Autore: slevin

  • NBA playoff, Indiana stoppa Miami. San Antonio batte i Clippers

    NBA playoff, Indiana stoppa Miami. San Antonio batte i Clippers

    Nella notte passo falso che potrebbe costare molto caro ai Miami Heat, che in gara 2 delle Semifinali di Conference dei playoff NBA 2012 si fanno beffare in casa dagli Indiana Pacers che così pareggiano la serie sul punteggio di 1-1 prendendosi inoltre il vantaggio del fattore campo. Il team della Florida, privo dell’infortunato Chris Bosh che si è procurato in gara 1 uno stiramento ai muscoli addominali e potrebbe aver concluso anche la stagione, gioca un match orribile per quanto riguarda la produzione offensiva e mette in evidenza l’importanza del lungo ex Toronto Raptors, forse troppo facilmente criticato dalla stampa americana nel corso di queste 2 stagioni. Agli Heat infatti mancano i suoi punti ed i suoi rimbalzi ed è per questo motivo che West ed Hibbert prendono il dominio dell’area pitturata in favore degli ospiti, distruggono a rimbalzo gli avversari e guidano la franchigia di Indianapolis al successo. Miami ci mette anche del suo, tira con percentuali rivedibili dal campo (35%) e dimostra di non avere una panchina all’altezza della situazione (solo 11 i punti delle seconde linee). Il momento chiave della partita è il terzo quarto che i Pacers chiudono con un parziale di 28-14 che fa la differenza. Gli errori nel finale di James (ai tiri liberi) e di Wade (che prima sbaglia la conclusione del pareggio sul 77-75 per gli ospiti e poi cede la palla del tiro da 3 punti per l’overtime a Chalmers non prendendosi la responsabilità pur essendo libero) costano cari. Per loro 2 però ci sono anche tante attenuanti visto che segnano 52 dei 75 punti totali (28 per James e 24 per Wade), contributo nullo dagli altri compagni: il terzo miglior marcatore è Chalmers con 5 punti (come Battier) troppo poco per una squadra che ambisce a vincere il titolo. I Pacers invece trovano le doppie doppie di Paul George (10 punti, 11 rimbalzi) e West (16 punti e 10 rimbalzi) con Hill che contribuisce con 15 punti. La serie si sposta ad Indianapolis per le prossime 2 partite e coach Spoelstra dovrà inventarsi qualcosa per tamponare la perdita di Bosh e recuperare il vantaggio del fattore campo perduto.

    David West, Indiana Pacers | © Mike Ehrmann/Getty Images

    Nell’altra gara della notte i San Antonio Spurs si sbarazzano facilmente dei Los Angeles Clippers e si portano sull’1-0 nella serie di Semifinale di Western Conference. I californiani disputano un buon primo tempo restando a contatto con i padroni di casa, ma crollano nella ripresa dove i texani alzano i ritmi e non vengono più ripresi. I protagonisti della vittoria sono Tim Duncan con 26 punti e 10 rimbalzi e Manu Ginobili con 22 punti. In ombra Tony Parker (solo 7 punti con 1/9 dal campo ma 11 assist a referto), il rivale Chris Paul non fa meglio dato che segna 6 miseri punti (3/13 al tiro) senza riuscire ad aumentare il suo score nella ripresa. Non bastano così i 23 punti di Bledsoe (il suo sostituto) ed i 15 punti a testa di Caron Butler e Blake Griffin. Gara 2 è sempre in programma a San Antonio ed i Clippers dovranno reagire se non vorranno già andare incontro ad una situazione insormontabile.

    RISULTATI SEMIFINALI CONFERENCE NBA PLAYOFF 2012, 15 maggio:

    Miami Heat-Indiana Pacers 75-78
    Mia: James 28, Wade 24, Chalmers 5, Battier 5
    Ind: West 16, Hill 15, Granger 11

    San Antonio Spurs-Los Angeles Clippers 108-92
    S.A.
    : Duncan 26, Ginobili 22, Leonard 16
    Cli: Bledsoe 23, Butler 15, Griffin 15

    LE SFIDE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Eastern Conference:

    2) Miami Heat vs 3) Indiana Pacers serie 1-1
    4) Boston Celtics vs 8) Philadelphia 76ers serie 1-1

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 5) Los Angeles Clippers serie 1-0 Spurs
    2) Oklahoma City Thunder vs 3) Los Angeles Lakers serie 1-0 Thunder

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, Kyrie Irving vince il premio di rookie dell’anno

    NBA, Kyrie Irving vince il premio di rookie dell’anno

    Kyrie Irving è il vincitore del trofeo “Eddie Gottlieb” per la stagione NBA 2011/2012 (riconoscimento così chiamato in onore di uno dei fondatori della NBA che ha anche allenato i Philadelphia Warriors portati al titolo nel 1946/1947), premio riservato al “Rookie of the Year” ovvero il giocatore eletto matricola dell’anno. Lo ha annunciato poco fa la Lega. Irving ha totalizzato ben 592 punti e ha ricevuto 117 voti da primo posto da una giuria composta da 120 giornalisti sportivi degli Stati Uniti e del Canada.

    Ricky Rubio dei Minnesota Timberwolves è arrivato secondo con 170 punti e Kenneth Faried dei Denver Nuggets (autentica rivelazione del torneo e compagno di squadra del nostro Danilo Gallinari) ha concluso al terzo posto con 129 punti totali (con un voto da primo posto). Ai giocatori in lizza per il premio sono stati assegnati cinque punti per ogni voto da primo posto, tre punti per ogni voto da secondo posto e un punto per ogni voto da terzo posto.

