh Smith 21, Johnson 19, Crawford 11)
    Portland Trail Blazers – Boston Celtics 76-96
    (Por: Miller 16, Aldridge 15, Bayless 14 – Bos: R. Allen 21, Garnett 16, Davis 10, Rondo 10)
    Golden State Warriors – Utah Jazz 89-100
    (GS: Watson 22, Maggette 14, Curry 13 – Uta: Boozer 30, Kirilenko 22, Miles 16)

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  • NBA: LeBron e Carmelo, che spettacolo!

    La seconda partita della notte è stata Cleveland Cavaliers contro Denver Nuggets.
    Innanzitutto è stato un match a dir poco avvincente in cui i Cavs (freschi della trade con Washington e Clippers anche se il nuovo acquisto Antawn Jamison era in abiti borghesi tranquillamente accomodato in panchina) hanno dovuto rimontare il vantaggio iniziale dei Nuggets. Passati a condurre però non hanno avuto la freddezza di chiudere l’incontro permettendo alla franchigia del Colorado di arrivare in parità negli ultimi minuti.
    Da quel momento in poi c’è stata un’altalena di emozioni con vantaggi di una parte e poi dell’altra, sorpassi, controsorpassi, break e giocate spettacolari quasi da togliere il fiato che si sono prolungate fino al decisivo tempo supplementare.
    Già, perchè per decidere l’incontro si è dovuti passare necessariamente per l’overtime. Tutto vissuto sul grandissimo duello tra LeBron James e Carmelo Anthony. I 2 infatti si sono risposti colpo su colpo, mettendo in scena uno spettacolo visto rare volte sui parquet NBA: il 15 dei Nuggets ha chiuso alla fine con 40 punti, 6 rimbalzi e 7 assist. Il fenomeno in maglia 23 invece ha collezionato 43 punti 13 rimbalzi, 15 assist e 4 stoppate!
    Duello memorabile dunque, per i palati più fini. Alla fine la sfida personale (a livello di cifre) è stata vinta da James, ma Anthony si è portato a casa la vittoria di squadra e soprattutto il tiro vincente ad un secondo dalla fine dell’overtime proprio in faccia a LeBron. Denver con questa vittoria in trasferta, sul campo più difficile dell’intera NBA si candida autoritariamente per il titolo. “W” dedicata a George Karl, tecnico dei Nuggets che l’altro giorno ha dichiarato di avere il cancro alla gola e che più in là sarà costretto a saltare qualche partita per via della chemioterapia. Dopo aver espugnato con autorità e facilità pochi giorni fa il campo dei Lakers, altra vittima illustre per le “pepite”che ora andranno tenute in seria considerazione da parte dei top team.
    I Cavaliers pagano la pessima serata ai tiri liberi di Shaquille O’Neal (0/6)
    che avrebbero dato sicuramente la vittoria ai padroni di casa se nei momenti decisivi e finali del match il centrone non avesse commesso gli errori. Si interrompe la striscia più vincente dei Cavs dopo 13 partite utili consecutive e nell’incontro c’è anche spazio per una piccola curiosità: LeBron James è il primo giocatore dopo Pete Maravich (che fece l’impresa nel lontano 1974!) a segnare più di 40 punti e ad aggiungerci più di 10 rimbalzi e almeno 15 assist. Ma ormai da “The King” è possibile aspettarsi di tutto, anche perchè non sembra esserci una sola cosa nel basket che quest’uomo non riesca a fare!

    Cleveland Cavaliers – Denver Nuggets 116-118
    (Cle: James 43, O’Neal 18, Hickson 14 – Den: Anthony 40, Billups 18, Martin 18)

  • NBA: Ray Allen guida Boston, Lakers battuti a domicilio

    Solo 2 partite disputate nella notte NBA, ma match di altissimo livello: i Lakers ricevevano allo Staples Center i Boston Celtics e i Cleveland Cavaliers ospitavano i Denver Nuggets.

