Autore: slevin

  • NHL: Montreal elimina i Campioni, Flyers vicini al “miracolo”

    Grandissime sorprese nei playoff 2010 della NHL.

    I Montreal Canadiens hanno infatti eliminato i Pittsburgh Penguins dalla post season vincendo con un incredibile 5-2 la settima e decisiva gara giocata sul ghiaccio dei rivali gialloneri.
    Grandissima partita degli “Habs” che hanno annientato gli ormai ex Campioni con 4 gol consecutivi. I Penguins hanno accorciato le distanze sul 4-2, ma a 10 minuti dal termine dell’incontro il 5-2 dei Canadiens ha chiuso definitivamente l’incontro.
    Superlativa prova di Michael Cammalleri che ha trascinato i suoi compagni per tutta la serie.
    Canadiens che sono entrati nei playoff come ultima delle 16 squadre qualificate per la post season, ma che hanno eliminato i Washington di Aleksandr Ovechkin che erano stati la migliore squadra della Lega, e ora si apprestano a giocare la Finale di Eastern Conference dopo aver eliminato i Pittsburgh (dell’altro fenomeno mondiale assieme ad Ovechkin, ovvero Sidney Crosby) Campioni lo scorso anno. Resta da vedere se affronteranno i Philadelphia Flyers o i Boston Bruins che sono sul 3-3 con la decisiva Gara 7 in programma questa notte.

    A proposito di Philadelphia Flyers gli arancioneri sono a un passo dal compiere un vero e proprio miracolo: sotto per 3-0 contro i favoriti Boston Bruins, la franchigia della Pennsylvania ha rimontato e recuperato la serie portandola sul 3-3 (come già detto in precedenza).
    Stanotte possono completare l’opera ma giocare a Boston non è facile.
    Nella storia della NHL solo 2 squadre sono riuscite nell’impresa di ribaltare da 0-3 a 4-3 una serie di playoff: una di queste è un’altra franchigia canadese, ovvero i Toronto Maple Leafs, che ci riuscirono nel 1942 (e vinsero anche il titolo contro i Detroit Red Wings), l’altra sono i New York Islanders del 1975.
    E intanto Montreal aspetta fiduciosa…

  • Sud Africa 2010: Svizzera, Inler “faro” del centrocampo

    Nella lista dei 30 pre-convocati (di cui sette già indicati e noti dunque come riserve) dal C.T. della Nazionale svizzera, Ottmar Hitzfeld, per i Mondiali in Sudafrica, figurano quattro giocatori che militano in squadre italiane: Lichtsteiner (Lazio), Padalino e Ziegler (Samdporia), Inler (Udinese).

    I pre-convocati di Ottmar Hitzfeld

    Portieri: Diego Benaglio (Wolfsburg/Ger), Johnny Leoni (Zurigo/Svi), Marco Woelfli (Young Boys/Svi)
    Difensori: Mario Eggimann (Hannover 96/Ger), Stephane Grichting (Auxerre/Fra), Stephan Lichtsteiner (Lazio/Ita), Philippe Senderos (Arsenal/Ing), Christoph Spycher (Eintracht Francoforte/Ger), Steve Von Bergen (Hertha Berlino/Ger), Reto Ziegler (Sampdoria/Ita).
    Centrocampisti: Tranquillo Barnetta (Bayer Leverkusen/Ger), Valon Behrami (West Ham/Ing), Gelson Fernandes (St. Etienne/ Fra), Benjamin Huggel (Basilea/Svi), Goekhan Inler (Udinese/ Ita), Marco Padalino (Sampdoria/Ita), Pirmin Schwegler (Eintracht Francoforte/Ger), Xherdan Shaqiri (Basilea/Svi), Hakan Yakin (Lucerna/Svi)
    Attaccanti: Eren Derdiyok (Bayer Leverkusen/Ger), Alexander Frei (Basilea/Svi), Blaise Nkufo (Twente/Ola), Marco Streller (Basilea/Svi)
    Riserve: Fabio Coltorti (Racing Santander/Spa), François Affolter (Young Boys/Svi), Fabian Lustenberger (Hertha Berlino/ Ger), Albert Bunjaku (Norimberga/Ger), Nassim Ben Khalifa (Grasshopper/Svi), Valentin Stocker (Basilea/Svi), Ludovic Magnin (Zürigo/Svi).