    Tra i giocatori al primo anno nella NBA, Irving è il leader nei punti segnati (18,5 a partita), nella percentuale dal campo (0,469%) e nella percentuale di tiri liberi (0,872%), mentre si trova al secondo posto negli assist (5.4 per gara) e nella percentuale del tiro da tre punti (0.399%). Tra tutti i giocatori nella Lega invece Irving si è piazzato quarto per punti segnati nell’ultimo periodo di gioco (6.4 i punti siglati in media nel quarto quarto), segno che il ragazzo è stato già molto decisivo pur essendo un esordiente e lascia ben sperare la franchigia di Cleveland, in cerca dell’erede di LeBron James (fuggito a Miami), in vista dell’imminente futuro.

    Kyrie Irving, Cleveland Cavaliers | © Chris Chambers/Getty Images

    Irving, prima scelta assoluta al Draft NBA del 2011, raggiunge Oscar Robertson, Magic Johnson, Allen Iverson e proprio LeBron James (illustre predecessore di Irving con la maglia dei Cavaliers) che sono stati gli unici in passato (selezionati con il pick numero 1 al Draft) ad avere una media di almeno 18 punti e 5 assist a partita. Inoltre, il giovane playmaker di Cleveland è uno dei soli sei rookie nella storia della Lega ad aver avuto una media di almeno 18 punti, 5 assist ed un recupero (tirando almeno con 45% dal campo), raggiungendo 2 mostri sacri come Magic Johnson e Michael Jordan, oltre ad eguagliare Alvan Adams, Grant Hill, e Tyreke Evans. Una grande soddisfazione per il numero 2 dei Cavs, atteso ad ulteriori progressi nella prossima stagione.

    Irving è stato per tre volte vincitore del premio di Rookie NBA del mese, per le partite giocate tra dicembre e gennaio, e poi per quelle disputate a febbraio e marzo. Irving è stato anche nominato M.V.P. della partita “Rising Stars” (che ha visto protagonisti i rookie e i sophomore in 2 squadre miste scelte da Charles Barkley e Shaquille O’Neal) andata in scena all’All-Star week end 2012 ad Orlando, con una performance incredibile che gli ha fruttato ben 34 punti, dove ha messo in mostra le grandi qualità di tiratore chiudendo con un fantastico e quasi irreale otto su otto dalla linea dei tre punti, e per non farsi mancare niente ha aggiunto persino 9 assist, incantando il pubblico sugli spalti.

    Kyrie Irving succede nell’albo d’oro a Blake Griffin che nello scorso campionato aveva vinto il premio stracciando la concorrenza.

    IL VIDEO DELLE 10 MIGLIORI GIOCATE DELL’ANNO DI KYRIE IRVING:

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  • NHL, playoff: I Rangers schiantano i Devils

    NHL, playoff: I Rangers schiantano i Devils

    Dopo la prima partita della Finale di Western Conference dei playoff NHL 2012 (vittoria dei Kings a Phoenix per 4-2), nella notte è partita anche la Finale della Eastern Conference che mette i Rangers contro i cugini dei Devils in un derby che si preannuncia pieno di scintille.

    La prima gara della serie tra New York e New Jersey va, come da pronostico, ai padroni di casa dei Rangers che schiantano con un rotondo 3-0 i rivali, e porta così in dote ai rossoblu il punto dell’1-0 nella sfida al meglio delle 7 partite.

    L’incontro si decide solo all’ultimo periodo: nei primi 2 quarti infatti il punteggio non si sblocca, merito delle parate dei 2 portieri, Brodeur da una parte e Lundqvist dall’altra.

    New York Rangers | © Nick Laham/Getty Images

    Ma proprio all’inizio dell’ultima frazione (dopo appena una cinquantina di secondi) ecco la rete che spacca la partita. La mette a segno Dan Girardi che porta avanti per 1-0 i padroni di casa. I Devils sono chiamati alla reazione ma vengono puniti nuovamente dai “cugini” che al dodicesimo si portano sul 2-0 grazie alla marcatura di Chris Kreider, bravo ad approfittare del momento di superiorità numerica sul ghiaccio, derivante da power play. Con New Jersey sbilanciata in attacco, nel finale arriva anche il definitivo 3-0 siglato a 90 secondi dalla sirena da Artem Anisimov a porta vuota. Rangers avanti 1-0 nella serie e gara 2 sarà sempre a New York.

    Brilla il goalie svedese Henrik Lundqvist, per i padroni di casa, che ottiene il secondo shutout della sua post season con 21 parate su 21 tiri complessivi degli avversari, decisivi anche Girardi e Kreider con una rete ed un assist ciascuno. Per i Devils non bastano i 25 salvataggi su 27 conclusioni totali dell’estremo difensore Martin Brodeur.

