Autore: slevin

  • NBA playoff 2010, primo turno: Highlights del 23 aprile 2010

    Ecco tutti gli highlights delle partite NBA disputate il 23 aprile, valide per il primo turno dei playoff 2010.

    Guarda gli highlights:

  • Utah autoritaria, Boston e Spurs si impongono nel finale

    Un canestro di Paul Pierce, sulla sirena finale, doma gli Heat e permette a Boston di portarsi sul 3-0 il che vuol dire passaggio del turno ormai assicurato: nessuna squadra nella storia dei playoff NBA è mai riuscita a ribaltare un 3-0 in 4-3. Pierce protagonista non solo nel finale ma in vari momenti chiave del match e alla fine a referto scriverà 32 punti con 8 rimbalzi e 4 bombe da 3. A fare da secondo violino un ottimo Ray Allen da 25 punti, Rondo aggiunge la solita regìa con 17 punti e Garnett ne piazza 16, con Perkins che si dedica solo alla difesa prendendo 12 rimbalzi e distribuendo 2 stoppate. Miami ancora una volta è sembrata solo Wade senza contributi dei compagni (almeno quelli del quintetto di partenza): Beasley 16 punti dà un certo aiuto, ma Richardson (5 punti), Arroyo (2 punti) e O’Neal (2 punti, nelle ultime due partite 4 punti e 2/17 dal campo!) non danno una mano al talento degli Heat che deve arrangiarsi in solitario segnando 34 punti con 5 rimbalzi, 8 assist, 2 steal e 2 stoppate. Buono l’apporto di Dorell Wright dalla panchina con 15 punti. Gara 4 è in programma sempre a Miami domenica 25: Boston va per chiudere la serie, Miami per segnare almeno il punto della bandiera ed evitare il cosiddetto “cappotto”, cosa sempre spiacevole da subire nel mondo dello sport.

    Gli Spurs mettono a segno il punto del 2-1 sui Mavericks: gara tiratissima anche questa decisa solo nel finale grazie ovviamente agli uomini migliori dei neroargento. Duncan segna 25 punti e 23 vengono dalle mani di Tony Parker. Hill sembra non accusare dolori alla caviglia e ne piazza 17, mentre Ginobili, nonostante un bruttissimo colpo al naso provocatogli dal gomito di Nowitzki mette a referto 15 punti. Dallas troppo dipendente dal tedesco che segna 35 punti, ma ha contributi importanti solo da Terry (17 punti) e Barea (14). Gara 4 sempre sul parquet degli Spurs è in programma per domenica 25 aprile e molto probabilmente sarà un’altra battaglia.

    Vittoria pesantissima per gli Utah Jazz che hanno la meglio sui deludentissimi Denver Nuggets: dopo un primo quarto giocato molto bene da Denver e chiuso sul +6 per la franchigia del Colorado, ecco scatenarsi la “strana coppia” Williams-Millsap. Il playmaker segna 24 punti con 10 assist, l’ala grande 22 ma si scatena sotto i tabelloni acchiappando 19 rimbalzi (quasi la metà dell’intera squadra di Denver che chiude a 40), Boozer non è in serata di grazia al tiro (sbaglia le prime 6 conclusioni per un bruttissimo 6/18 totale per segnare 18 punti) ma il contributo del resto della squadra è fondamentale per allungare e portarsi addirittura a +23 nel quarto periodo. Nuggets che vivono sulle gesta di Melo Anthony e Billups (25 punti ciascuno) ma non trovano collaborazione nei compagni che non riescono a superare la doppia cifra di fatturato dal campo. Gara 4 sempre a Salt Lake City è in programma domenica 25 ed è partita decisiva per Denver che se non vincerà molto probabilmente dovrà dire addio al sogno di qualificarsi al turno successivo.

    Risultati NBA del 23 aprile 2010

    Miami Heat – Boston Celtics 98-100
    –> Mia: Wade 34, Beasley 16, Wright 15 – Bos: Pierce 32, r. Allen 25, Rondo 17
    San Antonio Spurs – Dallas Mavericks 94-90
    –> SA: Duncan 25, Parker 23, Hill 17 – Dal: Nowitzki 35, Terry 17, Barea 14
    Utah Jazz – Denver Nuggets 105-93
    –>Uta: Williams 24, Millsap 22, Boozer 18 – Den: Billups 25, Anthony 25, Lawson 9

    LE SERIE DEL PRIMO TURNO:

    Cavs – Bulls 2-1
    Hawks – Bucks 2-0
    Celtics – Heat 3-0
    Nuggets – Jazz 1-2
    Lakers – Thunder 2-1

    Magic – Bobcats 2-0
    Mavs – Spurs 1-2
    Suns – Trail Blazers 2-1

  • Balotelli chiede scusa

    Mario Balotelli chiede scusa. E’ questo l’evento più importante in casa Inter nella giornata di oggi.