  • Sud Africa 2010: Danimarca, Poulsen e Kjaer tra i convocati

    Tra i convocati del Commissario Tecnico Morten Olsen figurano il difensore del Palermo Simon Kjaer, il centrocampista della Juventus Christian Poulsen e il difensore della Fiorentina Per Kroldrup. Inoltre c’è anche Martin Jorgensen, ex talento di Udinese e Fiorentina.
    Tra i 30 pre-convocati stelle di rilievo come il difensore del Liverpool Daniel Agger (che formerà la diga difensiva insieme a Kjaer), il baby talentino dell’Ajax Christian Eriksen e l’attaccante dell’Arsenal Nicklas Bendtner.

    I pre-convocati di Morten Olsen

    PORTIERI – Thomas Sorensen (Stoke City), Stephan Andersen (Brondby), Kim Christensen (Goteborg), Jesper Christiansen (Copenhagen).
    DIFENSORI – William Kvist (Copenhagen), Lars Jacobsen (Blackburn Rovers), Simon Kjaer (Palermo), Per Kroldrup (Fiorentina), Daniel Agger (Liverpool), Patrick Mtiliga (Malaga), Leon Jessen (Midtjylland), Simon Poulsen (AZ Alkmaar), Anders Christensen (Odense).
    CENTROCAMPISTI – Martin Jorgensen (Aarhus), Christian Poulsen (Juventus), Daniel Jensen (Werder Brema), Jakob Poulsen (Aarhus), Michael Silberbauer (Utrecht), Dennis Rommedahl (Ajax), Christian Eriksen (Ajax), Thomas Enevoldsen (Groningen), Mikkel Beckmann (Randers), Thomas Kahlenberg (Wolfsburg), Jesper Gronkjaer (Copenhagen), Mikkel Thygesen (Midtjylland), Michael Krohn-Dehli (Brondby).
    ATTACCANTI – Jon Dahl Tomasson (Feyenoord), Nicklas Bendtner (Arsenal), Soren Larsen (Duisburg), Morten Rasmussen (Celtic).

  • NBA: Joe Johnson in trattativa con Miami, idea Tony Parker per i Knicks

    Stando alle ultime voci di mercato, la stella degli Atlanta Hawks, la guardia tiratrice Joe Johnson, sarebbe finita nel mirino dei Miami Heat.
    Dopo l’imbarazzante serie di playoffs contro Orlando, il numero 2 degli Hawks ha dichiarato che, da free agent qual’è, prenderà in considerazione tutte le opzioni possibili durante l’estate, compresa la possibilità di giocare a fianco di Dwyane Wade.

    Dopo Gara 3 contro i Magic si era discusso del suo valore effettivo; JJ è sicuramente un giocatore di prima fascia ma dopo le prestazioni contro i Magic, il suo contratto potrebbe essere ritoccato.
    Di oggi il rumor che dalla Florida è arrivata la notizia di un forte interessamento della compagine di Pat Riley: l’ex coach dei Lakers ha come priorità massima quella di riconfermare la sua stella Wade e come seconda quella di trovargli un alfiere di rilievo.
    Il “Miami Herald” riporta anche le parole del diretto interessato che non disdegna la meta:

    Sarebbe una grande opzione e un’ottima situazione per me!“.

    Riley ha detto che prima del primo di luglio non avrà l’occasione di parlare con le parti interessate, ma che farà di tutto per poter ri-portare Miami ad alti livelli. Da non dimenticare che lo stesso Riley sta pensando di tornare personalmente ad allenare gli Heat.