    RISULTATI PLAYOFF NHL 14 maggio 2012 

    New York Rangers-New Jersey Devils 3-0

    LE SFIDE DELLE FINALI DI CONFERENCE:

    Eastern Conference:

    1) New York Rangers vs 6) New Jersey Devils serie 1-0 Rangers

    Western Conference:

    3) Phoenix Coyotes vs 8) Los Angeles Kings serie 0-1 Kings

  • NBA playoff, i Thunder distruggono i Lakers. Impresa Sixers a Boston

    NBA playoff, i Thunder distruggono i Lakers. Impresa Sixers a Boston

    Risultato a sorpresa nella notte NBA: autori dell’impresa sono i Philadelphia 76ers che sbancano Boston e pareggiano la serie di Semifinale di Eastern Conference sull’1-1. Erano ben 30 anni che i Sixers non vincevano una gara di playoff nel Massachusetts, un successo importante visto che il vantaggio del fattore campo, grazie a questa vittoria esterna, passa dalla parte proprio di Philadelphia. Partita non bellissima ma molto sentita e tirata, in pieno stile playoff, per 3 quarti ritmi lenti e tanti errori da ambo le parti, poi nell’ultimo periodo il match si accende improvvisamente: i Celtics, sotto di 10 all’inizio della quarta frazione, recuperano lo svantaggio ma i giovani Sixers non mollano e rimettono la testa avanti con Turner e poi con 2 tiri liberi a 12 secondi dalla sirena (78-75). Lo schema per il pareggio dei Celtics va in frantumi quando gli arbitri fischiano a Garnett un blocco (palesemente) irregolare. Philadelphia così chiude il discorso dalla lunetta (4 tiri liberi consecutivi) e non bastano le 2 triple finali dei biancoverdi (82-81 il risultato a tempo scaduto). Grande protagonista è Holiday con 18 punti, Iguodala gioca a tutto campo con 13 punti, 6 rimbalzi e 7 assist, fondamentali Turner (soprattutto nel finale, per lui 10 punti e 6 rimbalzi) e lo sconosciuto Lavoy Allen (che nel periodo di maggiore pressione dei Celtics tiene a galla la sua squadra con 10 punti ed 8 rimbalzi di capitale importanza). Ai padroni di casa non bastano quindi i 17 punti di Ray Allen dalla panchina, la doppia doppia di Garnett (che ha sulla coscienza però il blocco irregolare che ha spento le speranze di Boston) con 15 punti e 12 rimbalzi. Delude Pierce (7 punti), Rondo si dedica agli assist (13) ma tira molto male (4/12). Per gara 3 e gara 4 si va a Philadelphia dove i Celtics non potranno sbagliare per non andare incontro ad una clamorosa eliminazione.

    Oklahoma City Thunder vs Los Angeles Lakers | © Brett Deering/Getty Images

    Nell’altra gara della notte, come da pronostico e secondo ogni previsione, i Thunder distruggono letteralmente i Lakers, un vero e proprio massacro quello inflitto dai giovani di Oklahoma City agli ex campioni NBA che mette in chiaro gli equilibri della serie. La partita resta viva per i primi 5 minuti, poi i padroni di casa decidono di spingere sull’acceleratore e per i gialloviola non c’è scampo: l’ingresso in campo di Harden spacca l’incontro in 2 e da quel momento fino al sesto minuto del terzo quarto il parziale è impietoso per gli ospiti che accusano un pesante 69-31, un +38 che porta i Thunder da -7 al +31! Il match finisce con questa incredibile progressione, i padroni di casa amministrano l’ampio margine chiudendo a +29 (119-90), Bryant in panchina sembra spaesato e forse inizia a sentire sinistri presagi. Il top scorer è Westbrook con 27 punti (ai quali si aggiungono 7 rimbalzi e 9 assist), Durant firma 25 punti ed 8 rimbalzi ed Harden infila 17 punti. Per i Lakers doppia doppia di Bynum (20 punti e 14 rimbalzi) e 20 punti di Bryant mentre Gasol viene annullato da Ibaka. Gara 2 sarà sempre ad Oklahoma City e dopo questa disfatta, per Los Angeles, la situazione si fa più ardua del previsto!

    RISULTATI SEMIFINALI CONFERENCE NBA PLAYOFF 2012, 14 maggio:

    Boston Celtics-Philadelphia 76ers 81-82
    Bos: Ray Allen 17, Garnett 15, Bass 12
    Phi: Holiday 18, Iguodala 13, Turner 10, Lavoy Allen 10

    Oklahoma City Thunder-Los Angeles Lakers 119-90
    Okl: Westbrook 27, Durant 25, Harden 17
    Lak: Bryant 20, Bynum 20, World Peace 12

    LE SFIDE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Eastern Conference:

    2) Miami Heat vs 3) Indiana Pacers serie 1-0 Heat
    4) Boston Celtics vs 8) Philadelphia 76ers serie 1-1

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 5) Los Angeles Clippers serie 0-0
    2) Oklahoma City Thunder vs 3) Los Angeles Lakers serie 1-0 Thunder

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • NHL, playoff: I Kings sbancano Phoenix e vanno sull’1-0 nella serie

    NHL, playoff: I Kings sbancano Phoenix e vanno sull’1-0 nella serie

    Nella notte hanno preso il via le Finali di Conference dei playoff NHL 2012. La prima sfida in programma era quella tra Phoenix Coyotes e Los Angeles Kings sul ghiaccio dell’Arizona. Con il risultato di 4-2 i californiani espugnano Phoenix e si portano in vantaggio per 1-0 nella serie al meglio delle 7 gare.

    Dopo appena 4 minuti di gioco Los Angeles capitalizza il predominio in avvio con la rete di Anze Kopitar che batte il goalie avversario Mike Smith per il provvisorio 1-0. Il dominio dei Kings è totale ed infatti il portiere Jonathan Quick compie il primo intervento della sua partita solo intorno all’ottavo minuto. Ma come spesso succede la squadra che appare più in difficoltà come per miracolo riemerge dal baratro: ed è così che al 13esimo minuto i padroni di casa pareggiano grazie a Derek Morris.