    Balotelli ha affidato ad un comunicato i suoi pensieri:

    Chiedo scusa a tutti per il mio gesto di martedì sera. Quando sono entrato in campo e ho sentito i fischi della gente e le urla dell’allenatore ho perso la testa, non capivo più niente e poi alla fine mi son tolto la maglia solo per sfogare la mia rabbia. Mi dispiace di non essere riuscito a controllare la tensione e la frustrazione che da mesi mi stanno logorando“.

    Nell’allenamento fatto svolgere da Mourinho si sono presentati circa 2000 tifosi che hanno fatto sentire il loro calore ai propri beniamini (viste anche le temperature tutt’altro che primaverili ad Appiano Gentile), attesi da 2 sfide di importanza vitale, domani pomeriggio con l’Atalanta in casa per dare l’assalto alla Roma capoclassifica, e poi mercoledì appuntamento al Camp Nou di Barcellona per la semifinale di ritorno di Champions League contro i Catalani in un clima che si preannuncia infuocato come hanno fatto sapere i più importanti quotidiani spagnoli. l’Inter però non trema di fronte a queste “minacce”, anzi si stringe e si compatta con i suoi tifosi, pronta a stupire di nuovo il mondo intero, forte di una mentalità e di una personalità fino ad ora sconosciute ma che sono venute fuori nel momento migliore. Dovrebbe essere il Barcellona a temere i nerazzurri e non il contrario dopo la sonora lezione subita martedì 20. L’accesso alla finale è più che un sogno e  tutto il popolo nerazzurro vuole godersi il momento d’oro sperando in una trionfale continuazione.
    Comunque sia tra Mario Balotelli e i tifosi dell’Inter ci sono stati importanti segnali di disgelo dopo le polemiche scatenate dal gesto della maglia gettata a terra al termine di Inter-Barcellona. La contestazione nei confronti del numero 45 si è limitata ad una scritta in vernice spray verde su un cancello della Pinetina che lo invitava ad andar via e a qualche foglio con la foto dell’attaccante ed un simbolo di divieto d’accesso sopra. I tifosi hanno regalato applausi e cori a Mourinho, Milito e Zanetti, un paio di cori sono stati fatti anche per Balotelli. Al termine dell’allenamento, durata circa un’ora, l’attaccante nerazzurro uscendo dal campo ha lanciato un paio di palloni al pubblico ed è stato applaudito. E non è finita qui perchè domani il ragazzo di colore potrebbe partire titolare per scardinare in men che non si dica la retroguardia bergamasca.
    Tuttavia dopo il comunicato di Balotelli anche la Curva Nord si è fatta sentire con una lettera pubblicata sul proprio sito:

    Per noi non esisti più caro Mario, e con questa nostra lettera, ti diciamo addio. Sai bene che i fischi che ti sono piovuti sulla testa da parte di tutto lo stadio non erano il frutto di un tiro sbilenco, di un passaggio sbagliato o di un dribbling mal riuscito, ma della rabbia nel vedere dieci giocatori con la tua stessa maglia sputare sangue inseguendo gli avversari, mentre tu trotterellavi in mezzo al campo. Come avresti potuto, tu che ti appresti a diventare il giocatore più forte al mondo e che esulterai solo per un tuo gol nella finale dei Mondiali, sprecare sudore per una squadretta che si sta giocando la semifinale di Champions?. Che ci pensassero gli altri a sbattersi! E chi se ne frega se si tratta di campioni, alcuni con quasi il doppio dei tuoi anni, tutti nazionali nei rispettivi paesi e con alle spalle trionfi di cui oggi tu nemmeno ti puoi sognare“.