    Johnson ha affermato di non avere problemi ad accettare il ruolo di spalla all’uomo franchigia, descrivendo quindi la situazione salariale di Miami come molto interessante.
    In effetti non sono molte le squadre nelle condizioni degli Heat: se rifirmeranno Wade, avranno comunque altri 25 milioni liberi nel salary cap per portare in Florida almeno due free agents di livello.

    La priorità del presidente, dopo aver rifirmato Wade, è ovviamente quella di sondare il terreno per arrivare addirittura a LeBron James, ma la lista dei desideri non finisce qui: in mente ci sono Chris Bosh, Amar’e’ Stoudemire, Carlos Boozer oltre al sopracitato Johnson, tutti questi sono in pole position. E’ molto probabile che Wade incontrerà James, Bosh e Johnson per capire dove giocheranno la prossima stagione e progettare il proprio futuro. Saranno tutti tasselli quasi ad incastro!

    Dal canto loro, gli Hawks necessitano di un innesto importante per fare il salto di qualità, ma la firma di un free agent di livello passa chiaramente dalla conferma di Joe Johnson, senza di lui cadrebbe ogni tipo di interesse verso la franchigia di Atlanta da parte dei giocatori che si svincoleranno da giugno.

    Un’altra intrigante possibile destinazione per Johnson, anche se meno chiacchierata, potrebbe essere Phoenix: ritornerebbe a giocare con sui ex compagni Nash e Stoudemire in una squadra potenzialmente da titolo.

    Tra Tony Parker (playmaker di 27 anni, 28 da compiere il 17 maggio) e i San Antonio Spurs c’è aria di divorzio e i New York Knicks sono pronti ad approfittarne!
    Il “New York Daily News” trascrive l’interessamento della compagine di Donnie Walsh verso il francese, forte del fatto che anche la moglie di Parker, Eva Longoria, famosa attrice, gradirebbe un trasferimento nella “Grande Mela” per dare ancora più luce alla sua carriera cinematografica.
    Inoltre dal Texas arrivano sempre più voci che Gregg Popovich, capo allenatore degli “Speroni” abbia ormai lasciato il francese per abbracciare il nuovo fenomeno di squadra George Hill mentre Nicolas Batum, ala dei Portland Trail Blazers e compagno di Nazionale di Tony, ha rilasciato un’intervista dove dichiara che Parker non lascerà mai San Antonio.
    Dove sta la verità? le prossime settimane saranno cruciali per capirlo…

  • NBA: Collison e Dampier sotto i ferri per problemi alle ginocchia

    Terminata la stagione con un’eliminazione al primo turno dei playoffs (seppur in modo del tutto differenti), sia Eric Dampier che Nick Collison si sono sottoposti a piccoli interventi in artroscopia al ginocchio. Il centro dei Mavs si è operato il sinistro, Collison invece il destro. Per entrambi il periodo di stop sarà tuttavia molto breve e torneranno disponibili già alla ripresa estiva degli allenamenti.
    Eric Dampier, 211cm classe 1975, ha vissuto una stagione di alti e bassi: gli infortuni al ginocchio, l’influenza e un misterioso malanno (mai dichiarato dal team) gli hanno consentito di giocare solamente 60 partite (55 di regular e 5 di playoffs), ma è stato l’arrivo di Haywood a rubargli il posto da titolare in una stagione che lo vedeva viaggiare con le cifre più alte da quando è giunto ai Mavs. Mentre con Gooden c’era compatibilità, con Haywood, giocatore dalle caratteristiche più o meno simili, inevitabilmente sono sorti i problemi: minutaggio in calo e, di conseguenza, cifre in calo. In regular ha fatto registrare 6 punti a partita (62% al tiro), 7.3 rimbalzi e 1.4 stoppate in 23.3 minuti di impiego medio. Ai playoffs ha tirato solamente 8 volte senza segnare mai se non ai liberi: 1 punto di media (0% al tiro), 6.6 rimbalzi e 1 stoppata in 23.6 minuti di impiego medio.
    Dampier rischia seriamente di essere ceduto. Il suo ultimo anno di contratto (a 13.1 milioni di dollari) non è infatti garantito e quindi la società potrebbe inserirlo in una trade (stessa sorte potrebbe toccare a Stevenson, Butler e Barea e Haywood stesso qualora da free-agent dovesse chiedere cifre astronomiche, il che vorrebbe dire che potrebbe essere lasciato libero sul mercato.

