Autore: slevin

  • NBA playoff 2010, primo turno: Suns e Spurs avanzano alle Semifinali di Conference

    San Antonio chiude la serie contro Dallas e ripaga con la stessa moneta i Mavs che lo scorso anno li eliminarono al primo turno senza il vantaggio del fattore campo. Gara tutt’altro che tranquilla per gli Spurs (a differenza di quanto dica il punteggio finale, 97-87) perchè sotto di 22 punti, gli ospiti reagiscono e trascinati da Nowitzki e Butler (33 punti il tedesco, 25 per il numero 4) riescono anche ad andare in vantaggio sul +1 a metà del terzo quarto. Da lì c’è la sveglia per San Antonio che trascinata da Ginobili (26 punti) e George Hill (21 punti, spaventosa la sua crescita in questi playoff) distrugge la difesa dei Mavericks asuon di triple. Ottimo anche Duncan con 17 punti e 10 rimbalzi. La dirigenza di Dallas e in primis Mark Cuban dovranno ora esaminare attentamente la situazione e vedere quale sia la strada migliore da seguire con la squadra: rifondare o dare ancora fiducia a questi atleti. Interrogativo importante anche perchè Dallas è la squadra più vecchia dell’NBA.

    Phoenix espugna Portland e manda a casa i Trail Blazers. Grande partenza per Richardson che segna 14 punti in 5 minuti (alla fine saranno 22 per l’ex Charlotte). Phoenix cerca di scappare ma i Blazers restano sempre in partita recuperando anche il -14 che li divide dagli avversari e pareggiando (76-76) nel quarto quarto la partita. Le triple di Nash e Richardson però sono letali anche perchè Roy non è in condizioni fisiche ottimali e non riesce a dare in pieno il suo contributo (14 punti). Per i Suns invece ottimo Stoudemire con 28 punti, Webster per Portland ne segna 19 con Fernandez e Aldridge che si fermano a quota 16. Le 2 squadre che hanno passato il primo turno ieri notte, ovvero Spurs e Suns si affronteranno nella Semifinale di Conference. Gara 1 è in programma a Phoenix ma ancora non sono state comunicate date e orari della serie.

    Risultati NBA del 29 aprile 2010

    San Antonio Spurs – Dallas Mavericks 97-87
    –> SA: Ginobili 26, Hill 21, Duncan 17 – Dal: Nowitzki 33, Butler 25, Beaubois 16
    Portland Trail Blazers – Phoenix Suns 90-99
    –> Por: Webster 19, Aldridge 16, Fernandez 16 – Pho: Stoudemire 28, Richardson 22, Dudley 12

    LE SERIE DEL PRIMO TURNO:

    Cavs – Bulls 4-1 (Cavs al turno successivo)
    Hawks – Bucks 2-3
    Celtics – Heat 4-1 (Celtics al turno successivo)
    Nuggets – Jazz 2-3
    Lakers – Thunder 3-2
    Magic – Bobcats 4-0 (Magic al turno successivo)
    Mavs – Spurs 2-4 (Spurs al turno successivo)
    Suns – Trail Blazers 4-2 (Suns al turno successivo)

  • NBA playoff 2010, primo turno: Top 5 del 28 aprile 2010

    NBA top 5 del 28 aprile 2010.

    Tutto lo spettacolo delle migliori giocate della notte NBA.

    GUARDA IL VIDEO:

  • NBA playoff 2010, primo turno: Highlights del 28 aprile 2010

    Ecco tutti gli highlights delle partite NBA disputate il 28 aprile, valide per il primo turno dei playoff 2010.

    Guarda gli highlights:

  • Playoff NHL: Incredibile eliminazione di Washington, Ovechkin già fuori dalla post season

    Si è concluso da poche ore il primo turno dei playoff NHl che ha riservato molte sorprese, alcune veramente clamorose.
    Se nella Western Conference quasi tutti i risultati delle serie hanno rispettato i pronostici, nella Eastern c’è stato uno sconvolgimento generale che ha visto cadere una ad una tutte quasi tutte le teste di serie.