    Los Angeles Kings | © Christian Petersen/Getty Images

    Il secondo periodo è molto più equilibrato anche perchè il pareggio di Phoenix spaventa gli ospiti che diventano più guardinghi. Nonostante tutto Los Angeles torna a mettere la testa avanti grazie al goal siglato da Dwight King. Ma come già successo nel primo quarto, i neroviola sprecano ed i Coyotes ringraziano ottenendo il nuovo pareggio grazie alla marcatura di Mikkel Boedker quando manca poco più di un minuto alla fine della frazione.

    La sfida si decide così nell’ultimo periodo: i Kings rientrano sul ghiaccio pieni di energia e trovano il nuovo vantaggio con Dustin Brown dopo 2 minuti. Occasioni da una parte e dall’altra ma il colpo del KO è ancora di Dwight King che a porta vuota fissa il punteggio sul 4-2. Per lui fantastica doppietta, il portiere Quick para 25 tiri su 27 mentre ai rivali non bastano le ben 44 parate su 47 tiri dell’estremo difensore Mike Smith. Per gara 2 si resta in Arizona ed i Coyotes sono chiamati alla reazione. Los Angeles scenderà sul ghiaccio con la voglia di prendersi il punto del 2-0 e mettere una seria ipoteca sul passaggio del turno.

    RISULTATI PLAYOFF NHL 13 maggio 2012 

    Phoenix Coyotes-Los Angeles Kings 2-4

    LE SFIDE DELLE FINALI DI CONFERENCE:

    Eastern Conference:

    1) New York Rangers vs 6) New Jersey Devils serie 0-0

    Western Conference:

    3) Phoenix Coyotes vs 8) Los Angeles Kings serie 0-1 Kings

  • NBA playoff, programma e analisi Semifinali Western Conference

    NBA playoff, programma e analisi Semifinali Western Conference

    Dopo aver analizzato le sfide delle Semifinali di Conference NBA ad Est, passiamo ora ad un breve resoconto anche per le sfide di Semifinale della Western Conference dato che nella notte il primo turno si è completato con l’ultima squadra qualificata, i Los Angeles Clippers, che hanno battuto a Memphis i Grizzlies chiudendo la serie sul 4-3.

    Poche sorprese ad Ovest dove i Thunder si sono sbarazzati con un secco 4-0 dei campioni in carica dei Dallas Mavericks, stesso discorso per i San Antonio Spurs che non hanno trovato problemi contro i malcapitati Utah Jazz. Ora per Oklahoma City ci saranno i Los Angeles Lakers che per la prima volta negli ultimi 5 anni partono senza i favori del pronostico in una sfida di post season. Per i texani invece serie impegnativa contro i cugini dei gialloviola, quei Clippers che con Chris Paul hanno compiuto il salto di qualità ma che devono fare i conti con qualche acciacco di troppo negli uomini di punta (in primis proprio Paul e Blake Griffin).

    1) San Antonio Spurs vs 5) Los Angeles Clippers:

    San Antonio ha approfittato delle 7 gare tra Clippers e Memphis per prendersi un pò di riposo. I neroargento saranno così più freschi rispetto ai losangelini e potendo sfruttare il vantaggio del fattore campo partono decisamente con i favori del pronostico. I Clippers dovranno compiere un’impresa dato che pare difficile poter arginare il grande gioco di squadra del team di coach Popovich. Inoltre desta qualche preoccupazione la condizione fisica di Blake Griffin (problemi al ginocchio) e di Chris Paul (dolori all’inguine) che pure continuano a stringere i denti ed a giocare in questa post season. Con le 2 stelle dei Clippers in condizioni precarie sembra impossibile pensare ad un sovvertimento del pronostico. La serie più scontata tra le 4 delle Semifinali di Conference, anche se c’è da dire che i texani sono ormai all’ultima grande occasione per vincere un’altro titolo mentre Los Angeles potrebbe essere (con buone aggiunte al roster nel prossimo mercato) la squadra con il futuro più luminoso nella Western Conference (al pari dei Thunder).

    PROGRAMMA DELLA SERIE:

    gara 1: San Antonio Spurs-Los Angeles Clippers martedì 15 maggio a San Antonio, ore 9:30 p.m. (ore 3.30 in Italia)
    gara 2: San Antonio Spurs-Los Angeles Clippers giovedì 17 maggio a San Antonio, ore 9:30 p.m. (ore 3.30 in Italia)
    gara 3: Los Angeles Clippers-San Antonio Spurs sabato 19 maggio a Los Angeles, ore 3:30 p.m. (ore 21.30 in Italia)
    gara 4: Los Angeles Clippers-San Antonio Spurs domenica 20 maggio a Los Angeles, ore 10:30 p.m. (ore 4.30 in Italia)
    *gara 5: San Antonio Spurs-Los Angeles Clippers martedì 22 maggio a San Antonio, orario in via di definizione
    *gara 6: Los Angeles Clippers-San Antonio Spurs venerdì 25 maggio a Los Angeles, orario in via di definizione
    *gara 7: San Antonio Spurs-Los Angeles Clippers domenica 27 maggio a San Antonio, orario in via di definizione

    Kobe Bryant vs Kevin Durant | © Kevork Djansezian/Getty Images

    2)Oklahoma City Thunder vs 3) Los Angeles Lakers:

    Oklahoma City parte non solo con il vantaggio del fattore campo ma anche dal punto di vista tecnico e fisico. In pochi anni la dirigenza dei Thunder, tra scelte al Draft ed acquisizioni sul mercato, ha creato un vero e proprio colosso, capace di battere chiunque. Compito veramente difficile per i Lakers che, come già ricordato prima, si apprestano a giocare da sfavoriti una serie di playoff dopo almeno 5 stagioni. Per ribaltare il pronostico i gialloviola dovranno innanzitutto cercare di arginare lo strapotere offensivo di Kevin Durant, giocatore capace di segnare da ogni posizione ed in ogni modo, e qui solo Ron Artest (alias Metta World Peace) è capace di fare il miracolo e limitare il talento numero 35 dei Thunder. Poi dovranno assicurarsi il predominio dell’area con Pau Gasol ed Andrew Bynum ma contro avversari del calibro di Serge Ibaka e del rude Kendrick Perkins non sarà facile. Le sorti dei californiani dipendono da questi fattori: se tutto ciò avverrà allora nulla pare poi così certo ed Oklahoma City avrà i suoi problemi da risolvere. Altrimenti si prevede un altro turno agevole per la neonata franchigia del “midwest” dopo l’eliminazione per 4-0 inflitta a Dallas. Nota a margine: interessante sarà vedere uno contro l’altro James Harden e Metta World Peace dopo il controverso episodio della gomitata che l’ex Ron Artest ha assestato al giocatore dei Thunder nella penultima giornata di regular season subendo anche 7 giornate di squalifica da parte della NBA, una sfida nella sfida da non perdere…

    PROGRAMMA DELLA SERIE:

    gara 1: Oklahoma City Thunder-Los Angeles Lakers lunedì 14 maggio ad Oklahoma City, ore 9:30 p.m. (ore 3.30 in Italia)
    gara 2: Oklahoma City Thunder-Los Angeles Lakers mercoledì 16 maggio ad Oklahoma City, ore 9:30 p.m. (ore 3.30 in Italia)
    gara 3: Los Angeles Lakers-Oklahoma City Thunder venerdì 18 maggio a Los Angeles, ore 10:30 p.m. (ore 4.30 in Italia)
    gara 4: Los Angeles Lakers-Oklahoma City Thunder sabato 19 maggio a Los Angeles, ore 10:30 p.m. (ore 4.30 in Italia)
    *gara 5: Oklahoma City Thunder-Los Angeles Lakers lunedì 21 maggio ad Oklahoma City, orario in via di definizione
    *gara 6: Los Angeles Lakers-Oklahoma City Thunder mercoledì 23 maggio a Los Angeles, orario in via di definizione
    *gara 7: Oklahoma City Thunder-Los Angeles Lakers domenica 27 maggio ad Oklahoma City, orario in via di definizione

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  • I Clippers eliminano Memphis. James guida Miami contro i Pacers

    I Clippers eliminano Memphis. James guida Miami contro i Pacers

    Nella notte NBA si completa il quadro delle squadre qualificate alle Semifinali di Conference dei playoff 2012.

    I Los Angeles Clippers, pur con qualche giocatore acciaccato, sbancano Memphis per 82-72, eliminano i Grizzlies dalla post season (4-3 il punteggio nella serie dopo questa decisiva gara 7) ed accedono alle Semifinali di Conference dove sfideranno i San Antonio Spurs. Match dal punteggio basso con partenza al rallentatore di entrambe le formazioni. La chiave del successo ospite è la grande difesa e l’apporto della panchina dato che Blake Griffin (solo 8 punti), alle prese con i dolori al ginocchio, non brilla. E allora ci pensano Martin, che lo sostituisce degnamente piazzando la doppia doppia da 11 punti e 10 rimbalzi, e Nick Young che infila 13 punti fondamentali. Il faro della squadra è Chris Paul che guida magistralmente i suoi compagni con una gara sapiente chiusa con 19 punti, 9 rimbalzi e 4 assist. Ai padroni di casa non resta che la delusione per il passaggio del turno mancato, ci si consola con i 19 punti e 9 rimbalzi di Rudy Gay, con i 19 di Marc Gasol e con la doppia doppia sfiorata da Zach Randolph (9 punti e 12 rimbalzi), poi poco altro. Esultano i californiani, per Memphis ci sarà da registrare qualcosa nel mercato estivo per puntellare il roster.

    LeBron James | © Mike Ehrmann/Getty Images

    Nell’altra gara della notte, valida però per la Semifinale di Conference dell’Eastern Conference, i Miami Heat, guidati da un super LeBron James, battono Indiana e si portano avanti per 1-0 nella serie. Dopo un ottimo primo tempo dei Pacers, nella ripresa la differenza la fa tutta il fenomeno di Miami (che ad inzio match riceve il meritato premio di M.V.P. stagionale) che a fine gara ottiene un bottino di 32 punti, 15 rimbalzi e 5 assist. 29 punti li aggiunge Dwyane Wade mentre Bosh gioca appena 15 minuti (problemi fisici per lui) ma porta alla causa 13 punti. Per i Big Three ben 74 punti sui 95 totali di squadra. Indiana alza bandiera bianca nonostante il dominio nella zona pitturata con West ed Hibbert (rispettivamente 17 punti e 12 rimbalzi e 17 punti ed 11 rimbalzi per i lunghi dei Pacers) e non bastano neanche i 10 punti a testa di George Hill e Darren Collison. Delude Granger (7 punti con 1/10 al tiro), per gara 2 si resta a Miami e gli ospiti saranno chiamati all’impresa per non vedere sfumare già ogni speranza di passaggio del turno.