    Nick Collison, 208cm classe 1980, è reduce da una stagione più che positiva con i Thunder. Per lui 81 partite giocate in stagione (75 in regular e 6 ai playoffs) con le seguenti medie: 5.9 punti (59% al tiro) e 5.1 rimbalzi in soli 20.8 minuti di gioco. Ai playoffs le sue cifre sono calate: 3.2 punti (33% al tiro) e 4.7 rimbalzi in 21.5 minuti di impiego medio.
    Il prossimo anno il giocatore entrerà nel suo ultimo anno di contratto (6milioni e 750 mila dollari) ma non dovrebbe essere ceduto. Oklahoma ha infatti un discreto margine nel salary cap e l’ossatura della squadra è composta di giovani tutti sotto contratto. Con azzeccate scelte al draft (non molto alte per la verità, ma negli anni passati molti ottimi giocatori sono stati scelti al termine del primo round o addirittura al secondo giro) e con mirati interventi sul mercato dei free-agent la squadra potrà rafforzarsi senza sforare il salary-cap. Assolutamente da evitare l’acquisto di giocatori di nome (tipo Chris Bosh) che porterebbero a spese folli senza risultato per poi non poter rinnovare tutti i giovani del roster quando bisognerà farlo. Serve un centro e un buon tiratore da 3 punti, ma li si può trovare tra i rookie e tra i free agent senza bisogno di sottoscrivere contratti altissimi da 20 milioni. Osservati speciali il centro di Kentucky ma nativo di Oklahoma (molto simile a Dwight Howard per stazza e struttura fisica) Daniel orton, e il tiratore dell’Università di Butler Gordon Hayward, con una struttura fisica anch’egli impressionante per una guardia tiratrice (204 centimetri) e che ha trascinato i suoi alla Finale NCAA quest’anno, persa contro Duke. Se i Thunder (con la 21esima scelta e la 26esima scelta) riusciranno ad accaparrarsi questi 2 talenti, la squadra potrebbe fare il definitivo salto di qualità e insidiare anche le più forti pretendenti per il titolo NBA.

  • NBA: Dallas tratta per il rinnovo a Dirk Nowitzki

    Il proprietario dei Dallas Mavericks, Mark Cuban ha capito che non serve ribaltare come un calzino il roster della sua franchigia ogni stagione; malgrado la brutta eliminazione al primo turno dei Playoff 2010 subita dagli odiati “cugini” dei San Antonio Spurs, l’owner vuole dare fiducia all’attuale squadra e come prima mossa ha in mente di rinnovare il contratto del leader di squadra, Dirk Nowiztki (31 anni).
    Dopo gara 6 che sancì il passaggio del turno degli Spurs ai danni dei Mavericks, il tedesco dichiarò che avrebbe valutato il da farsi per il suo futuro e che avrebbe anche potuto lasciare il Texas.
    A distanza di una settimana è intervenuto lo stesso Cuban rassicurando i tifosi che Dirk non se ne sarebbe andato.
    Sulle pagine del “Fort Worth Star-Telegram” di Dallas si riporta la notizia che la dirigenza e il giocatore stanno trattando per il rinnovo del contratto; Nowitzki sarà free-agent in questa estate e tra le squadre in lizza per lui vi sono i New York Knicks. L’idea di Cuban è far firmare al nativo di Wurzburg un contratto triennale per un totale di $75 milioni.
    Se per Nowitzki si aspetta la risposta, sicura è invece la conferma anche per la prossima stagione per J.J Barea (26 anni), facendo valere l’opzione di franchigia da 1.8 milioni di dollari:

    Stiamo chiudendo per J.J. e stiamo già parlando con Dirk riguardo la sua situazione

    Queste le parole del giovane proprietario.