    Dicevamo della Western Conference, dove i San Josè Sharks, numeri 1 ad Ovest e secondi assoluti nell’intera Lega hanno rischiato e tanto contro i Colorado Avalanche riuscendo però a chiudere sul 4-2.

    Paura anche per la seconda migliore del seed ovvero i Chicago Blackhawks che con un prodigioso recupero dal 2-1 Nashville Predators, hanno poi chiuso sul 4-2.

    Anche i Vancouver Canucks hanno terminato la serie sul 4-2 eliminando i Los Angeles Kings senza grossi patemi d’animo.

    Fattore campo ribaltato invece nella serie più equilibrata che vedeva di fronte i quarti classificati ad Ovest ovvero i Phoenix Coyotes (vera rivelazione dell’anno nella Lega) contro i quinti classificati, i vicecampioni dei Detroit Red Wings, che hanno faticato per portare a casa la qualificazione, chiusa con un emozionantissimo 4-3.

    Passiamo alla Eastern Conference, dove si sono visti i veri fuochi d’artificio: Washington, la migliore squadra della Lega, eliminata da Montreal in 7 gare dopo essere stata in vantaggio addirittura per 3-1, vero miracolo sportivo per i Canadiens. Ovechkin, il più forte giocatore di Hockey sul ghiaccio, sbattuto fuori da una formazione che già qualificandosi per i playoff aveva compiuto una vera impresa, un 4-3 che ora lascia molti punti interrogativi per i Capitals, mentre lascia continuare il sogno dei Canadiens, la franchigia più titolata nella Lega ma che da un bel pò di anni era in perenne ricostruzione.

    Fuori anche la testa di serie numero 2, i New Jersey Devils, sbranati letteralmente in 5 partite dai Philadelphia Flyers, che si sono qualificati alla post season solo all’ultima giornata vincendo lo scontro diretto contro i New York Rangers. L’impresa è ancor più evidente se si pensa che i Flyers sono stati i primi a passare il primo turno tra tutte le franchigie impiegando solo 5 partite per un 4-1 che non ha ammesso repliche.

    Fuori anche i Buffalo Sabres, numero 3 del seed, fatti fuori dai Boston Bruins in 6 gare: 4-2 e Sabres già in vacanza dopo aver cullato anche sogni di gloria.

    Rispetta il pronostico ad Est solo Pittsburgh: i Penguins (quarti) estromettono dalla post season gli Ottawa Senators (quinti) con un buon 4-2. Ora Sidney Crosby (assieme ad Ovechkin il giocatore più forte al mondo) può guardare con molta fiducia al futuro visto che nella Eastern Conference, vista la caduta delle prime 3 teste di serie, si troverà come per magia il vantaggio del fattore campo, e potrà assieme ai suoi compagni cercare di bissare il successo dello scorso anno. Importante ricordare che per via della prematura e meritata eliminazione di Washington, la squadra migliore che potrà eventualmente sfruttare il vantaggio del fattore campo fino alla finale sarà San Josè. Eventuali sorprese permettendo…!

    PLAYOFF EASTERN CONFERENCE, PRIMO TURNO:

    Washington Capitals – Montreal Canadiens 3-4
    New Jersey Devils – PhiladelphiaFlyers 1-4
    Buffalo Sabres – Boston Bruins 2-4
    Pittsburgh Penguins – Ottawa Senators 4-2

    PLAYOFF WESTERN CONFERENCE, PRIMO TURNO:

    San Josè Sharks – Colorado Avalanche 4-2
    Chicago Blackhawks – Nashville Predators 4-2
    Vancouver Canucks – Los Angeles Kings 4-2
    Phoenix Coyotes – Detroit Red Wings 3-4

    Le serie delle Semifinali di Conference:

    EASTERN CONFERENCE:

    Pittsburgh Penguins – Montreal Canadiens
    Boston Bruins – Philadelphia Flyers

    WESTERN CONFERENCE:

    San Josè Sharks – Detroit Red Wings
    Chicago Blackhawks – Vancouver Canucks

  • Impresa dei Bucks ad Atlanta, i Nuggets restano in corsa

    Un grandissimo quarto periodo permette ai Milwaukee Bucks di espugnare il parquet degli Atlanta Hawks e di portarsi in vantaggio per 3-2 nella serie.
    Hawks con la partita in mano a pochi minuti dal termine (82-73), messi sotto con un parziale di 14-0 per l’incredibile 87-82 a soli 33 secondi dalla fine del match. Horford prova a caricarsi la squadra sulle spalle e con 5 punti (anche un clamoroso, per lui, tiro da 3 punti) riporta sotto i padroni di casa (89-87). Jennings si prende la responsabilità di andare in lunetta sul fallo sistematico di Atlanta, mantiene la freddezza e segna i 2 liberi della vittoria. Alla fine saranno 25 i punti per l’ex Lottomatica Roma, sempre importante nei momenti chiave, ottimo come al solito l’apporto di Salmons (19 punti) e di un fantastico Ridnour (15 punti in soli 17 minuti!). Per Gli Hawks molto sottotono Joe Johnson con soli 13 punti, Crawford (premiato nel prepartita) non dimostra le qualità che gli sono valse il premio di sesto uomo dell’anno, chiudendo con 11 miseri punti e percentuali pessime dal campo. A tirare la carretta i soli Horford (25 punti e 11 rimbalzi) e Marvin Williams (22 punti). Bucks che riescono a non far vedere l’assenza degli infortunati Bogut e Redd, tenendo testa ai lunghi degli Hawks a rimbalzo (39-39) sebbene l’assenza del centro croato-australiano si faccia sentire, e demolendo gli avversari nel tiro da 3 anche senza lo specialista Redd (2-11 per Atlanta, 8-19 per i Bucks).
    Gara 6 è in programma a Milwaukee venerdì 30 aprile, con i Bucks che non possono lasciarsi sfuggire l’occasione di chiudere la serie. Coach Skiles sta dimostrando di essere pronto per grandi franchigie, veramente un grande allenatore: nessuno dava speranze alla sua squadra, si pronosticava addirittura lo sweep sul 4-0 e invece pur dovendo rinunciare a 2 dei suoi migliori giocatori sta mettendo sotto scacco i più quotati avversari.

    Denver annulla il primo match point per i Jazz e sul parquet di casa porta la serie sul 3-2. Gara risolta solo nella ripresa dopo che per 3 quarti la partita si è mantenuta sostanzialmente in equilibrio. Ultimo parziale letale dei Nuggets che chiudono con 6 uomini in doppia cifra tra cui il solito Anthony con 26 punti e 11 rimbalzi, Billups con 21, Martin che chiude quasi in doppia doppia con i suoi 18 punti e 9 rimbalzi, i 17 di Smith con un mortifero 4/5 da 3, 10 punti 7 rimbalzi e 3 stoppate per Andersen che risponde così alle critiche di Anthony a fine gara 4 e Afflalo che ne segna 12 senza sbagliare un tiro (3/3 da 2 e 2/2 da 3!)
    Utah sempre più dipendente dal duo Williams-Boozer (34 punti e 10 assist per il primo, 25 e 16 rimbalzi per il secondo). Matthews e Millsap hanno provato ad essere di aiuto ma non è bastato per portare a casa la partita che di fatto ha riaperto la serie.
    Gara 6 è in programma a Salt Lake City venerdì 30 aprile. Per i Jazz sarebbe meglio chiudere il conto e non fidarsi di questi Nuggets.