    I tifosi non hanno mandato giù il gesto della maglia gettata a terra al termine della semifinale di Champions League:

    Ti ricorderemo sempre, Mario, ti ricorderemo come il bamboccio che, primo (e, speriamo, ultimo) nella storia, a San Siro, si è permesso di sfilarsi la maglia e di gettarla per terra in segno di spregio. Quella stessa maglia per cui ciascuno di noi spende tempo, denaro e amore per seguirla ovunque e che tu hai avuto la fortuna di indossare. Se la società decidesse di ritirare il numero di maglia, oltre che per meriti sportivi, anche che per chi ha infangato l’immagine del club, il 45 non potrebbe più comparire sulla schiena dei nostri giocatori per i prossimi 200 anni!“.

    Nella lettera è sancita la rottura totale tra la Curva e Super Mario perchè la “scenata” di martedì è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. In più, l’atteggiamento di superiorità verso i suoi stessi compagni non è stato per niente apprezzato da nessuno. E infatti come ultimo pensiero si legge:

    Ci auguriamo solo che, al termine di questa stagione sportiva assolutamente esaltante comunque vada a finire, quando ci ritroveremo a tributare il dovuto applauso ai protagonisti, tu non abbia l’ardire di presentarti. Per noi non esisti più caro Mario“.

    Presa di posizione netta ma che speriamo non deturpi le ultime prestazioni dei nerazzurri che hanno bisogno del contributo di tutti, dai tifosi, ai giocatori alla dirigenza (che tanto ottimamente ha lavorato fino ad ora), per riuscire a centrare tutti gli obiettivi che ancora sono nel mirino dell’Internazionale! Per far sì che questa stagione entri nella storia non solo dell’Inter ma di tutto il calcio italiano!

  • Draft NFL, ecco i migliori atleti scelti al primo giro

    Primo giro del Draft NFL (che è stato diviso in 3 giorni per ovvie ragioni di tempo, stanotte si darà il via al secondo giro). Il quarterback di Oklahoma, Sam Bradford, è stato scelto dai Saint Louis Rams come scelta numero 1 in assoluto dell’intera Lega. Il numero 2 è stato il defensive tackle Ndamukong Suh di Nebraska, scelto dai Detroit Lions; al numero 3 il defensive tackle Gerald McCoy di Oklahoma, scelto da Tampa Bay (prospetto veramente interessantissimo McCoy!), seguito dall’offensive tackle Trent Williams, sempre dei Sooners (che hanno piazzato 3 uomini nei primi 4 posti, 4 nei primi 21 prospetti!), preso dai Washington Redskins. Il cornerback di Florida, Joe Haden, è stato scelto da Cleveland, mentre l’inside linebacker di Alabama, Rolando McClain, è finito ad Oakland. Come scelta numero 9, il running back di Clemson, C.J. Spiller è stato preso dai Buffalo Bills. I Denver Broncos hanno sorpreso tutti prendendo al primo giro, con la scelta numero 25 totale, l’Heisman Trophy quarterback di Florida, Tim Tebow. I 49ers hanno scelto l’offensive tackle di Rutgers, Anthony Davis mentre i Dallas Cowboys hanno dovuto fare degli scambi per arrivare alla 24esima scelta per selezionare il wide receiver di Oklahoma State, Dez Bryant, che ha avuto alcuni problemi con la NCAA.