    La missione per trattenere Dirk Nowitzki a Dallas il prossimo anno, e forse anche i successivi, è dunque iniziata. Cuban ha decisamente aperto le trattative per rifirmare la stella tedesca, uomo-squadra dei Mavericks e pedina fondamentale.
    Nowitzki ha la possibilità di esercitare l’opzione per il suo ultimo anno di contratto con Dallas, che durante la prossima stagione gli porterebbe nelle tasche 21.5 milioni di dollari. Il tedesco ha tempo fino al primo Luglio per decidere.
    L’impressione comunque è che, nonostante gli sforzi della dirigenza, sia tutto nelle mani del tedesco. L’arrivo di un’altra stella nel Texas in grado di aiutarlo a vincere il titolo potrebbe essere la chiave di volta. Prima però occorrono delle operazioni per liberare spazio salariale, i nomi coinvolti sono principalmente quelli di Eric Dampier e Brandan Haywood, i 2 centri. Tim Thomas, Greg Buckner e Von Wafer, in scandenza, libereranno invece 2.5 milioni di dollari, una cifra davvero misera per tentare di assicurarsi qualche ottimo giocatore.

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Top 5 del 13 maggio 2010

    NBA top 5 del 13 maggio 2010.

    Tutto lo spettacolo delle migliori giocate della notte NBA.

    GUARDA IL VIDEO:

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Highlights del 13 maggio 2010

    Ecco tutti gli highlights delle partite NBA disputate il 13 maggio, valide per le semifinali di Conference dei playoff 2010.

    Guarda gli highlights:

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: I Celtics eliminano i Cavs, ora Cleveland cade nella paura

    I Boston Celtics compiono l’impresa di eliminare i favoriti al titolo, i Cleveland Cavaliers di LeBron James e accedono alla Finale di Conference che disputeranno contro gli Orlando Magic di Dwight Howard.
    Nonostante vari allunghi nei primi 2 quarti, i padroni di casa vengono sempre ripresi dagli avversari trascinati da un buon avvio di partita di Mo Williams (20 punti) e all’intervallo i biancoverdi hanno solo 2 punti di vantaggio: 51-49.
    Nella ripresa Cavs che partono forte ma pian piano Boston inizia ad aggiustare la mira dall’arco dei 3 punti che manda i Celtics sul +12. Mo Williams scompare dal match segnando solo 2 punti nel terzo parziale (e saranno anche gli ultimi della sua gara) dopo i 20 dei primi 2 quarti, lasciando da solo James che inizia a combattere contro tutti gli avversari complice anche la disastrosa prova dell’altra “spalla” Antawn Jamison. James cerca in tutti i modi di riaprire la gara con 2 tiri da 3 che portano i Cavaliers a -4 ma lo sforzo di dover fare tutto per conto proprio costa caro perchè alla fine della partita registrerà ben 9 palle perse, con l’ovvio risultato di essere decisamente stanco negli ultimi decisivi minuti, dove i Celtics riallungano e chiudono i conti: finisce 94-85 e ora per la franchigia dell’Ohio si apre un baratro sul futuro, per via di questa eliminazione non preventivata.
    Per Boston, una grande perfomance di Garnett (22 punti, 12 rimbalzi) mentre Rondo chiude in doppia doppia (21 punti, 12 assist, 5 steal) e Tony Allen dà l’ennesima dimostrazione di essere un grande difensore, marcando egregiamente James. Wallace aggiunge 13 punti. Per i Cavs, 38% dal campo, ben 24 palle perse ed un Lebron James in tripla doppia con 27 punti, 19 rimbalzi, 10 assist (ma 9 palle perse come già detto). Williams inesistente nella ripresa dopo un grande primo tempo mentre la gara 6 di Jamison si chiude con 5 miseri punti.
    Boston è attesa in Florida per la sfida ai Magic e ad Howard.
    Cleveland ritorna a casa distrutta, con mille interrogativi sul futuro. Questa per i Cavs potrebbe essere ben più di una sconfitta, visto che la città ora trema all’idea che James potrebbe lasciare la squadra per cercare fortuna altrove.
    Il parere personale di chi scrive comunque vede nei fallimenti degli orogranata una cattiva gestione di risorse e una mancanza di attitudine a vincere da parte di un allenatore incompetente che oltre a portare la squadra a primeggiare in regular season (che vale tanto quanto!) vive solo sugli schemi inventati in campo dal numero 23. Troppo poco per una squadra che ambiva al titolo e che grazie agli errori proprio di coach Brown ora rischia di perdere e salutare per sempre il suo leader, il giocatore più forte attualmente in circolazione sul pianeta. Cleveland, sia con LeBron che senza, dovrebbe ripartire con un nuovo allenatore!