    Risultati NBA del 28 aprile 2010

    Atlanta Hawks – Milwaukee Bucks 87-91
    –> Atl: Horford 25, Williams 22, Johnson 13 – Mil: Jennings 25, Salmons 19, Ridnour 15
    Denver Nuggets – Utah Jazz 116-102
    –> Den: Anthony 26, Billups 21, Martin 18 – Uta: Williams 34, Boozer 25, Millsap 16

    LE SERIE DEL PRIMO TURNO:

    Cavs – Bulls 4-1 (Cavs al turno successivo)
    Hawks – Bucks 2-3
    Celtics – Heat 4-1 (Celtics al turno successivo)
    Nuggets – Jazz 2-3
    Lakers – Thunder 3-2
    Magic – Bobcats 4-0 (Magic al turno successivo)
    Mavs – Spurs 2-3
    Suns – Trail Blazers 3-2

  • Kobe Bryant regna nel merchandising NBA

    Kobe Bryant per il secondo anno consecutivo è in testa per quanto riguarda la vendita di magliette nel mondo NBA.
    La maglia numero 24 gialloviola è ancora la più venduta stando alle stime ricevute dalla Lega.

    LeBron James anche per questa stagione si è dovuto accontentare del secondo posto e della “medaglia d’argento”, sebbene oramai sia lui il dominatore riconosciuto dell’NBA. Il numero 23 di Cleveland paga il fatto di non giocare in un mercato imponente dal punto di vista economico come Los Angeles o New york o ancora Boston o Chicago.

    Gradino più basso del podio per la maglia numero 5 di Kevin Garnett dei Boston Celtics, anche se a livello diprestazioni ormai l’ex T-wolves pare avviato sul viale del tramonto.

    Sorprende Derrick Rose di Chicago che si piazza al quarto posto assoluto, davanti persino ad un fenomeno quale Dwyane Wade dei Miami Heate ad una stella in divenire come Dwight Howard degli Orlando Magic. Settimo posto per Chris Paul dei New Orleans Hornets, a lungo infortunato quest’anno, ottavo per Paul Pierce sempre dei Celtics.
    New entry alla nona posizione con Kevin Durant, nuovo fenomeno degli Oklahoma City Thunder, laureatosi quest’anno miglior marcatore della Lega e più giovane atleta a riuscire nell’impresa nella storia del basket americano.
    Chiude la top ten la divisa numero 15 di Carmelo Anthony dei Denver Nuggets dopo che lo scorso anno era sprofondato in 15esima posizione

    Per quanto riguarda i team il merchandising premia i Lakers, seguiti da Celtics, Cavs, Bulls e New York Knicks.

    Ecco la classifica delle maglie:

    1) Kobe Bryant (LAL)
    2) LeBron James (CLE)
    3) Kevn Garnett (BOS)
    4) Derrick Rose (CHI)
    5) Dwight Howard (ORL)
    6) Dwyane Wade (MIA)
    7) Chris Paul (NOH)
    8 ) Paul Pierce (BOS)
    9) Kevin Durant (OKC)
    10) Carmelo Anthony (DEN)

    Ecco la classifica per team:

    1) Los Angeles Lakers
    2) Boston Celtics
    3) Cleveland Cavaliers
    4) Chicago Bulls
    5) New York Knicks

  • “Non posso vincere da solo!”

    Non posso vincere da solo!

    Frase quasi abituale nel mondo sportivo quando le cose per una squadra vanno male e un giocatore si erge a portavoce del gruppo cercando di spronanare, se così si può dire, i compagni a dare quel qualcosa di più per invertire la rotta.

    Càpita che nell’NBA un “certo” Carmelo Anthony, stella luminosissima dei Denver Nuggets e leader della squadra, abbia pronunciato queste fatidiche parole alla vigilia dell’importantissima gara 5 contro gli Utah Jazz, che se dovesse andare male sancirebbe l’uscita anticipata dei suoi Nuggets dopo la finale di Western Conference dello scorso anno persa contro i Lakers. Sicuramente un ridimensionamento rispetto a soli 12 mesi fa, prospettiva che sta mettendo tanto nervosismo negli animi dei biancocelesti del Colorado. Utah sta letteralmente spazzando via gli avversari non curante degli infortuni subiti da 2 giocatori cardine come Kirilenko e Okur, forte di un asse Deron Williams-Carlos Boozer che sta facendo rivivere ai tifosi Jazz (mi scuso per l’ingombrante paragone ma va preso con le debite proporzioni) le gesta della coppia d’oro del recente passato John Stockton-Karl Malone, con cui la franchigia arrivò 2 volte consecutive in finale NBA per essere battuta solo dagli invincibili Chicago Bulls di Michael Jordan.
    Le parole di Anthony non sono state prese di buon grado dai compagni di squadra, che invece di sentirsi più responsabilizzati si sono sentiti, in verità con molta ragione, criticati per le prestazioni delle prime 4 gare della serie playoff contro i Jazz.
    Chris Andersen già in gara 4 è stato criticato da Melo, rimanendo molto deluso, Billups ha preferito porre l’accento sul fatto che pesa in modo inverosimile l’assenza di coach George Karl per le cure chemioterapiche per un tumore alla gola, gli altri componenti il gruppo di Denver preferiscono non commentare le parole del numero 15.
    Insomma una situazione pronta ad esplodere.