    RISULTATI PRIMO TURNO NBA PLAYOFF 2012, 13 maggio

    Memphis Grizzlies-Los Angeles Clippers 72-82
    Mem: Gay 19, Gasol 19, Randolph 9
    Cli: Paul 19, Young 13, Martin 11

    RISULTATI SEMIFINALI NBA EASTERN CONFERENCE 13 maggio 2012

    Miami Heat-Indiana Pacers 95-86
    Mia: James 32, Wade 29, Bosh 13
    Ind: West 17, Hibbert 17, Hill 10, Collison 10

    LE SFIDE DEL PRIMO TURNO PLAYOFF:

    Eastern Conference:

    1) Chicago Bulls vs 8) Philadelphia 76ers serie 2-4 Sixers (Philadelphia accede alle Semifinali di Conference)
    2) Miami Heat vs 7) New York Knicks serie 4-1 Heat (Miami accede alle Semifinali di Conference)
    3) Indiana Pacers vs 6) Orlando Magic serie 4-1 Pacers (Indiana accede alle Semifinali di Conference)
    4) Boston Celtics vs 5) Atlanta Hawks serie 4-2 Celtics (Boston accede alle Semifinali di Conference)

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 8) Utah Jazz serie 4-0 Spurs (San Antonio accede alle Semifinali di Conference)
    2) Oklahoma City Thunder vs 7) Dallas M avericks serie 4-0 Thunder (Oklahoma City accede alle Semifinali di Conference)
    3) Los Angeles Lakers vs 6) Denver Nuggets serie 4-3 Lakers (Los Angeles accede alle Semifinali di Conference)
    4) Memphis Grizzlies vs 5) Los Angeles Clippers serie 3-4 Clippers (Los Angeles accede alle Semifinali di Conference)

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • Eurolega, miracolo Olympiacos Campione d’Europa. CSKA Mosca ko

    Eurolega, miracolo Olympiacos Campione d’Europa. CSKA Mosca ko

    Un miracolo, un vero e proprio miracolo sportivo! E’ questo che alla fine emerge tra tutto dopo aver apprezzato ed assistito alla Finalissima di Eurolega, l’Olympiacos (che alla vigilia delle Final 4 appariva la squadra meno talentuosa e destinata al quarto posto) ribalta ancora una volta il pronostico e si laurea Campione d’Europa grazie alla vittoria in extremis, a 7 decimi di secondo dalla sirena finale, sulla corazzata CSKA Mosca (62-61 il risultato finale).

    Un sogno diventato realtà quello dei greci che testimonia che nello sport non sempre vince chi spende di più o chi è più ricco: La squadra del Pireo in Estate complice la crisi economica ha rivoluzionato il roster, vendendo i campioni che in questi anni l’hanno resa grande ed ha puntato sui ragazzi del vivaio che proprio nella sfida contro i russi sono risultati decisivi nonostante la giovane età e l’inesperienza a questi palcoscenici. Una storia, una favola a lieto fine quella dei biancorossi, coronata dal canestro decisivo di Printezis che ha chiuso la prodigiosa rimonta partita dal -19 del 28esimo minuto quando tutto ormai sembrava perduto. CSKA Mosca nell’incubo, travolto dall’esuberanza, dall’altletismo, dalla forza d’animo degli avversari autori di un’impresa leggendaria.

    Olympiacos Pireo | © BULENT KILIC/AFP/GettyImages

    In avvio gara molto bloccata, tante palle perse (nei primi minuti si registrano più turnovers che punti!) e tensione al massimo, il primo quarto si chiude sul 10-7 per i russi che gravano di falli gli avversari e scombussalano i piani di coach Ivkovic. Nel secondo periodo la storia non cambia, l’Armata Rossa spinta dal talento di Milos Teodosic fugge via. La guardia serba spara 3 bombe di fila nel canestro biancorosso (l’ultima da nove metri) portando i suoi compagni sul 27-14. Papanikolaou si carica la squadra greca sulle spalle ma è troppo solo ed i moscoviti chiudono in vantaggio 34-20 il primo tempo (con canestro da 3 annullato a Shved sulla sirena).

    In apertura di terza frazione la musica non cambia, piovono triple nel canestro dell’Olympiacos (in serie segnano Khryapa, Teodosic e Kirilenko) il punteggio diventa impietoso, al 28esimo siamo sul 53-34, un +19 molto eloquente. I russi però sbagliano nel credere che la partita sia finita e così il team ellenico riemerge dall’inferno: Ivkovic schiera tutti i suoi giovani rampanti ed una mossa che sembra disperata si rivela l’arma vincente dei biancorossi che dal quel momento in poi assestano un mega parziale di 14-0 che dal 28esimo al 32 esimo riporta sotto i greci (53-48). Il CSKA Mosca è frastornato e si affida al suo uomo più carismatico, più talentuoso, più affidabile ovvero Andrei Kirilenko che fa quel che può ma non trova aiuto nei compagni, nè in attacco, nè in difesa dove è l’unico a tentare di tutto per fermare gli avversari. Printezis approfitta della “mollezza” dei lunghi russi, prima firma il 57-52, poi il 60-58. Pochi secondi alla fine, fallo su Teodosic che segna il primo tiro libero ma sbaglia il secondo (61-58 un errore che peserà tantissimo), il CSKA risponde con il fallo tattico su Papanikolaou che a dispetto della giovane età non trema e realizza i 2 tiri liberi per il 61-60. Mancano 12 secondi, i greci fanno fallo su Siskauskas, una sicurezza in lunetta ma succede l’impensabile, con il giocatore lituano che sbaglia tutti e 2 i tiri liberi. L’Olympiacos rimette in gioco e trova Georgios Printezis sulla linea di fondo che con un altro “gancetto” brucia retìna del canestro e cronomentro! A 7 decimi di secondo dall’epilogo il sorpasso è compiuto (62-61). Il lungo passaggio a Kirilenko non va a buon fine e Mosca si arrende, esplode la festa dei tifosi sugli spalti, dei giocatori sul parquet. Delirio biancorosso ad Istanbul per il più incredibile dei finali di gara, forse il più impensabile. Secondo titolo continentale per l’Olympiacos ancora con Ivkovic in panchina. Soddisfazione anche per Vassilis Spanoulis che l’anno scorso trionfò con la maglia del Panathinaikos: per lui, passato ai nemici storici in Estate, titolo di M.V.P. delle Final 4.