    La sfida di Los Angeles ha sorriso ai Celtics che hanno battuto di misura i Lakers 87-86. La gara di Boston è stata veramente eccellente, ha sempre mantenuto il controllo della partita anche quando i californiani si sono fatti sotto riuscendo a mettere in alcune occasioni la testa avanti. Ma i biancoverdi del Massachusetts non hanno mai tremato e guidati da un Ray Allen chirurgico nel tiro dalla lunga distanza, sono riusciti ad avere la meglio. Derek Fisher ha avuto l’opportunità di vincere la partita per i gialloviola con l’ultimo tiro ad 1 secondo dal termine ma non si è neanche avvicinato al ferro. Kobe Bryant, in questo caso, avrebbe sicuramente fatto comodo, ma ancora il fenomeno col numero 24 sta cercando di recuperare dall’infortunio che lo ha costretto a saltare anche l’All Star Game. La vittoria dei Celtics su un parquet sempre ostico, dovrebbe essere un’iniezione di fiducia per gli uomini di Doc Rivers che venivano da un periodo sicuramente non brillantissimo ed entusiasmante ma proprio da questo successo dovranno ripartire per cercare di scalare qualche posizione nel ranking playoff. I Lakers invece ora dovranno certamente guardarsi dagli attacchi dei Denver Nuggets, sempre più in rimonta e sempre più insidiosi!

    Los Angeles Lakers – Boston Celtics 86-87
    (Lak: Gasol 22, Artest 15, Bynum 14 – Bos: R. Allen 24, Rondo 14, Perkins 13, Garnett 13)

  • NBA, mercato: McGrady a Sacramento, Martin a Houston

    Sarebbe clamoroso lo scambio che starebbero per portare a termine Sacramento Kings e Houston Rockets. Alla definizione dell’affare mancherebbero solo alcuni dettagli.
    In breve, a Houston passerebbero Kevin Martin, Sergio Rodriguez, Kenny Thomas e Hilton Armstrong, a Sacramento andrebbero Joey Dorsey, Carl Landry, Tracy McGrady e un conguaglio in denaro.
    Sembra dunque arrivata al termine la telenovela su McGrady anche se c’è ancora un altro possibile scenario: infatti i Kings (dopo aver fatto firmare una estensione contrattuale a Tracy, almeno così pare, ma le notizie sono molto confuse a riguardo!) lo spedirebbero ben “impacchettato” a New York per Jared Jeffries, Jordan Hill ed uno da scegliere tra Larry Hughes o Al Harrington.
    Oppure potrebbe chiedere un “taglio” ai Kings per andare in una squadra da titolo e al momento le ipotesi sono 2: Lakers e Cavaliers ovviamente.
    Insomma, si dovrà aspettare ancora un pò per districare questa ingarbugliata situazione e riuscire a vedere più chiaro in tutta la vicenda

  • NBA, mercato: Le ultime voci sugli scambi

    Si sta esaurendo il tempo utile per portare a termine eventuali scambi in NBA.
    Le ultime voci danno quasi per chiuso (come già scritto ieri), un accordo tra Celtics e Knicks per la trade che porterà l’esplosivo Nate Robinson in maglia biancoverde per Eddie House e, forse JR Giddens.

    I Chicago Bulls si stanno muovendo in 2 direzioni: dare a Milwaukee la guardia Salmons (come già scritto) in cambio di Hakeem Warrick e Joe Alexander. Il posto di Salmons sarebbe poi preso da Al Harrington, richiesto a New York in cambio di Tyrus Thomas e del contratto in scadenza (che farebbe molto comodo ai Knicks in vista di questa Estate per i free agent) di Jerome James.

    Non è andato in porto invece un possibile scambio tra i Golden State Warriors e i Memphis Grizzlies che prevedeva l’acquisizione da parte dei californiani di OJ Mayo che avrebbero dato alla franchigia del Tennessee Monta Ellis.

    L’ala grande degli Indiana Pacers Troy Murphy è finito nel mirino dei Milwaukee Bucks pronti a scambiare i soliti Warrick e Alexander.

    I Los Angeles Lakers si starebbero muovendo per trovare un playmaker di livello, visto il calo di rendimento di Derek Fisher, ormai molto in là con gli anni, ma i nomi sono tenuti segreti, in vista di un “botto” finale a sorpresa.

    Miami sta provando a strappare Amar’è Stoudemire ai Suns offrendo Michael Beasley e Jermaine O’Neal. Steve Kerr, G.M. di Phoenix, è chiamato ad una difficile decisione.