    Un grande esperto di basket quale è Federico Buffa nei giorni scorsi si è lasciato sfuggire un commento che per quanto breve e conciso fotografa in maniera netta e nitida la situazione in Colorado:

    A Denver senza George Karl…?uno zoo!

    Molto evidente il riferimento al carisma di Karl e alla sua forte personalità per tenere unito uno spogliatoio che per quanto riguarda le “teste calde” non è secondo a nessuno.

    Comunque queste le parole di Anthony al termine dell’ultimo match contro Utah:

    Sto dando tutto quel che ho per battere i Jazz…ma non posso farlo da solo, ho bisogno di aiuto!

    Proseguendo poi, in seguito al battibecco sul parquet con Andersen e al risentimento del “Birdman” per l’attacco gratuito davanti alle telecamere:

    Non posso perdere tempo a preoccuparmi dei sentimenti degli altri!“.

  • James tiene in ansia i Cavs per un infortunio al gomito

    LeBron James tiene in apprensione un’intera città!
    Durante la partita vinta ieri notte dai suoi Cavs contro i Bulls che è valsa il passaggio del turno per le Semifinali di Conference contro i Boston Celtics, il numero 23 ha accusato dei dolori al gomito.
    Dolori che preoccupano, anche se non in modo rilevante, ma sempre meglio prevenire che curare! il dolore al braccio destro di LeBron James deve essere valutato il più approfonditamente possibile vista l’importanza di “The King” nell’economia della squadra. Anche perchè il livello di gioco raggiunto permette a Cleveland di prendersi di diritto il ruolo di favorita per il titolo. Nella conferenza stampa dopo il successo in Gara 5 (96-94) su Chicago, LeBron ha dichiarato che sente ancora dolore e, cosa ancor più curiosa, non sa neanche lui il perché e come sia riuscito ad infortunarsi:

    “Continua a darmi fastidio (il gomito e il braccio destro, ndr) e non so come ho fatto a farmi male. Spero che il dolore mi lasci stare nei prossimi giorni per giocare al massimo nella prossima sfida playoff. Comunque anche così posso giocare tranquillamente!”

    Il dolore al braccio si è fatto notare in Gara 5 quando James ha fatto una smorfia di dolore dopo aver provato a contrastare un tiro e il tiro libero nel finale di match tirato con la sinistra è un altro indizio.
    James è stato anche sottoposto a radiografie che in ogni caso non hanno rivelato niente di grave e quindi i tifosi dei Cavaliers possono dormire alquanto sereni.
    Sull’infortunio ha parlato anche Shaquille O’Neal:

    “Per fortuna non è grave! abbiamo avuto un pò di apprensione, ma non sembra nulla di grave!”

  • Andrea Agnelli nuovo Presidente della Juventus

    Un Agnelli potrebbe tornare al comando della Juve: si tratta di Andrea, figlio di Umberto, che domani molto probabilmente sarà nominato da suo cugino John Elkann, Presidente della società bianconera.

    L’ultimo Agnelli ad essere nominato Presidente fu proprio suo padre Umberto, quasi 50 anni fa.