    Questo il quadro completo del primo giro del Draft:
    (nell’ordine si leggeranno numero di scelta, squadra, nome del giocatore, ruolo, altezza, peso e Università di provenienza)
    1 (1) Rams Bradford, Sam QB 6’4″ 236 Oklahoma
    2 (2) Lions Suh, Ndamukong DT 6’4″ 307 Nebraska
    3 (3) Buccaneers McCoy, Gerald DT 6’4″ 295 Oklahoma
    4 (4) Redskins Williams, Trent OT 6’5″ 315 Oklahoma
    5 (5) Chiefs Berry, Eric SS 6’0″ 211 Tennessee
    6 (6) Seahawks Okung, Russell OT 6’5″ 307 Oklahoma State
    7 (7) Browns Haden, Joe CB 5’11” 193 Florida
    8 (8) Raiders McClain, Rolando LB 6’3″ 254 Alabama
    9 (9) Bills Spiller, C.J. RB 5’11” 196 Clemson
    10 (10) Jaguars Alualu, Tyson DE 6’3″ 295 California
    11 (11) 49ers Davis, Anthony OT 6’5″ 323 Rutgers
    12 (12) Chargers Mathews, Ryan RB 6’0″ 218 Fresno State
    13 (13) Eagles Graham, Brandon DE 6’1″ 268 Michigan
    14 (14) Seahawks Thomas, Earl SS 5’10” 208 Texas
    15 (15) Giants Pierre-Paul, Jason DE 6’5″ 270 South Florida
    16 (16) Titans Morgan, Derrick DE 6’3″ 266 Georgia Tech
    17 (17) 49ers Iupati, Mike OG 6’5″ 331 Idaho
    18 (18) Steelers Pouncey, Maurkice C 6’4″ 304 Florida
    19 (19) Falcons Weatherspoon, Sean LB 6’1″ 239 Missouri
    20 (20) Texans Jackson, Kareem CB 5’10” 196 Alabama
    21 (21) Bengals Gresham, Jermaine TE 6’5″ 261 Oklahoma
    22 (22) Broncos Thomas, Demaryius WR 6’3″ 224 Georgia Tech
    23 (23) Packers Bulaga, Bryan OT 6’5″ 314 Iowa
    24 (24) Cowboys Bryant, Dez WR 6’2″ 225 Oklahoma State
    25 (25) Broncos Tebow, Tim QB 6’3″ 236 Florida
    26 (26) Cardinals Williams, Dan DT 6’2″ 327 Tennessee
    27 (27) Patriots McCourty, Devin CB 5’11” 193 Rutgers
    28 (28) Dolphins Odrick, Jared DT 6’5″ 304 Penn State
    29 (29) Jets Wilson, Kyle CB 5’10” 194 Boise State
    30 (30) Lions Best, Jahvid RB 5’10” 199 California
    31 (31) Colts Hughes, Jerry DE 6’2″ 255 TCU
    32 (32) Saints Robinson, Patrick CB 5’11” 190 Florida State

  • La giustizia assolve Roethlisberger, la NFL lo condanna

    La NFL ha reso noto di aver comminato al quarterback dei Pittsburgh Steelers, Ben Roethlisberger, una squalifica di 6 partite da scontare nel prossimo campionato.

    Roethlisberger infatti nei giorni scorsi era stato assolto dalla giustizia ordinaria americana dall’accusa di stupro, accusa che già pochi anni fa aveva visto l’assoluzione del campione di Pittsburgh per una vicenda dai contorni simili e sempre poco chiari nonchè al limite della Legge.
    Non è la prima volta che i vertici della NFL non si siano minimamente assuefatti alle decisioni di polizia e magistratura in una spinosa vicenda che coinvolge un asso della palla ovale ma, piuttosto, abbiano deciso secondo loro parametri. Anzi, in senso diametralmente opposto a quanto stabilito da toghe e agenti.
    Il danno economico a cui andrà incontro “Big Ben” è sull’ordine dei 3 milioni di dollari.
    Ma ancora più forte è il messaggio indirizzato al quarterback dalla Lega, che così facendo ci tiene a voler far capire a tutti le regole di comportamento: “non importa se la giustizia ti assolve, sei un personaggio pubblico, che fa parte della Lega NFL e arrechi danno non solo a te stesso ma alla tua squadra e alla Lega stessa. Quindi ti meriti la punizione che ti infliggeremo”.

    Il commissioner della Nfl, Roger Goodell ha spedito una lettera a Roethlisberger per spiegargli la decisione presa:

    In sei anni di Nfl, hai prima spaventato a morte e poi deluso moltissime persone. Ti invito a sfruttare in pieno la possibilità che ti viene data e a rimettere la tua vita e la tua carriera sui giusti binari. Anche se non sei stato incriminato per lo stupro, dalle indagini emerge chiaramente che hai facilitato il consumo di alcool a ragazze minorenni, e che questo ha messo a rischio sia te che loro. Secondo la regola di condotta personale, una sanzione è adeguata semplicemente per aver messo a rischio la reputazione dell’NFL, delle sue franchigie e dei suoi giocatori“.

    Il momento non è dei più felici per il 2 volte vincitore del Super Bowl che ora rischia la cessione da parte degli Steelers che sono arrivati al punto di massima tolleranza per quanto riguarda molti suoi atteggiamenti e che sono veramente stufi di leggere il suo nome nelle cronache giudiziarie. La sua carriera potrebbe essere altrove, cosa inimmaginabile fino a poco tempo fa, ma si sa che le cose cambiano in fretta al giorno d’oggi, soprattutto quando nei pasticci e nei guai con la Legge ci si mette in prima persona e non per eventi causati da altri.