    Risultati NBA del 14 maggio 2010

    Boston Celtics – Cleveland Cavaliers 94-85
    –> Bos: Garnett 22, Rondo 21, Wallace 13, Pierce 13 – Cle: James 27, Williams 22, O’Neal 11

    LE SERIE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Cavs-Celtics 2-4 (Celtics alla Finale di Conference)
    Magic-Hawks 4-0 (Magic alla Finale di Conference)
    Lakers-Jazz 4-0 (Lakers alla Finale di Conference)
    Suns-Spurs 4-0 (Suns alla Finale di Conference)

  • Europa League: Atletico Madrid e la sorpresa Fulham vogliono la Coppa

    L’Atletico Madrid di Diego Forlan e Sergio Aguero e la vera rivelazione del torneo, il Fulham di Roy Hodgson (ex allenatore dell’Inter), vanno a caccia del prestigioso trofeo.

    Tra gli spagnoli formazione confermata con i 2 gioielli Forlan e Aguero di punta pronti a sfruttare ogni minimo errore della retroguardia inglese.
    L’Atletico di Quique Sanchez Flores che ha eliminato proprio una formazione inglese nel turno precedente, ha vinto solo 2 partite in tutto il suo cammino di Europa League, ma è bastato lo stesso per arrivare in Finale. L’attaccante argentino Aguero, pupillo del Commissario Tecnico Diego Armando Maradona, promette battaglia, pronto ad alzare il primo vero prestigioso trofeo in Europa.

    Il Fulham invece cerca di continuare il sogno dopo aver eliminato i campioni in carica dello Shaktar Donetsk, dopo aver fatto fuori la Juventus praticamente distrutta nella gara di ritorno a Craven Cottage, e dopo aver estromesso dalla Finalissima da giocare nel proprio stadio, l’AOL Arena, l’Amburgo. Proprio per questo motivo probabilmente i bianconeri di Londra avranno il tifo sfavorevole dei tifosi locali, ancora con il dente avvelenato per la clamorosa eliminazione della loro squadra. Hodgson punta sul portiere australiano Schwarzer, sul difensore norvegese Hangeland e sul centrocampista irlandese Damien Duff. In attacco spazio all’inventiva dell’ungherese Gera e alla potenza fisica del bomber Zamora.
    Arbitra l’italiano Nicola Rizzoli.

    Probabili formazioni:

    ATLETICO MADRID: (4-4-2): De Gea; Ujfalusi, Perea, Dominguez, Antonio Lopez; Reyes, Assunçao, Raul Garcia, Simao; Forlan, Aguero. A disposizione: Joel Robles, Camacho, Juanito,Valera, Fernando Lopez, Jurado, Salvio. All.: Quique Sanchez Flores
    FULHAM (4-4-2): Schwarzer; Konchesky, Hangeland, Pantsil, Hughes; Etuhu, Duff, Murphy, Gera; Zamora, Davies. A disposizione: Zuberbuhler, Smalling, Riise, Greening, Dempsey, Dikgacol, Nevland. All: Roy Hodgson
    Arbitro: Nicola Rizzoli