    La notizia, ancora ufficiosa comunque, troverà la sua ufficializzazione con l’annuncio di John Elkann, durante l’assemblea della Exor, società che detiene il pacchetto di maggioranza della società di Corso Galileo Ferraris.

    Il ritorno di un Agnelli in un ruolo operativo nella Juventus decreterà il passaggio dell’attuale presidente, Jean Claude Blanc nel semplice ruolo di amministratore delegato (per il quale sembra molto più portato rispetto a quelli occupati finora). Alla nuova Juve mancano due tasselli: Il primo dovrebbe essere Beppe Marotta nel ruolo di Direttore Generale, l’altro è quello del tecnico che vedrebbe l’attuale tecnico del Liverpool Rafael Benitez favorito all’insediamento sulla panchina bianconera.

    Tuttavia non vanno dimenticati gli ottimi rapporti e un’amicizia di vecchia data tra Andrea Agnelli e Fabio Capello e, certamente, se tutto verrà ufficilizzato per quanto riguarda la Presidenza, non si può non escludere un ritorno del tecnico friulano a Torino. Per ora sembrano solo voci incontrollate ma nei prossimi giorni se ne saprà di più.

  • NFL: I movimenti di mercato dopo il draft

    Terminato il draft NFL, dove i migliori atleti universitari sono stati scelti dalle 32 franchigie della Lega, hanno avuto inizio i consueti movimenti di mercato.

    Gli Oakland Raiders hanno un possibile starting quarterback dopo aver scambiato una quarta scelta nel draft 2012 ai Washington Redskins per Jason Campbell. A Campbell, diventato inutile dopo l’acquisizione di Donovan McNabb da Philadelphia, è stato poi allungato il contratto di una stagione ed il suo stipendio nel 2011 sarà di 4.5 milioni di dollari.

    I Seattle Seahawks hanno acquistato i running back LenDale White dai Tennessee Titans e Leon Washington dai New York Jets. I Seahawks hanno preso White ed il defensive tackle Kevin Vickerson dai Titans in cambio della quarta e della sesta scelta di quest’anno al draft, mentre hanno ceduto una quinta scelta ai Jets in cambio di Washington e di una settima scelta.

    Il linebacker Adalius Thomas è stato rilasciato dai New England Patriots. Thomas è ora un free agent e sulle sue tracce si sono messi subito i New York Jets.

    Gli Arizona Cardinals ed i Tampa Bay Buccaneers hanno firmato 2 quarterback non scelti al draft di questo anno e perciò rimasti senza squadra. Arizona ha firmato il quarterback di BYU, Max Hall, che ha passato per 3,560 yards con 33 touchdowns la scorsa stagione. Tampa Bay ha firmato l’ex quarterback di Ole Miss, Jevan Snead, che ha lanciato per 2,632 yards con 20 touchdowns e 20 intercetti nel 2009.

    I Jacksonville Jaguars hanno rilasciato il due volte Pro Bowl defensive tackle John Henderson, rilasciando anche il defensive tackle Montavious Stanley ed i linebackers Brian Iwuh e Torrance Daniels.

    Gli Oakland Raiders sono pronti a rilasciare il quarterback JaMarcus Russell risparmiando così un bel pò di soldi del salary cap, ma l’organizzazione manageriale dei bianconeri della california aspetta di avere il consenso del proprietario Al Davis. Russell dovrebbe ricevere quasi 10 milioni di dollari questa stagione, inclusi 3 milioni garantiti. I Raiders hanno un minicamp in questa settimana ed è probabile che cerchino di rilasciare prima Russell.

    La Pro Bowl guardia Alan Faneca ha raggiunto l’accordo per un contratto da una stagione a 2.5 milioni di dollari con gli Arizona Cardinals.

    Il free agent running back Brian Westbrook ha superato le visite mediche con i Rams e sembra quindi pronto a giocare a Saint Louis nel 2010, secondo quanto riportato da alcuni giornali di Saint Louis.

    I Chicago Bears ed i Carolina Panthers hanno completato uno scambio che spedisce la safety Chris Harris a Chicago per il linebacker Jamar Williams.