    Minnesota ha rifiutato tutte le proposte pervenute per Al Jefferson, in primis quella dei Bulls. A questo punto il forte centro difficilmente si muoverà da Minneapolis.

    Philadelphia, invece, dopo tante voci che davano imminente la partenza di Andre Igoudala e Samuel Dalembert, pare aver deciso di tenerli entrambi.

  • NBA: George Karl ha il cancro

    Una triste notizia si diffonde nel mondo della NBA: George Karl, allenatore dei Denver Nuggets, squadra di vertice della Lega americana, ha un cancro alla gola.
    La notizia è stata data proprio da Karl in una conferenza stampa alla quale ha partecipato anche il suo medico Jacques Saar.
    Molto commovente la conferenza stampa dell’ex North Carolina che più volte ha fermato la sua voce durante il discorso.
    L’ex coach dei Seattle Sonics e dei Milwaukee Bucks salterà diversi allenamenti e qualche partita a causa un rigoroso programma previsto per 6 settimane con un trattamento di radioterapia e chemioterapia.
    Solidarietà da tutta la squadra a partire da Chauncey Billups, playmaker e colonna portante dei Nuggets:

    Siamo tutti con lui e la sua famiglia, possiamo solo pregare per lui e vincere.”

    Karl ha dichiarato:

    Il mio desiderio è quello di fare tutto il possibile per stare con la mia squadra. Fondamentalmente, la mia convinzione è questa, è una squadra da titolo e voglio fare tutto il possibile per aiutare i miei ragazzi a continuare nella ricerca che tutti noi vogliamo.”

    Karl è uno dei pochi allenatori che col suo lavoro può far fare il salto di qualità ad una squadra e lo dimostrano i risultati ottenuti a Seattle (KO in finale NBA contro gli “imbattibili” Chicago Bulls di Michael Jordan del record 72 vinte e 10 perse in regular season) e a Milwaukee, portata alle vette delle classifiche NBA.
    Karl non molla, tiene duro e pensa al titolo!

  • NBA, mercato: Cleveland prende Jamison

    I Cleveland Cavaliers avrebbero messo sotto contratto l’ala grande dei Washington Wizards Antawn Jamison.
    La trade ha coinvolto 3 squadre perchè oltre a Cavs e Wizards anche i Los Angeles Clippers sono entrati nella trattativa.
    Il movimento incrociato delle 3 franchigie dovrebbe essere questo:

    – Antawn Jamison (di Washington) e Sebastian Telfair (dei Clips) vanno a Cleveland.
    – Una prima scelta dei Cavs, Zidrunas Ilgauskas (di Cleveland), Brian Skinner e Al Thornton (dei Los Angeles Clippers) vanno a Washington
    Drew Gooden, appena arrivato a Washington da Dallas nell’affare Butler, va ai Clippers, dove probabilmente non giocherà ma otterà un buyout dai “Velieri”.

    I Clippers perdono tanto in termini di uomini visto che Gooden forse non resterà.
    Washington cede un altro dei suoi “Big Three” per continuare il processo di ricostruzione sui suoi giovani che già questa notte ha dato i suoi frutti (Jamison non ha giocato per l’eventuale scambio) contro Minnesota e continua a creare spazio salariale per acquisire i grandi free agent di fine anno. L’unico rimasto ai Wizards è ora Gilbert Arenas che rischia però di vedersi annullato il contratto dalla società della capitale per via della questione delle armi da fuoco in spogliatoio (è stato squalificato fino alla fine della stagione). Così facendo Washigton avrebbe uno spazio salariale enorme visto che i giovani del roster hanno contratti minimi ma sono atleti di grande valore. Occhi puntati a giugno?
    Cleveland aveva provato nelle ultime ore a prendere il vero obiettivo per rinforzare la squadra, ovvero Amar’è Stoudemire dei Phoenix Suns, ma l’offerta del G.M. Danny Ferry ( Ilgauskas, J.J. Hickson, Danny Green e una prima scelta dei Cavs al draft) era stata rispedita al mittente dal collega Steve Kerr, giudicata dal front office dell’Arizona come non sufficiente. Vista l’impossibilità di arrivare ad Amar’è, il mirino si è spostato su Jamison e la trattativa ha avuto esito positivo viste le intenzioni di Washington.