  • NBA playoff 2010, primo turno: Top 5 del 22 aprile 2010

    NBA top 5 del 22 aprile 2010.

    Tutto lo spettacolo delle migliori giocate della notte NBA.

    GUARDA IL VIDEO:

  • NBA playoff 2010, primo turno: Highlights del 22 aprile 2010

    Ecco tutti gli highlights delle partite NBA disputate il 22 aprile, valide per il primo turno dei playoff 2010.

    Guarda gli highlights:

  • NBA: Record amaro per Kobe Bryant

    Ai Lakers ieri notte non sono bastati i 24 punti di Kobe Bryant per battere gli Oklahoma City Thunder e portarsi sul 3-0 nella serie del primo turno dei playoff 2010, che sarebbe valso come una seria ipoteca sul passaggio del turno visto che nella storia dell’NBA mai nessuna squadra sotto 3-0 nei playoff ha rimontato e vinto una serie ribaltandola sul 4-3. I Thunder si sono imposti per 101-96 ed hanno in parte riaperto la qualificazione anche se appare improbabile un passaggio del turno. I punti messi a referto comunque consentono al numero 24 gialloviola di battere il record di punti segnati con la franchigia californiana che era di 4.457 e apparteneva a Jerry West. Sarebbero bastati 16 punti per battere il record.

    Bryant già in regular season aveva battuto, durante una partita contro Memphis (persa come ieri sera), il record di West per punti nella stagione regolare.
    Nessuno potrà mai cancellarlo dalla storia della franchigia.

  • NBA: Un canestro da 235 mila dollari…Guarda il video

    Quanto vale, in denaro, un canestro durante una partita di basket? Quasi nulla si potrebbe dire!
    Ma a volte non è così, basta vedere cosa è accaduto nell’intervallo tra terzo e quarto periodo della partita tra Los Angeles Lakers e Oklahoma City Thunder, disputatasi in California e che ha dato il vantaggio di 2-0 ai campioni NBA gialloviola nella serie del primo turno dei playoff 2010.

    Infatti da 4 anni i Lakers offrono una somma in denaro ai fan che riescono a fare canestro con un solo tiro da metà campo. Un ventinovenne californiano, Craig Calloway, è riuscito nell’impresa e si è portato a casa un assegno di 235.000 dollari. E’ la seconda volta che accade in 4 stagioni. Il primo a riuscirci è stato un ventitreenne, Robert Ward, che a febbraio 2009 vinse 165.000 dollari.

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  • NBA: Aaron Brooks eletto Most Improved Player

    Aaron Brooks, playmaker degli Houston Rockets, è stato eletto giocatore più migliorato, rispetto allo scorso anno, dell’intera Lega.
    Brooks, 25 anni, uscito dall’Università di Oregon nel 2007, è passato dagli 11.2 punti a ben 19.3 in fase offensiva, aumentando anche gli assist: da 3.0 a 5.3; rimbalzi più o meno uguali da 2.0 a 2.6 di media.
    Quest’anno ha realizzato anche il suo massimo di punti in una singola partita toccando quota 43 in un match disputato contro i Minnesota Timberwolves.
    Nonostante gli evidenti miglioramenti del piccolo atleta i Rockets hanno mancato l’accesso ai playoff 2010 pur avendo un record positivo di 42 vittorie e 40 sconfitte. Gli infortuni avuti dalla franchigia texana (in primis Yao Ming fuori tutto l’anno per una frattura da stress ad un piede subita nei playoff dello scorso anno contro i Lakes) hanno inciso molto, ma hanno dato modo ad altri giocatori di mettersi in evidenza, cosa che risulterà molto utile il prossimo anno. E’ il primo giocatore dei Rockets a riuscire a vincere questo premio, e succede a Danny Granger degli Indiana Pacers che vinse il premio nello scorso campionato.

    Alle sue spalle si sono classificati Kevin Durant, fenomeno degli Oklahoma City Thunder, e George Hill dei San Antonio Spurs.
    Brooks ha ricevuto 403 dei 615 punti possibili, staccatissimi invece Durant e Hill appaiati a 101 punti.

    Queste le parole del piccolo playmaker alla notizia dell’aggiudicazione del premio:

    Questo è un grande risultato per me, uno dei premi più importanti che ho ottenuto nella mia vita“.