    FINALE TERZO POSTO EUROLEGA:

    BARCELLONA-PANATHINAIKOS 74-69

    FINALE PRIMO POSTO EUROLEGA:

    OLYMPIACOS PIREO-CSKA MOSCA 62-61

    Tabellino:

    Cska Mosca: Teodosic 15, Siskauskas 8, Krstic 11, Kirilenko 12, Khryapa 3; Lavrinovic 5, Voronov 0, Vorontsevich 0, Shved 3, Kaun 2, Gordon 2. N.e.: Mejia. All.: Kazlauskas.

    Olympiacos Pireo: Antic 7, Spanoulis 15, Dorsey 0, Keselj 3, Papanikolaou 18; Hines 0, Papadopoulos 0, Printezis 12, Mantzaris 3, Sloukas 4, Law 0. N.e.: Gecevicius. All.: Ivkovic.

  • Eurolega oggi Finale CSKA-Olympiacos. Intanto Kirilenko MVP del torneo

    Eurolega oggi Finale CSKA-Olympiacos. Intanto Kirilenko MVP del torneo

    Siamo all’atto conclusivo: questa sera alle ore 20.00 l’Eurolega avrà la sua nuova squadra regina, che succederà al Panathinaikos nell’albo d’oro della manifestazione. La Finalissima sarà tra il super favorito CSKA Mosca e l’outsider Olympiacos. 2 formazioni molto diverse, piena zeppa di campioni quella russa che può contare su un talento come quello di Andrei Kirilenko, che in Europa sposta decisamente gli equilibri. Infarcita di giovani di belle speranze con qualche giocatore di esperienza quella greca che per la crisi che ha coinvolto lo stato ellenico ha dato un taglio netto al budget in questa stagione cedendo i tanti “Big” e puntando sui ragazzi del vivaio ai quali sono stati affiancatio elementi di notevole spessore coem Vassilis Spanouils che lo scorso anno vinceva il titolo di campione d’Europa con i nemici del Panathinaikos ma che ha sposato la causa biancorossa diventando il leader indiscusso.

    Sarà una Finale diversa rispetto a quelle degli ultimi anni visto che apparentemente tutto pende dalla parte del CSKA Mosca, una vera corazzata che sin dalla prima partita si è meritata l’appellativo di squadra favorita in Eurolega. Ma occhio alla voglia di stupire dei greci che partita dopo partita sono cresciuti in modo esponenziale (ne sa qualcosa anche la Montepaschi Siena, eliminata per 3-1 nonostante il vantaggio del fattore campo nei quarti di Finale della competizione).

    Poche ore e conosceremo il verdetto del campo. Intanto qualche altro verdetto è già stato reso noto: Andrei Kirilenko ha vinto il premio di M.V.P. del torneo e porta a casa anche il premio di miglior difensore della competizione. I numeri parlano per lui dato che è l’unico ad entrare nei primi 10 giocatori in 4 specialità diverse, punti a partita, rimbalzi, recuperi e stoppate, mancando di poco anche la top 10 negli assist. Cifre mostruose di cui non si poteva non tenere conto.

    Andrei Kirilenko | © BULENT KILIC/AFP/GettyImages

    Per lui i premi non finiscono qui perchè “AK47” è stato inserito anche nel miglior quintetto della stagione dell’Eurolega 2011/2012. Assieme all’ala del CSKA Mosca trovano posto il rivale di serata, Vassilis Spanoulis (playmaker dell’Olympiacos), Dimitris Diamantidis (guardia del Panathinaikos, vincitore dell’M.V.P. nella scorsa stagione), Erazem Lorbek (ala grande del Barcellona) ed il compagno di squadra di Kirilenko nel CSKA Nenad Kristic (centro).

    Spazio anche ad altri giocatori che sono entrati a far parte del secondo miglior quintetto europeo: Milos Teodosic (CSKA Mosca), Juan Carlos Navarro (Barcellona), Henry Domercant (Unics Kazan). Mike Batiste (Panathinaikos) ed infine Bo McCalebb della Montepaschi Siena che ha vinto anche il trofeo Alphonso Ford per il 2012, riservato al miglior realizzatore della stagione. Piccole soddisfazione personali per l’asso della squadra toscana che è stato sempre positivo in questa stagione anche quando i risultati non parlavano a favore dei campioni d’Italia in carica.

    La giornata di Eurolega si aprirà ovviamente con la Finale per il terzo e quarto posto tra Panathinaikos Atene e Barcellona, in programma alle ore 17.00. Poi la Finalissima che designerà la squadra campione d’Europa.

    IL PROGRAMMA DELLE FINALI:

    Domenica 13 maggio 2012:

    Panathinaikos Atene-Regal Barcellona ore 17.00 FINALE per il terzo posto

    CSKA Mosca-Olympiacos Pireo ore 20.00 FINALE per il primo posto

  • NHL playoff, programma e analisi Finali di Conference

    NHL playoff, programma e analisi Finali di Conference

    Nella notte partiranno le Finali di Conference dei playoff NHL 2012. La prima partita sarà tra Phoenix Coyotes e Los Angeles Kings che pur non avendo i ruoli di squadre favorite hanno sbaragliato la concorrenza nella Western Conference. Domani notte poi ci sarà il via anche nella Eastern Conference con l’attesissimo derby tra New York Rangers e New Jersey Devils.

    EASTERN CONFERENCE

    1) New York Rangers vs 6) New Jersey Devils:

    Derby caldissimo tra Rangers e Devils. Sembra scontato dirlo ma quando si gioca una sfida del genere fare un pronostico è sempre difficilissimo. Per il vantaggio del fattore campo (che comunque in NHL non ha un’importanza così decisiva ai fini del risultato finale) New York parte in leggerissimo vantaggio ma la grande post season di New Jersey non fa dormire sonni tranquilli ai cugini che dovranno dare il 101% per superare il turno. Le 2 formazioni tornano a sfidarsi in una Finale di Conference dal 1994 (una serie epica terminata solo a gara 7 con la vittoria dei Rangers). In stagione le squadre si sono affrontate 6 volte (visto che entrambe sono inserite nella stessa Division) con 3 successi per parte. La chiave della serie sarà la difesa dei Rangers (attualmente la migliore nei playoff) se Lundqvist e compagni continueranno con questo trend per i Devils si farà veramente dura ma attenzione all’attacco di New Jersey che sembra fatto apposta per mettere in difficoltà i difensori di New York.

    PROGRAMMA:

    gara 1: New York Rangers-New Jersey Devils lunedì 14 maggio a New York, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    gara 2: New York Rangers-Ottawa Senators mercoledì 16 maggio a New York, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    gara 3: New Jersey Devils-New York Rangers sabato 19 maggio in New Jersey, ore 7:00 p.m. (ore 1:00 in Italia)
    gara 4: New Jersey Devils-New York Rangers lunedì 21 maggio in New Jersey, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    *gara 5: New York Rangers-New Jersey Devils mercoledì 23 maggio a New York, ore 8:00 p.m. (ore 2:00 in Italia)
    *gara 6: New Jersey Devils-New York Rangers venerdì 25 maggio in New Jersey, ore 8:00 p.m. (ore 2:00 in Italia)
    *gara 7: New York Rangers-New Jersey Devils domenica 27 maggio a New York, ore 8:00 p.m. (ore 2:00 in Italia)

    logo NHL

    WESTERN CONFERENCE

    3) Phoenix Coyotes vs 8) Los Angeles Kings:

    Le squadre rivelazione della stagione si affrontano nella Finale di Western Conference per continuare a sognare: Phoenix parte con il vantaggio del fattore campo ma il talento è tutto dalla parte dei giocatori dei Kings che si sono ritrovati ad alti livelli, come per magia, nella parte finale di regular season strappando in extremis il pass per i playoff e che da quel momento in poi non si sono più fermati eliminando il team che aveva ottenuto più punti nella stagione regolare, i vice campioni dei Vancouver Canucks (netto 4-1) e poi hanno fatto fuori 4-0 la squadra con il seed numero 2 della Western Conference, i Saint Louis Blues. Los Angeles appare più completa, grande difesa, ed un portiere super danno solidità al reparto arretrato. L’attacco è tornato ai massimi livelli segnando caterve di goal nei playoff. Per Phoenix sarà difficile la sfida, tutto dipenderà dal goalie Mike Smith (stagione straordinaria per lui) e dalle prodezze del leader Radim Vrbata, con Ray Whitney pronto a sfoderare il suo carisma per cercare il bis dopo la Stanley Cup vinta nel 2006 con i Carolina Hurricanes.

    PROGRAMMA:

    gara 1: Phoenix Coyotes-Los Angeles Kings domenica 13 maggio a Phoenix, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    gara 2: Phoenix Coyotes-Los Angeles Kings martedì 15 maggio a Phoenix, ore 9:00 p.m. (ore 3:00 in Italia)
    gara 3: Los Angeles Kings-Phoenix Coyotes giovedì 17 maggio a Los Angeles, ore 9:00 p.m. (ore 3.00 in Italia)
    gara 4: Los Angeles Kings-Phoenix Coyotes domenica 20 maggio a Los Angeles, ore 3:00 p.m. (ore 21.00 in Italia)
    *gara 5: Phoenix Coyotes-Los Angeles Kings martedì 22 maggio a Phoenix, ore 9:00 p.m. (ore 3.00 in Italia)
    *gara 6: Los Angeles KingsPhoenix Coyotes giovedì 24 maggio a Los Angeles, ore 9:00 p.m. (ore 3.00 in Italia)
    *gara 7: Phoenix Coyotes-Los Angeles Kings sabato 26 maggio a Phoenix, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)